Prospettive di ricerca su Don Bosco 255
2. Rilevanza storiografica della tradizione
Tuttavia, non sarebbe giustificato un qualsiasi atteggiamento di diffi-
denza preconcetta o di sussiego ipercritico. È già in se stesso un patrimonio
di grande valore storiografico la vasta documentazione raccolta e trasmessa
dai diversi «memorialisti» e cronisti e dagli stessi compilatori delle Memorie
biografiche. Se riconosciuta e vagliata seriamente nella sua specificità tale
letteratura già per se stessa «fa storia», oltre che essere «fonte» per la storia:
di don Bosco, della tradizione salesiana, delle «mentalità» (del protagonista,
dei discepoli, dei continuatori, del mondo in cui si muovono e con il quale
interagiscono).
I normali metodi di «fare storia» possono offrire validi criteri di lettura
e di interpretazione, senza dover ricorrere a modalità di accostamento esoteriche
e oracolari.
3. Problematicità e valore degli scritti di don Bosco, editi e inediti
Già molto è stato scritto sull'indissolubile intreccio, nell'esperienza globale
di don Bosco, degli scritti e della sua personalità, dei contesti, dei destinatari, e
sull'esigenza di una lettura interattiva e interrelazionale.3
Vi sono strettamente associati due ulteriori problemi di metodo, ai
quali è chiamato a dare una soluzione chiunque intraprenda un qualsiasi
studio relativo a don Bosco, alla sua azione, al suo pensiero.
a) Resta, anzitutto, da stabilire la misura del coinvolgimento di don Bosco in
ciascuno degli scritti. Non tutti sono opera sua nelle medesime proporzioni; e in
molti sono già state individuate o sono individuabili dipendenze letterarie più o
meno marcate: La forza della buona educazione, le vite di Comollo, Savio, Mago-
ne, Besucco, Valentino, Severino; le «storie» (sacra, ecclesiastica, d'Italia, dei
papi); certi scritti apologetici contro i protestanti o gli increduli; scritti riguardan-
ti l'oratorio, la società salesiana... È sentita l'urgenza di una storia letteraria
della produzione scritta di don
3 Cfr. P. BRAIDO, Significato e limiti della presenza del sistema educativo di don Bosco nei
suoi scritti, nella raccolta S. G. Bosco, Scritti sul sistema preventivo nell'educazione della
gioventù. Brescia, La Scuola 1965, pp. XI-LVII; ID., Los escritos en la experiencia pedagógica
de don Bosco, nella raccolta SAN JUAN BOSCO, Obras fundamentales. Madrid, BAC 1978, pp. 1-
32; ID., Tra i «documenti» della storia: l'esperienza vissuta, in «Ricerche Storiche Salesiane» 1
(1982) 74-80. Raffaello Farina scrive: «Il vero don Bosco è quello che risulta da una conside-
razione globale, unitaria e vitale, di tutti i suoi scritti, di tutte le sue realizzazioni e scelte
operative e di tutta la sua vita» (Leggere don Bosco oggi, nel vol. La formazione permanente
interpella gli istituti religiosi. Leumann, LDC 1976, p. 351).