1890: La visita di Mons. Cagliero in Brasile
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tò il dramma «Le Pistrine», il migliore dei drammi del mio carissimo Direttore D. Lemoyne,
rappresentato la prima volta in Lanzo nei tempi felici di mia giovinezza, prendendovi io parte
attiva. Cantori, musici ed attori fecero assai bene la loro parte, riscuotendo ripetuti applausi.
Partenza di Mr. Cagliero
In compagnia di Mr. Cagliero e del R.do Sr. Ispettore i giorni volavano con troppa rapi-
dezza, giungendo presto quello della separazione il 16 Agosto. Nei 14 giorni del loro passaggio
in S. Paulo furono oggetto delle più cordiali dimostrazioni di amicizia e venerazione e si può
dire di Sua Eccellenza: «transiit benefaciendo», animando i Cooperatori, infervorando i Sale-
siani, ascritti, aspiranti ed alunni, lasciandoci con saudade (sentimento acre-dolce di ricordo, di
desiderio, di speranza). Partirono il 16 per visitare il collegio di Lorena, aperto in Marzo di
quest'anno e che molto promette, visto il progresso fatto in così poco tempo.
Il 19 io aveva la fortuna di raggiungerli colà per accompagnarli in un viaggetto di due
giorni di ferrovia sino alla città di S. João del Rei nello Stato di Minas ove trattavasi di aprire
un collegio. Fu ricevuto Mr. dall'intiera popolazione in festa. Passò un giorno amministrando il
crisma e visitando il magnifico luogo del futuro collegio. Il dì seguente dopo di un viaggio di
circa 15 ore giungevamo felicemente al collegio di S.ta Rosa in Nictheroy, ove ricevetti l'ultima
benedizione da Monsignore e ritornai alla mia S. Paulo facendo come quel ragazzo di Dante
che il pie va lento innanzi e l'occhio indietro.
Ecco, M[ol]to Rev.do ed Amatis.mo Superiore, la relazione in succinto delle feste fatte per
onorare il nostro Venerato Pro-Vicario e Vescovo che per la prima volta veniva a visitarci e per
aumentare sempre più nei nostri Benefattori l'entusiasmo per le opere salesiane. Siamo noi riusci-
ti in questo duplice intento? Pare che i fatti rispondino che sì, così volendolo Iddio. Mr. Caglie-
ro si ritirò mostrandosi soddisfattissimo, i Benefattori poi crebbero in numero ed in zelo. Nei
soli quattordici giorni che passò con noi Mr. Cagliero ricevemmo in limosine particolari circa
8.000 fr[anchi]. Quasi tutti i giornali di S. Paulo rispondendo all'invito mandarono i loro repor-
ters alle nostre feste, pubblicandone il programma e tessendo grandi elogi del Lyceo. Tutto sia
ad majorem Dei gloriam.
Notizia pure importantissima si è che il giorno 31 di Agosto furono consacrati i due nuovi
Vescovi di Cámaco ed Eucarpia, e Mr. D. Antonio Macedo Costa ricevette il pallio di Arcive-
scovo e la nostra banda ebbe l'alto onore di essere invitata dagli stessi Vescovi a suonare nella
cattedrale prima e dopo la magnifica funzione. Il Vescovo Coadiutore di Marianna volle venire
celebrare la sua prima Messa nel nostro umile Santuario. Ricevemmo pure ripetute visite degli
altri Vescovi che si degnarono dirigere parole di ammirazione ai giovani ed ai Salesiani.
Ella desidererà pure avere un cenno sul progresso delle officine. Ebbene Le dirò che co-
minciano a mettersi all'onore dal mondo. Specialmente in quest'anno si sono fatti miglio-
ra[me]nti d'importanza. Oltre le due macchine tipografiche ne ricevemmo una dalla celebre
fabbrica di Augsburg in Germania, la maggiore e più perfezionata dello Stato di S. Paulo. Il
motore a gaz della forza di tre cavalli è pure uno dei più perfezionati che siano usciti l'anno
scorso da Magdeburgo. Ultimamente si stamparono ventimila copie della Lettera Pastorale
Collettiva dei Vescovi Brasiliani. Gli altri laboratorii aumentano pure di macchine, personale e
lavoro. Si consola veramente il cuore quando si pensa che dove cinque anni addietro non v'era
che deserto e silenzio ora sorge un bel Santuario in costruzione, magnifiche officine, sale di
scuole, cortili, dormitorii, refettorii col movimento di 200 giovani interni circa e 300 e più
esterni, essendo visibile il progresso nel lavoro, nella musica, nello studio e nella pietà. Come
non esclamare: «Digitus Dei est hic»! In questi giorni passati specialmente mi sono compiaciu-
to nel pensare che D. Bosco, Angelo di carità in terra ed ora Angelo di luce in cielo, assisteva,
come puro spirito, alle nostre feste, partecipando alle nostre allegrie, benedicendo i suoi figli e
ottenendoci