1984_Don_Rinaldi_ci_parla_ancora


1984_Don_Rinaldi_ci_parla_ancora



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1.3 Page 3

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DON BINALDI
CI PARLA ANCOBA
\\
PALE,RMO
1984

1.4 Page 4

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1.5 Page 5

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1.6 Page 6

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/^. I

1.7 Page 7

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PRE SENT AZ lONE
Volontarie carissime,
pur esserudo impegnato a forudo in un lauoro urgefi-
te, non ho saputo dire di no alla buona aostra Sorella
Anna Maria V., che mi pregaua di riuedere un suo la-
uoretto intorno al magistero di Don Rinaldi: uru bel ro-
sario di Fensieri del Seruo di Dio, desunti dal prezioso
<. Quaderno Carpanera »>. Udendo anzi il nome di Don
Rirualdi, ho sentito risuegliarsi in me l'antico slancio
aabebrsiaomCoocluoni,scidbeeragtoiusiltaumeernoteFo-ndaltionreddaepl ruinosctiproioIs-ti-
tuto.
E più il tempo passerà, piìr. questa conainzione si
radicherà nel nostro cuore, nella misura in cui ci sarà
dato conoscere a londo il suo pensiero e il suo lauoro
ù formazione attorno alle sue prime fortunate ligliole
spirituali. Furono esse, int'atti, le prirne priuilegiate, cbe
accalsero il prezioso carisma dello Spirito Santo, che in
Doru Rirualdi trouò lo strumento docile, destinato a tra-
sbcmeraneztidoteinrrelloos-eaclloaalalFlraeanCsiabglieleisasiaaSniana.lteeLsriaaon: aailceccoa-lrsisemrooagcgdoeinlplaoesrcusotiuansmsiaao--
smo, lo lecero maturare nel loro ctt.ore, e, colt eroica
,

1.8 Page 8

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perseoeranzd, poterono larlo giurugere lino a aoi e a
qudnte ui seguiranno.
Di tutto questo, uoi lo sapete, sono stato sempre
più che persuaso. Ma quando questa mattina, dopo la
S. Messa, mi sono rnesso a leggere quei preziosi am-
rnaestramenti, che costituiscono un Dero poema di lede
e di amore del Seruo di Dio, non rui sono più fermato
se non alla lirue, riuiuendo, ancor più intensa, l'intinta
cofixntozio?xe prot)ata, quando, circa trentun anni fa, li
accostauo per la prima uolta nella copia dattiloscritta
regalatami dalla carissirua, irulaticabile Sig.na Felicita
Aluagnini. Tante altre uolte, in questi anni passati, ne
bo douuto t'ar oggetto di rillessione e di studio per uoi,
€ sempre fie sono rirnasto incarutato. Questa uolta, però,
l,s lorma era diuersa: non più una lettura continuata
delle singole conlerenze, ma corne un sorseggiare di
pensieri staccati, che, in tal modo, sembrauano riceuere
più luce e maggiore uiuacità, come certi squarci di un
delizioso giardino, messi a fuoco dall'obiettiuo di una
potente telecanaera. Ne è deriuato quasi un sapore di
nouità e di allicacia impensata.
Occorre, però, accostarsi a questl Pensieri con melt-
te e cuore sgombri da ogni pregiudizio. Nessuna di aoi
si senta respifi.ta da motiai estrinseci: o di lingua, qua
e un po' antiquata, o di pensiero cbe -- coxze ui di-
rciseeuroutenedlel'lilnatrmoderuuztaiolinegaiulri<d<iQcauaedaesrnceoticCaardpealneteramp»o-in
materia di uita corusacrata, bisognosa di essere ffadotta
6

1.9 Page 9

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in linguaggio moderno. In buona parte lo ha latto la
intelligente co?npilatrice; rna, ancbe doue non fosse .tta-
to fatto sempre da lei, saprà lailo ciascuna di uoi, la-
sciando parlare piìt il cuore cbe un arido intellettuali-
srno o una sensibilità esasperata fino al conlormisruo.
Bisogrua, cioè, mirare, più cbe alla forrna, alla so-
stanza: e di questa, soarabbondano le )08 Schegge che,
con indoainatissima scelta, ai olfre in dono l'amata Re-
gione al chiudersi di una esperienza tanta ricca di amo-
re, di sacrifici, e quindi di frutti spirituali. Per I'espe-
rienza che ne bo latto io, ui posso assicurare che dal-
I'opuscolo non saprete più distaccarui; oltretutto, esso
contiene delle uere perle, di forma anche e di pensiero,
per cui non aarà nulla da inaidiare ad altre raccolte del
genere: una uera miniera di dottrina ascetica (alla « Imi-
tazione di Cristo ») e di sdggezza spirituale consumata.
Accenrco solo a quelle cbe colpiscono di più: quelle
cbe si riferiscoruo alla secolarità, nella pratica dei aoti,
specie alla poaertà; alle uirtù londamentali dell'unriltà,
ciella semplicità e dell'infanzia spirituale, di sapore euan-
gelico; allo spirito di Don Bosco e di San Francesco di
Sales, alla deuozione mariana e a San Giuseppe, al di-
stacco, allo zelo apostolico, scbiettamente salesiaruo, al
lauoro. E potrei continuare arucora, rna sono sicuro cbe
da aoi stesse saprete scoprirne tante altre, come ad
esempio, tutte quelle che si riferiscono allo spirito di
preghiera, dettate da un cuore di serafino e condite di
quel sano equilibrio, che il Seruo d.i Dio aueua impa-
7

1.10 Page 10

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rato alla scuola di Don Bosco, dal quale era stato corne
ghermito
soltanto
ceocnonilqcuaisltdaotoli-ngudaogpgoioprdoelul ncguaotree.
resistenze
-
E sono anche sicuro che resterete grate alle Re-
sponsabili della Regione sicula, alle quali aa pure il
rnio plauso e la rnia aiua riconoscenza per und inizia-
tiua, cbe giudico positiua sotto ogni punto di aista.
Abbiate un ricordo anche per cbi, pur da lontano,
continua a seguirui in ogni oostra ascesi spirituale, e ui
benedice di cuore.
Rorna, 1L-2-L984
D.S.M
8

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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ANNOTAZIONE
I pensieri del volumetto, scelti da alcune pagine
del << §uaderno Carpanera »>, segtrono rigorosamente la
successione cronologica del testo. La data è da me se-
gnata, entro parentesi rotonde, alla fine di ogni Con-
ferenza di Don Rinaldi.
Circa gli altri criteri di compilazione, desidero pre-
cisare che ho incluso, entro parentesi quadre, qualche
termine che mancava, indispensabile per la chiarczza,
c per la integrazione, del testo.
Ho anticipato, o posposto, alcune parole, ometten-
done talvolta qualcuna superflua. A volte ho sostituito
qualche termine
zione dialettale,
mtraopspeomparrecasiccroupoo-lodsiaemveindteenptereeosctcrau--
pata di mantenere intatto il significato originario, auten-
ii.o, pt"gt ante del pensiero prescelto.
Ho lntrodotto i segni di interpunzione dove man-
cavano, e li ho ritoccati dove erano usati erroneamente'
Con l'indice analitico ho voluto particolarmente
mettere in luce i punti essenziali e forti del pensiero
di Don Rinaldi, soprattutto in ciò che concerne la Se'
colarità. Don Rinaldi, in realtà, non usa il termine, ma
ne intuisce ed esprime tutti i contenuti'
A. M. V.
9

2.2 Page 12

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2.3 Page 13

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1. Unite moralmente nello stesso spirito, perfezio-
natevi nell'esercizio particolare della preghiera,
secondo 1o spirito di Don Bosco.
2. Molta semplicità, nessuna complicazione,
). È indispensabile che in voi sia ordine, unione e
uniformità di preghiere.
4. Non dovete lasciare la meditazione senza un gra-
ve motivo.
5. Nlaevl oraccecdogi lDimieoneto,sni efol rsmileanlz'aioniimntaerrioerlieg,iossiase[n:te
consacrata].
6. Alla sera, nella vostra camera, portatevi in ispi-
rito ai piedi di Gesù Saoamentato.
7 . La rccita del santo Rosario è una preghiera mol-
to semplice, ma di straordinaria efficacia'
8. Il ritiro spirituale indispensabile] per meglio
raccogliervi e meditare su qualche punto della vo-
stra vita interiore.
11

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9. I1 ritiro spirituale indispensabile] per pren-
dere quelle risoluzioni e quei propositi [che pos-
sonol rendervi migliori.
10. Il ritiro spirituale [si deve rcalizzarc) come [se]
fosse l'ultimo giorno della vostra vita.
11. Esercitate nel mondo quelle virtù, che acquisre_
rete con una vita più perfetta. Adoperatevi per
{are il maggior bene possibile, secondo lo spirito
di Don Bosco.
12. Molta semplicità in qualsiasi vostra opera, o pra_
tica di pietà.
13. Le opere del Signore nascono nella povertà, nel_
l'umiltà, e si formano nel silenzio.
14. È meglio fesserel pochi, ma di spirito buono.
È meglio un solo arboscello, ma dalla radice sana
e forte.
15. Siate unite tra voi; formate un cuor solo, un,ani-
ma sola.
(20_5_1917)
16 Spirito di pietà innanzitutto: senza non si può
raggiungere lo scopo.
t7. È indispensabile acquistare 10 spirito religioso.
t2

2.5 Page 15

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18. Lo spirito religioso lèl cercare di perfezionare
ogni pensiero, parola, atto della nostra vita; [è]
cercare la perfezione.
19. Fare tutto il bene possibile, secondo lo spirito
di Don Bosco.
20. Dovete aspirare alla povertà, obbedienza e casti-
tà, [e] formare il vosro spirito secondo i te
consigli evangelici, dati da Gesù Cristo per le ani-
me che desiderano perfezionarsi, avvicinarsi tdil
più a Lui.
2L. Povertà è non attaccare il cuore alle icchezze,
alle comodità.
22. L'obbedienza consiste nel fare quello che ci è
imposto dal dovere.
23. L'obbedienza si può praticare in qualsiasi luogo
e condizione.
24. Obbedienza a Dio nella condizione in cui ci ha
posto; alla sua volontà; ai superiori, che rappre-
sentano I'autorità stessa di Dio.
25. Castità nel vestire, nel tratto, nelle parole, in
ogni atto.
26. Vestire modestamente, ognuna secondo la pro-
pria condizione.
t3

