Towards_DB_Tech_Europe_ITALIANO


Towards_DB_Tech_Europe_ITALIANO



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VERSO IL
DB TECH EUROPA:
una rete Don Bosco di
eccellenza professionale

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1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
Questo documento è disponibile sul sito internet
dbtecheurope.eu
Autori: AMDB, CNOS-FAP, DBI, DBOC, Ispettoria Salesiana GER,
Ispettoria Salesiana SMX, SZIF, Tech Don Bosco.
Traduzione italiana: Alessandra Frassetto, Renato Cursi.,
Pubblicato e stampato nel mese di giugno 2022
by Artia Comunicación S.L.
INDICE
PREFAZIONE.................................................................................................................................................. 5
1. QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN EUROPA.................9
2. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE SALESIANA EUROPEA...................................................... 11
3. IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE: OBIETTIVI E RISULTATI..................................................15
3.1. IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE: OBIETTIVI.........................................................................15
3.2. IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE: RISULTATI.........................................................................17
4. SUCCESSO FORMATIVO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
SALESIANA IN EUROPA......................................................................................................................23
5. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE RETI DON BOSCO
DI FORMAZIONE PROFESSIONALE..................................................................................................29
6. VERSO UN DB TECH EUROPA: STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI.........................................35
INDICE DEGLI ACRONIMI
FP: Formazione Professionale
FPI: Formazione Professionale Iniziale
IFP: Istruzione e Formazione Professionale
IFTP: Istruzione e Formazione Tecnico-
Professionale
NEET: condizione di chi non lavora, né
frequenta corsi di studio o formazione
3

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1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
PREFAZIONE
I giovani in Europa si trovano oggi, forse più che in passato, a navigare in un mare in tempesta.
La pandemia di covid-19, le transizioni digitale ed ecologica, la precarietà e le trasformazioni del
mondo del lavoro, il ritorno della guerra in Europa: tutto questo ha rapidamente sconvolto anche
qui la calma apparente degli anni che avevano seguito la crisi finanziaria mondiale e l’evoluzione
dei conflitti africani e mediorientali del primo ventennio del ventunesimo secolo.
In questo panorama, il progetto DB WAVE rappresenta un’onda (“wave” in inglese) che non
vuole sommergere, ma accompagnare i giovani verso porti e mari sicuri. DB WAVE è infatti un
acronimo inglese che indica “la rete di Don Bosco per un’istruzione e formazione professionale
(VET nell’acronimo inglese) più accessibile ed inclusiva in Europa”. Il progetto è stato finanziato
nel 2019 dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea (UE). Vi hanno aderito 8 partner della
rete salesiana europea: 7 enti ispirati all’esperienza di Don Bosco che promuovono l’istruzione
e formazione professionale europea in 6 Paesi Europei (Belgio, Francia, Germania, Italia,
Spagna, Ungheria) e il Don Bosco International, ufficio che rappresenta i Salesiani di Don
Bosco presso le istituzioni europee a Bruxelles.
L’ideazione di questa collaborazione transnazionale non è stata un capriccio frutto di
improvvisazione, bensì il frutto maturo di una cooperazione iniziata dieci anni prima. Dal
2011 i responsabili della progettazione delle scuole e dei centri di formazione professionale
salesiani in Europa si incontrano con cadenza annuale, ogni anno in un Paese diverso. Questa
cooperazione ha moltiplicato le opportunità di mobilità internazionali per studenti e docenti
e costruito un senso comune di identità per la promozione di un’istruzione e formazione
professionale salesiana in Europa.
Nel frattempo, attraverso la presenza del Don Bosco International ai tavoli europei dedicati a questi
temi, i rappresentanti di questa rete hanno partecipato in questi anni alle attività dell’Alleanza
Europea degli Apprendistati, alle Settimane Europee della Formazione Professionale, al Patto
per le Abilità, interagendo con le altre reti europee dei fornitori di formazione professionale e
contribuendo alla formazione di politiche europee in questo settore.
Significativamente, questo progetto DBWAVE si è concluso, dopo due anni e mezzo resi
particolarmente difficili dagli eventi descritti sopra, nel 2022, proclamato “Anno Europeo dei
Giovani”. Quest’iniziativa delle istituzioni europee mira a puntare i riflettori sull’importanza
della gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più
digitale. Mentre resta da vedere se le misure messe in atto siano all’altezza dei proclami e delle
aspettative, occorre riconoscere che in molti Paesi europei gli obiettivi di sviluppo sostenibile,
in particolare quelli riferiti all’educazione e all’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro,
sono lontani dall’essere raggiunti.
5

