In dialogo con il Signore - 2020 ITA


In dialogo con il Signore - 2020 ITA



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SALESIANI
DON BOSCO

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SALESIANI
DON BOSCO

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Progettazione grafica: Artia Comunicación
Stampa: ??
Tutti i diritti riservati per la Società di San
Francesco di Sales (Salesiani di don Bosco)
Edizione extra commerciale (2020)
Sede Centrale Salesiana
Via Marsala, 42
00185 Roma

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Roma 2020

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RINGRAZIAMENTI
Un sincero grazie ai confratelli che hanno
collaborato con il Dicastero per la Formazione (Ivo
Coelho, Salvador Cleofas Murguía Villalobos – ora
vescovo, Silvio Roggia, Jose Kuttianimattathil,
Francisco Santos Montero) nel lavoro di revisione
e traduzione: Stefano Aspettati, Donatien Banze,
Giovanni Barroero, Osmar Bezutte, Salvador
Delgadillo Cornejo, Ian Figueiredo, Basilio Nuno
Gonçalves, Jesús Graciliano González Miguel,
Josef Gregur, Ferdinand Kalengayi, Zenon
Klawikowski, Jean-Claude Ngoy, Pascal Nyunda,
Ignacio Ocampo Uribe, Michael Pace, Bosco
Ponthokkan, Salvatore Putzu, Jean Rebellato, José
Antenor Velho.
Un ringraziamento speciale a Francisco Santos
Montero che ha coordinato il lavoro.

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PRESENTAZIONE
Carissimi confratelli,
Il CG27 ha chiesto di aggiornare il manuale “In
dialogo con il Signore” e gli altri sussidi per la
preghiera come segno del nostro impegno a crescere
nella identità salesiana consacrata (CG27 67.7).
L’articolo 93 delle nostre Costituzioni dice: “Potremo
formare comunità che pregano solo se diventiamo
personalmente uomini di preghiera”. È altrettanto vero
che, se insieme prendiamo buona cura della preghiera
comunitaria, la crescita di tutti come famiglia diventa
uno stimolo formidabile per la crescita di ciascuno. Di
qui il valore di questo strumento per una rinnovata
fedeltà al patrimonio spirituale che ci è stato donato
con la vocazione salesiana.
Come ogni aiuto che ci viene offerto, la sua efficacia
dipende in larga misura dal modo con cui viene
accolto e valorizzato. Nessun richiamo potrà essere
più efficace dell’esempio che possiamo offrirci
vicendevolmente nel prendere a cuore questo dono,
frutto del CG27, per la nostra santificazione.
Nella revisione del testo, ho chiesto al gruppo
di redazione di tenere presenti tre elementi: la
multiculturalità della Congregazione; il nuovo
mondo digitale; e la preghiera insieme ai giovani
e ai laici che condividono con noi la missione
salesiana.
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Il gruppo ha tenuto presente anzitutto le
possibilità offerte dal mondo digitale. Per questo,
oltre ad un testo che potrà essere stampato
dalle ispettorie o dalle regioni, hanno messo a
nostra disposizione sul portale ufficiale della
Congregazione (www.sdb.org) un testo ricco di
molte proposte. È stata progettata anche una app
per la preghiera salesiana (Salesians@prayer), che
sarà molto utile perché contiene anche il Proprio
Salesiano, il quale, proprio perché deve essere
aggiornato con ogni nuovo beato e santo, trova nel
formato digitale uno strumento particolarmente
idoneo.
Spero che questi sussidi siano valorizzati al meglio
da ogni confratello e comunità, non solo per la
loro preghiera, ma anche per la condivisione della
preghiera comunitaria con i giovani e con i nostri
collaboratori.
Maria, madre e maestra, ci aiuti a crescere giorno
dopo giorno nel nostro dialogo con il Signore.
Con affetto in don Bosco,
Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore
Roma, Pasqua – 12 aprile 2020
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ABBREVIAZIONI
ACG
ACS
MB
Const.
CG21
LG
Reg.
SC
T
G
C
L
Atti del Consiglio Generale
Atti del Consiglio Superiore
Memorie Biografiche
Costituzioni Salesiane
21° Capitolo Generale dei Salesiani di don Bosco
Costituione dogmatica Lumen Gentium
Regolamenti Generali
Costituzione Sacrosanctum Concilium
Assemblea
Guida
Celebrante
Lettore
RINGRAZIAMENTI
I testi della Sacra Scrittura sono dalla nuova
Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana (2012).
Alcune preghiere sono state prese da Mario
Galizzi e Carlo Maria Zanotti.
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1 APPUNTAMENTI QUOTIDIANI
2 APPUNTAMENTI MENSILI
3 APPUNTAMENTI ANNUALI
4 OCCASIONI SPECIALI

