via crucis


via crucis



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1.1 Page 1

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. scrutini comunitari inseriti in una celebrazione della Pa-
. rola di Dio;
partecipazione a iniziative penitenziali, di preghiera e di-
giuno della Chiesa locale per soccorrere i bisognosi;
. celebrazioni comunitarie penitenziali durante il ritiro men-
sile per il sacramento della riconciliazione;
. pio esercizio della «Via Crucis»;
. momenti di lettura e di silenzio durante i pasti comunitari.
3.4.2. VIA CRUCIS
Questa prima sezione di proposte celebrative riporta mate-
riale usufruibile per organizzare il pio esercizio della Via
Crucis.
Primo schema
Presentiamo tre forme di «Via Crucis». Le lettere indicano
un possibile uso del materiale, suscettibile tuttavia di ulte-
riori trasformazioni.
La forma «A» è una libera riduzione da un testo di Frossard
e vuole indicare la possibilità di elaborare una «Via Crucis»
con testi di meditazione anche prolungati. Si può concludere
ogni stazione, anziché con l'orazione del presidente, con la
recita del Padre nostro. La forma «B» prevede, oltre la nar-
razione del fatto , una breve meditazione. Laforma «C» ren-
de preghiera corale il brano di meditazione. Tra una stazio-
ne e l'altra si può inserire una strofa cantata. L'assemblea,
se il luogo lo consente, può accompagnare la croce.
CANTO DI INIZIO
SALUTO DEL CELEBRANTE
C Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T Amen.
C Fratelli, saliamo insieme verso il monte del Signore.
Riconosciamo nei segni delJa sofferenza
l'attuarsi della promessa di Dio:
154
il Servo sofferente si è addossato le nostre iniquità
ed è morto per noi.
Noi, consacrati per essere presenza di Cristo nel mondo,
accettiamo la nostra croce
e contempliamo il dramma della passione
come nostra storia.
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
C Preghiamo.
Dio grande e fedele,
chìnati benigno su di noi
che, stretti a Gesù, nostro Redentore,
ci apprestiamo a ripercorrere,
il cammino luminoso della croce.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C Nel nome del Padre...
n Cristo che nei giorni della beata passione si offrì in
espiazione dei nostri peccati, sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
G Disponiamo i nostri cuori alla contemplazione della pas-
sione e della morte del nostro Salvatore. La sua morte
ci rivela quanto Dio ci ama e ci manifesta la profondità
del nostro peccato.
Uniamo al pentimento la gratitudine e l'impegno di una
vita vissuta nell'amore.
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
C Preghiamo.
O Signore, concedi a noi
che meditiamo la passione
e la morte di Cristo, tuo Figlio,
di imitare nella nostra vita il suo amore
e la sua donazione a te e ai fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
155

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Oppure
C Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T Amen.
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
G Riviviamo con Gesù le ultime ore della sua vita terrena,
percorrendo spiritualmente la via del Calvario. Gesù ha
sofferto ed è morto per noi, per espiare i nostri peccati
e per ridonare all'umanità intera l'amicizia con il Padre
del pielo.
C Iniziamo questa nostra meditazione sulla passione con
un sincero atto di pentimento (pausa di meditazione).
C Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo:
T Abbi pietà di noi.
C Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo:
T Abbi pietà di noi.
C Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo:
T Abbi pietà di noi.
C a Dio onnipotente ed eterno,
fa' che possiamo celebrare con fede
i misteri della passione di Gesù, tuo Figlio,
in modo da meritare il tuo perdono.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Prima stazione: GESÙ È CONDANNATO A MORTE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
m
G a Cristo, tu eri senza peccato tra uomini senza innocen-
za. Era necessario che tu morissi ed essi ti hanno con-
dannato. Anche noi eravamo presenti in quell'ora di ol-
traggio.
a Cristo, Figlio dell'uomo condannato dall'uomo, que-
sto corpo che noi ti abbiamo dato, noi stiamo peuipren-
156
dercelo, brandello a brandello, sotto il morso di flagelli
e di spine.
a Cristo, su questo cammino della tua agonia, siamo noi
che abbiamo bisogno della tua pietà. Questa vergogna
che è la nostra davanti al tuo supplizio, chi la cancellerà?
Noi ti supplichiamo, perdona la nostra offesa!
[TI]
L Pilato condusse fuori Gesù e lo presentò ai Giudei di-
cendo: «Eccoil vostro re!». Gli gridarono: «Crocifiggi-
lo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Dovrò io croci-
figgereil vostroRe?».Risposeroi grandisacerdoti:«Non
abbiamo altro re che Cesare».
Vedendo che il tumulto cresceva, Pilato prese dell'ac-
qua e si lavò le mani di fronte al popolo dicendo: «lo
sono innocente del sangue di questo giusto. Pensateci
voi».
Tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi
e sui nostri figli!».
Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso (Gv
19,13-16; Mt 27,24-25).
~
G Con i nostri compromessi ci siamo alleati a coloro che
gridavano più forte; con la nostra indolenza ci siamo uniti
alla viltà di chi ha abbandonato Gesù al vilipendio e alla
morte.
@]
G Pietà di noi, Signore!
T Pietà di noi, Signore!
G - Non abbiamo saputo leggere il gesto culmine del tuo
amore, o Padre, che offri in sacrificio il tuo Figlio.
- Abbiamogiudicatoingiustamente,senzacarità, i no-
stri fratelli.
- Ci siamotirati indietro,«lavandocile mani»,nelleloro
difficoltà.
157

