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FONTI
L’ATTIVITÀ EDUCATIVA
DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE IN ITALIA
ATTRAVERSO LE ISPEZIONI GOVERNATIVE (1884-1902)
Grazia Loparco
I. INTRODUZIONE
Il crescente interesse per la storia delle istituzioni educative ha incentiva-
to la pubblicazione di fonti e studi anche in Italia1, ma molto resta da esplora-
re, soprattutto circa l’apporto delle religiose all’alfabetizzazione e all’educa-
zione di fanciulle e ragazze. Accanto ai documenti normativi, burocratici e
informali serbati dagli Istituti religiosi, vanno segnalate delle fonti inedite, si-
curamente non viziate da intenti apologetici, e cioè le relazioni delle visite
ispettive conservate nel fondo del Ministero della Pubblica istruzione (MPI)
dell’Archivio centrale dello Stato a Roma (ACS).
Le ispettrici governative furono istituite dal ministro Ruggero Bonghi per
regio decreto del 21 marzo 1875 n. 2434, con l’incarico di visitare gli educa-
tori femminili e riferire sull’andamento dei convitti e sulla qualità dell’istru-
zione impartita alle alunne. Nel 1883 venne emanato il regolamento per la vi-
sita
delle ispettrici negli educandati e negli altri istituti femminili. L’Italia venne
divisa in quattro aree denominate circoli e ognuna delle zone venne affidata
a un’ispettrice. In seguito il numero fu elevato a otto per la quantità degli
1 Gli studi monografici sulle istituzioni educative, e in particolare su quelle femminili,
si stanno moltiplicando, col vantaggio di portare gradualmente alla luce una realtà in buona
parte sommersa. Senza indugiare in lunghe segnalazioni bibliografiche, basterà qui accennare
all’impegno fondamentale di pubblicazione delle fonti per la storia della scuola, da parte
dell’Archivio centrale dello Stato, tra cui quella di Carmela COVATO - Anna Maria SORGE
(a cura di), L’istruzione normale dalla legge Casati all’età giolittiana. Roma, Ministero per
i Beni culturali e ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici 1994; e la rivista Annali
di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche, iniziata nel 1994.
2 Il I circolo, con residenza a Torino, comprendeva le province di Alessandria, Cuneo, Ge-
nova, Novara, Porto Maurizio e Torino; il II, con residenza a Milano, le province di Bergamo,
Brescia, Como, Cremona, Mantova, Milano, Pavia, Piacenza, Sondrio; il III, con residenza a

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50 Grazia Loparco
istituti da ispezionare e alla fine del 1897 furono ridistribuite le circoscrizioni2.
Le ispettrici dipendevano dapprima dalla Divisione per l’istruzione primaria
e normale, attiva dal 1860 al 1896; in seguito dalla Direzione generale per
l’istruzione primaria e popolare, dal 1897 al 1923.
Nel 1899 il Ministero invitava tutti gli istituti a inviare una copia dello
Statuto e dei Regolamenti vigenti; molti risposero, così che nell’archivio cen-
trale dello Stato si trovano molti stampati o manoscritti che potrebbero contri-
buire a illustrare un aspetto rilevante della vita nazionale.
In un contesto culturale polemico, la situazione delle scuole private, in
massima parte cattoliche, si può dedurre da qualche pubblicazione3. L’anticle-
ricalismo statale era tutt’altro che immaginario, fino alla prima guerra mondia-
le, alimentato da correnti ideologiche e massoniche, soprattutto alla Minerva,
come pure da posizioni chiuse e intransigenti di varie autorità ecclesiastiche.
Grazie a un lavoro costante e coscienzioso delle ispettrici, a fine secolo il
ministero potè avere un quadro ampio e per certi versi attendibile dell’istru-
zione ed educazione femminile, che avveniva in massima parte negli istituti
privati, più pronti dello Stato e dei comuni a dedicarsi alla formazione delle ra-
gazze. Ancora agli inizi del Novecento, infatti, si denunciava la carenza di isti-
tuti educativi femminili “pubblici”, preferiti da molte famiglie alle classi miste
e alle stesse scuole normali.
Il ricco materiale documentario rispecchia il lento processo di alfabetiz-
zazione attivato dallo Stato liberale e s’iscrive nel quadro del controllo statale
postunitario. In particolare nell’ultimo ventennio del secolo i ministri della
pubblica istruzione tentarono una radiografia della realtà scolastica “privata”.
Sessantaquattro voluminose buste di relazioni delle ispettrici governative agli
educandati, educatori, collegi, convitti privati gestiti da molte religiose in tut-
Venezia, le province di Belluno, Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Padova, Parma, Ravenna,
Reggio dell’Emilia, Rovigo, Treviso, Udine, Venezia, Verona, Vicenza; il IV, le province di An-
cona, L’Aquila, Ascoli Piceno, Chieti, Macerata, Perugia, Pesaro e Urbino, Teramo; il V, con re-
sidenza a Roma, le province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa e Carrara, Pi-
sa, Roma e Siena; il VI, con centro a Napoli, le province di Caserta, Napoli e Salerno; il VII con
residenza a Bari, le province di Avellino, Bari, Benevento, Campobasso, Catanzaro, Cosenza,
Foggia, Lecce, Potenza, Reggio di Calabria; l’VIII circolo, con residenza a Palermo, le provin-
ce di Cagliari, Caltanissetta, Catania, Girgenti, Messina, Palermo, Sassari, Siracusa, Trapani.
Con decreto ministeriale del Codronchi, del 31 ottobre 1897, il I circolo era assegnato a Gine-
vra
Bastianelli, proveniente da Verona; il II a Sofia Flores, proveniente da Messina; il III andava al-
la Fojanesi Rapisardi, che si trasferiva da Milano; il IV a Dafne Nazari - Gargiolli - Brandi;
il V a Marietta Guerini; il VI a Ernesta Sali Maturi; il VII a Maria Conti-Ionni di Cogorno; l’-
VIII
ad Adele Sirolli Colapietro Minori. Nel 1898 questa, in aspettativa, era sostituita da Giannina
Rottigni Marsilli.
3 Cf il mio lavoro in corso di stampa: Le Figlie di Maria Ausiliatrice nella società italia-
na (1900-1922). Percorsi e problemi di ricerca, con una rassegna bibliografica sull’argomento.

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 51
ta Italia tra il 1884 e il 1902, attendono di essere esaminate e studiate, dopo
qualche rapidissimo sondaggio4. Nelle ultime due buste si conservano le rela-
zioni riassuntive che le ispettrici, dagli anni ’90, dovevano redigere alla fine
del giro annuale delle ispezioni5.
Le ispettrici e i funzionari, ligi al compito istituzionale e paladini della
legislazione, non poterono celare un atteggiamento severo, diffidente, sia ver-
so la qualità dell’insegnamento e dell’educazione, che riguardo al senso
patriottico, ritenuto a priori carente a causa della controversa valutazione del
Risorgimento e della fine del potere temporale del papa. D’altra parte le reli-
giose di recente fondazione, e tra esse le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA),
gradualmente acquisirono i requisiti per rendersi idonee a gestire istituzioni
educative. Contemporaneamente occupavano i posti di maestre elementari co-
munali, prima supplendo alla carenza di maestre laiche e ben presto sperimen-
tandone la concorrenza.
Le cronache redatte dalle suore salesiane in occasione delle visite mani-
festano i timori, gli sforzi per mostrarsi all’altezza delle esigenze legali, con
l’offerta di ambienti sani e ben forniti e l’acquisizione di titoli anche senza un
regolare corso di studi. L’impressione delle ispettrici variava da quella negati-
va di eccessiva timidezza, sconfinante nell’inettitudine e nell’impreparazione
didattica, alla constatazione di una grinta accorta, connotata di “prontezza” e
“furberia”, che in qualche circostanza ammetteva capacità e ammirazione. Lo
stile familiare dei rapporti tra religiose e ragazze, piuttosto insolito negli edu-
candati del tempo, suscitava il sospetto di proselitismo e propaganda vocazio-
nale. Solo lentamente varie religiose vinsero le prevenzioni, per la serietà del-
la preparazione e l’astensione da giudizi politici reazionari.
Le relazioni autografe delle ispettrici governative rivelano la mentalità
condivisa negli ambienti ministeriali, le categorie di valutazione dell’efficacia
scolastica ed educativa, le preoccupazioni didattiche, disciplinari, igieniche.
Nelle relazioni sintetiche, soprattutto, emergono i modelli educativi femminili
in relazione all’ambiente e lo sforzo più o meno efficace delle ispettrici di coo-
perare a un’evoluzione consona ai tempi.
Le visite agli istituti erano talora sporadiche, talora ripetute, ma sempre ir-
regolari. La pubblicazione dei documenti concernenti le FMA fornisce materia
prima per lumeggiare un aspetto di storia educativa, intrinsecamente intreccia-
ta con altre fonti interne ed esterne, civili ed ecclesiastiche, centrali e periferi-
che. I giudizi sugli stessi ambienti o su ambienti distanti geograficamente e
4 Cf Silvia FRANCHINI, Gli educandati femminili nell’Italia postunitaria, in Simonetta
SOLDANI (a cura di), L’educazione delle donne. Scuole e modelli di vita femminile nell’Italia
dell’Ottocento. Studi e ricerche storiche 116. Milano, Franco Angeli 1989, pp. 57-86.
5 In particolare fu diramata una lettera circolare del 25 luglio 1893, n. 91, riguardante la
relazione annuale sugli istituti educativi femminili.

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52 Grazia Loparco
culturalmente come il Piemonte o la Sicilia rivestono un notevole interesse sia
per le diverse personalità degli esaminatori, sia per le religiose che davano vi-
ta a scuole private, collegi, educandati, convitti.
Gli aspetti esaminati dalle ispettrici erano fissati nel Regolamento e
riguardavano il “casamento”, cioè l’edificio, la direzione, l’educazione reli-
giosa e morale (che includeva le osservazioni sulla disciplina, le relazioni in-
terpersonali e la didattica), l’educazione fisica e l’igiene, i libri di testo, le in-
segnanti, il materiale didattico. Nel modulo sintetico si registrava il numero
delle allieve, i titoli di studio delle insegnanti, il livello sociale delle destinata-
rie dell’istituto, la qualità dell’edificio e del materiale didattico.
Dai giudizi emerge senza forzature la sensibilità pedagogica e culturale dei
funzionari dell’epoca nei confronti di istituzioni che sentivano il dovere di sor-
vegliare, per assicurare il raggiungimento delle finalità istituzionali. Osserva-
zioni critiche si moltiplicano sulle pratiche religiose e il tono “mistico” dell’e-
ducazione, sinonimo di una spiritualità disincarnata e nociva in ordine all’inse-
rimento nella famiglia e nella società. Le valutazioni sulle FMA acquistano mag-
gior rilievo sullo sfondo delle relazioni riassuntive, che consegnano le impres-
sioni comparative delle ispettrici sull’operato di vari istituti. Critiche serie erano
rivolte alla preparazione didattica, alle letture “ascetiche”, alle usanze interne di
vitto, relazioni coi parenti, orari, esercizio nei lavori femminili.
L’ispettore centrale annotava puntualmente le relazioni, quasi sotto-
lineando più spontaneamente il negativo del positivo. Registrazione, revi-
sione
e risposta maturavano con una certa tempestività. In varie occasioni, in se-
guito all’invio delle relazioni al ministero, l’ispettore centrale incaricava il
provveditore di controllare ulteriormente la vita dell’istituto per mezzo degli
ispettori circondariali. Essi, che conoscevano più da vicino la realtà locale,
non di rado ridimensionavano le stigmatizzazioni delle ispettrici. Le ispezioni
governative, infatti, non erano le uniche. Qualche archivio di Stato (come
quello di Catania) conserva le relazioni degli ispettori scolastici circondariali,
che in vari casi rilevavano l’opportunità di un’ispezione condotta da donne,
per poter meglio indagare su alcuni aspetti della vita interna degli educandati.
Almeno dalla fine dell’800 la relazione era inviata dall’ispettrice sia al mini-
stero che al prefetto della provincia in cui aveva sede l’istituto, snellendo così
il lavoro del ministero6.
6 Sull’evoluzione dell’amministrazione del MPI, cf Dario RAGAZZINI, L’amministrazione
della scuola, in Giacomo CIVES (a cura di), La scuola italiana dall’Unità ai nostri giorni. Scan-
dicci (FI), La Nuova Italia 1990, pp. 263-293.
7 Felicita Morandi (1827-1906) fu una delle prime ispettrici governative degli istituti
femminili. Nominata nel 1879 per l’Alta Italia, fino al 1893 ebbe l’incarico di ispezionare 460
collegi-convitti. Cf Silvia F.[RANCHINI], Ritratto di Felicita Morandi (1827-1906), in Ilaria POR-

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 53
Le ispettrici che visitarono gli educandati e i pensionati delle FMA sono
diverse: nelle regioni del nord, dopo Felicita Morandi7, assunse il gravoso
compito Giselda Foianesi Rapisardi8, puntuale nelle osservazioni, piuttosto dif-
fidente verso l’educazione “monastica”, attenta alle esigenze aggiornate della
didattica; Ginevra Bastianelli9 e Giannina Rottigni Marsilli, ispettrice sup-
plente; al centro Marietta Guerini godeva di stima per la lunga esperienza, seb-
bene in seguito apparisse piuttosto accondiscendente e generica nelle valuta-
zioni. In Sicilia Sofia Breglia Flores, ex Figlia della Carità, già stimata diret-
trice del Ritiro Suor Orsola Benincasa di Napoli, mirava ad orientare allo svec-
chiamento le istituzioni e i modelli educativi tradizionali e mostrava una certa
obiettività nei rilievi, con interessanti confronti tra istituzioni del nord e del
sud della penisola. L’alto numero degli istituti da visitare rendeva quasi sempre
impossibile la regolarità delle visite; il trasferimento delle ispettrici, un osta-
colo a un’osservazione prolungata10.
Purtroppo le relazioni sono conservate solo fino al 1902, e in seguito bisogna
CIANI (a cura di), Le donne a scuola. L’educazione femminile nell'Italia dell’Ottocento. Mostra
documentaria e iconografica, 14 febbraio-26 aprile 1987. Dipartimento di Storia dell’Università
degli Studi di Siena. Firenze, Tip. “Il Sedicesimo” 1987, p. 97. Ester De Fort, in un saggio ba-
sato sulle relazioni ispettive relative alla città di Torino, nota che quelle della Morandi sono
sommarie e benevole, mentre quelle della Foianesi e della Bastianelli “pronte a rilevare con pun-
tigliosità le carenze riscontrate [...] più ricche di notazioni anche di tipo didattico, dalle quali tra-
spare la consonanza con l’impostazione educativa ministeriale, favorevole allo svecchiamento
dei metodi d’insegnamento”. Ester DE FORT, Istituti femminili di educazione e d’assistenza a To-
rino nel secondo Ottocento, in Umberto LEVRA - Nicola TRANFAGLIA (a cura di), Dal Piemonte
all’Italia. Studi in onore di Narciso Nada nel suo settantesimo compleanno. Torino, L’Artistica
Savigliano 1995, pp. 299-300.
8 Giselda Foianesi Rapisardi [anche Fojanesi], moglie del poeta Rapisardi, era stata no-
minata ispettrice nel 1893 per buona parte dell’Italia settentrionale. Seppe guadagnarsi la stima
ministeriale, come pure le altre ispettrici. Cf S. FRANCHINI, Giselda Foianesi Rapisardi. Memo-
rie di collegio. Libro per le giovanette. Firenze, R. Bemporad & Figlio, 1898, pp. 200, cit. in I.
PORCIANI (a cura di) Le donne a scuola..., p. 97.
9 L’ispettore centrale N. Castellini esercita un controllo oculato sull’impegno delle ispet-
trici. Ad esempio nel 1897 rende noto al direttore generale dell’Insegnamento normale e prima-
rio che dall’inizio dell’anno non ha ricevuto relazione di visite effettuate dalla Bastianelli.
Dubita che si tratti di una certa negligenza, di cui rende avvertito il responsabile ministeriale.
Cf nota con sola firma autografa, su carta intestata, in data Roma, 31 marzo 1897, in ACS, MPI,
Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili di istruzione. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 63, fasc. 136 “Pratiche generali”.
10 Cf le lettere delle ispettrici, in risposta alla circolare ministeriale del 20 gennaio 1897,
che invitava a presentare le visite prospettate nell’anno, come già negli anni precedenti. Le let-
tere sono contenute nella busta 63, citata nella nota precedente. La busta 64 contiene corrispon-
denza tra le ispettrici e il ministero, con varie informazioni, quadri statistici e impressioni con-
tenute nelle relazioni generali annuali su tutte le visite effettuate ogni anno.
11 Cf ACS, MPI, Reale Commissione d’inchiesta per la pubblica istruzione (1908-1911),
b. 20; MPI, Reale Commissione d’inchiesta per la Pubblica Istruzione (1908-11), bb. 52-53:
REALE COMMISSIONE DINCHIESTA PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE, Relazione sulle risposte perve-
nute dai Provveditori agli Studi del Regno in merito alla Circolare 29 gennaio 1909 N. 476.

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54 Grazia Loparco
limitarsi ad alcune relazioni dei provveditori, sintetizzate negli uffici ministeriali,
in occasione di una commissione d’inchiesta operante tra il 1908 e il 191111,
anni di notevole sforzo nel campo scolastico, ma anche di attacchi alle istitu-
zioni cattoliche: nel caso salesiano, fu emblematica la montatura dei “fatti di
Varazze” del 1907.
Nel periodo interessato cominciava la transizione dagli educandati otto-
centeschi finalizzati alla formazione culturale delle ragazze in vista del loro
compito nella famiglia, all’acquisizione di una competenza più specifica, qual
era quella che si delineava nella formazione delle maestre, sempre più
richieste sia per l’aumento delle classi femminili, sia per subentrare ai mae-
stri, che abbandonavano gradualmente una professione poco remunerativa
e gratificante12. Negli istituti delle FMA, visitati dalle ispettrici per lo più allo
stato incipiente, col passare degli anni si sarebbe verificato uno sviluppo
dell’offerta scolastica, soprattutto nel campo magistrale. Varie insegnanti alle
prime armi sarebbero state investite di responsabilità, qualcuna avrebbe ab-
bandonato il campo.
La pubblicazione delle relazioni viene preceduta dal testo del Regola-
mento del 1889, riportato al fine di rendere più comprensibili i testi mediante
la contestualizzazione delle attese. Esso faceva seguito al primo Regolamento
del 1883, il quale aveva regolato l’inizio delle visite ispettive.
Le relazioni saranno qui presentate in ordine cronologico, a cominciare
da quelle sull’educandato di Nizza Monferrato, il più antico ed esemplare
delle FMA, dopo il nucleo originario di Mornese. Esso annovera varie ispe-
zioni ministeriali, rese più interessanti dal fatto che lì sorse la prima scuola
normale delle FMA e fu tra le primissime scuole cattoliche pareggiate in
Italia, nel 1900.
Si tiene conto della data della prima visita a un istituto, ovviamente
facendo seguire le eventuali altre ispezioni o le risposte e indicazioni ministe-
riali, per non smembrare i soggetti e facilitare la percezione dell’evoluzione
nel giudizio, in sede centrale e periferica. L’ordine cronologico delle visite
non sempre corrisponde all’anteriorità della fondazione delle case (ad
Parte I. Istruzione Primaria, dattiloscritto, pp. 251; Parte II. Relazione sulle condizioni dell’in-
segnamento medio, giusta i rapporti dei Provveditori agli studi, dattiloscritto, pp. 179; Parte
III. Relazione sulla condizione dei Convitti nazionali, degli Educatori Governativi, degli Isti-
tuti e Convitti tenuti da privati, da enti morali o da Associazioni civili o religiose e delle Fon-
dazioni Scolastiche, giusta i rapporti dei Provveditori agli Studi, dattiloscritto, pp. 127; Rias-
sunto delle inchieste compiute per disposizione del Ministero della P. I. nell’ultimo quindi-
cennio, dattiloscritto, pp. 281.
12 Simonetta SOLDANI – Gabriele TURI (a cura di), Fare gli italiani. Scuola e cultura nel-
l’Italia contemporanea. I: La nascita dello Stato nazionale. Bologna, Il Mulino 1993.

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 55
esempio Alì Terme, allora denominata Alì Marina, era una fondazione delle
FMA più antica di Casale Monferrato; Bronte e Trecastagni ancora di più, ma
la prima relazione ispettiva è posteriore). Tuttavia trattandosi di un’immagine
delle FMA che man mano si andava formando negli uffici ministeriali, e in
primo luogo nelle ispettrici che venivano a contatto con le loro istituzioni, si è
preferito conservare questa sequenza, più consona alla natura dei documenti
offerti, in ordine a una ricostruzione più complessa della realtà educativa fem-
minile presente nella penisola.
Quasi sempre la relazione autografa è corredata dal modulo stampato,
in cui l’ispettrice riassume le informazioni: qui esse non vengono ripetute, ma
riportate solo quando presentano qualche elemento di novità oppure osserva-
zioni significative.
Le abbreviazioni esponenziali nell’originale vengono trascritte sulla
linea del testo con un punto di separazione.

