
Appello Missionario 2025
Carissimi confratelli,
un saluto fraterno e cordiale dal Sacro Cuore di Roma.
In questo giorno, 18 di dicembre, come ogni anno, nel ricordo
della fondazione della nostra Congregazione, nel 1859, vengo a
voi con questo scritto che rinnova lo spirito delle origini,
lo spirito missionario che ha reso, fin dal principio, la
Congregazione quello che �.
In questo anno, con emozione, do voce al cuore della
Congregazione, nel 150� anniversario della prima spedizione
missionaria. La celebrazione di questo anniversario segna il
nostro cuore ed il nostro animo. Ci chiede di rinnovare lo
spirito missionario che da sempre � nel cuore del carisma,
perch� ringraziando per la fedelt� di Dio, dia energia di
futuro allevangelizzazione e alla Congregazione.
Celebrare il 150� anniversario della prima spedizione
missionaria di don Bosco rappresenta un grande dono per:
Ringraziare, per riconoscere la grazia di Dio.
La riconoscenza rende palese la paternit� di ogni bella
realizzazione. Senza riconoscenza non c� capacit� di
accogliere. Tutte le volte che nella nostra vita personale ed
istituzionale non riconosciamo un dono, rischiamo seriamente
di vanificarlo e di impadronircene. Parlando di spirito della
missione siamo al centro della vita del discepolo: una cosa
infinitamente pi� grande di noi, che � la dinamica fondante ed
originale della Chiesa, per ogni generazione.
Ripensare, perch� nulla � per sempre.
La fedelt� comporta anche la capacit� di cambiare
nellobbedienza a una visione che viene da Dio e dalla lettura
dei segni dei tempi. Nulla � per sempre: dal punto di vista
personale e istituzionale la vera fedelt� � la capacit� di
cambiare, riconoscendo in cosa il Signore chiama ciascuno di
noi. Ripensare, allora, diventa un atto generativo, in cui si
uniscono fede e vita; un momento nel quale chiedersi: cosa
vuoi dirci Signore con questa persona, con questa situazione
alla luce dei segni dei tempi che, per esser letti, chiedono
di avere il cuore stesso di Dio?
Rilanciare, ricominciare ogni giorno.
La riconoscenza porta a guardare lontano e ad accogliere le
nuove sfide, rilanciando le missioni con speranza. Lattivit�
missionaria � portare la speranza di Cristo con la
consapevolezza lucida e chiara, legata alla fede, che fa
riconoscere che quanto vedo e vivo non � roba mia, e mi d�
la forza per andare avanti, personalmente e istituzionalmente.
Tutto ci� richiede il coraggio di esser s� stessi, di
riconoscere la propria identit� nel dono di Dio e investire le
proprie energie in una responsabilit� precisa. Consapevoli del
fatto che, ci� che ci � stato affidato, non � nostro, e che
abbiamo il compito di trasmetterlo alle prossime generazioni.
Questo � il cuore di Dio questa � la vita della Chiesa.
Il Santo Padre ci ha donato in questi ultimi tempi una lettera
Enciclica Dilexit nos sullamore umano e Divino del cuore di
Ges� Cristo. Questo dono di Papa Francesco illumina il nostro
cuore missionario.
Il Papa ci indica lazione sociale ed il mondo intero come
destinazione naturale della devozione autentica al Sacro
Cuore. Al numero 205 dellEnciclica cos� dice: che culto
sarebbe per Cristo se ci accontentassimo di un rapporto
individuale senza interessa per aiutare gli altri a soffrire
meno e vivere meglio? Potrei forse piacere al Cuore che ha
tanto amato se rimaniamo in un esperienza religiosa intima,
senza conseguenze fraterne e sociali?
Papa Francesco ci dice chiaramente che chi � intimo del cuore
del Signore non pu� non essere dotato di uno spirito
missionario che abbraccia il mondo intero, perch� il suo cuore
si � dilatato, ampliato! C� una relazione diretta: pi�
abitiamo lintimit� del Cuore di Cristo e pi� saremo capaci di
raggiungere i pi� lontani confini della terra.
Il cuore di Cristo mi spinge ad essere attento alle ferite del
cuore dellumanit�.
In una parola: il cuore della missione � il cuore di Dio.
Che forza e che energia il Santo Padre ci trasmette, in questo
anno che ci introduce nel 150� della prima spedizione
missionaria.
La storia continua con noi. Oggi don Bosco ha bisogno dei
Salesiani che si rendono disponibili come semplici strumenti
per realizzare il sogno missionario. Questo � il mio appello
ai confratelli che sentono nel profondo del loro cuore, la
chiamata di Dio, dentro la nostra comune vocazione salesiana,
a rendersi disponibili come missionari con un impegno per
tutta la vita (ad vitam), dovunque il Rettor Maggiore li
invier�.
Allo scorso appello di don Angel, nel dicembre 2023 hanno
aderito 48 salesiani che sono stati scelti 24 come membri
della 155� spedizione missionaria. In questo anno che prepara
il 150� della prima spedizione missionaria, la mia preghiera e
il mio auspicio � che possano esser ancora di pi�.
Il dialogo con il Consigliere Generale per le Missioni e la
riflessione condivisa allinterno del Consiglio Generale,
sulla base del progetto missionario presentato al Consiglio
(ACGA31, p. 66) mi permette di precisare le urgenze
individuate per il 2025, dove vorrei che un numero
significativo di confratelli potesse essere inviato:
Nordafrica, Africa Meridionale (AFM), Africa Occidentale
Nord (AON), Mozambico;
la nuova presenza che inizieremo in Vanuatu;
Albania, Romania, per il Progetto Calabria-Basilicata
(IME);
Cile, Mongolia, Uruguay, e altre frontiere ed eventuali
urgenze.
Invito gli Ispettori, con loro i Delegati ispettoriale per
lanimazione missionaria, ad essere i primi ad aiutare i
confratelli a facilitare il loro discernimento, invitandoli,
dopo il dialogo personale, a mettersi a disposizione del
Rettor Maggiore per rispondere ai bisogni missionari della
Congregazione. Poi il Consigliere Generale per le Missioni
continuer� il discernimento che porter� alla scelta dei
missionari per la prossima 156� spedizione missionaria, che si
terr� a Valdocco 111 novembre 2025.
Il Signore benedica e la Madonna accompagni tutti noi, Santo
Natale a tutti e un buon anno nuovo nel nome della Speranza,
che � presenza di Dio.
Roma, 18 dicembre 2024
Sac. Stefano Martoglio
Vicario (ex. art. 143 cost. S.D.B.)
Prot. n. 24/0575