carta ricamata assai preziosa . Ripara abbastanza
il freddo ed è meno indegna della precedente
di albergare il Re del Cielo e della terra . Cam-
peggia sull' altar Maggiore la graziosa statua di
Maria Ausiliatrice , di grandezza naturale, fatta
venire da Parigi, in terra cotta dorata . Essa è la
nostra cara Patrona titolare della Chiesa . Possiamo
asserire senza tema di mentire che Maria aedifi-
ca.Svitsbdomu enza un centesimo abbiamo e-
levato questa chiesa in poco tempo, che costa una
bella somma, e si è quasi interamente pagata senza
sapere da che parte venissero i soccorsi : il paese
non ci aiutò per nulla, ma Maria pensò a edificarsi
la sua casa . A buona ragione adunque l'abbiamo
posta a Protettrice .Ilgiorn18cet,Domnia
fra l' ottava dell' Ascensione, con gran pompa e
solennità si benediceva, secondo il rituale romano .
V'intervennero tutte le Autorità del luogo, il Gover-
natore Generai Samuele Valdiviesso, nostro grande
amico, tutti i soldati, e molti Signori invitati . Don
Fagnano ne fece la funzione coadiuvato da altri
sacerdoti e numeroso clero di giovanetti , dopo la
quale celebrò il S . Sacrificio e fece un bellissimo
discorso di circostanza . Tutta la popolazione era
lietissima di poter,assistere ad una sì bella, e com-
movente funzione e vedere un tempietto innalzato
in poco tempo come per incanto, dove poteva stare
meno a disagio nei giorni festivi e pregare con
più fervore . Questa Chiesina per intanto serve di
parrocchia ; appena se ne potrà fabbricare un'altra.
più ampia, questa servirà di cappella pei nostri
orfanelli .
Lo scorso mese fui col nostro Prefetto Aposto-
lico D . Fagnano a visitare la Missione di S . Raf-
faele nell'isola Dawson . Era la prima volta che ci
andava, e mi toccò subito fare da becchino . Giac-
che essendo ivi morto in quei giorni un Indio, né
essendovi ancor cimitero, dovetti mettermi alla
testa di due altri Indii e diboscare un tratto di
terreno e farvi scavare la fossa . In due giorni si
preparò tutto e sepolto ivi il povero Indio battez-
zato negli ultimi momenti, si piantò la prima croce .
La sera della vigilia del Patrocinio di S . Giu-
seppe , volli fare insieme col catechista Tarable
una escursione nell'isola per conoscerne i luoghi .
Prendemmo per la parte del bosco un cammino
nuovo che D . Ferrero aveva fatto, poc' anzi trac-
ciare . Camminammo molto bene fimo alla baia
Willes B . Nel ritorno Tarable volle farmi prendere
un altro cammino vecchio, che egli diceva cono-
scere bene , per accorciarlo di molto . C' inol-
trammo in esso e per un'ora circa venimmo molto
bene , ma poi soppraggiuntaci la notte e fattosi
buio pel fitto degli alberi , perdemmo il sentiero,
unico tratto pel quale si può dar un passo in quel
labirinto . Si andava tastoni tastoni da una parte
e dall'altra cercando la smarrita via, ma invano .
Di qui un pantano che ci sprofondava fin sopra
le ginocchia, di là acqua stagnante, più lungi un
rigagnolo che ci attraversava il cammino, tutto
all'intorno un bosco fitto fitto, ed alberi di grosso
fusto coricati al suolo gli uni sopra gli altri alla
rinfusa . Tarable aveva una scattola di fiammiferi
ed io per caso aveva meco alcuni giornali ed un
libretto . Accendevamo un foglio per volta di questa
carta per rintracciare il sentiero . Tentammo di ac-
cendere un gran falò per scaldarci ed illuminare
tutto all'intorno, ara con tutto l'impegno possibile
in quel frangente non potemmo riuscire malgrado
tanta legna che ci circondava ; tutta era bagnata
o verde, o marcia . Intanto la carta era scomparsa,
i fiammiferi finiti, e noi ci trovammo in perfetta
oscurità.