1.3 Page 3

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IABCI
c Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Guarda, o Padre, questo tuo popolo,
per il quale Gesù Cristo non ha esitato a consegnarsi
nelle mani dei suoi crocifissori
e a patire il supplizio della croce.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Padre, che hai tanto amato il mondo
da dare per noi il tuo unico Figlio,
concedici di comprendere la gravità del peccato
e le esigenze del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Seconda stazione: GESÙ È CARICATO DELLA CROCE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
m
G O Cristo, tu sei venuto a vivere tra noi.
Tu ci hai insegnato che l'amore ha il volto del perdono,
che l'amore dà senso a ogni incontro, che l'amore ti ren-
de manifesto a noi. Tu hai interrogato il nostro cuore,
ed ecco la nostra risposta: oltraggio e condanna con una
trave di legno troppo pesante, posata sulle tue spalle, co-
me un pezzo dell'impalcatura dell'universo crollato per
il nostro tradimento.
O Cristo, noi ti supplichiamo, perdonaci!
[IT]
L Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pre-
torio e gli riunirono intorno tutta la coorte. ,Lo spoglia-
158
rono e lo vestirono di un manto scarlatto; poi, intreccia-
ta una corona di spine, gliela conficcarono sul capo e
gli posero una canna nella destra. E inginocchiandosi da-
vanti lo schernivano dicendo: «Salve, o re dei Giudei!».
E sputandogli addosso, gli prendevano la canna e lo per-
cuotevano sul capo. Dopo averlo schernito, gli tolsero
il manto e gli rimisero le vesti. Ed egli, portando la cro-
ce, si avviò verso il luogo dove l'avrebbero crocifisso
(M! 27,27-31).
[ID
G Sulle spalle di Cristo grava il nostro peccato. Egli ci ha
resi figli di Dio e annunciatori di giustizia, ma noi ab-
biamo paura del peso della sua croce.
@]
G Per la tua misericordia, salvaci, Signore!
T Per la tua misericordia, salvaci, Signore!
G - Tu subisci la passione della croce a causa dell'umanità.
- Nella tua croce ci riveli la giustizia divina che nasce
dall'amore e nell'amore si compie.
- Sul Calvario chiami l'uomo a donare se stesso per
partecipare della tua vita divina.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Dio onnipotente ed eterno,
nella tua bontà hai voluto
che il nostro Salvatore s'incarnasse,
e patisse la morte di croce
per dare esempio di umiltà agli uomini:
concedi che diventiamo discepoli della sua passione
per partecipare alla sua risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
159

1.4 Page 4

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Oppure
c Dio onnipotente,
per i meriti della passione e morte del tuo Figlio,
concedi a noi la forza
di prendere la nostra croce ogni giorno
e di seguire il nostro Salvatore.
Egli vive e regna nei secoli eterni.
T Amen.
Terza stazione: GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
CE]
G o Cristo, tu ci hai detto: «Il mio giogo è dolce e il mio
carico leggero», ma noi non abbiamo la tua mansuetu-
dine e il nostro giogo ferisce, il nostro carico schiaccia.
Il peccato è questo gravame che ci rende troppo pesanti
e ci allontana da Dio, questo cumulo di menzogne, di
violenze e di crudeltà che tu espii al posto nostro.
Tu stesso non puoi portarne il peso senza piegarti.
E, come eco al primo rinnegamento di Pietro, le tue gi-
nocchia urtano contro il suolo: quasi una supplica, che
noi non esaudiremo.
O Cristo senza peccato, abbi misericordia!
[IT]
L Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato
i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso
da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri pecca-
ti, schiacciato per le nostre ingiustizie (cf Is 53,4-5a).
~
G L'oltraggio si aggiunge all'ingiusta condanna. Gesù è
solo, in quella moltitudine ostile; e cade: vittima del no-
stro peccato e del nostro abbandono.
160
@]
G Perdonaci, Signore!
T Perdonaci, Signore!
G - Per le nostre cadute nel peccato.
- Per le mancanze di carità.
- Per le debolezze e le impurità.
- Per le negligenze nei nostri doveri.
- Per i tradimenti al tuo santo amore.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Perdona, o Signore, il tuo popolo,
degno di punizione a causa dei suoi peccati,
e fa' che sia redento per la tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Dio onnipotente,
tu per primo ci hai amati
mentre eravamo ancora peccatori:
concedi a noi la tua forza per sollevarci dal peccato
e vivere nella tua grazia.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Quarta stazione: GESÙ INCONTRA SUA MADRE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
CE]
G Due sguardi s'incrociano: quello della Passione che sa-
le verso il suo inesorabile compimento, quello della Com-
passione che invade i Cieli.
La tua sofferenza di madre, o Maria, rovescia l'ordine
161

