SANTI GIOVANNI BOSCO
1815 1888
Giovanni Bosco nasce a Castelnuovo d'Asti il 16 agosto 1815 da una famiglia di
contadini. Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli due anni, e Marghe-
rita Occhiena si trova da sola ad allevare Antonio, Giuseppe e Giovannino. Con
dolce fermezza, unita a una fede senza conni, Margherita, saggia educatrice, fa
della sua famiglia una chiesa domestica. Giovanni comincia a sentire sin da pic-
colo il desiderio di diventare sacerdote. Raccontò di aver fatto un sogno a nove
anni, che gli rivelò la sua missione: Renditi umile, forte e robusto, gli disse
una donna splendente come il sole, e quello che vedi succedere di questi lupi che
si trasformano in agnelli, tu lo farai per i miei gli. Io ti farò da maestra. A suo
tempo tutto comprenderai. Fin da ragazzo Giovanni cominciò a intrattenere i
suoi compagni con giochi di prestigio, imparati con duro allenamento, alternati
a lavoro e preghiera.
L'anziano don Calosso lo iniziò agli studi sacerdotali, che dovette arontare
con fatica, no a lasciare la sua casa per l'opposizione del fratello Antonio. Egli
voleva che Giovanni lavorasse i campi.
Seminarista a Chieri, ideò la Società dell'Allegria, che raccoglieva i giovani
della cittadina. Nel giugno del 1841 venne ordinato sacerdote. Il suo direttore
spirituale, don Cafasso, gli consiglia di perfezionare gli studi nel convitto eccle-
siastico. Intanto don Bosco raccoglie intorno a sé i primi ragazzi, e organizza
un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi stabile a Valdocco. Margherita,
ormai anziana, accetta di venire a Torino ad aiutarlo, e diventa per i ragazzi
mamma Margherita. Don Bosco comincia a dare ricovero agli orfani senza
tetto. Insegna loro un lavoro e ad amare il Signore, canta, gioca e prega con
loro. Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così
quel famoso metodo educativo, chiamato Sistema Preventivo: State con i
ragazzi, prevenite il peccato con ragione, religione e amorevolezza. Diventate
santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati. I primi
collaboratori diventano col tempo, grazie anche all'aiuto del Papa Pio IX, una
Congregazione che mira alla salvezza della gioventù, combattendo tutte le po-
vertà e facendo proprio il motto: Dammi le anime, e tieniti tutto il resto. Il
giovane Domenico Savio è il primo frutto del sistema preventivo. Maria Ausilia-
trice, che sempre sostenne don Bosco nella sua opera, gli ottenne numerosissime
grazie, anche straordinarie, e il denaro necessario per tutte le sue imprese. Lo
aiutò anche nella costruzione dell'omonima Basilica. Con l'aiuto di santa Maria
Domenica Mazzarello fondò l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Insie-
me ai benefattori e ai laici impegnati diede vita ai Cooperatori Salesiani. Don
Bosco morì logorato dal lavoro a 72 anni, il 31 gennaio 1888. Oggi la famiglia
salesiana è presente in tutto il mondo. Il Papa Giovanni Paolo II nel centenario
della morte l'ha dichiarato Padre e Maestro della gioventù.
BEATIFICATO IL 2 GIUGNO 1929 DA PIO XI
CANONIZZATO IL 1° APRILE 1934 DA PIO XI
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