![]() |
DELIBERA N. 1 |
NUCLEO 3
UNA CORAGGIOSA VERIFICA E RIPROGETTAZIONE DEL GOVERNO DELLA CONGREGAZIONE
A TUTTI I LIVELLI
Ecco le 23 delibere del CG29 ordinate per materia.
A - Modifica delle Costituzioni
Il Capitolo Generale 29°
considerata l’opportunità di assegnare al vicario dell’ispettore un compito primario, non discrezionale;
vista la prassi in uso in diverse ispettorie di affidare la cura della vita e della disciplina religiosa al vicario dell’ispettore;
tenuto conto che a livello mondiale la disciplina religiosa è affidata al Vicario del Rettor Maggiore;
al fine di consentire all’ispettore di mantenere il profilo paterno tipico della sua figura nella nostra tradizione,
DELIBERA
di modificare l’art. 168 delle Costituzioni, inserendo dopo le parole “di cui abbia ricevuto speciale incarico.” le parole: “A lui è affidata ordinariamente la cura della vita e della disciplina religiosa.
![]() |
1 DELIBERA N. 2 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerato che nel Capitolo Generale 28° la commissione giuridica aveva già avviato, con l’aiuto di esperti, una riflessione sull’art. 187 delle Costituzioni;
considerato che la dicitura adoperata nel §2 di tale articolo (“esclusione a solo scopo di reddito e ogni altra forma permanente di capitalizzazione”) riceve interpretazioni diverse e non corrisponde alle esigenze attuali;
considerato che attività generatrici di reddito, eticamente lecite e con una chiara destinazione degli utili, sono state ritenute legittime sia nel passato, che nel presente, senza che ciò abbia generato scandalo o abbia costituito motivo di controtestimonianza di povertà istituzionale;
visto che Cost. 187 non esclude che le ispettorie promuovano attività che generano un reddito;
visto che Cost. 188 n. 3 permette la accettazione di eredità, lasciti o donazioni a titolo oneroso e ciò può comportare vincoli di impiego delle rendite, stabiliti dal donatore, tali da richiedere, ad esempio, la conservazione dei beni immobili ricevuti;
visto che Cost. 188 n. 4 permette la costituzione di vitalizi, enti di beneficenza, fondazioni che debbono - per statuto - essere dotati di un proprio patrimonio stabile; considerato che opere non autosufficienti sotto il profilo economico, come le opere sociali, case di formazione, case per anziani, necessitano di fonti stabili di sostentamento;
tenuto fermo che si escludono operazioni di carattere speculativo immobiliare o finanziario,
DELIBERA
di modificare l’art. 187 delle Costituzioni, togliendo le parole “sono direttamente utili per le opere. È da escludere l’acquisto e la conservazione di beni immobili a solo scopo di reddito e di ogni altra forma permanente di capitalizzazione fruttifera, salvo quanto previsto dall’articolo 188 delle Costituzioni” e sostituendole con le parole “sono direttamente utili per le finalità previste dalle Costituzioni. È da escludere il ricorso ad operazioni puramente speculative di tipo immobiliare o finanziario”.
![]() |
2 DELIBERA N. 3 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la trasformazione dell’idea di missione legata a specifici territori;
rilevato il fatto che Paesi un tempo destinatari di missionari oggi inviano confratelli a Paesi di antica evangelizzazione,
DELIBERA
di modificare l’art. 30 delle Costituzioni, togliendo le parole “sono stati oggetto speciale” e sostituendole con le parole “sono sempre stati destinatari” e aggiungendo dopo le parole “fondazione della Chiesa in un gruppo umano” le parole “e rivitalizzazione della fede anche in paesi di antica tradizione cristiana”.
B - Modifica dei Regolamenti generali
![]() |
3 DELIBERA N. 4 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la richiesta di varie commissioni capitolari;
preso atto della diminuzione numerica dei confratelli;
riconosciuta la difficoltà in alcune ispettorie a fondare nuove comunità con sei confratelli;
vista la necessità di dare consistenza giuridica alle piccole comunità già esistenti,
DELIBERA
di modificare l’art. 150 dei Regolamenti, togliendo le parole “In ogni casa il numero dei soci non sia ordinariamente minore di sei” e sostituendole con le parole “In ogni casa il numero dei soci di voti perpetui non sia ordinariamente minore di quattro”.
