Cagliero 11 giugno 2018


Cagliero 11 giugno 2018



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N. 114 - giugno 2018
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
D alla basilica del Sacro Cuore di Gesù, costruita
dal nostro caro padre Don Bosco, vi saluto,
affidando tutti i nostri missionari a questo
Amatissimo Cuore!
Il mese missionario straordinario – ottobre 2019 – ci porta
a scoprire nuove luci e slancio dalla Lettera Apostolica
Maximum Illud di Papa Benedetto XV, di cui si celebrerà
il centenario.
Gesù Cristo è chiaramente al centro di questa Lettera
Apostolica. Questo, da Salesiani di Don Bosco, ci rimanda
con forza e con lucidità allarticolo 11 delle nostre
Costituzioni: lo spirito salesiano trova il suo modello e
la sua sorgente nel cuore stesso di Cristo, apostolo del
Padre. E in particolare a due dei lineamenti – forse tra i
più missionari – della figura del Signore a cui siamo più
sensibili nella lettura del Vangelo, cioè: la sollecitudine
nel predicare, guarire, salvare sotto lurgenza del Regno
che viene e il desiderio di radunare i discepoli nellunità della comunione fraterna.
È, infatti, molto incoraggiante il percorrere tutta questa Lettera di Papa Benedetto XV sotto lo sguardo di
questo nostro articolo fondante.
Buon mese missionario del Sacro Cuore di Gesù!
D. Guillermo Basanes, SDB
Consigliere per le missioni
Condividiamo alcune belle notizie dallAmerica missionaria. In particolare
Brasile Sao Paulo:
la feconda settimana missionaria dellIspettoria di Sao Paulo (Brasile). P.
Tiago Eliomar ha condiviso alcune informazioni di quella settimana. Sono
1050 missionari per
giovani e adolescenti del GAM (Gruppo dAzione Missionaria) che coinvolge la settimana missionaria
giovani delle scuole, università e parrocchie
dellIspettoria. Ogni anno organizzano a livello ispettoriale la Settimana Missionaria,
che offre a tutta la Pastorale Giovanile un colore missionario. Certamente queste
attività missionarie non si riducono soltanto allevento di una settimana, ma a
processi formativi missionari nelle diverse comunità educative e a risposte differen-
ziate secondo la maturità. Per esempio, allinterno di questa animazione missionaria
alcuni giovani sono inviati come volontari missionari salesiani presso altri paesi per
un anno. Questa dinamica missionaria si è rivelata molto feconda nella pastorale
giovanile e vocazionale. Frutto dello spirito missionario e di queste iniziative
pastorali, nellIspettoria saranno ordinati, questanno, 6 sacerdoti e 2 confratelli
coadiutori emetteranno i loro voti perpetui.
Ecco alcuni numeri interessanti: Dal 14 al 22 di Luglio
* 1050 missionari parteciperanno (sì, mille cinquanta!) in
* 25 comunità (8 parrocchie),
* 7 città: Votuporanga, Cananeia, Guapiara, Cajuru, Aguaí, Charqueada, Piranguçu.
* 18 sacerdoti salesiani,
* 55 salesiani in formazione o aspiranti
Altre informazioni missionarie che arrivano dallAmerica
Il prossimo Congresso Americano Missionario (CAM 5): sarà realizzato in Bolivia, Santa Cruz dal 10 al 14 lu-
glio, e si prevede la partecipazione di più di 5000 delegati. Molti dei DIAM dAmerica parteciperanno.
Si sta preparando lIncontro Salesiano Pan amazonico: Il Sinodo ci interpellache coinvolge le ispettorie
che hanno missioni nellAmazonia. Lincontro sarà a Manaus, dall’1 al 4 novembre. Sarà unoccasione prezio-
sa per raccogliere il patrimonio pastorale, scientifico, pedagogico e testimoniale di più di un secolo di pre-
senza salesiana; per leggere la situazione attuale sociale, economico-politica, ecclesiale e salesiana della
Regione; e per proporre strade per il futuro. I missionari e gli agenti pastorali indigeni prepareranno alcune
proposte per il Sinodo Pan Amazonico del 2019.

