Albera esposizine pannello 2-5


Albera esposizine pannello 2-5



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MIRABELLO 1863-1868
Mirabello nel 1865
Settembre 1863
Con Don Rua e altri Salesiani fonda il primo pic-
colo seminario di Mirabello dove ricopre il ruolo
di assistente e insegnante mentre porta avanti
gli studi loso ci e teologici.
Settembre 1865
All’Università di Torino consegue l’abilitazione
all’insegnamento ginnasiale.
2 agosto 1868
Viene ordinato sacerdote a Casale per mano di
Mons. Pietro Maria Ferré.
Ricordo di Don Bosco: “Quando avrai la felici-
tà di poter dire la prima Messa, chiedi a Dio la
grazia di non scoraggiarti mai”
Piccolo seminario vescovile di San Carlo in Mirabello, Torino,
Tipogra a dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, 1863
Manoscritto di don Bonetti del medesimo testo con correzioni
autografe di don Bosco
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DON PAOLO ALBERA
Don Paolo Albera è stato uno dei “Salesiani
della prima ora” coloro i quali hanno potuto
vedere don Bosco in azione. Ha respirato l’aria di
Valdocco e, con don Rua e altri Salesiani, l’ha
“esportata” a Mirabello.
Ha poi testimoniato l’espansione dell’opera
salesiana anche fuori dal Piemonte, prima in Li-
guria e poi in Francia.
Ha in ne ricoperto l’incarico di Direttore Spi-
rituale della Congregazione e, in ultimo, quello
di Rettor Maggiore dei Salesiani, come secondo
successore di don Bosco.
Con questo incarico di responsabilità ha
visto (viaggiando in nave, carrozza, cavallo, au-
tomobile…) l’espansione dello spirito di don
Bosco ai quattro angoli del mondo, dall’America
alla Terra Santa e al Nord Europa.
Don Albera nel cortile della Casa Madre ”Valdocco“ - 1920
È stato un testimone oculare del passaggio
tra XIX e XX secolo, in un momento delicato per
la sua congregazione, la Chiesa e il mondo
intero, che culminerà con uno degli spartiacque
più drammatici della storia contemporanea, la
Grande Guerra.
Ripercorriamo il cammino di vita di questo
umile Salesiano con i suoi occhi.
Esploriamo il mondo del “petit don Bosco”, il
silenzioso pioniere che tanto si è adoperato per
consegnarci la Congregazione salesiana così
come la conosciamo oggi.
TESTI e RICERCHE: Paolo Vaschetto SDB e don Silvio Roggia
GRAFICA: Mattana Gra ca & Servizi
ALLESTIMENTO: Marco Berrone
CURATELA: Stefania De Vita
Si ringraziano, per la gentile collaborazione, l'Archivio Sa-
lesiano Centrale (ASC), l’Archivio Fotogra co e Audiovisi-
vo, l'Istituto Storico Salesiano (ISS), la Libreria Ateneo Sa-
lesiano (LAS) e l’Agenzia Notizie Salesiane (ANS).
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PRIMA FORMAZIONE 1845-1862
Il giovane Paolo Albera si confessa da don Bosco - 1861
6 giugno 1845
Nasce a None, ultimo di sette gli.
Due suoi fratelli diventano religiosi, un frate
Minore e un Vincenziano, mentre la sorella entra
nella Congregazione delle Figlie della Carità.
1852-1857
Frequenta le scuole primarie del paese.
18 ottobre 1858
Entra nel Ginnasio dell’Oratorio di Valdocco,
dove conosce Michele Magone.
1 maggio 1860
Viene accettato nella Società Salesiana e inizia
gli studi loso ci.
14 maggio 1862
Emette i voti religiosi con il primo gruppo dei
salesiani.
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VALDOCCO 1868-1871
PREFETTO DEGLI ESTERNI
9 giugno 1868:
inaugurazione della Basilica di Maria Ausiliatrice.
Paolo Albera scriverà:
“Ricordo come fosse ora il momento solenne in
cui don Bosco, tutto raggiante di gioia, e insieme
con gli occhi velati dal pianto per la profonda
commozione, saliva per primo all’altar maggiore a
celebrare, sotto i pietosi sguardi della sua grande
Ausiliatrice, il santo sacri cio della messa…”
«L’anno della consacrazione del Santuario di Maria
Ausiliatrice ritornai a Torino, e per altri quattro
anni potei godere l’intimità di don Bosco e attin-
gere dal suo gran cuore quei preziosi ammaestra-
menti che erano tanto più e caci su di noi,
quanto meglio li vedevamo già messi in pratica da
lui nella sua condotta giornaliera»
(Lettere circolari di D. Albera, 18 ott. 1920, p. 331)
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