![]() |
4 DELIBERA N. 5 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerato che in varie ispettorie si sono sviluppate opere e servizi per giovani in situazione di vulnerabilità o esclusione;
ritenendo che tali opere corrispondano alla natura del nostro carisma;
considerato che nel capitolo III dei Regolamenti non esiste un riferimento specifico a queste opere;
al fine di riconoscerne istituzionalmente l’importanza e la specificità,
DELIBERA
di aggiungere nei Regolamenti dopo il n. 14, un nuovo articolo formulato come segue:
“Realizziamo la nostra missione anche in opere e i servizi per giovani in situazione di vulnerabilità o esclusione per rispondere a problematiche che derivano dall’ingiustizia sociale, dalla violazione dei diritti umani, dalla povertà economica, affettiva e spirituale. Con proposte e progetti educativo-pastorali specifici, operiamo per far scoprire ai destinatari la loro dignità di figli di Dio e rendere possibile la loro piena partecipazione alla vita sociale ed ecclesiale. Ogni Ispettoria, attenta a tutto ciò che genera povertà ed esclusione, offre ambienti e servizi specifici, collabora con altri organismi nella promozione del bene comune, realizza azioni che incidano sulle politiche giovanili”.
![]() |
5 DELIBERA N. 6 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la distinzione tra l’economo della casa religiosa e l’amministratore dell’opera;
considerato che in alcuni casi entrambi i compiti sono svolti da un confratello, mentre in altri l’amministrazione dell’opera è affidata a un laico;
considerato che tale affidamento non ha riscontro nei Regolamenti,
DELIBERA
di modificare l’art. 190 dei Regolamenti – “È demandata ai capitoli ispettoriali la formulazione di norme dettagliate circa l’amministrazione ispettoriale e locale. In particolare si daranno direttive:” – aggiungendo il punto 4 bis con la seguente dicitura: “sulla figura e sui compiti dell’amministratore laico dell’opera, ove previsto”.
![]() |
6 DELIBERA N. 7 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la peculiarità della figura del direttore all’interno della comunità e dell’opera;
considerato che l’art. 176 delle Costituzioni stabilisce che il direttore è “il primo responsabile della vita religiosa, delle attività apostoliche e dell’amministrazione dei beni”;
considerato che le Costituzioni prevedono una chiara distinzione tra la figura del direttore, che presiede il Consiglio, e l’economo che ne è membro (cfr. Cost. 178-179);
considerato che l’art. 184 delle Costituzioni afferma: “l’economo è il responsabile immediato dell’amministrazione dei beni temporali della casa religiosa in dipendenza dal direttore col suo Consiglio”;
al fine di garantire che egli “si mantenga libero da impegni che possano compromettere i compiti fondamentali del suo servizio verso i confratelli” (Reg. 172);
al fine di garantire maggiore trasparenza e corresponsabilità,
DELIBERA
di aggiungere nell’art. 172 dei Regolamenti dopo le parole “verso i confratelli.” le parole “Non svolga il compito di economo”.
![]() |
7 DELIBERA N. 8 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la riduzione del numero dei confratelli in alcune ispettorie;
al fine di tenere distinta la figura e i compiti dell’economo da quelli del direttore;
al fine di garantire trasparenza e corresponsabilità,
DELIBERA
di togliere dall’art. 182 dei Regolamenti le parole “Ordinariamente però l’ufficio di vicario non sia abbinato a quello di economo”.