2.6 Page 16

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. 27 Essere molto severe verso se stesse. Non trattare
con libertà e confidenza.
28. Riservatezza scrupolosa in ogni vostro atto.
29. L'opera della perfezione deve essere lenta, ma
sempre progressiva.
30. I1 Bambino Gesù ci un esempio eccelso di
benignità.
3L. San Francesco di Sales ci un esempio di man-
suetudine.
32. Don Bosco ci un esempio di dolcezza, di be-
nignità, di mansuetudine.
33. Esercitatevi nella benignità e mansuetudine, ap-
poggiandovi con la preghiera a Dio, e invocando
il suo aiuto.
34. Pregate, pregate bene.
35. Pregate bene per potere ottenere l'aiuto ldi Diol;
per acquistare [1e] virtù; per rendervi migliori.
(30-12-1917)
)() Dovete aprire il vosro cuore alla fiducia.
37 lAprite] il vostro cuore ad una grande confi-
denza a Maria SS. Ausiliatrice.
t4

2.7 Page 17

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38. Mettetevi sotto il manto dell'Ausiliatrice, e non
temete più niente.
39. State tranquille. Le opere buone si vedono quan-
do sono state ben provate.
40. Vi raccomando soprattutto di essere molto buo-
ne.
4l. Meditate sull'umiltà. Esercitatevi per acquistare
il vero spirito di obbedienza.
42. Il vero spirito di obbedienza è 7a vera vita del-
l'umiltà.
43. L'esercizio pratico dell'umiltà è l'obbedienza.
44. fDisponibilità] di spirito di obbedienza con \\e
vostre superiore.
45. Nel lavoro [disponibilità] a quanto è stato di-
sposto, ordinato di fare.
46. Amate l'obbedienza. Chi veramente l'ama, trova
il modo di fare ogni cosa nello spirito di obbe
dienza.
47. L'obbedienza un grande valore morale e spi-
rituale ad ogni minima e più semplice nostra
azione, rendendola perfetta agli occhi del Signore.
(28_4_1918)
15

2.8 Page 18

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48. L'esame Idi coscienza] deve essere fatto con
manquillità; nulla Icosì] potrà disturbare il pen-
siero concentrato nell'esame del nostro intimo.
49. Se manca la tranquillità, dall'esame [di coscien-
za) non si ricava certamente grande profitto.
50. La confessione mensile deve essere più accurata.
51. La risoluzione [ - il proposito] cosuuisce Ia co-
munità.
52. La conferenza mensile IrappresentaJ il proposito
comune. Essa unisce tutte in un solo pensiero.
53. Ricevete bene il seme [durante f incontro mensi-
lel, per farlo fruttare durante il mese.
54. [Attuate la vostra] azione in particolarc ffa la
gioventù, le compagne di lavoro, di ufficio, in
famiglia, con tutti coloro che avvicinate.
55. La meditazione e l'esame [di coscienza] danno
pensieri e propositi personali.
56. La conferenza mensile ci un pensiero comu-
ne, il quale deve tenerci uniti, durante il mese,
nella stessa azione di bene.
57. I1 Cuore di Gesù ci ricorda il cenro del Suo
Amore.
t6

2.9 Page 19

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58. Il Cuore di Gesù ci porta all'Eucaristia, essenza
reale e viva dell'amore di Gesù.
59. ll,al devozione al Sacro Cuore di Gesù è ripa-
rare tutte le freddezze, negligenze, trascuratezze,
sbadataggini ed offese, che [Gesù] riceve dalle
persone, in modo speciale [da quelle] a Lui con-
saclate.
60. La devozione al Cuore di Gesr) [ha] 1o scopo par-
ticolare di portare le anime alla Eucaristia.
(30-5-1918)
6t Pregate il Signore per trovare Inelle] regole
[: costituzioni] la sua via.
62 Le regole certamente [offrono] l'indirizzo di vi-
ta ptatica conveniente a voi e al vostro tempo,
6) Prendete le regole con amore) e studiate di uni-
formare la vostra vita in tutto alla regola.
64 Solo la regola [può] sostenervi e farvi progre-
dire gradatamente nel bene.
65 Povertà vuol dire non sprecare.
66 Povertà vuol dire dare il di più ai poveri.
67 Ubbidienza è compiere il proprio dovere.
t7

2.10 Page 20

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68. Non dimenticate: la caratteristica [vosta] è con-
servare ognuna la propria condizione per operare
il bene.
69. Nella società ciascuna si presenti quale è, con lo
spirito del Signore.
70. [L'essenziale] è che dove siete, dove vi trovate,
siate buone.
71,. [Il vostro Istituto] ha lo scopo di sostenervi re-
ciprocamente, animarvi, aiutarvi a trovare, anche
fuori, nel mondo, un appoggio solido nel momen-
to del pericolo.
72. È necessario essere legate per continuare con
perseveranza; sciolte non raggiungereste mai il
fine propostovi.
73. Non cambi per niente l'esteriore; la virtù sia pirì
forte, rapida, santa.
74. [Siate] religiose [: consacrate] buone dove vi
tfovefete.
75. Curate la vita interiore; [abbiatel lo spirito buo-
no, senza affannarvi, preoccuparvi della riu-
scita.
76. Questo è veramente diventare religiose [: con-
sacrate] secondo Gesù Cristo: rinnovare nella
società moderna la vita dei Santi.
18

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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77 La missione si compie con lo spirito buono.
7B Lo spirito di Dio è infinito, e si manifesra come
vuole Lui.
t9 Quello che veramente mi preoccupa è che ab-
biate lo spirito buono.
BO La vostra missione non consiste soltanto nel farvi
sante, [ma] adafiarvi alle necessità della vita, ai
tempi, per operare il bene.
B1 Comunità [: Istitutoi per farvi sante e soste_
nervi nella pratica del bene.
B2 [Siate] sante nello stato in cui siete, vi trovate.
83 Aspirate ad essere perfette, studiate e lavorate
per portare lo spirito religioso nella vostra con_
dizione, dove vi trovate.
(30-6-1915)
B4 La pietà è come il cibo, ed è la prima cosa che
si alla crearura.
B' La pietà è l'alimento della vita crisriana, quindi
non si deve cessare di alimentarla. perché ,o,
venga meno in noi la vita spirituale.
B6 Una leligiosa [- consacrata] che non sia pia,
non vive. Lasciando la pietà, perde lo spirito, e
la sua opera non è benedetta dal Signorl.
79

3.2 Page 22

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8l La pietà nasce da un cuore Pio'
88 L'anima formata alla presenza di Dio prega, si
rinvigorisce nella meditaziofie, nell'esame, nella
lettura spirituale, nell'entrare in se stessa'
89 La [preghiera] orale sgorga, dopo essere entrati
in se stessi, dal raccoglimento'
90 I1 raccoglimento è necessario, perché predispone
alla riflàssione, la quale prepara alla preghiera
orale.
9l Dovete dare importanza alla riflessione. I1 rac-
coglimento pota alla riflessione, la quale è ali'
-tu*rtart,udalld'eanlitaramreedinitazniooin. e, dall'esame, dalla let-
92.
La riflessione è r-rna preghiera efficace,
ria per conoscere le nostre debolezze,
necessa-
i nostri
bisogni.
9) Studiare noi stessi sveglia l'amore di Dio, accre-
sce il desiderio della santa Comunione, la cono-
scertza de1 Signore.
94 La riflessione alimenta la nosffa anima di una
pietà sostanziale.
95 Non allontanatevi dall'esetcizio della riflessione'
96 Dovete crescere, perfezionarvi, perché questa è
la sostanza [della vita consacrutaT.
20

3.3 Page 23

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97. Entrate in voi stesse, anche un minuto solo, ma
tutti i giorni.
98. Servitevi dei mezzi e dei momenti più oppor-
tuni a ciascuna, per raccogliervi, riflettere, pen-
sare a voi stesse, al Signore. Ricordate che la pre-
ghiera vocale è I'ultima cosa.
99. Osservate: nel Rosario prima vi è il mistero, cioè
il raccoglimento.
100. Osservate: nella Via Crucis vi è prima il qua-
dro, le preghiere vocali vengono dopo. Ciò per
alimentare il nostro spirito per mezzo della ri
flessione.
101. Per formare lo spirito alla veta pietà, bisogna
dare importanza alla riflessione.
102. La riflessione è l'alimento che deve guidare tutte
le nostre opere.
103. Si alimenti l'anima nosua perché operi.
lO4. La pietà non è {ine a se stessa. È utile a tutto,
ma particolarmente per muovere le nostre opere'
105. Che cosa deve fare l'anima nostra? Alimentarsi
per operafe.
106. Il Signore ci ha creato per lavorare e operare a
beneficio dell'anima e del corpo.
21

3.4 Page 24

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t01 È lo spirito che vita.
108 Lo spirito di perfezione porta a compiere grandi
opere.
109 Ricordate sempre che la pietà vi deve portare a
operafe.
110 Le opere di misericordia sono sette, e qualunque
è gradita agli occhi del Signore.
111 Che cosa dovete fare per avere [la] Vita? In-
nanzitutto pregare per attingere coraggio ogni
giorno, e portare la Croce che il Signore vi ha
assegnata. È la prima cosa.
tt2 Che cosa dovete fare per avere [1a] Vita? Fare
bene le opere proprie del vostro stato, nella vo-
stra condizione, come Dio vuole, secondo lo spi-
rito di Don Bosco.
tl) Per quanto una pefsona sia occupata, ha sempre
un residuo di energia, il quale deve essere uti-
lizzato per uno scopo particolare.
tt4 Le opere di Don Bosco sono tali che si possono
rcalizzate in qualsiasi situazione vi troviate.
rr5 Programma di Don Bosco è operare il bene, in
modo particolare per la gioventù povera e ab-
bandonata.
22

3.5 Page 25

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116. Chiunque lavora è povero, non soltanto chi va a
chiedere la carità.
ll7. Ci sono alcuni poveri di istruzione, di condizio-
ne, di modelli, di maniere. Molte volte una buo-
na paro1.a, un consiglio, un aiuto li salva dalla
perdizione.
118. Se fossimo capaci di trattare il povero veramente
con 1o spirito del Signore, ci ascolterebbe di più,
ci amerebbe e seguirebbe.
(15-8-1918)
ll9. La vostra preoccupazione deve essere duplice:
pregare per voi [tutte1, pregare per gli alti.
l2O. Dovete accrescere nel vostro cuore [1o spirito di
preghieral. Il giorno in cui [dovreste mascurar-
lo], perireste.
l2I. Che cos'è la meditazione? È elevare la mente a
Dio, non è studiare i vostri difetti'
122. Essenza della meditazione è fissare lo sguardo in
Dio.
lD. I ue punti cardinali, che vi raccolgono tutte, so-
no: 1a santa Comunione, la elevazione della men-
te a Dio, la visita a Gesù Sacramentato.
23