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PRIMA PARTE
PREGHIERE
SALESIANE

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APPUNTAMENTI
QUOTIDIANI

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CONSEGNA DELLA
GIORNATA AL RISVEGLIO
Ti adoro mio Dio, ti amo con tutto il cuore, ti
ringrazio di avermi creato fatto cristiano e
conservato in questa notte. Ti offro le azioni
della giornata. Fa’ che siano tutte secondo
la tua volontà, e per la maggior tua gloria.
Preservami dal peccato e da ogni male. La tua
grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.
Amen.
ANGELUS
G L’angelo del Signore portò
l’annuncio a Maria
T Ed ella concepì per opera dello Spirito
Santo.
Ave, o Maria…
G Ecco, io sono la serva del Signore.
T Si compia in me la tua parola.
Ave, o Maria…
G Il Verbo di Dio si è fatto uomo.
T E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave, o Maria…
G Prega per noi, santa Madre di Dio.
T E saremo degni delle promesse di Cristo.
G Preghiamo. O Padre, tu hai voluto che il tuo
Verbo si facesse uomo nel grembo della
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Vergine Maria: concedi a noi, che adoriamo
il mistero del nostro Redentore, vero Dio
e vero uomo, di essere partecipi della sua
vita immortale. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
REGINA COELI (TEMPO PASQUALE)
G Regina del cielo, rallegrati, alleluia!
T Cristo che hai portato nel grembo,
alleluia!
G È risorto, come aveva promesso, alleluia!
T Prega il Signore per noi, alleluia!
G Rallegrati, Vergine Maria, alleluia!
T Il Signore è davvero risorto, alleluia!
G Preghiamo. O Dio, con la risurrezione
di Cristo, tuo Figlio, hai ridato al
mondo la gioia: concedi a noi, per
intercessione della madre sua, la
Vergine Maria, di giungere alla felicità
senza fine. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure (in latino)
V Regina caeli, laetare, alleluia
R Quia quem meruisti portare, alleluia,
V Resurrexit, sicut dixit, alleluia,
R Ora pro nobis Deum, alleluia.
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V Gaude et laetare, Virgo Maria, alleluia.
R Quia surrexit Dominus vere, alleluia.
V Oremus. Deus, qui per resurrectionem
Filii tui Domini nostri Jesu Christi
mundum laetificare dignatus es: praesta,
quaesumus, ut per eius Genitricem
Virginem Mariam perpetuae capiamus
gaudia vitae, per eundem Christum
Dominum nostrum. Amen.
MEDITAZIONE
Introduzione
Prima forma
G Vieni, Spirito Santo, riempi il cuore dei
tuoi fedeli, accendi in essi il fuoco del tuo
amore. Manda il tuo Spirito e tutto è creato.
T E rinnovi la faccia della terra.
G Preghiamo. O Dio, che con il dono dello
Spirito Santo guidi i credenti alla piena
luce della verità, donaci di gustare nel tuo
Spirito la vera sapienza e di godere sempre
del suo conforto. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Seconda forma
Vieni, o Spirito creatore,
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visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore. Amen.
G Manda il tuo Spirito e tutto è creato.
T E rinnovi la faccia della terra.
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G Preghiamo. O Dio, che con il dono dello
Spirito Santo guidi i credenti alla piena
luce della verità, donaci di gustare nel tuo
Spirito la vera sapienza e di godere sempre
del suo conforto. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure (in latino)
Veni, creator Spiritus,
mentes tuorum visita,
imple superna gratia,
quae tu creasti pectora.
Qui diceris Paraclitus,
donum Dei altissimi,
fons vivus, ignis,
caritas et spiritalis unctio.
Tu septiformis munere,
dextrae Dei tu digitus,
tu rite promissum Patris
sermone ditans guttura.
Accende lumen sensibus,
infunde amorem cordibus,
infirma nostri corporis,
virtute firmans perpeti.
Hostem repellas longius
pacemque dones protinus;
ductore sic te praevio
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vitemus omne noxium.
Per te sciamus da Patrem
noscamus atque Filium,
te utriusque Spiritum
credamus omni tempore. Amen.
G Emitte Spiritum tuum, et creabuntur.
T Et renovabis faciem terrae.
G Oremus. Deus, qui corda fidelium Sancti
Spiritus illustratione docuisti: da nobis
in eodem Spiritu recta sapere; et de
eius semper consolatione gaudere.
Per Christum Dominum nostrum.
T Amen.
Conclusione
Opzione 1: Atto di affidamento
G Beati quelli che ascoltano la Parola di Dio.
T E la vivono ogni giorno.
G Rinnoviamo il nostro affidamento al Signore
e la nostra dedizione alla missione giovanile
e chiediamo a Maria il dono della fedeltà:
T Santissima e Immacolata Vergine
Ausiliatrice Madre della Chiesa,
ispiratrice e sostegno della nostra
Congregazione, noi ci poniamo sotto la tua
protezione materna
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e ti promettiamo di voler sempre operare,
fedeli alla vocazione salesiana, alla maggior
gloria di Dio
e alla salvezza del mondo.
Ti preghiamo, fiduciosi nella tua
intercessione, per la Chiesa,
per la Congregazione e la Famiglia
Salesiana, per i giovani, soprattutto i più
poveri, per tutti gli uomini che Cristo ha
redenti.
Insegnaci, tu che sei stata la Maestra di Don
Bosco,
a imitare le sue virtù:
in particolare l’unione con Dio,
la sua vita casta, umile e povera,
l’amore al lavoro e alla temperanza,
la bontà e la donazione illimitata ai fratelli,
