AlberaP_Pagine_12-13_da_1969_Dizionario_Biografico_dei_Salesiani


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Alasonatti Vittorio
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Albera Paolo
ALBERA sac. Paolo, 2° successore di don Bosco
n. a None (Torino-Italia) il 6 giugno 1845; prof. il 14
maggio 1862; sac. il 2 agosto 1868; el. Rettor Maggiore
il 16 agosto 1910; -j- a Torino il 29 ott. 1921.
Ultimo di sette figli, di cui quattro si consacra­
rono al Signore nella vita religiosa: Lodovico
(1829-1902) entrò tra i Minori col nome di pa­
dre Telesforo; Luigi (1839-1904) tra i Preti
della Missione e France­
sca (1841-1882) tra le
Figlie della Carità col
nome di suor Vincenza.
Presentato a don Bosco
dal suo parroco don
Matteo Abrate, entrò
nell'Oratorio il 18 otto­
bre 1858 e fu accetta­
to in Congregazione il
1° maggio 1860. Apertosi il collegio di Mirabello
il 20 ottobre 1863 vi fu inviato come inse­
gnante. Il 10 ottobre 1864 subl l'esame magi­
strale ad Alessandria e il 10 dicembre 1865 con­
seguì presso l'Università di Torino il diploma di
professore per il ginnasio inferiore. Ordinato
sacerdote nel 1868, il 19 settembre successivo
fece i voti perpetui a Trofarello nelle mani di
don Bosco. Assunse quindi la carica di prefetto
esterno dell'Oratorio e la tenne fino al 1871,
quando, il 26 ottobre, fu inviato a Genova come
direttore dell'Ospizio di Marassi. Nel novem­
bre 1872 l'Ospizio fu trasferito a Sampierda­
rena, e don Albera poté allora dimostrare tutta
la sua abilità di governo in clima salesiano. Il
27 novembre 1873, per interessamento di don
Bosco, fu nominato membro dell'Accademia del­
l'Arcadia. L'opera di Sampierdarena era ben
fondata, e don Albera poté aiutare don Bosco
accettando volentieri la sezione dei Figli di
Maria e assistendo il buon Padre nelle pratiche
per la prima spedizione dei missionari. Rinnovò
la chiesa, ingrandì l'istituto, fondò la tipografia,
dove si cominciò a stampare nel 1877 il Bollet­
tino Salesiano. L'abilità e la bontà di. don Al­
bera conquistarono il cuore dell'arcivescovo di
Genova mons. Magnasco che divenne un grande
benefattore dell'opera salesiana. Nel 1881 fu
fatto ispettore delle case di Francia e pose la
sua residenza a Marsiglia. Rimase ivi dieci anni
e portò le case da tre a tredici, malgrado il pe­
riodo di persecuzione in cui fu costretto ad
agire. Testimone delle meraviglie operate da
don Bosco in terra di Francia, cercò di imitarlo

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Albera Paolo
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Alcantara Filippo
in tutto, tanto da ottenere il titolo di « piccolo
don Bosco ». Don Cartier disse di lui: « Fu un
uomo d'azione, soprattutto d'azione interiore ».
Unica preoccupazione: formazione spirituale
delle anime. Lesse la miglior produzione asce­
tica francese, la studiò e la fece sua tanto da
distribuirla abbondantemente ai suoi confratelli.
Il 29 agosto fu eletto, dal Capitolo Generale,
Direttore Spirituale della Società. A Torino si
mise a disposizione di don Rua, che se ne servì
per incarichi di fiducia, soprattutto per predica­
zioni e per visite alle case e alle ispettorie. Nel
1894-95 fu in Francia, Algeria, Sicilia e in Ter­
rasanta. La morte di mons. Lasagna, suo antico
alunno, lo afflisse moltissimo e si pose subito a
scriverne la vita. Il 28 febbraio 1896 ricevette
da don Rua l'incarico di compilare il Manuale
del Direttore. Nel 1898 visitò la Francia, la
Spagna e il Belgio, e nel 1900 ebbe l'incarico di
visitare, in occasione del 25° della prima parten­
za dei missionari, tutta la Missione dell'America
del Sud. Passando per Marsiglia, guarì, con la
benedizione di Maria Ausiliatrice, suor Maria
Mourier, predicendole l'avvenire. La visita durò
tre anni e fu quasi un miracolo che egli, con
la sua fragile salute, potesse condurla a termine.