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Essere missionario è regalo del cielo
S ono nato a Madrid nel 1930, in una fervente famiglia cristiana. Nella
quaresima del 1945 ho trovato un libro intitolato "Volontari". Erano
racconti missionari e alcune pagine di spiegazione sulla vocazione. Ho
iniziato a leggere il libro per curiosità e subito ne sono rimasto affascinato.
Mi si aprirono orizzonti insospettati, pieni di fascino, e ho scoperto il valore
della vita offerta per seguire Gesù e diffondere il suo Vangelo. Dopo ciò,
frequentando la cappella della scuola e in ginocchio vicino al Tabernacolo,
pensavo a quando Gesù disse agli apostoli: "Vieni e seguimi", e anche a
quando san Francesco Saverio morì, all'età di 43 anni, dopo aver predicato il Vangelo.
Nel noviziato ho scritto la mia domanda per andare in missione. Il giorno dopo la mia
Pro-
fessione Religiosa, l'Ispettore ha letto i nomi di quelli inviati alle Missioni. Dei 63 neo-professi, 32
andarono in Sud America. Il mio nome non era tra questi. Ero triste, ma l'Ispettore ha detto: "E quest'anno,
quattro dei neo-professi andranno in Giappone" e lesse i nomi. Il terzo nome era il mio. Ero stordito. Quando
lasciai la sala da pranzo, andai dritto in cappella e iniziai a piangere demozione.
Sono arrivato in Giappone nel gennaio 1950. L'obbedienza mi ha poi mandato in Corea, dove sono arrivato il
venerdì 30 marzo 1962 per aiutare come vice-parroco nella periferia di Seoul, nella parrocchia di San Giovanni
Bosco. Quel pomeriggio i cristiani fecero la Via Crucis. Uomini in ginocchio sul pavimento di legno a destra, don-
ne a sinistra, lasciando un corridoio nel centro della chiesa. Dopo la Via Crucis, molte persone sono rimaste in
chiesa per le preghiere della notte. La mattina successiva, dopo la messa, molte persone hanno continuato a
pregare e abbiamo meditato con loro, seduti sul pavimento.
I primi giorni furono difficili, ma pian piano mi resi conto che tutto era stato un regalo dal Cielo. I cristiani ci
davano un esempio di preghiera nella chiesa, stando seduti sul pavimento vicino al tabernacolo. E ci hanno anche
aiutato a vivere condividendo nella povertà, con pazienza, speranza e gioia. Loro ci hanno amato molto. Una
delle grandi sfide che ho incontrato è stata la lingua. Avevo già imparato il giapponese e ora dovevo iniziare con
il coreano, che era più complesso. Un'altra sfida è che al momento i cattolici sono solo il 10% della popolazione.
Inoltre, fa male vedere, ancora, la Corea divisa in due nazioni separate.
Le più grandi gioie che ho sperimentato sono state i battesimi dei catecumeni e le professioni religiose dei novizi.
Altro motivo di gioia è vedere che la Corea era una nazione molto povera, e ora, grazie al lavoro e all'organizza-
zione che i coreani hanno nella loro cultura, è, invece, una nazione dove regna l'ordine, il progresso e uno stan-
dard di vita dignitoso, e ognuno ha la mentalità di condividere le ricchezze aiutando le altre nazioni più povere.
Ai giovani che desiderano offrire se stessi per essere missionari, ricordo loro che alla base della nostra vita di
preghiera personale, della vita gioiosa in Comunità e di tutte le nostre attività, è l'Amore di Gesù, veramente
presente nella Santissima Eucaristia. Dobbiamo visitare il Santissimo Sacramento ogni giorno. Inoltre, con
gratitudine, coltiviamo la devozione alla Vergine e preghiamo il Rosario, come ci insegna Don Bosco.
Cerchiamo di vivere con cuore aperto sempre ai buoni esempi e alle lezioni degli altri, in particolare dei poveri.
Una volta un povero, che si chiamava Matteo ed era un vecchio cristiano, mi chiese su come avrei fatto per
riassumere il Vangelo in poche parole. Ho subito iniziato a spiegare, riassumendo alcuni elementi essenziali. Il
buon Matteo mi ascoltò con pazienza finché alla fine disse: "Non ti pare che sei stato un po'lungo? E io gli
dissi: "Bene, allora, come lo spieghi in meno parole? E Matteo disse: "Per me il Vangelo è questo: "Se qualcuno ti
schiaffeggia sulla guancia destra, presentagli la sinistra ".
José María Blanco,
missionario spagnolo in Corea
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
Il Beato Zeffirino Namuncurà (1886-1905) incarnò in sé le sofferenze, le angosce e le
aspirazioni della sua gente Mapuce, quella stessa gente che nellarco degli anni della sua
adolescenza ha incontrato il Vangelo e si è aperta al dono della fede sotto la guida di saggi
educatori salesiani. Cè unespressione che raccoglie tutto il suo programma di vita:
Voglio studiare per essere utile al mio popolo”. Infatti Zeffirino voleva studiare, essere
sacerdote e ritornare alla sua gente per contribuire alla crescita culturale e spirituale del
suo popolo, come aveva visto fare dai primi missionari salesiani.
Affinché le reti sociali favoriscano
la solidarietà e il rispetto
dellaltro nella sua differenza.
Intenzione Missionaria Salesiana
Perché le presenze salesiane siano casedove ognuno si senta accolto e
rispettato nella sua originalità e dove si possa scoprire la gioia della
Buona Nuova.
Ogni volta di più le nostre presenze si trovano in contesti plurali dal ponto di vista
sociale, culturale e religioso. La nostra missione ci spinge, anche mediante le Tecniche
delle Informazioni (TI) e le Reti Sociali, a una rispettosa accoglienza a una gioiosa
testimonianza e annuncio della Buona Nuova.