Notiziario
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delle forme grammaticali e sintatiche quali risultano dal minuzioso esame degli originali.
Ogni lettera, debitamente numerata, sarà preceduta dal nome, cognome, qualifica,
indirizzo del destinatario, dai connotati esterni del manoscritto, da quelli bibliografici
nonché da un breve regesto del contenuto.
In calce seguiranno i due consueti apparati: delle varianti, riscontrate nelle minute
o nelle copie, e storico, limitato all'essenziale, vale a dire a breve cenni illustrativi alle
persone citate, alle situazioni e ai riferimenti di difficile comprensione.
Com’è ovvio l’edizione comprenderà parecchi volumi. Il primo dovrebbe essere
disponibile nel 1988, anno del centenario della morte di Don Bosco.
4. Testimonianze coeve: cronache, memorie, annali
« Fonti » significative, anzitutto per la storia di Don Bosco, sono da considerarsi
cronache e memorie di discepoli e collaboratori. Esse sono state largamente utilizzate
da biografi e storici. Manca, però, una loro edizione critica, che consenta una più
attenta valutazione e, quindi, una utilizzazione scientificamente attendibile.
Emergono quelle che fanno capo ai primi alunni e a stretti collaboratori. Rap-
presentano un patrimonio documentario vasto e vario non ancora sufficientemente
analizzato e comparato, e soprattutto vagliato in rapporto alla personalità dei cronisti:
d. G. Barberis, d. G. Berto, d. G. Bonetti, d. G.B. Lemoyne, d. D. Ruffino, d. CM.
Viglietti.
Ma recano elementi significativi anche testimonianze « minori » almeno dal punto
di vista quantitativo di d. G. Cagliero, d. F. Cerruti, d. C. Chiala, T. Dell’Antonio,
P. Enria, d. G. Garino, d. A. Ghione, d. G. Lazzero, d. S. Marchisio, d. F. Piccollo,
d. F. Provera, G. Rossi, d. M. Rua, d. A. Sala.
a) Quanto alle « cronache » maggiori (Barberis, Berto, Bonetti, Ruffino, Viglietti)
il lavoro di trascrizione e di comparazione è stato iniziato da vari anni da Pietro Braido.
Ma la materia complessiva delle « testimonianze coeve » necessita molto più che l’im-
pegno di singoli e sarà gradualmente trasferita a un gruppo di ricercatori.
b) Particolare interesse merita il volume Cinque lustri di storia dell’Oratorio
Salesiano fondato dal sacerdote Don Giovanni Bosco, per cura di D. Giovanni Bonetti,
che raccoglie una lunga serie de capitoli precedentemente pubblicati nel « Bollettino
Salesiano », sotto gli occhi di Don Bosco stesso, con il titolo Storia dell’Oratorio di
S. Francesco di Sales. Lo studio critico e l’eventuale riedizione del testo possono costi-
tuire un utile complemento dell’edizione critica delle Memorie dell’Oratorio di San
Francesco di Sales.
5. Bibliografia universale su Don Bosco
L’agiografia, la panegiristica, la storiografia si sono occupate con estrema gene-
rosità di Don Bosco in singolare varietà di prospettive e di idiomi.
In qualche spazio linguistico — esemplare è in proposito quello tedesco — si
sono già curati dei repertori bibliografici. Manca tuttavia una soddisfacente visione
complessiva.
E’ in via di attuazione nell’ambito dell'Istituto Storico una vasta opera di coor-