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del mondo, affronta la speranza, sfida la fede. La ferita
che in te si apre non si rimargina più. È questa l'ango-
scia che noi abbiamo inflitto al tuo cuore.
Donna delle beatitudini, dolce e povera, pacifica e mi-
sericordiosa, tu piangi su questa via il tempio distrutto
sulla terra dall'odio e ricostruito nell'eternità dalla gra-
zia. Ave, o piena di questa grazia, il Signore è con te!
[IT]
L Simeone parlò a Maria, la madre di Gesù: «Dio lo ha
posto a rovina e a risurrezione per molti in Israele. Sarà
un segno di Dio, ma molti lo rifiuteranno. A te, Maria,
una spada trafiggerà l'anima» (cf Le 2,34-35).
~
G Ogni circostanza del rivelarsi del mistero del Figlio era
nel cuore della madre. E la promessa spada di dolore
diveniva straziante realtà. Maria, con dolore profondo
e composto, partecipa alla sorte del Figlio. Il suo sguar-
do è su di lui e il suo animo si affida al mistero dell'E-
terno.
@J
G Prega per noi, Maria!
T Prega per noi, Maria!
G - Perché possiamo conservarci fedeli al tuo Gesù.
- Perché sappiamo condividere le sofferenze dei fra-
telli.
- Perché le prove della vita ci facciano crescere nel-
l'amore.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù,
il sacrificio al quale partecipiamo,
celebrando devotamente i dolori
162
che hanno trafitto la Vergine tua Madre,
ci ottenga dalla tua clemenza
il frutto di ogni bene per la salvezza.
Tu sei il Cristo e nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Padre,
che hai voluto associare la vergine Maria
alla passione del tuo unico Figlio,
concedi a noi, per il ricordo del suo dolore,
di partecipare con lei alla gioia della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Quinta stazione:
SIMONE DI CIRENE PORTA LA CROCE DI GESÙ
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G O Cristo, in questo giorno in cui si sono coalizzati per
condannarti il tradimento, l'ignoranza, l'odio settario,
l'ingiustizia e l'oppressione, tu, nella tua bontà, hai vo-
luto che anche noi, attraverso quell'uno preso a caso dagli
aguzzini, fossimo associati all'opera misteriosa della no-
stra salvezza.
Mai ci hai escluso dalla tua passione.
Il Cireneo, costretto, ti ha seguito; per un attimo, sotto
il peso della croce, oltre al Redentore c'è anche il re-
dento. Signore, aiutaci a sopportare il peso della soffe-
renza!
~
L Mentre lo conducevano a crocifiggere, i soldati requisi-
rono un certo Simone di Cirene, che ritornava dai cam-
pi, e lo caricarono della croce perché la portasse dietro
a Gesù (Le 23,26).
163

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~
fI]
G Uno straniero di Cirene porta la croce di Gesù. Forse
è costretto dagli uonùni; è però presente nel piano di Dio,
che vuole associare ciascuno di noi agli eventi di sal-
vezza, e a partecipare con le nostre croci alla croce sal-
vifica del Figlio.
@]
G Ti preghiamo, o Signore!
T Ti preghiamo, o Signore!
G - Per tutti coloro che si incontrano con la croce e sono
costretti a portarla.
- Per chi non sa che attraverso la croce di Cristo ogni
croce diventa segno di salvezza.
- Per chi fa della sofferenza un atto di offerta al Si-
gnore per il bene della Chiesa.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Accogli benigno, o Signore, le nostre offerte,
e attira a te le nostre volontà, anchequando sonoribelli.
Tu che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
Oppure
C O Padre,
che ci chiami ad essere discepoli del tuo Figlio,
concedi a noi la grazia
di portare con gioia la croce del tuo servizio
e di confortare con la nostra carità
le sofferenze dei fratelli.
T
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
164
.
Sesta stazione:
LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO A GESÙ
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G Hai avuto, o donna dolente, il coraggio di riconoscere
e di avvicinare la Verità, offesa, misconosciuta e bandi-
ta dalla società degli uomini, tu che, tra le grida della
calca ostile o estranea, non hai inteso che l'invincibile
anelito della tua pietà. Veronica, tu hai preso nelle tue
mani il volto del Salvatore e sei oggi preghiera per i tuoi
fratelli incerti e tiepidi. Tu non hai conosciuto la paura
e, correndo ad asciugare col tuo velo il sangue e il su-
dore della sofferenza, hai raccolto il volto straziato del-
la divina carità.
O Cristo, insegnaci ad ascoltare il grido di chi è oppres-
so dalle forze di condanna e di morte!
~
L Non ha apparenzané bellezzaper attirare i nostri sguar-
di; non splendoreperché proviamo in lui compiacenza.
È disprezzato e reietto dagli uomini. Ecco l'uomo dei
dolori: l'abbiamo creduto un lebbroso umiliato e per-
cosso da Dio (cf /s 53,2-3).
[[]
G Nel volto sfigurato di Cristo si esprime il suo amore gra-
tuito per l'umanità. Nel gesto della Veronica v'è l'af-
fetto di un cuore sincero turbato dall'ingiusta condan-
na. La nostra libertà si celebra nella solidarietà verso il
fratello più abbandonato: quello è Gesù che sale oggi sul
Calvario.
@]
G Signore, pietà!
T Signore, pietà!
165