la sua fedeltà al Papa e ai Pastori della
Chiesa.
Fa’, o Maria Ausiliatrice,
che il nostro servizio al Signore
sia fedele e generoso fino alla morte,
e donaci di giungere alla gioia della piena
comunione
nella Casa del Padre. Amen.
Opzione 2:
G Rinnoviamo il nostro affidamento al
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Signore,
ricordandoci di san Giovanni Bosco,
nostro padre e modello.
T Signore Dio, nostro Padre,
amore fedele, totale e gratuito,
per realizzare i tuoi disegni di amore
hai voluto sempre servirti di uomini.
Lungo la storia della salvezza,
Abramo e Mosè,
Maria e gli apostoli,
tutti i cristiani,
tutta la Chiesa,
rispondendo liberamente alla tua chiamata,
sono diventati tuoi collaboratori
per la salvezza del mondo.
Hai chiamato san Giovanni Bosco,
che si è donato totalmente alla salvezza
della gioventù.
Hai chiamato pure noi
per continuare la missione di Don Bosco
nella Famiglia Salesiana.
Grazie, Signore, per la nostra vocazione.
Donaci il tuo Spirito
perché siamo fedeli alla nostra
consacrazione,
e perché, liberati dai nostri egoismi,
possiamo essere Don Bosco vivo,
per i giovani del nostro tempo. Amen.
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LECTIO DIVINA
Schema
Lectio consiste nel leggere e rileggere un brano
biblico, facendo emergere gli elementi più
significativi e mettendo in rilievo gli elementi
portanti del testo.
Meditatio consiste nel ricercare i valori
permanenti o i messaggi del testo. Risponde alla
domanda: che cosa mi/ci dice il testo?
Oratio. Comincio a dialogare con il Signore
Gesù, partendo dal testo, mediante la lode, il
rendimento di grazie, la domanda. Viene alla
mente una semplicissima definizione di santa
Teresa d’Avila: «L’orazione non è altro che un
intimo rapporto di amicizia, un intrattenimento
con Colui da cui sappiamo di essere amati».
Contemplatio è il momento in cui ci mettiamo
di fronte al mistero da cui è nato il brano biblico,
al mistero di Dio amore, al mistero di Cristo e
dello Spirito diffuso e operante nella storia.
Actio è l’agire evangelico, che consegue alla
scelta, alla deliberatio: si compie concretamente
un’azione che cambia il cuore, converte la vita.
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LETTURA SPIRITUALE
La lettura, fatta comunitariamente, unifica le
menti e i cuori. La nostra tradizione vuole che in
ogni comunità salesiana si riservi ogni giorno
“qualche tempo alla lettura spirituale.” (Reg. 71)
Introduzione
GT Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.
G Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi
fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo
amore. Manda il tuo Spirito e tutto è creato.
T E rinnovi la faccia della terra.
G Preghiamo. O Dio, che con il dono dello
Spirito Santo guidi i credenti alla piena
luce della verità, donaci di gustare nel tuo
Spirito la vera sapienza e di godere sempre
del suo conforto. Per Cristo nostro Signore.
T Amen!
Conclusione
G Preghiamo Dio, nostro Padre: il suo
amore per noi ci dà la fiducia di
essere esauditi. Tu ci hai dato Don
Bosco come padre e maestro.
T Concedi a noi di essere, come lui, i segni
e i portatori del tuo amore ai giovani.
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G Rendi fecondo con la tua grazia
il nostro lavoro apostolico.
T Donaci di imitare lo zelo e la dolcezza
della carità di San Francesco di Sales.
G Suscita in molti giovani una risposta
generosa alla tua chiamata.
T Perché la Congregazione possa
continuare la sua missione di salvezza.
G Consola i nostri fratelli sofferenti,
specialmente quelli che soffrono per la fede.
T Liberali da tutte le loro tribolazioni.
G Ricordiamo i nostri fratelli defunti.
(Necrologio dei confratelli defunti)
G L’eterno riposo dona loro, o Signore.
T E splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace. Amen.
G O Signore, che ci hai chiamati a seguirti
più da vicino e a collaborare con te
alla salvezza dei giovani: concedi a
noi di restare fedeli fino al termine
della vita alla nostra consacrazione
apostolica. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Oppure
G O Signore misericordioso, nella tua
provvidenza ci hai donato san Giovanni
Bosco, padre e maestro della gioventù, che,
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guidato dalla Vergine Maria, lavorò con
infaticabile zelo per il bene della Chiesa,
suscita anche in noi la stessa fiamma di
carità, che ci spinga a salvare le anime e
servire te solo. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
G Maria, aiuto dei cristiani.
T Prega per noi.
PRIMA DELLE AZIONI
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua
grazia, Signore, perché sorretti dal tuo paterno
aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il
bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo
Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità
dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Oppure (in latino)
Actiones nostras, quaesumus Domine,
aspirando praeveni et adiuvando prosequere:
ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper
incipiat et per te coepta finiatur.
Per Christum Dominum nostrum. Amen.
Oppure
O Padre, hai colmato il cuore di Don Bosco di
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predilezione per i giovani: arricchisci dello