![]() |
8 DELIBERA N. 9 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
in linea con la riflessione della Congregazione espressa nei Capitoli Generali e nel magistero del Rettor Maggiore sul nucleo animatore della Comunità educativa pastorale,
DELIBERA
di modificare l’art. 5 dei Regolamenti sostituendo le parole “Il suo nucleo animatore è la comunità religiosa” con le parole “Il suo nucleo animatore è composto da un gruppo di persone che si identificano con la missione ecclesiale, il sistema educativo di Don Bosco e la sua spiritualità. Il suo punto di riferimento carismatico è la comunità religiosa.”
C – Delibere sulla Configurazione delle Regioni
DELIBERA N. 10
Il Capitolo Generale 29°
preso atto della rapida crescita del numero dei confratelli, delle opere e dei fronti pastorali delle ispettorie di Africa-Madagascar;
preso atto della richiesta degli ispettori della Regione;
considerata l’estensione geografica della Regione e le diversità culturali e linguistiche presenti;
vista la proposta unanime delle commissioni capitolari;
al fine di consentire un migliore accompagnamento delle ispettorie e dei confratelli da parte del Regionale
DELIBERA
la costituzione di una seconda Regione in Africa-Madagascar, a norma dell’art. 154 delle Costituzioni.
![]() |
9 DELIBERA N. 11 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la delibera con cui è stata costituita una seconda Regione in Africa-Madagascar, a norma dell’art. 154 delle Costituzioni;
considerato che la costituzione dei gruppi di ispettorie è di competenza del Capitolo Generale, a norma dell’art. 154 delle Costituzioni;
vista la proposta dei membri del Capitolo provenienti da Africa e Madagascar;
ISTITUISCE
i seguenti due gruppi di circoscrizioni:
REGIONE AFRICA EST E SUD comprendente le ispettorie AFE, AGL, ANG, TZA e le visitatorie AET, AFM, MDG, MOZ, ZMB;
REGIONE AFRICA CENTRO E OVEST comprendente le ispettorie AFC, AON, AOS, ANN e le visitatorie ACC, ATE.
DELIBERA N. 12
Il Capitolo Generale 29°
vista la richiesta del Capitolo ispettoriale della Croazia;
tenuto conto che tale richiesta non potè essere trattata nel CG 28°;
considerata la vicinanza geografica e l’affinità culturale con la Regione mediterranea;
considerato che da molti anni la formazione iniziale dei confratelli dell’ispettoria avviene nella Regione mediterranea,
DELIBERA
che l’Ispettoria “San Giovanni Bosco” della Croazia sia trasferita dalla Regione Europa Centro Nord alla Regione Mediterranea, a norma dell’art. 154 delle Costituzioni.
D – Delibere per il Rettor maggiore con il suo Consiglio
DELIBERA N. 13
Il Capitolo Generale 29°
preso atto della complessità del governo della Congregazione;
preso atto delle indicazioni dell’art. 107 dei Regolamenti;
al fine di favorire un’azione di governo più agile e unitaria;
al fine di evitare la sovrapposizione di iniziative e facilitare la loro attuazione nelle ispettorie;
al fine di promuovere una cultura progettuale che migliori i processi previsti nel Direttorio del Consiglio generale,
CHIEDE
al Rettor Maggiore con il suo Consiglio di promuovere un più efficace coordinamento dei consiglieri di settore fra di loro e con i consiglieri regionali, e di attivare un sistema di valutazione periodica del governo centrale.
DELIBERA N. 14
Il Capitolo Generale 29°
preso atto dei numerosi compiti affidati al Consigliere regionale nell’art. 140 delle Costituzioni, negli articoli 135-140 dei Regolamenti, e nei numeri 119-136 del Direttorio del Consiglio Generale;
considerata la difficoltà di conciliare l’accompagnamento degli ispettori, delle ispettorie, degli organismi inter-ispettoriali e dei Curatorium delle case di formazione, con lo svolgimento regolare delle visite straordinarie,
CHIEDE
al Rettor Maggiore con il suo Consiglio di rivedere le priorità e le modalità di attuazione dei compiti del Consigliere regionale per meglio attuare quanto richiesto nell’art. 140 delle Costituzioni, negli articoli 135-140 dei Regolamenti, e nei numeri 119-136 del Direttorio del Consiglio Generale.
