Cagliero 11 agosto 2017 it


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N. 104 - agosto 2017
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
C ontinuiamo ad accompagnare con laffetto e con la preghiera i confratelli della prossima Spedizione
Missionaria, la 148ª. A Valdocco fervono i preparativi per la loro accoglienza e per il loro invio.
Un dato molto originale di questa Spedizione è che due Ispettorie – una in Europa e una in Africa – allo
stesso tempo, offrono e ricevono missionari ad gentes. LIspettoria spagnola Maria Ausiliatrice (SMX),
invia un sacerdote dalla Catalogna, e la stessa Ispettoria, riceve due tirocinanti non europei. In Africa, nasce
una nuova Visitatoria: Africa Congo – Congo (ACC - Kinshasa–Brazzaville). Questa nuova Visitatoria nasce of-
frendo due tirocinanti – uno va in Spagna e laltro nelle Antille – e ricevendo due tirocinanti vietnamiti – un
chierico e un coadiutore.
La missione non è più solo un movimento verso le terre di missione’”,
dice il rinnovato Manuale dellAnimazione Missionaria Salesiana. Si
tratta, invece, di un movimento multidirezionale. Ogni chiesa lo-
cale, perciò, manda e riceve allo stesso tempo. Allo stesso modo,
ogni Ispettoria Salesiana, ricca o povera di personale o di risor-
se, è corresponsabile nelle iniziative missionarie di tutta la So-
cietà Salesiana. Tutte le Ispettorie, dunque, mandano e ricevo-
no!
L Animazione Missionaria nella Chiesa:
La fede si rafforza donandola!In
questo senso lanimazione missionaria mira a
formare e informare il popolo di Dio per man-
tenere viva in ogni cristiano la passione per far
conoscere Gesù e per predicare il Vangelo,
promuovere le vocazioni missionarie e suscita-
re cooperazione allevangelizzazione. Unani-
mazione missionaria efficace promuove un pro-
gressivo approfondimento del proprio amore
per Gesù e il suo popolo. Questa dolce e con-
fortante gioia di evange-
lizzareche
riempie la
vita della co-
munità dei di-
scepolifa scaturi-
re lenergia per ser-
vire Cristo nelle situa-
zioni opprimenti di sof-
ferenza umana, per met-
tersi a sua disposizione,
senza ripiegarsi sul proprio
benessere.
LAnimazione Missionaria Sa-
lesiana: Alla luce dellespe- rienza cari-
smatica di Don Bosco ora possiamo definire il
nostro obiettivo per lanimazione missionaria
salesiana. Essa non si limita a celebrazioni, o
iniziative occasionali. È piuttosto un processo
continuo di sensibilizzazione e dellanimazio-
ne della comunità Ispettoriale e locale, in vista
di una più profonda coscienza missionaria, di
un servizio rinnovato nel contenuto e nella me-
todologia, di un impegno rinnovato che, per
essere credibile, deve rivolgersi contempora-
D. Guillermo Basanes SDB
Consigliere per le missioni
neamente allinterno e allesterno della pro-
pria comunità.Questo processo viene concre-
tizzato nel progetto ispettoriale di animazione
missionaria.
Il Primo Obiettivo: Lanimazione missionaria
ha uno scopo duplice: è interdipendente e re-
ciprocamente complementare. Essa mira so-
prattutto a mantenere viva in ogni salesiano e
nella comunità educativa-pastorale lardore
missionario e a promuovere la cultura missio-
naria. Questo implica una pastorale organica
missionaria, in modo che lanimazione missio-
naria sia una opzione trasversale di tutta la
pastorale giovanile che fecondi le diverse di-
mensioni del PEPSe i
diversi ambien-
ti pastorali o
settori della
missione. Anche
essa interagisce con
la formazione iniziale
e permanente dei Sale-
siani e coinvolge i mem-
bri della Famiglia Salesia-
na secondo il loro
carisma particola-
re.
Il Secondo Obietti-
vo: Lo slancio missionario è quella scintilla che
innesca in ogni Salesiano unapertura a una
permanente riforma di sé,e aiuta anche a
discernere la chiamata del Signore ad essere
missionario. Dunque, il secondo obiettivo
dellanimazione missionaria salesiana scaturi-
sce dal suo obiettivo primario: aiutare i Sale-
siani a discernere la vocazione missionaria ad
exteros, ad gentes, ad vitam.

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Enecessario che tu faccia profezie su popoli ...”
R icordo di essere stato così colpito da un versetto biblico (Ap 10,11) molto
tempo prima di aver capito che avevo una vocazione religiosa: È necessa-
rio che tu faccia ancora profezie su popoli, nazioni e re senza numero”.