stesso dono di bontà il cuore di ogni salesiano.
Donaci di scoprire in tutti i giovani la presenza
di Gesù perché siamo sempre pronti a
offrire per essi tempo, doti e salute, fino alla
donazione totale della nostra vita. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
DOPO LE AZIONI
Ti rendiamo grazie, Dio onnipotente, per tutti i
tuoi benefici, Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli. Amen.
Oppure (in latino)
Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro
universis beneficiis tuis, qui vivis et regnas in
saecula saeculorum. Amen.
Oppure
Per tutti i tuoi benefici, ti rendiamo grazie, o
Dio onnipotente, che vivi e regni nei secoli dei
secoli. Amen.
Ti lodi, Signore, la nostra voce, ti lodi il nostro
spirito, e poiché il nostro essere è dono del
tuo amore, tutta la nostra vita si trasformi in
una perenne liturgia di lode. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
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VISITA AL SANTISSIMO
“Se non potete comunicarvi sacramentalmente
fate almeno la comunione spirituale, che
consiste in un ardente desiderio di ricevere
Gesù nel vostro cuore.”
(San Giovanni Bosco, Memorie Biografiche III,13)
Gesù, credo che sei realmente presente nel
Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima
mia.
Ora non posso riceverti sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non
permettere che mi abbia mai a separare da te.
Eterno Padre, io ti offro il Sangue
Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei
peccati, in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa.
Oppure
Gesù, mio Signore,
nella semplicità del cuore e con viva fede
io ti adoro realmente presente nel sacramento
della santa Eucaristia.
Tu, Gesù, sei il pane disceso dal cielo,
il cibo che ci sostiene nel cammino della vita;
tu sei la sorgente dell’amore
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che sa donarsi fino al sacrificio di sé;
tu sei il pegno della vita eterna.
Signore Gesù, infinito è l’amore
che ti ha spinto a restare con noi
in questo sacramento
per donarti totalmente a noi.
Gesù, fammi la grazia
che ogni comunione sacramentale
sia un grande atto di fede e amore.
O mio Salvatore, fa’ che tutto assorto in te,
impari a morire a me stesso
per donarmi tutto ai fratelli.
Signore, fammi ancora la grazia
che unito a te viva una vita nuova e divina,
per giungere un giorno là dove potrò
contemplarti a faccia a faccia
oltre il velo del sacramento
e amarti per tutta l’eternità. Amen.
(S. Giovanni Bosco)
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PREGHIERE PER LE VOCAZIONI
Preghiera quotidiana per le vocazioni alla
vita salesiana
Padre dell’amore,
Tu hai seminato nei cuori di molti giovani
il seme della vocazione alla vita salesiana.
Aiutali a scoprire e a sviluppare il dono
della tua chiamata come Salesiani sacerdoti o
Salesiani laici.
Accresci nelle nostre comunità salesiane lo
spirito di famiglia,
in modo che molti giovani si trovino a loro agio
e siano così incoraggiati a conoscere e a
seguire questa vocazione.
Fa’ che, attraverso la testimonianza della
nostra vita personale e comunitaria,
e la gioiosa donazione di sé senza riserve,
questi giovani trovino la conferma alla loro
vocazione.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREGHIERA A DON BOSCO
(ALLA CONCLUSIONE DEI VESPRI)
Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
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docile ai doni dello Spirito
e aperto alle realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani,
soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia
con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo
Vangelo
il senso della nostra vita
e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen!
(Pascual Chávez)
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IL ROSARIO
Misteri gaudiosi
(il lunedì e il giovedì oppure il lunedì e il sabato)
1. L’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele
a Maria Vergine.
2. La visita di Maria Vergine a Santa
Elisabetta.
3. La nascita di Gesù.
4. La presentazione di Gesù al tempio.
5. Il ritrovamento di Gesù al tempio.
Misteri dolorosi
(il martedì e il venerdì)
1. L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi.
2. La flagellazione di Gesù alla colonna.
3. L’incoronazione di spine.
4. Gesù è caricato della croce.
5. La crocifissione e la morte di Gesù.
Misteri gloriosi
(il mercoledì, il sabato e la domenica oppure il
mercoledì e la domenica)
1. La risurrezione di Gesù.
2. L’ascensione di Gesù al Cielo.
3. La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo.
4. L’assunzione di Maria Vergine al Cielo.
5. L’incoronazione di Maria Vergine.
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Misteri luminosi
(il giovedì, al posto dei misteri gaudiosi)
1. Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano.
2. Le nozze di Cana.
3. L’annuncio del Regno di Dio.
4. La trasfigurazione di Gesù sul monte
Tabor.
5. L’istituzione dell’Eucaristia.
CONCLUSIONE DELLA GIORNATA
PRIMA DEL RIPOSO
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano
e conservato in questo giorno. Perdonami il
male oggi commesso, e se qualche bene ho
compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e
liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i
miei cari. Amen.
33