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56 Grazia Loparco
II. TESTI
*
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 63, fasc. 136 “Pratiche generali”
Regolamento approvato con regio decreto 21 marzo 1889 n. 6045, durante il ministero di
Paolo Boselli. Foglio a stampa.
Regolamento per le visite ai convitti femminili aventi scopo educativo
Art. 1 - Tutti i convitti femminili, aventi scopo educativo (orfanotrofi, ricoveri, pie case
famiglie, collegi, educatori, conservatori, ritiri, istituti, regi educandati e convitti an-
nessi alle scuole normali) appartenenti allo Stato, alle provincie, ai comuni, ad enti mo-
rali
ed a privati, sono soggetti alla sopravveglianza del ministero della pubblica istruzione.
Art. 2 - Tale sopravveglianza si esercita a mezzo delle ispettrici governative create
con regio decreto 21 marzo 1875 e dipendenti direttamente dal ministero. La retribu-
zione di esse e la rispettiva giurisdizione sono determinate dalle tabelle A e B annesse
al regolamento del 4 gennaio 1883.
Art. 3 - Le visite che le ispettrici faranno agli istituti sopradetti si compiranno nel pe-
riodo dal I ottobre al 31 luglio successivo, in conformità all’elenco da esse sottoposto
all’approvazione del ministero entro la prima quindicina di settembre. Il ministero
però potrà disporre che il giro d’ispezione venga modificato a seconda dei bisogni da
esso riconosciuti, o in seguito a condizioni eccezionali.
Art. 4 - Prima di recarsi a visitare un qualunque istituto femminile di una provincia, l’i-
spettrice dovrà far capo all’autorità scolastica provinciale per avere tutte quelle notizie e
informazioni che fossero stimate utili per una maggiore efficacia della ispezione.
Art. 5 - Nella sua visita l’ispettrice s’informerà dapprima dello statuto organico del-
l’educatorio, se si tratti di un ente morale e richiederà l’autorizzazione del regio prov-
veditore agli studi per quelli di privata istituzione. Esaminerà inoltre il regolamento
interno ed il programma degli studi per giudicarne l’esecuzione.
Art. 6 - Negli istituti governativi o sotto qualche forma dal Governo sussidiati, dovrà
l’ispettrice anche prendere notizie dell’andamento generale dell’azienda. L’esame suo
mirerà specialmente a conoscere l’indirizzo amministrativo, il modo di provvedere
all’igiene, agli obblighi per l’istruzione ed all’assunzione del personale necessario.
Art. 7 - Nel dare giudizio all’insegnamento dovrà distinguere l’istruzione puramente
elementare da quella di perfezionamento e dalla professionale, avvertendo che la
prima non deve mancare in alcun modo, e per le fanciulle che si trovano nell’età del-
l’obbligo, dev’essere conforme al suo ordinamento legale. L’istruzione che serve a
scopo di perfezionamento, e la professionale sia per la durata, sia per i programmi,
debbono avere un carattere preciso e un fine da raggiungere ben determinato.
Art. 8 - Saranno oggetto di esame i programmi, l’orario, i libri di testo, la tenuta dei

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 57
quaderni di scuola e dei registri, la condizione e sufficienza del materiale didattico e
professionale in ordine al carattere dell’insegnamento. Per rendersi conto così del me-
todo come del profitto, la ispettrice dovrà assistere alle lezioni, promuovendo, ove
occorra, qualche esperimento da parte delle alunne. S’informerà ancora della vita in-
tima del convitto, del modo di alimentazione, delle pratiche religiose e civili, delle
passeggiate e ricreazioni, dei premi e dei castighi e dei rapporti delle convittrici coi
parenti.
Art. 9 - In conformità ai bisogni rilevati dalla ispezione, sarà cura della ispettrice in-
dicare, consigliare e promuovere, ove sia il caso, i migliori e più acconci metodi d’in-
segnamento e di educazione. Dei consigli che saranno impartiti si lascierà traccia dal-
l’ispettrice in apposito registro, da servire a norma di chi dirige l’istituto e per le vi-
site successive.
Art. 10 - Come è obbligo della ispettrice di riconoscere le particolari benemerenze di
chi governa od insegna nell’istituto, così dovrà rendersi ragione della condotta, capa-
cità e cultura del personale dirigente ed insegnante, dei modi come ciascuno adempie
l’ufficio proprio e dell’autorità di cui gode. Ogni ispettrice terrà un registro-matricola
del personale dirigente ed insegnante d’ogni istituto posto nella sua giurisdizione, nel
quale registro oltre le qualità e la data del titolo d’idoneità, s’indicheranno la qualità e
la durata dei servizi prestati da ogni persona addetta all’istituto e le mutazioni avve-
nute fra una visita e l’altra, così nel personale, come nella distribuzione degli uffici.
Art. 11 - Negli istituti nei quali alle suore componenti i resti delle antiche corpora-
zioni religiose è stato riconosciuto il diritto di rimanervi, si rileverà il numero loro
colle attribuzioni che ciascuna avesse in ordine al regolamento non che la data del-
l’ingresso nell’istituto.
Art. 12 - Le visite delle ispettrici si estenderanno anche nelle scuole che l’istituto te-
nesse gratuitamente od a pagamento per alunne estranee al convitto. Sono però
escluse dalla loro ispezione le scuole normali e quelle altre che per convenzioni spe-
ciali coi municipi si tenessero dal personale dell’istituto a sgravio dell’obbligo dei co-
muni, quantunque possano essere frequentate dalle convittrici. In questi casi l’ispe-
zione sarà limitata alle condizioni del convitto.
Art. 13 - Negli istituti dove esistono scuole professionali dovrà assicurasi che alle
fanciulle di tenera età ed ancor soggette all’obbligo della istruzione elementare non
s’imponga il lavoro al solo scopo di lucro, e senza considerazione allo sviluppo fisico
delle alunne, dovendo il lavoro stesso avere semplicemente il carattere di avviamento
alla professione.
Art. 14 - Negli istituti nei quali è determinata dai rispettivi regolamenti l’età in cui le
convittrici debbono uscire, dovrà accertarsi dell’osservanza di questa condizione.
Art. 15 - A far le visite agli istituti le ispettrici potranno delegare le aiuto ispettrici che
fossero poste a loro dipendenza, e quando per gravi ragioni, o altro impedimento le-
gittimo dovessero interrompere le visite incominciate, ne daranno avviso al ministero.
Art. 16 - I risultati della visita saranno esposti per cura delle ispettrici in una particola-
reggiata relazione da inviarsi al ministero subito dopo compiuta l’ispezione. In essa per
le notizie relative all’origine, allo scopo e alle vicende dell’istituto, si potrà riferire alle
relazioni precedenti s’è stato visitato altra volta; ma dovrà specialmente contenere quel-

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58 Grazia Loparco
le che si riferiscono alle mutazioni avvenute nell’ordinamento e nel personale, non che
ai provvedimenti adottati per eseguire i consigli precedentemente impartiti.
Art. 17 - Nel rapporto suddetto s’indicherà il numero delle convittrici e quante go-
dono il posto gratuito; quando vi sia scuola esterna si noterà il numero delle alunne
che la frequentano e se a titolo gratuito od oneroso, non omettendovi di significare i
legati, gli assegni o le largizioni di privati o di corpi morali, destinati a vantaggio del-
l’istituto ed a scopo unicamente educativo.
Art. 18 - Alla fine dell’anno e dopo compiuto l’ordinario giro delle visite, ogni ispet-
trice avrà cura di raccogliere in un rapporto riassuntivo destinato al ministero le im-
pressioni sue, accennando alle condizioni generali in cui fu trovata l’istruzione femmi-
nile nella regione, e proponendo quei rimedi che crederà più acconci per farle migliori.
Visto l’ordine di S. M.
Il ministro della pubblica istruzione
P[aolo] Boselli
1.
Nizza Monferrato (AT, allora AL)13
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 1, fasc. 2 “Alessandria provincia”
a) Relazione dell’aiuto ispettrice degli educatori femminili dell’Alta Italia, Giselda Fojanesi
Rapisardi. Testo autografo su carta semplice.
Oggetto: Visita all’Istituto di N.a Signora delle Grazie – Nizza Monferrato – Data
della visita 28 gennaio ’86
A S. E. il Ministro della I. P. (Segretariato generale) Roma
Firenze, 14 Marzo 1886
Il Sacerdote Don Giovanni Bosco fondò nel 1878 questo istituto grandioso e
che accenna a prendere sempre più colossali proporzioni. È la casa madre dell’ordine
monastico di Maria Ausiliatrice e fra monache, postulanti, novizie ed educande rac-
chiude circa 250 persone. A quanto m’è sembrato, l’educatorio che fa parte dello sta-
bilimento, è più una scusa che altro perché credo di non andare errata affermando che
esso è piuttosto un semenzaio di monache, anziché un istituto educativo. È in una
13 Sulla scuola di Nizza Monferrato cf l’ampia monografia di Piera CAVAGLIÀ, Educa-
zione e cultura per la donna. La Scuola “Nostra Signora delle Grazie” di Nizza Monferrato
dalle origini alla riforma Gentile (1878-1923). Il Prisma 10, Roma, LAS 1990. Pareggiata la
scuola normale nel 1900, in una relazione di poco posteriore l’ex provveditore di Alessandria
qualificava come “mistero” il conseguimento di un riconoscimento tanto ambito, in virtù del
fatto che la scuola era stata fatta passare per comunale, mentre si trattava di un’”istituzione del
tutto monastica”. REALE COMMISSIONE DINCHIESTA PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE, Relazione
sulle risposte... parte II, pp. 98-110.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 59
parola una delle tante istituzioni, di cui il Sac. Don Bosco ha riempito il Piemonte,
nelle quali l’ascetismo va al di sopra dell’istruzione. Li [sic] studi sono ordinati nelle
quattro classi elementari e in una quinta di complemento. Vi sono pure corsi di
disegno, lingua francese e piano forte; ma essi sono facoltativi e retribuiti a parte.
L’istruzione è trascuratissima; le classi molto indietro; i metodi poco buoni; i
libri di testo male scelti; le fanciulle non si avvezzano a parlare e sono di una esage-
rata timidezza. Non mi riuscì di strappare loro di bocca neppure una risposta com-
piuta alle mie domande sulle varie materie d’insegnamento. I lavori di mano delle
educande non offrono nulla di particolare; mentre quelli delle suore e delle novizie
sono stupendi.
Unito allo stabilimento è un laboratorio esterno per adulte, interamente gratuito
e destinato all’insegnamento dei lavori muliebri.
La famiglia addetta allo insegnamento e alla disciplina nell’educatorio si com-
pone di 11 suore, otto delle quali con patente.
Le alunne sono 81, tutte interne. Questa grande affluenza trova essenzialmente
la sua ragione d’essere nella modicità della retta che ascende a sole lire 24 mensili
mentre il trattamento è veramente signorile.
L’edifizio è bello, in buona posizione, distante circa un chilometro dalla città e
vastissimo. Le scuole però sono un po’ ristrette, ma se ne stanno fabbricando altre
nuove, come pure nuovi dormitori. L’ordine e la pulizia sono discreti.
Prospetto particolare dell’ufficio che ciascun’insegnante esercita:
Direttrice: Suor Emilia Mosca14. Pat.e sup.e Torino 1874.
Maestra di 5a Suor Angiolina Cairo15 pat.e sup.e Genova 1883; di 4a Suor
Teresa Pentore16 pat.e sup.e Genova 1883, di 3a Suor Letizia Lavagnino17 pat.e sup.e
Genova 1883; di 1a e 2a Suor Carolina Sorbone18 pat.e sup.e Genova 1879; di ginna-
stica Suor Elisa Roncallo19 pat.e sup.e Torino 1876.
14 Suor Emilia Mosca (1851-1900) fu una figura di spicco della prima generazione di
FMA, dedicandosi in particolare all’ambito educativo e scolastico, specie nella Scuola Nor-
male di Nizza Monferrato e per la formazione culturale delle religiose. Cf Giuseppina MAI-
NETTI, Una educatrice nella luce di San G. Bosco. Suor E. Mosca di S. Martino, Torino,
L.I.C.E. - R. Berruti 19522; Clelia GENGHINI, Un anno di assistenza sotto la guida di Madre
Assistente Sr. Emilia Mosca. Nizza Monferrato, anno scolastico 1892-93. Quaderni delle FMA
11, Torino, Scuola tipografica privata FMA 1965; Lina DALCERRI, Un cammino di croce e di
luce. Madre Emilia Mosca di San Martino. Profilo. Roma, Istituto FMA 1976; EAD., Un fe-
condo innesto della pedagogia di Don Bosco nell’azione educativa di Madre Emilia Mosca.
Roma, Istituto FMA 1977.
15 I cenni biografici di tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice sono rintracciabili nei volumi
di Facciamo memoria. Cenni biografici delle FMA defunte nel [1919-1965]. Roma, Istituto
FMA 1985-2002, o in quelli anteriori, che raccoglievano numeri diversi di anni. Suor Angiolina
Cairo (Nizza Monferrato 1865 - Nizza Monferrato 1946): Facciamo memoria... 1946, pp. 93-99.
16 Suor Teresa Pentore (Viarigi AL 1866 - Torino 1948), cf Maria SONAGLIA, Il faggio
sul colle. Madre Teresa Pentore. Torino, Scuola Tip. Privata 1953.
17 Suor Letizia Lavagnino non compare nel necrologio delle FMA. Cf ISTITUTO FIGLIE DI
MARIA AUSILIATRICE, Figlie di Maria Ausiliatrice defunte dal 1874 al 1995. Roma, Istituto
FMA 1996.
18 Suor Carolina Sorbone (Rosignano AL 1858 – Nizza Monferrato 1943): Facciamo
memoria... 1943, pp. 396-402.
19 Su suor Elisa Roncallo, cf Giuseppina MAINETTI, Madre Elisa Roncallo, fra le prime
discepole di S. Giovanni Bosco. Torino, Scuola Tip. Privata FMA 1946.

2.2 Page 12

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60 Grazia Loparco
L’aiuto Ispettrice degli Educatori f.li dell’A. I.
Giselda Fojanesi Rapisardi
b) Relazione autografa su carta semplice della stessa ispettrice Giselda Fojanesi Rapisardi,
con qualche segno a matita apposto dai funzionari ministeriali per evidenziare qualche espres-
sione valutativa.
Oggetto: Relazione della visita fatta all’Istituto di Nostra Signora delle Grazie,
in Nizza Monferrato, provincia d’Alessandria, nei giorni 26 e 27 Novembre 1890
Al Ministero della Istruzione Pubblica. Divisione per l’istruzione primaria e popolare
- Roma
N. 32444
Nizza Monf.to 27 Novembre 1890
Questo Educatorio privato fu aperto in Nizza del Monferrato nel 1878, “con lo
scopo, dice il Regolamento interno, di dare alle fanciulle un insegnamento morale e
scientifico, che nulla lasci a desiderare per una giovinetta di cristiana e civile famiglia”.
Ogni alunna, al suo ingresso nell’Istituto, dev’essere munita della fede di batte-
simo, certificato di vaccinazione o di sofferto vaiolo, ed aver compiuta l’età di anni 5.
Visitai questo Collegio per la prima volta nel gennaio del 1886 e non ne ricevetti
una buona impressione allora, come non l’ho ricevuta in questa mia seconda visita.
Presentatami iermattina alle 9, dovetti aspettare per una buona mezz’ora la Di-
rettrice, la quale poi venne a dirmi, come se fossero state le 6 del mattino, che ancora
si dovevano ripulire e spazzare le scuole e i dormitori, della qual cosa io feci le mera-
viglie 20, ma essendo persuasa che fosse quella una scusa per traccheggiarmi e farmi
perder tempo, chi sa a qual fine. Credo però che un tale disordine dipenda dall’esserci
troppa gente nello stabilimento; poiché è questa la Casa Madre dell’Ordine religioso
fondato da Don Bosco, che raccoglie, fra educande, postulanti, novizie e professe,
circa un 400 donne. Quindi un affaccendarsi, un via vai continuo, un andirivieni per i
corridoi, da far girare il capo.
Temo anche che, pur di fare propaganda, si accettino ragazze di ogni condi-
zione, di ogni ceto ed educazione: ve ne sono pure di tutte le età21.
Casamento - La parte del grandioso locale destinata al Convitto è tutta nuova, in
buone condizioni igieniche, comoda e in ottimo stato: vi è posto per 100 convittrici;
numero che non si vuol superare.
Al pianterreno sono quattro bellissime scuole, due grandi stanze per lo studio, il
refettorio e la sala di ricevimento. Sopra, tre dormitori, con annessi lavatoi, un labora-
torio ampissimo, l’infermeria e una stanza per gli armadi. Per la ricreazione vi è una
sala vastissima, cortili, orto, giardino e campagna aperta finché si vuole.
Direzione - Il convitto dipende interamente dalla Direttrice, la quale ne ha sopra di sé
la responsabilità innanzi alle Autorità Scolastiche e civili, come innanzi ai parenti
delle Convittrici; essa è la stessa che vi trovai nel 1886, Suor Emilia Mosca22 con
pat.e sup.e e pat.e di francese Torino 1874 e diploma di Pedagogia 1890. È donna
20 Espressione sottolineata in rosso dal revisore ministeriale.
21 Accanto a questa informazione, un segno rosso a matita, apposto dal revisore ministeriale.
22 Su suor Emilia Mosca, cf nota 14.

2.3 Page 13

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 61
pratica ed esperta, ma poco ordinata, né m’è stato possibile riscontrarla colta; di edu-
cazione e di modi è ordinaria.
Insegnanti N. 10 Suore – Sr. Rosina Gilardi 23, con pat.e sup.e e vice-direttrice, ma io
non l’ho veduta. Non ve n’ho ritrovata nessuna di quelle che vi erano al tempo della
mia prima visita.
Sr. Rosina Stroppa24, con pat.e sup.e Vicenza 1889, è maestra di 1a e 2a elem.e:
è intelligente e dolce di carattere, ma le manca la pratica e la franchezza nei metodi.
Suor Rosetta Gallina 25, con pat.e sup.e Torino 1884, è m.a di 3a: ha mediocre
cultura e buone attitudini didattiche; cura la pronunzia e l’ortografia, due cose essen-
ziali in questa classe. È la m.a che mi ha maggiormente soddisfatta.
Suor Maria Sorbone 26, con pat.e sup.e Torino 1888, è M.a di 4a e 5a, ma, es-
sendo ora molto ammalata, vien supplita da un’assistente che credo sia una postu-
lante, Camilla Ronco 27, con pat.e sup.e Genova 1885.
Suor Savina Del Negro 28 con pat.e sup.e Torino 1889, insegna Lingua italiana,
Storia, Geografia, Disegno e Calligrafia, nel corso complementare, ma, secondo me,
non ha né la coltura né la pratica necessarie ad impartire tali insegnamenti.
Suor Caterina Tavella 29, con pat.e sup.e Torino 1887, insegna Aritmetica, Geo-
metria e Scienze nel corso come sopra: è timidissima, si esprime con difficoltà e con
poca chiarezza.
Suor Angiolina Sorbone30 maestra di disegno. Sr. Clotilde Lalatta31, id. di francese.
Suor Letizia Lavagnino 32 m.a di musica; Sr. Margherita Vezzoli33 id. di ginna-
stica. N. 4 istitutrici e M.a di lavoro. N. 2 Guardarobiere. Meno queste ultime, le altre
han tutte patente superiore.
Educazione religiosa e morale: Le pratiche religiose imposte alle alunne sono: Messa
e Rosario tutte le mattine, preghiera la sera prima di andare a letto, breve orazione
avanti e dopo i pasti. La confessione si assicura si lascia libera. L’insegnamento reli-
gioso-morale viene impartito in ogni classe dalla m.a; la Domenica, il Direttore spiri-
tuale del Collegio fa, durante la messa, una spiegazione del Vangelo.
23 Suor Rosina Gilardi (S. Giorgio Lomellina PV 1865 - Roma 1946): Facciamo me-
moria... 1946, pp. 183-187; M. Domenica GRASSIANO, Madre Rosina Gilardi. Roma, Istituto
FMA 1971.
24 Suor Rosina Stroppa (Carisio NO 1865 - Nizza Monferrato 1893): Cenni biografici...
1893-1897, pp. 11-15.
25 Suor Rosetta Gallina (Chieri 1866 - Torino 1894): ibid., pp. 33-38.
26 Suor Maria Sorbone (Rosignano AL 1865 - Napoli 1962): Facciamo memoria... 1962,
pp. 391-399.
27 Camilla Ronco (Vallereggia GE 1865 - Chieri 1942): Facciamo memoria... 1942,
pp. 343-350.
28 Suor Savina Del Negro (S. Daniele del Friuli UD 1871 - Torino 1928): Facciamo me-
moria... 1928, pp. 106-113.
29 Suor Caterina Tavella (Genova Voltri 1870 - Torino 1946): Facciamo memoria...
1946, pp. 329-334.
30 Suor Angiolina Sorbone (Rosignano AL 1861 - Nizza Monferrato 1946): Facciamo
memoria... 1946, pp. 316-322.
31 Suor Clotilde Lalatta (Parma 1852 - Torino Cavoretto 1934): Facciamo memoria...
1934, pp. 176-178.
32 Su suor Letizia Lavagnino cf nota 17.
33 Suor Margherita Vezzoli (Brescia 1859 - Nizza Monferrato AL 1928): Facciamo me-
moria... 1928, pp. 232-247.

2.4 Page 14

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62 Grazia Loparco
L’indirizzo educativo è falso, eccessivamente ascetico e si manifesta in questo,
che parrebbe contraddizione, ma che è pur l’effetto di una mal intesa educazione, che,
cioè, le alunne sono timidissime e indisciplinate allo stesso tempo. Non si sa neanche
ispirare loro amore allo studio, cosicché si mostrano, specie le più grandi, svogliate e
disattente, come se fossero lì per tutt’altra cosa che per istudiare. C’è fra loro molto
miscuglio di educazione e di condizione; forse, o io mi sbaglio, ma nei superiori non
si guarda tanto pel sottile, pur d’avere molte alunne, colla speranza di far propaganda,
poiché questa casa, per ciò che riguarda il noviziato, prende sempre uno sviluppo
maggiore, prova ne sia il continuo fabbricare ed ampliare dei locali.
I parenti possono venire a visitare le educande una volta la settimana, ma non si
concede a queste, all’infuori delle vacanze autunnali, di tornar mai a casa durante
l’anno scolastico.
La Direttrice è sempre in mezzo alle alunne, quindi sono facili e frequenti le co-
municazioni fra loro: pare che le convittrici stien volentieri in collegio, e lo credo,
perché la disciplina è molto rilasciata, allo studio si dà poca importanza; e si cerca di
allettar le alunne con ricreazioni, recite, svaghi, ad ogni menoma occasione, per ogni
festa o solennità, religiosa, s’intende.
Ho domandato di quali misure disciplinari si servivano per le alunne riottose a
fare il proprio dovere e non si è saputo indicarmene alcuno, dicendo che non ne ave-
vano mai avuto bisogno. Infatti anche nel Reg.to interno, che del resto ha il visto del
R. Prov.e agli Studi, non si fa parola delle pene disciplinari. Ogni domenica sera
bensì si leggono i voti ottenuti dalle alunne nella settimana e si dà una medaglia per
classe a quella che ha ottenuto i migliori punti. Alla fine dell’anno scolastico, cioè ali
ultimi di luglio, si fa una solenne distribuzione di premi.
Istruzione
Classe I: 4 alunne di 6 anni e 6 dai 7 ai 9: II: 6 dai 7 ai 9 anni; III: 12 dai 9 ai 13 anni;
IV: 9 dagli 11 ai 15 anni; V: 10 dagli 11 ai 17 anni; VI: 22 dai 12 ai 17 anni. Per il la-
voro 25 dai 17 ai 19 anni. Tot. 88.
Il corso elementare sup. è ripartito in cinque classi, che si tengono in tre scuole,
cioè la I con la II, la III sola e la IV con la V. Il corso perfettivo è di due classi; ma
quest’anno vi sono alunne solo della I. Nel corso elementare si seguono i prog.mi
gov.vi e nel perfettivo quelli delle preparatorie ai corsi Normali. Mancano però le in-
segnanti abilitate per questo corso. Ho domandato se fosse stata ricevuta la Circolare
N. 917, 15 gennaio 1890, appunto sull’abilitazione ad insegnar nei corsi di perfezio-
namento negli Istituti di educazione femminili e mi si è risposto evasivamente, fi-
nendo per dirmi che alla Direttrice era stato conferito per titoli il diploma di Peda-
gogia, e che quello doveva bastare. Io bensì questo diploma non l’ho veduto.
Le ore d’insegnamento, in tutte le classi, sono tre il giorno e tre quelle di studio,
un’ora la mattina e due la sera, per le alunne del corso el.e sup.e e del corso di perf.vo,
meno per le piccine. Non sono obbligatorie le lezioni di francese, di pianoforte e di di-
segno ornato o paesaggio. Molte alunne, terminate le classi, rimangono ancora nel Col-
legio per perfezionarsi nel lavoro, nella musica e nel francese. Almeno così m’è stata
spiegata la presenza di molte ragazze grandi, 25, riunite in un grande laboratorio.
Gli esami finali si danno in luglio, privatamente, e si fanno seguire da un saggio pub-
blico con esposizione di lavori, dopo il quale le alunne vanno, se vogliono, in vacanza.
Mi sono assai meravigliata di trovare in tutte le classi le alunne molto indietro:
34 Espressione segnata in rosso dal revisore ministeriale.

