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Recensioni
alumnos y ayuda constante, en los perpetuos apuros económicos, de los Cooperado-
res, que siguen siendo la Providencia. Y todo ello por la preocupación, más que
razonable, «de que no se pierda casi nada de lo que he encontrado» (p. XI). Tal
preocupación brinda la posibilidad de estudiar aspectos particulares interesantes en
lo relativo a los Cooperadores, a las vocaciones, devoción a María Auxiliadora;
praxis educativa con los elementos pedagógicos del sistema preventivo. No abunda
la aportación fotográfica, aunque es significativa la remitida.
Se trata, sin duda, de un primer paso importante, que reclama la continuación
investigadora de fuentes: El Archivo Salesiano Central (ASC) si parece reconocido
exhaustivamente, no así los archivos nacional o municipales, episcopales, inspecto-
riales y de cada una de las presencias salesianas. Sin olvidar la prensa, —con la que
se ha contado, aunque, casi siempre, a través del Boletín Salesiano—, que es fuente
clave para la historia de cualquier obra.
Por tanto, bienvenida sea esta primicia, «como un homenaje a los cien años de
la llegada de los primeros salesianos a México», ya que con ella se ha emprendido el
camino justo para, paso a paso, «hacer su plena historia».
J. BORREGO
GIRAUDO Aldo, Clero, seminario e società. Aspetti della Restaurazione religiosa a
Torino. Roma, LAS 1993, 501 p.
È un lavoro esemplare per il significato storiografico, il rigore del metodo, l'at-
tendibilità dei risultati: tra questi, importante e convincente, la rivalutazione di un
arcivescovo che senza clamori ha operato in profondità in una diocesi provata da
rivolgimenti politici e rilevanti trasformazioni sociali e culturali.
I cinque capitoli offrono un insieme ben strutturato, coerente e denso di dati e
di interpretazioni, sorrette da una copiosa documentazione archivistica, per la prima
volta esplorata con tanta puntigliosità e perspicacia: lo testimoniano le precise note
a pié pagina e l'abbondante materiale inedito allegato (pp. 293-457: tabelle e grafici
sul movimento del clero diocesano tra il 1820 e il 1859; testi dei regolamenti dei se-
minari dell'archidiocesi, in particolare le Costituzioni pel Seminario Metropolitano di
Torino. 1819; trattati e libri adottati nell'insegnamento; gestione economica del se-
minario di Chieri; attività religiose nella chiesa di S. Filippo a Chieri e l'elenco dei
predicatori degli esercizi spirituali ai chierici).
IIprimo capitolo, La diocesi di Torino agli albori della restaurazione, descrive la
situazione sociale e pastorale ecclesiastica, a partire dall'eredità repubblicanonapo-
leonica, in cui si trova a operare il camaldolese Colombano Chiaveroti (17541831;
arcivescovo a Torino dal 1818). Egli si rivela personaggio di rilievo, ispiratore di
orientamenti pastorali che non sono semplicemente restaurativi. Nel secondo capito-
lo, La situazione del clero (1818-1830), il Giraudo utilizza una rilevante documenta-
zione custodita nell'archivio arcivescovile e due censimenti del 1820-1821 e 1833,
sottolineando nella situazione che precede quella successiva all'unità italiana ele-
menti di continuità e di novità: si veda in particolare le pp. 115-135, Tra pastorale
tradizionale e primi sintomi di transizione, e 138-153, La necessità di una riforma, me-
todicamente intrapresa dall'arcivescovo. Tematizzano questa sollecitudine, che avrà
positive ripercussioni nelle svariate iniziative del clero piemontese dei decenni suc-