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Don Bosco - Lotteria d'oggetti Boccalandro Pietro
LOTTERIA D’OGGETTI
posta sotto la speciale protezione
DELLE LORO ALTEZE REALE
Il prìncipe Amedeo di Savoia duca d’ Aosta colonnello nel 65 reggimento fanteria.
Il principe Eugenio di Carignano.
La principessa Maria Elisabetta di Sassonia duchessa di Genova.
Il principe Tomaso di Savoia duca di Genova
La principessa Margherita Maria Teresa.
A. favore degli Oratori maschili di Valdocoo, di Porta Nuova e di Vanchiglia in Torino e per l’
ultimazione di una chiesa in Valdocco.
[è premesso agli scritti attribuiti o attribuibili a Don Bosco]
INDEX
Programma...................................................................................................................................2
Piano di Regolamento per la Lotteria..........................................................................................3
Membri della Commissione.........................................................................................................4
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Programma
Il fare ricorso alla pubblica beneficenza con Lotterie è un mezzo divenuto così frequente
che noi non ci saremmo ad esso appigliati, se non fossimo in certo modo costretti da un bisogno
cui non si sa come altrimenti provvedere. Noi pertanto col solo accennare questi bisogni
giudichiamo di fare abbastanza manifesto il motivo di questa lotteria. Crediamo cosa nota come
in Torino da parecchi anni siansi aperti parecchi Oratorii maschili nei principali quartieri della
città, ove si raccoglie quel maggior numero che si duo di giovanetti pericolanti. Ivi sono
trattenuti con oneste {1 [247]} e piacevole ricreazione dopo aver soddisfatto ai doveri di
Religione, e si allettano con premii, con un po' di ginnastica e con le scuole Un ragguardevole
numero di Sacerdoti, chierici e di pii signori vengono solleciti a prestar l’ opera loro col fare il
Catechismo, col vegliare che compiano i loro doveri nelle rispettive officine lungo la settimana ,
e collocando presso ad onesto padrone coloro che fossero disoccupati. Fra questi giovani se ne
incontrano parecchi i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non potrebbero avviarsi ad
alcun mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito. A questi bisogni eccezionali provvede la
casa detta Oratorio di s. Francesco di Sales.
I giovanetti accolti in questa casa sono divisi in due categorie, studenti ed artigiani1. Oltre
le scuole giornaliere per quelli che sono applicati allo studio hanno eziandio luogo le scuole
serali, ove sono insegnate le scienze elementari, il canto fermo, la musica vocale ed istrumentale.
Queste scuole sono tanto per gli interni quanto per gli esterni. Un bisogno poi tutto particolare
apparve nella costruzione di una chiesa. Quella di cui si fece uso finora appena può accogliere gli
allievi della casa che presentemente sono in numero di circa ottocento. Sicché la moltitudine di
giovanetti che oltre ad un migliaio interverebbero all’ Oratorio di Valdocco ne sono esclusi per
mancanza di sito. A tale scopo fu’ iniziata la costruzione di una novella chiesa assai più spaziosa
destinata ai giovanetti esterni ed anche ad uso degli adulti. Si é già comprato il terreno, si
scavarono le fondamenta e l’ edifizio si avanza con alacrità all’ altezza del coperto. Ma questo
edifizio così ben cominciato, e di cui cotanto sentesi il bisogno, non si potrebbe terminare se la
pubblica beneficenza non viene in aiuto. Dato questo breve cenno, è facile il comprendere dove
{2 [248]} sia diretto il provento della Lotteria. Le spese dei fitti dai rispettivi locali, la
manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre Chiese,
N.provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, dar pane ai ricoverati, estinguere un debito
dovutosi contrarre nella costruzione di un tratto di casa, continuare l’ edifizio della novella
chiesa sono l’ oggetto del grave dispendio cui tende a provvedere la progettata Lotteria.
Né seppesi ideare altro mezzo più opportuno come quello che tende la mano alla grande
ed alla piccola beneficenza in qualunque misura, e ci apre la via a ricorrere eziandio con fiducia
tanto ai benemeriti nostri concittadini, quanto alle persone agiate che dimorano nelle altre città o
paesi di provincia2.