2.5 Page 15

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 63
leggono male,34 scrivono con errori non solo di sintassi o di senso, ma d’ortografia,
perfino nel corso complementare; mancano di sicurezza in tutte le altre materie e di
più sono sgarbate e riottose. Per spiegarmi tutto ciò mi è stato detto dalla D.ce e dalle
M.e che le lezioni erano state riprese da poco e che inoltre, molte delle alunne, in
ogni classe, erano nuove, provenienti da altre scuole. Cosa un po’ singolare e che in-
dica un continuo andare e venire di alunne e un accettarle di qualunque età e in ogni
tempo. Anche il personale insegnante si cambia spesso, ed è logico che tutto ciò
debba produrre la confusione e il disordine da me osservati.
Libri di testo: in I e II elem.e: Sillabario del Rinaldi; primo libro di lettura dello
Scavia. In III: I Mesi dell’Anno del Rinaldi, libro unico: è questa la classe meglio or-
dinata e meglio tenuta. La M.a è Sr. Rosetta Gallina35.
In IV e V libro di lettura, Avòli; Gramm.a, Scavia; Arit.a e Geog.a Borgogno;
Storia Nazionale A. e C.; Storia Sacra, Don Bosco; Catechismo Diocesano.
Nel Corso di Perf.o: I Promessi Sposi; Gramm. Scavia; Letteratura, Durando;
Geog.a Comba; Storia d’Italia, Parato; Aritm.a Scarpa e Borgogno; Geometria,
C. Bretto; per l’insegnamento scientifico si dettano dei sunti.
Gramm. Francese, Ahn; libro di lettura francese, Pie; Esercizi d’ortografia fran-
cese F. P. B.
Al lavoro sono destinate due ore e mezzo il giorno: si ha un vasto e bel labora-
torio e s’insegnano molto bene tutti i lavori di cucito, ricamo, maglia etc., così casa-
linghi ed utili, come di lusso e di ornamento. A me è stato detto che ciascun’alunna
lavorava per conto proprio, e ciò in presenza delle alunne stesse, mentre vedo in uno
dei programmi fatti per rimettersi alle famiglie e che io ho chiesto di avere, queste pa-
role: “La gestione dei lavori è a favore dell’Istituto”.
Educazione fisica. Igiene - S’insegna la ginnastica tutti i giorni fra i banchi e due
volte la settimana in un’apposita sala e da un’apposita maestra. Le alunne escono
spesso e stanno continuamente all’aria aperta, nelle belle giornate, in tempo di ricrea-
zione, che è di 2 ore e mezzo il giorno. Possono andare in vacanza se vogliono, dal I
d’Agosto al 15 d’Ottobre e possono anche rimanere in collegio, nel qual caso hanno
frequenti passeggiate ed ogni giorno qualche ora di scuola e di lavoro.
Ogni camerata è composta di 25 o 30 alunne. Nello stabilimento vi sono bagni,
ma l’ordine e la pulizia non si curano abbastanza.
Il vitto è composto di quattro refezioni: a colazione, pane, caffè e latte o frutta;
a desinare, minestra, una pietanza, vino e frutta. A merenda, pane; a cena, minestra,
pietanza o frutta e vino; il pane non si misura mai.
La retta ordinaria è di L. 24 mensili e, con questa, la pietanza, a desinare, è di
carne solo tre volte la settimana; pagando invece 32 Lire mensili, le alunne possono
aver carne cinque volte la settimana. Siccome tutte le convittrici stanno in uno stesso
refettorio, così io non approvo36 molto queste differenze di trattamento.
Nessuna malattia: in generale l’aspetto delle convittrici è sano.
Il materiale scolastico - buono, moderno, e ben scelto. È stato anche iniziato un
museo pedagogico, nel quale però è molto disordine. Si hanno buoni quadri murali,
belle carte geografiche, solidi geometrici, etc. I banchi, cosa rara, sono di buon mo-
dello e comodi.
35 Su suor Rosetta Gallina cf nota 25.
36 Espressione sottolineata in rosso dal revisore ministeriale.

2.6 Page 16

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64 Grazia Loparco
L’Ispettrice – aiuto
Giselda Fojanesi Rapisardi
c) Relazione autografa di G. Fojanesi Rapisardi su carta intestata: Ispettrice Governativa
degli Educatori femminili
Oggetto: Relazione della visita fatta all’Educatorio di Nostra Signora delle Grazie
in Nizza Monferrato, nei giorni 4 e 5 dicembre 1894.
Al Ministero dell’Istruzione Pubblica. Divisione per le Scuole Normali, gli Educatori
e i Collegi - Roma
N. 1510
Nizza Monferrato, 6 dicembre 1894
Questo educatorio privato fu aperto in Nizza Monferrato nel 1878, dalle Suore
di Maria Ausiliatrice (congregazione religiosa fondata da Don Bosco nel 1872) “con
lo scopo, dice il Regolamento, di dare a fanciulle di condizione civile, ma modesta,
un’educazione morale e scientifica che non lasci nulla a desiderare per una giovinetta
di cristiana e onesta famiglia”.
Ciascun’alunna al suo ingresso nell’Istituto dev’esser munita della fede di bat-
tesimo, certificato di vaccinazione o sofferto vaiuolo, ed aver compita l’età di
anni cinque.
Il casamento, in parte ridotto, in parte fabbricato appositamente, è grandioso,
vastissimo e sano; in esso risiede la così detta Casa Madre della Congregazione e
contiene, fra suore professe, novizie, postulanti ed educande, circa 400 donne. Sic-
come l’Istituto tende sempre ad ingrandirsi, così è stato fabbricato un edificio nuovo
in collina, a poca distanza dal vecchio, in cui sarà forse messo l’educatorio, staccan-
dolo in tal modo dal monastero. Io credo che da ciò ne deriverà un gran bene alle
educande, le quali, trovandosi ora in diretto contatto con le novizie e con le postu-
lanti, e di più, assistendo alle cerimonie della vestizione, ne ricevono molta impres-
sione e non poche, allettate, finiscono per farsi suore. Io non ho fatto cenno di questa
mia idea, perché temevo che sarebbe stata motivo di far cambiare pensiero, giacché si
tenta ogni via per far propaganda e proseliti.
Nella parte del locale in cui trovasi presentemente l’educatorio, al pianterreno
vi sono le scuole, vaste e ariose, il refettorio e i parlatorii; sopra sono i dormitori con
annessi lavatoi, un laboratorio, la infermeria e stanze per armadi.
Per le ricreazioni si hanno cortili, orto, giardino e campagna aperta finché se ne
vuole; per le giornate fredde e piovose vi è una gran sala.
Direzione: L’educatorio dipende interamente dalla Direttrice, la quale ne ha
tutta la responsabilità innanzi alle autorità scolastiche e civili, come innanzi ai parenti
delle convittrici; essa è M.e Emilia Mosca, con pat.e elem.e sup.e Torino 1874; pat.e
di lingua francese, Torino 1870, e Diploma di Pedagogia, ottenuto per titoli, 1890;
esercita il suo ufficio dall’apertura dell’Istituto in poi: ha molta pratica, molta pron-
tezza, una certa dose di furberia e mediocre cultura.
M.e Rosina Grillo 37 è Vice-direttrice, ed è specialmente addetta alla disciplina e
37 Suor Rosina Grillo non compare nel necrologio delle FMA.

2.7 Page 17

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 65
all’ordine, nelle quali cose è molto esperta, e che io ho trovata migliorata assai dal-
l’ultima mia visita.
Insegnanti. Sr. Virginia Mentasti 38, con pat.e sup.e Torino 1893 è M.a della
1a e della 2a classe elem.e; insegna solo da un anno ed ha ancora poca pratica, ma
dimostra felice attitudine didattica.
Onorina Lanfranco (postulante) 39, con pat.e sup.e Alessandria 1891, è m.a della
3a: insegna da tre anni; ha sufficiente cultura, buona attitudine e belle maniere.
Palmira Milano (postulante)40, con pat.e sup.e Vercelli 1890 è m.a della 4a; pro-
viene dalla Scuola Normale di quella città, dove ha fatto regolarmente i suoi studi: ha
buona cultura, e conoscenza di metodo, ma si mostra un po’ incerta nello applicarlo.
Insegna da quattro anni.
Sr. Ottavia Maccone (professa) 41, con pat.e sup.e Torino 1877, è m.a della 5a
con buona cultura ed eccellenti attitudini didattiche.
Sr. Clotilde Buzzetti42, pat.e sup.e Genova 1882 e Diploma d’italiano dell’Uni-
versità di Genova, 1893, insegna la lingua italiana, la Storia e la geografia nelle classi
complementari, ma è ammalata ed è sostituita provvisoriamente da Sr. Angiolina Val-
larino43 con pat.e sup.e Torino 1891 e diploma di Disegno dell’Accademia Albertina di
Torino 1893, la quale appartiene all’Istituto che queste stesse Suore hanno a Casale.
Sr. Francesca Gamba44, pat.e sup.e Genova 1882 e diploma di lettere italiane,
Università di Genova 1892 insegna lingua italiana, Storia e Geografia nelle classi
normali: è molto timida, e quindi incerta: l’ho sentita appena; le sue alunne han dimo-
strata mediocre cultura nelle materie insegnate da lei.
Sr. Felicina Fauda pat.e sup.e Genova, 1885 e diploma di Pedagogia Genova,
1893 insegna Pedagogia nelle classi magistrali; sembra padrona della sua materia e
cura molto la parte pratica e la metodica, cosa di cui la ho molto lodata.
Sr. Teresina Santi45, pat.e sup.e Torino 1892 e diploma di disegno dell’Accademia
Albertina di Torino 1893, insegna il disegno e la calligrafia nelle classi complementari.
Sr. Margherita Vezzoli 46, pat.e sup.e Brescia, 1881 e diploma di disegno del-
l’Accademia Albertina Torino 1892, insegna disegno e calligrafia nelle classi normali
e ginnastica anche alle compl.ri.
Sr. Clotilde Lalatta 47 è maestra di francese e di musica.
Vi è una m.a di lavoro e quattro assistenti per la vigilanza.
38 Suor Virginia Mentasti (Novara 1866 - Nizza Monferrato 1940): Facciamo memoria...
1940, pp. 165-169.
39 Suor Onorina Lanfranco (Valfenera AT 1872 - Medellín, Colombia 1948): Facciamo
memoria... 1948, pp. 210-215.
40 Palmira Milano non è presente nel necrologio delle FMA.
41 Suor Ottavia Maccone (Barbania TO 1865 - Roma 1936): Facciamo memoria... 1936,
pp. 136-143.
42 Suor Clotilde Buzzetti (Caronno Ghiringhello VA 1862 - Torino Sassi 1919): Faccia-
mo memoria... 1919, pp. 108-117.
43 Suor Angiolina Vallarino (Arenzano GE 1873 - Nizza Monferrato 1927): Facciamo
memoria... 1927, pp. 279-295.
44 Suor Francesca Gamba (Viarigi AL 1865 - Novara 1948): Facciamo memoria... 1948,
pp. 155-169.
45 Suor Teresina Santi non compare nel necrologio delle FMA.
46 Su suor Margherita Vezzoli, cf nota 33.
47 Su suor Clotilde Lalatta cf nota 31.
48 Don Clemente Bretto (Montanaro TO 1855 - Torino 1919) fu anche direttore generale

2.8 Page 18

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66 Grazia Loparco
Insegna Matematiche e Scienze naturali nelle classi compl.i e nelle norm.i
il Sac. Don Clemente Bretti [sic]48, direttore spirituale.
Educazione religiosa e morale: Le pratiche religiose imposte alle alunne sono: ascoltar
la messa tutte le mattine, recitar preghiere la sera prima d’andare a letto e una breve
orazione prima e dopo i pasti, il Rosario nel tempo del lavoro. La confessione è libera.
L’insegnamento religioso morale viene impartito dalle Maestre in ogni classe;
la Domenica, il Direttore spirituale dello stabilimento spiega, dopo la messa, il Van-
gelo.
L’indirizzo educativo è oltremodo ascetico e poco civile; io ho sempre pensato
che l’Educatorio fosse in questo Istituto un pretesto per avere poi, più tardi, delle Mo-
nache, dirò così, allevate ed educate in casa; infatti molte educande, come ho detto, vi
rimangono, o vi tornano per sempre; e in genere ci stanno volentieri, perché sono te-
nute e trattate molto bene; si cerca ogni mezzo per affezionarsele; anche la disciplina
è mite e si mantiene con le semplici classificazioni; ogni fine di settimana vengono
letti dinanzi la Direttrice i punti riportati da ciascun’alunna, e quella ha parole di lode
per le diligenti e di biasimo per le altre; ma tutto ciò è molto blando. Alla fine del-
l’anno scolastico si fa una solenne distribuzione di premi.
I parenti possono visitare le figlie loro una volta la settimana; all’infuori bensì
delle vacanze autunnali non si concede alle alunne di tornar mai a casa, o di uscire,
neppur per qualche ora, coi genitori.
Istruzione:
Classe 1a elem.e, 3 alunne; 2a, 6 alunne; 3a, 8; 4a, 13; 5a, 18; 1a complementare, 26;
2a, 16; 1a normale, 7; 2a, 6.
Nell’educatorio v’è il corso elementare di grado superiore ripartito in cinque
classi; si tengono unite solo la 1a e la 2a, nelle quali sono nove alunne in tutto; un
corso complementare in due classi, e da un anno si è aggiunto il corso magistrale, di
cui ora si hanno due classi, ma che saran tre l’anno venturo.
Tanto nel corso elementare, quanto nel complementare, che corrisponderebbe
alle preparatorie, un po’ accelerate, perché divise in due, invece che in tre classi, e nel
norm.e si seguono i programmi e gli orari in vigore per le scuole governative.
Tutte le insegnanti sono debitamente abilitate, e si è cercato in questi ultimi
anni di mettersi in regola e di ordinare tutto l’andamento didattico in modo soddisfa-
cente.
Le ore di studio sono tre il giorno, una la mattina e due la sera per le alunne
delle classi elem.i; meno per le piccine, e più per le alunne delle complementari e
delle normali. Sono materie facoltative il francese e musica, ma sono poche le convit-
trici che prendono tali lezioni, da poiché quasi tutte sono di condizione assai modesta.
Gli esami finali si danno in luglio, privatamente; dopo di questi si dà un saggio pub-
blico, con esposizione dei lavori; quindi incominciano le vacanze.
Ho notato in questa mia visita, con molto compiacimento, un notevole pro-
gresso nella istruzione delle alunne, tanto per il modo col quale viene impartita,
quanto per il profitto che se ne ritrae. Sarebbe perciò opportuno di non cambiare le
maestre ora che si hanno e che sono, in genere, brave e coscienziose.
Il corso elementare procede bene; ho raccomandato vivamente la correzione dei
componimenti, la lettura spiegata e le conversazioni istruttive basate sul metodo og-
gettivo. Nelle classi preparatorie pure, quantunque si studi in due anni, quello che do-
delle FMA dalla fine dell’800 fino alla scomparsa di tale figura, con l’autonomia giuridica
dell’Istituto.

2.9 Page 19

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 67
vrebbe essere studiato in tre, si continua ad avere buoni risultamenti dall’istruzione:
ho trovato che le alunne scrivono benino e dimostrano conoscenza delle regole gram-
maticali (etimologia e sintassi) come una certa facilità nell’esporre i fatti storici e le
cognizioni geografiche ricevute.
Nei componimenti letti nelle classi normali ho riscontrato un misticismo ecces-
sivo e falsato il senso della vita, frutto, pur troppo, della educazione monastica, la
quale, dopo alcuni anni, trasforma gli animi delle giovinette, le quali vivono separate
dal mondo e in un ambiente tanto diverso da quello sano e civile della famiglia. Si è
dimostrata bensì una buona cultura generale, molto amore allo studio e franchezza
nell’esprimersi, ciò che dimostra un buon esercizio.
Libri di testo pel corso elem.e inf.e: “La bimba italiana” del Rinaldi; pel corso elem.e
sup.e: Libro di lettura: Avòli; Grammatica - Ferrari; Aritmetica - Scarpa e Borgogno;
Geografia - Borgogno; Storia A. C.
Classi prep.e: Libro di lettura “I Doveri dell’uomo” di Silvio Pellico; Gramma-
tica - Parato, Geografia Hugues; Storia A. C; Aritmetica Scarpa e Borgogno; Geome-
tria - Bretti; Scienze naturali Omboni. Ho consigliato di aggiungere al libro di Pellico
una buona Antologia d’autori moderni e di cambiare il libro di Storia.
Corso nor.le: Precetti letterari - Durando; Storia letteraria - Gusmini; Fior di
letture - Fabre; Storia - Savio; Geografia Hugues; Pedagogia - Pietro Rossi; Scienze Na-
turali Omboni; Aritmetica A. C.; Geometria - Bretti; Morale - Picco; gramm. francese Ahn;
Livre de lecture - Pie; Exercices orthografiques F. P. B.; manuale di ginnastica - Valletti.
Al lavoro sono destinate due ore e mezzo il giorno: si ha un laboratorio vasto
e acconcio e si cura molto questo ramo importante dell’educazione femminile. L’edu-
catorio è tutto interno.
Educazione fisica - Igiene: Si dà un mediocre insegnamento di ginnastica; le alunne
escono spesso e stanno molto fuori, all’aria aperta, in tempo di ricreazione, la quale è
di tre ore circa il giorno. Vanno in vacanza dal 1 di Agosto al 15 d’ottobre. Le convit-
trici sono divise, per la vigilanza, in cinque squadre o camerate; ognuna è formata da
venti alunne circa. Nell’Istituto vi sono bagni e ho trovato che si ha più cura, che non
si solesse una volta, della pulizia e dell’ordine.
Le refezioni sono quattro: a colazione si dà caffè latte e pane; o pane e frutta; a de-
sinare, minestra e pane a piacimento, una pietanza, vino e frutta; a merenda, pane; a ce-
na, pane e minestra, pietanza varia, vino e frutta. La retta ordinaria è di 26 lire mensua-
li, e con questa, la pietanza a desinare è di carne solo tre volte la settimana; pagando in-
vece 32 lire, le alunne possono aver carne tutti i giorni. Io non ho mai approvato questa
diversità di trattamento a una stessa tavola; come non credo sia igienico ed educativo
che un’alunna legga forte, mentre le altre mangiano. Non ho mancato di dire l’animo
mio in proposito, e mi è stato promesso che la lettura in refettorio sarà soppressa.
La salute è buona; l’aspetto delle convittrici florido.
L’arredamento scolastico è buono, moderno e ben fornito: si ha una discreta collezione
didattica per l’insegnamento oggettivo, bei quadri murali, carte geografiche, solidi geo-
49 Nel modulo stampato sintetico, accluso in genere alle relazioni sulle visite, la Fojanesi an-
nota: Educatorio privato per fanciulle di condizione civile, ma modesta. Materiale scolastico moder-
no, ben scelto e ben fornito. Il locale, appositamente eretto, è in ottima condizione e in buono stato.
Osservazioni: con vero compiacimento ho riscontrato in questo Educatorio un grande
miglioramento, tanto nella disciplina quanto nell’ordinamento didattico, dall’ultima mia visita,
allorché nel 1890 vi andai in qualità di aiuto della signora ispettrice Felicita Morandi.

2.10 Page 20

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68 Grazia Loparco
metrici e modelli pel disegno. Mancano gabinetti per lo studio delle Scienze naturali49.
La ispettrice governativa
Giselda Fojanesi Rapisardi
d) Minuta autografa della risposta alla relazione del 6 dicembre 1894, da parte dell’ispettore
centrale Napoleone Castellini. Firma autografa del Sotto Segretario Costantini.
Alla sig.ra Giselda Foianesi Rapisardi ispettrice degli educandati femminili
Prot. N. 1510
Oggetto: Sull’Educatorio di Nostra Signora delle Grazie, in Nizza Monferrato
Roma, 15 febbraio 1895
Mi compiaccio con la S. V. del miglioramento grande che ha trovato nell’indi-
rizzo didattico e disciplinare dell’educatorio di Nostra Signora delle Grazie in Nizza
Monferrato, e mi auguro che il bene ottenuto si mantenga.
Il Ministro
F. Costantini
2
Vallecrosia (IM, allora Porto Maurizio)50
ACS, MPI, Direzione generale di istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 50, fasc. 99 “Porto Maurizio provincia”
a) Relazione autografa in carta semplice dell’ispettrice governativa Felicita Morandi.
Relazione sull’Istituto Maria Ausiliatrice in Valle Crosia visitato il giorno 28 Maggio
Milano, giugno 1887
Il Sacerdote D. Bosco di Torino fondò nel 1881 questo Collegio per fanciulle
civili paganti L. 24 il mese, chiamandovi alla direzione e all’insegnamento le
monache Figlie di Maria.
L’edificio fabbricato appositamente era bellissimo e opportunamente disposto,
ma il terremoto vi apportò sì gravi danni che divenne necessaria la ricostruzione di
parte di esso. Però le aule scolastiche a pianterreno, spaziose e piene di luce, sono an-
cora in buono stato ed ivi trovai ben ordinato l’Asilo infantile.
Delle 21 convittrici che v’erano prima del terremoto, ora non ve ne sono che 4:
le altre si crede torneranno appena compiute le necessarie riparazioni al Casamento.
Intanto le Suore si occupano facendo la scuola gratuita elem.e a 34 fanciulle, e
istruendo gratuitamente 80 bambini d’ambo i sessi.
50 Piera CAVAGLIÀ - Barbara NOTO, La scuola “Maria Ausiliatrice” di Vallecrosia. Ori-
gine e sviluppo di un’istituzione educativa fondata da Don Bosco (1876-1923), in “Rivista
di Scienze dell’Educazione” 36 (1998) 1 15-70. La casa religiosa era stata aperta nel 1876, ma
le opere si diversificarono e ampliarono gradualmente.
51 Suor Rosalia Pestarino (Mornese 1849 - Nizza Monferrato 1936), era nipote di don Do-
menico Pestarino, di Mornese, direttore spirituale delle Figlie di Maria Immacolata e, in segui-
to, del primo gruppo di Figlie di Maria Ausiliatrice. Cf Facciamo memoria...1936, pp. 173-201.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 69
La domenica fanno pure scuola gratuita a 60 alunne.
La Direttrice è Suor Pestalino Rosalia51 [sic].
Maestre: Suor Pentore 52 con patente Sup.e.
Suor Donato Gius.a 53, con pat. inf.e.
Suor Ghezzi54 pat. inf.
Non potei vedere le patenti delle maestre perché ritirate dal Fondatore
Don Bosco che era assente.
Intanto le classi elementari constano delle seguenti alunne: in I, 6; II, 18; III, 6;
IV, 4. Annesso al fabbricato v’ha terreno coltivato a giardino e ortaglia.
Felicita Morandi
b) Relazione autografa dell’aiuto - ispettrice Giselda Fojanesi Rapisardi, in carta semplice.
Oggetto: Relazione della vista fatta all’Istituto di Maria Ausiliatrice al Torrione di
Vallecrosia, provincia di Porto Maurizio, il 29 maggio 1891
Al Ministro della Istruzione Pubblica. Divisione per l’istruzione primaria e popolare -
Roma
Bordighera, 31 maggio 1891
L’Istituto femminile, privato, di Maria Ausiliatrice, in Torrione di Vallecrosia,
presso Bordighera, ebbe principio nel 1883, dietro regolare autorizzazione e per
opera delle suore dello stesso nome, fondate da Don Bosco, le quali erano già state
chiamate da qualche anno nel paese dal vescovo di Ventimiglia, per aprire delle
scuole gratuite che ponessero un argine all’eresia (sono parole della superiora) inva-
dente per la fondazione di un asilo evangelico in quei dintorni. Credo che l’Istituto
pure abbia per scopo principale di far propaganda di cattolicismo, contro quello evan-
gelico che trovasi a poca distanza.
Le alunne si accettano, dai 5 anni in poi, mediante una tenue pensione, come
convittrici; alle esterne non si fa dare nessuna retribuzione.
Il casamento, eretto appositamente, è in buone condizioni igieniche ed ha capacità
per un sessanta interne. Malgrado questo e benché ora le educande non sieno più 36,
ho notato che nei dormitori si tengono troppo fitte, forse per poter disporre di un
maggior numero di stanze per altri usi. Lo stato in cui il locale è tenuto, mi è sem-
brato mediocre: vi sono annessi due appezzamenti di terra coltivati a giardino e tre
ampi cortili.
52 Su suor Teresa Pentore, cf nota 16.
53 Suor Giuseppina Donato (Saluggia VC 1860 - Genova Sampierdarena 1931): Fac-
ciamo memoria... 1931, pp. 94-102.
54 Suor Adele Ghezzi (Barzago CO 1866 - Bronte CT 1918): Cenni biografici... 1917-
1918, pp. 244-252.
55 Suor Adele David (Pecetto Torinese TO 1855 - Alessandria 1897): Cenni biografici
delle Figlie di Maria Ausiliatrice defunte nel 5° quinquennio dell’Istituto (1893-1897). Torino,
SEI 1923, pp. 156-174.

