402 Maria Franca Mettano
to in questi primi giorni della sua amministrazione, per poter compiere un atto di
dovere coll'Eminenza Vostra Rev.ma notificandole per lettera la sua nomina a Vica-
rio Capitolare. Conoscendo io quanto il predetto Mg.r Vicario abbisogni nelle attua-
li circostanze di qualche conforto mi permetto di supplicare rispettosamente
l'Em.za V.ra R.ma a degnarsi di implorare pel medesimo da Sua Santità l'Ap.lica
Benedizione, la quale riuscirà certamente a lui di una indicibile consolazione e gli
infonderà quel coraggio e quella fermezza che in questi luttuosi tempi si richiede per
compiere fedelmente i doveri dall'apostolico ministero.
Se il Canonico Fissore, già Vicario Generale del mai abbastanza compianto
f 53 Mr. Fransoni alla pratica degli affari | ed alla fermezza d'animo, degna di tutta
lode dal medesimo dimostrata in certe ben difficili emergenze avesse saputo ac-
coppiare una certa cortesia di maniere col pubblico e specialmente col Clero forse
sarebbe stato egli eletto a Vicario Capitolare, ma essendo il suddetto, dotato di un
carattere piuttosto aspro e di modi alquanto assoluti si alienò da sé l'affetto e la
confidenza non solo del Clero ma eziandio di una gran parte degli stessi suoi colle-
ghi del Capitolo Metropolitano il quale elesse a maggioranza di voti il Canonico
Zappata; e benché un membro del Capitolo abbia fatto rilevare che forse tale nomi-
na poteva essere nulla perché l'eletto non era né Dottore né Licenziato in legge a
norma di quanto prescrive il Concilio di Trento, tuttavia una tale obiezione non fu
tenuta per buona, e fu invitato l'opponente a riflettere che, secondo il Concilio di
Trento, «Vicarius Capitularis eligi debet qui saltern in jure canonico sit doctor, vel
licentiatus» vel alias idoneus che perciò trovandosi nel Can.co Zappata tutta quella
idoneità che per disposizione dello stesso Concilio supplisce alla mancanza del dot-
torato, per conseguenza adunque la nomina era canonica valida e legale.
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A scanso poi di qualsiasi poco favorevole impressione non posso tacere all'E-
minenza Vostra Rev.ma che fra i Canonici Metropolitani uno dei più caldi | fautori
per l’elezione dell'attuale Vicario Capitolare fu il Sig. Abate Vacchetta, Economo
Generale, il che veramente ha recato non poca sorpresa a chi conosce quanto siano
diametralmente opposti i principii dell'uno e dell'altro. Si dice anzi che l'Abate
Vacchetta sia andato tant'oltre da spargere persino la voce fra i Canonici che cioè
se veniva eletto il Canonico Zappata si sarebbe esso impegnato ad ottenere presto
dal Governo la restituzione dei locali e dei redditi del Seminario. Cessa però la me-
raviglia per poco che si rifletta che l'Abate Vacchetta può essere stato spinto a di-
mostrare un tanto zelo dalla speranza di poter usufruttare a proprio vantaggio del-
la bontà d'animo nota a tutti del nuovo Vicario Capitolare, bontà però che an-
dando strettamente congiunta con una coscienza delicatissima v'ha motivo a spera-
re che mai non cederebbe qualora si trattasse di accordare la menoma cosa a cui la
coscienza vi ripugnasse o soltanto ne fosse dubbiosa o perplessa.
Mi reco poi a dovere di partecipare eziandio alla Lod.a Eminenza Vostra che
nella Domenica ultima scorsa una Deputazione di tre Canonici della Metropolita-
na fu ricevuta in udienza dal Re per dargli parte della nomina del Vicario Capitola-
re. Il Re si mostrò ben soddisfatto della scelta, e disse che questa Sede Arcivescovi-
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le non sarebbe rimasta lungo tempo vacante, che Egli aveva | in sulle prime divi-
sato di chiamarvi Mg.r Charvaz Arciv.0 di Genova, ma riflettendo poscia che quel-
la Sede era anch'essa assai importante e che non conveniva lasciarla scoperta, ave-
va invece divisato di nominare Arcivescovo di Torino quel Santo Uomo [sic] che è
Mg.r D'Angennes Arcivescovo di Vercelli.
In tutto il discorso tenuto dal Re ai Canonici non disse parola intorno a Monsi-