1.7 Page 7

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G - Per tutte le volte che siamo stati indifferenti di fron-
te alle ingiustizie.
- Per tutte le volte che non abbiamo saputo vedere il
tuo volto nel volto dei bisognosi.
- Per tutte le volte che la nostra superbia non ha la-
sciato trasparire in noi la tua presenza.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Padre, che ci hai creati a tua immagine,
concedi a noi che il volto del tuo Figlio
risplenda sul nostro volto.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Dio, tu volgi ogni cosa al bene per coloro che ti amano:
dà ai nostri cuori l'inviolabile affetto della tua carità
e nessuna tentazione possa mutare i desideri
che per tua ispirazione abbiamo concepito.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Settima stazione:
GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G O Cristo, tu non sei venuto a vincere gli imperi, perché
la tua storia non è scritta con il sangue degli altri, ma
con il tuo. Tu non sei venuto a giudicare e a punire, ma
a dare la tua vita a chi, senza di te, passa e muore. Tu
sei venuto a raccogliere, sino all'ultimo granello, que-
sta polvere di cui siamo fatti, affinché niente sia perso
di ciò che tu hai creato; affinché riviva mediante la cari-
tà ciò che il peccato corrompe e uccide;,.affinché non ci
166
sia nulla sulla terra di così basso, di così miserabile e
di così disprezzato che tu, nella tua umiliazione, non pos-
sa risollevare. Perdona, o Signore, i nostri gesti di pau-
ra e di condanna!
[IT]
L Ero come agnello mansueto che viene portato al macel-
lo, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicen-
do: «Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamo-
lo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricor-
dato» (cf Ger 11,19).
~
G Non bastano interventi occasionali di commiserazione.
Il viaggio al Calvario è tormentato e ogni sofferenza deve
essere accolta e soccorsa prontamente. Cristo cade an-
cora e noi rendiamo più arduo il suo cammino con il no-
stro peccato che si fa abitudine.
@]
G Signore, vieni in nostro aiuto!
T Signore, vieni in nostro aiuto!
G - Perché possiamo lottare e vincere nelle tentazioni.
- Perché possiamo risorgere quando abbiamo peccato.
- Perché possiamo sostenere gli scoraggiati.
- Perché possiamo amare i fratelli che sono caduti.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Signore,
che ci hai riscattati non a prezzo d'oro e d'argento
ma col Sangue prezioso di Cristo:
concedi a noi di vedere in ogni uomo
un fratello per il quale Cristo è morto.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
167

1.8 Page 8

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Oppure
c o Signore, contro te solo ho peccato
e ho fatto ciò che è male al tuo cospetto,
così che giusta appare la tua parola,
irreprensibile la tua sentenza.
O Dio, pietà di me per la tua clemenza
e dal peccato mio rendimi puro.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T Amen.
Ottava stazione: LE DONNE DI GERUSALEMME
PIANGONO SU GESÙ
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G O Cristo, la tua profezia non tarderà a compiersi; pre-
sto Gerusalemme sarà distrutta, del Tempio non resterà
più che un muro battuto durante i secoli dal lamento dei
figli di Israele, come diga che trattiene le suppliche e
come sbarramento alle lacrime.
E ancora oggi la pace non è tornata su questa Terra Santa,
dove tu hai pronunciato dinanzi ai discepoli la sola pa-
nroul.Ca .1,c.h»e. possa far tacere le armi: «Amate i vostri ne-
Tu, Dio d'amore, dona pace ai nostri cuori!
[TI]
L Tra la gran folla lo seguivano anche alcune donne che
si picchiavano il petto e facevano lamento su di lui.
Volgendosi verso di loro, Gesù disse: «Figlie di Geru-
salemme, non piangete su di me; piangete piuttosto su
. voi stesse e sui vostri figli, perché verranno dei giorni
terribili» (cf Le 23,27-28).
.,
168
~
G Insieme al gesto spontaneodella Veronica e al forzato
aiuto del Cireneo, il compianto delle donne di Gerusa-
lemme è un nuovo segno di partecipazionedell'umanità
al dramma di Cristo sulla via del Calvario. In esso sia-
mo efficacemente rappresentati nella misura in cui ac-
cogliamo la parola di Gesù, che lo gradisce, ma vuole
trasformarlo in vera conversione.
@]
G Ascoltaci, Signore!
T Ascoltaci, Signore!
G - Insegnaci a conoscere i veri mali dell 'umanità e a
combatterli generosamente.
- Insegnaci a non cedere a un vittimismo sterile, ma
a sentirci corresponsabilidel peccato che è in noi e fuo-
ri di noi al fine di vincerlo con coraggio e santità.
- Insegnaci a non scoraggiarci di fronte all' oppressio-
ne, ma a confidare nella tua giustizia e misericordia.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Dio, che preferisci la misericordia al giusto sdegno,
concedi a quelli che sperano in te
di piangere i peccati commessi
e di meritare la grazia della tua gioia.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Padre,
che hai voluto associare la compassione umana
alla passione del tuo unico Figlio,
concedi a noi
169'

