rovevole nelle opinioni : ma niun privato
arroghisi la persona di giudice, che Cristo Signore
impose a quel solo cui diede a governare gli
agnelli e le pecorelle . Tenga, ognuno bene scolpita
in mente la sentenza di Gregorio Magno : « Deb-
bonsi ammonire i sudditi che se veggono per av-
ventura alcun che di biasimevole nelle azioni dei
loro superiori non si facciano per questo a giudi-
care temerariamente della vita loro ; acciocchè
mentr' essi giustamente riprovano il mal fatto,
non vengano per superbia a sommergersi in più
profondo abisso . È d'uopo avvertirli che, tenendo
essi l'occhio ai difetti dei superiori, non prendano
quinci maggiore baldanza contro di essi, e se pur
gravi fossero alcuni lor mancamenti, ne facciano
seco stessi r agione, sì che mai non ricusino di
portare per timor di Dio il giogo della loro obbe-
dienza . . . Perciocchè le azioni dei superiori, anche
allora che si reputano degne di biasimo, non si
hanno a ferire con la spada della lingua » (1) .
Della vita pratica cristiana .
Ma non approderanno guari cotesti sforzi, ove
non s'intraprenda un tenor di vita conforme alla
morale cristiana . - Disse della nazione giudaica
la sacra Scrittura : Usque dum non peccarent in
conspectu Dei sui, erant cum illis bona;Deusnim
illorum odit iniquitatem . . . Crecsintavu, m
quam dederat illis Deus, ut ambularent in ea, exter-
minati sunt praeliis a mfinoultis nationibus (2):«
a tanto ch'essi non peccarono nel cospetto del loro
Dio, ebbero felicità, perchè il loro Dio ha in odio
l'iniquità . . . Ma quando abbandonarono la via inse-
gnata loro da Dio, acciocché la seguitassero, fu-
rono disfatti in battaglia da molte genti . » Ora
la nazione giudaica portava in sé, abbozzata la
forma del popolo cristiano ; e nelle antiche sue
vicende spesso prefigurava la verità futura : se-
nonchè, avendoci la bontà divina e ornati di molti
e più grandi doni, la macchia d' ingratitudine
torna assai più gravi le colpe dei cristiani .
Pericoli degli Stati moderni .
La Chiesa non è in verun tempo e di modo
alcuno da Dio abbandonata, e quindi nulla ha a
temere dalla malvagità degli uomini ; ma non
possono avere eguale sicurezza le nazioni, che
vanno degenerando dalla virtù cristiana Impe-
rocchè miseros facit populos peccatum (3) : « il pec-
cato fa miseri i popoli. » - Della qual sentenza,
se per l'addietro ogni secolo ha esperimentata la
verità e la forza, chi ne assicura che non avrà a
provarla il nostro? Anzi da molti segni si fa ma-
nifesto penderci già sul capo il meritato castigo ;
e ben ce lo conferma l' istessa condizione degli
Stati moderni, molti de' quali veggiamo travagliati
da interni mali, e niuno del tutto tranquillo e
sicuro . Che se
proseguiranno
le
pel
fazioni de' tristi audacemente
cammino che battono, se verrà
lor fatto di crescere in influenza e potere, esse
che con male arti e con peggiori propositi già
scapestrano cotanto, havvi di certo a temere che
non demoliscano lino dalle stesse fondamenta, che
vi pose natura, tutto l' edifizio sociale . - Nè è
possibile che gli Stati cessino da se cotanti peri-
coli coi soli aiuti umani, sopratutto perchè una
gran moltitudine di gente, ripudiata la fede cri-
1) Reg . Pastor. P. III, cap . IV
(2) Iudith. v, 21-22 .
(3)Prov . xiv,30
stiana, paga giustamente il fio della sua superbia
in questo che, accecata dalle passioni, ricerca in-
vano la verità, abbraccia per verità l'errore, e si
avvisa di essere sapiente, quando chiama malum
bonum, et bonum malum, e dice : tenebras lucem,
et lucem tenebras (1) .
Dei rimedi, e in primo luogo della carità .
Bisogna dunque che Dio intervenga, e mentore
della sua bontà con occhio pietoso riguardi il ci-
vile consorzio . Il perché, come altre volte abbiamo
caldamente raccomandato, è d'uopo adoprarsi con
singolare ardore e costanza, che la divina clemenza
venga con umili preghiere implorata, e sieno richia-
mate in vigore quelle virtù, che formano l'essenza
della vita cristiana . - Primieramente fa di me-
stieri accendere nei cuori e custodire la carità,
precipuo fondamento della vita cristiana, senza
cui o non vi hanno virtù, o queste sono infeconde .
Laonde il beato Paolo avendo esortato i Colossesi
a fuggire ogni sorta di vizi e a praticare le virtù
cristiane, soggiunge : super omnia autem haec cari-
taemhabet,quodestvinculmperfctions (2),
« sopra ogni altra cosa conservate la carità, che
è il vincolo della perfezione . » E veramente vin-
colo di perfezione è la carità, perché quanti essa
abbraccia, altrettanti intimamente congiunge col-
l'istesso Dio e fa ch'essi da Dio attingano la vita
dell'anima e vivano con Lui e per Lui . La carità
poi verso Dio deve andare a quella del prossimo
associata ; perché gli uomini sono come una par-
tecipazione dell' infinita bontà di Dio ; e di Lui
portano in sè scolpita l'immagine e la somiglianza .
Hoc mandatum habemus a Deo, ut qui diligit
Deum diligat fratrem suum (3) . Si quis dixerit,
quoniam diligo Deum, et fratrem suum oderit,
mendax est » (4) . « Questo precetto abbiam da
Dio, che chi ama Dio, ami ancora il proprio fra-
tello . Se taluno dirà : io amo Dio e avrà in odio
il suo fratello, egli è menzognero .
Il divin Legislatore chiamò nuovo cotesto pre-
cetto della carità, non quasi che niun'altra legge
e la stessa natura non ci avesse comandato di
amare il prossimo ; ma perchè questo modo di di-
lezione imposto da Cristo era affatto nuovo e a
memoria d'uomo non mai udito . Imperocchè Gesù
Cristo impetrò a' suoi discepoli e seguaci quella
stessa carità, con cui Egli è amato dal Padre, ed
ama egli stesso gli uomini ; affinché questi esser
potessero in lui un cuor solo, un'anima sola, come
egli e il Padre sono per natura una cosa sola .
Niuno ignora quanto profondamente
da principio nei cristiani la virtù di questo pre-
cetto, e quali e quanti frutti di mutua benevo-
lenza, di concordia, di pietà, di pazienza, di for-
tezza arrecasse al mondo . Perchè non si dà opera
a imitare gli esempi dei maggiori? L'istessacon-
dizione dei tempi non è di lieve incitamento alla
carità . A misura che rinciprignisee l'odio degli
empii contro Gesù Cristo, debbono i cristiani rin-
vigorire la pietà e rinfocolare la carità, madre
feconda di grandi imprese . Racquetinsi dunque i
dissidii, se ve n'ha ; tacciano quelle contese che
dividono le forze dei combattenti, e punto nulla
approdano alla religione ; e tutti uniti di niente
per la fede, di cuore per la carità, vivano, com'è
di dovere, nell'amore di Dio e dell'umanità .
(1) Is. v, 20
(2) Colos . III, 14.
(3) I Io . iv, 21 .
(4) Ib . 20