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PREFAZIONE
Tra gli indicatori dell’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 4, quello dedicato ad una
“Educazione di Qualità”, ad esempio, leggiamo: “Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il
numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche
e professionali, per l’occupazione, un lavoro dignitoso e per l’imprenditorialità.” E ancora: “Entro il
2030, eliminare le disparità di genere nell’istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli
di istruzione e formazione professionale per i più vulnerabili, comprese le persone con disabilità,
le popolazioni indigene ei bambini in situazioni vulnerabili.” Tra gli indicatori dell’obiettivo di
sviluppo sostenibile n.8, quello dedicato a “Lavoro Dignitoso e Crescita Economica, possiamo
invece leggere: “Entro il 2030, raggiungere la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso
per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e le persone con disabilità, e la parità
di retribuzione per lavori di pari valore.” Ed infine: “Entro il 2020, ridurre sostanzialmente la
percentuale di giovani che non lavorano, non studiano e non si formano.”
L’Europa non è un monolite, quindi la situazione dei giovani è differente nei vari Paesi (un
fatto, peraltro, che è all’origine di molte migrazioni interne all’UE), ma questi risultati sono
lontani dall’essere stati pienamente raggiunti anche a livello di media europea. In alcuni
contesti non si è nemmeno registrata una tendenza significativa al miglioramento nei primi
venti di anni di questo secolo. La pandemia e gli eventi degli ultimi due anni hanno fatto
segnare un’ulteriore battuta d’arresto, ma i segnali di una stagnazione erano presenti già
prima. L’Europa, d’altronde, non è un’isola remota. Deve pertanto interrogarci il fatto che il
30 aprile 2021 il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, nel suo resoconto sul
progresso nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel mondo, denunciasse il
fatto che nel 2019, più di un giovane su cinque nel mondo non stesse studiando, né lavorando
né formandosi, “una proporzione rimasta quasi identica dal 2005”.
Il 2022, tuttavia, non è solamente l’Anno Europeo dei Giovani. Per chi è coinvolto nell’istruzione
e formazione professionale salesiana, il 2022 è anche l’anno del 170° anniversario della firma
del primo contratto di apprendistato mediato da Don Bosco. L’8 febbraio 1852 a Torino, infatti,
il sacerdote Giovanni Bosco interveniva come garante nella stipula del contratto per il giovane
apprendista Giovanni Odasso, falegname. Il contratto, firmato anche dal datore di lavoro e dal
padre dell’apprendista, includeva una serie di garanzie su salario, orario di lavoro, diritti e
doveri di lavoratore e datore di lavoro, tempo di riposo, rispetto dei giorni festivi. Un contratto
pionieristico per la Torino e per l’Italia di quel tempo.
Dopo aver promosso l’inserimento lavorativo dei giovani che frequentavano il suo oratorio
attraverso la formula degli apprendistati presso le aziende locali, Don Bosco compirà la
scelta di promuovere lui stesso la formazione necessaria per facilitare questa transizione dei
giovani verso un’occupazione dignitosa. Il 2023 sarà quindi l’anno in cui celebreremo il 170°
anniversario dell’apertura dei primi laboratori di formazione professionali salesiani (“scuole
di arti e mestieri”) presso la casa di Valdocco a Torino.
Da allora, questa esperienza si è espansa nei cinque continenti. Oggi la rete mondiale
dell’istruzione e formazione professionale salesiana conta già su alcune reti regionali o
continentali, come Don Bosco Tech Africa, Don Bosco Tech India, Don Bosco Tech ASEAN,
mentre devono essere ancora formalizzate le rispettive reti per l’America e l’Europa. In questo
continente, peraltro, sono già presenti da circa trent’anni (praticamente da quando le Comunità
Europee si sono trasformate in un’Unione Europea) reti europee di fornitori di formazione
professionale. Un passo in questa direzione da parte dei singoli centri e delle reti nazionali
della formazione professionale in Europa è quindi coerente con un movimento più ampio verso
maggiori sinergie e un coordinamento fecondo di queste esperienze.
I risultati delle indagini del progetto DBWAVE sul successo formativo dei beneficiari della
formazione professionale salesiana in Europa, illustrati nella presente pubblicazione,
indicano che quasi il 90% di questi giovani, ad un anno dalla conclusione di questa
formazione, sta proseguendo gli studi verso qualifiche superiori o lavorando con un
contratto stabile. Mentre sogniamo di far crescere ulteriormente questi risultati, riconosciamo
l’importante contributo che questa alleanza educativa sta già promuovendo per i giovani in
Europa. Alla promozione dell’inserimento lavorativo dei giovani, tuttavia, ci prefiggiamo di
accompagnare sempre quella di un loro sviluppo umano integrale.
Sogniamo un DB Tech Europe che, in un panorama europeo di attori già impegnati in questo
stesso campo, sia riconosciuto per la cura che poniamo alla lettera “E” dell’acronimo inglese
VET: l’educazione. Ci proponiamo di adempiere a questa missione ispirati dall’esperienza
di Don Bosco e attenti alle sfide del nostro tempo: curando l’ambiente educativo della
nostra offerta formativa, ponendo al centro la persona del giovane e lo sviluppo di tutte le
sue dimensioni, inclusa quella spirituale, curando la formazione permanente dei docenti,
promuovendo una formazione di eccellenza inclusiva, raggiungendo i giovani più vulnerabili ed
emarginati, sviluppando strategie di internazionalizzazione, monitorando il successo formativo
dei nostri beneficiari e curando i rapporti con le imprese, le famiglie degli studenti, le autorità
pubbliche e tutti gli attori dell’ecosistema educativo dei territori in cui siamo presenti. Nella
scia del Patto Educativo Globale lanciato nel 2019 da Papa Francesco, in questo cammino
verso un DB Tech Europa ci impegniamo “per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace
di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione”, insieme a tutti quegli attori
disponibili a “formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni
e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna”.
Miguel Angel Garcia Morcuende SDB
Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana
Presidente di Don Bosco International
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1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
Sebbene l’Europa sia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del 2030 in materia di
istruzione, i progressi sono disomogenei in materia di occupazione e scarsi sul fronte della
riduzione della povertà: nel 2020, ammontava a 96,5 milioni il numero di persone nell’Unione
Europea a rischio di povertà o esclusione sociale, rappresentando il 21,9% della popolazione
(27,6 milioni di persone gravemente deprivate dal punto di vista materiale e sociale). Di queste,
più di un quarto della popolazione in Romania (35,8%), Bulgaria (33,6%), Grecia (27,5%) e
Spagna (27,0%), mentre la disoccupazione giovanile è pari al 22,7% (Eurostat 2021). Alla fine
del 2020, quasi 725.000 giovani in più di età compresa tra i 15 e i 29 anni non lavoravano, né
frequentavano corsi di studio o di formazione (NEET) in tutta l’UE-27.
In contrasto con le crisi precedenti, la quota di NEET inattivi è aumentata il doppio di quella dei
NEET disoccupati (Parlamento europeo, Youth in Europe: Effects of COVID-19 on their economic
and social situation, 2021).
Esiste un legame diretto tra disoccupazione, povertà ed esclusione sociale. Come risultato
della crescente disoccupazione, i giovani stanno sperimentando livelli crescenti di povertà ed
esclusione sociale. L’inclusione sociale e professionale attraverso l’apprendimento è in tempi
di crisi, e uno dei banchi di prova più importanti per le aziende industriali in cui l’esclusione
sociale comincia a coinvolgere gruppi sempre più grandi di persone. Giovani, lavoratori poco
qualificati, adulti esclusi dal mercato del lavoro con enormi difficoltà ad uscire dallo stato di
bisogno, senza prospettive, competenze professionali adeguate e con una mobilità ridotta.
L’istruzione e la formazione professionale (IFP), come mezzo per promuovere in particolare
l’integrazione sociale e professionale dei giovani vulnerabili, è un potente agente di
socializzazione: sia la formazione professionale iniziale (FPI) che quella continua (FPC)
condividono il duplice obiettivo di contribuire all’occupabilità e alla crescita economica e di
rispondere a sfide sociali più ampie, promuovendo in particolare la coesione sociale. Nel caso di
gruppi svantaggiati, come i giovani vulnerabili e fuori dai servizi educativi tradizionali, la rilevanza
dell’IFP può essere aumentata adattando l’offerta alle loro esigenze, rafforzando l’orientamento
e la consulenza e fornendo loro il sostegno di cui hanno bisogno. Gli erogatori di IFP possono
svolgere un ruolo importante sia nell’elaborazione che nell’attuazione delle politiche pertinenti.
L’inaspettato e violento scoppio della crisi COVID-19 nel febbraio 2020, ha evidenziato,
amplificato e ampliato le preesistenti disuguaglianze nel mondo dell’istruzione, riducendo le
opportunità per molte delle persone più vulnerabili della società che devono essere sostenute
attraverso programmi educativi olistici e accesso paritario a disposizioni di istruzione e
formazione professionale di alta qualità (2021 Consiglio Raccomandazione sull’istruzione e
formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, equità sociale e resilienza,
2021/C 445/13).
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1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
Gli erogatori europei di IFP hanno il potenziale per promuovere l’inclusione e l’occupabilità,
sebbene i seguenti problemi inibiscano il loro pieno contributo all’IFP di qualità e inclusiva:
L’IFP soffre di un basso riconoscimento nella società, dovuto principalmente a una falsa
percezione della mancanza di prospettive di carriera per i diplomati in questo contesto. In
molti paesi dell’UE, gli erogatori di IFP hanno rilevato una crescente necessità di migliorare
l’occupabilità soprattutto dei giovani in situazione di NEET, che di solito rischiano
l’abbandono scolastico precoce e l’abbandono dell’istruzione formale. Come evidenziato
dalla European Skills Agenda, c’è un’enorme discrepanza di competenze tra il mercato del
lavoro, le nuove competenze richieste e la formazione fornita: “Le due transizioni verdi e
digitali stanno rimodellando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. Il passaggio
dell’UE a un’economia efficiente in termini di risorse, circolare, digitalizzata e e l’ampia
diffusione dell’intelligenza artificiale e della robotica dovrebbero creare nuovi posti di
lavoro, mentre altri posti di lavoro cambieranno o addirittura scompariranno”.
C’è ancora poca consapevolezza dell’approccio “Lifelong Learning” (apprendimento di tutta
la vita), e la necessità di un’educazione continua e di opportunità di istruzione e formazione
continua e completa, di servizi integrati e di misure al fine di promuovere i giovani verso
un’integrazione sociale e professionale olistica.
“Ora più che mai l’Europa ha bisogno di un cambio di paradigma sulle competenze
(Commissione europea, Agenda europea delle competenze per la competitività sostenibile,
l’equità sociale e la resilienza, 2020). Le scuole e i centri VET in Europa, in collaborazione con
tutti gli attori dell’”ecosistema dell’integrazione socioprofessionale” sono cruciali e devono
comprendere appieno il loro ruolo, compiti e responsabilità al fine di sostenere questo
cambiamento paradigmatico, dal sostegno a trovare un lavoro, per fornire loro competenze
per tutta la vita per il lavoro e la vita (ILO, Global framework on core skills for life and work
in the 21st century, 2021).
2 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
SALESIANA EUROPEA
Le istituzioni salesiane di Don Bosco sono attive oggi in 134 paesi del mondo. Come erogatori
di istruzione e formazione professionale i Salesiani di Don Bosco, fondati come società da
Giovanni Bosco (conosciuto anche come “Don Bosco”) a Torino (Italia) nel 1859, iniziarono
formalmente le loro attività nel 1870, anche se Don Bosco stesso fu in grado di mediare
un primo contratto di apprendistato per un giovane che frequentava i suoi corsi informali
di formazione professionale già nel 1852. Oggi i centri di formazione professionale dei
Salesiani sono attivi in 108 paesi, gestendo circa 1845 scuole tecniche e centri di formazione
professionale che si rivolgono a più di 1.215.000 beneficiari diretti. Con “IFP salesiana”,
questa pubblicazione si riferisce quindi a una rete mondiale di istituzioni educative e
formative, che conta i Salesiani di Don Bosco (SDB) tra le più antiche, durature e ampie reti
di erogatori di formazione del mondo.
In Europa, la FP salesiana conta su 196 Centri di formazione professionale in 19 paesi
europei (inclusi 13 Stati membri dell’UE), rivolgendosi a 62.640 studenti1 (il 90% dei quali
sono giovani vulnerabili), con un’educazione olistica e servizi VET in tutti i principali settori
professionali ed economici. Questa offerta educativa integrale include:
zz Servizi di guida, orientamento e consulenza professionale.
zz Istruzione e formazione professionale sia iniziale che superiore, così come
l’educazione degli adulti.
zz Percorsi di formazione professionale continua adattati ai bisogni delle industrie e
degli attori del settore privato, costruendo partenariati tra loro.
zz Misure di accompagnamento e progetti, gestiti in collaborazione con le opere sociali
e gli attori del mercato, mirati a favorire la piena integrazione sociale e professionale
dei giovani.
L’IFP salesiana è ben conosciuta in Europa, universalmente riconosciuta dagli europei
(responsabili politici, istituzioni, stakeholder dell’IFP e attori del mercato) come un marchio
di qualità sostenuto da organizzazioni che, nello spirito di Don Bosco, forniscono a tutti i
livelli un’educazione olistica e un’occupazione di qualità ai giovani più vulnerabili. Secondo
1 Nel 2021 le piattaforme nazionali di IFP salesiana di Italia, Spagna, Belgio, Germania, Francia e Ungheria
condussero una valutazione approfondita dell’IFP salesiana europea. Un rapporto finale, pubblicato il
prossimo aprile 2022 nell’ambito del progetto Erasmus+ “DB WAVE”, coordinato dalla Federazione CNOS-FAP,
includerà statistiche e dati dettagliati a livello nazionale sull’offerta formativa dei Centri FP (discenti, servizi
e corsi IFP, settori affrontati) e sul successo formativo degli studenti salesiani (n. di studenti qualificati che,
un anno dopo la loro qualifica/diploma, sono occupati con successo o hanno continuato gli studi).
11

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2 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
SALESIANA EUROPEA
la valutazione fatta nel 2021 su tutti i centri europei di IFP, la media del successo formativo
degli studenti salesiani in Europa è dell’88,5%: dopo un anno dalla loro qualifica/diploma,
il 34,46% degli studenti qualificati ha un’occupazione/lavoro stabile, il 54% sta continuando
i propri studi verso un diploma o un percorso di formazione professionale superiore, mentre
solo il 7,3% è ancora disoccupato.2
La distribuzione dei centri di formazione professionale salesiani in Europa è chiaramente
visibile nel seguente grafico:
N.
Paese
N. di centri di FP
N. studenti
1
Albania
2
225
2
Belgio
18
10500
3
Bosnia
1
360
4
Croazia
1
150
5
Francia
28
12000
6
Germania
10
3500
7
Italia
63
15000
8
Irlanda
1
410
9
Kosovo
1
400
10
Moldavia
1
200
11
Montenegro
1
130
12
Polonia
6
400
13
Portogallo
1
120
14
Repubblica Ceca
1
250
15
Romania
2
610
16
Slovacchia
1
17
Spagna
54
350
14120
18
Ucraina
1
120
19
Ungheria
3
1800
TOTAL
196
60645
Alcuni di questi centri hanno già decenni di storia, mentre altri sono stati creati di recente.
Ne verranno aperti di nuovi e la domanda di questa offerta formativa è in aumento in tutto il
continente europeo.
2 La valutazione è stata fatta su un campione statistico di 5032 giovani europei che hanno ottenuto la loro qualifica
nel 2020 e sono stati intervistati nel 2021 in Italia, Spagna, Germania, Belgio, Francia e Ungheria.
L’ambito dei servizi forniti dalle reti salesiane di IFP alle scuole e ai centri di formazione
professionale che ne fanno parte è molto ampio e comprende:
zz Supporto e coordinamento per l’elaborazione di strategie, piani e progetti di
internazionalizzazione e per la partecipazione delle scuole di formazione professionale
a iniziative internazionali.
zz Lo sviluppo continuo della professionalità del personale dell’istruzione e della
formazione professionale, qualificando e migliorando le competenze educative,
pedagogiche, didattiche e tecniche attraverso programmi di formazione.
zz Il coordinamento per il continuo sviluppo e miglioramento metodologico, tecnico e
tecnologico delle attività e dei servizi erogati dai propri membri.
zz Coordinamento di iniziative e progetti pilota a livello nazionale.
zz Informazione, sensibilizzazione e diffusione di studi, ricerche ed esperienze pilota;
zz Fornire consulenza e supporto in merito a tutte le questioni specifiche di questo livello
di istruzione (amministrative, legali, pedagogiche, risorse umane, finanziarie, politiche
strategiche).
zz Rappresentanza e advocacy a livello nazionale per conto dei propri membri.
zz Scambio di informazioni e questioni politiche con i principali stakeholder.
zz Perfezionamento della gestione delle scorte e dello sviluppo infrastrutturale delle
scuole tecniche.
zz Coordinamento e innovazione nei settori della gestione scolastica e della qualità
dell’istruzione e della formazione professionale.
zz Consulenza, orientamento e coordinamento pedagogico.
zz Fornire un servizio coordinato di intermediazione del lavoro attraverso i propri uffici
di collocamento.
zz Promuovere il rapporto con le aziende in un ambiente di lavoro basato su progetti.
zz Facilitare la presenza sul mercato dei centri attraverso eventi aziendali legati all’IFP.
zz Richiesta di sovvenzioni e supporto alla gestione di fondi nazionali e comunitari.
zz Promozione della creazione di reti e partenariati a tutti i livelli.
13