DELIBERA N. 15
Il Capitolo Generale 29°
preso atto dei numerosi compiti affidati al Consigliere regionale nell’art. 140 delle Costituzioni, negli articoli 135-140 dei Regolamenti, e nei numeri 119-136 del Direttorio del Consiglio Generale;
considerata l’estensione geografica delle Regioni e la loro diversità linguistica e culturale;
al fine di consentire al Consigliere regionale di concentrarsi sulle priorità del suo ufficio,
CHIEDE
al Rettor Maggiore con il suo Consiglio di garantire ai Consiglieri regionali personale adeguato per supportare il loro servizio.
DELIBERA N. 16
Il Capitolo Generale 29°
preso atto della diminuzione del numero dei confratelli in Europa;
tenuto conto della necessità di assicurare processi congiunti di formazione iniziale e permanente;
tenuto conto della necessità del ridisegno della presenza salesiana nel Continente;
al fine di favorire il coordinamento nello studio dei problemi e nello sviluppo dei progetti,
CHIEDE
che il Rettor Maggiore con il suo Consiglio sviluppi una rinnovata riflessione sulle sfide comuni che la Congregazione deve affrontare oggi in Europa e sulla sinergia tra le due Regioni.
![]() |
10 DELIBERA N. 17 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
preso atto dell’aumento delle case di formazione e dei centri di studio interispettoriali;
constatata la difficoltà a precisare natura e compiti del Curatorium e a definire a chi spetti la presidenza e il coordinamento dei processi decisionali;
riconosciuta la difficoltà nell’identificare criteri per il reperimento, la preparazione e la gestione del personale delle case di formazione e dei centri di studio,
CHIEDE
al Rettor Maggiore, con il suo Consiglio, di precisare
natura e compiti del Curatorium,
presidenza e responsabilità decisionali,
ruolo del Consigliere Regionale, del Consigliere per la Formazione, dell’ispettore locale e degli altri ispettori interessati,
criteri per il reperimento, la preparazione e la gestione del personale delle case di formazione e dei centri di studio.
![]() |
11 DELIBERA N. 18 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
constatata l’assenza di una normativa regolamentare circa la Visita d’insieme;
preso atto che, secondo la prassi in uso, la Visita d’insieme ha come finalità principale la verifica dell’attuazione del Capitolo Generale nella Regione;
considerato che essa è un momento privilegiato e strategico di unità, partecipazione e corresponsabilità (cfr. Cost. 123);
vista la richiesta delle commissioni capitolari di una maggiore incisività della Visita e che si arrivi a definire forme di collaborazione più efficaci all’interno della Regione;
per favorire una maggioranza interazione tra il governo centrale e il governo delle ispettorie,
CHIEDE
al Rettor Maggiore, con il suo Consiglio, di rivedere la metodologia della Visita d’insieme, così da garantire:
un’adeguata preparazione che coinvolga gli Ispettori con i loro consigli,
una partecipazione attiva in stile sinodale,
l’ascolto reciproco su specifiche problematiche della Regione,
la valutazione degli organismi inter-ispettoriali e dei centri regionali.
![]() |
12 DELIBERA N. 19 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
preso atto della molteplicità dei compiti assegnati al Consigliere regionale;
preso atto delle possibilità previste dall’art. 104 dei Regolamenti;
in continuità con la richiesta già avanzata nel Capitolo Generale 28°,
CHIEDE
al Rettor Maggiore, con il suo Consiglio, di prevedere all'inizio del sessennio i tempi e le modalità di svolgimento più adatti per realizzare le visite straordinarie a norma dell’art. 104 dei Regolamenti, in modo da garantire:
a ciascun confratello la possibilità del colloquio personale con il visitatore;
al visitatore la possibilità di conoscere a fondo il contesto in cui l’ispettoria svolge la missione;
al Consigliere regionale la possibilità di essere presente in alcuni momenti della visita, se svolta da un altro visitatore;
la comunicazione tra il visitatore e il Consigliere regionale per assicurare l’ulteriore accompagnamento da parte del Consigliere regionale dopo la visita;
tempi adeguati affinché il Consigliere regionale possa svolgere i compiti propri del suo ufficio a servizio della regione e delle singole ispettorie (cfr. Cost. 140 e 154; Reg. 135-137).