3.2 Page 22

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70 Grazia Loparco
Direzione – Nel collegio vi sono 17 suore; cinque sono addette all’educandato, oltre
la superiora la quale è Sr. Adele David55, con pat.e sup.e ottenuta a Genova nel 1888,
mediocremente colta, ma attiva, astuta ed energica.
Insegnanti - Sr. Amalia Maggiorotti 56, con pat.e inf.e Torino 1890, è maestra di I
e dei lavori.
Sr. Augusta Beccari 57, pat.e sup.e Torino 1888, è m.a di II e di III.
Sr. Rosina David 58, pat.e sup.e Torino 1890, è m.a di IV e di V.
Queste tre insegnanti, come risulta dalla data dei loro titoli, si sono abilitate
da poco, mancano perciò di esercizio e di pratica, tanto più che, non so per quale
ragione, hanno ottenuto di essere esonerate in parte dal fare il tirocinio voluto in una
scuola pubblica pel conseguimento della patente, quantunque nessuna di loro abbia
regolarmente frequentata una Scuola Normale.
Sr. Vincenzina Buzzetti59 è m.a della scuola infantile, ma non ha titoli, né abilità
per quell’insegnamento.
Sr. Tomasina Fabiani 60 è m.a di francese e di musica
Educazione religiosa e morale - Le pratiche religiose imposte alle educande sono
molte: messa, preghiere del mattino e della sera, Rosario e Benedizione quotidiane,
confessione ogni 15 giorni.
L’insegnamento religioso è dato dalle suore due volte la settimana; non si lascia
sfuggire occasione di ricorrenza di santi, di feste più o meno solenni, per far proces-
sioni, funzioni, novene, ciò che produce un numero infinito di vacanze e divaga le
alunne dallo studio e le distrae dalla vita operosa e sana che dovrebbe prepararle a di-
venire buone madri di famiglia, per istradarle ad un fanatismo ascetico che conduce
molte a farsi monache. Poiché quest’Istituto e quello di Nizza Monferrato, fondati
tutt’e due da D. Bosco, sono vere fabbriche di monache 61.
I parenti, o chi per essi, possono visitare le educande una volta la settimana, ma
a queste non si permette durante l’anno scolastico, all’infuori del caso di malattie, di
uscire coi genitori e di tornare a casa in nessuna solennità; per compensarle di questo,
si fanno divertire con passatempi, recite, accademie, etc., cose che io non approvo e
che sopprimerei, per lasciar loro passare quelle ricorrenze in famiglia.
Le comunicazioni delle alunne con la superiora o direttrice, sono continue e fa-
cilissime, si assicura che le educande stieno volentieri in Collegio, cosa che credo,
perché si cerca di tutto per allettarle a starvi62.
I premi consistono in medaglie settimanali distribuite alle alunne che hanno
riportato maggior numero di punti. Per castighi si ricorre alle ammonizioni e agli
avvertimenti privati o in presenza alle compagne, secondo l’entità della mancanza.
La disciplina è discreta.
56 Suor Amalia Maggiorotti (Torino 1866 - Omegna NO 1913): Cenni biografici delle Fi-
glie di Maria Ausiliatrice defunte nel triennio 1912-1914. Torino, Istituto FMA 1946, pp. 254-269.
57 Suor Augusta Beccari (Colombaro MO 1868 - Torino Cavoretto 1939): Facciamo me-
moria... 1939, pp. 57-62.
58 Suor Rosina David (Savona 1860 - Torino Cavoretto 1942): Facciamo memoria...
1942, pp. 141-144.
59 Suor Vincenzina Buzzetti non compare nel necrologio delle FMA.
60 Suor Tomasina Fabiani (Genova 1867 - Bordighera IM 1912): Cenni biografici...
1912-1914, pp. 38-47.
61 Accanto a questa frase, segno a matita blu apposto dal revisore del ministero.
62 Il periodo è evidenziato con un segno blu.

3.3 Page 23

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 71
Istruzione:
Classe I, 6 interne e 18 esterne, dagli 8 ai 10 anni; II, 9 interne e 8 esterne dagli 8 ai
12 anni; III, 8 interne e 5 esterne dai 10 ai 13 anni; IV, 6 interne dai 12 ai 16 anni;
V, 4 interne di 13 o 14 anni.
S’imparte la istruzione elementare di grado inferiore e superiore ordinata in 5
classi; di più si ha una scuola infantile mista nella quale sono inscritti 70 bambini dai
3 ai 6 anni, che si tengono in custodia senza idea di seguire alcun metodo.
Le cinque classi elementari sono tutte separate, ma siccome le maestre sono tre
sole, una dà lezione, come si è veduto, alla I e le altre fanno scuola ad una classe
nelle ore a. m. e ad una nelle p. m., non occupandosi dello insegnamento dei lavori
pei quali vi è un’altra maestra. Le ore di studio in comune sono 2 la sera. Si seguita il
programma governativo, ma assai lentamente e si applica con metodo punto razionale
ed oggettivo. Si fa tutto per via di esercizi mnemonici e con un meccanismo ecces-
sivo, senza occuparsi di svolgere la osservazione e la riflessione nelle alunne, senza
avvezzarle a spiegare e a capire ciò che leggono.
Le maestre si lamentano delle educande dicendo che mancano di intelligenza e
di amore allo studio; ma io temo che dipenda dal non saperglielo destare nell’animo
questo amore, col far nascere in loro il desiderio, la sete di sapere. E vorrei, per rag-
giungere questo scopo, che si facesse più uso di quello che ora si fa, di certe conver-
sazioni istruttive o dilettevoli che spesso sembrano occasionali e non sono, per mezzo
delle quali si possono dar tante cognizioni, senza quasi che le alunne se ne accorgano;
ed è dal giardino d’infanzia che si dovrebbero cominciare per svolgersi gradatamente
ed in ciò sta gran parte dell’abilità di una maestra che abbia di mira di non disgiun-
gere mai l’educazione dalla istruzione. Ma, ahimé, un tal metodo è ancora scono-
sciuto nei nostri istituti privati e specie in quelli retti da monache che sono in grande
maggioranza.
Qui pure si legge male in tutte le classi; la ortografia è incerta a causa, più che
altro, della cattiva pronunzia; i componimenti sono fatti per imitazione o per lunghe
tracce, su temi spesso non adattati, falsi e inopportuni, corretti in fretta e con poca
cura. La storia e la geografia si fan ripetere pappagallescamente; nell’aritmetica di-
fetta la parte pratica ed utile; la facilità cioè del calcolo mentale. Materie facoltative
sono la lingua francese e la musica, ma ben poche sono le alunne che le prendono, e
anche in queste il profitto è assai meschino.
L’esame finale si dà in luglio, privato; fanno parte della commissione esamina-
trice insegnanti estranei al collegio e il Delegato Scolastico mandamentale. All’esame
tien dietro un saggio pubblico, con la distribuzione di premi e una esposizione di lavori.
Libri di testo – Pel corso inferiore si adopra come libro unico quello dello Scavia; pel
corso superiore, libro di lettura, Avòli; Grammatica, Scavia; Storia A. C. Geografia e
Aritmetica Borgogno. Pel francese, Gramm.a Leitenitz, che serve anche come libro di
lettura.
Le ore destinate al lavoro sono due e mezzo il giorno: si eseguiscono lavori
semplici e casalinghi. Nelle classi, con le interne, si tengono alunne esterne gratuita-
mente, ma queste, in generale, non oltrepassano la terza classe.
Educazione fisica. Igiene – S’insegna la ginnastica e il canto corale; le educande
escono a passeggio quasi tutti i giorni; hanno tre ore di ricreazione; se vogliono pos-
sono andare a casa in vacanza l’agosto il settembre, ma possono anche rimanere nel-
l’Istituto e a queste si fan fare i bagni di mare. Le camerate sono tre, composte, due,

3.4 Page 24

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72 Grazia Loparco
di dieci alunne ciascuna e una di 16. L’ordine e la pulizia sono mediocremente osser-
vati. Nell’estate si fanno fare, come ho detto, i bagni di mare, ma per l’inverno non vi
sono mezzi acconci per facilitare la proprietà della persona. Manca una stanza ad uso
di lavatoio e le educande si lavano nei dormitori posando la catinella per terra o su di
una seggiola, maniera incomoda e che porta non poco disordine; mè [sic] stato pro-
messo che sarà, quanto prima, tolto un simile inconveniente.
Le refezioni sono quattro: a colazione si dà pane, caffè o latte o frutta. A desi-
nare, minestra, una pietanza, frutta, pane e vino. A merenda, pane. A cena, minestra,
pietanza o frutta, pane e vino. Il pane, sempre a volontà.
La retta è di L. 24 mensili. La salute è buona: nessuna malattia domina nell’Istituto.
Il materiale scolastico è mediocre: vi sono buoni quadri murali, i solidi geome-
trici, alcune carte geografiche, ma manca la carta della provincia. I banchi sono an-
tichi e scomodi 63.
L’ispettrice-aiuto
G. Fojanesi Rapisardi
c) Minuta di lettera al provveditore di Porto Maurizio, in risposta alla precedente relazione
dell’ispettrice governativa, su modulo a stampa, con testo autografo di Napoleone Castellini,
redatto il 5 giugno 1891.
Oggetto: Sull’Istituto di S. Maria Ausiliatrice, in Vallecrosia
Prot. N. 13434
Roma, 10 giugno 1891
La signora ispettrice Rapisardi, nel suo rapporto sull’Istituto di S. Maria Ausi-
liatrice di Vallecrosia, non si dice molto contenta né della istruzione impartita alle
alunne, né del locale che le accoglie. Le maestre sono, per lo più, sfornite del titolo
di abilitazione e mancanti dell’arte d’insegnare: onde le alunne leggono senza
comprendere, scrivono con parecchi errori in dettatura, e fanno male un piccolo
componimento.
Non ha tralasciato l’ispettrice di fornire a chi governa l’istituto suggerimenti va-
levoli a indirizzare meglio l’istruzione e a renderla meglio fruttuosa, ma io stimo dif-
ficile raggiungere questo intento ove qualcuna delle insegnanti attuali non venga mu-
tata. E ciò rimetto al parere e alle cure della S. V. Ill.ma. Altre cure dovrebbero essere
rivolte ai locali, nonché all’approvigionamento delle necessarie suppellettili di
scuola; ed ancora in ciò, mi affido al buon volere di lei. Si compiaccia frattanto co-
municare alla ispettrice questo risvolto della sua relazione.
d) Relazione autografa dell’ispettrice supplente Giannina Rottigni Marsilli su modulo a
stampa.
Relazione dell’ispettrice Giannina Rottigni Marsilli sulla visita fatta il 27 marzo
63 Nel modulo sintetico a stampa, accluso, tra le osservazioni: “La Buzzetti non ha
patente né abilità per l’insegnamento infantile, ma ha pazienza e cura con amore i 70 bambini,
maschi e femmine, che ha in custodia, i quali pagano un soldo al giorno per la minestra”.

3.5 Page 25

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 73
1901, all’Ist. Femminile di Maria Ausiliatrice, Torrione (Vallecrosia)
I circolo, Prot. N. 306.
Torrione 28 marzo 1901
Nell’amena pianura fra Bordighera e Ventimiglia, a metà cammino nella
frazione detta Torrione, fu fondato nel 1876 da Don Bosco un istituto di educazione
per fanciulle di civile condizione.
Il programma stampato dice che l’insegnamento dei corsi elementari e del I
corso complementare, è impartito in conformità ai programmi governativi, io invece
riportai dalla mia visita un’impressione ben diversa64.
Il locale fu fabbricato appositamente per accogliervi, in un’ala i giovinetti, nel-
l’altra le convittrici. La chiesa divide nel mezzo i due riparti. Vi sono cinque dormi-
tori per le ragazze, tre a levante e due più piccoli a ponente. Cinque scuole: quattro a
mezzogiorno e una a ponente. Una vasta e bella sala per le riunioni, con teatrino per
le recite di carnevale. Un laboratorio pieno di luce e acqua in abbondanza, ma ne
fanno poco uso per la pulizia personale, come avviene generalmente nei collegi di-
retti da monache. Ispezionati i letti feci osservare alla superiora la necessità che il
cambio delle lenzuola ecc. sia fatto più di frequente. Basti il dire che le ragazze ave-
vano sul letto da sei mesi la coperta bianca, mai mutata durante questo periodo!
Anche il necessario per toletta lascia molto a desiderare. I gabinetti sono senza
pompa, ad uso antico. Al locale è annesso un bel giardino e tre cortili per la ricrea-
zione, più un rustico, ove tengono polli ecc.
Superiora è Suor Eulalia Bosco65, piemontese, dell’ordine di Don Bosco, del
quale era nipote. È una buona signora, d’indole dolce, ma di vedute limitate. È assi-
stita da N. 19 suore, una parte delle quali si dedica all’istruzione delle 60 alunne in-
terne e 96 semi-convittrici esterne. Altre dirigono l’annesso Asilo, che conta circa una
sessantina di bambini.
Le insegnanti sono: classe I Suor Maria Figuera66 pat. sup. - Classe II Suor Mar-
gherita Bercio67 pat. sup. - Classe III, Suor Maria Gallo68 pat. sup. - Classe IV e V Suor
Margherita Vezzoli 69 pat. sup.
Inscritte: Classe I, interne 17, esterne 55; classe II, 10 e 9; classe III, 15 e 19;
Classe IV, 13 e 12; classe V, 6 e 1.
Libri di testo: Rinaldi e Ferraro – Storia Costanzi – Geografia Comba.
Le trovai deficientissime in tutte le materie, abituate col metodo pappagallesco.
64 Espressione sottolineata in blu dal revisore a Roma.
65 Suor Eulalia Bosco (Castelnuovo d’Asti 1866 - Torino 1938) fu apprezzata ispettrice
a Roma e consigliera generale. Cf Giuseppina MAINETTI, Madre Eulalia Bosco, pronipote
del Santo. Memorie biografiche. Colle Don Bosco (AT), Istituto Salesiano Arti Grafiche 1952.
66 Suor Maria Figuera (Acireale CT 1866 - Roma 1954): Facciamo memoria... 1954,
pp. 170-176.
67 Suor Margherita Bercio (Torino 1877 – Nizza Monferrato 1912): Cenni biografici...
1912-1914, pp. 113-119.
68 Suor Maria Gallo (Collereto TO 1875 - Torino 1905): Cenni biografici delle Figlie di
Maria Ausiliatrice defunte nel triennio 1903-1905. Nizza Monferrato, Scuola tipografica pri-
vata Istituto FMA 1933, pp. 225-228.
69 Su suor Margherita Vezzoli cf nota 33.

3.6 Page 26

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74 Grazia Loparco
Sia in terza, in quarta, quinta classe non seppero rispondermi una sola parola di storia
moderna, lettura affrettata, pochissime nozioni di geografia, aritmetica, ecc. Un pro-
fitto dei più sconfortanti, né trovai soddisfacente il metodo delle maestre. Ho dimo-
strato alla Superiora il mio malcontento ed ho incoraggiato le ragazze a rifarsi del
tempo perduto, cercando di studiare con zelo ed amore nei mesi che ancora riman-
gono prima degli esami finali. Promisero ed attendono in un’epoca non lontana una
seconda mia visita per darmi prova che mantennero la promessa.
Questo tratto mitigò in parte il mio sconforto, perché compresi che nel collegio
non è del tutto trascurata l’educazione del cuore. Devesi anche tener conto che da
circa otto o dieci anni mancava la visita della R. Ispettrice e quest’ispezione inattesa
può averle un po’ intimorite. Anche i lavori donneschi sono eseguiti mediocremente.
Raccomandai, come sempre insisto, che s’insegni alle ragazze il taglio, i rammendi e
le cose più pratiche per la famiglia, tanto più che sono tutte figlie di modesti impie-
gati e di commercianti. Esse disimpegnano la pulizia del locale, tengono in assetto il
guardaroba, stirano la biancheria e due giorni per settimana, a turno, aiutano in cu-
cina. In questo Istituto l’istruzione religiosa ha un’impronta più che mai monacale:
messa ogni giorno, alla domenica due, confessione quasi ogni settimana ecc.
I rapporti con i parenti sono frequenti, cioè visite al giovedì e alla domenica,
ed uscite durante le vacanze autunnali. L’aspetto delle alunne è in generale fiorente.
Il passeggio è settimanale, la ginnastica si fa nelle classi al sabato. Nell’estate pren-
dono qualche bagno di mare, che dista a pochi passi, uno per settimana, il che con-
ferma quanto già dissi, che cioè in questo Istituto la pulizia non è certo da prendersi
a modello.
Le 60 alunne interne pagano L. 24 mensili, molte godono una riduzione; le 96
semi convittrici pagano L. 12 mensili e i bambini dell’asilo L. 1.50 per la minestra
giornaliera.
Il locale è proprietà di privati. L’Istituto amministrato dalla Superiora si regge
con l’introito delle rette ed è anche sussidiato da benefattori.
Giannina R. Marzilli
e) Minuta autografa di N. Castellini, in risposta alla precedente relazione.
Roma, 3 giugno 1901
Oggetto: Istituto di Santa Maria Ausiliatrice in Torrione (Vallecrosia)
Converrebbe far visitare al signor Ispettore circondariale le scuole annesse
all’istituto, perché giudicasse del metodo didattico e dell’indirizzo civile da dare
all’istruzione.
f) Minuta della lettera ministeriale con firma autografa di Francesco Torraca, direttore gene-
rale dell’istruzione primaria e normale, al provveditore di Porto Maurizio, redatta il 4-6-1901
da Castellini.
Oggetto: Ist. S. M. Ausiliatrice
Prot. N. 12412

3.7 Page 27

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 75
Roma, 10 giugno 1901
Mi risulta che assolutamente pessimo è il metodo d’insegnamento usato nelle scuole
annesse all’Istituto di M. Ausiliatrice in Vallecrosia e che all’educazione vien dato un
indirizzo monacale. Prego la S. V. di far visitare le scuole dall’Ispettore circondariale
e di riferirmene.
Il Ministro
Torraca
g) Relazione del provveditore di Porto Maurizio al ministro, in risposta al foglio del 10 giugno
1901, sulla visita dell’ispettore di S. Remo. Trascrizione della sua relazione. Firma autografa
del provveditore Gheri.
Porto Maurizio, 13 agosto 1901
In conformità di quanto disponeva cod.o Ministero con la lettera citata in mar-
gine, invitai l’Ispettore di S. Remo a fare una vista all’Istituto “Maria Ausiliatrice”
di Vallecrosia. Ora dal suddetto Ispettore ho ricevuto una relazione, che mi affretto a
comunicare al Ministero:
“Sebbene lo conoscessi da assai tempo, mi fermai in esso circa 4 ore. Ammetto
che le attuali insegnanti non sono pari a quelle trovatevi il primo anno (1898); tut-
tavia (a parte la scrupolosa diligenza di quasi tutte le maestre monache), debbo dire
che, sia per metodo come per profitto intellettuale ed educativo delle alunne, è il mi-
gliore istituto privato di questo circondario, e fra le scuole pubbliche soltanto quelle
di Sanremo lo superano per metodo e per profitto nell’istruzione non nell’educazione.
Può, in parte, provare vera la mia asserzione l’esame di licenza che vi si dà ogni
anno e la dichiarazione avuta dai presidenti d’aver verificato un profitto soddisfacente,
principalmente nella composizione; può provarlo che nell’anno presente, essendo sol-
tanto 7 le iscritte in 5a, una delle quali lasciò l’Istituto, sei si presentarono alla licenza
in Bordighera, 4 di esse furono promosse, 2 rimandate nell’orale di aritmetica.
Tale istituto poi è una vera benedizione per le alunne esterne, che distano circa
tre quarti d’ora dalle scuole di Bordighera e di Ventimiglia e non meno d’un ora da
Vallecrosia.
Tuttavia non ho taciuto nel verbale gli inconvenienti verificati dalla R. Ispet-
trice, e da me pure, ed alla Superiora (che, nella sua modestia, non isfoggia l’affetto e
il buon senso coi quali dirige l’istituto), ho raccomandato le pompe nei cessi, le pas-
seggiate più frequenti e preferibilmente in salita, i bagni di mare, almeno tre volte la
settimana (chi ne ha bisogno li prende ogni giorno col consenso del medico) e soprat-
tutto la conoscenza in III, IV, V classe, della storia nazionale e l’educazione all’amore
di patria.
Mi assicurò che avrebbe fatto del suo meglio per appagare i miei desideri ed
eseguire le mie raccomandazioni; ma che pel momento non aveva fondi per mettere
le pompe nei cessi che porterebbero una spesa di circa L. 1200.
Quanto alla messa e alla confessione, mi rispose che sono ordinate dal loro
regolamento, lasciandomi così comprendere che le famiglie sono libere di ritirare
o no le loro figlie, aggiungendo che libera è pure la confessione, fatta più d’una volta
al mese.
A parte quindi i pochi inconvenienti verificati e notati, nel complesso approvo
l’indirizzo dato all’Istituto M. Ausiliatrice”.