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1 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA
3 IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE:
OBIETTIVI E RISULTATI
Il progetto DBWAVE, il cui acronimo sta per Don Bosco Web for a more Accessible and Inclusive
VET in Europe (Rete Don Bosco per una Formazione Professionale in Europa più Accessibile
e Inclusiva), è stato concepito nel 2018 da un gruppo di 8 partner della rete di Formazione
Professionale Don Bosco in Europa. Infatti, dal 2010, i fornitori di IFTP (Istruzione e Formazione
Tecnico-Professionale) di Don Bosco in Europa si incontrano annualmente in seminari di
contatto come strumento di base per l’apprendimento e il confronto tra pari.
Il processo di costruzione del partenariato per DBWAVE è stato concordato in occasione di uno
di questi incontri, nel novembre 2018 a Grasse (Francia). I partner hanno quindi approvato una
strategia quadripartita, al fine di consolidare e realizzare:
A. Un partenariato geograficamente equilibrato sull’IFP in Europa, che sia rilevante per i
bisogni analizzati e che possa avere un impatto a livello politico.
B. Una solida partnership di lunga durata basata sulla fiducia reciproca e sull’approvazione
di una visione e di un approccio comune di Don Bosco VET, incentrato sull’occupabilità
e l’inclusione sociale dei giovani vulnerabili.
C. Un’esperienza equilibrata in materia di IFP a livello di UE, che includa sia partner con
una radicata esperienza in azioni finanziate dall’UE, sia nuovi arrivati.
D. Un insieme complementare di capacità e competenze con i partner che hanno sviluppato
strumenti e pratiche efficaci per l’istruzione e la formazione professionale nell’UE, in
modo che tutti i partner del progetto fossero in grado di guidare l’apprendimento tra
pari nelle diverse azioni chiave previste.
Il progetto DBWAVE è stato infine presentato, approvato e finanziato dalla Commissione
europea nel 2019 nell’ambito dell’Azione Chiave 3 (sostegno allo sviluppo delle politiche e
alla cooperazione) del programma Erasmus+.
3.1. IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE: OBIETTIVI
Quando DBWAVE era ancora in fase di progettazione, dovevano essere affrontate delle sfide e
l’urgenza di implementare questo progetto era data dallo scenario dell’UE e dai vincoli imminenti,
principalmente nel campo dell’occupabilità delle competenze e del matching tra il ruolo e il
contributo previsto delle piattaforme UE per l’istruzione e la formazione professionale. Nello specifico:
zz Ci sono stati notevoli ostacoli nella diffusione delle politiche e degli strumenti
dell’Unione Europea e molti Centri Don Bosco di FP non conoscevano né utilizzavano
tali strumenti.
15

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3 IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE:
OBIETTIVI E RISULTATI
zz La consapevolezza dell’approccio all’apprendimento permanente e della necessità di
una formazione continua è ancora scarsa, anche per i lavoratori dipendenti.
zz Anche se i partner avevano esperienza nel lavoro con le aziende, è stata individuata
l’urgente necessità di aumentare la cooperazione tra gli attori coinvolti nella formazione
e nell’occupazione, al fine di rompere la “mentalità dei compartimenti stagni” e di
abbracciare invece la mentalità promossa, tra le altre iniziative, dai Centri di Eccellenza
Professionale.
Inoltre, sulla base dei problemi evidenziati, sono state individuate esigenze specifiche, quali:
zz la debolezza delle competenze tecniche e operative degli erogatori di IFP per contribuire
in modo significativo allo sviluppo delle politiche;
zz La scarsa connessione tra le politiche e gli strumenti dell’UE sviluppati in Europa e
le disposizioni in materia di istruzione e formazione professionale applicate a livello
nazionale e regionale;
zz una debole connessione tra le politiche e gli strumenti dell’UE sviluppati in Europa e
le disposizioni in materia di IFP attuate a livello nazionale e regionale;
zz la mancanza di approccio progettuale e di schemi strutturali multi-attoriali di
cooperazione transfrontaliera, necessari per impostare e attuare strategie coerenti di
internazionalizzazione.
Il potenziamento della rete Don Bosco è stato quindi concepito per influenzare un contributo
concreto alla strategia dell’UE per l’istruzione e la formazione professionale oltre il 2020, al fine di
soddisfare le aspettative del Comunicato di Bruges sul rafforzamento della cooperazione europea
in materia di istruzione e formazione professionale per il periodo 2011-2020, con un occhio di
riguardo alle prossime sfide. Infatti, in una fase successiva, i partner del progetto hanno preso in
considerazione anche le indicazioni presentate dalla Dichiarazione di Osnabruck adottata il 30
novembre 2020, per concordare una nuova serie di azioni politiche in materia di IFP per il periodo
2021-2025. Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi, il progetto DBWAVE si è proposto di:
zz Contribuire al miglioramento della qualità, l’inclusività, la pertinenza e l’impatto dell’UE
delle disposizioni in materia di IFP, con l’obiettivo di promuovere il sostentamento di
giovani particolarmente vulnerabili attraverso l’occupabilità e l’inclusione sociale.
zz Aumentare il contributo significativo delle reti nazionali dell’UE di erogatori di IFP per
il raggiungimento degli obiettivi intermedi 2015-2020 nel campo dell’istruzione e della
formazione professionale istituiti a Riga. Allo stesso tempo, sostenere la riflessione
politica dell’UE e intraprendere azioni per migliorare l’impatto e la rilevanza dell’IFP
nell’UE a livelli nazionali e regionali di base attraverso l’integrazione di un’istruzione
e formazione professionale di qualità e inclusiva per i giovani vulnerabili e per
l’occupabilità.
Sulla base dei risultati da raggiungere, DBWAVE ha approvato una strategia articolata in quattro fasi:
1. Creazione di reti e istituzioni per migliorare la responsabilità del DB VET, la sua
rilevanza per l’UE, la capacità di approvare un approccio di pianificazione e sviluppo e
di impegnarsi nella cooperazione dell’UE.
2. Sviluppo delle capacità tecniche e operative del personale chiave dell’istruzione e della
formazione professionale attraverso l’apprendimento tra pari e la formazione dei formatori.
3. Cooperazione e apprendimento reciproco per lo sviluppo, la sperimentazione e
l’aumento di scala degli strumenti e delle offerte di IFP in 5 aree strategiche (politiche e
strumenti dell’UE, internazionalizzazione delle reti di IFP, Uffici di Servizi per l’Impiego e
monitoraggio del successo dei diplomati dell’IFP, competenze chiave nell’Apprendimento
continuo, digitalizzazione e apprendimento basato sul lavoro).
4. Quadri strutturati di collaborazione per migliorare l’impegno nella cooperazione UE e per
l’integrazione di un’IFP inclusiva e di qualità in contesti di IFP formale e non formale.
3.2. IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE: RISULTATI
DB WAVE è un progetto co-pianificato dalla Federazione CNOS-FAP (Italia), insieme a Don
Bosco International (Belgio, ufficio di collegamento UE dei Salesiani di Don Bosco) e 6 reti/
province salesiane nazionali (“Ispettoria SMX” e “Tech Don Bosco” in Spagna, “AMDB” in Francia,
l’Ispettoria tedesca dei Salesiani di Don Bosco in Germania, “DBOC” per i centri di formazione
professionale di Don Bosco di lingua fiamminga in Belgio e “SZiF” per l’Ungheria).
Il progetto è stato coordinato dalla Federazione CNOS-FAP e co-finanziato dal Programma
Erasmus+ della Commissione Europea. Negli ultimi due anni e mezzo il progetto ha
rappresentato un incredibile strumento di confronto e cooperazione e un concreto programma
di lavoro, attraverso il quale i rappresentanti dei centri Don Bosco di Formazione Professionale
coinvolti hanno potuto lavorare insieme e fare i passi avanti necessari per la costruzione di
una rete europea di erogatori di IFP.
In generale, DB WAVE ha promosso una risposta educativa per aumentare l’occupabilità e
l’inclusione sociale dei giovani attraverso la formazione professionale. Tutto è partito dall’idea
per cui l’istruzione e la formazione professionale abbiano un alto potenziale per raggiungere
il duplice obiettivo di aumentare l’occupabilità dei giovani e di raggiungere la loro piena
inclusione sociale. È chiaro che gli erogatori di IFP attraverso le piattaforme dell’UE possono
promuovere l’inclusione e l’occupabilità nelle società europee. Tuttavia, la debolezza delle
competenze dei discenti, lo scarso collegamento tra le politiche dell’UE e l’offerta di IFP sul
campo, insieme alla mancanza di un approccio progettuale ai diversi livelli, inibiscono il loro
pieno contributo a questi obiettivi.
In questo scenario, il progetto DB WAVE è stato pensato per:
zz sviluppare, pilotare e replicare a livello nazionale/regionale gli strumenti implementati
e adattati da questo partenariato europeo in modo collaborativo, al fine di fornire
risorse di qualità per facilitare la transizione dall’istruzione al lavoro degli studenti di
IFP in Europa;
zz integrare l’acquisizione delle competenze chiave e delle soft skills con un approccio di
apprendimento continuo, condividendo il sistema preventivo salesiano e le metodologie
innovative.
Tra gli strumenti sviluppati dal partenariato del progetto per il raggiungimento degli obiettivi
sopra citati, c’è un database per monitorare il Successo Formativo degli studenti salesiani
di formazione professionale in Europa, che consentirà ai suoi utenti di confrontare i dati a
livello europeo. Al momento della stesura del progetto, DBWAVE prevedeva un impatto a lungo
17