3.6 Page 26

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L24. Gesù Cristo ha dimenticato se stesso per dare
tutto agli altri,
125. Tutto quello che voi avete acquistato, dovete dif-
fonderlo, trasmetterlo agli altri.
L26. Diffondete intorno a voi la recita del santo Ro-
sario.
127. Diffondere il bene; ciascuna secondo le proprie
forze e [le] circostanze in cui si trova.
128. Dif{ondete il bene con calma, serenità e bontà.
(29-9-1918)
129. Abbiate spirito di fraternità cristiana verso le
vostre consorelle, particolarmente nelle circostan-
ze luttuose.
730. È una bella abitudine, è vera carirà fraterna aiu-
tarvi e sostenervi con la preghiera.
131,. [Con] la preghiera formare una vera famiglia
spirituale, in cui si fondono pene e gioie.
L32. Dovete essere animate dallo spirito di povertà,
di obbedienza e di castità.
133. Che cosa è la povertà evangelica? La povertà
evangelica è povertà in ispirito.
Z+

3.7 Page 27

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r34. La povertà in ispirito reclama che ciascuna viva
nella condizione sociale in cui si ffova, per po-
tere compiere quella missione di bene da Dio vo-
luta, e per raggiungere il fine stabilito.
1.35. La povertà in ispirito esige che nulla cambi nel-
lo stato in cui ciascuna si trova.
136. Lo spirito di povertà sta nel cuore: << Beati i po-
veri in ispirito »>, così ha detto Gesù.
1,37. La povertà in ispirito [induce ad] amministrare
tutto quello che si ha, come se non si avesse
niente.
t)8. La povertà in ispirito non sta nel vestito, nei
beni, bensì nell'avere il cuore staccato dai beni
della terra.
139. La povettà in ispirito sta nel sapere usare e aln-
ministrare i mezzi che il Signore ci per ope-
rare il bene.
t40. La povertà in ispirito sta nella semplicità di vita.
14r. Abbiate pure la vostra camera bene arredata,
ordinata.
142. Vestitevi anche secondo la moda, ma senza sfar-
zo di vanità: non rendetevi ridicole.
143. Vestitevi secondo il vostro stato, senza spreco,
senza il superfluo.
25

3.8 Page 28

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144. Dovete amate la povertà; la povertà semplice, e
per tutta la vostra vita.
145. Dovete servirvi dei mezzi necessari per giungere
allo scopo di fare il bene.
(27_10_1918)
L46. Nella vita pratica è molto difficile stare nel giu-
sto mezzo, [cioè] sapere usufruire bene dei mez-
zi che abbiamo, senza attaccarvi il cuore. Vivete
nella società usando i beni con vero spirito di
poveftà.
I47 . Una persona può avere pochi soldi, e sprecarli,
spendendoli male.
148. Una persona [che] possiede ricchezze,le spende
bene [se le usa] con giusto criterio, conforme
allo spirito di povertà evangelica.
149. Ricordate sempre che siamo amministratori, e
non padroni.
150. I beni che abbiamo sono sempre una elargizione
del Signore, di cui dobbiamo rendergli conto del-
l'uso, e del modo con cui abbiamo saputo servir-
cene per compiere la missione.
l5l. Dobbiamo abitare [in] una camera sufficiente
alla nostra condizione. Semplicità, niente di su-
26

3.9 Page 29

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perfluo, però, provvista del necessario per la sa-
lute, il riposo, l'ordine.
152. La camera di una religiosa [: consacrata] deve
essere la più pulita e ordinata del mondo.
153. Tutte devono avere [decoro personale] e il ne-
cessario; curare l'ordine e la pulizia.
154. [Vestite con] semplicità. Si può vestire persino
con una certa eleganza, ma [ffalasciate] il super-
fluo, lasciate tutto quello che è vano, e indica
uno spirito superficiale.
155. Il cibo. È necessario per la salute. Per una [con-
sacrata) il cibo è una medicina.
156. Il cibo. Si prende tutto quello che è necessario,
e si lascia il superfluo.
157 . Il cibo. Cose costose e delicate, se Ia salute le
reclama, si devono prendere, altrimenti no.
1rB. Il cibo. È necessario avere l'idea giusta slr que-
sto punto: prendete tutto quello che reclama la
salute.
159. Il cibo. Astenetevi da tutto ciò che potrebbe es-
sere superfluo, e sefvire per dare soddisfazione
al gusto.
160. Questo è il vero spirito della povertà evangelica:
permettere tutto quello che è esigenza dello sto-
27

3.10 Page 30

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maco e della salute, e richiedere il buon uso di
ciò che si possiede.
l6t. La mortificazione può trovarsi anche su [un]
letto di seta, perché sotto la seta vi possono es-
sere i cilici.
162. La mortificazione è una cosa distinta dallo spi-
rito di povertà; [abbiate] l'idea chiara e pra-
tica su questo punto.
163. Non fate mai penitenze senza chiedere il permes-
so ai superiori, perché possotìo nuocere a17a sa-
lute, e, invece di un bene, possono essefe un
male.
164. A volte la penitenza è una tentazione del demo-
nio. La penitenza [può nascondere] tanto orgo-
glio e amor proprio.
t6r. Don Bosco non voleva che si facessero digiuni,
penitenze pesanti. Raccomandave invece tanto
le [penitenze] che mortificano l'amor proprio, i
sensi, gli occhi, la lingua, la curiosità, le orec-
chie, la gola.
166. Don Bosco raccomandava soprattutto due virtù.
La temperanza: prcndere il solo necessario nel
vitto, nel vestito, nel riposo, saper essere tempe-
ranti in ogni cosa. [La] univa insieme [con]
tn'altra virtrì: il lavoro.
28

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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. 167 Chi lavora costantemente mortifica tutto il suo
corpo, 1o spirito, la mente, Ia fantasia,
168. I1 lavoro è una penitenza, imposta da Nostro Si-
gnore per il primo peccato commesso dall'uomo.
169. I1 lavoro è un mezzo necessario per vivere buoni.
l7O. Il lavoro è la nostra grande mortificazione, per-
ché assorbe e sottomette tutti i nostri sensi.
l7l. Il lavoro concilia con la povertà.
172. Se volete essere povere, e rendervi perfettamen-
te religiose, amate il vostro lavoro, schivate
l'ozio.
173. I1 lavoro è mezzo di mortificazione.
174. Amate il lavoro con perseverartza, rettitudine e
diligenza.
175. Quando si lavora con la mente e con il cuore, si
diventa virtuosi.
176. Il lavoro porta benefici anche agli altri; quindi è
carità non solo per noi stessi, ma per coloro che
ci circondano, per la società.
(24-11-1918)
. 177 IProfessate) Ia purezza, in modo particolare, da-
vanti a Dio e al mondo, vivendo come [vivono
le] persone consacrate al Signore'
29

4.2 Page 32

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778. È un dovere di tutte le buone cristiane conser-
varsi pure; ma specialmente è un dovere vostro,
perché quesra virtù è la base del vosro edificio.
1,79. Non potete praticare la vera pietà, essere povere
in ispirito, obbedienti, se non avere la virtù del-
7a purezza.
180. Il Signore dice: Chi è consacraro a me con il
voto di castità, è totalmente libero di pensare
esclusivamente alle cose mie.
181. Nella vita religiosa [: consacrata] non ci si può
santificare senza la purezza.
Chi fosse nel dubbio, nell'incertezza, è inutile
[che] cerchi
ciazione [ :
di aspirare
Istituto].
a
legarsi
a
quesra
Asso-
lB2. Ricordatelo bene: la base [della vostra vita] è il
voto di castità.
lB3. Dal momento che si abbraccia quesro [genere cli]
vita, bisogna rinunciare a tutto; anche ai pen-
sieri, alle occasioni, ai divertimenti, balli, teatri
e cinema pericolosi, riunioni chiassose e poco ri-
servate.
lB4. Conservatevi nel mondo come una religiosa.
185. Voi non avete I'abito; ma dovete avere lo spi-
rito religioso, perché il Signore guarda il cuorc
e non l'esteriore.
)0

4.3 Page 33

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186. Chi abbraccia questa vita, non deve cercare di
esporsi al pericolo.
187. È pretendere un miracolo impossibile l'esporsi
[al pericolo] e volersi conservare pure e consa-
crate al Signore.
188. [In materia di pvezza) siate caute e prudenti.
189. Il Signore si compiace molto [della] virtù della
purezzil Egli l'ha raccomandata, e praticata in
modo particolare.
190. La purezza è la virtù che rende simili agli An-
geli, e unisce 1e anime al Signore.
l9l. Le anime pure sono [le] predilette, che possono
circondare Gesù Sacramentato.
792. Gesù si pasce ua i gigli.
I93. Ha una importanza eccezionale la pratica della
castità nella vita religiosa [ : consacrata] '
194. Non c'è limite nell'esercizio della virtù della ca-
stità.
195. Si può essere vergine nello stato vostro, come in
qualunque monastefo o convento.
196. Nella Santa Messa si ricordano una serie di san-
te, e nessuna era in convento. Questo pensiero
vi deve rallegrare, perché, stando al vostro po-
sto, potete imitare le più grandi vergini.
)1

4.4 Page 34

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197. [Praticando la virtù della pwezza], siete di buon
esempio, {ate \\a predica al mondo, che la sente,
vedendo una giovane corretta, che non transige
sulla purezza della vita, sta ferma e dignitosa al
suo posto.
198. [Praticando la virtù della purezza], dimosrrate
che si può vivere, anche in mezzo a questo mon-
daccio cattivo, senza macchiarsi.
199. Siate simili alla colomba di Noè, la quale, uscen-
do, non posò il suo piede sulle miserie, ma ri-
tornò, portando il ramoscello di ulivo.
200. Come la colomba di Noè, la sera, richiamate alla
mente quanto avete meditato e vissuto, perché
possiate veramente risplendere per la vostra pu-
rezza, davanti a Dio e al mondo.
201. fRisplendete] davanti a Dio e al mondo per la
vostfa pùtezza, Ina senza ostentazione.
202. Possa essere la vostra condotta un ammonimen-
to per il mondo.
(29_12_1918)
203. Essenza della vera pietà sono la preghiera, la
santa Comunione, le opere buone e, meglio an-
cora, I'imitazione di chi vogliamo onorare: Maria
Santissima.
32

