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Inoltre, in questo periodo caratterizzato da una marcata insistenza sulla
centralità dell’autorità vista prevalentemente come forza impositiva44, la Diret-
trice, che rappresenta l’autorità nella comunità deve contrapporsi a questo mo-
dello sociale. Ella ha il compito di essere madre cioè manifestare la bontà, la
comprensione e l’amorevolezza verso le suore e le ragazze che deve trattare
come figlie. Le altre educatrici devono agire in modo tale da facilitare alla Diret-
trice lo svolgimento del suo ruolo materno.
Durante quest’epoca continuava a prevalere l’accentuazione spirituale del
«sistema preventivo». Le FMA assunsero questa dimensione attingendola diret-
tamente ai testi suaccennati dei Salesiani per la formazione delle suore e delle
novizie. A questo riguardo suor Lina Dalcerri scrive parlando di madre Marina
Coppa, in quel tempo Consigliera scolastica generale: «Del sistema preventivo
sentiva tutta la bellezza interiore, tutta l’efficacia ai fini dell’educazione, tutto il
senso soprannaturale che l’anima»45.
A livello prettamente scolastico, la Consigliera si rifà soprattutto ai contri-
buti di don Francesco Cerruti, sia per l’organizzazione sia per gli orientamenti
pedagogico-didattici. Il Cerruti, pur collocandosi nella prospettiva che considera
il «sistema preventivo», dal punto di vista dei suoi elementi religiosi, rifiuta la
tesi soprannaturalistica. Attraverso le sue opere pedagogiche46 egli tenta di pre-
sentare il pensiero educativo di don Bosco in rapporto con quello di altri auto-
revoli pedagogisti ed educatori della tradizione classico-cristiana. In questa
esposizione, il Consigliere scolastico fa alcune precisazioni che considera essen-
ziali nella sintesi pedagogica del Fondatore. Ad esempio, il concetto di «preve-
nire», che non significa indulgere bonariamente, lasciar correre; ma assistenza
attiva con una presenza sempre paterna, schietta, confortatrice; la centralità della
carità come fondamento di tutto il sistema educativo; la visione fondamental-
mente ottimistica dell’educando; la valenza educativa della pietà sacramentale e
mariana 47.
44 Cf Tina TOMASI, Idealismo e fascismo nella scuola italiana = Educatori antichi e mo-
derni 236, Firenze, La Nuova Italia 19722, p.129.
45 Lina DALCERRI, Madre Marina Coppa. Consigliera Generale dell’Istituto delle Figlie
di Maria Ausiliatrice, Torino, Istituto FMA 19562.
46 Cf Francesco CERRUTI, Storia della pedagogia in Italia. Dalle origini a’ nostri tempi,
Torino, Tip. Salesiana 1883; ID., Le idee di Don Bosco sull’educazione e sull’insegnamento e
la missione attuale della scuola, S. Benigno Canavese, Tip. e Libreria Salesiana 1886; ID., Una
trilogia pedagogica ossia Quintiliano, Vittorino da Feltre e Don Bosco, Roma, Scuola Tip. Sa-
lesiana 1908; ID., Un ricordino educativo-didattico, Torino, SAID 1910; ID., Il problema mo-
rale nell’educazione, Torino, SAID 1916. Per una conoscenza più ampia degli scritti di Cerruti
e quelli su di lui cf la raccolta bibliografica presentata da José Manuel PRELLEZO, Francesco
Cerruti direttore generale delle scuole e della stampa salesiana (1885-1917), in «Ricerche
Storiche Salesiane» 5 (1986) 1, 140-164.
47 Cf J. M. PRELLEZO, Il sistema..., pp. 44-50; Pietro BRAIDO, Prevenire non reprimere.
Il sistema educativo di Don Bosco = Istituto storico salesiano. Studi - 11, Roma, LAS 1999.