lamammo : - Siam fatti orfani . . . senza
Padre ! - Ma presto ci riconfortammo, ed
io,rtnaIli,thovseint,
o caro D . Rua, ho riveduto e ritrovato mio
padre ! »
Concluso coll'invitare i valorosi Missionari
schierati in presbitero a seguirlo, loro indi-
cando gli angioli di quelle lontane regioni
che ansiosi e supplichevoli stanno ad aspet-
tarli .
Come D . Costamagna ebbe finito, Mons .
Basilio Leto, data la benedizione col Vene-
rabile e recitate le preghiere dei peregrinanti,
indirizzava eglì ancora alcune affocate pa-
role ai Missionari, li benediceva in nome di
Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo e
passava ad abbracciarli uno per uno . Essi
allora s'avanzarono per ricevere e dare l'ab-
braccio ed il bacio di pace al loro venerato
Padre e Superiore D . Rua ed agli amati
confratelli . - Poscia a stento attraversarono
la chiesa in mezzo ad una folla commossa, che
formando come doppia-siepe continuava sulla
piazza fino alle vetture, che dovevano con-
durre i Missionarii alla stazione .
Il giorno 3 dicembre, sacro all'Apostolo
delle Indie, S . Francesco Zaverio, D . Costa-
magna coi Salesiani e colle Suore destinati
all'Argentina ed all'Uruguay salivano a, bordo
dell'Europa, e s'allontanavano dal porto di
Genova . -- Gli altri per la Colombia e per
l'Equatore salperanno da St-Nazaire in Fran-
cia ai primi di gennaio .
I PELLEGRINI OPERAI E DON RUA .
Il giovedì, 7 novembre u . sc ., il venerato no-
stro Padre Don Rua riceveva il dispaccio seguente
« Preghiera venire benedire pellegrini operai at-
traversando Torino domani venerdì ore 10 .
LE MIRE . »
Il sig . Le Mire è uno dei nostri zelanti Coope-
ratori del Jura . Vivente ancor D . Bosco, egli ebbe
la consolazione di vedere la giovjne sua consorte
ricuperare la salute in un modo affatto insperato,
in seguito ad un soggiorno dell'ammalata in To-
rino, dove ella era venuta, quasi moribonda ed
accompagnata dalla famiglia, per raccomandarsi
alle preghiere dell'amatissimo nostro Padre e de'
suoi orfanelli .
Il sig . Le Mire, stabilito per dirigere i pelle-
grini operai (Sezione Est della Francia), non ha
voluto attraversare Torino, dove tutto gli parla
della grazia ottenuta, senza segnalare il suo pas-
saggio con un atto di riconoscenza . Non compor-
tando l'itinerario del treno speciale formatosi a
Bourg per i pellegrini dell'Est che una fermata
di tre quarti d'ora a Torino, non era possibile
una visita all'Oratorio o alla tomba di D . Bosco
d'altronde niuno doveva uscire dalla stazione e
tanto meno il capo del pellegrinaggio . Pure vo-
lendo almeno procurare alla fede propria ed a
quella de' pii suoi compagni di viaggio una sod--
disfazione che potesse diminuire il rincrescimento
di tutti, il sig . Le Mire ebbe la felice idea di spe
dire il telegramma surriferito .
Quest'invito, sottoscritto da una persona che Don
Bosco aveva sì efficacemente raccomandato a Maria
Ausiliatrice, commosse profondamente D . Rua. E
poi, era la Francia che passava . D . Rua ha im-
parato dal nostro amatissimo Fondatore e Padre
ad amare la Francia, la cui generosità per le
opere Salesiane non ha per anco cessato d'aumen-
tare . D . Bosco non poteva parlar della Francia,
dell'accoglienza ch'egli vi aveva ricevuto, della
devozione che vi aveva incontrato e dell'appoggio
meraviglioso che ogni giorno maggiore vi trove-
ranno le sue opere di zelo, senz'essere commosso
fino alle lagrime . Infine, era la Francia del lavoro
che D . Rua avrebbe potuto salutare ed anche be-
nedire, poichè di ciò gli si faceva domanda .
Gli rincresceva troppo di non aver saputo a
tempo la recente visita d'un gruppo, di pellegrini
alla chiesa Salesiana di S . Giovanni Evangelista,
per non rispondere con vivo slancio all'appello degli
operai dell'Est .
Il treno entrò nella stazione alle ore 10 e 21 m .
I 2000 pellegrini che conteneva discendono in
perfetto ordine e prendono posto in un altro pre-
parato per loro . D . Rua incontra ben tosto il si-
gnor Le Mire e la sua degna madre . Egli li sa-
luta affettuosamente, loro augura il benvenuto e
lor dimostra il piacere che prova nel presentare
all'intiero pellegrinaggio, nella persona del suo
capo, gli omaggi dei figli di D . Bosco . Poi, per
quanto lo permette la fermata sì breve accordata
ai pellegrini per una piccola refezione, Don Rua
è attorniato ; i numerosi Cooperatori Salesiani che
annovera il pellegrinaggio si fan riconoscere, e
domandano al loro Superiore e Padre una pro-
messa di preghiere, un memento sulla tomba di
D . Bosco, una benedizione . Impiegati della sta-
zione, guardie, carabinieri, doganieri, viaggiatori
che vanno e vengono, tutti si domandano chi mai
può essere quel prete, oggetto della venerazione
dei pellegrini . Dopo un viaggio già lungo, di cui
la fatica non è per anco al fine, in luogo di pen-
sare a ristorarsi le forze, perché stanno essi gi-
nocchioni dinnanzi a quel prete che lor parla e
li benedice? Un impiegato, da viva curiosità
spinto, s'alza sulla punta dei piedi, osserva, e poi
rivolgendosi verso i compagni esce in questo sem-
plice motto : - Don Bosco .- Il mistero era spie-
gato, ed essi compresero che era venuto D . Rua .
Don Bosco è, infatti, un motto con cui da gran
tempo si indica, a Torino, tutto ciò che davvi-
cino o da lontano ha qualche relazione col nostro
venerato Padre . Ma per la circostanza il brav'uomo
non credeva di pronunciare espressione tanto giusta .
Sì, era veramente D . Bosco che si venerava nella
persona di D . Rua ed era facile comprendere
come i nostri cari Cooperatori non hanno punto
due maniere d'amare i lor due Don Bosco : quello
del cielo ha ritenuto tutti i suoi anici, e tutti i
loro cuori sono acquistati a quello della terra .
Questo è il prezioso insegnamento, che ci con-
ferma, una volta più, il breve abboccamento di
cui dobbiam fare un cenno . Le esigenze partico-
lari d'un pellegrinaggio così considerevole vie-
tano, dicono, ogni fermata un po' notevole lungo
il viaggio : profondamente ci rincresce per i pel-
legrini . Essi così perdono l'occasione di compiere,
cammin facendo e senza perdita di tempo apprez-
zabile in un viaggio di lunga durata, una serie
di piccoli pellegrinaggi secondarci, il cui ricordo
non torrebbe nulla alle grandi emozioni di Roma.
Così una fermata di alcune ore a Torino avrebbe