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2
APPUNTAMENTI
MENSILI

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TANTUM ERGO SACRAMENTUM
Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui:
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fìdes supplementum
sensuum defectui.
Genitori, Genitoque
laus et jubilatio,
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio:
procedenti ab utroque
compar sit laudatio.
ACCLAMAZIONI DOPO LA
BENEDIZIONE EUCARISTICA
G Dio sia benedetto
T Benedetto il suo Santo Nome
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero
uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo Cuore
Benedetto il suo preziosissimo Sangue
Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento
dell’Altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
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Benedetta la gran Madre di Dio Maria
Santissima
Benedetta la sua santa e immacolata
Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria, Vergine e
Madre
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo
sposo
Benedetto Dio nei suoi
angeli e nei suoi santi.
IL RITIRO MENSILE
«La nostra volontà di conversione
si rinnova nel ritiro mensile»
(Cost. 91)
Preghiera iniziale
Si suggerisce di iniziare il ritiro pregando l’ora
liturgica corrispondente o, in alternativa, con il
seguente dialogo introduttivo:
G “Venite in disparte e riposatevi un poco.”
T Il tuo invito ci aiuti, o Signore,
a liberare la mente dalle occupazioni
quotidiane
e a ricordare che sei tu l’unico ideale
della nostra vita.
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4.10 Page 40

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G “Una sola è cosa necessaria.”
T Ora il nostro cuore si apre all’ascolto
della tua parola,
per trovare in essa luce, pace e pienezza
di vita.
G “Chi rimane in me porta molto frutto.”
T Da Te rigenerati, saremo per tutti
testimoni credibili del tuo amore.
Invocazione allo Spirito Santo
Canto oppure preghiera seguente
Vieni Spirito Santo, santificami.
Vieni Spirito di sapienza, prendimi.
Vieni Spirito d’intelligenza, illuminami.
Vieni Spirito consigliere, ammoniscimi.
Vieni Spirito di fortezza, fortificami.
Vieni Spirito di pietà, allietami.
Vieni Spirito di scienza, insegnami.
Vieni Spirito del timore di Dio, custodiscimi.
Vieni Spirito di pace, dammi la tua pace.
Amen.
G Preghiamo. O Padre, che con il dono dello
Spirito Santo guidi i credenti alla piena
luce della verità, donaci di gustare nel tuo
Spirito la vera sapienza e di godere sempre
del suo conforto. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Meditazione
39

5 Pages 41-50

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5.1 Page 41

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Esame di coscienza
Ogni mese esaminiamo la nostra fedeltà alla
chiamata del Signore: fiduciosi nella sua
misericordia, riconosciamo umilmente le nostre
fragilità. Si possono privilegiare di volta in volta
alcuni aspetti oppure scegliere qualche spunto
per ogni tema.
G Preghiamo. Signore Gesù, manda a noi il tuo
Spirito di Verità perché possiamo rinnovare
ancora una volta il nostro impegno di
conformarci a te e al tuo Vangelo. Tu
che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T Amen.
Mistici nello Spirito
I. «Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il
Padre Vostro celeste» (Mt 5,48).
La Parola di Dio ci chiama a una continua
conversione (Cost. 90).
Sono caduto nella mediocrità spirituale?
Combatto i miei limiti? Ci sono compromessi
che bloccano la mia vita spirituale? Qual è
stato il frutto dell’ultimo ritiro? E degli esercizi
spirituali? Ricerco la voce dello Spirito Santo
che orienta la coscienza? Come e quanto
frequento il sacramento della Riconciliazione?
40

