tati con impazienza da' confratelli , perchè
difettavano di viveri, e dai neofiti desiderosi
di ricevere il santo Battesimo . Sulla spiag-
gia ci attendevano D . Ferrero, D . Delturco
attorniati da' loro alunni, co' confratelli Ta-
rable, Forcina, Ibañez addetti tutti a quella
Missione . Le due Suore colà residenti con
un bel drappello di donne e di ragazze at-
tendevano la loro Superiora .
Appena discesi a terra, tutti, uomini e ra-
gazzi, furono intorno a noi per salutarci .
Chi dicevami : Buenas tardes ; chi : final-
mente è venuto ; chi : l'abbiamo aspettato
tanto, non partirà presto, e mill'altre cose ;
ed a poca distanza io sentiva le giovanili
voci delle ragazze che facendo ressa intorno
alla Madre Superiora, gridavano : Viva Gesù !
Viva Maria ! Erano scene commoventissime,
pensando al passato di quei poveri selvaggi,
che sinora s'opposero sempre alla civilizza-
zione che loro si voleva apportare ed ave-
vano persin paura del solo nome di cristiano .
Fatti i convenevoli con quella brava gente
e da loro seguiti, ci dirigemmo alla resi-
denza, ove dovemmo subito prenderci un
po' di riposo, specialmente D . Pistone che
soffre molto il mal di mare .
Visitammo poscia i lavori della nuova
Casa e soddisfatti dell'andamento della Mis-
sione ci ritirammo a prendere un po' di
cena . Dopo la quale, radunati a conferenza
i confratelli della Missione, mi fecero il reso-
conto delle istruzioni date, e con piacere ap-
presi che avevano ben 33 Indii , di cui 28
adulti, preparati per ricevere il santo Bat-
tesimo .
Il giorno seguente visitai le scuole e toccai
con mano il progresso fatto . I ragazzi sanno
tutti a sillabare ed alcuni già a leggere cor-
rentemente ; scrivono speditamente sul loro
quaderno e sulla lavagna e rispondono ada-
gio, pronunciando bene la lingua spagnuola,
ad alcune domande del catechismo imparate
a memoria . La disciplina vi è abbastanza
osservata, per quanto lo permette l'irrequie-
tezza di quelle creature . Dico questo, perchè
mentre io esaminava un ragazzetto molto
svegliato, un altro piccolino ancor più sve-
gliato, volendo dar saggio di sua destrezza
a' suoi compagni, senz'alcun timore, spiccato
un salto dal banco e poggiata la sua te-
stolina a terra, alzò le gambette contro la
parete e riuscì a far ridere tutti con una
magistrale caduta . - Passato alle scuole
delle ragazze, potei convincermi una volta
più che le Suore di Maria Ausiliatrice rie-
scono a meraviglia in quelle Missioni . Le
giovinette, sempre ben pulite, sanno leggere,
scrivere, cucire, lavarsi la propria lingeria,
ed hanno già presa l'abitudine di lavarsi
le mani e la faccia più volte il giorno e
rattopparsi le vesti quando sono stracciate.
Di più esse già impararono che vi è un
Dio che premia i buoni e castiga i catti-
vi, che il Figliuol di Dio si è fatto uomo
ed è morto sulla croce per amore degli
uomini, che non si debbono fare cose catti-
ve, che si deve star lontani dai malvagi,
che per vivere bisogna lavorare e molte
altre verità e massime cristiane . In sen-
tire queste loro risposte con una santa in-
genuità, provava indicibile piacere ed ane-
lava il momento di poterle rigenerare esse
pure alla vita cristiana .
Intanto le Suore lavoravano per preparare
a tutti i battezzandi un abito nuovo ed uni-
forme, e D . Ferrero, D . Delturco, a cui s'unì
D . Pistone, davano l'ultima mano all'istru-
zione degli adulti coi quali s'era affaticato
tanto il confratello Forcina .
Il giorno dopo, 11 dicembre, era stabilito
per la solenne amministrazione del Batte-
simo . La mattina si spese nel far pulire bene
i neofiti e far loro ripetere le verità del ca-
techismo che avevano imparate . Al dopo-
pranzo si radunarono tutti nella cappella
non per anco inaugurata .
Per questa funzione io aveva invitato il
Comandante del Pilcomayo che intervenisse
col suoi ufficiali a fare da padrini ai ragazzi
ed agli uomini . Insieme con loro venne pure
il signor Rousson, capo d'una Commissione
qui inviata dalla Società geografica di Pa-
rigi per visitare questi luoghi.
Al nostro entrare i neofiti , alzandosi da
alcune banche provvisorie, intonarono a coro
una bella lode che il chierico venuto con noi,
aveva loro insegnata . Dopo, alternativamente
in due cori , ragazzi ed uomini , ragazze e
donne, risposero insieme a tutte le domande
del catechismo ch'io ad alta voce loro fa-
ceva . Quindi si venne alla solenne ammini-
strazione del Sacramento . Mirabile era l'at-
tenzione che ponevano a quelle sublimi ce-
rimonie ; immobili in religioso silenzio tene-
vano gli occhi fissi fissi sii me e sui chieri-
chetti di servizio . Era uno spettacolo che
rallegrava il nostro cuore . Il regno di Dio
si dilatava sopra la terra, ed altre anime si
guadagnavano pel Paradiso .
La fruizione riuscì alquanto lunghetta, pe-
rocchè ad ogni tratto , per maggiore solen-
nità, s'intercalavano canti di sacri mottetti
con accompagnamento d'harmonium, ma la-
sciò in tutti una gioia indescrivibile . I nomi
impostì ai novelli cristiani furono quelli dei
Superiori di Torino e dei nostri principali
Cooperatori e Cooperatrici, sicchè ciascuno
ricorda a sè medesimo nn benefattore di
queste nostre Missioni, anzi un suo stesso
benefattore .
Era bello vedere, dopo la sacra funzione,
quel drappello di Indii col sorriso sulle lab-
bra e col contento nel cuore per esser stati
rigenerati alla grazia , ripetersi con piacere
a vicenda i nuovi nomi ricevuti e correre a
me d'intorno per ringraziarmi, e desiderosi
che tutti i selvaggi avessero parte a tal
grazia, chiedermi che li lasciassi andare alla
Terra del Fuoco o solamente alla riva op-