1.9 Page 9

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di partecipare alla gioia della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Nona stazione: GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
m
G L'essere umano, che viene dall'amore, ritorna all'amo-
re attraverso la sofferenza e la morte. L'umanità intera
e tutte le cose che sono sulla terra e nel cielo, fino al-
l'ultimo granello di luce dell'immensa notte, non hanno
altra causa che l'amore.
L'amore stesso che si annuncia nella creazione è venuto
come Figlio dell'uomo a portarci la salvezza, e noi l'ab-
biamo fatto tacere.
O Cristo, i soldati ti spingono verso il luogo dell'ingiu-
sta condanna, ed ecco che sotto il peso dei tuoi doni di-
sprezzati tu cadi per la terza volta. Signore, abbi pietà
di coloro che non sanno quello che fanno.
~
L Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello, come pecora mu-
ta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con
oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi
si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra
dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a
morte (cf Is 53,7-8).
~
G Guardiamo a Cristo in quel doloroso cammino. Egli si
mostra a noi sofferente, partecipe della fragilità della no-
stra natura. Cade ancora per noi, per farci rialzare sem-
pre con una nuova speranza di salvezza, illuminati e so-
stenuti dalla «sapienza della croce». "
170
@]
G Ti ringraziamo, Signore!
T Ti ringraziamo, Signore!
G - Perché hai voluto subire tu la condanna per liberare
noi dalla schiavitù della morte.
- Perché sei caduto sotto il peso della croce per rial-
zarci dal nostro peccato.
- Perché hai dimostratoil tuo amore per l'umanità sof-
frendo angosciato nella carne.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Dio, nostra difesa, volgi il tuo sguardo su di noi,
oppressi dal peso dei nostri peccati,
e donaci il tuo perdono
perché possiamo servirti con coerente fedeltà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T Amen.
Oppure
C O Dio, conforto di chi soffre e libertà di chi è oppresso,
infondi in noi lo Spirito del tuo Figlio,
e fa' che ogni uomo sperimenti la forza
e la dolcezza della tua paterna bontà.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Decima stazione: GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
m
G Stanno per dividersi le tue vesti.
Tireranno a sorte la tua tunica senza cuciture, tessuta tutta
d'un pezzo. Come la Sacra Scrittura, dal primo giorno
171

1.10 Page 10

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della creazione intrecciata fIlo per filo e mai spezzata,
che rivela e vela la presenza di Dio, così le tue vesti,
le parole del tuo messaggio, annunziano e nascondono,
o Cristo, la tua persona.
Te solo bisogna cercare, perché noi oggi sappiamo che
sei la Verità infinita. Non c'è nessuna verità in cui tu
non sia, nessuna menzogna in cui ti si possa trovare. Si-
gnore, nel mistero della tua incarnazione perdonaci tan-
to oltraggio!
[TI]
L Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che tra-
dotto significa «luogo del Cranio». E gli davano vino me-
scolato con mirra, ma egli non ne prese.
I soldati intanto presero le sue vesti e ne fecero quattro
parti, una per ciascuno, e la tunica. La tunica era senza
cuciture, tessuta da capo a fondo. Dissero perciò: «Non
stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca» (cf Mt
27,33-37).
@]
G Si avvera l'antica profezia: Cristo assiste alla divisione
delle sue vesti. Seguire Cristo è rinunciare ad ogni sicu-
rezza materiale e sopportare con coerenza le conseguenze
d'una testimonianza radicale.
@]
G Pietà di noi, Signore!
T Pietà di noi, Signore!
G - Quando troviamo troppo impegnative le esigenze del-
la povertà che abbiamo liberamente scelto.
- Quandorimpiangiamosicurezzenaturalidimentican-
do il tuo esempio supremo di povertà.
- Quando non siamo coerenti con lo spirito evangeli-
co sceltoa testimonianzacontrol'idolatriadellaricchezza
e del potere.
172
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Padre, Cristo tuo figlio ha amato la Chiesa
e ha dato se stesso per lei:
concedi a noi di amarla
e di impegnarci a superare le divisioni
per giungere all'unità visibile dei cristiani.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Dio, che con la passione di Cristo nostro Signore,
ci hai liberati dalla morte,
concedi che, resi conformi a lui,
portiamo in noi l'immagine dell'uomo nuovo.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Undicesima stazione:
GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
CE]
G Le tue mani che hanno benedetto, Signore, le tue mani
che hanno guarito, che hanno reso la vista ai ciechi, che
hanno cancellato la lebbra dai volti, che disegnavano sulla
sabbia, mentre i falsi giudici della donna adultera lascia-
vano a uno a uno il loro tribunale di morte, le tue mani
che hanno spezzato il pane e versato il vino, affinché
le invisibili verità della fede nutrissero e irrigassero le
incerte realtà di questo mondo visibile, le tue mani che
hanno tanto donato e così poco ricevuto, Signore, le tue
mani generose, fissate al legno, resteranno ora eterna-
mente aperte.
Il ferro acuminato trapassa i piedi che hanno santificato
173