3.8 Page 28

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76 Grazia Loparco
Come il Ministero vede, i due giudizi intorno all’Istituto, l’uno dell’Ispettrice
governativa, l’altro dell’ispettore di S. Remo, sono in più punti discordi, onde assai
difficile riesce il formarsi un concetto vero delle condizioni in cui trovasi la scuola,
rispetto sopra tutto al suo indirizzo didattico.
E poiché le promesse fatte dalla Direttrice di uniformarsi ai suggerimenti degli
Ispettori lasciano bene sperare, così io sarei di avviso che tornerebbe non inopportuna
una nuova visita a quell’Istituto, da farsi verso i primi mesi del nuovo anno scolastico
dalla stessa Ispettrice, come quella che avendo avuto occasione di rilevare maggior-
mente le deficienze della scuola stessa potrà meglio giudicare se le promesse fatte
dalla Direttrice siano state mantenute.
Il Provveditore
A. Gheri
h) Minuta della lettera ministeriale, con firma autografa di Carlo Pranzetti, direttore capo
della divisione per l’istruzione normale, i Collegi e gli Educatorii femminili, al provveditore
di Porto Maurizio, redatta il 17 agosto 1901.
Prot. N. 19533
Roma, 21 agosto 1901
Voglia incaricare il R. Ispettore di S. Remo di visitare sovente l’Istituto M Ausi-
liatrice di Vallecrosia, insistendo perché le promesse della direttrice siano mantenute
e cercando di persuadere la Direttrice stessa a non esagerare nelle pratiche religiose
perché gli eccessi di tal genere tolgono tempo utile e riescono dannose più che
vantaggiose a una sana educazione civile.
Il Ministro
Pranzetti
3
Chieri (TO)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-902), b. 59, fasc. 123 “Torino provincia”
a) Relazione autografa di Felicita Morandi su carta intestata: Ispettrice Governativa degli
Educatori Femminili dell’Alta Italia Milano.
N. 16622
Torino 21 Giugno 89
Relazione della visita fatta da Felicita Morandi all’Istituto di S. Teresa in Chieri
Fondazione: Il sacerdote Don Bosco aperse in Chieri questo educandato, avendo ac-
quistato e fatto adattare a tal uopo un caseggiato; e ne affidò l’andamento alle Suore

3.9 Page 29

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 77
di Maria Ausiliatrice.
Scopo: Educare ed istruire fanciulle di civile condizione, paganti la retta mensile
di L. 24.
Direzione: La direzione è tenuta dalla giovanissima Suora Fauda Felicita70, avente
pat.e di grado sup.e in data 1885.
Maestre: Suor Curletti Giuseppina71, pat.e di grado sup.e 1884; Suor Lemoyne
Bianca72, con pat.e di grado inf.e 1886. Suor Decima Rocca73, con pat.e di grado
inf.e 1888. Di tutte queste Suore, compresa la Direttrice, la maggiore non oltrepassa
gli anni 24.
Istruzione:
Le convittrici sono in numero di 19 unite in classe a N. 8 allieve esterne, ripartite in
cinque classi come segue: Classe I N. 1 dagli anni 7 ai 9; II N 8 dagli anni 8 agli 11;
III N 7 dagli anni 11 ai 15; IV N 6 dagli anni 10 ai 15; V N 5 dagli anni 13 ai 15.
Fu meschino il Saggio che le allieve mi diedero de’ loro studii. La Suora che sup-
plisce nelle classi superiori la Maestra (assente per lunga malattia) timida, impac-
ciata, non seppe fare alcuna interrogazione, benché ne la pregassi affabilmente. Di-
mostrai alla Direttrice, col Programma da lei scritto, che non si sono studiate e svolte
le materie assegnate a ciascuna classe. Essa cercò scusarsi coll’accennare all’assenza
della maestra. Raccomandai quindi dapprima alle allieve, poi alla supplente maestra e
alla direttrice d’impegnarsi con maggiore applicazione e zelo a far sì che gli studii
procedano in modo più soddisfacente.
Ore di lezione: due al giorno e due di studio.
Carte murali: Sufficienti.
Libri di testo: Catechismo della Diocesi. Storia Sacra di Don Bosco. Storia patria
Parato. Geografia Borgogno. Aritmetica A. C. Lettura Fornari e Promessi Sposi di
Manzoni, ridotti per le Scuole dallo Scavia.
Disciplina: Si mantiene con ammonizioni e piccoli castighi.
Lavori femminili: consistono in cuciture, ricami in bianco e in colore; sono insegnati
benino.
Pratiche di pietà: Messa quotidiana; preghiere mattina e sera. Letture ascetiche.
Relaz.ni coi parenti. Le fanciulle possono essere visitate dai parenti una volta la set-
timana; non escono mai a pranzo coi parenti. Vanno però a passare due mesi di
vacanza nelle proprie famiglie.
Passeggio: Nella buona stagione le fanciulle sono condotte tutte le mattine a pas-
70 Suor Felicina Fauda (Racconigi CN 1866 - Grand Bigard, Belgio 1949): Michelina SEC-
CO, Suor Felicina Fauda, Figlia di Maria Ausiliatrice (1866-1949). Roma, Istituto FMA 1988.
71 Suor Giuseppina Curletti (Mongardino AL 1866 - Mongardino 1889): Cenni biogra-
fici delle Figlie di Maria Ausiliatrice defunte nel secondo decennio dell’Istituto (1883-1892).
Torino, SEI 1920, pp. 118-119.
72 Suor Bianca Lemoyne (Genova 1857 - Torino 1917): Cenni biografici delle Figlie di
Maria Ausiliatrice defunte nel biennio 1917-1918. Torino, Scuola Tipografica privata Istituto
FMA 1959, pp. 88-92.
73 Suor Decima Rocca (1871-1967).

3.10 Page 30

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78 Grazia Loparco
seggio. Nell’inverno una volta per settimana.
Ricreazione: Quattro ore al giorno.
Refezioni: Quattro al giorno. Minestra, pietanza e pane; carne tre volte la settimana e
vino tutti i giorni.
Ginnastica: Fanno esercizi ginnastici tutti i giorni.
Nettezza: Questa è tenuta in modo soddisfacente. Vi sono nell’Istituto bagni per la
pulizia personale.
Amministrazione: L’Istituto si mantiene colla retta delle convittrici74 e delle allieve
esterne. All’insufficienza dell’entrata supplisce il fondo della Congregazione delle
Salesiane, detta di Maria Ausiliatrice.
L’Ispettrice
F. Morandi
b) Relazione autografa dell’ispettrice G. Fojanesi Rapisardi.
Oggetto: Relazione della visita fatta all’Educatorio S. Teresa in Chieri, il 1° maggio
1894
Al Ministero della Istruzione Pubblica. Divisione per le Scuole Normali, gli Educan-
dati e i Collegi. Roma
Torino, 3 maggio 1894
L’Educatorio di S. Teresa fu aperto in Chieri, circondario di Torino, dalle suore
di Maria Ausiliatrice, (congregazione religiosa fondata da Don Bosco) nel 1878 “con
lo scopo di dare alle educande un insegnamento morale e scientifico che non lasci
nulla a desiderare per giovanette di cristiana e civil famiglia”. Così dice il programma
stampato.
Il casamento in cui l’Istituto ha sede è ridotto, ma trovasi in buone condizioni
igieniche: è ben esposto, ventilato, ed ha capacità sufficiente per una cinquantina di
convittrici; è tenuto in mediocre stato: ha un cortile e un giardino.
Direzione: il Collegio è privato e dipende dalla Congregazione religiosa delle suore
di Maria Ausiliatrice; ora lo dirige per l’andamento interno Sr. Angelina Sorbone75,
con pat.e sup.e Genova 1880 e Diploma di lettere italiane, storia e geografia dell’Uni-
versità di Genova 1892. Bisogna però che dica di non aver veduto né questo nè i titoli
delle altre insegnanti, perché mi fu detto che erano tutti a Nizza del Monferrato,
dov’è la Casa Madre e la direzione generale della congregazione a cui queste Suore
appartengono. La direttrice invigila specialmente all’ordinamento didattico e insegna
lingua italiana e storia nella 2a classe del Corso complementare: è mediocremente
colta, o almeno tale si dimostra; mi pare che abbia anche poca attitudine all’insegna-
mento, perché non è stata capace non solo di fare lezione in mia presenza, ma nep-
pure di rivolgere delle domande alle alunne sulle materie che insegna: è bensì molto
ordinata e attiva.
74 Nel modulo sintetico specifica che la retta ammonta a L. 24 mensili.
75 Su suor Angiolina Sorbone cf nota 30.
76 Suor Rosa Rota (Lu Monferrato AL 1864 - Pessione 1950): Facciamo memoria...
1950, pp. 352-355.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 79
Insegnanti: Sr. Rosa Rota76, con pat.e sup.e Genova 1884 è maestra del corso elem.re
inf.re nelle ore antimeridiane fa lezione alla 1a e alla 2a unite; e nel pom. alla 3a; ha
una cultura limitata, ma ha buona attitudine per l’insegnamento, una certa prontezza e
molto zelo.
Sr Caterina Costamagna77, pat.e sup.e Torino 1891, è m.a del corso elem.e
sup.e, le cui due classi tiene unite: è timidissima e incerta; l’ho appena sentita;
se devo giudicare dal profitto delle alunne sono costretta a dire che avrebbe ancora
bisogno di studiare e di far pratica.
Sr. Giuseppina Camusso78, pat.e elem.e sup.e Torino 1887, insegna lingua ita-
liana e geografia nella 1a classe complementare, e la sola geografia nella 2a id.: non la
ho veduta, perché aveva dovuto assentarsi per alcuni giorni dall’Istituto.
Sr. Claudina Baserga79, pat.e sup.e Torino 1892, insegna Aritmetica e Scienze,
Calligrafia e Disegno nelle due complementari: anche questa non m’è riuscito di
sentirla; ha cercato mille scuse per sfuggire dal far lezione, prima mi è stato detto
che non era all’Istituto, poi che non stava bene, finalmente la ho veduta, ma solo un
momento alla sfuggita, cosicché non potrei davvero giudicarla.
Sr. Cristina Di Bernezzo è m.a di musica e di lingua francese: non ha titoli.
Sr. Teresa Piacentino 80, m.a di lavoro.
Educazione religiosa e morale: Si assicura che le pratiche religiose imposte alle
alunne siano: ascoltar la messa tutte le mattine, e recitare le preghiere della sera; la
confessione e la comunione sono libere. In ogni modo, l’indirizzo educativo è molto
ascetico, e temo che si miri più a far delle monache che ad allevare fanciulle per la fa-
miglia e la vita civile; prova ne sia che gran parte di queste suore furono già educande
o in questo o in altro collegio diretto dalla medesima congregazione religiosa. Certo
si è che nel modo di fare manca, in generale, la franchezza e la sincerità.
Il Direttore spirituale, Don Giovanni Branda, dà l’insegnamento religioso spie-
gando tutti i sabati il catechismo.
I parenti possono visitare le figlie loro una volta la settimana, ma non si permette
mai, entro l’anno scolastico, alle educande di uscire, neppure per un giorno, coi genito-
ri; misura che io trovo eccessiva. Le visite sono concedute più spesso in caso di malat-
tia.
Le comunicazioni delle alunne colla direttrice sono facili e frequenti; credo anzi
che essa si mostri con loro molto indulgente e molto sollecita, affinché stieno volen-
tieri in collegio e vi si affezionino.
La disciplina è mediocre: è mantenuta con le classificazioni e con la distribu-
zione settimanale di medaglie per lo studio, per il lavoro, l’ordine e l’urbanità; ho no-
tato che mancava quella per la condotta, la quale dovrebbe essere la più importante.
Alla fine dell’anno scolastico, dopo gli esami, si fa una pubblica e solenne di-
stribuzione di premi.
77 Suor Caterina Costamagna (Caramagna CN 1872 - Vercelli 1947): Facciamo memoria...
1947, pp. 134-138.
78 Suor Giuseppina Camusso (Torino 1868 - Vittorio Veneto TV 1952): Facciamo memo-
ria... 1952, pp. 67-84.
79 Suor Claudina Baserga (Meda MI 1868 - Sant’Ambrogio Olona VA 1954): Facciamo
memoria... 1954, pp. 38-47.
80 Suor Teresa Piacentino (Rocchetta Tanaro AL 1858 - Grignasco NO 1913): Cenni bio-
grafici...1912-1914, pp. 244-253.

4.2 Page 32

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80 Grazia Loparco
Il corso elementare è ripartito in cinque classi, che sono tenute da due maestre;
il corso perfettivo in due classi. Nelle classi elem.ri si seguita il programma governa-
tivo; le ore d’insegnamento sono tre il giorno e due quelle di studio. Le materie del
corso perfettivo sono le stesse del corso elementare: ho chiesto il programma, ma non
è stato fatto, poiché non si fa che ampliare ciò che è stato studiato nel corso elem.re,
dando cure speciali alla lingua italiana; così mi è stato risposto.
Le ore destinate a ciascuna materia di studio sono:
Lingua italiana: ore 6 la settimana; Aritmetica ore 4; Scienze, Storia, Geografia,
Disegno, Calligrafia 2; Ginnastica 1.
Non sono materie obbligatorie la musica, la lingua francese e il disegno di pae-
saggio e di figura.
Gli esami si danno alla fine di luglio, son privati; entrano bensì nella commis-
sione esaminatrice insegnanti estranei al Collegio. Dopo aver cercato di assistere alle
lezioni delle maestre senza esservi riuscita, o per la timidezza eccessiva o per la in-
certezza loro, ho dovuto contentarmi di fare io stessa delle domande, e promuovere
così qualche esperimento da parte delle alunne, che insieme con l’esame dei quaderni
ha potuto farmi conoscere il grado di cultura delle alunne stesse.
Sono rimasta assai soddisfatta del corso elem.re inf.e in cui, bambine dai sei ai
dieci anni, han letto benino, dimostrando una certa prontezza nello spiegare il senso
delle cose lette, e una sufficiente correttezza nell’esprimersi.
Poi, devo dire la verità, via via che le classi salivano, la mia soddisfazione, pur-
troppo, diminuiva: dove ho trovato maggiore insufficienza è nella correzione dei com-
ponimenti, trascurata moltissimo; in generale i temi ne sono bene scelti, tutti educativi
e adattati alla condizione e all’età delle alunne; ma l’ortografia, la sintassi ed il pensie-
ro errati e falsi, anche nella 2a classe compl.re. La revisione ne è fatta alla lesta e molto
superficialmente dalla maestra, la quale poi non si assicura se le alunne capiscano e stu-
dino le correzioni, e se le facciano, copiando i componimenti; così si spreca un tempo
prezioso. Ho dati e ripetutamente consigli in proposito, raccomandando che la corre-
zione dei componimenti sia fatta, per quanto si può, in classe, dopo una prima lettura
accurata della m.a e che serva di lezione a tutte le alunne della medesima classe.
L’Aritmetica, al solito, difetta nella parte pratica e utile, e nel calcolo mentale;
la Storia, la Geografia, le Scienze naturali si studiano superficialmente e quasi solo
per via di esercizi mnemonici, i quali poi vengono trascurati là dove potrebbero es-
sere di aiuto all’insegnamento della lingua italiana; ho domandato infatti se si sapeva
qualche bella poesia di autore moderno, o qualche pezzo di prosa, e nessuna edu-
canda ha saputo dir nulla.
Libri di testo: Corso elem.re inf.re: libro di lettura Rinaldi; Raccontini storici Lanza.
Corso elem.e sup.e: Libro di lettura Avòli, Grammatica Scavia; Aritmetica Scarpa e
Borgogno, Storia Naz.le A. C., Geog.a Borgogno, Storia Sacra Don Bosco.
Corso Compl.re: Italiano: Fior di letture - Alessandro Fabre; Precetti di letteratura ita-
liana - Celestino Durando; Storia A. C.; Geog.a Hugues, Arit.ca A. C.; Scienze: Sunti
di Zoologia e di Botanica; Catechismo - Schüller; Grammatica francese: Javal; libro
di esercizi id. - Ghiotti.
Le ore destinate al lavoro sono due il giorno, (e più il giovedì) durante le quali,
solo per mezz’ora, si fa una lettura spirituale; delle belle arti la musica è coltivata più
volentieri e con maggiore successo dalle alunne. Insieme con le convittrici si tengono
poche bambine esterne a pagamento.
Educazione fisica - Igiene. Si dà insegnamento di ginnastica; le educande escono a

4.3 Page 33

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 81
passeggio una volta la settimana, regolarmente, e di più nella buona stagione; le ore
di ricreazione sono tre il giorno. Il Collegio sta aperto tutto l’anno; ma se i parenti lo
desiderano si concedono alle alunne alcuni giorni di vacanza, entro il mese di set-
tembre, da passare in famiglia; quelle che rimangono nell’Istituto fanno frequenti
scampagnate, e hanno solo qualche ora di studio il giorno. Le camerate sono due,
composte da una ventina circa di alunne. Nel collegio vi è una tinozza per i bagni; ma
l’ordine e la pulizia vi sono mediocremente curati.
Le refezioni sono quattro; e siccome le rette sono due, così anche il trattamento
non è uguale per tutte, cosa che io non ho approvata. Per la retta ordinaria, che è di
24 lire il mese, si dà: a colazione, pane, caffè e latte o frutta; a desinare, pane a piaci-
mento, minestra, una pietanza, vino e frutta; a merenda, pane; a cena, pane come
sopra, minestra, pietanza o frutta e vino.
Per la retta di 32 lire, oltre il vitto sopra indicato, si dà una seconda pietanza a
desinare, e pietanza e frutta a cena. Ma, come ho detto, queste distinzioni alla stessa
tavola, a me non piacciono, né ci dovrebbero essere in un luogo educativo.
La salute è ottima.
Il materiale scolastico è discreto; sono stati iniziati un museo pedagogico e una biblio-
teca; non mancano i quadri murali per la nomenclatura, le carte geografiche, i solidi
geometrici e i modelli pel disegno. Anche i banchi sono sufficientemente bene scelti 81.
La Ispettrice governativa
Giselda Fojanesi Rapisardi
c) Risposta del ministero alla precedente relazione: minuta di N. Castellini al prefetto presi-
dente del Consiglio Scolastico di Torino; firma autografa di Giovanni Ferrando, direttore capo
della divisione per l’istruzione superiore.
Prot. N. 13250.
Oggetto: Relazione sull’Istituto di S. Teresa in Chieri
Roma, addì 29 agosto 1894
Soddisfacenti sono, in generale, le notizie che la signora ispettrice Rapisardi
fornisce al Ministero sullo stato dell’Istituto di S. Teresa da lei visitato.
Il locale, per quanto potesse esser meglio tenuto, si trova infatti in buone condi-
zioni di ampiezza e di igiene; dà frutto la educazione impartita alle giovanette, e la-
scia poco desiderio l’insegnamento, che le maestre aiutano con i mezzi didattici dei
quali le scuole son provvedute.
Certo, il profitto degli studi apparirebbe maggiore, ove tutte le insegnanti allo zelo,
che è pregio comune, aggiungessero la perizia: ma penserà la ispettrice ad ottenere risul-
tati più larghi e sicuri, dando alle maestre quei consigli didattici che stimerà necessari.
Parmi dunque che i provvedimenti da prendersi si restringano a uno solo; al-
81 Nel modulo sintetico riassume le cifre e i dati: 48 allieve nelle 7 classi. Un errore
su suor Sorbone: si parla del diploma di Italiano, storia, geografia conseguito all’Università di
Torino nel 1892, invece di Genova.
“Materiale scolastico discreto per qualità e quantità. Il locale, ridotto, in buone condi-
zioni igieniche: ha un cortile e un giardino”.
L’ispettrice osserva di non aver visto i titoli di studio, che sarebbero tutti a Nizza.

4.4 Page 34

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82 Grazia Loparco
l’aiutare cioè la direzione dell’Istituto perché questo venga tenuto con esemplare or-
dine di proprietà e pulizia. E la S. V. Imm.a mi farà cosa grata se vorrà scrivere alla
direttrice in tal senso. Frattanto la prego comunicare alla ispettrice questa lettera,
come riscontro alla sua relazione.
Il Ministro
Ferrando
4
Novara
ACS, MPI. Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 41, fasc. 80 “Novara città”
a) Relazione autografa dell’aiuto ispettrice Giselda Fojanesi Rapisardi.
Oggetto: Rapporto della visita fatta al Laboratorio delle FMA in Novara il 7 marzo 1890
Al Ministro della P. Istr. Divisione per l’istruzione primaria e popolare
Novara 7 marzo 1890
Nell’elenco degli Istituti femminili datomi dall’ufficio del R. Provveditore agli
studi, non figurava questo di cui ora riferisco. Ma da alcune voci sentite in città e da
domande mossemi in altri educatori, venni a conoscere l’esistenza di questo. Allora
domandai al Provveditorato perché era stato omesso sull’elenco e mi fu risposto, che
a questo ufficio non constava ufficialmente che esistesse un tale istituto poiché non
era stata fatta richiesta alcuna di autorizzazione, per l’apertura, né erano state fatte
pratiche di alcun genere a quello scopo. Bensì, per via indiretta, anche lì si sapeva l’e-
sistenza di esso e quindi mi si consigliava d’andare ad accertarmi e vedere come sta-
vano le cose.
Stamane alle 9 am infatti mi son presentata alla porta dell’Istituto e, alla Suora
che è venuta ad aprirmi, ho domandato della superiora. Mi sono state fatte molte dif-
ficoltà, con poca buona grazia; allora ho detto di consegnare alla superiora la mia
carta da visita, col mio titolo e una lettera indirizzata alle Direttrici degli Educatori
femminili della provincia, firmata dal Prefetto, nella quale si spiega il mio mandato.
Poco dopo è comparsa la superiora alquanto turbata, che con un piglio molto
reciso mi ha detto esser quella una casa interamente privata, che non si trattava affatto
di un convitto, ma di un oratorio festivo e di un laboratorio di esterne adulte. Allora
ho domandato su quali basi fossero fondate le voci che correvano in città, che ci fos-
sero cioè delle convittrici. Qui s’è confusa e mi ha risposto, che, infatti, ne avevano 5.
Ed io ho soggiunto, perché avendo convittrici non era stata chiesta l’autorizzazione
voluto al R. Provveditore, come dagli art. 190.191.192, del Regolamento unico per
l’istruzione elementare approvato con R. D. 16 febbraio 1888.
Perché non credeva l’aver cinque bambine interne, costituisse un convitto. E
siccome io insistevo dicendo di avere l’obbligo e il dovere di visitare l’Istituto, essa
mi ha risposto che senza il permesso dei suoi superiori non poteva introdurvi alcuno.
Le ho detto che si procurasse questo permesso e che sarei tornata alle 2 pm.
Oggi dunque, all’ora stabilita, sono tornata e, insieme con la superiora, ho tro-
vato un prete il quale ha voluto convincermi e persuadermi, che non trattasi assoluta-
mente di un educatorio, ma che il solo caso ha riunito quelle cinque bambine convit-
trici, tre delle quali sono parenti di due monache e le altre sono state ammesse per ne-
cessità; ha aggiunto che due sono d’età inferiore ai sei anni, quindi ne rimarrebbero

4.5 Page 35

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 83
tre da doversi istruire, una di 8 e due di 13 anni; a queste si fa scuola privata indivi-
duale da una suora patentata. Per il rimanente ha ripetuto che si tratta di un oratorio
festivo e di un laboratorio per adulte esterne, senza nessun carattere educativo.
Che la intenzione di aprire un educatorio c’era, ma che quando parrà opportuno,
saranno fatte presso le autorità scolastiche locali le pratiche per ottenere l’autorizza-
zione. Intanto mi sono stati fatti vedere i laboratori e le convittrici, due delle quali
sono bimbe di 4 anni. Ho anche visitato le due stanze dove si tengono a dormire: due
solai, sotto il tetto, bassissimi di soffitto e che non potrebbero contenere un numero
maggiore di letti. Mi è stato assicurato però che, qualora il convitto, col tempo, pi-
gliasse uno svolgimento, si penserebbe a ridurre il locale e anche a fabbricare. La po-
sizione di esso è assai buona; ha un bel giardino, un cortile e stanze vaste e ben aerate
al pianterreno, che ora servono di laboratori. Stando così le cose, non ho creduto bene
d’insistere e mi sono ritirata senz’altro, avendo in qualche modo constatato, che un
principio di Convitto c’è, e che, se si facevano tante difficoltà per introdurmi, la ra-
gione era di non aver fatto le cose in regola e secondo la legge. Di tutto ciò ho dato
conto all’Ufficio del R. Provveditore.
Giselda Fojanesi Rapisardi
Ispettrice-aiuto per gli Educatori femminili
b) Relazione autografa dell’ispettrice Felicita Morandi su carta semplice.
Monza, 8 marzo 1893
Relazione della visita fatta dall’Ispettrice Felicita Morandi all’Istituto Maria Immaco-
lata in Novara
Fondazione: Nell’anno 1888 le Suore Salesiane apersero quest’Istituto come
Laboratorio di Artigiane e Oratorio festivo, secondo il metodo del defunto D. Bosco.
Nel 1890-91, apersero anche l’Educatorio, che fin dal primo anno accolse 25
educande, ed ora ne contiene già 52, divise in cinque classi; e nel così detto corso di
perfezionamento.
Casamento: L’edificio è in buona posizione, vasto, e ben ridotto, con ampi e as-
solati locali. Ha annessi giardino e cortile.
Direzione: Come tutti gli Istituti monastici, questo ha un Prete Direttore
esterno, da cui dipende ossequiosamente la Direttrice interna. Questa, di nome Suor
Luigia Cucchetti 82 [sic], ebbe patente di grado superiore nel 1886 e conseguì il
Diploma di belle lettere all’Università di Genova nel 1892. Perciò insegna letteratura
nella II classe complementare. È giovane astuta, che ha molta comunicativa.
82 Suor Luigina Cucchietti (Pavone Canavese TO 1865 - Livorno 1924): Facciamo
memoria... 1924, pp. 87-100.
83 Suor Delfina Guido (Grava AL 1860 - Mathi TO 1923): Facciamo memoria... 1923,
pp. 41-46.
84 Su suor Angiolina Vallarino cf nota 43.
85 Suor Caterina Novo (Torino 1860 - Villanova Monferrato AL 1937): Facciamo memo-
ria... 1937, pp. 244-252.