4.5 Page 35

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204. Imitate Maria Santissima, cercando di fare quel-
lo che ha fatto.
205. Vivete come viveva in questo mondo Maria San-
tissima. In una parola, ricopiate, nella pratica,
la sua vita.
206 Imitate Maia Santissima nelle sue virtù, soprat-
tutto nella ptfezza.
207. Imitate Maria Santissima nella sollecitudine per
nostro Signore.
208. Seguite da vicino Gesù, come l'ha seguito Maria
Santissima.
209. Siate pronte a dare voi stesse a Nostro Signore,
come Maria Santissima.
210. Maria Santissima ha amato il Signore, e aiuta gli
uomini. Voi pure amate il Signore e cercate di
fare attorno al prossimo, che vi circonda, il bene
che vi è possibile.
2ll. Sacrificatevi con generosità per aiutare il pros-
simo, per consolarlo. Vi guadagnerete le bene-
dizioni, e il sorriso di Maria Santissima.
(27-4-1919)
33

4.6 Page 36

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212. Le anime pie si servono del mese di maggio per
fare meglio il mese di giugno. È una preparazione
per essere più fervorose, e vicine al Cuore di
Gesù.
213. Dovete cercare di avvicinarvi meglio al Cuore di
Gesù per mezzo di Maria.
2L4. Amate il Signore e, nell'amore del Signore, ama-
te il prossimo. È la vera attuazione della vita
religiosa [ : consacrata].
215. Per avere la carità., è necessari<-r che voi siate mol-
to umili e mansuete di cuore.
216. Una persona profondamente umile e ma,nsueta
volentieri si dà agli alti, si sacrifica con gene-
rosità, ama Nostro Signore con più perfezione.
217. Gesù ci insegna la maniera di essete umili, imi-
tando il suo cuore divino.
218. Vi raccomando di esercitarvi nella pratica della
umiltà e della mansuetudine.
219. [La pratica dell'umiltà e della mansuetudine] ri
sveglierà in voi Ia conoscenzaveta di queste virtù'
220. Perché possiate mettere una base solida su cui
poggiare l'edificio di una vita più perfetta, [an-
datel al Cuore di Gesù, pregate che vi aiuti.
221. lRicordate] che Gesù ha detto: Imparate da
34

4.7 Page 37

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me che sono umile e mansueto di cuore. Trove_
rete il riposo delle vostre anime.
222. Raccoglietevi e invocate lo Spirito Santo con
qualche strofe del Veni Creator, e unitevi a Ma-
ria Santissima nella preghiera e nella santa Co_
munione.
(29_5-1e19)
223. Gesù ha sparso tutto il suo Sangue per ubbidire
al Padre, e salvare l'umanità.
224. Gesù, nostro modello, è stato obbediente sino
alla morte, e alla morte di croce.
225. Vorei che praticasre I'obbedienza, che nasce
spontanea dall'umiltà.
226. Chi è veramenre umile, non trova difficile ubbi-
dire alle disposizioni di Dio in ciascuna ora della
propria vita.
227. Quando obbediamo [alle] disposizioni che Dio
ha predisposto per noi, giorno per giorno, fac-
ciamo la volontà di Dio.
228. Se Idall'ubbidienza] vengono pene, sofferenze, è
Dio che ha disposto [così], e si serve di questo
mezzo per 1a nostra santificazione.
229. L'obbedienza di tutti i momenti è questa: fare
la volontà di Dio.
35

4.8 Page 38

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TO. Per voi, che vi proponete una vita più perfetta,
c'è un'alua obbedienza, cioè quella della vita re-
ligiosa [: consaoata), la quale vi obbliga ad
obbedire alla regola.
231. [L'obbedienzal vi obbliga ad una vita ordinata
sulla base della vostra regola, e alle disposizioni
delle Superiore.
232. Scegliendo questa vita, bisogna necessariamente
assoggettarsi alla obbedienza di regola.
233. Se si scegliela vita religiosa [: consacrata], si
contrae un obbligo. La obbedienza quindi non è
più volontaria: ivi è il merito'
»4. Fatto [il voto di obbedienza], siete obbligate a
praticarlo; rinnegherete magari voi stesse per
compierlo, vi sacrificherete'
235 [L'obbedienza] è fonte di virtù speciali.
»6 Praticate con regolarità quelle preghiere, quelle
opere buone, quelle date virtù [prescritte dalle
Cistituzionil: è una obbedienza meritoria agli
occhi del Signore.
237. Proponetevi l'obbedienza di questi tre punti: 1"
obbèdire alle disposizioni del Signore; 2" obbe-
dire e praticare con diligenza la vostra regola di
vita, ed esaminarvi se siete state fedeli in tutto;
3" obbedienza alle SuPeriore.
36

4.9 Page 39

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238. Obbedite alle Superiore, anche quando l'obbe-
dienza risulta pesante e difficile da praticare.
239. Cercate di praticare l'obbedienza in qualche cosa
straordinaria.
240. Gesù ha dato tutto il suo Sangue per noi, e noi
dobbiamo dare qualche cosa, anche con sacrifi-
cio, se vogliamo renderci degne del suo Amore.
(29-6-1919)
241. [Imitate] la Vergine Bambina, cercando di rico-
piarLa nelle cose Più semPlici'
242. Imitare la Vergine Bambina è un esercizio, che
prepara molto bene alla consacrazione al Signore'
243. Imitando Maria Bambina, dovete [impegnarvi]
ad iniziare una vita più religiosa, ordinata, in-
tima.
244. Maria Santissima non manifestava la sua intelli-
genza superiore, per quanto la possedesse' Mani-
f"rtuuu la sua perfezione vivendo come una bam-
bina, put possedendo la sapienza e I'intelligenza
più perfetta.
245. Nostro Signore Gesù Cristo e Maria Santissima
praticavano grandi virtù nel saper vivere come
bambini.
)7

4.10 Page 40

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246. Ricominciate la vostra vita con opere semplici
I quotidianamente I .
247. Abbandonatevi come bambine nelle mani del Si
gnore e della Provvidenza.
248, Non bisogna prerendere nelle cose dello spirito
di fare cose straordinarie.
249 Essere semplici come bambini.
250 Non fpreoccupatevi] toppo: andate avanti sem-
pre con la semplicità del bambino.
257 San Francesco di Sales preferiva nei [sudditi] la
semplicità alla prudenza.
252 Se si è superiori, bisogna essere prudenti, ma
riguardo a se stessi molto semplici.
253 Obbedite a chi può e deve comandarci, e andate
avanti con Ia semplicità della colomba, nella ub-
bidienza e nelle manifestazioni della Provvidenza.
254 Aprite il vosffo cuore con la Superiora; andate
una volta al mese a parlare di voi, a dire le vo-
stre pene, i vosui difetti, fare una specie di ren-
diconto.
255 Il rendiconto non entra nelle cose di coscienza.
Nessuno obbliga a dire le colpe, anche le più
leggere. Si può dire e farlo, ma ciò non è ri-
chiesto.
)8

5 Pages 41-50

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5.1 Page 41

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256. Per tutto quello che è colpa, vi è la confessione,
Ma il dire gli sbagli che facciamo, i difetti, le
nostre pene, i nostri timori segfeti è un atto di
semplicità e di confidenza.
257. È di molto vantaggio spirituale parlare di voi
stesse, esporre le vostre debolezze e sofferenze.
Provatevi a {are questo esercizio, vi prepara alla
semplicità, alTa vera vita religiosa [: consa-
crata).
258. [Il rendiconto] è una necessità nella vita reli-
giosa [: consacrata] per [una] penetrazione in-
tima; [serve] per formare veramente una fami-
glia spirituale.
259. Senza penetrazione intima non vi può essere co-
munione di spirito, indispensabile per I'esistenza
dell'I Istituto ] .
260. Quando la Superiora possiede la vostra confi-
denza, sentite di esserle figlie e [siete veramente
animel religiose.
261. Andate [al rendiconto] con lo spirito preparato,
con molta semplicità.
(31-8-19L9)
262. La vita è operare. Chi vive opera; quando uno
fa niente è morto.
39

5.2 Page 42

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263. Le opere sono il segno della nosra vita.
264. La carità artriva a tutto; [per questo] si nota una
molteplicità di opere e di istituzioni.
265. Voi dovete operare nella vostra situazione. Don
Bosco diceva: operate dove vi trovate.
266. L'attuazione pratica della carità è simile ad un
buon odore, che si propaga ed attira.
267. La carità spande un profumo soave di bontà, che
guadagna ed attira i cuori.
268. Dovete poggiarvi sulla carità, come base di tutte
le vosffe opere.
269. Innanzitutto vi raccomando di essere molto ca-
ritatevoli fra di voi.
270. Sappiate compatirvi, scusare i vostri difetti con
molto riguardo.
27t. Con delicatezza e bontà fate osservare le cose
che credete opportune.
272. State bene attente: se non vi sentite sefene, cal-
me, aspettate a parlare.
27 3. È necessario che la vosffa parola sia molto ca-
ritatevole, che il vostro tratto sia delicato.
274. Avvicinate Itutti] con attenzione, con riguardo,
40

5.3 Page 43

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specialmente [chi] ha bisogno di una buona pa-
rola.
275. Dolcezza nello sguardo, nel tratto, nelle parole:
conquistate tutti con la bontà.
276. Dite al vostro Angelo Custode che vi assista, e
vi suggerisca quello che dovete fare con gli altri.
277. Dite al vostro Angelo Custode che vi aiuti a
compiere una missione di carità.
(28-e-1919)
278. Meditiamo su quei libri che hanno proprio lo
spirito del Signore , adatti all'educazione dello
spirito, e per la formazione della nostra anima'
279. Noi sentiamo il bisogno di sentire la voce del Si-
gnore ogni giorno nella meditazione.
280. Gh affari, il lavoro della giornata ci preoccupa-
no, ci assorbono. Ogni mattina quindi rniziate la
vostra lgiornata] con un pensiero Ispirituale]
nuovo, per nutrirvi dello spirito di Dio.
28L. Tenetevi insieme unite nello stesso spirito, e vi
intenderete più facilmente.
282. Lzeiogngee;terifl[eatntecthee]chseolcoosuanvvi ehrasedtteottdoeilllaSIigmniotare-
di operare, di fare per uniformarvi ai suoi voleri.
4r