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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la terra. La giustizia mentitrice degli uomini ha portato
a termine la sua opera e tutto è pronto per l'innalzamen-
to del Crocifisso.
[IT]
L Era l'ora terza quando lo crocifissero. L'iscrizione del-
la condanna diceva così: «Il re dei Giudei». Con lui cro-
cifissero due ladroni, uno alla destra e uno alla sinistra.
E si adempì la Scrittura che dice: «Fu annoverato tra i
delinquenti».
I passanti lo insultavano scrollando il capo e dicendo:
«Tu che distruggi il tempio di Dio e lo riedifichi in tre
giorni, salva te stesso e discendi dalla croce». E anche
quelli che erano crocifissi con lui lo oltraggiavano (cf
Mt 27,39-44).
lliJ
G Gesù è inchiodato alla croce. Ma quel patibolo destina-
to alla morte diventerà per sempre segno di salvezza.
E il Cristo elevato sulla croce sarà il coraggio di ogni
missionario nell'annunciare la salvezza del mondo.
@]
G Ti preghiamo, o Padre!
T Ti preghiamo, o Padre!
G - Perché contemplando il tuo Figlio inchiodato sulla
croce per la nostra salvezza impariamo a vivere obbe-
dienti alla tua volontà.
- Perché sappiamo abbracciare con gioia la croce quale
mezzo di purificazione e di assimilazione a Cristo.
- Perché in ogni occasione sappiamo essere testimoni
coraggiosi e umili del tuo Regno.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
174
C o Signore, con il segno della santa croce,
proteggi il tuo popolo dalle insidie del male,
affinché, reso partecipe del sacrificio del tuo Figlio,
diventi offerta a te gradita.
In Cristo Gesù nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Padre, Cristo tuo Figlio ha annientato se stesso
facendosi obbediente fino alla morte:
concedi a noi di vivere nella fedeltà
e nella obbedienza al tuo volere.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Dodicesima stazione: GESÙ MUORE SULLA CROCE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G E ora, Signore, tu non sei più che un intreccio di soffe-
renze tese e moltiplicate l'una dall'altra; non c'è più re-
spiro che non porti in te devastazione e rovina; non c'è
più fibra del tuo corpo che non emetta vibrazioni di do-
lore.
E tu ancora dici: «Padre, perdona loro, perché non san-
no quello che fanno». Coloro che ti deridono non com-
prendono che nella tua immobilità tremenda tu vai a cer-
cadi fino all'estremo della loro miseria e del loro pec-
cato, fino al fondo dei loro ultimi rifiuti e, più lontano
ancora, nelle nebbie della loro indifferenza.
O Cristo, tu non conoscevi la notte ed eccola venire ad
ascoltare le sconsolate parole del salmo: «Mio Dio, mio
Dio, perché mi hai abbandonato?». Era necessario che
tu pronunciassi queste parole tremende, affinché nessu-
no potesse dire che non avevi conosciuto la suprema an-
goscia della condizione umana, e perché quasi si spe-
gnesse in te l'ultima scintilla di quella gioia divina che
175