Diciamo di avere molta fiducia anche nella carità di quelli che abitano fuori di questa
città; imperciocché i giovanetti che ivi intervengono in parte sono di Torino, ma il maggior
numero proviene dalle città e dai diversi paesi, donde recansi in questa città per cercare lavoro o
per attendere allo studio. Per esempio coloro che sono accolli e dimorano attualmente nella casa
annessa all’ Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco ascendono a circa 800, di costoro
1 Affinchè un giovane possa essere accolto in questa casa come artigiano si ricerca 1. che abbia dodici anni
compiuti, né oltrepassi i diciotto; 2. sia orfano di padre e di madre; 3. totalmente povero ed abbandonato. Se poi è
come studente bisogna 1. che abbia terminato lodevolmente il corso elementare e voglia percorrere le classi
ginnasiali; 2. sia in modo particolare commendevole per morailtà e per altitudine allo studio. Gli altri schiarimenti si
danno a parte.
2 Sua santità Pio IX come fu informato della necessità di una Chiesa nella regione di Valdocco mandò subito la
graziosa oblazione di Fr. 309. - Quando poi seppe essere già iniziata e mancare i mezzi per la continuazione
consigliò una Lotteria e ne incoraggiò l’ effettuazioné mandando nel primo alcuni oggetti che si vedranno descritti
nel catalogo che si pubblicherà più tardi.
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solamente 60 sono Torinesi, gli altri provengono da altri paesi. La stessa proporzione facciasi
degli Oratorii festivi, ove il numero dei giovanetti che sogliono intervenire monta a più migliaia.
Dal piano di regolamento ivi annesso ognuno può conoscere con quali mezzi e in quale
misura potrà tornare a grado di concorrere ad opera che, diretta a promuovere il bene della classe
più bisognosa della società si estende a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque
città, paese, o provincia egli appartenga.
Gli augusti e reali Personaggi i cui nomi sono scritti in capo al presente programma,
conosciuta l’ importanza {3 [249]} dell’ opera e pienamente informati dei bisogni in cui versa fa
medesima, si degnarono di farsi premotori della progettata lotteria.
I membri della Commissione infra descritti confidano che sia per. essere ben accolto
questo loro progetto, e con tale fiducia pregano dal cielo largo guiderdone a tutti coloro che
anche in piccola quantità vi vorranno prendere parte.
Piano di Regolamento per la Lotteria.
1°. Sarà colla massima riconoscenza ricevuto qualunque oggetto d’ arte, d’ industria, cioè
lavori di ricamo, di maglia, dipinti, litografie, fotografie, libri, drappi, tele, vestiario; si riceverà
egualmente con gratitudine ogni lavoro in oro, in argento, in bronzo, in cristallo, in porcellana, e
qualunque oggetto di chincaglieria.
2°. Nell’ atto che si consegneranno gli oggetti sarà scritta sopra un catalogo la qualità dei
dono e il nome del donatore, a meno che questi ami di conservare l’ anonimo.
3°. I membri della commissione, i Promotori, le Promotrici sono tutti incaricati di
ricevere i doni offerti per la Lotteria e si fa loro preghiera di farli pervenire al luogo della
pubblica esposizione nella casa annessa all’ Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco in quel
modo che loro tornerà di minore incomodo.
4°. Il numero dei biglietti sarà proporzionato al valore degli oggetti dopo la perizia
approvata dalla Prefettura della provincia di Torino.
5°. Il prezzo di cadun biglietto è fissato a cent. 50; chine acquista una decina avrà l’
undecimo gratuito.
6°. I biglietti saranno spiccati da un foglio a matrice e muniti della firma di un membro
della commissione, e del delegato della Prefettura. {4 [250]}
7°. Appena sarà fatta competente raccolta di oggetti si notificherà sui giornali il tempo in
cui comincierà la pubblica esposizione che durerà tre mesi dopo cui avrà luogo l’ estrazione3.