1.10 Page 10

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3 IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE:
OBIETTIVI E RISULTATI
termine su circa 60.000 allievi e 7.000 addetti all’istruzione e alla formazione professionale
nell’UE attraverso:
zz la promozione di qualità, inclusività e rilevanza europea delle disposizioni in materia
di istruzione e formazione professionale, al fine di promuovere in particolare il
sostentamento dei giovani vulnerabili attraverso l’occupabilità e l’inclusione sociale.
zz Lo stimolo per riflettere sulle politiche dell’UE e aumentare il contributo e l’impegno
delle reti nazionali di IFP (per raggiungere i risultati intermedi 2015-2020 stabiliti a Riga).
I dati raccolti dai partner del progetto ed elencati nelle tabelle e nei grafici che seguono
confermano che questo potenziale esiste e deve essere ulteriormente sviluppato.
CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E PAESI COINVOLTI DIRETTAMENTE NEL PROGETTO DB WAVE
Paese
Francia
Germania
Italia
N.
Percentuale
8
12,5%
4
6,25%
30
46,88%
29,69%
4,69%
12,50%
6,25%
Spagna
Italia
Germania
Francia
Ungheria
Spagna
19
29,69%
Ungheria
3
4,69%
46,88%
TOTALE
64
100,00%
Il 46,88% del campione è rappresentato da centri di formazione professionale italiani (30),
seguiti da Spagna (19 = 29,69%), Francia (12,5% in rappresentanza di 8 scuole di formazione
professionale), Germania (4 in rappresentanza del 6,25%). L’Ungheria chiude il campione con
le sue 3 scuole di formazione professionale (4,69%).
STUDENTI QUALIFICATI/LAUREATI E TIPO DI QUALIFICA
70%
Qualifica EQF2
60%
Qualifica EQF3
Qualifica EQF4
50%
Qualifica EQF5
40%
30%
20%
10%
0%
Francia
Germania
Italia
Spagna
Ungheria
PAESE
Francia
Germania
Italia
Spagna
Ungheria
TOTALE
EQF2
24,39%
0,00%
21,94%
50,91%
2,77%
100,00%
EQF3
13,41%
1,37%
64,41%
19,13%
1,68%
100,00%
EQF4
23,22%
0,49%
22,01%
53,72%
0,56%
100,00%
EQF5
8,20%
0,00%
9,61%
46,80%
35,38%
100,00%
Totale qualificati
1.390
34
2.361
3.179
788
7.752
Percentuale
17,93%
0,44%
30,46%
41,01%
10,17%
100,00%
È interessante analizzare l›eterogeneità dell›offerta formativa nei 64 centri di formazione
professionale intervistati. Tutti dichiarano di avere percorsi EQF3 e EQF4, mentre i percorsi
formativi EQF2 sono forniti da tutti, eccetto la Germania che dichiara di non avere nemmeno
percorsi EQF5. È utile notare che, sebbene il numero di centri di formazione professionale
coinvolti mostri una prevalenza di quelli italiani (46,88%=30 centri di formazione professionale
italiani raggiunti), questo squilibrio si attenua nel numero di studenti qualificati, in quanto la
percentuale italiana scende al 30%, mentre i 19 centri di formazione professionale spagnoli
(29,69%) coprono il 41,01% del campione totale. Francia (17,93%), Ungheria (10,17%) e Germania
(0,44%) completano la statistica.
SETTORI DI IFP COINVOLTI
SETTORE
Servizi amministrativi
Agricoltura
Settore automobilistico
Bellezza e benessere
Settore dell’edilizia
Elettronica
Settore dell’energia
Grafica
Informatica
Settore meccanico
Altri professionisti artistici e culturali associati
Servizi alla persona
Servizi di vendita
Turismo
Nessuna risposta
TOTALE
Numero
140
194
686
308
9
987
179
501
82
1114
74
71
184
500
23
5052
Percentuale
2,8%
3,8%
13,6%
6,1%
0,2%
19,5%
3,5%
9,9%
1,6%
22,1%
1,5%
1,4%
3,6%
9,9%
0,5%
100,0%
19

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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3 IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE:
OBIETTIVI E RISULTATI
9,9%
3,6%
1,5%
1,4%
22,1%
2,8%
3,8%
0,5%
13,6%
6,1%
0,2%
1,6%
9,9%
3,5%
19,5%
Nessuna risposta
Turismo
Servizi di vendita
Servizi alla persona
Altri professionisti artistici
e culturali associati
Settore meccanico
Informatica
Grafica
Settore dell’energia
Elettronica
Settore dell’edilizia
Bellezza e benessere
Settore automobilistico
Agricoltura
Servizi amministrativi
Risulta che gli apprendisti dei centri di formazione professionale salesiani in Europa hanno
ottenuto una qualifica nei seguenti settori:
zz Meccanica industriale (22,1%)
zz Elettrico - elettronico (19,5%)
zz Automotive (13,6%)
zz Turistico (9,9%)
zz Grafico (9,9%)
zz Estetica e benessere (6,1%)
GRUPPI DI RIFERIMENTO
Studenti: i centri di istruzione e formazione tecnica professionale (IFTP) Don Bosco accolgono
60.000 studenti in Europa, dei quali circa il 70% si trova in una situazione di vulnerabilità o di
esclusione dovuta a diversi fattori (difficoltà socioeconomiche, difficoltà di apprendimento,
discriminazione etnica, razzismo). L’IFTP è una soluzione di inclusione di provata efficacia, con
la giusta pedagogia, del Sistema Preventivo Don Bosco. Una migliore cooperazione con l’UE
potrebbe fornire nuovi metodi di apprendimento e/o esperienze internazionali per aumentare
la mobilità sociale e l’occupabilità dei giovani. 5357 studenti dell’istruzione e della formazione
professionale sono stati direttamente coinvolti dal progetto DBWAVE.
Istruttori e formatori: l’IFTP Don Bosco conta su quasi 7000 educatori in Europa. Società che
cambiano e ambienti difficili sono le grandi sfide che devono affrontare per svolgere il loro
compito educativo e sociale con gli studenti. DBWAVE vuole permettere loro di imparare dai
rispettivi colleghi e di ricevere nuovi strumenti per sostenere la loro missione quotidiana.
1000 persone dello staff FP (insegnanti, formatori, responsabili di progetto, direttori) sono
stati direttamente coinvolti nelle attività di DBWAVE.
Aziende e altri soggetti: Don Bosco lavora da 150 anni con le aziende. La mancanza di risorse
e i vincoli di tempo hanno impedito a DBWAVE di aumentare la sua collaborazione: infatti,
il progetto mira a promuovere una cooperazione sistematica con i soggetti interessati. 250
aziende e altre parti interessate che collaborano con i partner attraverso gli uffici di servizi per
l’impiego (USI) e l’apprendimento basato sul lavoro, sono stati coinvolti nel progetto DBWAVE.
Responsabili di progetto: ben consapevoli dell’impatto dei progetti finanziati dall’UE sviluppati
dagli enti di formazione professionale Don Bosco, apprezzano l’investimento di essere attivi in
Erasmus+. Questo progetto è stato concepito per promuovere la cooperazione e l’aggiornamento
di questo gruppo al fine di fornire un approccio sistematico per il raggiungimento di giovani
bisognosi di mezzi di sostentamento. 21 formatori e project manager hanno partecipato alla
revisione tra pari (Peer Review) e 20 progettisti hanno partecipato ai seminari di DBWAVE.
Direttori: nonostante l’interesse per le politiche dell’UE, l’enorme carico di lavoro non consente
loro di attuare molte iniziative dell’UE. Per questo motivo, uno degli obiettivi di DBWAVE è
quello di aumentare la loro consapevolezza e l’impegno nella cooperazione con l’UE. 110
formatori e direttori hanno partecipato ai seminari DBWAVE e 2 direttori hanno partecipato
alle attività di apprendimento tra pari (Peer Learning) di DBWAVE.
DATI SUI GRUPPI DI RIFERIMENTO
Il vostro centro di formazione professionale lavora con minori?
Minori
No
Si
TOTALE
N. Percentuale
3
4,69%
61
95,31%
64
100,00%
4,69%
95,31%
Si
No
Questa domanda mira chiaramente a indagare se la nostra offerta formativa e le nostre
scuole di formazione professionale lavorano con i minori. In questo caso il 95,31% ha risposto
affermativamente, il che è perfettamente in linea con la nostra missione salesiana.
Il vostro centro di formazione professionale lavora con adulti?
Adulti
N. Percentuale
7,81%
Si
No
No
5
7,81%
Si
59
TOTALE 64
92,19%
100,00%
92,19%
Questa seconda domanda indica che la stragrande maggioranza dei centri di formazione
professionale salesiani coinvolti nella ricerca (92,19%) promuove la propria offerta formativa
anche nell’ambito della Formazione Continua in una prospettiva di apprendimento permanente
(Lifelong Learning).
Il vostro centro lavora con categorie protette/sotto tutela?
Categorie Protette N. Percentuale
No
11
17,19%
Si
53
82,81%
TOTALE
64
100,00%
17,19%
Si
No
82,81%
Partendo dal ruolo fortemente inclusivo dell’IFP salesiana abbiamo cercato di verificare se,
nella sua azione educativa e formativa, questa si rivolgesse anche alle categorie protette
21

2.2 Page 12

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3 IMPATTO DEL PROGETTO DB WAVE:
OBIETTIVI E RISULTATI
(disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbi dell’apprendimento, disturbi dell’udito,
disturbi visivi, disabilità mentali o fisiche, migranti, problemi di mobilità, NEET, studenti
socialmente svantaggiati, disturbi del linguaggio, studenti a rischio di esclusione, studenti
con problemi comportamentali, studenti con bisogni educativi speciali, studenti provenienti
da un contesto migratorio, studenti privi di personalità giuridica, studenti con traumi (ad es.
minori non accompagnati, varietà di religioni ecc.) e in questo senso i dati sembrano indicare
chiaramente che la maggior parte delle scuole salesiane di formazione professionale (82,81%)
lavora con questa tipologia di studenti.
4 SUCCESSO FORMATIVO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE SALESIANA IN EUROPA
Come già menzionato precedentemente, uno degli obiettivi del progetto DB WAVE voleva
includere lo sviluppo e la sperimentazione a livello nazionale/regionale di strumenti
implementati e adattati dal partenariato in modo collaborativo al fine di:
zz fornire risorse di qualità per facilitare la transizione dall’istruzione al lavoro degli
studenti della formazione professionale in Europa;
zz integrare l’acquisizione di competenze chiave e di soft skills con un approccio di
apprendimento continuo, condividendo il sistema preventivo salesiano e le metodologie
innovative.
Tra gli strumenti sviluppati dal partenariato del progetto per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati, esiste una banca dati per il monitoraggio del successo formativo degli studenti
salesiani in Europa, che consentirà di confrontare i dati con quelli di altri Paesi a livello
europeo.
Il database “Tracking Graduates” (monitoraggio del successo formativo dei diplomati) che è
disponibile sul sito ufficiale del progetto DB WAVE https://dbtecheurope.eu/ e che fornisce una
valutazione degli studenti qualificati e la raccolta dei dati statistici delle singole scuole/centri
professionali salesiani europei appartenenti alle reti partner del DB WAVE, ha fornito una
preziosa visione d’insieme e una valutazione qualitativa dell’offerta formativa salesiana, della
sua efficacia in termini di competenze acquisite e di inserimento lavorativo.
I dati raccolti hanno fornito una chiara evidenza dell’efficacia dell’istruzione e della formazione
professionale salesiana dell’UE: il 59,3% degli ex studenti intervistati (5052 giovani intervistati,
pari all’8% del totale dei salesiani) che hanno ottenuto una qualifica in un centro di formazione
professionale salesiano, ha dichiarato di aver trovato un lavoro tre mesi dopo la fine del
percorso formativo.
I dati più dettagliati raccolti grazie all’indagine condotta attraverso lo strumento Tracking
Graduates sono presentati di seguito.
23

