Cagliero 11 Maggio 2010 ita


Cagliero 11 Maggio 2010 ita



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Titolo notiziario
Nome società
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
LA TESTIMONIANZA DEL CUORE INFIAMMATO PER CRISTO
C arissimi missionari, confratelli
salesiani, amici delle missioni
salesiane!
Un saluto cordiale nel mese mariano!
Il 24 maggio 2010 tutti i vescovi sale-
siani del mondo hanno un appunta-
mento speciale a Valdocco, presso la
Basilica di Maria Ausiliatrice. Tra i 100
vescovi saranno presenti anche mol-
tissimi vescovi missionari ad gentes,
“inviati” da questa Basilica. Sono con-
tento di poter condividere una testi-
monianza del cardinale Giuseppe Zen
Ze Kiun (陳日君).Salesiano dal 1949,
ora vescovo emerito di Hong Kong, ha
studiato a Torino 50 anni fa. La testi-
monianza del cuore infiammato per
Cristo è la miglior animazione missio-
naria.
Don Václav Klement, SDB
Consigliere per le Missioni
Vivere e lavorare insieme
è il nostro segreto!
Tempo fa il Cardinale Joseph Zen, vesco-
vo emerito di Hong Kong, era passato
dalla Pisana e gli abbiamo chiesto di
condividere con i lettori di “Cagliero 11”
un pensiero.
M aria e
la nostra guida,
la nostra maestra, la
nostra madre
Lei ha studiato teologia a Torino.
Che cosa ricorda della Crocetta al suo
tempo?
Lo studentato teologico della Crocetta a
Torino ha prodotto tanti missionari. E il
segreto era nello stare insieme dei pro-
fessori con gli studenti. La casa, allora,
era povera ma lo spirito era molto bello.
Dalla mia infanzia ho imparato che uno
può essere povero ma felice. Eravamo
una famiglia povera ma eravamo felici.
Così era anche alla Crocetta. La situazio-
ne era povera ma eravamo felici. Si stu-
diava sul serio, facevamo feste. Durante
le vacanze d’estate quelli d’Europa rien-
travano nelle loro Ispettorie. Noi da lon-
tano avevamo molto da fare: in monta-
gna con i ragazzi, animare l’oratorio,
lavoro manuale in casa. Anche durante
queste attività abbiamo imparato che il
segreto era nello stare insieme.
La mia vita salesiana era quasi sempre nello studentato eccetto un anno e mezzo a Macau e tre anni ad
Aberdeen (Hong Kong). In queste due case sono stato felicissimo. Di nuovo il segreto era nello stare insie-
me con i confratelli. Vivendo insieme con i miei seminaristi, come vescovo, ho visto che questo ha creato
un grande impatto su noi tutti. Sono davvero convinto del valore nel nostro vivere e lavorare insieme.
Durante il centenario della presenza salesiana in Cina ho detto che il nostro dono per la Cina è lo spirito di
famiglia. Lo stare insieme, l’amicizia, il non avere paura di perdere tempo nello stare con i giovani,
nell’essere amico di tutti. Stare insieme è il nostro segreto.
Secondo Lei come possiamo evangelizzare nelle nostre scuole?
I missionari sono un segno di vitalità. Forse nel passato qualcuno ha sperato molto nella conversione dei non cristiani. Ma
forse dopo il Vaticano II abbiamo perso l’importanza dell’annunzio nelle scuole anche perché in tante scuole la grande mag-
gioranza degli insegnanti sono anche seguaci di altre religioni. Ma la fortuna per la nostra scuola salesiana è che abbiamo la
presenza visibile della comunità salesiana che aiuta a creare un ambiente. Quando ero Ispettore una volta ho battezzato 90
ragazzi in una nostra scuola. Adesso abbiamo scoperto che gli adulti che chiedono il battesimo in Canada o in America sono
in gran parte i nostri ex-allievi di Hong Kong. L’esortazione apostolica post-sinodale “Ecclesia in Asia” invita a raccontare Ge-
sù in Asia. Ma prima di poter raccontarlo il nostro cuore deve traboccare dell’amore per Gesù. Quando dico questo penso a
Don Carlo Braga che sapeva tre dialetti cinesi e li parlava tutti e tre insieme, quindi parlava il cinese molto male; ma aveva un
gran cuore che amava molto Gesù Cristo ed era questo che attirava molti.