8°. Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premi a vincersi; il primo numero che si
estrae dall’ urna vincerà l’ oggetto corrispondente segnato col N°. 1°; fi secondo vincerà l’
oggetto segnato col N° 2, e così successivamente.
9°. I numeri vincitori saranno pubblicati dai giornali dodici giorni dopo l’ estrazione,
quindi si comincierà la distribuzione dei premi. I premi poi non ritirati due mesi dopo l’
estrazione s’ intenderanno donati a beneficio della Lotteria medesima.
Sarà quanto prima pubblicato il Catalogo dei benemeriti Promotori e benemerite
Promotrici cui è particolarmente raccomandata questa opera di beneficenza. {5 [251]}
3 I signori Promotori e le signore Promotrici saranno a suo tempo avvisati di quanto riguarda l’ andamento della
Lotteria alla loro carità raccomandata. La publica esposizione degli oggetti si farà nella casa dell’ Oratorio di s.
Francesco di Sales. in Valdocco, ma per maggior comodita dei donatori gli oggetti si ricevono anche in provincia
dai benemeriti signori Promotori e Promotrici, coi si fa umile preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica
esposizione, avvertendo cheove occorressero spese ne saranno rimborsati, sempre che ne diano avviso al segretario
della commissione.
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Membri della Commissione.
LUCERNA DI RORA' March. EMANUELE Sindaco della città di Torino Presidente onorario.
SCARAMPI DI PRUNEY March. LODOVICO Presidente.
FASSATI Marchese DOMENICO V. Presidente.
MORIS cav. GIUSEPPE Consigliere Municipale V. Presidente.
GRIBAUDI sig. GIOVANNI Dott. in Med. e Chir. Segretario.
OREGLIA DI S. STEFANO cav. FEDERICO Segretario.
COTTA Commendatore GIUSEPPE Senat. del Regno Cassiere.
ANZINO Teol. Can. VALERIO Capp. di S. M. Dirett. dell’ espos.
BERTONE DI SAMBUY Conte ERNESTO Dirett. dell’ esposizione.
BOGGIO Barone GIUSEPPE Dirett. dell’ esposizione.
Bosco DI RUFFINO Cav. ALERAMO.
BONA comm. Diret. gen. dell’ ammin. delle ferrovie merid.
Bosco sac. GIOVANNI Direttore degli Oratorii.
CAYS DI GILETTA Conte CARLO Dirett. dell’ esposizione.
DUPRA' cav. Gio. BATT. Ragioniere alla Camera dei Conti.
DUPRE' cav. GIUSEPPE Consigliere Municipale.
FENOGLIO Commendatore PIETRO Economo generale.
FERRARI DI CASTELNUOVO March. EVASIO.
GIRIODI cav. CARLO Dirett. dell’ esposizione.
MINELLA sac. VINCENZO Dirett. dell’ esposizione.
PERNATI DI MOMO Cav. Comm. Min. di Stato Sen. del Regno.
PATERI cav. ILARIO Professore e Consigliere Municipale.
PROVANA DI COLLEGNO Conte ed Avvocato ALESSANDRO.
RADICATI conte COSTANTINO ff. di prefetto.
REBAUDENGO comm. Gio. segr. gen. del Min. della casa Reale.
SCARAMPI DI VILLANUOVA cav. CLEMENTE. Dirett. dell’ esp.
SOLARO DELLA MARGHERITA Conte ALBERTO.
SPERINO Commendatore CASIMIRO Dott. in Med. e Chirurgia.
UCCELLETTI sig. CARLO Dirett. dell’ esposizione.
VOGLIOTTI cav. ALESSANDRO Can. Teol. Provicario Generale.
VILLA DI MOMPASCALE Conte GIUSEPPE. Dirett. dell’ espos.
VISETTI sig. Avvocato MAURIZIO. Dirett. dell’ espos. {6 [252]}
Torino 1865. - Tip. dell’ Oratorio di S. Franc. di Sales. {7 [253]} {8 [254]}
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