2.3 Page 13

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4 SUCCESSO FORMATIVO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE SALESIANA IN EUROPA
COSA FAI ATTUALMENTE?
Le risposte degli ex studenti a un anno dalla loro esperienza nella FP Don Bosco
Attività attuale
Ho trovato lavoro
N. Percentuale
29,0%
1734 34,3%
Non lavoro e non studio 367
7,3%
Niente
20
0,4%
Altro
213
4,2%
24,8%
Sistema scolastico/
universitario
1254 24,8%
Istruzione professionale 1464 29,0%
Totale
5052 100,0%
34,3%
0,4%
7,3%
4,2%
Istruzione professionale
Sistema scolastico/
universitario
Altro
Niente
Non lavoro e non studio
Ho trovato lavoro
La domanda chiave di questa ricerca riguarda il futuro degli studenti a un anno dalla laurea.
Sulla base dei dati raccolti, il 34,3% ha trovato un lavoro, il 53,8% sta continuando gli studi
(sistema scolastico/universitario 24,8% formazione professionale 29%), il 7,3% non studia né
lavora, mentre il 4,2% sta svolgendo “altre attività” (es. patente di guida, servizio civile). La
percentuale finale dello 0,4% non ha risposto.
PER QUELLI CHE LAVORANO
Hai trovato il tuo lavoro lì dove hai svolto il tuo tirocinio?
Ha trovato lavoro dove
ha svolto un tirocinio
N. Percentuale
No
1089 62,8%
Si
638 36,8%
Non risponde
7
0,4%
Totale
1734 100,0%
36,8%
0,4%
62,8%
Si
No
Non risponde
Secondo i dati, circa il 36% dei tirocinanti che erano occupati al momento della raccolta dei dati
lavora dove ha fatto almeno un’esperienza di stage. Ciò indica che c’è un certo consolidamento
tra il tirocinio e il futuro impiego degli studenti, ma che c’è ancora un ampio margine di
miglioramento in questo senso in futuro.
Chi ti ha aiutato a trovare lavoro?
Aiuto nella ricerca di
un’occupazione
N. Percentage
62,6%
Coordinatore
502 29,0%
Consulente/operatore
ufficio di servizio per
29
1,7%
l’impiego
Altro
30
1,7%
Insegnante
35
2,0%
Tutor
53
3,1%
Nessuna risposta
1085 62,6%
TOTALE
1734 100,0%
29,0%
1,7%
2,0% 1,7%
3,1%
Tutor
Insegnante
Altro
Consulente/operatore
ufficio di servizio
per l’impiego
Coordinator
Does not answer
Guardando a questo dato, riferito a coloro che sono stati supportati nella ricerca del lavoro
dal Centro Salesiano di Formazione, il 35,8% degli studenti intervistati ha indicato chi,
all’interno del sistema dei Salesiani, li ha sostenuti nella ricerca del lavoro (Coordinatore -
29%, Operatore/Consulente ufficio servizi per l’impiego - 1,7%, insegnante - 2%, Tutor - 3,1%).
Considerando quanti attori intervengono in questo processo di orientamento, è fondamentale
rafforzare l’esperienza degli Uffici di Servizio per l’Impiego dei Centri di Formazione Salesiani
che supportano solo l’1,7% degli studenti intervistati (Orientamento/Consulente).
Questi uffici, presenti solo in alcuni Paesi della rete europea, si occupano di azioni di
collocamento e di “matching”, o incontro tra domanda e offerta di lavoro, che mirano a
mantenere in equilibrio le esigenze occupazionali dei nostri studenti e le esigenze del mercato
del lavoro. Per questo motivo, uno degli strumenti creati dal partenariato del progetto DB WAVE
è una guida per gli uffici di servizio per l’impiego che ha lo scopo di consolidare l’esperienza
dei SAL (Servizi al Lavoro) già esistenti in Europa e che può fornire un supporto per l’attivazione
dello stesso servizio nei Paesi in cui questo non è ancora attivo.
A questa domanda è curioso notare come la maggior parte degli studenti intervistati non abbia
dato alcuna risposta (62,6%), identificando il centro di formazione tecnica professionale nella fase
di collocamento (placement) come una struttura unica e non riconducibile ad un’unica figura.
Dopo quanto tempo hai trovato lavoro?
Quanto tempo
Altro
In 1 anno
In 6 mesi
Nei primi 3 mesi
Non ha risposto
Totale
N. Percentuale
46
2,7%
458 26,4%
197
11,4%
1029 59,3%
4
0,2%
1734 100,0%
2,7%
26,4%
0,2%
11,4%
59,3%
Altro
In 1 anno
In 6 mesi
Nei primi
3 mesi
Non ha risposto
25

2.4 Page 14

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4 SUCCESSO FORMATIVO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE SALESIANA IN EUROPA
In questo contesto, il dato percentuale più evidente è che il 59,3% degli apprendisti che
attualmente sono occupati, ha trovato un lavoro entro tre mesi dal conseguimento della
qualifica. Mentre il 26,4% degli ex studenti ha trovato un lavoro un anno dopo aver ottenuto
la qualifica e l’11,4% è stato assunto entro sei mesi. Quattro allievi (0,2%) non hanno risposto
alla domanda, mentre 46 di loro (2,7%) hanno indicato tempi di occupazione diversi da quelli
proposti dalla ricerca.
Coerenza lavoro-qualifica
Coerenza
No
Si
Non risponde
TOTALE
N. Percentuale
575 33,2%
1153 66,5%
6
0,3%
1734 100,0%
0,3%
66,5%
33,2%
Si
No
Non risponde
Vale la pena di notare che il 66,5% (1153) degli ex tirocinanti dichiara di aver trovato un lavoro
perfettamente coerente con la qualifica ottenuta, mentre il 33,2% (575) dichiara, al contrario,
che al momento dell’intervista svolgeva un lavoro non coerente con la qualifica professionale
o il diploma conseguito. Solo 6 degli intervistati non hanno risposto alla domanda (0,3%).
Tipologia di impresa in cui lavori
Tipologia
Non lo so
Grande impresa
Media impresa
Microimpresa
Altro
Piccola impresa
Nessuna risposta
TOTALE
N. Percentuale
43
2,5%
185 10,7%
112
6,4%
1108 63,9%
22
1,3%
258 14,9%
6
0,3%
1734 100,0%
10,7%
0,3%
2,5%
6,4%
14,9%
1,3%
63,9%
Non lo so
Grande impresa
Media impresa
Microimpresa
Altro
Piccola impresa
Nessuna risposta
In questo contesto, il 63,9% del totale degli intervistati è impiegato in microimprese, il 14,9%
in piccole imprese, il 6,4% nelle medie imprese e il 10,7% nelle grandi imprese. I dati sono
completati da 6 studenti che non hanno risposto alla domanda (0,3%) e da 43 (2,5%) che non
sono in grado di identificare il tipo di azienda in cui sono impiegati.
Apprezzamento. Livello di soddisfazione
Soddisfazione
Nessuna opinione
Non soddisfatto/a
Soddisfatto/a
N. Percentage
169
3,3%
86
1,7%
1092 21,6%
3,3%
1,7%
21,6%
1,1%
Very soddisfatto/a
Molto insoddisfatto/a
Soddisfatto/a
Non soddisfatto/a
Nessuna opinione
Molto insoddisfatto/a 54
1,1%
72,3%
Very soddisfatto/a
3651 72,3%
TOTALE
5052 100,0%
Alla richiesta di valutare la propria soddisfazione per la formazione ricevuta, il 93,9% degli
studenti intervistati ha espresso un feedback positivo sulla propria esperienza nei Centri
di Formazione Professionale salesiani. In particolare, il 72,3% (3651) ha fornito un feedback
positivo, dichiarandosi molto soddisfatto. Il 21,6% si è dichiarato “abbastanza” soddisfatto (1092
studenti) della formazione ricevuta. Il 2,8% del campione ha espresso un giudizio negativo
sull’offerta formativa salesiana, con 86 ex studenti (1,7%) che si dichiarano non soddisfatti e
54 studenti (1,1%) che mostrano un alto livello di insoddisfazione. Il campione è completato
dal 3,3% (169 studenti) che non ha espresso alcuna opinione sulla domanda.
27

2.5 Page 15

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4 SUCCESSO FORMATIVO DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE SALESIANA IN EUROPA
5 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE RETI
DON BOSCO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
I centri di formazione professionale Don Bosco in Europa, riuniti in questa partnership
nell’ambito dell’iniziativa DBWAVE, condividono l’eredità educativa e pedagogica di San
Giovanni Bosco e hanno l’obiettivo di promuovere la professionalità dei giovani e di fornire
opportunità di lavoro orientate alla qualità. In questa prospettiva, i membri del partenariato
si sono resi conto della necessità di definire alcuni obiettivi e procedure strategici per
abbracciare una dimensione più europea e internazionale della loro strategia educativa,
favorita anche dal crescente numero di fondi disponibili a livello europeo e internazionale.
Con l’obiettivo di inquadrare tutte le attività internazionali in un’ottica di processi di sviluppo
continuo che portino a migliorare la qualità, la rilevanza e l’impatto del settore dell’istruzione
e della formazione tecnica professionale e, dall’altro, di definire e approvare standard minimi
di qualità da ogni partner ha sviluppato una strategia di internalizzazione. Inoltre, questa
strategia contribuirà a migliorare il funzionamento, la rappresentatività e la rilevanza a livello
europeo della rete dei partner del DB e ad aumentare la qualità e l’inclusività delle loro offerte
di IFP. Questo lavoro è il risultato di un processo di collaborazione tra i partner, realizzato
attraverso diversi incontri di “peer review” (revisione tra pari), sotto la guida e l’esperienza
di lunga data del CNOS-FAP. L’obiettivo è quello di rispondere alla mancanza di un approccio
progettuale e di schemi strutturali di cooperazione multi-attore, individuati durante la scrittura
del progetto DB WAVE.
Attraverso la metodologia della revisione tra pari (sono state effettuate in totale 14 “peer
review” in presenza e online) ogni partner ha elaborato un Piano d’azione e una strategia di
internazionalizzazione che comprendesse obiettivi a medio termine, risultati attesi e indicatori
su: sviluppo istituzionale, sviluppo delle capacità, sviluppo operativo e miglioramento della
qualità e dell’inclusività della propria offerta di IFP.
Risultati della valutazione iniziale “ IFTP Don Bosco in Europa “Here and There”:
una valutazione iniziale delle reti nazionali di organizzazioni di IFP Don Bosco
in Europa”
La valutazione iniziale realizzata tra il 2020 e il 2021 come primo risultato del
Pacchetto di Lavoro 1 (creazione di reti e istituzioni) ha mostrato che tutti i
partner di DB WAVE hanno l’internazionalizzazione tra i loro campi d’azione, o
hanno pianificato di introdurla. Tuttavia, anche se l’internazionalizzazione è
stata considerata come una parte fondamentale delle loro azioni, al momento
della valutazione iniziale non era ancora stata inserita nelle strategie e nei piani
formali di tutti i partner. Inoltre, anche se tutte le scuole e i centri di formazione
professionale Don Bosco condividono una esperienza di rete e di partenariato
di lunga data in Europa, la cooperazione a livello europeo è ancora limitata al
29