2.2 Page 12

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tu nascondevi ai tuoi apostoli, e, infine, ci fosse all'api-
ce del tuo sacrificio questa eclissi di divinità che ti ren-
de simile a noi. Sulla croce tu muori per vincere in eter-
no la solitudine di ogni nostra morte.
[TI]
L Dall'ora sesta fino all'ora nona il buio si stese su tutta
la terra. Presso la croce di Gesù stavano sua madre, la
sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Mag-
dala. Vedendo sua madre e accanto a lei il discepolo che
egli amava, Gesù disse a sua madre: «Donna, ecco tuo
figlio». Poi al discepolo: «Ecco tua madre».
E, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
C'era là un vaso pieno di aceto. Essi allora, inzuppata
una spugna e infilatala in cima a una canna, gliela acco-
starono alla bocca. E Gesù disse con un forte grido: «Pa-
dre, nelle tue mani affido il mio spirito». E chinato il
capo, spirò (cf Gv 19,25-30). (Pausa).
[[]
G Un grido di dolore e il silenzio della morte. Anche noi
con le nostre colpe abbiamogridato: «Siamesso a mor-
te sopra una croce». E solo ora, di fronte a quel tempio
cdaistotr.utto, comprendiafiloi duri effetti d'ogni nostropec-
@]
G o Signore, donaci la tua forza!
T O Signore, donaci la tua forza!
G - Quandol'obbedienzadiventacrocedifficileper il no-
stro egoismo.
- Quando, nell'ora della sofferenza, ci sentiamo soli
a portare la croce.
- Quando il mistero della morte ci avvolgerà.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.,
176
c o Dio nostro Padre, tu ti sei rivelato in Gesù
come amore che si dona fino a dare la vita:
concedi a noi di rimanere nell'amore
perché tu rimanga in noi e noi in te.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C O Dio onnipotente e misericordioso,
che ci hai redento
con la beata passione e morte del tuo Cristo,
conserva in noi l'opera della tua misericordia
e per la partecipazione a questo mistero
concedici di vivere in perenne rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Tredicesima stazione:
GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G Tutto è compiuto.
Il tuo sguardo, Signore, che ha battezzato la terra, il tuo
sguardo che rende eterni e che ha rivestito di una luce
nuova gli esseri e le piccole cose della vita, il tuo sguar-
do non è più per noi.
Tutto è compiuto.
Sono fissati per sempre, non usciranno più dalla memo-
ria umana coloro che tu hai incontrato nella parabola della
tua vita: l'apostolo e il miserabile; il giovane ricco e la
donna al pozzo di Giacobbe; Pilato che continuerà a la-
varsi le mani fino alla fine dei tempi; Caifa col dito le-
vato per pronunciare le smorte sentenze rese putride dal-
l'avarizia del cuore; il cieco che ha visto la sua immagi-
ne sorgere dalle acque; Lazzaro in piedi, sfuggito ai flac-
cidi artigli delle tenebre; Marta che non aveva un minu-
177

2.3 Page 13

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to per sé e la sorella contemplativa che aveva scelto la
parte migliore; Nicodemo che avrebbe voluto compren-
dere e il centurione che non dubitava affatto!
Tutto è compiuto.
Il tuo corpo trafitto, staccato dalla croce, scivola nelle
braccia di tua madre, di Giovanni, il figlio che tu le hai
affidato, di Maddalena che accanto a loro si tormenta
nel dolore. O Maria, l'essere benedetta fra tutte le don-
ne implicava che tutto ti sarebbe stato richiesto di subi-
re, di sapere e di accettare.
Tutto è compiuto.
Non c'è più nessuno attorno a te, all'infuori di questi
pochi confermati nella fede e nell'amore, che risplen-
deranno fino alla fine dei giorni e che ora piangono la
tua disfatta.
[TI]
L I Giudei, dato che era la vigilia di Pasqua, chiesero a
Pilato che venissero spezzate le gambe ai crocifissi e por-
tati via i cadaveri. Vennero dunque i soldati. Giunti a
Gesù, vedendolo già morto, non gli spezzarono le gam-
be, ma uno dei soldati gli trafisse il fianco e subito ne
uscì sangue e acqua.
Dopo di ciò Giuseppe di Arimatea domandò a Pilato di
portare via il corpo di Gesù. E Pilato diede il permesso.
Andò dunque e depose il corpo di Gesù (cf Gv 19,31-
34.38).
[[]
G Tutto è compiuto. Chi ha tradito è distrutto dal peso del
suo tradimento. Chi ha rinnegato versa lacrime amare
e chiede speranza.
Protesa, la madre avvolge di affetto e di dolore il corpo
del Figlio calato dalla croce.
@]
G O Signore, donaci la tua forza!
T O Signore, donaci la tua forza! ' "
178
G - Perché abbiamo avuto poca fiducia nell'efficacia della
tua morte.
- Perché siamo stati deboli nella speranza e talora vinti
dal pessimismo.
- Perché, chiusi in noi stessi, non siamo stati capaci
di comprendere e consolare il dolore degli altri.
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C O Dio nostro Padre, Cristo tuo figlio
col suo atto di obbedienza fino alla morte
ha distrutto la morte e il peccato:
concedi a noi di attingere
a quella perenne sorgente della vita e dell'amore,
che sono i sacramenti.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Df!!)!!!!'
C O Signore, nella tua passione la spada del dolore
ha trapassato l'anima dolcissima
della gloriosa Vergine e Madre Maria:
a noi, che celebriamo con venerazione
i dolori che l'hanno trafitta, concedi,
per i gloriosi meriti e le preghiere
dei santi fedeli ai piedi della croce,
di ottenere il frutto felice della tua passione.
Tu che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
Quattordicesima stazione: GESÙ È SEPOLTO
C Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
~
G È finita.
Quest'ora in cui tutto sembra perduto è l'ora della fede
degli uomini e di essa sola. Dio li guarda con tenerezza,
179