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Quale sono le sfide e le opportunità per la Chiesa in Hong Kong oggi?
Come vescovo di Hong Kong ho inviato un sacerdote diocesano in Kenya. Adesso dopo anni di esperienza missionaria è rientrato
in diocesi portando tanto entusiasmo nella stessa. Ora abbiamo anche missionarie laiche e missionari laici in connessione con i
missionari del PIME. È facile dedicarci alla pastorale con i cattolici ma missionari ad gentes vuol dire fare un grande sforzo.
A Hong Kong abbiamo una media annuale di 2000 conversioni. In questi ultimi anni la diocesi ha deciso di celebrare la festa di
missione che esige un camino. Attraverso questa festa amici vengono invitati a conoscere meglio Gesù; e questo può portare alla
conversione. Non si tratta di non rispettare la coscienza e la libertà religiosa ma di far conoscere Gesù Cristo.
L’ambiente a Hong Kong è certamente secolarizzato, la natalità è bassissima, il divorzio è alto, si invecchia.
Insomma la famiglia è in difficoltà ma non c’è disprezzo per la religione.
Non c’è nessun problema al riguardo della conversione al Cristianesimo.
Tocca a noi ad avere zelo.
Certo parliamo anche di evangelizzazione indiretta, che consiste nel
promuovere i valori evangelici; ma non abbiamo paura di proclamare
direttamente Gesù Cristo.
Ci sono anche oggi i cinesi operai nella diaspora e nel mondo.
Adesso questa realtà è una sfida che dobbiamo affrontare.
Devono essere anche evangelizzati. Ma ci sono pochi sacerdoti che si
prendono cura di loro. In questo caso ci vorrebbero dei missionari laici
come protagonisti nella loro evangelizzazione.
Statistiche della Chiesa Cattolica in Cina - Cf.Tripod, vol XXIX, 152 (2009) p.57
Numero dei cattolici
Secondo le statistiche ufficiali:
5.300.000
secondo Holy Spirit Study Centre di Hong Kong: ca. 12 milioni
Numero dei sacerdoti
sacerdoti ufficiali:
sacerdoti non ufficiali:
ca. 3.010
50 (vecchi), 1.800 (giovani)
60 (vecchi), 1.100 (giovani)
Numero di chiese e cappelle
Più di 6000
Numero delle suore
nella chiesa ufficiale:
nella chiesa non ufficiale:
4.750
3.500
1.250
Diocesi e territori ecclesiastici
Numero tradizionale:
Numero ufficiale:
Numero dei vescovi:
vescovi ufficiali:
vescovi non ufficiali:
138 (116 attive, 22 non attive)
97 (a seguito della riorganizzazio-
ne dei confini civili negli ultimi
anni)
Numero dei seminari
Seminari maggiori:
Seminari minori:
seminari non ufficiali:
12 con 610 seminaristi
22 con 550 seminaristi
10 con ca. 350 seminaristi
100
Numero dei noviziati delle
58
suore
ca. 60
42
Nella chiesa ufficiale:
40 con 200 in formazione
nella chiesa non ufficiale: 20 con 200 in formazione
Intenzione Missionaria Salesiana
I Salesiani in America
Perché i Salesiani del continente americano si impegnino nella costruzione
e formazione delle comunità ecclesiali di base.
Il continente americano contiene quasi metà della popolazione cattolica mondiale,
perciò le comunità cattoliche vogliono crescere anche nella co-responsabilità
nell’impegno missionario ad gentes. Le comunità di base offrono una opportunità
quotidiana di crescere nello spirito missionario nel proprio ambiente. I vescovi Lati-
noamericani hanno sempre guidato verso la formazione e missionarietà delle co-
munità di base in tutte le parrocchie. Preghiamo perché tutte
le nostre parrocchie e stazioni missionarie del continente
americano sappiano accompagnare la crescita e la
formazione delle comunità di base.
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