Politiche per 2016-2021


Politiche per 2016-2021



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DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO
ROMA
POLITICHE
PER LA PRESENZA SALESIANA
NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE
2016 - 2021
Roma, luglio 2016

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POLITICHE PER LA PRESENZA SALESIANA NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE, 2016 - 2021
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INDICE
I - INTRODUZIONE
1. La missione salesiana nell’Educazione Superiore (01 – 02)
2. Il processo sviluppato dalle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore
(03 07)
3. Sfide alla presenza salesiana nell’Educazione Superiore (08 – 10)
4. Obiettivi delle politiche per il periodo 2016 - 2021 (11 14)
5. Condizioni per l’applicazione di queste politiche (15 17)
II POLITICHE
Premesse (18 21)
Politiche riferite all’identità e alla missione delle IUS (22 23)
Politica riferita alla solidità istituzionale delle IUS (24)
Politiche riferite alla loro incidenza educativa e culturale (25 26)
Politiche riferite alla pastorale universitaria (27 28)
Politiche riferite alle relazioni delle istituzioni (29 30)

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POLITICHE PER LA PRESENZA SALESIANA NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE, 2016 - 2021
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INTRODUZIONE
1. La missione salesiana nell’Educazione Superiore
[01] La Congregazione Salesiana asserisce che la sua presenza nell’ambito
dell’Educazione Superiore forma parte della sua missione e che le Istituzioni
d’Educazione Superiore, insieme alle scuole e ai centri di formazione
professionale, “promuovono lo sviluppo integrale del giovane attraverso
l’assimilazione e la rielaborazione critica della cultura e l’educazione alla fede in
vista della trasformazione cristiana della società”1.
[02] Questa presenza si realizza attraverso la promozione di centri
accademici sotto la responsabilità delle Ispettorie o della Congregazione
Salesiana, nel particolare caso dell’UPS, o in corresponsabilità condivisa con
altre istituzioni religiose, così come attraverso la presenza di salesiani che
lavorano in istituzioni d’educazione superiore assumendo responsabilità di
direzione, insegnamento o ricerca. La presenza si allarga, inoltre, all’azione di
salesiani che curano la gestione e l’animazione di residenze per universitari o
sviluppano un’attività pastorale specifica a favore dei giovani universitari in
opere salesiane o in opere appartenenti ad altri.
2. Il processo sviluppato dalle Istituzioni salesiane
d’Educazione Superiore (IUS)
[03] Dall’anno 1997, come parte del programma di governo del sessennio 1996
- 2002, e per iniziativa dell’allora Rettore Maggiore dei Salesiani, Don Juan
Edmundo Vecchi, è stato creato il servizio della Direzione Generale delle IUS,
servizio di animazione e di accompagnamento che dall’anno 2002 fa parte del
Dicastero per la Pastorale Giovanile. Il compito specifico affidato all’incaricato di
1 Regolamenti Generali della Società di San Francesco di Sales, 13

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questo servizio ha favorito lo sviluppo di un’esperienza particolare d’animazione
e accompagnamento della presenza salesiana nell’ambito dell’Educazione
Superiore.
[04] L’elemento più caratteristico di questa esperienza d’animazione sta nel
fatto che essa non è consistita in una serie di eventi sparsi nel tempo, ma
piuttosto in un vero processo, sviluppato negli anni attraverso programmi
concordati e con una metodologia strategicamente sviluppata.
[05] La sfida principale è stata quella di proporre all’insieme delle Istituzioni
d’Educazione Superiore la costruzione del modello che si voleva realizzare,
modello definito dalle stesse Istituzioni e poi sancito dalla massima autorità
della Congregazione, il Rettore Maggiore e il suo Consiglio.
[06] La prima fase di questo processo ha permesso di dotare le IUS di uno
statuto, consistente in una serie di documenti che sono stati il risultato di un
programma comune di azione2. Ciò ha permesso l’adempimento di tre obiettivi
fondamentali: conoscere la situazione delle Istituzioni, definire la loro identità
comune e proporre orientamenti per lo sviluppo della presenza Salesiana
nell’Educazione Superiore.
[07] La seconda fase è consistita nella promozione dell’ideale contenuto nel
documento Identità delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore,
attraverso una serie di orientamenti raccolti nei diversi documenti di Politiche
che si sono seguiti nel tempo3. Le politiche sono state messe in pratica
attraverso dei programmi comuni poliennali, prima sviluppati dall’insieme delle
istituzioni e poi, dal 2012, dalle IUS di ogni continente o regione.
2 Il Programma comune per la promozione delle IUS, 1998 2001, Roma 1998, diede come risultato
i documenti: Rapporto IUS 2001, Identità delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore, e
Politiche per la presenza Salesiana nell’educazione superiore 2003 – 2008.
3 La validità del primo documento di Politiche si è estesa agli anni 2008 2011, per deliberazione del
Rettore Maggiore e il suo Consiglio. Un secondo documento di Politiche è stato elaborato dalla VI
Assemblea Generale delle IUS per il periodo 2012 2016.