Giunse a Torino l'll aprile 1903, a tempo per
prendere parte ai preparativi dell'incoronazione
di Maria Ausiliatrice (7 maggio 1903). Era ri­
tornato attraverso il Messico, gli Stati Uniti e
l'Inghilterra, e l'anno seguente fu a Roma in
udienza da san Pio X, poi in Sicilia, in Francia,
in Austria e in Polonia. Nel 1907 festeggiò la
Venerabilità di don Bosco, e fu di nuovo in
Francia e Spagna. Poi venne il terremoto di
Messina e la sua visita in Sicilia e Tunisia, e
l'ultimo periodo della vita di don Rua.
Secondo la profezia di don Bosco. che però era
conosciuta solo dal servo di Dio don Rinaldi, il
Capitolo Generale lo elesse Rettor Maggiore
il 16 agosto 1910.
Resse la Congregazione negli anni di.fE.cili della
prima guerra mondiale e fu sua caratteristica
una pietà e una cultura ascetica profonda, che
egli tradusse nelle numerose sue circolari che
scrisse a tutta la Società e nel suo Manuale del
Direttore che uscì alle stampe nel 1915. Ebbe
molte iniziative di carità per i figli degli italiani
espulsi dalla Turchia nel 1912 e per gli orfani
di guerra nel 1916 che accolse nei suoi collegi.
Nel 1918 celebrò la sua Messa d'oro e assistette
ai solenni festeggiamenti dell'imposizione dello
scettro d'oro a Maria Ausiliatrice. Nel 1920 vi
fu l'inaugurazione del monumento a don Bosco,
davanti alla basilica di Maria Ausiliatrice, col
triplice congresso dei Cooperatori, degli Exal­
lievi e delle Exallieve delle Figlie di Maria Ausi­
liatrice, e in tale circostanza il Governo italiano
lo nominò Grand'Ufficiale dell'Ordine Mauri­
ziano.
Spossato dai continui viaggi che anche come
Rettor Maggiore si impose per visitare le Ope­
re, confortare i confratelli e sostenere i coope­
ratori, passò l'ultimo anno con una salute quanto
mai precaria, e si spense a Torino il 29 otto­
bre 1921. Fu sepolto a Valsalice accanto a don
Bosco e a don Rua, di cui aveva continuato
l'opera con fedeltà e amore, imitando i grandi
esempi da loro ricevuti.
Opere
- Mons. Luigi Lasagna, Memorie biografiche, San Be­
nigno Can., Libr. Salesiana, 1900, pp. xvr-458.
- Gli oratori festivi e le scuole di religione, Torino,
SAID, 1911, pp. ·100.
- Manuale del Direttore, San Benigno Can., Tip. Sale­
siana, 1915, pp. 440.
- D. Bosco modello çl.el sacerdote salesiano, Milano,
Tip. Salesiana, 1926, pp. 87.
- Lettere Circolari ai Salesiani, Torino, SEI, pp. 527.
Bibliografia
Bollettino Salesiano, 1921, pp. 313-344. - Dol'VIENICO
GARNERI, Don Paolo Albera, secondo successore di
D. Bosco, Memorie biografiche, Torino, SEI, 1939,
pp. 500. - ]. M. BESLAY, Le Père Paul Albéra, Esquis­
se biographique, Auteuil, Editions des Orphelins, 1956,
pp. 92. - ANGELO FRANCO, A lamp resplendent, Li/e
o/ Paul Albera, Paterson, Salesiana Publishers, 1958,
pp. 221.
E. V.