2.6 Page 16

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5 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE RETI
DON BOSCO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
livello bilaterale tra scuole, con poche eccezioni (Italia, Ungheria, Germania e in
parte Spagna). A questo proposito, il potenziamento delle reti di IFP e l’imminente
sviluppo di una piattaforma comune dell’Unione europea avrebbero contribuito a
incrementare il lavoro di rete a livello europeo, a “istituzionalizzare” e inquadrare
in schemi strutturali di cooperazione all’interno di una strategia condivisa di
internazionalizzazione di DB Tech Europa.
Dalla valutazione iniziale è emerso anche che, sebbene tutte le reti forniscano ai loro
membri ai loro membri orientamento, facilitazione dei processi di rete, informazione
e sensibilizzazione sui temi dell’IFP, il coordinamento in alcune regioni non era ancora
sufficientemente strutturato o avveniva solo su base volontaria. Molto spesso la
quantità di risorse umane e finanziarie dedicate non era coerente con l’ampia gamma
di servizi da fornire. Nell’ottica di colmare questa lacuna, i processi di costruzione
istituzionale DBWAVE hanno contribuito a stabilire termini di riferimento ad hoc,
organigrammi e piani d’azione più coerenti, nonché a identificare le risorse (umane
e finanziarie) necessarie.
Un ultimo aspetto chiave emerso dalla valutazione iniziale è stata la necessità dei
partner di iniziare ad approvare percorsi di sviluppo istituzionale e delle capacità al
fine di migliorare la loro rappresentatività e capacità di advocacy e di partecipazione
ai processi di sviluppo delle politiche di IFP anche a livello europeo.
L’elaborazione delle diverse strategie si è basata sul contesto e sulle esigenze di ciascun
partner, identificate nella fase di valutazione. Il piano d’azione di ciascun partner è quindi
il risultato di un processo partecipativo, basato sullo scambio di buone pratiche tra i
partner stessi. Si possono individuare alcuni elementi comuni fondamentali tra le varie
strategie:
zz diventare il punto di riferimento per tutte le attività internazionali di ogni IFP/scuola/ente.
zz Investimento continuo in corsi di formazione per il personale addetto all’internazionalizzazione
individuato e fornire opportunità di job shadowing (affiancamento professionale) in modo
che si possano condividere le buone pratiche e implementare metodologie innovative. Per
questo, un personale addetto all’internazionalizzazione è anche di fondamentale importanza
essere più vicini al «campo» per valutare i reali bisogni e raggiungere un maggior numero di
insegnanti per una diffusione efficace delle opportunità internazionali.
zz Pianificare annualmente attività internazionali come programmi di mobilità dell’UE a
livello scolastico (mobilità sia a breve che a lungo termine) e incoraggiare le scuole a
partecipare all’incontro annuale del progetto salesiano dell’UE.
zz Promuovere l’internazionalizzazione linguistica attraverso certificazioni esterne (es.
Cambridge, Oxford e Trinity) e sostenere la creazione di diplomi bilingue.
zz Supporto alle scuole nella stesura di progetti di mobilità UE e nel processo di candidatura,
così come nella creazione di una rete affidabile di contatti/partner internazionali (in
particolare all’interno della rete salesiana).
zz Stabilire i risultati annuali attesi per gli obiettivi strategici internazionali, per monitorare
l’evoluzione del processo di internazionalizzazione.
zz Considerare come target privilegiato gli studenti vulnerabili a maggior rischio di
esclusione sociale.
Inoltre, una buona pratica specifica emersa da questo processo è la creazione da parte
del partner spagnolo “SMX” di “Linee guida fondamentali per l’internazionalizzazione” che
consistono in procedure per facilitare l’inserimento di nuovi arrivati e l’organizzazione di eventi
formativi con l’obiettivo di accogliere e preparare le scuole/enti meno esperti. L’Ispettoria SMX
dei Salesiani di Don Bosco (Spagna) intende inoltre creare una struttura ispettoriale condivisa
per sostenere l’internazionalizzazione, sia a livello di Ispettoria che di centri locali.
PROGETTI EUROPEI
Il vostro centro di formazione professionale prende parte a progetti europei?
Progetti
No
N. Percentuale
5
7,81%
53,13%
39,06%
Si
No
Nessuna riposta
Si
34 53,13%
Nessuna riposta
25 39,06%
TOTALE
64 100,00%
7,81%
34 centri di IFP su 64 (53,13%) rispondono positivamente alla domanda, mentre 5 scuole di IFP
(7,81%) dichiarano di non partecipare ad alcuna iniziativa legata ai progetti europei. Il 39,06%
(25 centri di IFP) che non ha risposto alla domanda resta da valutare e indagare. In sostanza,
la metà del campione partecipa a progetti europei, e sembra evidente l’aumento dell’idea che
il progetto DB WAVE, insieme a tutte le azioni di scambio di buone pratiche e ad altri progetti
Erasmus+ che possono avvenire all’interno della rete, siano considerati risorse efficaci per
migliorare il portafoglio di competenze dei nostri studenti e del nostro personale anche in
una prospettiva europea.
A quali progetti europei prendete parte?
Tipo di progetto
N. Percentuale
Progetto UE KA1
14 42,42%
Progetti UE KA1, Progetti UE KA2
7 21,21%
Progetti UE KA1, Progetti UE KA2, Progetti UE KA3
3 9,09%
Progetti UE KA2
3 9,09%
Progetti UE KA2, Progetti UE KA3
2 6,06%
Progetti di mobilità (non finanziati da Erasmus+ o altri programmi UE)
1 3,03%
Progetti di mobilità (non finanziati da Erasmus+ o altri UE), Progetti UE KA1
1 3,03%
Progetti di mobilità (non finanziati da Erasmus+ o altri programmi UE), Progetti UE KA1, Progetti UE
KA2, Progetti UE KA3
2
6,06%
TOTALE
33 100,00%
31

2.7 Page 17

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5 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE RETI
DON BOSCO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
42,42%
6,06%
3,03%
3,03%
6,06%
9,09%
9,09%
21,21%
Progetto UE KA1
Progetti UE KA1, Progetti UE KA2
Progetti UE KA1, Progetti UE KA2,
Progetti UE KA3
Progetti UE KA2
Progetti UE KA2, Progetti UE KA3
Progetti di mobilità
(non finanziati da Erasmus+
o altri programmi UE)
Progetti di mobilità
(non finanziati da Erasmus+
o altri UE), Progetti UE KA1
Progetti di mobilità
(non finanziati da Erasmus+
o altri programmi UE), Progetti UE KA1,
Progetti UE KA2, Progetti UE KA3
Le risposte a questa domanda forniscono una chiara panoramica su quali siano i progetti UE
più comuni tra i partner di DB WAVE. Sebbene i centri di formazione professionale salesiani
abbiano esperienza in quasi tutti i tipi di progetti europei, è chiaro che i progetti per i quali
i partner della rete salesiana si candidano maggiormente sono i progetti di mobilità KA1.
Ciò riflette l’obiettivo strategico enfatizzato dai partner del progetto nelle loro strategie di
internazionalizzazione: migliorare le attività internazionali svolte, sfruttare i percorsi di mobilità
IFP all’estero basati sulla qualità, al fine di migliorare e aggiornare le competenze sia dei
discenti che dei formatori nei Centri di Formazione Professionale salesiani, promuovere il
loro profilo internazionale e il potenziale di occupabilità in tutta Europa attraverso scambi e
mobilità nel contesto europeo.
Studenti che hanno preso parte alla mobilità internazionale
Mobilità all’estero
No
Si
Nessuna risposta
TOTALE
Frequency
4558
326
168
5052
Percentuale
90,2%
6,5%
3,3%
100,0%
6,5%
3,3%
90,2%
Si
No
Nessuna risposta
Per verificare il buon funzionamento della rete europea, abbiamo cercato di capire innanzitutto
quanti studenti dei centri europei di formazione professionale salesiani hanno partecipato a
esperienze di stage all’estero. Il numero esiguo di coloro che hanno vissuto questa esperienza
(6,5%) conferma come il consolidamento di questa rete salesiana rappresenti un’urgenza, anche
in termini di miglioramento delle competenze e delle abilità europee degli allievi. Diventa
sempre più necessario: rafforzare la presenza delle istituzioni salesiane di IFP in Europa;
rafforzare la cooperazione internazionale; sviluppare le competenze tecniche e operative del
personale chiave che lavora nell’IFP salesiano attraverso azioni di peer review tra formatori e
operatori di diverse nazionalità. Tutti questi obiettivi contribuiranno ad aumentare la rilevanza
di questa rete europea che agisce in modo coerente per migliorare e diffondere la qualità
dell’IFP salesiano in contesti formali e non formali.
Quanto hai imparato durante lo stage?
Livello di competenze
acquisito
Niente
Poco
Molto
Abbastanza
Nessuna risposta
TOTALE
N.
27
107
4006
721
191
5052
Percentuale
0,5%
2,1%
79,3%
14,3%
3,8%
100,0%
2,1%
3,8%
0,5%
14,3%
79,3%
Niente
Poco
Molto
Abbastanza
Nessuna risposta
Da questo grafico si evince che coloro che si sono dichiarati molto soddisfatti della loro
esperienza di apprendimento durante il tirocinio sono la percentuale più alta (79,3%), seguiti
da coloro che sono abbastanza soddisfatti (14,3%). A fronte del 93,6% che valuta positivamente
l’esperienza di stage, c’è ancora una percentuale di insoddisfatti che considera l’esperienza
di stage poco significativa (2,1%). Una piccolissima parte del campione considera lo stage
totalmente inutile per il proprio percorso di apprendimento (0,5%). Completa la statistica la
percentuale di studenti che non risponde (3,8%).
33

2.8 Page 18

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5 INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE RETI
DON BOSCO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
6 VERSO UN DB TECH EUROPA:
STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI
Come spiegato nelle sezioni precedenti, l’istruzione e la formazione professionale (IFP) salesiana è
ben nota in Europa, universalmente riconosciuta dagli stakeholder nazionali ed europei (decisori
politici, istituzioni, attori della formazione professionale e del mercato) come un marchio di
qualità supportato da organizzazioni che, nello spirito di Don Bosco, forniscono a livello nazionale
un’educazione olistica e un’occupazione di qualità ai giovani più vulnerabili. Tutti i Centri di
Formazione Professionale presenti in Europa hanno una storia di cooperazione di lunga durata: i
loro rappresentanti si incontrano ogni anno dal 2011 (i primi anni si sono incontrati anche a livello
di direttori e dirigenti, ora si riuniscono principalmente a livello di progetti europei).
Fin dalle prime riunioni tenute in questo formato, è stato di estrema evidenza in che misura una
rete europea, come un “DB Tech Europe”, che rappresenti e coordini i nostri centri di formazione
professionale europei, avrebbe rappresentato i centri di formazione professionale europei, avrebbe
rappresentato un concreto valore aggiunto per condividere le migliori pratiche, metodologie e
sviluppare progetti comuni con l’obiettivo di aumentare la qualità dei servizi di IFP offerti ai loro
studenti e tirocinanti a livello nazionale, sia la rilevanza e la visibilità della loro cooperazione
(aumento del numero e della qualità delle mobilità europee di studenti e personale, partecipazione
ai processi di sviluppo delle politiche europee, scambio di approcci e metodologie).
Allo stesso tempo, è emerso chiaramente che i Centri salesiani di formazione professionale e le
loro organizzazioni erano diversi (sistemi, servizi offerti, competenze, capacità e rappresentatività
differenti) da Paese a Paese: prima di istituire formalmente una rete europea, è necessario effettuare
una valutazione della situazione attuale e di un programma di lavoro completo per promuovere
lo sviluppo delle capacità dei Centri di Formazione Professionale, tecniche e istituzionali a livello
nazionale ed europeo.
Il progetto DB WAVE, all’epoca della sua ideazione, mirava già a dare il via al processo verso il DB Tech
Europe e di ottenere fondi per lavorare sulla costruzione di una comprensione comune in Europa
sui sistemi di istruzione e formazione professionale salesiani. Da novembre 2019 ad aprile 2022, il
Progetto DB WAVE ha permesso ai partner di implementare diverse attività e di impostare un proprio
programma di lavoro per raggiungere i seguenti risultati:
zz Valutare lo stato dell’arte in riferimento alla struttura di ciascuna rete nazionale salesiana di
IFP, sistema di IFP e servizi erogati, strategia, potenziale internazionale: il Rapporto “DBWAVE:
Here and There” (novembre 2021).
zz Promuovere le organizzazioni salesiane di istruzione e formazione professionale, il
loro personale e i loro dirigenti, sviluppare in maniera continua le competenze sui temi
dell’istruzione e della formazione professionale e costruire una comprensione comune/
formazione professionale attraverso scambi di personale (mobilità), sessioni di formazione,
percorsi di apprendimento reciproco e tra pari realizzati in tutta Europa.
35