2.4 Page 14

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come lo sposo la sua sposa. Dio aspetta di entrare in Ge-
rusalemme. E Gerusalemme si chiede se avrà ancora fe-
de, dato il dubbio manifestato dal Cristo di fronte a quelle
mura che dovevano scomparire per dilatarsi nella Chie-
sa universale.
Essa, la nuova Gerusalemme, lo attende con uguale pa-
zienza, veglia tra i soldati addormentati davanti al se-
polcro dove è stato deposto il corpo del Cristo. Per es-
sa, questa tomba stretta e nuova dove tu riposi, SigI).o-
re, è l'arca della nuova alleanza, ma non è più la Legge
che essa contiene, è la Santità, il principio della Chiesa
e dei compimenti futuri: essa sa che il terzo giorno tu
risorgerai.
Signore, nascosto in questo mondo ancora più profon-
damente che nel sepolcro, spezza in noi la pietra che ab-
biamo sigillato su di te. Te lo chiede la nostra povera
fede. Nel lutto del Venerdì Santo qualcosa in noi canta
sommesso, perché questa notte che ci avvolge non è per
noi che l'inizio di un giorno.
E il giorno sei tu, o Cristo!
~
L Vennero dunque a portare via il corpo di Gesù. Venne
anche Nicodemo portando una miscela di aloe e mirra,
circa cento libbre. Giuseppe prese il corpo di Gesù e lo
avvolse in un lenzuolo candido insieme agli aromi, e lo
depose in un sepolcro nuovo tagliato nella roccia. Poi
rotolò una grande pietra all'imboccatura del sepolcro e
se ne andò. Era la vigilia di Pasqua e già cominciava
la luminaria del sabato.
[[J
G Noi aspettiamo ancora. Certa è la nostra fede. Quel tem-
pio distrutto dagli uomini verrà ricostruito da Dio. E sa-
remo nei secoli testimoni del Cristo morto e davvero ri-
sorto. Lo scandalo della croce è la sapienza della nuova
vittoria.
180
IABCI
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C o Signore,
che nel Battesimo ci hai uniti a Cristo tuo figlio,
concedi a noi di morire per sempre al peccato
per risorgere nell'amore con lui
che vive e regna nei secoli.
T Amen.
Oppure
C Padre misericordioso,
che ci hai redenti con la passione e morte
del tuo Figlio,
conserva in noi l'opera della sua misericordia
e il frutto della partecipazione a questi misteri.
In Cristo Gesù, nostro Signore.
T Amen.
CONCLUSIONE
C Adoriamo la tua croce, Signore.
T E lodiamo e glorifichiamo la tna santa risnrrezione:
poiché dalla croce è entrata la gioia in tutto il mondo.
C Il Signore sia con voi.
T E con il tuo spirito.
C O Padre, il tuo unico Figlio con la sua morte
ha distrutto la nostra morte,
con la sua risurrezione ha rinnovato la nostra vita:
concedi a noi di vivere i giorni della nostra storia
nell'attesa della gioia del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
C Adoriamo la tua croce, Signore.
T E lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione.
181

2.5 Page 15

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C Ti benediciamo, o Cristo.
T Con la tua croce hai redento l'umanità dal peccato.
C Il Signore sia con voi.
T E con il tuo spirito.
C O Padre,
il tuo unico Figlio con la sua morte
ha sconfitto la nostra morte,
con la sua risurrezione ha rinnovato in noi la vita:
insegnaci a vivere
come figli obbedienti alla tua volontà
nell'attesa delle nozze dell'agnello.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
L La passione di Gesù non è finita: egli continua a soffri-
re nell'umanità sofferente per il peccato, per l'ingiusti-
zia e in ricerca di vera libertà.
Oggi siamo noi, la sua Chiesa, membri del suo corpo
mistico, che dobbiamo «completare in noi la sua passio-
ne» per la redenzione del mondo, portando nel nostro
cuore e nella nostra carne la sofferenza di tutti gli uomini.
La morte di Gesù non è la fine, ma si apre sulla risurre-
zione: la nostra vita è illuminata dalla speranza che noi,
e tutto il mondo con noi, saremo trasformati per essere
partecipi della vita gloriosa del Signore risorto.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Preghiamo.
O Signore Gesù,
insegnaci a portare la nostra croce ogni giorno
e a seguirti con volontà generosa
di riparare i nostri peccati e quelli dell 'umanità.
Tu che ci hai salvati,
rendici salvatori dei nostri fratelli;
rendici gioiosi testimoni della tua risurrezione.
Tu che vivi glorioso nei secoli.
T Amen.
182

2.6 Page 16

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Al termine di ogni formulario prescelto il sacerdote può im-
partire la benedizione nel modo usuale oppure con la croce
in silenzio e quindi congedare l'assemblea.
c Nel nome di Cristo, morto e risorto per la nostra sal-
vezza, andate in pace!
T Rendiamo grazie a Dio.
CANTO FINALE