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3. Sfide alla presenza salesiana nell’Educazione Superiore
[08] Le Istituzioni d’Educazione superiore hanno sperimentato profonde
trasformazioni negli ultimi anni, non solo come risultato dei processi di
cambiamento che questo livello educativo attraversa, ma soprattutto come
conseguenza dei mutamenti che caratterizzano il contesto sociale, culturale ed
economico delle società dove si trovano. Questi cambiamenti hanno prodotto
una maggiore complessità nell’organizzazione e nel modello di gestione
richiesto loro per rispondere alle esigenze presentate dalla società
nell’adempimento delle loro funzioni specifiche.
[09] In quanto Istituzioni d’Educazione superiore d’ispirazione cristiana, natura
cattolica e identità salesiana4, le IUS sono tenute a proporre, in coerenza con la
missione specifica loro assegnata all’interno della Chiesa, una proposta di vita
che, radicata nella fede, entra in dialogo con la conoscenza e la scienza nel
contesto della nuova evangelizzazione e un modello educativo pastorale
ispirato al Sistema preventivo.
[10] Le IUS si trovano di fronte a una triplice sfida: assicurare la qualità della
loro proposta formativa e culturale; garantire l’adempimento della loro finalità
educativa pastorale, secondo la propria identità carismatica salesiana;
raggiungere la sostenibilità economica e finanziaria che assicuri la loro
continuità nel tempo. Queste sfide richiedono alle IUS, nel loro insieme, di
andare avanti nel processo di definire un modello proprio di essere presenti
nell’Educazione Superiore e di esercitare le funzioni d’insegnamento, ricerca e
servizio alla società.
4 Cf. Identità delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore, Direzione Generale Opere Don
Bosco, Roma 2003, n. 14.

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4. Obiettivi delle Politiche per il periodo 2016 - 2021
[11] In continuità con le politiche promulgate per il periodo 2003 2016, le
politiche contenute in questo documento hanno come obiettivo:
a) Dare continuità al processo sviluppato dalle Istituzioni Salesiane
d’Educazione Superiore nel periodo previo, assicurando la loro identità e
consolidamento istituzionale;
b) Garantire l’adempimento della loro finalità educativo pastorale, attraverso
l’assicurazione della qualità della formazione e dell’incidenza della
proposta educativa e culturale.
[12] L’opzione per la presenza salesiana nell’Educazione Superiore è stata
realizzata con la ferma decisione di avere un’incidenza sul piano educativo e
culturale5. In questo modo si vuole che lo sforzo e l’impegno che caratterizzano
tale presenza, abbiano un impatto nella vita degli studenti che la frequentano e
promuovano la trasformazione della società in cui si trovano.
[13] Assicurare una formazione di qualità agli studenti esige che i processi di
formazione favoriscano la crescita personale e professionale e l’inserimento
nella società come “buoni cristiani e onesti cittadini”.
[14] La volontà di avere un’incidenza si manifesta anche nell’aspirazione a
offrire un contributo culturale alla Congregazione Salesiana, alla Chiesa e alla
società. Questa si realizza principalmente attraverso la formazione degli stessi
studenti che sono chiamati a essere promotori del cambiamento sociale, ma
anche attraverso la ricerca e il servizio alla società.
5 Cf. Identità, nn. 24 e 31. Il documento Politiche per la presenza salesiana nell’educazione superiore
2003 - 2008, indicava alcune scelte permanenti e altre di carattere operativo che erano necessarie
per la sua applicazione (nn. 10-14). In continuità con queste politiche e opzioni, nel documento
approvato si sottolinea la volontà di ogni IUS di avere un’incidenza educativa e culturale nel contesto
in cui si trova.