4.6 Page 36

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84 Grazia Loparco
Maestre: Suor Delfina Guido 83, con pat.e inf.re 10 agosto 1881. Suor Angiolina Val-
larino 84, con pat.e sup.e 1° 7mbre 1892, la quale dà anche lezioni di disegno, calli-
grafia e ginnastica. Essa è per ora supplita dalla Suora Caterina Novo 85, avendo do-
vuto assentarsi da Novara per vedere una parente ammalata.
Maestre: Suor Caterina Novo, con patente sup.re 10 agosto 1889, dà anche lezioni di
lingue straniere e di scienze fisiche nella classe 1a complementare e nella 2a.
Suor Emilia Piana86, pat.e sup.re 12 agosto 1886; Suor Gamba Clara87, con pat.e
sup.re 10 agosto 1889; Suor Sofia Cairo88, con pat.e sup.re 12 luglio 1886 dà lezioni
di canto a 32 alunne.
Le alunne interne sono in numero di 52, e le esterne in numero di 16, unite nelle
classi, come segue: Classe elem. I, allieve interne 6 ed esterne 6, dagli anni 5 agli 8;
2a nessuna; III, interne 10 ed esterne 2, dagli anni 9 ai 12; IV, interne 10 ed esterne 2,
dagli anni 9 ai 15; V, interne 11 ed esterna 1, dagli anni 11 ai 14.
I classe complementare: interne 8, esterne 2 dagli anni 12 ai 16 anni; II: 7 interne e
1 esterna, dagli anni 13 ai 17. Totale N. 68.
Ore di studio: dalle ore 7 alle 8 ant.e, e dalle 5.30 alle 7.30. Lezioni del mattino dalle
8.30 a mezzogiorno. La classe I ha lezione dal tocco e mezzo alle 4.30.
Insegnamenti liberi: Lingue straniere, musica e disegno.
Materiale scolastico: Carte geografiche e cartelloni per la nomenclatura. Solidi geo-
metrici e modelli per il disegno.
Esami annuali: presenziati dal Delegato della Congregaz.ne Salesiana, dal Prof. Tir-
reno e qualche altro Insegnante esterno.
Istruzione: Nelle classi elementari si segue il Programma governativo; per altro nella
3a e 4a classe trovai parecchie alunne assai deboli nella lettura e nell’interpretazione
dei vocaboli; non abituate a spiegare colle proprie parole i concetti studiati a me-
moria. Raccomandai quindi alle maestre d’insistere nelle spiegazioni, e d’esigere che
le allieve ripetano a senso quanto hanno letto, affinché la loro intelligenza si sviluppi
e acquistino nozioni necessarie, esercitandosi così alla riflessione ed alla corretta
espressione delle idee che raccolgono leggendo.
Nelle classi complementari, che si dicono di Perfezionamento, trovai l’insegnamento
più razionale e conforme ai nuovi metodi. Nella 2a classe ebbi un buon saggio d’in-
terpretazione dell’Ode del Parini, l’Educazione. Quanto alla storia, si sa che in simili
Istituti si insegna col testo lasciato da D. Bosco.
Ginnastica: due lezioni la settimana.
Pratiche religiose: Messa ogni giorno. Quanto a preghiere, la Direttrice disse che si
recitano solo la mattina e la sera. Quanto ai Sacramenti, chi non è nell’Istituto non
può verificare se le allieve abbiano l’obbligo di esagerata frequenza.
Disciplina: questa è mantenuta mediante ammonizioni, classificazioni e piccoli ca-
stighi, vale a dire, separazione dalle compagne, o privazione di parte della ricreazione.
86 Suor Emilia Piana (Biella NO 1862 - Talca, Cile 1907): Facciamo memoria... 1923,
pp. 63-72.
87 Suor Clara Gamba (Viarigi AL 1868 - Alì Marina ME 1896): Cenni biografici... 1893-
1897, pp. 124-125.
88 Suor Sofia Cairo (Nizza Monferrato 1868 - Novara 1944): Facciamo memoria... 1944,
pp. 56-63.

4.7 Page 37

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 85
Passeggio: Tre volte la settimana; in estate tutti i giorni.
Refezioni: Quattro al giorno. Cibi sani e abbondanti.
Relazioni coi parenti: Le alunne possono essere visitate dai parenti ogni settimana, e
passar con essi una giornata ogni mese.
Condizioni igieniche: sono buone. L’aspetto delle convittrici è sano.
Ore di ricreazione: tre ore e mezzo ogni giorno.
Retta delle convittrici: Queste sono divise in due categorie: alcune pagano 24 lire il
mese, altre 32, con differenza di vitto, il che non sembrami un buon sistema, potendo
le differenze di trattamento suscitare fra le alunne sentimenti d’invidia da una parte e
d’orgoglio dall’altra.
Il patrimonio è amministrato dal Sacerdote Direttore e dalla Direttrice. Consta delle
doti delle suore e delle rette che pagano le alunne interne ed esterne.
L’Istituto ottenne la superiore autorizzazione, e tiene esposto nella sala il Regola-
mento firmato dal R. Provveditore agli studi.
Le stesse suore tengono, in separato locale, un laboratorio ove si accolgono giovani
operaie che lavorano per proprio conto89.
L’ispettrice
Felicita Morandi
c) Minuta autografa del funzionario ministeriale al prefetto, Agostino Soragni, presidente del
Consiglio Scolastico Provinciale - Novara.
N. Prot. 9192
Roma 15 maggio 1893
Sono piuttosto buone le notizie che mi ha date la Sign. Ispettrice Morandi sul-
l’Istituto femminile della Immacolata in cotesta città. Ma due inconvenienti essa vi ha
trovati: la istruzione deficiente nelle classi elementari superiori, ove parecchie alunne
mostrano di non comprendere quello che leggono, né sanno spiegare i concetti impa-
rati a memoria; e il differente trattamento delle educande, divise in due categorie a
seconda della retta che pagano. Questo modo di trattamento diverso delle alunne, per
riguardo al vitto, non mi sembra conferisca alla educazione morale delle alunne, po-
tendo suscitare l’invidia delle une e l’orgoglio delle altre.
V. S. Ill.ma vorrà comunicare queste osservazioni al Sign. Direttore esterno del-
l’Istituto, che n’è pure l’amministratore ed in pari tempo informarmi dell’entità del
patrimonio e delle rendite di cui il Collegio è provveduto.
Ronchetti
5
Lugo (RV)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
89 Nel modulo sintetico annota “Buono il locale, sufficiente il materiale. 7 le suore maestre.
Natura del Collegio: monastico”.

4.8 Page 38

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86 Grazia Loparco
relazioni (1884-1902), b. 50, fasc. 103 “Ravenna provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Ginevra Bastianelli, su carta intestata: Conservatorio di
S. Gaetano, Lugo, Relazione 1889-90.
Oggetto: Relazione intorno al Conservatorio di S. Gaetano o delle Pericolanti di
Lugo, Provincia di Ravenna.
A sua Eccellenza il Ministro della Pubblica Istruzione - Roma
Lugo, giugno 1890
Eccellenza,
Il Conservatorio delle Pericolanti, posto sotto la protezione di S. Gaetano, in
Lugo, provincia di Ravenna, è di fondazione recentissima avvenuta per la volontà
della Marchesa Maria Spreti Vedova Borea. Questa dama, che sventure domestiche
hanno allontanato dalla vita brillante, ha voluto provvedere all’avvenire di fanciulle
povere e pericolanti sia perché prive di genitori, sia per istrapparle a contatti perico-
losi, ad esempi malvagi. L’intendimento della pia signora è nobile e santo; peccato
che ella vi abbia scelto, come istitutrici, le Salesiane di P. Bosco. Le quali a mio parer
non hanno un vero concetto dell’educazione, e più che altro servono a fini reconditi
esercitando una pressione continua sulle bambine per determinarle a vestire l’abito
dell’ordine 90. L’autorizzazione d’apertura del Conservatorio porta la data del
7 maggio 1890 ed è firmata dal R Provveditore Cav. Depaulis.
Per ora nell’Istituto vi sono tre sole bambine e il numero è così limitato per le
spese d’impianto che la fondatrice ha dovuto sostenere, ma in breve sarà aumentato a
dodici, essendo questo il numero che la Marchesa si prefigge di mantenere. La media
stabilita per ogni alunna, tutto compreso, è di L. 250. Il trattamento è così distribuito;
mattina zuppa in brodo; a desinare minestra e un piatto di carne due volte la setti-
mana, di verdure o di legumi negli altri giorni e il vino a volontà; a cena una pietanza
e un mezzo litro di vino per tutte e tre le bambine; a merenda il solo pane, che è dato
in tutti i pasti senza misura.
L’Istituto è collocato nello stesso palazzo Borea; il dormitorio è vasto e sfogato,
benissimo esposto, i letti in ferro sono tutti uniformi.
Le bambine si ammettono dai sei ai dodici anni e si fanno uscire ai ventuno per
collocarle come fantesche.
L’istruzione comprende il corso elementare inferiore, ma per ora le bambine
appartengono alla I classe perché entrarono analfabete, ma io credo che la scuola non
sia fatta regolarmente tutti i giorni.
Quattro Salesiane dirigono l’Istituto; ad esse la Marchesa corrisponde L. 1500
tutto compreso.
L’amministrazione interna è tenuta dalla Superiora di cui rende conto mensil-
mente alla Marchesa. L’istruzione elementare è impartita dalla Superiora, debita-
mente patentata.
La R. Ispettrice
G. Bastianelli
90 Espressione sottolineata dal revisore ministeriale.

4.9 Page 39

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 87
b) Relazione autografa dell’ispettrice Giselda Foianesi Rapisardi.
Oggetto: Relazione della visita fatta all’Istituto di S. Gaetano in Lugo, il 19 del
corrente mese.
Al Ministero dell’Istruzione Pubblica. Direzione generale per la istruzione primaria
e normale. - Roma
N. 32
Lugo, 21 maggio 1900
Nel 1890 la Marchesa Maria Spreti vedova Borea, destinava il suo palazzo di
Lugo, riserbandosi soltanto un quartierino per abitarvi, ad uso di educandato per fan-
ciulle di condizione civile; a questo scopo fece venire da Nizza del Monferrato delle
suore della società di Maria Ausiliatrice, o di Don Bosco. L’autorizzazione fu rila-
sciata a queste, dal R. Provveditore agli studi in data, 5 marzo 1890.
A dire il vero, in una città piccola come Lugo, non si sentiva il bisogno di avere
un altro educandato, dappoiché, fino dal 1878, vi era quello di S. Giuseppe, e non ca-
pisco il movente che indusse la fondatrice a far concorrenza a quello. Così avviene
che l’uno e l’altro han poche educande.
Il locale, ora proprietà della compagnia religiosa che governa l’istituto, è bello, sano
ed ampio, stato ridotto e riadattato: si compone di due piani con un dormitorio esposto
a nord-est, in cui possono stare 24 letti; quattro sale per le scuole e una per il lavoro,
tutti in buone condizioni e in ottimo stato. All’aperto vi è un giardinetto, e un cortile.
Direzione - Dirige l’istituto Sr. Giuseppina Camusso91 con patente superiore, in data
Torino 1889, intelligente, attiva, e, sotto un’apparente mitezza, molto energica e astuta.
Insegnanti - Sr. Giuseppina Perotti92, con pat.e elem.re di gr. sup.e, in data, Torino
1892, è la maestra del corso elementare inferiore: ha sufficiente cultura e abilità didat-
tica, come Sr. Giuseppina Ghirlanda93, che insegna nella 4a el., ma che non ha ancora
la patente, non avendo fatto i due anni di tirocinio voluti dalla Legge, dopo aver dato
l’esame di licenza con esito felice, alla R. Scuola norm.le di Alessandria nel 1898.
Sr. Antonietta Bosio 94, con pat.e elem.re di gr. sup.re in data, Genova, 1882, è
m.a della 5a el., valente e pratica.
Sr. Marianna Fabaro 95 è m. del giardino d’infanzia, senza titoli, ma dice di aver
fatto pratica, in qualità d’assistente, in un giardino infantile: ha molta pazienza, molto
garbo e molto zelo.
Sr. Vittoria Crotti96 è m.a di lavoro.
91 Suor Giuseppina Camusso: cf nota 78.
92 Suor Giuseppina Perotti (Torino 1872 - Rosà VI 1960): Facciamo memoria... 1960,
pp. 358-362.
93 Suor Giuseppina Ghirlanda non compare nel necrologio FMA.
94 Suor Antonietta Bosio (Bari 1864 - Roppolo Castello VC 1921): Facciamo memoria... 1921,
pp. 62-72.
95 Suor Marianna Fabaro (Poirino TO 1874 - Campo Grande, Brasile 1951): Facciamo
memoria... 1951, pp. 208-212.
96 Suor Vittoria Crotti (Dorno PV 1870 - Novara 1948): Facciamo memoria... 1948,
pp. 100-104.
97 Suor Regina De Gironcoli non compare nel necrologio FMA.

4.10 Page 40

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88 Grazia Loparco
Sr. Regina De Gironcoli 97, con abilitazione per la musica, dà lezione di pia-
noforte e di lingua francese.
Educazione religiosa e morale - L’insegnamento religioso vien dato dalle maestre e
di tanto in tanto dalla Direttrice; le pratiche di pietà d’obbligo per le educande sono le
solite: messa, preghiere e Rosario quotidiani; si dice che la confessione è libera, che
possono farla cioè quando lo desiderano, ciò che significa, il più spesso possibile.
L’indirizzo educativo, apparentemente sembra buono e anche assai civile, ma non
giurerei che tale sia in realtà; certo, nulla s’insegna palesemente che sia contrario alle
istituzioni e agli ordinamenti che ci governano; queste suore sono troppo caute e
troppo accorte per farsi sorprendere in fallo, pure c’è qualche cosa nel modo di fare,
che mi lascia dubbiosa e incerta.
Le alunne interne possono essere visitate dai parenti una volta la settimana, ma
non è conceduto loro di tornare in famiglia, se non per le vacanze autunnali. La disci-
plina è ben mantenuta; forse potrebbe apparire, a prima vista, un po’ rilasciata, perché
le alunne, interne ed esterne, sono molto pronte, senza l’ombra della timidezza; ri-
spondono da sé, e non aspettano la imbeccata delle maestre o della Direttrice quando
sono interrogate, ma io preferisco questo al trovare delle bambine alle quali è stata
tolta ogni spontaneità, ogni sincerità e gaiezza giovanili. Come premi si distribui-
scono delle medaglie settimanali, e si concedono delle passeggiate straordinarie;
si assicura che non occorrono gastighi veri e propri.
Istruzione
Classe infantile, alunne esterne 12; 1a el.98, 12 esterne; 2a el., 2 interne e 2 esterne;
3a el., 2 interne e 5 esterne; 4a el., 4 esterne; 5a el., 4 interne e 5 esterne; lezioni spe-
ciali, 4 interne e 5 esterne.
Si dà la sola elementare di grado superiore, in cinque classi, seguendo il pro-
gramma e l’orario governativi; le ore di studio camerale per le educande sono due il
giorno. Sono lezioni facoltative quelle di musica, di disegno e di lingua francese. Gli
esami privati si danno in luogo; per quelli di licenza si mandano le alunne alle scuole
pubbliche, per quelli di passaggio s’invitano insegnanti estranei al collegio a far parte
della commissione.
L’insegnamento dà piuttosto buoni frutti: le maestre sono tutte giovani, attive e
abili, sanno inoltre tener desto nelle alunne l’amore per lo studio e quindi ottengono
risultati assai soddisfacenti.
Libri di testo: Libro di lettura, in 5a Scavia e Rinaldi; nelle altre classi Avòli; storia -
Costanzo; grammatica - Ferrari; geografia - Valle; aritmetica - Compendio di A. C.
La lettura in comune si fa durante i pasti, cosa che io non approvo affatto, e
qualche volta in tempo di lavoro; si leggono libri di pietà e qualche volta racconti
educativi. Nell’istituto si accettano anche alunne esterne a pagamento, che si tengono
nelle classi insieme con le interne. S’insegnano i lavori prescritti dal programma go-
vernativo; le ore destinate al lavoro sono due il giorno.
Educazione fisica. Igiene - Si fanno fare alle alunne degli esercizi di ginnastica, le
convittrici escono a passeggio due volte la settimana e hanno tre ore di ricreazione il
giorno. È facoltativo, nelle vacanze autunnali, il tornare a casa o andare a villeggiare
con la comunità. Le suore s’incaricano anche di condurre ai bagni di mare quelle edu-
98 Nel modulo sintetico, alle osservazioni: I classe elementare mista (4 maschi e 8 femmi-

5 Pages 41-50

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5.1 Page 41

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 89
cande le cui famiglie lo desiderano.
Nel collegio vi sono tinozze; la pulizia è mediocremente curata. Il vitto è buono
e abbondante; si compone di quattro pasti: a colazione, pane, caffè e latte, o frutta; a
desinare, pane, minestra, una pietanza, frutta e vino; a merenda, pane; a cena, mine-
stra, pietanza o frutta, pane e vino. Il pane non si misura che alla merenda. In media,
giornalmente, si dice che il vitto d’un’alunna costi L. 0,80. La salute è eccellente.
La retta ordinaria per le interne è di L 24 il mese; la tassa scolastica delle esterne è da
L. 2.50 a L.3, secondo le classi. La biancheria, le vesti, i libri i quaderni etc. sono
a carico della famiglia.
Materiale - Le scuole sono arredate assai bene; i banchi sono di un modello igienico
e comodo, di due posti; si hanno le principali carte geografiche, molti quadri murali, i
solidi geometrici e alcuni libri educativi
La Ispettrice governativa
Giselda Fojanesi Rapisardi
c) Osservazione dell’ispettore centrale Napoleone Castellini, in risposta alla precedente relazione.
Roma, 13 luglio 1900
Nulla vi è da osservare.
6
Casale Monferrato (AL)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 59, fasc. 123 “Torino provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Giselda Fojanesi Rapisardi, su foglio intestato: Ispet-
trice governativa degli Educatorii femminili.
N. 4871
Oggetto: Relazione della visita fatta all’“Istituto S. Cuore”, o delle Salesiane, in
Casale Monferrato, nei giorni 5 e 6 Febbraio 1895
Al Ministero dell’Istruzione Pubblica. Divisione per l’istruzione normale, gli Educa-
torii e i Collegi - Roma
Casale Monferrato, 7 febbraio 1895
L’Istituto privato del Sacro Cuore venne aperto in Casale Monferrato (prov.a
d’Alessandria) nell’Ottobre 1893 dalle Suore di Maria Ausiliatrice, “con lo scopo di
dare un insegnamento morale e scientifico a fanciulle di condizione civile, in modo
che non lasci nulla a desiderare per una giovinetta di famiglia cristiana ed onesta”.
L’Istituto ha l’autorizzazione del R. Provveditore degli Studi.
99 Su suor Rosina Gilardi, cf nota 23.