5.4 Page 44

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283 Il Signore vi unisce, vi stimola ad essere più fer-
vorose, più religiose, più unite a Lui.
284 Tutti i giorni poco, ma bene.
285 I1 modo migliore per riuscire a {are con profitto
la meditazione è [coltivare] il silenzio.
286 IAbituatevi] a conservare il silenzio.
287 Il silenzio vi concilia il pensiero per la medita-
zione e l'argomento meditato vi tiene raccolte.
(30-11-1919)
288 IRingraziate il] Signore, Ise] avere usufruito
bene del tempo nel raccoglimento, e approfittato
dei consigli, delle ispirazioni, dei buoni pensieri.
289 Voi avete avuto la spinta per fare il bene; è un
beneficio di cui dovete essere grate al Signore.
290 IChiedete] allo Spirito Santo che vi illumini.
29t Proponetevi un pensiero che vi unisca e vi sti-
moli a diventare migliori.
292 Iddio, infinitamente grande, si nasconde, e si
presenta a noi nel modo più soave.
293 Mi fa piacere ricordare la mansuetudine di Gesù
Bambino.
AÀZ1

5.5 Page 45

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294. San Francesco di Sales è il maestro dell'umiltà
e della mansuetudine.
295. Ricordatevi che per essere mansueti ci vuole spi-
rito di sacrificio.
296. Solo chi sa soffrire, sa essere mansueto.
297. Se si è mansueti si sopporta [tutto] per amore
del Signore.
298. I Santi insultati, percossi, torturati resistevano
[con persevennzaf. Era lo spirito di sacrificio
che li sosteneva, e l'amore del Signore: soffri-
vano per Dio.
299. Quello che hanno {atto i santi, dovete cercare di
farlo nelle cose piccole. Sarà levitare] una criti-
ca, una parola disgustosa, [fare] una mortifica-
zione.
100. Sappiamo soffrire per amore di Gesù, che, dalla
culla al Calvario, ha sempre sofferto con man-
suetudine.
30t. San Francesco di Sales subì molte calunnie, e fe-
roci persecuzioni. Imitate questo grande maestro
della mansuetudine.
)02. State calme e serene. Quando Don Bosco aveva
dispiaceri e difficoltà, cercava di essere più buo-
no, dolce, sereno.
43

5.6 Page 46

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303. La mansuetudine è la virtù più importante. Essa
dispone a par7arc bene, rende soavi le parole e
l'apparenza, guadagna i cuori.
304. La mansuetudine è uno dei mezzi più efficaci per
fare il bene.
305 Non irritatevi mai. Se vi arrabbiate non aggiu-
state niente lo stesso: siamo nelle mani del Si-
gnore.
306 Cadesse anche la casa, non turbatevi.
307 Confidenza piena in Dio. Dite nel vostro cuore:
se questo viene è perché mi conviene. Dio prov-
vederà.
l0B La mansuetudine con noi stessi dispone alla pie-
tà., alla preghiera, alla pratica di tutte le virtù.
(1 - 1 .1920)
309. Don Bosco ci sentiva sicuri, [se] raccolti attorno
a Gesù Sacramentato e a Maria Santissima.
110. Don Bosco raccomandava caldamente l'obbedien-
za alla Chiesa e al Papa.
3ll. Se vogliamo essere uniti a Gesù Cristo, è neces-
saria l'obbedienza perfetta al suo rappresentante
in tema, cioè il Papa.
44

5.7 Page 47

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312 Per Don Bosco lavorare è carità di opere [: zelo
apostolicol.
3L3 Per Don Bosco lavorare è fare il bene.
3L4 iPsterruiDrlaonneBlloescvoerliavodriarreeliègiosnaelv,aprereplaaragrioeviengtitor-,
vani a ricevere i Sacramenti.
315 Per Don Bosco lavorare è orientare verso il bene
la vita quotidiana.
3t6 È il Signore che vuole che si lavori, e voi fate
la sua volontà.
3ll Perché il vostro lavoro sia santificato, cercate di
amare il Signore e la Sua volontà nel lavoro.
3tB Nel lavoro si compie la nostra missione'
31.9
Lavorando si compie la volontà di Dio; anche
scopando, facendo i lavori più umili'
320
Molti dimenticano il fine buono, santo; dimenti-
cano di compiere, con il lavoro, i disegni del Si
gnofe.
32t Bon Bosco diceva [che] lavorare a beneficio de-
gli altri, aiutare, servire, è fare del bene al pros-
simo.
322 Chi è religioso [:consamato] deve vedere nel la-
voro Ia volontà di Dio eIa carità per il prossimo'
(30-1-1920)
45

5.8 Page 48

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323. La Quaresima ci invita allo spirito di penitenza.
Dobbiamo mortificare in questo tempo i nostri
sensi, la lingua, il gusto, gli occhi, Ie orecchie,
per meglio praticare il bene.
324. Praticando bene lo spirito di mortificazione, vi
sentirete più unite al Signore.
325. La vita e la passione di Gesù sono modello di
mortificazione.
326. Le opere nostre valgono in quanto sono animate
dallo spirito. Ci sia in esse veramente impulso
buono di amor di Dio.
327. [Quando nelle nostre opere c,è impulso buono
di amor di Dio], avremo opere vive, vivificate
dalla caùtà..
328. Per mezzo della morti{icazione dei sensi, elevia-
mo 1o spirito a Dio, e le nostre opere sono vivi-
ficate dall'amore.
.a29. San Francesco di Sales dice che nulla serve di
più per accendere nei nostri cuori 1a carità, come
il legno della Croce.
330. Per mezzo della Via Crucis richiamate Ia vosra
attenzione sulla passione di Gesù.
331. Per mezzo della Via Crucis, meditate quanto
Gesù ha patito per salvarci. Vi sentirete più di-
46

5.9 Page 49

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sposte a soffrire qualche pena, e [a] sacrificarvi
con generosità facendo il bene per amore suo.
(29-2-1920)
332. Dobbiamo stare attenti a mantenere e alimentare
lo spirito di mortificazione e di carità, ricordando
che la vera, la sola, l'unica felicità si trova sola-
mente in Paraciiso.
3f . Sant'Agostino dice: << Tu ci hai creato per Te,
e senza requie è il nostro cuore, finché non ri-
posa in Te >>.
334. Ciascuno ha il dovere di raggiungere ciò che gli
è necessario, ma poi bisogna riposarsi, non af-
fannarsi.
335. Nessuno è felice in questo mondo, e con le cose
di questo mondo. Fate quindi il possibile per
avere aspirazioni più nobili, e staccatevi dalla
teffa.
336. Cercate, in mezzo alle agitazioni [del mondo],
di comunicare agli alri lo spirito buono, con
I'esempio, con la pada.
337. Fluisca spontaneo dal vostro cuore l'affetto per
le cose sante.
338. Staccatevi dalle miserie per essere più unite al
Signore.
17

5.10 Page 50

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339. [Quanto] più sarete spirituali, ftanto più] vi
sentirete sollevate, serene, pronte per compiere
il bene.
(24-3-1920)
340. Osservate la candela: essa brucia e la fiamma si
innalza in alto, [ma], sotto, la candela è fredda.
341. La fiamma consuma [la candela], la disrugge
senza riscaldarla; la sua luce [si] spande intor-
no, rischiara gli altri, e non se stessa.
342. Chi veramente ama il Signore mira in alto, be-
nefica attorno, consuma se stesso.
343. La vera carità cerca Dio solo, e si distugge per
gli altri con amore.
344. Ogni volta che vedete la candela consumarsi da-
vanti agli altari, ricordatevi che è l'immagine del-
la carità.
345. [La candela che arde davanti l'altare], vi ram-
menta l'amore che dovete mantenere acceso nel
cuore.
346. [La candela che arde davanti l'altare], vi ram-
menta che dovete consumare voi stesse per gli
almi.
48

6 Pages 51-60

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6.1 Page 51

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. 347 Non si può amare Ia Madonna senza fare bene al
prossimo.
348. Per quanto lavoriamo, non facciamo mai abba-
stanzai è sempre poco.
349. Dobbiamo distruggere la nosra vita, illuminan-
do, riscaldando, beneficando.
350. Dinanzi all'altare di Maria SS. Ausiliarice, vi
sono candele grosse e candele piccole. Voi sarete
le piccole luci [ardenti] davanti alla Madonna,
consumandovi nell'esercizio della carità.
(25-4-1920)
351. Il Cuore di Gesù ci dice l'amore che ha verso
gli uomini; rivela questo amore, in modo sffaor-
dinario, dandosi nella santa Comunione.
352. Nel lasciare il ricordo di sè, Nostro Signore [ri-
mane ] , e continua a vivere in terra con noi nel-
I'Eucaristia, per alimentarci.
3fi. [Ricambiamo] I'amore di Gesù, ricevendolo de-
gnamente nell'Eucaristia, e con ftequenza.
354. Voi dovete vivere dell'Eucaristia, che è l'unico,
grande rnezzo per fare il bene.
355. La devozione al Sacro Cuore di Gesù risveglia in
noi l'amabilità, la mansuetudine, la bontà.
49

6.2 Page 52

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356. Dove roveremo la grazi^ efficace? Dove Gesù
produce i suoi effetti prodigiosi: nella santa Co-
munione.
357. Volete fare del bene a voi e poi agli altri? In-
cominciate ad avere voi la devozione a Maria
Santissima e a Gesù Sacramentato.
358. Senza la devozione a Maia Santissima e a Gesr)
Sacramentato non è possibile comunicare il bene.
(30'5 - 1920)
359. lRendete] omaggio al Cuore divino con la pra-
tica del primo venerdì.
(27-6-1920)
360. Il vostro spirito sia pienamente spirito di Don
Bosco. Per questo dovete tenere fissi i vostri
sguardi, la vostra mente sui santi moderni
[: contemporanei], per fare ciascuna, nel posto
in cui si rova, tutto il bene possibile.
361. Ricordate: il bene che può fare una persona nel
posto che occLrpa, non potrebbe fado un'altra'
362. Ciascuna, nella condizione in cui l'ha posta la di
vina Provvidenza, operi e agisca nel modo mi-
gliore, secondo Ie sue forze,
(2t-7-1920)
50