5.2 Page 42

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Sono fedele all’esame di coscienza personale?
II. Vita di obbedienza (Cost. 64) «Mio cibo è fare
la volontà di Colui che mi ha mandato» (Gv 4,34).
Vivo l’obbedienza come ricerca comunitaria
della volontà di Dio? Obbedisco «con animo
ilare e con umiltà»? Collaboro anche quando
i miei punti di vista sono diversi? Se sono
superiore, oriento, guido e incoraggio facendo
un uso discreto dell’autorità? Faccio del
colloquio con il Superiore un «momento
privilegiato di dialogo» per il bene mio e della
comunità? Mi preoccupo di conoscere e di
seguire i documenti del magistero?
III. Vita di povertà (Cost. 72) «Se vuoi essere
perfetto, va’, vendi quello che possiedi…» (Mt
19,21).
Vivo nel distacco dai beni terreni, con un
tenore di vita povero? Accetto di dipendere
nell’uso dei beni temporali? Accetto scomodità
e privazioni?
Condivido fraternamente i frutti del lavoro, i
doni, i talenti, le energie, le esperienze? Lavoro
operosamente ogni giorno?
IV. Vita di castità (Cost. 80) «Beati i puri di
cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8).
41

5.3 Page 43

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Vivo la castità come amore indiviso a Dio e ai
giovani? Questa virtù «irradiante» mi porta ad
amare schiettamente i giovani rendendomi
capace di educarli all’amore e alla purezza?
Pratico dunque la necessaria mortificazione
e custodia dei sensi? Faccio uso discreto e
prudente dei mezzi di comunicazione sociale?
Uso i mezzi naturali che giovano alla salute e
all’equilibrio psicologico? Soprattutto ricorro
ai mezzi soprannaturali della preghiera e dei
sacramenti? Ho una guida spirituale a cui
ricorrere nei momenti di prova e di difficoltà?
Ricorro con filiale fiducia a Maria?
V. Vita di preghiera (Cost. 86.93) « Bisogna
pregare sempre, senza stancarsi mai » (Lc 18,1).
Rispetto il tempo della preghiera? Sono fedele
alla pratica della orazione mentale? Mantengo
l’unione con Dio che mi porta a celebrare la
liturgia della vita?
Ho quotidianamente in mano la Sacra Scrittura
per alimentare la mia preghiera? La celebrazione
eucaristica è l’atto centrale quotidiano
che illumina la mia giornata? La presenza
dell’Eucaristia è per me motivo di frequenti visite
per attingere dinamismo e costanza per la mia
vita spirituale? Celebro la Liturgia delle Ore con la
dignità e il fervore che Don Bosco raccomanda?
42

5.4 Page 44

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Sono fedele anche alle parti non recitate in
comune? Come vivo i misteri del Signore nelle
celebrazioni dell’anno liturgico e della domenica?
Che posto ha Maria nella mia vita? La prego
volentieri col Rosario?
Prego Don Bosco e i nostri santi Patroni?
Profeti di fraternità
VI. Comunione fraterna e apostolica (Cost.
49) «La moltitudine … aveva un cuor solo e
un’anima sola» (At 4,32).
Affronto con responsabilità e spirito di
condivisione i compiti affidatimi? Partecipo
fedelmente e attivamente alle riunioni
comunitarie? Contribuisco a creare in
comunità uno spirito di famiglia? Evito
maldicenze e mormorazioni?
So perdonare facendo, all’occorrenza, il primo
passo verso la riconciliazione?
Coltivo il senso di appartenenza alla mia
Ispettoria? Nutro un vero amore per la Chiesa
con una rinnovata coscienza ecclesiale?
Servi dei giovani
VII. La carità pastorale centro dello spirito
salesiano (Cost. 10) «Il buon Pastore dà la vita
43

