UN RINGRAZIAMENTO
Al prof. Pietro Braido, che dopo dieci anni di apprezzato lavoro lascia
la direzione dell'Istituto Storico Salesiano e di «Ricerche Storiche Salesia-
ne», credo sia doveroso, da parte di chi gli succede, esprimere il grazie
più cordiale e sincero, anche a nome dei colleghi che per questi anni han-
no goduto del suo insegnamento e della sua guida, vigile e comprensiva
ad un tempo.
Non è vuota retorica affermare che se l'Istituto Storico Salesiano —
sorto in esecuzione di una delibera del capitolo generale XXI ed affidato
dal Rettor Maggiore, don Egidio Vigano, alla responsabilità di P. Braido —
ha potuto strutturarsi convenientemente e nel breve corso di un decennio
produrre positivi risultati, gran parte del merito va alla costante capacità
ed alla tenace volontà di lavoro, serio e determinato, del suo direttore, che
certamente ha chiesto più a sé che non agli altri.
P. Braido non lascia l'Istituto; vi rimane sempre come coscienza criti-
ca e costruttiva, collaboratore sicuro e competente, conoscitore come
pochi del ricco patrimonio spirituale e pedagogico lasciatoci da don Bosco
e sviluppato dai suoi continuatori nei cinque continenti.
L'Istituto continuerà nello stesso spirito e secondo criteri che ritenia-
mo abbiano valore e che richiedono un interscambio culturale e di espe-
rienze valicanti i confini dei singoli membri. Per le nostre modeste forze il
campo dell'indagine si presenta piuttosto ampio: momento della ricerca,
momento dell'esame filologico-critico delle fonti, momento interpretativo;
ognuno di essi dovrà stare al suo posto, senza che l'uno soffochi l'altro,
senza che nella ricostruzione di vasto respiro il dato minuto si perda nel-
l'ampiezza del quadro, alla ricerca costante di don Bosco e del movimento
da lui suscitato, non solo come è stato visto al suo tempo, ma come fu
effettivamente. Il materiale archivistico che è sotto i nostri occhi e le meto-
dologie che abbiamo a disposizione ci consentono di continuare il discor-
so già intrapreso, ma che vorremmo sempre nuovo. Non convinceremo
tutti coi nostri sforzi, ma è certo che dovremo essere capaci di penetrare
sempre più addentro nel cuore di questo ormai centenario mondo sale-
siano.
Ci auguriamo così di rendere un servizio alla Famiglia Salesiana, alla
Chiesa e al mondo, in una parola, all'uomo che abbia qualche interesse
per l'esperienza religiosa e umana di un educatore, di un fondatore, di un
santo.