Questo versetto - che nel suo senso letterale suona missionario - ha continuato a
ripetersi più volte quando ho aperto la Bibbia per leggerla in modo casuale. Non
l'ho mai capito del tutto, ma ha preso radici nel mio cuore e non l'ho mai dimen-
ticato. Da giovane amavo guardare i film e quando sono entrato tra i salesiani la
videoteca del mio Aspirantato era piena di video sulle missioni salesiane. Ho
deciso di guardarli e, per mia sorpresa, hanno cominciato a interessarmi molto,
tanto che ho preso limpegno di guardarne almeno due a settimana. Un invito
più esplicito è venuto dal nostro Regionale di allora, Don Basañes, quando ha
visitato il prenoviziato: in quel giorno mi sono sentito, per la prima volta, for-
temente chiamato a essere un missionario. Dal momento che la mia è una
Ispettoria giovane, molti mi hanno chiesto perché ho fatto la scelta di diventa-
re missionario mentre cè ancora tanto bisogno di missionari in Tanzania. La mia
convinzione è che non ho scelto da me di essere religioso e missionario; chi mi ha scelto
sa perché lo ha fatto e conosce quali piani ha per me e per la missione a cui mi chiama.
Questa missione non è mia e quindi Lui prov-
vederà secondo le necessità. Se mi ha manda-
to in Messico è perché vuole che io sia lì e sicu-
ramente susciterà qualcun altro in Tanzania.
La mia più grande gioia come missionario in Messico è l'atteggia-
mento accogliente che ho trovato nellIspettoria e tra la gente in
generale. Come tirocinante sto lavorando in un luogo in cui la
popolazione è per lo più costituita da giovani e bambini, e quindi
mi sento completamente immerso nella missione salesiana.
La mia grande sfida è la nuova cultura, che ritengo sia molto di-
versa da quella del mio Paese di origine. I valori che ho vissuto e
tenuto cari vengono messi a confronto con i nuovi e il riadatta-
mento non è così facile. Stiamo anche in una zona violenta con
molto spaccio di droghe nelle strade; famiglie distrutte, giovani
matrimoni e giovani che non hanno nessuna visione di futuro.
Tutto questo accade ai giovani con i quali interagisco; loro sono il prodotto di questo ambiente negativo.
Ai giovani salesiani che stanno pensando di essere missionari mi sento di dire che il discernimento è molto impor-
tante; inoltre, se avete l'opportunità di visitare le aree di missione, fatelo prima di prendere la decisione finale.
Prendete molto sul serio la formazione umana che ci viene offerta nelle case di formazione, perché con essa si
interagisce più facilmente con le nuove culture. Soprattutto vi raccomando la preghiera personale, che è indi-
spensabile per avere un'anima robusta.
Cl David Komba
Tanzaniano, missionario in Messico
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
I Beati giovani martiri delloratorio salesiano di Poznan (Polonia) così scrivono ai loro famigliari alla
vigilia del loro martirio avvenuto il 24 agosto 1942: Miei amatissimi genitori, fratelli e sorelle! – inco-
mincia la sua lettera Franciszek Kęsy – Sopraggiunge il momento di congedo da Voi e proprio nel giorno
24 agosto, giorno di Maria Ausiliatrice. (…) Il buon Dio mi prende con Sé. Non piangete, se in età così
giovane parto da questo mondo. Adesso sono in stato di grazia, e non so se più tardi sarei fedele alle
mie promesse. (…) Vado in cielo, arrivederci. Là in cielo pregherò Iddio Pregate qualche volta per me.
(…) Ora vado”.
Amatissimi genitori! Mamma, babbo, Maria, Henryk! – si rivolge ai parenti Edward Klinik - Mirabili sono i
decreti di Dio, ma dobbiamo rassegnarci, perché tutto è per il bene della nostra anima. (…) Fin allulti-
mo momento Maria mi fu Madre. Adesso, quando Tu, Mamma, non mi avrai più, prendi Gesù. (…) Carissi-
mi miei, non disperate di me e non piangete, perché io sono già con Gesù e Maria …”
Per i Salesiani in Oceania
Intenzione Missionaria
Perché condividano con i giovani la bellezza della loro
vocazione.
Perché i Salesiani di Oceania sappiano esprimere e condividere la loro fede at-
traverso l'arte, la musica, il teatro e il racconto nello spirito oratoriano dellO-
ceania, dove i figli di Don Bosco sono presenti, e dove troviamo un variegato
mosaico di culture. I giovani, in ognuno di questi contesti, devono crescere nel-
la loro capacità di conoscere, amare e sviluppare tutto quello che di buono,
bello e giusto trovano in seno alle loro comunità.