Atti_1927_041.ACS_-1


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I.
ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE
Miei carissimi figli in Gesù Cristo,
J. M. J.
I. Ho ancor vivo nella mente e nel cuore il ricordo delle care adunanze
che si tennero qui in Valsalice dal 27 al 30 scorso agosto, come in un numero
precedente degli Atti avevo annunziato.
Vi convennero, da tutta Italia e dagli altri paesi d’’Europa, circa 140
Direttori di Oratorii festivi; e volle onorarle colla sua gradita presenza anche
il nostro carissimo Mons. Ernesto Coppo. Avrebbe voluto venire a benedirne
l'apertura e a portarle il suo saluto S. E. il Cardinal Gamba, nostro venerato
Arcivescovo; ma non essendogli stato possibile a causa d’altri impegni
assunti in precedenza, inviò per lettera la sua cordiale adesione, coll'augurio
che gli Oratorii Salesiani abbiano a moltiplicarsi e a fiorire in ogni città, paese e
nazione del mondo sono sue parole siccome i veri sanatorii della società.
Anche il Santo Padre rispondeva a un omaggio dei convenuti col
seguente telegramma: Sua Santità, auspicando pieno successo nobile
programma Congresso rappresentanti Oratorii Salesiani ringrazia omaggio invia
auspicio lumi favori divini implorata benedizione. Card. GASPARRI
I temi discussi nel Convegno furono sette:
L’ORATORIO NEL CONCETTO DEL VEN. DON BOSCO: relatore Don Ernesto
Carletti;
L’ISTRUZIONE RELIGIOSA DEI GIOVANI: relatore Don Antonio Cojazzi;
3° LA FORMAZIONE RELIGIOSA DEI GIOVANI: relatore Don Eusebio Vismara;
4° LE COMPAGNIE RELIGIOSE TRA I GIOVANI DEGLI ORATORII FESTIVI: relatore
Don Giuseppe Vanella;
5° ALTRE FORME DI ATTIVITÀ NEGLI ORATORII: relatore Don Alessandro
Franch;

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6° MEZZI PER ATTIRARE I GIOVANI ALL’ORATORIO: relatore Don Giuseppe
Ulcelli;
7° UNIONI DI EX-ALLIEVI, PADRI DI FAMIGLIA ecc.: relatore Don Giuseppe
Fedel.
I relatori fecero dei temi loro assegnati uno studio veramente accurato ed
esauriente, e furono seguiti con grande attenzione dal- l'assemblea, che alla
fine li applaudì calorosamente. Molti poi portarono nella discussione il
prezioso contributo della loro esperienza; tutti, anche nei momenti di
maggiore animazione, seppero mantenere la dovuta cordialità di tono.
Insomma, io posso dichiararmi soddisfatto dell'esito di questo convegno, e vi
invito tutti, miei carissimi figli, a renderne grazie con me al Signore.
Dalle relazioni e discussioni ho fatto ricavare un breve compendio delle
cose più importanti, e ve lo presento qui, certo di farvi piacere. Leggetelo con
quell'amore che ogni buon Salesiano deve nutrire per la prima e
principalissima opera di Don Bosco; i Direttori di Oratorii si facciano un
dovere e uno studio costante di mettere in pratica le norme in esso contenute,
che rappresentano il pensiero dei Superiori; e gl'Ispettori ne traggano
impulso ad apprezzare e curare con sempre maggior impegno e diligenza lo
sviluppo degli Oratorii nelle proprie Ispettorie. Dobbiamo fare in modo che
per la Beatificazione del nostro Ven. Padre abbia ad avverarsi il desiderio
tante volte espresso dall'indimenticabile Don Rua, che accanto ad ogni Casa
Salesiana sorga un fiorente Oratorio festivo. Sarà questa la più bella corona di
gloria che potremo mettergli sul capo in quel giorno avventurato.
II. Nel prossimo anno 1928 ricorrono due date che dobbiamo
commemorare col più grande affetto: il cinquantenario dell'approvazione
della Benedizione di Maria Ausiliatrice, con la quale tanti prodigi si sono già
ottenuti dal Signore in tutto il mondo; e il venticinquesimo dell'Incoronazione
di Maria Ausiliatrice qui nel suo principale Santuario. Questo duplice
giubileo deve far esultare il cuore d'ogni vero figlio di Don Bosco, e segnare
un potente risveglio della devozione alla Madre celeste; e la riconoscenza
che tutti dobbiamo nutrire verso di Lei per i tanti benefizi che ha già largiti e
ai singoli Salesiani e all'intera Congregazione, dev'esserci di forte stimolo a
dare la più grande solennità alle feste che faremo, in modo che possano star
a fianco di quelle grandiose celebrate per l'Incoronazione.

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III. Più tardi vi comunicherò il programma particolareggiato di
quanto si ha da fare; fin d’ora però, per darvi maggior tempo di
preparazione, vi annunzio che dovranno tenersi Congressi di Maria
Ausiliatrice in tutte le nostre Case, per gli alunni interni ed esterni, per gli
Ex-Allievi e i Cooperatori locali.
Qui a Torino, e in ogni nazione dove abbiamo Case, converrà pur
tenere un Congresso straordinario, secondo il programma che sarà
prossimamente pubblicato negli Atti.
Inoltre durante il 1928 si celebri in tutte le Case con maggior solennità
la funzione del 24 d'ogni mese, e si faccia qualche speciale ossequio alla
Madonna anche ogni sabato, essendo questo il giorno che la tradizione e la
Chiesa han dedicato alla nostra celeste Regina.
E mettiamoci tutti con impegno a propagare e rassodare tra i nostri
giovani la devozione a Colei ch'è Madre di Dio, e che Don Bosco ci esortò
sempre con insistenza a considerare come Ausiliatrice e Madre nostra;
cerchiamo soprattutto d'ispirare loro una grande, amorosa confidenza verso
di Lei, sì che a Lei ricorrano in tutte le loro necessità ed angustie.
IV. Intanto, perchè queste mie raccomandazioni vi siano presenti alla
memoria tutto l'anno, ecco la Strenna che ho pensato di darvi per il 1928:
1° Ai CONFRATELLI E AI COOPERATORI:
Qui elucidant me, vitam aeternam habebunt.
2° Ai GIOVANI E AGLI EX-ALLIEVI:
Ecce Mater tua! Ecco la tua Madre!
Sforziamoci di praticarla e di farla praticare; e proveremo tutti quanto
è dolce e potente la protezione di Maria Ausiliatrice.
Io invoco ogni giorno sopra tutti voi le sue materne benedizioni;
ricordatemi voi pure nelle vostre preghiere, e coi più cordiali augurii per il
nuovo anno credetemi sempre
Vostro a f f . m o in C. J.
Sac. FILIPPO RINALDI.