6.3 Page 53

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363. Il vedere anche una [sola] immagine può susci-
tare pensieri santi, sollevare la nostra mente a
Dio.
364. Vi raccomando tanto la meditazione; è un eser-
cizio che vi farà molto bene.
365. [Meditate] cose semplici. Un pensiero che vi
porti al Signore, vi sollevi, nutra la vostra anima
della grazia di Dio, per essere forti e perseve-
ranti.
(29-8-1920)
)66. IFate] propositi dal pensiero meditato, rifletten-
do, trasformandolo nel vostro sangue.
367. È impossibile che, quando un'anima rientra in se
stessa, non vengano avanti i buoni propositi.
368. Può darsi che, nel momento in cui si medita, si
rimanga freddi, indifferenti. Ma, durante la gior-
nata, richiamando il pensiero meditato, il Signore
si farà sentire con una buona ispirazione.
369. I1 seme gettato nella terra non fiorisce subito.
Per farlo germogliare occorre tempo e calore. An-
che l'anima nostra necessita di tempo e di calo-
re, per fare germogliare quanto abbiamo semi-
nato, per mezzo della meditazione.
(26-9-1920)
5t

6.4 Page 54

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370. Tutti debbono cercare la perfezione.
Voi avete cercato, nel mondo, di vivere una vita
più perfetta, unirvi in un ideale di perfezione.
37L. Dovete preoccuparvi sempre più di perfezionarvi.
In noi ci sono difetti che conosciamo, ma ce ne
sono che noi non vediamo. C'è bisogno quindi
che alffi ce li faccia conoscere.
372. È una necessità che ci sia una persona, la quale
ci usi Ia carità di farci conoscere i nosti difetti.
)73. La vita religiosa [: di consacrazione] tende ap-
punto a farci conoscere i nostri difetti e [ad]
aiutarci reciprocamente per diventare migliori.
Vi è una superiora che vede i difetti.
374. L'amor proprio soffre per la comezione, si mor-
tifica, [ma] ci si perfeziona.
375. Il vantaggio della vita religiosa [: consacrata]
è l'aiuto che si riceve per la perfezione, per to-
gliere le nostre macchie.
(31-10-1920)
376. Don Bosco [consideraval la festa dell'Immaco-
lata il giorno [del]e grandi decisionil. Per cia-
scuno dei suoi figli doveva segnare un passo in
avanti nella perfezione.
5)

6.5 Page 55

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377. Don Bosco [riservava] un lavorio speciale alla
novena dell'Immacolata. IC'era una particolare
attenzione] alla pietà, all'amore per la riservatez-
za, alla mortificazione, alla purezz della vita.
318. Chi avvicinava Don Bosco nei giorni della no-
vena dell'Immacolata avvertiva un lavorio di pie-
intensissima, un animo Iparticolarmente] nu-
trito dello spirito del Signore.
379. Sappiate imitare Don Bosco con una maggiore
pLtrezza di vita, evitando anche le piccole colpe.
lB0. La Madonna vi porti al Bambino Gesù preparate
da una vita attiva nel raccoglimento, nella pu-
tezza, nella mortificazione.
(28 11 - 1920)
381. San Paolo dice: facciamo il bene mentre c'è
tempo.
Nel giorno del giudizio saremo giudicati del tem-
po che abbiamo avuto dalla nascita fino alla
morte.
382. Si deve avere un rispetto grandissimo per il no-
me di Dio, unito ad un amore di venerazione,
di tenerczza.
383. Dovete avere un amore speciale per il nome di
5)

6.6 Page 56

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Gesù. Dovete invocarlo sovente, con rispetto e
amore, nelle vostre necessità, nelle vostre azioni,
e ravvivare il suo amofe nel vostro cuore.
384. Ricordate che, chi è zelante del bene, lo diffon-
de. Dovete diffondere e inculcare, nell'anima del
prossimo, la veneruzione, l'amore al nome di
Gesù.
385. Nel vostro cuore ripetete sovente il nome di Ge-
con sentimento di riparuzione.
(1-1-1921)
386. I santi, più si awicinavano al Signore, più senti-
vano il bisogno di salvare le anime. Conoscevano
il valore grande di un'anima, e perciò sopporta-
vano i sacrifici più gravi, pur di portare a Dio
un'anima.
387 . Oggi si sciupano tante energie, si lavora molto,
e in cambio si ottiene poco, perché il lavoro è
fatto con dissipazione, con vana gloria, con fur-
bizia umanr, p", desiderio di coÀparire.
Manca quindi la grazia di Dio e la benedizione
del Signore.
3BB. Non dimenticate: riuscirete a fare del bene agli
altri, nella misura in cui vi nasconderete, vi uni-
rete ed amerete Gesù.
54

6.7 Page 57

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389. Don Bosco visse continuamente unito a Dio. Le
persone che gli furono vicine affermano che egli
{aceva, unito al Signore, anche le cose pir) minute
e materiali,
390. Il modo di fare il bene noi non 1o conosciamo,
ma, se viviamo uniti al Signore, se lo ameremo
molto, sapremo amare anche il nostro prossimo.
39t. Da parte vostra, se veramente volete fare il bene,
invece di a{fannatvi, distrarvi, agrtatvi, procu-
rate di tenervi più unite al Signore.
392. Dall'unione [con il Signore] riceverete la spinta
a fare il bene al Prossimo'
Quel poco che riuscirete a compiere avrà mag-
giore efficacia, perché non vi è [implicata), atte
umana; non c'è sentimento di superbia, di va-
nità, di asttzia, di amor ProPrio.
3%. Ricordate che vale di più una sola parola accesa
dalla carità di Dio, che un fiume di parole ttma-
ne.
394. Dio ci darà f ispirazione, la {orza; ci sarà guida
per santificare le nostre opere, e fare il bene vero.
(29-1-1921)
55

6.8 Page 58

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395. La risurrezione del Signore segna un periodo di
letizia per la Chiesa, e per tutri i suoi figli cre-
denti.
396. Dopo il soffrire viene la gloria.
397. È verità cerra che il nosffo premio, la nostra ri-
compensa, viene dopo averla meritata con le fa-
tiche, con le pene, con il sacrificio.
398. La ricompensa non dovete aspettarvela in que-
sto mondo.
Vi sarà data giustamente al termine del vosuo
pellegrinaggio terreno.
399. Il mondo non vede il cuore, non può conoscere
l'interno dell'anima, vede soltanto l'esteriore,
giudica dalle apparenze, e quindi non può dare
giustizia a chi veramente spetra e [la] merita.
400. Dio vede realmente il nostro cuofe, pesa le opere
per quello che valgono.
Egli soltanto può darc la vera ricompensa.
401 . Lavorare sempre alla presenza del Signore, col
pensiero fisso in Dio.
402. Non preoccupatevi dei giudizi degli uomini. An-
date avanti a compiere il bene, guidate dall'espe-
rienza divina.
56

6.9 Page 59

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403, Il nostro giudice è il Signore, che guarda e co-
nosce il nostro cuore. Lavorando alla sua presen-
za, ci sentiremo sicuri di fare il bene.
404. La base della nostra santificazione è l'umiltà di
cuofe.
405. Il nostro divin Maestro ci dà l'esempio. Gesù è
umile nella sua nascita, nella sua vita, nelle sue
opere, nelle sue parole.
406, Gesù, quando si presentò in pubblico facendo i
miracoli, trovò il modo di essere disprezzato da-
gli uomini.
407 . La base della vita cristiana è l'umiltà di cuore.
Noi dobbiamo mettere una base sicura alle nostre
opere, praticando l'umiltà nella sua essenza.
408. Non confidate nella vostra abilità, ma confidate
nel Signore.
409. Non operate per ricevere lodi, per innalzarvi; ma
lavorate perché volete fare del bene, perché ama-
te la Madonna e confidate nel suo aiuto.
41,0. Più sarete semplici, meglio potrete fare [il] bene
vero, fil bene] reale.
4ll . Non è nella preminenza, non nel comparire, non
nell'essere lodate che vi santificherete, che po-
rete perfezionarvi, bensì nell'umiltà e nell'amo-
re a Dio.
51

6.10 Page 60

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412. Maria Santissima ha dato tutto quello che aveva
alle creature. [In tutto il Vangelo] spicca la sua
sollecitudine.
413. Maria Santissima amava tutti nella sua semplici-
tà, e si dava totalmente a tutti.
4t4. Base della vostra santificazione è l'umiltà. Preoc-
cupatevi del bene e di compierlo fin dove potete
affivarc.
415. Foste anche le più disprezzate,le più mortificate,
fissate gli sguardi sul vostro modello Maria San-
tissima.
416. Maria Santissima, la creatura più eletta, la pir)
grande, ai piedi della Croce, è la Madre di un
condannato a morte. [È] I'umiliazione più gran-
de, oltre un dolore indescrivibile, di una Madre
privata del Figlio più perfetto.
411 . Quando dobbiamo fare il bene, non dobbiamo
preoccuparci di nessuno: il nostro pensiero a Dio
e avanti sempre, con spirito di sacrificio, con
amore, guidate dal pensiero che riceveremo la ri-
compensa un giorno con vera giustizia, non dagli
uomini, ma dal vosffo vero e solo giudice, il Si-
gnore.
(27-3-1921)
,8

7 Pages 61-70

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7.1 Page 61

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4t8. Maria Santissima non ha trascurato i lavori do-
mestici, ma tutto ha compiuto con la massima
perfezione.
419. Dovete rivestirvi dello spirito e delle opere che
[ispirava e compiva] Maria Santissima; così po-
trete raggiungere 1a perfezione a cui aspirate.
420. Nella sua vita [terrena] Maria Santissima non si
è mai ifiutata di compiere il proprio dovere e
non trascufava i doveri sociali. Si è sempre tro-
vata al suo posto per operare [con] carità.
421. Maria Santissima visse la vita quotidiana, occu-
pandosi della famiglia, preoccupandosi degli al-
ri, rivolgendo la sua preghiera a Gesù per aiuta-
re il prossimo.
422. La vita quotidiana di Maria è una vita imitabile,
alla portata di tutti. Voi dovete esercitarvi per
fare alttettanto nel rivolgere la vostra preghiera
a Gesù, nella sollecitudine per il prossimo, nella
ptatica della carità, nella dolcezza delle vosme
parole.
423. ILa vostra] deve essere una vita semplice. In voi
niente di straordinatio; ma colpisca soprattutto
la grande carità del vostro ttatto, delle vosme
azioni, delle vostre parole.
59

7.2 Page 62

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424. Maria Santissima non si risparmiava per portare
il sollievo, il conforto di una parola, nel prodi-
garsi per il prossimo.
425. Nulla di straordinario nella vita di Maria. Una
vita comune, normale, ma di una perfezione
straordinaria.
(maggio 1921)
426. Il Cuore Sacratissimo di Gesù ci ricorda la sua
misericordia, il suo amore infinito.
427. Gesù ci manifesta il suo amore, elargendoci tutti
i beni della vita, le grazie spirituali. Ci redime
con il suo Sangue e dà tutto se stesso a noi crea-
ture miserabili.
428. [Gesù ci invita: ] << Imparate da me che sono
mansueto ed umile di cuore >>.
429. Manifestate la vostra [fedeltà], obbedendo e pra-
ticando la mansuetudine nelle parole, nel tratto,
in ogni azione.
430. Gesù incomincia a manifestare la sua mansuetu-
dine già nella capanna di Betlemme. Nella sua
nascita, sotto le forme di un semplice bambino,
nascose la sua gtandezza, la sua maestà divina.
60