5.5 Page 45

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per le sue pecore» (Gv 10, 11).
La mia vita conosce l’ansia pastorale e apostolica?
Dedico tutto il tempo e tutte le forze alla missione
che mi è affidata? Ho anteposto i miei interessi
al bene dei giovani? Miglioro e aggiorno la mia
competenza educativa e pastorale?
Curo il mio carattere per essere pronto
all’accoglienza e amorevole? Sono padre,
fratello e amico di chi incontro, senza
distinzioni o pregiudizi?
Mi lascio scoraggiare dalle difficoltà? Diffondo
gioia e ottimismo? Ho spirito di iniziativa?
Verifico periodicamente il mio lavoro?
Conclusione
C Pietà di noi, Signore.
T Contro di te abbiamo peccato.
C Signore, che ci chiami a seguirti
nell’obbedienza al Padre, abbi pietà di noi.
T Signore, pietà.
C Cristo, che ti sei fatto povero per donare a
noi la ricchezza del tuo perdono,
abbi pietà di noi.
T Cristo, pietà.
C Signore, che ci hai chiamati ad amarti
con cuore indiviso, abbi pietà di noi.
T Signore, pietà.
44

5.6 Page 46

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C Preghiamo. Signore, tu vuoi che diventiamo
sempre più simili a Cristo tuo Figlio: donaci
la forza per correggere ciò che è difforme da
lui e tradurre in pratica ciò che abbiamo visto
a lui conforme. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Preghiera per la buona morte
O Padre, Signore del tempo e amante della vita,
che dall’eternità chiami l’uomo a un’esistenza
senza fine,
accoglici, al termine del nostro pellegrinaggio
sulla terra,
nella tua dimora di pace dove i giusti siedono
alla tua destra.
Fa’ che in ogni momento della vita
sappiamo desiderare te solo e il tuo regno di
gioia infinita.
O Cristo, Figlio unigenito,
che hai pregato il Padre perché il mondo
non seduca i tuoi discepoli,
aiutaci a chiudere le nostre labbra nel tuo nome,
a consegnare ai giovani un’eredità di amore
gratuito
e desiderare te solo.
O Spirito consolatore,
che infondi coraggio a chi ha paura
e speranza al cuore tormentato e afflitto,
45

5.7 Page 47

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aiutaci a crescere in santità e sapienza
per disporci con cuore puro e indiviso
all’eterno banchetto del cielo.
L’intercessione di Maria Ausiliatrice,
l’amicizia di Don Bosco e dei santi
ci siano d’aiuto negli ultimi istanti della vita
terrena,
perché, nutriti di Gesù Eucaristia,
possiamo congedarci dagli amici di questo
mondo
e incontrare coloro che già ci attendono in cielo.
Amen.
SCRUTINIA
Nei ritiri trimestrali è consigliato fare uno
scrutinio su qualche aspetto della vita
comunitaria. Vengono proposte alcune tracce:
Pregare con il cuore di Don Bosco
(Scrutinium orationis)
Invito alla preghiera
Orazione salmica
Salmo 15 Scegliere Dio come unico Dio e
invocarlo con cuore attento.
46

5.8 Page 48

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Ant. Loderò il Signore, poiché guida i miei
passi (recita responsoriale)
Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se ha giurato a proprio danno,
mantiene la parola;
non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
C Preghiamo. Signore onnipotente, noi
ascoltiamo la tua voce e il nostro cuore
si riempie di gioia in te: guidaci sulla
via della santità per godere il tuo volto
in eterno. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Ascolto della parola
47

5.9 Page 49

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l Ts 5,16-26: Preghiera incessante, gioia e pace.
Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente,
in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è
volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non
spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie.
Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono.
Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi interamente, e
tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo,
si conservi irreprensibile per la venuta del
Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è
colui che vi chiama: egli farà tutto questo!
Fratelli, pregate anche per noi.
Salutate tutti i fratelli con il bacio santo.
Verifica della preghiera comunitaria
Preghiera comunitaria in genere
— Nella nostra comunità diamo alla preghiera
il posto che le compete? Si notano scissioni
tra preghiera e vita apostolica? Il lavoro
emargina il tempo di preghiera?
— La preghiera aiuta a costruire e a far
crescere la comunità?
— Entra essa come elemento di base del
discernimento e della ricerca comunitaria
della volontà di Dio?
48

5.10 Page 50

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— Diamo ai nostri giovani e alle persone per
le quali lavoriamo esempio comunitario di
preghiera?
— Possiamo trovare nuove occasioni di
preghiera comunitaria insieme con i nostri
giovani?
— La regolarità dei ritmi comunitari di
preghiera è sufficientemente curata? Vi è
assenteismo abituale e diserzione dagli
impegni comunitari di pietà?
— L’attività pastorale fuori casa o gli impegni
di animazione tra i giovani sottraggono
molti confratelli dalla preghiera
comunitaria? Ci sono soluzioni possibili per
superare queste difficoltà?
— Si è fedeli alle pratiche religiose salesiane, in
armonia con la vita liturgica della Chiesa?
Preghiera liturgica
— Vi è nella nostra comunità una viva
partecipazione alla preghiera liturgica, con
adeguata animazione, creatività e varietà?
— Le celebrazioni liturgiche sono ben
preparate, svolte con calma spirituale e
curate nel canto?
— Le celebrazioni comunitarie delle Ore
sono sufficientemente devote per ispirare
raccoglimento e aiutare la riflessione?
49