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5. Condizioni per l’applicazione di queste politiche
[15] L’applicazione di queste politiche suppone la ferma decisione delle
Istituzioni per realizzare, nel loro insieme, un cammino di riflessione e di azione
che contribuisca allo sviluppo di un patrimonio educativo comune nel campo
dell’Educazione Superiore e al consolidamento di ogni singola presenza
d’accordo con i tratti dell’identità comune stabilita6.
[16] L’applicazione di queste politiche si renderà effettiva a partire dal
coordinamento delle funzioni e dalle responsabilità che hanno le diverse
strutture di governo e di animazione della Congregazione che sono responsabili
dell’orientamento delle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore: il
Dicastero per la Pastorale Giovanile, le Ispettorie e le IUS.
[17] Tale applicazione dovrà tener conto della diversità culturale, sociale e
religiosa dei territori dove si trovano le Istituzioni. Perciò sarà adottato un
modello di applicazione più contestualizzato, il quale, a partire dalle decisioni
prese nell’ambito dell’Assemblea Generale, diventi effettivo attraverso le
Conferenze Continentali e altri tipi d’incontro, orientati alla riflessione e
all’applicazione specifica di queste politiche.
6 Cf. Identità, n. 18.

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I. POLITICHE
Premesse
[18] Queste politiche, come quelle promulgate in precedenza, sono indirizzate
alle Istituzioni d’Educazione Superiore che sono sotto la responsabilità delle
Ispettorie o della Congregazione Salesiana. Nel caso di quei centri di
responsabilità condivisa, la posizione e il contributo particolare delle ispettorie
verso questi centri saranno guidati da questi orientamenti.
[19] L’applicazione di queste politiche, in ogni singola IUS, implica l’impegno di
approfondire i principi e le opzioni contenuti nel documento, e di applicarli nel
proprio progetto istituzionale, tenendo conto delle caratteristiche particolari del
contesto sociale e delle opzioni prese da parte della propria ispettoria.
[20] Allo stesso modo del precedente documento, queste politiche sono state
elaborate per il periodo 2016 2021. Alla fine di questo tempo, l’Assemblea
degli ispettori e dei responsabili delle Istituzioni, è chiamata a verificare,
confermare e orientare l’attuazione delle scelte operate e la realizzazione dei
progetti comuni approvati.
[21] In continuazione con la pratica già sperimentata7, il Dicastero per la
Pastorale Giovanile, animerà e orienterà la loro attuazione, favorendo il
coordinamento con le altre strutture di governo e animazione delle ispettorie. La
responsabilità di pianificazione e applicazione ricadrà sul Coordinatore
Generale, sul Consiglio di Direzione e sui Coordinamenti Continentali, i quali
dovranno favorire l’attivazione di processi a livello continentale.
7 Cf. Programma comune1, 1998-2002; Programma comune 2, 2003-2007; Programma comune 3,
2007-2011, Programma comune 4, 2012-2016.

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POLITICHE RIFERITE ALL’IDENTITA’ E ALLA MISSIONE DELLE IUS
[22 ]1. Assicurare un continuo approfondimento dell’identità e missione della
presenza salesiana nell’Educazione Superiore che si esprime in un modello
educativo - pastorale universitario e nell’opzione preferenziale per i giovani
delle classi popolari.
[23] 2. Garantire in ogni Istituzione una presenza salesiana significativa,
quantitativamente e qualitativamente, costituita da religiosi e da laici capaci di
orientare e animare un progetto a livello culturale, scientifico e educativo -
pastorale.
POLITICA RIFERITA ALLA SOLIDITA’ ISTITUZIONALE DELLE IUS
[24] 3. Garantire un’efficiente gestione delle risorse umane, economiche e
finanziarie delle IUS in vista di uno sviluppo sostenibile dell’istituzione.
POLITICHE RIFERITE ALLA LORO INCIDENZA EDUCATIVA E
CULTURALE
[25] 4. Assicurare la qualità e la pertinenza della formazione proposta agli
studenti orientata dai principi del Sistema Preventivo di Don Bosco, per
garantire la loro crescita personale, professionale e l‘esercizio della
cittadinanza.
[26] 5. Promuovere un’incidenza sociale e culturale attraverso l’attività
accademica e contribuire alla conoscenza della realtà sociale e alla sua
trasformazione, soprattutto in quelli aspetti che toccano la condizione di vita dei
giovani, i diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente, le relazioni interculturali, il
dialogo ecumenico e interreligioso.

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10 POLITICHE PER LA PRESENZA SALESIANA NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE, 2016 - 2021
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POLITICHE RIFERITE ALLA PASTORALE UNIVERSITARIA
[27] 6. Implementare il modello di pastorale universitaria salesiana in ogni
istituzione.
[28] 7. Promuovere la formazione degli animatori pastorali delle Istituzioni
Salesiane di Educazione Superiore.
POLITICHE RIFERITE AI RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
[29] 8. Favorire la sinergia delle IUS a tutti i livelli attraverso il lavoro in rete e la
promozione dei rapporti con altre istituzioni.
[30] 9. Favorire il rapporto e l’articolazione delle IUS con le strutture di governo
e di animazione dell’ispettoria.