Chi non conosce cosa sia foresta vergine non se
ne può fare una idea : se non si è sulla via non si
può fare un passo . - Che cosa facciamo ora? . . . ci
domandavamo a vicenda ; dobbiamo passar qui la
notte ; non vi è altro rimedio . - Pazienza! Ci se-
demmo sopra un tronco d'albero la cui lanug-
gine molto alta formava come un cuscino, decisi
di passar colà la notte . Ci provammo gridare
molte volte coatto, soccorso, ama invano ; la nostra
voce si andava, perdendo nella foresta . - Che do-
lore sarà pei nostri confratelli, dicevamo, non
vedendoci comparire ! Che cosa penseranno di
noi? . . .- Questo era il pensiero che più ci affliggeva .
- D . Fagnano starà certo inquieto e ci manderà a
cercare . Ma come dar nei nostri passi?! - Due oro
erano così trascorse : noi recitavamo il S . Rosario
e ad ogni decina di Ave Maria gridavamo a squar-
cia, gola : aiuto, soccorso, un lume! Recitato l' in-
tiero Rosario gridavamo con più slancio, parendoci
di udir cani ad abbaiare . - Non siam lungi da casa,
coraggio . - Quand'ecco sentiamo un tiro di fucile
qu esto ci animò grandemente, perchè pensammo
che veniva qualcuno sulle nostre traccie . Ma come
rispondere? . - Se avessimo anche noi un'arma,
ma non abbiamo che un bastone . - Gridammo più
forte e ci risposero alcune voci . - Siamo salvi! - Di
fatto per buona pezza era un botta e risposta fra
noi e altri uomini, che certo venivano in nostro
aiuto . Ma le voci man mano si andavano allonta-
nando sempre più finché non le udimmo per molto
tempo . - Avran preso il cammino nuovo, ed allora
poveri noi, chi sa quando ci incontreranno ! - Di
fatti sapevano che noi, avevamo preso quel cam-
mino . - Dopo un quarto d'ora sentiamo nuovamente
a risponderci . Questa volta le voci si facevano più
chiare e distinte indicando che venivano alla no-
stra volta . Di fatto dopo un dieci minuti giunge-
vano a noi tre uomini mandati da D . Fagnano in
nostro soccorso , provveduti di arme, lumi ecc .
Ringraziammo Iddio e seguimmo il nostro cam-
mino giungendo a casa a notte inoltrata . Non è
a dire l' affanno di D . Fagnanoe di tutti i con-
fratelli di casa in tutto quel tempo di notte che
passammo fuori : facevano mille congetture . - Si
saran perduti? . . . . Si saranno impantanati?.A-
vranno incontrati Indi che loro abbian fatto qual-
c he brutto giuoco? . . - Più noi ritardavamo più cre-
sceva il loro timore . Fu viva la loro gioia quando
ci videro finalmente ritornare, cantando quei versi
di Dante :
Nel mezzo del cammin di nostra vita,
Mi ritrovai per una selva oscura ;
Ché la dritta via era smarrita! . . .
Ringraziammo ancora una volta insieme Iddio e
Maria Ausiliatrice e mettemmo tutti il cuor in pace .
SAC . MAGGIORINO BORGATELLO .
NOTIZIE COMPENDIATE
Bogotà -- (Colombia) . - Non si è ancor potuto
aprire l'Ospizio per ricevere convittori, si spera
tuttavia di aprirlo quanto prima e si lavora di
buona lena a tale intento . Già da più mesi si è
aperto un Oratorio festivo che fiorisce mirabil-
mente . Grande concorso di fedeli alla nostra Chiesa
specialmente per la frequenza ai Sacramenti della
Confessione e della Comunione .
Montevideo - (Uruguay) - Ci giunge ogni
mese dal nostro Collegio Pio di Villa Colon (Mon