7.3 Page 63

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431. lPraticare la mansuetudine] richiede grande spi-
rito di sacrificio, molta pazienza per vincere le
proprie tendenze, saper tacere, tenere a freno gli
impulsi nelle contrarietà, non ffascendere.
Mantenetevi semPre buone.
432. Senza umiltà non si può essere mansueti.
433, L'umiltà è il riconoscimento di che cosa siamo:
un niente.
434. L'umiltà consiste nell'essere convinti che tutto
quello che abbiamo ce 1o ha dato Dio.
435. Nulla possiamo fare, nulla possiamo dire.
Gli impulsi e i pensieri sono doni del Signore.
Questo riconoscimento del nosro nulla è umiltà.
$6. Il Signore ha rinunciato a tutto. Essere infinito,
si nasconde sotto le apparcnze di un'Ostia.
437. [Il Signore] nasconde la sua potenza, la sua gran-
dezza lin un'Ostial. Si lascia portare, disprezza-
re, calpestare secondo il beneplacito degli uomi-
ni: ecco I'umiltà vera del Signore.
(29-5-1921)
438. I1 Signore sceglie gli umili, perché vuole che si
veda che non siamo noi che operiamo, ma Lui.
6t

7.4 Page 64

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439. Il Signore si serve delle cose più meschine, e
ottiene i migliori risultati.
(26-6_1921)
440. Dovete fingraziare il Signore, che vi ha dato de-
sideri santi e nobili. È un grande beneficio di
Dio desiderare di servirlo.
441. L'aspfuazione ad una vita più perfetta porta alla
santità.
442. L'unico vero bene che può riempire la nosffa
vita, quello che costituisce la vera felicità, è
l'amore di nostro Signore.
443. L'amore di Dio è una gioia imperitura; tutto il
resto è soltanto illusione.
444. Qualunque soddisfazione o piacere scompare ben
presto, e ]ascia il cuore insodisfatto, vuoto, per-
ché il nostro cuore non è creato per i piaceri del
mondo.
445 Dio solo può farci felici: noi siamo fatti per Lui.
446 Il Signore è il bene delle anime nosre. Sappiate
cercarlo sempre nella meditazione, nella lettura
spirituale, nella preghiera, nei vostri lavori e nel-
le vostre sofferenze.
62

7.5 Page 65

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441 . L'amore del Signore cambia la sofferenza più
crudele in gaudio soave.
448. Voi dovete proporvi di raggiungere la consola-
zione della vita nell'esercizio della carità, nel-
l'amore a Dio, lavorando per aiutare il prossimo,
soprattutto la gioventù.
(31 - 7 '1921)
449. Chi non è unito con il cuore e con la parola, non
può dire di amare fraternamente.
450.
Chi ama
amare il
il Signore, ama
Signore e non
le creature. Chi dice di
ama il prossimo, il suo
amore è solo una illusione.
451. I1 Signore ci ha amato dando la sua vita per noi'
452. Manifestiamo l'amore di Dio, amando il prossi-
mo come Dio ha amato noi, cioè con sacrificio,
nel patimento e nella sofferenza.
453. Amatevi con deferenza e rispetto.
454. Per amare occorre stimare e rispettare.
455. I1 mutuo rispetto nasce sempre dall'umiltà. Quan-
do un'anima è piena di se stessa facilmente mor-
mora e disprezza gli altri.
b,

7.6 Page 66

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456. L'amore vuole per prima cosa la stima, che nasce
dall'umiltà del cuore.
457. È proprio di chi è umile giudicare bene tutti,
mai criticare, sparlare, offendere la carità.
458. La prima nota dell'amore, che dovete coldvare
tra voi, è la stima reciproca. Cercate di fada re-
gnare nei vostri cuori: vi farà mettere sempre in
evidenza le belle qualità e le virtù di ciascuna.
459. È impossibile, per chi ama, sentir dfu male e ri-
manere indifferente.
460. Chi ama sa difendere, ha sempre una scusa pron-
ta, una buona parola, perché non sia offuscata o
diminuita la stima della persona amata.
461. La difesa è la vera prova dell'amore. La maniera
di dimostrarlo è impedire qualsiasi critica o di-
sptezzo.
462. L'aiuto reciproco [vi aiuta] a compiere bene la
vostra missione.
463. Aiutatevi con la parola, con il consiglio; [offri-
tevi] fraternamente in tutte le circostanze della
vita in cui potete portare sollievo e benessere.
464. Tra voi deve regnare la vera carità: manifestatela
con semplicità in ogni occasione.
64

7.7 Page 67

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465 Pregate le une per le altre.
466 Sarebbe bene che diceste una preghiera per voi
la sera. Nell'ultimo momento della giornata [ri
cordatel le vostre sorelle, i loro bisogni, i loro
problemi.
467. La preghiera vi unisce più strettamente nell,amo-
re, nel desiderio di aiutarvi, di accendere in voi
1o spirito di carità.
468. T,a preghiera vi unisce nel bene e nelle opere,
che compirete secondo la vostra capacità.
(28_8_1921)
469 Il lavoro non deve distrarci, allontanarci da Dio;
deve al conrario essere un mezzo di perfezione
e di amore.
(4-10-1921)
470. Non parlate male del prossimo.
471. Siate sempre pronte a rendere un servigio, a
dire una parola buona.
472 [Siate pronte] a tacere quando vorreste parlarc,
intervenire: è una mortificazione.
65

7.8 Page 68

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473. State ferme quando vorreste muovervi e non è
necessario: è una mortificazione.
474. Abituatevi alla mortificazione: quella del non
mangiare è l'ultima. Cercate invece di mangiare
regolarmente, senza soddisfare troppo il gusto'
47 5. Esercitatevi soprattutto a reprimere e mortificare
i vostri sensi.
476. Una buona religiosa [: consacrata] non deve
servirsi della mortificazione per esibirsi. Deve
mortificarsi per amore del Signore'
477 . La veru mortificazione c'è, se c'è la preghiera.
478. Mortificazione e preghiera ci -vogliono per vince-
re il demonio e il male.
(26 - 11 1921)
479 Lavorate sotto la protezione dell'Immacolata'
480 Lavorate con le mani, con i piedi, con gli occhi
stessi della Madonna, perché è l'ispiratrice, la
guida, la consigliera.
481 Voi siete anime ispirate, chiamate dalla Madonna
a seguire le orme di Don Bosco.
482 La Madonna vi benedica, vi aiuti a santificare le
66

7.9 Page 69

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vostre anime, e a comunicare, alle anime che av-
vicinate, 7a grazia del Signore.
(9-tz-1921)
483. Dovere accogliere lo spirito di San Francesco di
Sales.
484. Lo spirito di San Francesco di Sales è una scuola.
485. [Lo spirito di San Francesco di Sales] è una ca-
rità semplice, alla portata di tutti.
486. [Lo spirito di San Francesco di Sales] non [esi-
gel denaro o nobiltà di sangue. Vuole solamenre
il rinnegamento di se stesso, dei nostri gusti, de-
sideri e piaceri.
487. Farsi tutta a tutti per [aiutare] gli altri: è una
pratica di bene, che dovete esercitare sempre.
4BB. Bisogna essere pazienti, umili, sopportare le per-
sone pesanti, noiose, senza mai irritarsi: costa.
489. [Lo spirito di San Francesco di Sales è] pazien-
za, umiltà, spirito di sacrificio. Fatelo vivere, in-
segnandolo con l'esempio, praticando la bontà
con tutti, donandovi generosamente.
490. Con soavità e con pazienza avvicinate tutti, por-
tando sempre il vostro aiuto.
(6-1-1922)
67

7.10 Page 70

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49L. È necessario saper distinguere bene ii distacco
dalla pouertà: wo può essere povero e attaccato
alla térra. Un alto può essere ricco ed essere to-
talmente distaccato dai beni materiali'
492. Il cuore umano si affeziona facilmente anche a
cose da nulla. Questo difetto ci impedisce di pro-
gredire nella vita sPirituale.
49). state attente, non attaccatevi alle vostre cose,
servitevene per il necessario.
494. Esaminatevi bene sull'attaccamento del vostro
cuore per i beni terreni.
495. Cercate di purificare il vosmo cuore dalle cose
mondane.
496.
Se capite di amare troppo qualcosa, disfatevene
subito. È un piccolo sacrificio, che vi farà tanto
bene.
497. È 1o spirito proprio dei santi saper servirsi delle
cose come se non le avessero.
498. Purificate le vosre idee, non [fate prevalere] i
vostri gfudizi. È anche questo un attaccamento,
è l'amor proprio che lavora.
(2-2-1922)
68

8 Pages 71-80

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8.1 Page 71

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499. San Giuseppe deve essere nostro [modello], co-
me perfetto religioso, come custode dei vergini,
come uomo di vita contemplativa.
500. La carutteistica di San Giuseppe è il lavoro. Nel
lavoro, duro e costante, per provvedere il neces-
sario alla Sacra Famiglia, Egli raggiunse la più
alta perfezione.
,01. Voi, che lavorate senza interruzione tutto il gior-
no, dovete cercare nel vostro lavoro la vostra
santificazione.
502. Con il lavoro, l'esercizio dell'umiltà, della morti-
ficazione, della purezza, San Giuseppe raggiunse
la perfezione.
503. Quando il lavoro costa sacrificio, abnegazione,
ma è fatto per Dio, è la via per la santificazione.
(Festa di San Giuseppe, 1922)
504. Tutta la vita di Gesù e la sua morte in Croce
ebbero un unico scopo: la salvezza delle anime.
(25-6-1922)
505. La prudenza consiste nel vigilare e conservare
l'olio perché la lampada non si spenga.
69

8.2 Page 72

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506. Imitate le vergini prudenti, che seppero conser-
vare le lampade accese.
507 Il soffrire è proprio di chi fa il bene
508 Gesù Crocifisso vi dice: Se vuoi venire con me,
porta la Croce per amor mio. La Croce ci unisce
e ci rende simili a Lui.
(8-10-1922)
10