![]() |
13 DELIBERA N. 20 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerato che il Rescriptum ex audientia Ss.mi del Santo Padre Francesco del 18 maggio 2022, ha concesso al Moderatore supremo di un Istituto di vita consacrata clericale di diritto pontificio la facoltà di nominare, con il consenso del suo consiglio, Superiore locale un sodale non chierico,
considerata la varietà di posizioni espresse nel ricco dibattito capitolare,
CHIEDE
al Rettor Maggiore di avvalersi della suddetta possibilità ad experimentum per i prossimi sei anni e di impegnare il prossimo Capitolo Generale, previo un serio approfondimento storico, teologico, carismatico, pastorale e giuridico, a esprimersi circa l’eventuale cambio degli articoli relativi al direttore nelle Costituzioni, nei Regolamenti, e conseguentemente negli altri documenti della Congregazione (“Animazione e governo della comunità. Il servizio del direttore salesiano”, Ratio institutionis et studiorum, altri documenti di animazione e di governo in vigore).
![]() |
14 DELIBERA N. 21 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la varietà delle esperienze in atto e la complessità della materia,
CHIEDE
al Rettor Maggiore, con il suo Consiglio, di elaborare delle linee guida circa il rapporto tra il Consiglio locale e il Consiglio della comunità educativa pastorale, per quanto riguarda il governo dell’opera.
E – Delibere per gli Ispettori, i consigli ispettoriali e i capitoli ispettoriali
![]() |
15 DELIBERA N. 22 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
considerata la necessità di consolidare anche sul piano istituzionale una cultura e una politica di tutela dei minori e delle persone vulnerabili in ogni ispettoria;
considerata la necessità di avere un gruppo di persone competenti e aggiornate sull’evoluzione della legislazione in questo ambito;
vista l’esperienza maturata in varie ispettorie;
al fine di garantire un sistema di sicurezza dei minori e delle persone vulnerabili nel rispetto delle leggi civili ed ecclesiastiche,
DELIBERA
che in ogni ispettoria sia istituita una Commissione per la protezione e la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili.
![]() |
16 DELIBERA N. 23 |
▲back to top |
Il Capitolo Generale 29°
alla luce di quanto affermato nel n. 34 del Documento capitolare: “La determinazione a garantire ambienti sicuri per tutti coloro che frequentano le nostre opere spinge a intensificare l’impegno formativo nei confronti dei confratelli, dei laici e dei giovani stessi, per evitare ogni tipo di abuso, molestia e comportamento inappropriato”;
in continuità con la delibera che ha chiesto a ogni ispettoria di istituire una Commissione per la protezione e la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili;
secondo l’ispirazione del Sistema Preventivo che don Bosco ci ha trasmesso come l’eredità più preziosa del nostro carisma,
DELIBERA
che ogni ispettoria:
prosegua l’impegno intrapreso per garantire ambienti sicuri per i minori e le persone vulnerabili, adempiendo la normativa canonica, le direttive emanate dalle Conferenze Episcopali e collaborando con le autorità civili, nel rispetto della legislazione dei singoli Paesi;
valorizzi le buone pratiche sperimentate in altre ispettorie e sia sollecita nel condividere le proprie;
inserisca nel Direttorio ispettoriale il proprio sistema (policy) di protezione dei minori e delle persone vulnerabili;
lo renda noto a tutti coloro che a qualsiasi titolo collaborano nelle proprie opere e servizi; predisponga misure adeguate di formazione; ne esiga il rispetto e ne valuti periodicamente l’attuazione;
preveda in particolare, all’interno del sistema, le procedure di segnalazione, le forme di accompagnamento nei confronti di chi dichiara di aver subito abusi, le modalità comunicative appropriate;
promuova percorsi di giustizia riparativa.