2.9 Page 19

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6 VERSO UN DB TECH EUROPA:
STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI
zz Rafforzare le capacità istituzionali e organizzative di ogni rete di istruzione e formazione
professionale/ispettoria del DB WAVE di rappresentare e coordinare le proprie scuole a livello
nazionale, e di lavorare insieme a livello europeo all’interno di una rete salesiana: nel 2020
e nel 2021 attraverso 2 cicli di valutazione attraverso la revisione tra pari, ogni partner ha
valutato, condiviso suggerimenti e intrapreso azioni, migliorando e sviluppando le proprie
strategie e piani internazionali.
zz Iniziare a costruire insieme un’identità e una visione condivisa che rappresenti la formazione
professionale salesiana e la sua futura rete DB Tech Europe: attraverso un concorso lanciato
tra gli studenti della formazione professionale salesiana in Europa, sono stati sviluppati i loghi
DB WAVE - DB TECH EUROPE e il sito web https://dbtecheurope.eu/ è stato lanciato in tre lingue.
Sul sito web ogni membro del progetto e del futuro DB Tech Europe ha libero accesso a:
1. Informazioni e contatti sui Centri Salesiani di Formazione Professionale e le loro reti in
Europa;
2. Notizie sui progetti realizzati;
3. Un ampio archivio di corsi di formazione sui temi della formazione professionale;
4. Pubblicazioni;
5. Strumenti (vedi punto successivo).
Lavorare concretamente e sviluppare a livello europeo strumenti e risorse condivise che la prossima
DB Tech Europe approverà e offrirà alle sue scuole, al personale e agli studenti per promuovere un’IFP
di qualità e per aumentare la visibilità e la rilevanza della sua visione e azione in Europa, tra cui:
zz La Carta della Mobilità Salesiana: uno schema di cooperazione reciproca per incrementare
la possibilità offerta agli studenti e al personale salesiano dell’istruzione e della formazione
professionale in Europa di avere una mobilità di apprendimento e di lavoro all’estero (al
momento solo poche scuole hanno fondi per pianificare e realizzare le mobilità).
zz Tracciare il successo formativo dei diplomati dell’IFP salesiano: una banca dati in cui ogni
anno vengono caricate le informazioni su tutti i Centri Salesiani di Formazione Professionale
in Europa, i loro corsi e i loro studenti (disponibili per i membri della rete e per i suoi
stakeholder), insieme alla valutazione e all’analisi annuale del successo formativo degli
studenti salesiani (% di diplomati che, a 6 mesi dal conseguimento del diploma, sono stati
assunti o hanno proseguito gli studi).
zz Linee guida degli Uffici Salesiani di Servizio per il Lavoro: linee guida, tra cui descrizioni delle
mansioni, standard, strumenti per avviare o migliorare i servizi legati alla descrizione dei
posti di lavoro, standard, strumenti per avviare o migliorare i servizi di orientamento, guida e
inserimento lavorativo all’interno di un Centro di Formazione Professionale.
Il valore aggiunto di DB Tech Europa
Secondo la valutazione realizzata nel 2019 e i risultati dei questionari compilati dai rappresentanti
di oltre 150 Centri di Formazione Professionale salesiani in Europa, il prossimo DB Tech Europa
è considerato da tutti i partner DB come una parte fondamentale delle loro strategie di
internazionalizzazione, laddove formalizzate, o per coloro che non hanno ancora formalizzato una
strategia, uno strumento chiave per raggiungere i loro obiettivi in Europa. L’imminente DB Tech Europa,
secondo la visione delle reti nazionali di IFP, dovrà:
zz Promuovere una solida strategia internazionale, in grado di pianificare e realizzare progetti e
attività in linea con gli obiettivi e la missione della propria rete nazionale. Inoltre, attraverso
una strategia coerente di advocacy e di costruzione di reti, ci si aspetta che la nuova rete
aumenterà la loro rappresentatività, migliorerà le competenze e le opportunità del personale
salesiano dell’istruzione e della formazione professionale e che aumenti la qualità, l’impatto
e l’importanza dell’offerta di IFP a favore dei giovani vulnerabili in tutta Europa.
zz Diventare un attore importante nei confronti degli attori politici chiave europei quando
si tratta di istruzione e formazione, di apprendimento permanente e di prevenzione
dell’abbandono non qualificato dell’istruzione professionale.
zz Riunire tematicamente il personale dirigente e docenti per condividere, sviluppare, ampliare
e approfondire le competenze. Questa rete europea è un’opportunità per condividere
materiali, creare comunità di apprendimento professionale a diversi livelli, al fine di portare
a un uso molto più efficiente delle risorse finanziarie disponibili. Non ha senso sviluppare lo
stesso materiale in diversi Paesi.
zz Facilitare i partner nazionali a incrementare e allineare la qualità dell’istruzione, il sistema
di valutazione e i risultati dell’apprendimento agli standard dell’UE, aprendo ai tirocinanti
e ai laureati le porte del mercato del lavoro internazionale.
zz Aumentare le opportunità di mobilità e di occupabilità degli studenti e del personale dell’IFP
in tutta Europa, anche attraverso la progettazione, la sperimentazione e l’istituzionalizzazione
di schemi innovativi di cooperazione reciproca tra i membri.
Passi successivi
Il processo verso un DB Tech Europa è stato avviato e grazie al lavoro e all’impegno condiviso dei
partner di DB WAVE, le scuole di formazione professionale in Europa possono ora fare riferimento a un
background e a una comprensione comune dell’istruzione e della formazione professionale salesiana,
pur appartenendo a sistemi nazionali diversi. Potranno trarre vantaggio da una rete più forte e più
efficace di organizzazioni di IFP e ispettorie più forti ed efficaci, che sono più rappresentative ed
efficaci a livello nazionali e pronte a impegnarsi maggiormente e a lavorare in rete anche a livello
europeo. Nel 2022, in attesa che le Province e la Congregazione decidano e stabiliscano ufficialmente
DB TECH Europa, tutte le scuole salesiane di formazione professionale in Europa (in particolare
quelle che non sono state coinvolte nel progetto DBWAVE) possono continuare a lavorare insieme e
a contribuire a costruire la rete attraverso:
zz Adesione al progetto DB WAVE e alla sua comunità VET (fino ad aprile 2022): i membri delle
organizzazioni DB WAVE o di qualsiasi scuola VET salesiana possono avere accesso e contribuire
a sviluppare ulteriormente l’ampio archivio di corsi di formazione, materiali, strumenti e buone
pratiche già disponibili sul sito DB TECH Europe3 insieme ai risultati già prodotti.
zz Partecipare a corsi di formazione, scambi di personale e programmi di capacity building
in tutta Europa per approfondire la conoscenza e la comprensione dei sistemi e delle reti
salesiane di IFP.
3 Visita https://dbtecheurope.eu/
37

2.10 Page 20

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6 VERSO UN DB TECH EUROPA:
STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI
zz Agire e farsi coinvolgere nella fase di diffusione più ampia (i progetti pilota sono iniziati a
dicembre 2021 fino ad aprile 2022) che i partner di DB WAVE stanno per avviare con riferimento
ai principali strumenti comuni sviluppati a livello europeo:
zz La Carta Europea della Mobilità attraverso la quale i Centri di Formazione
Professionale possono contribuire a pianificare la mobilità degli studenti e del
personale in qualità di organizzazioni di invio e di accoglienza.
zz La Banca Dati dei Diplomati che consente ai Centri di Formazione Professionale di
fornire dati sugli studenti e sui corsi offerti, coinvolgendo i propri diplomati attraverso
questionari al fine di valutare il loro successo formativo.
zz Linee guida degli Uffici del Servizio per l’Impiego (Job Services Offices) che
consentono agli esperti che lavorano nelle scuole salesiane di contribuire allo
scambio di metodologie e strumenti e al confronto sugli standard di qualità per
sviluppare ulteriormente e finalizzare le linee guida.
La missione di un DB Tech Europa sarebbe quella di creare un’organizzazione salesiana europea
che abbia la capacità di riunire i centri di formazione professionale salesiani e le loro reti
in Europa, sostenendo e coordinando il loro lavoro in quest’area geografica, con l’obiettivo
di promuovere l’eccellenza nella formazione professionale, lo sviluppo delle competenze e le
opportunità di inserimento nel mondo del lavoro per i giovani, in particolare per quelli più
vulnerabili.
La sua visione mira a rappresentare una rete, un partner e un attore affidabile, in grado di influenzare
le politiche di istruzione e formazione professionale, per sostenere il contributo significativo dei
giovani ai cambiamenti tecnologici, sociali, ambientali ed economici, attraverso la promozione della
loro formazione e professionalità in Europa.
L’obiettivo generale di un DB Tech Europe sarebbe quello di sostenere tutte le ispettorie salesiane, i
Centri di Formazione Professionale e le loro reti in Europa nel fornire un’istruzione e una formazione
tecnica olistica di altissima qualità, rivolgendosi in particolare ai giovani vulnerabili e più poveri,
attraverso l’eccellenza nell’istruzione e nella formazione professionale come chiave per favorire il
loro sviluppo sociale e professionale. Con questo obiettivo obiettivo generale, un DB Tech Europe
può quindi concentrarsi sui seguenti obiettivi specifici:
A. [Internazionalizzazione]
Favorire l’internazionalizzazione dei profili degli studenti salesiani dell’istruzione e formazione
professionale, come chiave per incrementare la potenziale occupabilità e l’integrazione sociale e
professionale dei giovani, in particolare di quelli più vulnerabili, in Europa.
zz Programmi e progetti pilota Erasmus+ che promuovono la mobilità degli studenti per studio
e lavoro e l’internazionalizzazione nel proprio paese.
zz Partenariato IFP-Impresa per l’attivazione di programmi di apprendistato.
zz Partecipazione a bandi innovativi e rilevanti a livello europeo per conto dei propri Centri e
Reti (CoVE – Centres of Vocational Exellence: CoVE - Centri di Eccellenza Professionale)
zz Promozione di schemi di cooperazione reciproca (ad es. Carta Europea della Mobilità
Salesiana) per aumentare le risorse e le opportunità disponibili per la mobilità o per
migliorare la qualità della mobilità (standard e criteri comuni).
zz Supporto ai Centri di Formazione Professionale e alla loro rete per definire, implementare,
seguire e sviluppare ulteriormente le loro strategie e programmi di internazionalizzazione a
livello nazionale.
zz Promuove a livello europeo concorsi di competenze in collaborazione con le imprese.
zz Sviluppare e attuare progetti pilota innovativi di mobilità con partner extraeuropei (es. USA,
Africa, Asia).
zz Realizzare su base annuale l’incontro del Responsabile europeo dei progetti europei e altre
opportunità strutturate che coinvolgano e rafforzino la cooperazione tra i responsabili, lo staff
e i direttori dei progetti VET, con particolare attenzione ai nuovi arrivati.
B. [Supporto pedagogico, formativo e tecnico per lo sviluppo del personale]
Promuovere lo sviluppo continuo di insegnanti, formatori e dirigenti dei Centri Salesiani di Formazione
Professionale, qualificando, migliorando e sostenendo le loro capacità educative, pedagogiche e
tecniche e la loro capacità di far proprio il sistema preventivo salesiano nei servizi educativi, formativi
e occupazionali offerti.
zz Programmi di formazione, strumenti, linee guida, standard, programmi congiunti a livello
europeo e nazionale per fornire servizi di accompagnamento, orientamento e integrazione
nel mondo del lavoro per i giovani che hanno terminato i corsi di formazione professionale.
zz Sviluppare programmi comuni di pedagogia, formazione e amministrazione per la FP in Europa.
zz Sviluppare strumenti per la formazione continua del personale, modelli di valutazione, centri
di eccellenza e modelli europei di inserimento lavorativo (nazionali e transnazionali).
zz Contribuire alla creazione e allo sviluppo di centri di formazione nell’ambito dell’istruzione
e della formazione professionale, promuovendo lo scambio di esperienze pedagogiche,
educative, formative, di apprendistato, di rapporti con i sindacati, i centri per l’impiego, le
agenzie per il lavoro e le aziende, nella condivisione di buone pratiche sull’eccellenza della
IFP salesiana.
zz Costruire un archivio comune di strumenti, corsi, linee guida e programmi di capacity building
per l’IFP.
zz Definire programmi di sviluppo continuo delle capacità, corsi di formazione e apprendimento
tra pari sull’internazionalizzazione.
C. [Qualità, rilevanza e inclusione dei sistemi di FP salesiana]
Migliorare la qualità, la pertinenza, l’apertura e l’inclusione dei sistemi formativi salesiani in Europa
e aumentare l’accesso, in particolare dei giovani vulnerabili, a opportunità di lavoro di qualità.
zz Programmi e azioni che favoriscano una crescita accelerata e uno sviluppo sostenibile tra
i giovani più bisognosi (ad esempio i migranti e i giovani in condizioni di estrema povertà),
per sradicare la povertà diffusa e dare loro voce, contrastare e fermare l’emarginazione dei
giovani europei nel processo di globalizzazione, facendo in modo che nessuno di loro venga
lasciato indietro nel corso della transizione ecologica e digitale in Europa.
zz Sviluppo di percorsi innovativi di apprendimento basato sul lavoro e di transizione scuola-
lavoro.
39