5.2 Page 42

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90 Grazia Loparco
Il casamento in cui il collegio risiede è per ora, in condizioni mediocri, ma è già stata
acquistata un’ala attigua per ampliarlo e migliorarlo. Nello stato presente non può
contenere un numero maggiore di trenta convittrici, anche con un certo disagio, pei
dormitori non sufficientemente vasti, e di cento alunne esterne. Vi è un cortile e un
giardino per le ricreazioni all’aria aperta nelle belle giornate.
Direzione: solo da pochi mesi dirige l’Istituto Sr. Rosina Gilardi 99 (con patente di
maestra elementare di grado superiore, in data, Torino 1890) che a me è sembrata
assai colta, beneducata, attiva e disinvolta: è ancora molto giovine, ma dimostra
energia, e pratica del suo ufficio. Essa dà l’insegnamento religioso-morale alle alunne
del corso complementare.
Insegnanti. Sr. Angiolina Cairo100, pat.e elem.e sup.e Genova, 1885 e Diploma di Let-
tere italiane, Genova 1892 – è Vice-direttrice, e insegna lingua italiana, Storia e Geo-
grafia nel corso compl.re: la ho sentita pochissimo perché s’è schermita con ogni
mezzo non solo dal far lezione, ma anche dall’interrogare le sue alunne; quindi m’è
difficile di poter dare di lei un giudizio sicuro. Credo bensì di non errare dicendo che
ha discreta cultura, molta buona volontà, e amore all’insegnamento, ma che difetta
nel metodo, manca di buon gusto letterario e di senso pratico.
Sr. Maria Sismonda101, pat.e sup.e Torino 1891, è maestra di Scienze naturali, di
lingua francese e di Ginnastica nel corso complementare; dà inoltre lezione di musica
alle educande: è un po’ fredda, ma ordinata, composta e coscienziosa.
Sr. Clelia Genghini102, pat.e sup.e Torino, 1892, è maestra della 5a elementare e
di Aritmetica nelle classi compl.ri: ha buona cultura e sicurezza nell’insegnamento;
dell’Aritmetica trascura forse un poco la parte pratica.
Sr. Onorata Parato103, pat.e sup.e Torino 1890, è maestra della 4a e della 1a; na-
turalmente, dà lezione a queste due classi in ore diverse, essendovi un laboratorio e
maestre apposite pei lavori: è molto molto timida, ma la D.ce mi ha assicurato che
sola con le sue alunne è franca e insegna bene.
Sr. Santina Puppo 104, pat.e inf.e Genova 1892, è maestra della 2a e della 3a:
ha mediocre cultura, e buona attitudine didattica.
Sr. Ottavia Milanaccio 105 e Sr. Marietta Arrighi 106 sono maestre dei lavori.
Alcune di queste maestre sono pure istitutrici.
Educazione religiosa e morale. Le alunne interne hanno l’obbligo di recitare ogni
giorno le preghiere prescritte dal Catechismo, e d’ascoltare la Messa. Si assicura che
100 Su suor Angiolina Cairo, cf nota 15.
101 Suor Maria Sismonda (Parma 1872 - Torino 1910): Cenni biografici delle Figlie di
Maria Ausiliatrice defunte nel triennio 1909-1911. Torino, Scuola Tipografica privata Istituto
FMA 1941, pp. 98-114.
102 Su suor Clelia Genghini (Coriano FO 1872 - Torino 1956), cf Giselda CAPETTI,
Madre Clelia Genghini, Consigliera e Segretaria Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Torino, Scuola Tipografica privata FMA 1962.
103 Suor Onorata Parato (Bra CN 1866 - Torino Cavoretto 1942): Facciamo memoria...
1942, pp. 254-263.
104 Suor Santina Puppo non compare nel necrologio delle FMA.
105 Suor Ottavia Milanaccio (Torino 1865 - Trino VC 1949): Facciamo memoria... 1949,
pp. 258-261.
106 Suor Marietta Arrighi (Busseto PR 1870 - Santiago, Cile 1904): Cenni biografici...
1903-1905, pp. 63-73.

5.3 Page 43

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 91
la confessione e la comunione siano libere. Si dà l’insegnamento religioso cattolico, e
il Morale dalla Direttrice, due volte la settimana, il mercoledì e il sabato, alle alunne
più grandi; ciascuna m.a nella sua classe fa studiare a memoria il Catechismo e
la Storia Sacra.
L’indirizzo educativo, relativamente, per un Collegio governato da una associa-
zione religiosa, è assai buono e civile; le alunne, anche le interne, sono sufficiente-
mente franche e disinvolte; si afferma che queste siano già affezionate al Collegio,
e stieno in esso volentieri.
Ogni domenica, dalle 12 1/2 alle 14 possono esser visitate dai parenti loro,
ma non si concede a nessuna di tornare mai a casa entro l’anno scolastico, misura
che, a dire il vero, io non approvo molto.
Le alunne, interne ed esterne, possono comunicare con la D.ce ogni qualvolta
lo desiderino, eccetto nelle ore di scuola.
La disciplina è buona, e si mantiene coi voti: ho trovati i registri di scuola in re-
gola: non si fa uso di gastighi, adottando il sistema preventivo, così m’è stato detto.
Dopo l’esame finale si fa una solenne distribuzione di premi: ho notato al collo di
molte alunne alcune medaglie con immagini sacre, che credo siano come attestati di
lode per la condotta.
Istruzione
Classe 1a elem.re: 2 alunne interne e 18 esterne; 2a: 1 interna e 10 esterne; 3a: 1 in-
terna e 8 esterne; 4a: 8 interne e 9 esterne; 5a: 5 interne e 16 esterne; 1a complem.re: 8
interne e 13 esterne; 2a: 5 interne e 12 esterne; 3a: 1 interna e 2 esterne.
Il corso elementare è ripartito in cinque classi, e in tre di corso perfettivo o comple-
mentare; nel primo si seguita il programma governativo, con cinque ore di scuola il
giorno, comprese le due di lavori donneschi; nel compl.re si seguita il programma del
corso preparatorio alle Scuole normali; e a questo proposito ho trovato opportuno di
dare qualche suggerimento e qualche consiglio. Si afferma che le Signorine, le quali
frequentano questa scuola, generalmente, non intendono di continuare gli studi del
magistero e di dedicarsi all’insegnamento, bensì di perfezionarsi ed acquistare una
coltura generale adattata a una fanciulla di condizione civile e agiata; credo dunque
che sarebbe cosa saggia di modificare quel programma, specie nella lingua italiana, e
nella storia, rendendolo un po’ più vasto con l’aggiungervi nell’ultimo anno delle no-
tizie intorno alla Storia letteraria e alle opere maggiori della nostra letteratura, così di
prosa come di poesia, insieme con alcune letture di esse; e per la storia, principiare
dall’antica e venire, cronologicamente, fino ai nostri tempi.
Le alunne convittrici studiano due ore e mezzo il giorno. Nel corso perfettivo
sono date ogni settimana due ore all’insegnamento religioso-morale; otto allo inse-
gnamento della Lingua italiana, due alla Storia, una alla Geografia, due all’Aritme-
tica, due alle Scienze naturali, due al Disegno, una alla Calligrafia, tre ai Lavori don-
neschi, una alla Ginnastica, una al Canto, una alla lingua francese. Sono tutte lezioni
obbligatorie, meno quest’ultima, alla quale si aggiunge la musica per il pianoforte.
Gli esami finali si danno nella prima metà di luglio; sono privati, e la commis-
sione d’esame è formata di professori estranei al Collegio.
Questo è il secondo anno di vita dell’Istituto, ed ha già uno svolgimento straor-
dinario, forse insperato, tanto più che Casale ha una Scuola Municipale di perfeziona-
mento, ordinata come le Scuole magistrali governative; però ancora l’istruzione non
è impartita con molta sicurezza, né dà risultamenti degni di gran lode. Le tre classi
del corso compl.re si tengono unite, cosa che diminuisce molto la efficacia dell’inse-

5.4 Page 44

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92 Grazia Loparco
gnamento; pare che nel prossimo anno, allorché il locale sarà più ampio, si terranno
separate.
Fra i diversi esperimenti da me promossi in questo corso, feci leggere alcuni
componimenti; i temi erano: “Raccontate che a Carolina non piaceva il pane, e come
rimanesse meravigliata e commossa nell’accorgersi che una povera bimba mangiava
avidamente i pezzi da lei gettati via”; “Il coscritto”; e “Il primo giorno di scuola”; ne
trovai lo svolgimento un po’ stentato e non molto corretta e facile la forma. Biasimai
il metodo di far comporre per imitazione, e di dettare quindi il componimento, come
correzione. Furono fatti assai bene degli esercizi di grammatica con la lettura, e si di-
mostrò una discreta cultura generale nella Storia, nella Geografia e nelle Scienze na-
turali. Nell’Aritmetica trovai curata la teoria più della pratica. I quaderni si tengono
con molto ordine. L’insegnamento della lingua francese dà scarso profitto.
Le classi elem.ri sono tutte separate, meno la 2a e la 3a; e si tenta di usare in esse
il metodo oggettivo, con le lezioncine di cose, ma si ha poca abilità nell’applicarlo.
Libri di testo pel corso elem.re: Sillabario Rinaldi; Libri di lettura - Maria di G.
Lanza; Grammatica - Ferrari; Aritmetica - Scarpa e Borgogno; Geografia - Borgogno;
Storia A. C. Consigliai di cambiare quelli che non erano stati approvati dalla Com-
missione Centrale.
Libri pel corso compl.re: Libro di lettura: “Le mie prigioni” di Silvio Pellico;
Grammatica Parato, Storia A. C.; Geografia Hugues, Scienze Nat.li Pocarni; Arit.ca
A. C., Ginnastica - Valletti; corso pratico di grammatica francese - Puget.
Suggerii di prendere una buona Antologia di autori moderni come libro di testo,
e di lasciare “Le mie prigioni” come libro di lettura libera educativa e morale, ag-
giungendovi anche “I doveri dell’uomo” dello stesso autore.
Le alunne della scuola elementare, come ho già accennato, han due ore il giorno
di lavoro; quelle delle classi complementari tre la settimana; il laboratorio è un po’
ristretto, ma in seguito sarà cambiato con un altro più grande. Insieme con le convit-
trici, in tutte le classi, sono alunne esterne a pagamento.
Educazione fisica – igiene. Le educande escono a passeggio tre volte la settimana;
han tre ore di ricreazione il giorno; nelle vacanze autunnali vanno a casa.
Le camerate son due, di quindici alunne circa ciascuna. Nel Collegio non vi
sono bagni, né i mezzi necessari, secondo me, per ottenere una scrupolosa pulizia
della persona; cosa che io raccomandai vivamente e ripetutamente di curare.
Le refezioni sono quattro: a colazione si dà pane e caffé col latte; a desinare,
pane a piacimento, minestra, una pietanza, vino e frutta; a merenda, pane; a cena, mi-
nestra, pietanza o frutta e vino. Con questo trattamento si paga una retta mensuale di
24 lire; pagandola di 32 si aggiunge qualcosa a desinare e a cena. Io non approvai tale
diversità di vitto alla stessa tavola.
Le alunne esterne pagano 3 lire pel corso elem.re e 5 pel corso compl.re.
L’arredamento scolastico è buono, ma un po’ scarso: i banchi sono moderni e co-
modi; si hanno dei quadri murali e delle carte geografiche; mancano i solidi geome-
trici, i gabinetti per l’insegnamento delle scienze, e una raccolta per l’insegnamento
oggettivo.
La Ispettrice governativa
Giselda Fojanesi Rapisardi

5.5 Page 45

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 93
b) Minuta della risposta alla precedente relazione, redatta da Napoleone Castellini su modulo
a stampa. Firma autografa del Sotto Segretario di Stato, Costantini.
Alla Signora Giselda Foianesi Rapisardi ispettrice degli educandati femminili
N. Prot. 4871
Risposta alla relazione del 7 febbraio 1895
Oggetto: Sull’Istituto del Sacro Cuore, in Casale Monferrato
Roma, addì 23 marzo 1895
La S. V. torni sul principio dell’anno scolastico venturo ad ispezionare l’Istituto
del Sacro Cuore in Casale Monferrato, per vedere se il locale sia stato ingrandito, per
modo da togliere il grave inconveniente del dar lezione contemporaneamente a più
classi nella medesima sala, e per vedere altresì come siasi provveduto a migliorare
l’andamento didattico.
Il Ministro
F. Costantini
7
Conegliano Veneto (TV)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-902), b. 60, fasc. 127 “Treviso provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Giselda Fojanesi Rapisardi.
N. 12
Oggetto: Relazione della visita fatta all’Istituto Immacolata in Conegliano Veneto, il
giorno 24 del corrente mese
Al Ministero dell’Istruzione Pubblica. Direzione generale per la istruzione primaria e
normale. Divisione per l’istruzione normale, gli Educatorii e i Collegi. Roma
Conegliano Veneto, 25 febbraio 1899
Quest’istituto privato fu aperto in Conegliano Veneto nel 1897 dalla Compagnia
religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fondata da Don Bosco, la cui Casa Madre
è a Nizza Monferrato. Lo scopo dell’istituto è di educare fanciulle di condizione
civile. L’autorizzazione del R. Provveditore della provincia di Treviso è in data 27
gennaio 1898.
Il casamento - ridotto, proprietà della stessa Compagnia religiosa è in buona posi-
zione, sano, sufficientemente ampio e comodo; è composto di due piani; i dormitori
sono tre, e vi si potrebbero tenere fino a 25 convittrici, per ora, non essendoci che
7 allieve interne, se ne usa uno solo esposto a mezzogiorno. Le sale per le scuole
sono 5, una delle quali è per il lavoro. Vi è un ampio piazzale all’aperto per le ricrea-
107 Su suor Clelia Genghini cf nota 102.

5.6 Page 46

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94 Grazia Loparco
zioni e una sala per le brutte giornate.
Direzione – Dirige l’istituto dall’apertura di questo Suor Clelia Genghini107, con pa-
tente elementare di grado superiore, ottenuta a Torino nel 1892: è giovane, intel-
ligente, con belle maniere e molta furberia. Ha discreta cultura e insegna alcune ma-
terie in una classe di perfezionamento che si fa seguire al corso elementare superiore.
Insegnanti - Sr. Savina Del Negro 108, pat.e elem.re di gr. sup.e Torino 1889, insegna
in 3a e 4a, e calligrafia, disegno, storia e geografia nella classe di perfezionamento.
È alquanto timida, ma ha conoscenze di metodo, ordine e chiarezza nell’esprimersi.
Sr. Maria Rebaudengo 109, senza titoli, insegna sotto la vigilanza della direttrice,
in 1a e in 2a, ma io non le ho sentito dire neppure una parola. Sr. Giuseppina Bocca-
latte110 è maestra di lavoro.
Educazione religiosa e morale - L’istruzione religiosa vien data dalle suore, ed
è quella alla quale si dà maggiore importanza e maggior tempo. Si dice che non si
fa l’obbligo alle educande se non di pregare in comune mattino e sera, d’assistere
alla messa la domenica e le altre feste comandate, d’accostarsi alla confessione una
volta il mese, ma se vogliono, possono anche sentir messa tutte le mattine e confes-
sarsi più di frequente. L’indirizzo educativo e tutto l’insegnamento hanno un’im-
pronta palese di misticismo.
Le convittrici possono esser visitate dai parenti una volta la settimana, ma non
si concede loro di tornare in famiglia mai durante l’anno scolastico.
La disciplina è mantenuta con le classificazioni; come premi si danno dei libri;
non si fa uso dei gastighi; bastano le ammonizioni e la sottrazione dei voti.
Istruzione
Classe 1a el.: 3 alunne esterne; 2a, 4 esterne; 3a, 1 interna e 3 esterne; 4a, 1 interna e
5 esterne; di perfezionamento, 5 interne e 7 esterne.
L’Istituto è ancora nascente, né ha preso in questi due anni grande sviluppo;
così la istruzione è limitata alla elementare di grado superiore. Alcune alunne, che
l’anno scorso frequentarono la V classe, quest’anno cercano di perfezionarsi in
qualche materia, chi nel disegno, chi nei lavori donneschi, chi nella lingua italiana,
senza seguire un programma ben determinato. In seguito, se il numero delle alunne
aumenterà, si penserà a istituire un regolare corso di complemento. Nelle classi
elementari (quest’anno manca la 5a) si seguono i programmi governativi; le ore di
insegnamento sono tre il giorno e due quelle di studio. Sono facoltative le lezioni di
lingua francese, e di pianoforte. Gli esami si daranno in luglio, per la prima volta, e vi
s’inviteranno, forse, le autorità civili e religiose del paese.
L’insegnamento, per ora, non dà frutti molto sodisfacenti [sic]111; le alunne in
generale, sono molto indietro, leggono e scrivono poco correttamente, e mostrano
grande incertezza nello esprimersi e nel rispondere a qualunque interrogazione si
faccia loro. La direttrice ha convenuto di ciò, e spiega la cosa col dire che le alunne
provengono da scuole diverse, che alcune sono nell’Istituto, o lo frequentano come
esterne, soltanto da pochi mesi, quindi si riscontra in loro quell’incertezza che deriva
sempre dal cambiamento d’insegnante e di metodo.
108 Su suor Savina Del Negro, cf nota 28.
109 Erroneamente l’ispettrice aveva pensato che fosse una religiosa, come attesta l’ispe-
zione successiva dell’ispettore circondariale.
110 L’assenza del nome nel necrologio è indizio di uscita dall’Istituto.
111 Sottolineato a matita blu e nota al margine: “Male!”.

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 95
Libri di testo: Per la lettura: Rinaldi, Avòli, Silvio Pellico (Le mie prigioni), qualche
pezzo dei Promessi Sposi; Storia nazionale - Costanzo, A. C., Grammatica - Forna-
ciari; Geografia - Valle e Hugues; Aritmetica - Barilli.
Si destinano delle ore alla lettura in comune e si leggono libri di devozione, rac-
conti morali e ascetici.
Nelle classi, insieme con le convittrici, si tengono anche alunne esterne a paga-
mento. S’insegnano i lavori di maglia, cucito e ricamo; ho raccomandato con insistenza
i rammendi, i rattoppi, tutte le accomodature in generale, tanto utili nelle famiglie.
Le ore del lavoro sono due il giorno. Siccome le alunne pagano una retta molto
tenue (Lire 28 il mese) così, le più grandi hanno l’obbligo di lavorare per l’Istituto.
Educazione fisica – Igiene - S’insegna un po’ di ginnastica; le educande escono a pas-
seggio due o tre volte la settimana; hanno due ore e mezzo di ricreazione il giorno; nelle
vacanze tornano a casa e vi rimangono due mesi e più. Nel collegio non vi sono bagni,
e temo che la pulizia della persona non sia curata come sarebbe necessario che fosse.
Il vitto è composto di tre pasti e una merenda; la qualità dei cibi è buona; a co-
lazione si dà il caffè e il latte, e pane; a desinare, pane e minestra a volontà, due pie-
tanze e vino; a merenda, pane; a cena pane e minestra a volontà, pietanza varia e vi-
nello. Il vitto di ciascun’alunna costa in media da L 0,80 a L 0,85 il giorno. La salute
è buona. Le esterne pagano dalle 3 alle 5 lire il mese, secondo le classi. La famiglia
fornisce alle convittrici la biancheria e il vestiario.
Materiale. Le scuole sono arredate sufficientemente bene; i banchi sono di un mo-
dello assai comodo; si hanno le carte geografiche d’Italia, d’Europa e il mappa-
mondo. I solidi geometrici si sono fatti fare di cartone dalle stesse alunne. Vi è una
raccolta di libri, per la massima parte ascetici.
La Ispettrice governativa
Giselda Fojanesi Rapisardi
b) Minuta della richiesta di ulteriore ispezione da affidare all’ispettore circondariale, rivolta al
provveditore di Treviso, con firma autografa dell’ufficiale F. Corrara, in data 22 giugno 1899.
Oggetto: Sulle scuole elementari annesse all’Istituto dell’Immacolata di Conegliano
All’ill.mo Sig. R. Provveditore agli Studi di Treviso:
N. Prot. 5320
Abbia la S. V. la bontà di far visitare al Sign. Ispettore circondariale le scuole
elementari tenute nell’Istituto dell’Immacolata in Conegliano, dove, stando alla rela-
zione della Signora Ispettrice degli Educandati femminili, si raccolgono scarsi frutti,
specialmente per il soverchio tempo dato all’istruzione religiosa.
c) Nella stessa data della precedente, minuta della nota inviata a Giselda Fojanesi Rapisardi
in risposta alla sua relazione. Firma autografa del direttore generale per l’istruzione elemen-
tare e normale Francesco Torraca.
Prot. N .5320:
Risposta alla relazione del 25 febbraio 1899, N. 12 sull’Istituto dell’Immacolata
in Conegliano

5.8 Page 48

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96 Grazia Loparco
Roma, 22 giugno 1899
In seguito alla relazione della S. V. questo Ministero ha commessa al sign.
Ispettore circondariale una visita alle scuole elementari tenute nell’Istituto dell’Im-
macolata a Conegliano.
Il Ministro
F. Torraca
d) Risposta del provveditore di Treviso, Ludovico Dal Ferro, alla precedente richiesta ministe-
riale, su carta intestata: Consiglio Provinciale Scolastico di Treviso, e con la relazione alle-
gata dell’ispettore circondariale, Vincenzo Sbrozzi, su carta intestata: Regio Ispettorato Scola-
stico di Montebelluna.
Prot. N. 1621, posiz. 89, Risposta al foglio 22-5 p.p. N. 5320.
Al R. Ministero della Pubblica istruzione. Dir. Gen. Istr. Prim. E norm. Div. Istru-
zione normale, gli educatori e i collegi- Roma
Treviso, 22 Luglio 1899
Per rispondere alla nota a fianco indicata, trasmetto la unita Relazione dell’I-
spettore Scol.o, Sign. Vincenzo Sbrozzi.
Il Provveditore.
[Firma illeggibile]
Allegato
N. 169
Risposta a nota del 24 giugno 1899 N 1386, al Provveditore di Treviso
Oggetto: Istituto femminile “Immacolata” in Conegliano Veneto.
Signor R. Provveditore agli Studi di Treviso
Montebelluna, 19 luglio 1899
L’Istituto femminile dell’Immacolata di Conegliano Veneto è diretto da
Suor Genghini Clelia, coadiuvata da sei Suore appartenenti all’ordine delle Salesiane
di don Bosco. Ha quasi due anni di vita, e sebbene vi siano tutte le classi elementari,
pure il numero delle alunne, comprese otto fanciulle interne o convittrici, non è
superiore a 27.
Tutti gli sforzi fatti dal clero per popolarlo riuscirono finora inutili, e ciò devesi
attribuire non tanto al fatto che ogni alunna è tenuta al pagamento di una piccola
quota mensile, quanto all’avversione che hanno i padri di famiglia di affidare la prole
alle cure di corporazioni religiose. Le suore addette all’insegnamento sono tre; la
prima, Del Negro Savina, insegna nelle classi 1a, 2a, 3a; la seconda, Genghini Clelia,
nella 4a e 5a elementare, e infine Suor Maria Duphen112 impartisce lezioni di lingua
francese alle alunne della 5a classe. Le prime due sono fornite di patente superiore, e
l’ultima – francese di nascita – ottenne il diploma a Marsiglia il 24 giugno 1897. Vi è
poi la signora Rebaudengo M. Petronilla, la quale – sfornita di patente – ebbe l’inca-
112 Il nome è assente dal necrologio delle FMA.