8.3 Page 73

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INDICE ANALITICO
Agostino (San): 133.
Amabilità: 355.
Angelo custode: 276, 277.
At:totità 24.
Azione: 47, 54, 56, 125, 128, 262, 282, 284, 312, 423,
429.
Benignità: 30, )2, )3.
Bontà: 40, 79, l2B, 2-71, 275, 326, 355, 431, 489.
Bosco (Don) '. l,ll ,19, )2, ll4, ll5, 165,166,265,302,
309, 3to, )12, 313, )14, 315, )21, 360, 376, 377 '
378, )79, 389, 487.
: Carità 5'7, J8, ll3, 124, I)0, 176,201,209,210,212,
2r4, 215, 216, 223, 240, 264, 266, 267, 268, 269,
2'70, 211, 272, 213, 274, 275, 2-76, 277, 291 , 299,
)21, 322, 326, )27, 328, 329, 3)7, 3)2, )10, 341,
342, 34), 344, 345, )46, 347,349,350, 351, 352,
35), 3-7L, )72, 37), 382, 383, )84,386, 388, 390,
391, 392, 39),394, 412, 413, 417, 420, 127, 422,
423, 424, 426, 42'7, 442, 443, 448, 449, 450, 451,
452, 453, 454, 455, 456, 457, 458, 459, 460, 46t,
462, 463, 464, 465, 466, 467, 469, 470, 471, 482,
485, 486, 487, 488, 489, 490, 503, 504, 507, 508.
7T

8.4 Page 74

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Castità: 20, 25, 26, 27, 28, 19), l9i.
Comunione: 259.
Comunità: 51, 81, 737,258,269,270,211,45g, 466, 467.
Conferenza: 52,53,56.
Confessione: 50,256.
Consacrazione (persona consacrata): 59, 74, 76, g(), 152,
C-ostitu7z5io5n, i1(7c2f,r.1R7e7g,o1la9)0. , 194, Ig6, lg7, 242, 260.
Croce: 171,, 224, 329, 416, r04, 508.
Disponibilità : 44, 45, 36).
Dolcezza: 32,275,292, 422, 490
Dovere: 22, 67, 178.
Esame: 48,49,55, 88, 97,237, 494.
Esempio: I9l, 336, 405, 489.
Eucaristia: 6, 58, 60, 93, I23, 203, 222, 351, 352, j53,
354, 356, 359, 436, 437.
Fiducia: 36, 37, 247, 250, 256, 260, 305, 306, 307, 408,
409.
Francesco di Sales (San): 31, 251, 294, 301, 329, 4gj,
494, 495, 496, 4gg.
Gesù: 20, 76, 124, 136, I92,208,2t7,221,223,221,
240,245, 3ll, 330, 337,352, 353, )56, 405, 406,
426, 427, 429, 430, 501.
-
-
Bambino: 30, 293, 380.
Cuore di: 57, 58, 59, 60, 212, 213, 220, 351, 355,
359, 426.
72

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--G- iocnsvareoocmncrtaieùfmis:des5nio:4t:a,3t5ol80L'.385.,63,,8314124,33,8,454l9.8.l, 309, 357, 358
Giuseppe (San): 499, 500, 502.
Giustizia: 399, 4ll .
Istituto: 71,8I , I81,259
Lavoro: 45, 106, 116, 166, 16l , 168, 169,170, l-7 1, t-72,
7l), 174, 1'75, 176, 31.2, 313, 314, 315, 316, 3t1,
379, 319,320, 32r, 322, 334, 349,361, 362, 387,
107, 403, 409, 419,420,421, 446,449, 469, 479,
480, 500, 507, 502, 503.
Lettura: 88, 91, 282, 446.
Mansuetudine 31, 32, 33, 215, 216, 218, 219, 221 , ?c) 1
294, 295, 296, 297, J00, 101, )0), 304, 308, )55,
428, 429,430,4)r, 432,
Maria: 203,204,205, 206, 207, 208, 209,210, 2ll, 212,
213, 222, 244, 245, 309, 341, 357, )59, )90, 409,
412,413,415, 416, 418,419, 420,427, 422, 425,
480,48t, 482.
---MedABImitauammsziialboiacinnoteralia::cte4a2:,:43)8177,, 6,24,143)2,87,,57235,45,3038..788,,
379.
700,
121
,
722,
123,
200,
278, 279, 280, 282, 285, 281, 321, 331, 364, 365,
366, 368, 369, 446.
Missione: 77, 80, 83, 86, 134, 150, 314, )18, )20, 1))
)39, 367, 362, 381, 384, 386, 388, 390, )L)2, 394,
73

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402, 406, 413, 414, 417, 427, 423, 448, 462, 46),
487.
Mortificazione: 16l, 162, 165, 167,170, 173,299,32),
324, 325, 328, 332, 374,377,380, 415, 472, 473,
471, 475, 416, 477, 478, 502.
Obbedienza: 20,22,23,24,4), 46,47, 67, 132, 16), t19,
223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 2)0, 231, )7)
233, 235, 236, 237 , 2)8, 239 , 253 , )10, 371 , 3l c)
313, 429.
Opere: 12, 13, )9, 54, 56,86, 102, 104, 108, 110, 172,
174, 145, 203, 236, 246, 263, 268, 289, )15, 326,
327, )28, 400, 407, 419, 468.
Paolo (San): 181.
Pazienza: 431, 488, 489, 490.
Penitenza'. 16) , 164, 165, 1.67 , 168, )23 , 385 .
Perfezione: 1, 11, 18, 20, 29, 35, 47, 8), 96, 220, 2)0,
244, 284, 291, 299, 317, 337, 339, 342, 370, 371,
373, 374, 3-75, )76, 382, 418, 4r9, 425, 440, 441.,
442, 444, 469, 492, 495, 496,498, 500, 502, 50).
Perseveranza: 72, 174, 298, 365.
Pietà: 8,1, 85, 86, 87,94, 101, 104, 109,179,203,308,
371, 318.
Povertà: 13, 20, 27, 65, 66, 1.76, 117, 118, 133, I34, 7)5,
137, 138, L39, 140, 1,44, 147, 749, 150, 152, 15),
154, 155, L56, 75-7, 158, 159, 177, 172, 779, 491,
492, 493, 494, 496, 497, 498.
Pratica di pietà: 12.
Preghiera: l, ), 5,7, 3), 34, 35, 61,88, 89, 90, 92, 98,
100, 101, 105,711, 119, l)0,131,203,222,2)6,
14

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280, 288, 308, 371, 378, 38), 421, 422, 446, 465,
466, 467, 468, 477, 478.
Proposito: 9, 52, 55.
Provvidenza: 247, 253, 306, 307, 362.
Prudenza: 188, 251, 252, 505, 506.
Prtezza; 177, 178, 179, 181, 186, L87, 188, 189, 190,
l9l, rgl, lg8, l9g, 200, 201, 206, )77, 379, 380,
498, 502.
Quaresima 323.
Raccoglimento: 5, 6,8, 89, 90, 91,98,99, 222, 287, 288,
)09, 363, 365, 367, )68, 380.
Regola: 6I, 62, 63, 64, 230, 2)I, 2)2, 236, 2)7.
Rendiconto: 254, 255, 258, 261.
Ricompensa: 398, 400.
Riflessione: 88, 89, 90, 9I, 92, 93, 94, 95, 97, 98, 100,
l0l, 102, 282, 367 , 368.
Riservatezza: )77 .
Risoluzione: 9, 5l .
Risurrezione 395.
Ritiro: 8, 9, 10, 53, 56.
Rosario: 7, 99, 126.
Sacrificio: 2lI, 2)4, 240, 295, 298, )3r, 386, 391, 431,
452, 496, 503.
Secolarità: lI, 2), 24, 26, 27, 54, 62, 68, 69, 70, J7, 73,
74,16,80, 82, 81, lr2, ll4, r27, 134, 135, L4l,
142, 14), 145, 146, 148, l4g,150, L5l, r53,154,
176, 177, 184, 185, 186, 187, 188, 195, 196, 197,
lg8, 200, 201, 202, 265, 334, )35, 336, 360, 361,
362, 370, 387, 399, 420, 421,422,423, 425.
75

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Semplicità: 2, 12, 140, I51, I54, 241, 246, 248, 249, 250,
251, 252, 253, 256, 257, 261, 405, 410, 4t3, 423,
430, 464.
Silenzio: 5, 13, 285, 286, 287.
Sofferenza: 228,296,300, J01, 3)1, 396,397, 146, 447,
452,503.
spirito: l, 14, 20, J5,77, 79, 86, 100, 107, 248, 280, 326,
328, 332, 336, 419, 483, 484, 485, 496, 4gg, 497.
-----------SpiddrddddddrddieteiiiiiiiiiolilcDpDppopsgSSaaberoiicieeobsricovangfgstetreneà:nihoitdfrBtz:àoioi:7ticieeàoo:r8:1i1ren:so.na162:zc7:e3I:2,ao36,2:4:21I1:.292110,84l,,0017,2,L8..ll98,L).,4I0319I34.,,,,12,1371,4873948586,.49.,l,.l12446,6,,31613042.8., 160, 762.
Superiora: 24, 44, 163, 231, 23J, 2)8, 252, 254, 260, )12,
373.
Temperanza: 166, 202
Umiltà: 13, 4L, 42, 43, 215, 216, 211 , 218, 219, 227,
225, 226, 292, 294, 404, 405, 406, 40-7, 4ll, 414,
4L5, 476, 428, 432, 433, 434, 435, 436, 437, 438,
4)9, 455, 456, 457, 416, 488, 489, 502.
Unione: l, 3,15, 52, 56,71,12, 129, l)0, 131,281,283,
76

8.9 Page 79

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3ll, 324, 338, 370,388, 389, 390,391,392,395,
401 , 445 , 446, 447 , 449 , 508.
Via Crucis: 700, 330, 331.
Vigilanza 505, 506.
Virtù: 11, 35, 73, 166, 175, 178, 179, 190, 206, 2L9, 2)5,
236, 245, 309.
-Vitadeinlltaercioarseti:8: ,17954,. 85, 243, 259, 492.
-Vitaspreirliigtuioaslea
(cfr. Vita interiore).
(: consacrata): 96,181,
1.8J,
193,214,230,
232, 2)3, 243, 257, 259, 373, 375.
Voto:
-
-
di castità: 180, 182.
di obbedienza: 234.
77

8.10 Page 80

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9 Pages 81-90

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9.1 Page 81

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Scuola Tip. <. Boccone del Povero t> - Paletmo

9.2 Page 82

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