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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6 VERSO UN DB TECH EUROPA:
STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI
zz Sviluppo e adozione a livello europeo di standard di qualità comuni (ad es. riconoscimento
dell’istruzione non formale e informale, apprendistato di base di qualità) per i centri di
formazione professionale.
zz Programmi e azioni a livello europeo o nazionale che sostengono la costruzione di canali
di migrazione legali e sicuri, l’integrazione sociale e professionale dei giovani e delle giovani
e famiglie verso l’Europa (corridoi umanitari, sponsorizzazioni comunitarie, ricollocazione,
reinsediamento, partenariati di talento…).
zz Pianificazione e attuazione di progetti UE/Internazionali volti a sviluppare metodologie
innovative nel settore dell’istruzione e della formazione professionale, o da replicare in altri
contesti formativi nazionali.
zz Valutare annualmente a livello europeo il successo formativo degli studenti salesiani dell’IFP,
ad esempio attraverso l’aggiornamento dell’esistente database Tracking graduates e, sulla
base dei suoi risultati, allineare e aggiornare l’offerta formativa dei Centri di Formazione
Professionale.
D. [Alleanze strategiche e creazione di partenariati per l’innovazione]
Sviluppare alleanze strategiche e partenariati multi-attoriali, in grado di collegare i Centri salesiani
di Formazione Professionale con gli attori chiave dell’ecosistema dell’istruzione e della formazione
professionale, per co-progettare ed erogare servizi innovativi per la formazione e l’occupazione in
grado di incidere a livello di sistema su una maggiore integrazione sociale e professionale dei giovani
in Europa.
zz Coltivare i rapporti con le aziende, in particolare con le multinazionali, al fine di arrivare alla
firma di accordi quadro.
zz Definire nuovi profili professionali non ancora previsti dalle varie amministrazioni nazionali
ma necessari alle aziende.
zz Sviluppare centri di eccellenza professionale in collaborazione con tutti gli attori
dell’ecosistema delle competenze (IFP, policy maker, imprese, ricerca e università, parti sociali,
ONG), in particolare per i giovani vulnerabili impegnati in corsi di formazione professionale
di base e superiore.
zz Promuovere le sinergie e aprire canali permanenti di dialogo e di interazione per mantenere
l’innovazione nell’istruzione e nella formazione professionale (es. Industria 4.0) e, in
particolare, per facilitare la transizione dei sistemi salesiani in Europa verso una IFP verde e
digitale.
E. [Advocacy e sensibilizzazione su pedagogia, marchio e visione salesiana sulla formazione
professionale]
Promuovere a livello internazionale il “marchio” salesiano DB TECH EUROPE, per aumentare la
consapevolezza a livello europeo e internazionale sulla pedagogia salesiana, sulla visione della FP
come scelta professionale e sostenere la loro approvazione nella strategia, nell’agenda e nei processi
di sviluppo delle politiche in materia di IFP.
zz Far conoscere la realtà educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionale come
offerta di qualità alle istituzioni europee, alle imprese e ai datori di lavoro.
zz Valorizzare l’IFP come parte molto importante del tratto carismatico della Congregazione e,
di fatto, come esigenza rilevante nel contesto europeo.
zz Rappresentare la realtà dei centri di FP dei salesiani di Don Bosco di fronte all’UE nella
costituzione e nella costruzione dell’agenda politica sulla FP a livello europeo.
zz Gestire la presenza istituzionale dell’associazione delle reti di centri di FP, le sinergie e
l’immagine del marchio.
zz Sviluppare, pubblicare e diffondere documenti di sintesi, dichiarazioni e newsletter sul tema
dell’istruzione e della formazione professionale salesiana in Europa.
zz salesiani in Europa.
zz Realizzare eventi, mostre e fiere in Europa e a livello nazionale (ad esempio, la Settimana
delle competenze professionali) per sensibilizzare l’opinione pubblica, aumentare l’attrattività
e avvicinare i giovani all’IFP.
zz Pubblicare e diffondere presso tutti i Centri di IFP studi e rassegne sulle politiche europee in
materia di IFP, facilitandone la traduzione in inglese, francese, italiano e spagnolo.
zz Costruire relazioni e collaborazioni con altre reti salesiane regionali/continentali (DB Tech
Africa, DB Tech India, DB Tech ASEAN, Formación Profesional Salesiana America, ecc.), le ONG
internazionali e gli attori chiave nel campo dell’IFP (CEDEFOP, ETF, UNESCO-UNEVOC, ILO, ecc.).
zz Mappare costantemente e tenere aggiornata (attraverso il sito web) la mappa degli
stakeholder e dei partner di DB WAVE.
zz Sviluppare l’identità del marchio DB Tech Europa, una strategia e strumenti per promuoverlo.
zz Coinvolgere, attraverso la rappresentatività di DB Tech Europa o dei suoi membri, in
consultazioni, gruppi di lavoro, gruppi di esperti, revisioni di politiche, impegni e/o processi
decisionali in collaborazione con i principali attori del settore.
zz processi di definizione delle politiche in collaborazione con gli attori chiave rilevanti (es.
CEDEFOP, EAFA, PACT4SKILLS, PACT4YOUTH, ecc.), portando anche allo sviluppo delle politiche.
F. [Creazione di reti, rappresentatività, governance e sostenibilità]
Costruire una rete di IFP affidabile e responsabile, che disponga di risorse umane e finanziarie
consistenti e sostenibili risorse umane e finanziarie per operare efficacemente, raggiungere i propri
obiettivi a lungo termine, rappresentare e promuovere la partecipazione attiva di tutti gli attori della
formazione professionale salesiana in Europa.
zz Processo di costruzione istituzionale (definizione dello Statuto, delle infrastrutture, delle
attrezzature, organigramma, funzioni, descrizioni delle mansioni, processi di lavoro e sviluppo
delle capacità del personale chiave e del management di DB Tech e del management,
convalida e ulteriore sviluppo di una strategia e di un piano operativo).
zz Azioni e programmi per migliorare la sostenibilità finanziaria dei sistemi salesiani di IFP (es.
tasse o raccolta di fondi) per intercettare le risorse dei donatori privati in Europa attraverso
la diversificazione delle fonti di reddito finanziario pubblico-privato.
zz Promuovere la partecipazione proattiva dei CFP alla struttura comune, affinché diventi un
forte sostegno per i servizi educativi locali. Ovvero, curare l’adesione dei CFP alle strategie
41

3.2 Page 22

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6 VERSO UN DB TECH EUROPA:
STRATEGIE E PASSI SUCCESSIVI
della rete, mantenendo il principio di proporzionalità (equilibrio) tra le esigenze della struttura
e le dimensioni del servizio da erogare.
zz Istituire un comitato direttivo permanente di esperti in materia di istruzione e formazione
professionale, al fine di sostenere DB Tech Europa nell’erogazione di servizi basati sulla qualità
a favore dei suoi Centri in Europa.
zz Gestire i big data di tutti i centri di formazione Don Bosco in Europa: raccogliere, condividere
e tenere aggiornate le informazioni aggiornate tra tutti i nostri centri in Europa (ad esempio,
attraverso l’esistente database Tracking graduates DB WAVE).
zz Dare pubblicità alle proposte del Rettor Maggiore per le Province, per quanto riguarda la FP,
ad esempio, sull’equilibrio tra governo e animazione.
zz Definizione delle politiche interne.
zz Definizione di una strategia di comunicazione e di risorse adeguate per mantenere aggiornato
il sito web e l’archivio di DB Tech Europa e il deposito.
zz Definizione di un sistema MEAL (monitoraggio, valutazione e apprendimento).
zz Implementazione di un sistema coerente di controllo della qualità.
Beneficiari finali della rete DB Tech Europa
Altre
istituzioni FP
5.500
196
Centri
di FP
3
Reti europee FP
(EfVET, EVBB, EVTA)
4
Staff FP
ONG
internazionali
19
Paesi europei
62.640
Studenti FP
Reti
internazionali FP
(DB Tech Africa,
DB Tech ASEAN, DB
Tech India, MedNC)
Piattaforme
sociali e reti
giovanili
35
350
Companies
and other
stakeholders
Organizzazioni
internazionali
Aziende e altri
stakeholder
43

3.3 Page 23

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Project DB WAVE - Don Bosco Web for a more Accessible
and inclusive VET in Europe
n.609095-EPP-1-2019-1-IT-EPPKA3-VET-NETPAR