5.9 Page 49

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 97
rico di insegnante supplente durante l’assenza di qualche maestra titolare, ed infine vi
è Suor Giuseppina Boccalatte, che insegna con molta perizia i lavori donneschi.
Se si eccettua la 1a classe in cui il profitto è soddisfacente, le altre lasciano
molto a desiderare. Parecchie materie o sono per necessità poco curate o non sono
comprese, ma le cause non devonsi attribuire alle insegnanti, nè alla smania di queste
di dedicare il maggior tempo possibile all’insegnamento religioso. Durante la gior-
nata le alunne non vi spendono che 22 minuti; le altre ore sono dedicate alle lezioni.
La vera causa sta invece nel fatto che quasi tutte le alunne furono raccolte qua e là
dopo avere per alcuni anni frequentato senza profitto le scuole pubbliche elementari;
sono, per dirla in breve, alunne raccogliticce rifiutate dalle altre scuole. Qual meravi-
glia dunque se il profitto che si riscontra nell’Istituto femminile di Conegliano è
scarso, anzi scarsissimo?
Mancherei al mio dovere se non facessi presente alla S V Ill.ma che le Suore non
trascurano l’insegnamento della Storia patria; molti di quei fatti della nostra storia re-
cente dai quali ci vengono insegnamenti ed esempi di amor patrio, di magnanimità, di
coraggio e di abnegazione, e quei nomi di illustri italiani più ricchi di virtù civili e in
cui splende maggior bellezza morale – sono presentati alle fanciulle, e puossi con fon-
damento ritenere che tali lezioni lascieranno una qualche impronta nell’animo loro.
Il locale dell’Istituto è ampio e igienico; vi sono camere e sale in numero supe-
riore al bisogno; vi è un piccolo teatro; un gran cortile all’aperto, un lungo corridoio
per la ricreazione nelle giornate piovose, ed un dormitorio capace di 25 letti.
Pongo termine alla presente relazione assicurando la S. V. Ill.ma che tutte le
suore adempiono con zelo e capacità al loro ufficio, e che se i loro sforzi non sono
coronati da un successo soddisfacente, la causa devesi attribuire alle condizioni anor-
mali della scolaresca e dell’ambiente poco adatto per l’impianto di simili Istituti.
L’ispettore scolastico
Sbrozzi (incaricato per il Circondario di Conegliano)
8
Alì Marina (ME)
ACS, MPI. Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-1902), b. 32, fasc. 73 “Messina provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Sofia Breglia Flores, con timbro a secco.
Prot. N. 924
Oggetto: Collegio di Maria Ausiliatrice in Alì, Provincia di Messina,
Al MPI. Divisione per l’Istruzione Normale, gli Educandati e i Collegi - Roma113
Messina, 18 marzo 1899
Il Collegio contro indicato venne aperto nel 1891, dalle Suore Salesiane di
D. Bosco, per le fanciulle di condizione civile, con la debita autorizzazione del
113 Una nota autografa apposta da N. Castellini liquida la relazione: “Nulla vi è che dia
presa a disposizioni”.

5.10 Page 50

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98 Grazia Loparco
R. Provveditore agli Studii per la Provincia.
La casa, di proprietà dell’Istituto, fu edificata appositamente e trovasi sulla ma-
rina di Alì. Si compone di tre piani, oltre il piano terreno, ed è in ottime condizioni e
nulla lascia a desiderare per la salubrità, l’igiene e la nettezza. Ha buoni dormitori
ben arieggiati, buone aule per le scuole, un giardino di circa 1900 m2, due cortili e tre
terrazzi ove le alunne possono correre liberamente e divertirsi nelle ore di ricrea-
zione.
Le educande sono attualmente trenta e pagano una retta annua dalla 450 alle
300 lire, secondo le condizioni finanziarie delle rispettive famiglie. Il trattamento
varia soltanto nell’aggiunta di una terza pietanza a desinare per le alunne che pagano
la retta maggiore114.
L’istruzione impartita alle allieve comprende il corso elementare completo, con
l’aggiunta delle prime nozioni di francese, lo studio del pianoforte e l’avviamento ai
lavori di cucito, ricamo e alle faccende domestiche. Alla fine del corso le alunne si
presentano agli esami di licenza elementare il che prova come i programmi governa-
tivi siano fedelmente seguiti.
Ho assistito alle lezioni nelle diverse classi e ho potuto costatare che i risultati
dell’insegnamento sono relativamente buoni, dico relativamente, perché non si po-
trebbe fare a meno di tener conto che le classi sono formate di alunne di età assai di-
versa, ve ne sono che entrano nell’Istituto già grandicelle e del tutto analfabete, altre
di tarda intelligenza e venute dai vicini paeselli ove si parla un orribile dialetto che
rende assai difficile l’insegnamento della lingua italiana.
Tenuto conto di tutto ciò si può dire che le scuole vadano benino. Nella V classe la-
sciano alquanto a desiderare le lezioni di storia e geografia pel metodo col quale sono da-
te, perché la storia di studia troppo letteralmente e senza nesso tra un avvenimento e l’al-
tro e la geografia senza un sufficiente esercizio sulle carte. Ho perciò dato alla maestra gli
opportuni consigli, acciò lo studio di queste due discipline abbia un indirizzo migliore.
Ho altresì consigliato, a norma della Circolare di cotesto Onorevole Ministero
l’introduzione del lavoro manuale, nonché quella delle prime nozioni di economia
domestica e dei lavori casalinghi. Circa l’insegnamento dei lavori femminili ho consi-
gliato alle maestre d’insistere maggiormente in quelli di cucito e rimendo, invece di
dare, come suol farsi, tanta importanza al ricamo a scapito dei lavori di maggiore uti-
lità. E nel ricamo ho detto di evitare l’uso dei telai, che riesce dannoso alla salute, e di
far ricamare a mano. Quasi tutte le allieve studiano il pianoforte, le lezioni sono date
da una delle suore, ma con metodo antico e mediocrissimi risultati, né in questo è
possibile introdurre riforme perché riuscirebbe difficile avere pel collegio un Profes-
sore di musica con buon metodo, anche perché in questa regione si sta assai indietro
nello studio razionale della musica.
La vita che le giovanette menano nel convitto è ben regolata ed igienica, sia per
la buona distribuzione delle ore e la giusta alternativa delle occupazioni mentali col
lavoro manuale e col riposo, come per la qualità del vitto, la igiene della casa e le fre-
quenti passeggiate.
Le suore hanno per le educande cure veramente materne, sono sempre in loro
compagnia, prendono parte ai loro divertimenti, le trattano con dolcezza e nell’i-
struirle hanno una pazienza veramente instancabile. E di pazienza se ne richiede
molta con quelle bambine che vengono al Collegio del tutto ignoranti e anche con
114 A margine, una nota in blu, del revisore: “Brutta cosa!”.
115 Sottolineatura in matita blu dal Ministero.

6 Pages 51-60

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6.1 Page 51

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 99
una certa selvatichezza assai difficile a vincere. Tenuto conto adunque delle condi-
zioni locali, il Collegio di Maria Ausiliatrice si può annoverare tra i pochi buoni della
provincia 115 e riesce di non poca utilità alle famiglie, non essendovi in tutta la vasta
provincia di Messina che un solo altro istituto per le fanciulle di condizione civile.
E su questo niente altro mi resta a riferire a Codesto Onorevole Ministero.
La R. Ispettrice Governativa
Sofia Breglia Flores
9
Bronte (CT)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-902), b. 15, fasc. 34 “Catania provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Sofia Breglia Flores.
Prot. N. 1201
Relazione della R. Ispettrice, Sofia Breglia Flores, all’On. Ministero dell’Istr. Pubbl.
Divisione per l’Istruzione Normale, gli educandati e i Collegi
Palermo 4 agosto 1900
Il Collegio di Maria in Bronte ha mezzi tanto ristretti che non può mantenere
più di sei fanciulle orfane, numero troppo limitato se si ha riguardo ai bisogni di quel
popoloso comune. Benvero l’Istituto riceve altresì Convittrici a pagamento, ma finora
di queste non ve ne furono mai più di quattro, né so per quale ragione, perché la
bontà del locale e le cure delle suore preposte alla direzione potrebbero consigliare
alle famiglie di tenervi le figlie, invece di mandarle a educare negli istituti di Catania.
Il Collegio è amministrato dalla locale Congregazione di carità, che, pur non segna-
landosi per una singolare attività nel promuovere il miglioramento della istituzione,
non manca di tenere in regola l’amministrazione delle poche rendite.
La casa, come osservavo, è buona, ampia, igienica e capace di contenere un nu-
mero assai maggiore di convittrici. Una parte ne è stata gratuitamente ceduta al Co-
mune per tenervi le scuole elementari femminili, che sono frequentate anche dalle
Convittrici. La direzione dell’Istituto è affidata alle religiose Salesiane di D. Bosco,
che sono altresì preposte all’insegnamento nelle scuole elementari suddette. In gene-
rale l’andamento del collegio non dà luogo a lagnanze e procede regolarmente, non
ho mancato pertanto di consigliare agli Amministratori e alla direttrice di studiare il
modo d’invogliare le famiglie a tenere le figliuole nel convitto, acciocché il maggior
numero delle allieve sia a queste di emulazione nello studio e alle maestre dia mag-
giori soddisfazioni nel loro lavoro 116.
La R. ispettrice
Sofia Breglia Flores
b) Nota autografa di Napoleone Castellini, in risposta alla relazione precedente.
116 Sul modulo sintetico si specifica la natura dell’Ente: Di fondazione. Statuto organico
approvato con r. decreto 24 luglio 1885. 10 interne. Buona condizione del locale. Dir. Rosa
Daghero, patente superiore. Suor Rosa Daghero (Cumiana-TO 1856 - Nizza Monferrato 1930):
Facciamo memoria... 1930, pp. 66-71.

6.2 Page 52

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100 Grazia Loparco
Nulla vi è che dia presa ad osservazioni.
Roma, 14 giugno 1901
117 Segno a matita blu, apposto verticalmente a questa frase, dal revisore ministeriale.
118 Vedi nota precedente.
119 Sottolineatura in blu da “diaria”.

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 101
10
Trecastagni (CT)
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-902), b. 15, fasc. 34 “Catania provincia”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Sofia Breglia Flores su carta intestata R. Ispettrice per
gli Educatorii femminili, Napoli, Corso Umberto I, 341, e timbro del MPI, 4 settembre 1900.
Alcuni segni in blu apposti dal revisore sottolineano le qualità dell’istituzione.
Relazione della ispettrice Breglia Flores Sofia sulla visita fatta il 24 aprile al Cons.
delle Vergini in Trecastagni, all’On. Ministero dell’Istr. Pubblica
N. 1217
Napoli 31 agosto 1900
Allorché visitai la prima volta l’Istituto controindicato, cioè nel 1893, esso era
uno dei migliori educatori femminili della provincia di Catania perché, fornito di ricco
patrimonio e frequentato da buon numero di allieve a pagamento, v’erano mezzi suffi-
cienti a provvedere largamente alle non lievi spese pel mantenimento di un istituto di
educazione. E per fortuna l’Istituto aveva a capo persone alle quali stava a cuore l’in-
cremento, talché da poco ne era stato rifatto in gran parte il caseggiato rendendolo pie-
namente adatto 117 a convitto per civili donzelle, provvedendolo pure di quanto può
consigliare l’igiene come bagni, sala di toilette, lavanderia, ampi cameroni e sale per la
ginnastica e la ricreazione. Anche le scuole eransi corredate di buoni arredi e fornite di
un ricco museo per l’insegnamento oggettivo, talché l’Istituto poteva dirsi degno piut-
tosto di una grande città anzi che di stare in un piccolo paesello di montagna. Per ra-
gioni che non è mia competenza indagare, nel 1896 venne sciolta l’amministrazione
dell’Istituto e vi fu preposto un R. Commissario il quale durò in carica fino all’ottobre
1898, tempo in cui venne ricostituito il Consiglio Amministrativo.
Ma intanto il conservatorio è andato sempre perdendo per importanza e per nu-
mero di alunne 118, in primo luogo, perché le voci, sparse in paese, di disordini nel-
l’amministrazione e lo scioglimento di questa scemarono la fiducia delle famiglie
talché molti padri ritirarono dal Convitto le figliuole per metterle in educazione al-
trove, e poscia perché il bilancio, a quanto mi si disse, si trova gravato di passività ec-
cedenti, essendosi aggiunta alle spese ordinarie quella straordinaria della diaria devo-
luta al R. Commissario per un periodo di oltre due anni119. Né gli sforzi dell’attuale
amministrazione e le cure e la generosa attività delle suore preposte alla direzione po-
terono finora pareggiare il bilancio colmandone il disavanzo e richiamare il concor-
rere di nuove allieve nel convitto già sì fiorente.
120 Suor Cristina Bernezzo (Camerano Casasco AT 1856 - Torino 1931): Facciamo
memoria... 1931, pp. 32-37.
121 Suor Alessina Piretta (Moncucco Torinese TO 1871 - Nizza Monferrato 1951):
Facciamo memoria... 1951, pp. 341-347.
122 Suor Maria Barberis (Casale Monferrato AL 1868 - Catania 1958): Facciamo memo-
ria... 1958, pp. 29-32.
123 Suor Nunzia Talamo (Bronte CT 1876 - Alì Marina 1903): Cenni biografici... 1903-
1905, pp. 40-41.

6.4 Page 54

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102 Grazia Loparco
Anche i posti gratuiti, che per ordine di fondazione dovrebbero essere sedici, si
sono dovuti diminuire e attualmente non ve ne sono che sette. Per economia furono
tolte anche due maestre di lavori femminili. L’indirizzo educativo e disciplinare del-
l’istituto continua ad essere buono, perché nulla vi fu mutato, ma il diminuire delle
alunne e le gravissime difficoltà finanziarie rendono assai perplessi gli amministra-
tori, i quali mi esposero quanto riuscisse loro difficile, nonostante il buon volere,
il trovare una soluzione al presente stato di cose: tanto che essi pensano di proporre la
temporanea chiusura dell’Istituto per colmare il disavanzo del bilancio.
E su questo punto niun consiglio io potevo dare, non avendo competenza in tali
questioni amministrative, né autorità a dare il mio parere sul proposito. Mi limito perciò
ad esporre al Ministero le misere condizioni in cui rattrovasi ora questa utile ed impor-
tante istituzione, acciocché il Governo possa prendere gli opportuni provvedimenti.
La R. isp.
Sofia Breglia Flores
b) Modulo sintetico a stampa redatto dall’ispettrice Breglia Flores, con alcune specificazioni:
Ispezione dell’anno scolastico 1899-900.
Natura dell’Ente: Opera Pia autonoma. È amministrata da una fidecommisseria.
Lo scopo dell’Istituto è di ricoverare, mantenere, educare ed istruire fanciulle di ci-
vile condizione, gratuitamente ed a pagamento.
Condizione del locale ottima. La casa è bellissima, ben esposta e provvista di
quanto può giovare all’igiene e al benessere delle allieve.
Materiale scolastico abbondante. Museo per le lezioni oggettive. Museo zoolo-
gico. Buone carte geografiche.
Maestre: Asinari Bernezzo Suor Cristina 120, con patente normale di grado supe-
riore - Direttrice. Piretta Suor Alessia 121 con patente normale di grado superiore,
insegnante di 4 e 5. Barberis Suor Maria 122 con patente normale di grado superiore -
insegnante di 2 e 3. Talamo Suor Nunzia123 maestra di lavori femminili.
La direttrice e le maestre sono religiose dell’ordine delle Salesiane di D. Bosco.
c) Minuta autografa di Castellini circa una richiesta di chiarificazione al prefetto sul lamente-
vole stato economico in cui si trova il Conservatorio delle vergini.
Oggetto: Conservatorio delle Vergini, in Trecastagni
Roma, addì 20 giugno 1901
Sulle misere condizioni di questo Educatorio, già molto fiorente, la signora ispet-
trice ha riferito al sig. Prefetto. Si potrebbe ora domandargli quali provvedimenti abbia
presi. Come va, poi, che un Commissario abbia potuto pigliare due annate di diaria?

6.5 Page 55

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 103
d) Minuta della lettera del direttore generale per l’istruzione elementare e normale, Francesco
Torraca, al prefetto di Catania per richiesta di chiarimenti circa il Conservatorio. Firma autogra-
fa.
N. Prot. 14412
Oggetto: Trecastagni. Conservatorio delle Vergini
Roma, 27 giugno 1901
Voglia la S. V. farmi sapere se, in seguito alla relazione 31-8-900 della R. Ispet-
trice sul Conservatorio delle Vergini in Trecastagni, ha preso gli opportuni provvedi-
menti per ricondurre l’Istituto al primitivo suo stato fiorente, e i risultati ottenuti.
e) Risposta del prefetto di Catania alla richiesta del ministero, su carta intestata della Prefet-
tura. Solo la firma del prefetto, Emilio Bedendo, è autografa.
Ufficio Scolastico Provinciale, N. 2758, Risposta al foglio 27 giugno 1901
Oggetto: Trecastagni. Conservatorio delle Vergini
A S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione (Direzione generale per l’istruzione
primaria e normale)
Catania, 8 luglio 1901
In risposta alla lettera indicata a margine mi do premura di significare a V. E.
che questo ufficio, di sua iniziativa, nulla ha fatto per il Conservatorio delle Vergini di
Trecastagni, essendo rimasto, come di consueto in simili casi, in attesa delle disposi-
zioni di cotesto Onor. Ministero, a cui s’era indirizzata la relazione della R. Ispettrice.
Il Prefetto Presidente
[Firma illeggibile]
f) Minuta della lettera di Carlo Pranzetti, direttore capo della Divisione per l’istruzione
normale, i Collegi e gli Educatorii femminili, al prefetto di Catania circa il Conservatorio
delle Vergini.
N. 16835
Roma, 20 luglio 1901
La R. Ispettrice dell’VIII Circolo nella sua relazione del 31-8-900 fa noto che
le tristi condizioni in cui trovasi presentemente il Conservatorio delle Vergini
di Trecastagni è dovuta in parte alla poca stima che gode l’Istituto a cagione di
un recente scioglimento di sua [parola illeggibile] Amministrazione e per le spese
eccessive sostenute per la diaria a un R. Commissario per un periodo di oltre
due anni. Il predetto Conservatorio è istituzione di pubblica istruzione e perciò sotto-
posto all’autorità scolastica; la S. V. quindi deve essere edotto di quanto è avvenuto.
Voglia rendermene informato.
Per il Ministro

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104 Grazia Loparco
Pranzetti
g) Risposta del prefetto di Catania, Emilio Bedendo, su carta intestata, al ministro della PI;
solo la firma, illeggibile, è autografa.
Divisione O. P. N. 21521
Oggetto: Trecastagni. Conservatorio delle Vergini
A S. E. Ministro della Pubblica. Istruzione (Dir. Gen. Istruz. primaria e normale) - Roma
Catania, 18 Agosto 1901
Le condizioni economiche poco floride del Conservatorio delle Vergini di
Trecastagni sono purtroppo da attribuirsi allo scioglimento della relativa amministra-
zione avvenuto nel 1897 ed alle inchieste che ebbero luogo in quel tempo, essendosi
erogate per indennità ai Commissari L. 4273,81.
Questo stato così anormale di cose durava da oltre un anno, quando io presi
possesso di quest’ufficio, ma non appena venni a conoscenza della gravità del caso,
diedi le opportune disposizioni, affinché l’Amministrazione dell’Istituto riprendesse
il suo normale andamento, la qual cosa avvenne nell’ottobre del 1898. Da quel giorno
ad oggi le condizioni del Conservatorio non sono completamente migliorate, ma si
porrà ogni cura affinché il dissesto economico causato dalle precedenti amministra-
zioni abbia a cessare, e l’Istituto riprenda il suo normale funzionamento.
Il Prefetto
[Firma illeggibile]
h) Ulteriore minuta della risposta, su modulo a stampa, dal ministero al prefetto di Catania,
Emilio Bedendo. Firma autografa del direttore capo di Divisione Carlo Pranzetti.
N. 19881
Oggetto: Trecastagni. Conservatorio delle Vergini
Al Prefetto P. C. P. S. - Catania
Roma, addì 28 agosto 1901
Ringrazio la S. V. delle notizie fornitemi con la lettera contro citata sulle con-
dizioni del Conservatorio delle Vergini in Trecastagni e la prego a continuare nel-
l’opera benefica di riordinamento dell’Istituto.
Il Ministro
Pranzetti

6.7 Page 57

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L’attività educativa delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia... 105
11
Roma
ACS, MPI, Direzione generale istruzione primaria e popolare. Istituti femminili. Ispezioni e
relazioni (1884-902), b. 52, fasc. 108 “Roma città”
a) Relazione autografa dell’ispettrice Marietta Guerini, su carta intestata: R. Ispettrice per
gli istituti femminili di educazione e istruzione. V circolo.
Prot. N. 25
Relazione della Ispettrice Marietta Guerini (del V circolo) sulla visita fatta il
13 marzo 1900 all’Istituto privato delle Suore di Maria Ausiliatrice, via Marghera,
in Roma. Al Ministero della Pubblica Istruzione (Divisione Scuole normali, Educatori
e Collegi) - Roma
Roma, 31 luglio 1900
Eccellenza,
Andando per visitare in Via Marghera l’Istituto francese di Maria Ausiliatrice,
diretto dalla signora Delval, trovai invece un altro Istituto del medesimo nome, ma di
suore italiane, fondato da Don Bosco.
La signora Delval morì qualche anno addietro e le suore allora licenziarono le
quindici orfane che ella manteneva, non sapendo più, dicono loro, come sopperire a
questa spesa: e poi, lasciata la casa di Via Marghera, si sono ritirate in una più pic-
cola, ma signorile, in Via Torino, N 40. Non so che cosa abbiano intenzione di fare;
per ora stanno a sé e pare che non abbiano bisogno di lavorare per vivere.
Le suore italiane di Maria Ausiliatrice abitano un villino in Via Marghera e vi
hanno aperto un Giardino d’Infanzia a pagamento frequentato da circa 60 bambini tra
maschi e femmine. La Direttrice delle Suore è anche la Direttrice di questo giardino
ed ha veramente l’arte di trattenere i bimbi, insegnando loro ciò che conviene alla
loro età, dilettandoli e senza menomamente affaticarli: l’aiutano due o tre Suore che,
sotto la sua direzione, vanno diventando brave maestre giardiniere.
Oltre questo Giardino d’Infanzia le suore hanno una piccola scuola, pure a pa-
gamento, frequentata da sette alunne, quattro di terza elementare e tre di quarta. Ma è
una scuola ancora incipiente, una semplice prova, e per ora non si può dare davvero
un giudizio né sull’abilità delle maestre, nè sul profitto delle alunne.
L’idea di queste Suore è di aprire un grande Educatorio e a tale scopo mandano
alcune delle loro giovani Suore alla Scuola Normale Vittoria Colonna, altre alle
Scuole di Magistero. Non so se riesciranno nel loro intento.
Per ora però lo scopo principale di queste Suore è di occuparsi di tutto il guar-
124 Su suor Rosalia Pestarino cf nota 51.
125 La relazione è inviata in duplice copia. Nel modulo sintetico di “riepilogo delle ispe-
zioni” si enuncia come natura dell’Istituto: “Privato con carattere di pensione per le norma-
liste”. Alunne: 3 interne e 14 esterne pel Laboratorio. Condizione del locale “Ottima”. Sup.
Rosalia Pistarino delle Figlie di Don Bosco.
Osservazioni: Con molta probabilità verrà chiuso per mancanza di pensionanti normaliste.
Tali relazioni venivano trasmesse all’Ispettorato centrale per “esame e parere”, in data
23 ottobre 1900.

6.8 Page 58

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106 Grazia Loparco
daroba dell’Orfanotrofio dei Salesiani di Don Bosco che abitano nel vicino Istituto
accanto alla Chiesa del Sacro Cuore al Castro Pretorio. E certo, finché dura quell’Or-
fanotrofio il lavoro non verrà mai meno a queste Suore.
Colla massima considerazione.
Della Eccellenza Vostra
Devotissima
Marietta Guerini