6 Pages 51-60

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6.1 Page 51

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L’Eucaristia
— La cura della chiesa o della cappella
esprime veramente che l’Eucaristia è il
centro della comunità e della vita salesiana?
— Si partecipa volentieri alle celebrazioni
comunitarie, programmate in conformità
agli impegni della comunità?
— Si rispettano le norme della Chiesa
circa il culto e le celebrazioni liturgiche
dell’Eucaristia?
— Si cura di iniziare i giovani alla centralità
dell’Eucaristia?
— Si praticano visite frequenti all’Eucaristia?
La continua conversione e riconciliazione
— Si curano opportunamente i ritiri mensili,
trimestrali e le celebrazioni penitenziali
comunitarie?
— Si celebrano con la dovuta sensibilizzazione
e partecipazione i «tempi forti» della Liturgia?
— Il sacramento della Riconciliazione è
considerato come momento privilegiato
di conversione interiore vissuta
comunitariamente secondo lo spirito salesiano?
Meditazione e lettura spirituale
— Nelle comunità si dà a tutti la possibilità di
fare meditazione in comune, almeno a gruppi?
50

6.2 Page 52

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— Le diamo il tempo richiesto e ne favoriamo
la creatività delle forme?
— Curiamo di dare contenuti formativi alla
lettura spirituale? Ci aiuta a crescere nella
conoscenza della spiritualità salesiana e a
migliorare la nostra vita di famiglia? Diamo
un posto adeguato alla «Buona notte»?
Intercessioni
C Preghiamo il Signore perché ci aiuti a
contemplare la sua gloria nell’azione
apostolica di ogni giorno; invochiamolo
per essere forti nel momento della prova e
capaci di infondere coraggio ai giovani.
T Signore, insegnaci a pregare
(Preghiere spontanee)
C Con la semplicità di Don Bosco, frutto della
sua fede profonda, preghiamo insieme colui
che è dispensatore di grazia e santità.
T Padre nostro…
C Padre, tu vedi la nostra disponibilità alla tua
chiamata; non lasciarci soli, non dimenticare
la preghiera che sale a te ogni giorno,
affinché possiamo contemplare la tua grazia,
fare esperienza della tua presenza tra di
noi e trasmettere ai giovani la tua voce di
pace e santità. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
51

6.3 Page 53

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Uno spirito fraterno
(Scrutinium fraternitatis)
Invito alla preghiera
Orazione salmica
Salmo 130 Fiducia e pace.
Ant. Riposa come un fanciullo l’anima mia.
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
52

6.4 Page 54

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Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
C Preghiamo. Signore onnipotente, noi
ascoltiamo la tua voce e il nostro cuore
si riempie di gioia in te: guidaci sulla
via della santità per godere il tuo volto
in eterno. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Ascolto della parola
1 Cor 13,1-10: Inno alla carità.
Se parlassi le lingue degli uomini e degli
angeli, ma non avessi la carità, sarei come
bronzo che rimbomba o come cimbalo che
strepita.
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi
tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza,
se possedessi tanta fede da trasportare le
montagne, ma non avessi la carità, non sarei
nulla.
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e
consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma
non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità;
non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia
d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il
53

6.5 Page 55

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proprio interesse, non si adira, non tiene conto
del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma
si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie
scompariranno, il dono delle lingue cesserà
e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo
imperfetto noi conosciamo e in modo
imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà
ciò che è perfetto, quello che è imperfetto
scomparirà.
Verifica della vita fraterna in comunità
Fraternità come espressione di carità
— Nella nostra comunità si mette a fondamento
della comunione fraterna l’incontro
comunitario e personale con Cristo
nell’Eucaristia, nella Riconciliazione, nella
preghiera e nei tempi forti della Liturgia?
— Tra i confratelli della comunità vi è una
fraterna condivisione di tutto in spirito di
famiglia?
— Vi è accettazione reciproca nel rispetto
vicendevole, pur nella diversità delle
mentalità?
— Si nota un senso di fraternità-famiglia nei
rapporti tra confratelli anziani e più giovani?
54

6.6 Page 56

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— La comunità accoglie il confratello con cuore
aperto, lo accetta com’è; oppure si limita alla
sola sopportazione?
— I confratelli si sentono impegnati a costruire
la comunità in cui vivono, con sano
ottimismo, con la pratica fedele del colloquio
col Direttore, con la partecipazione attiva ai
momenti di vita comunitaria e di incontro?
— I rapporti di amicizia investono la nostra
vita intera: ore di lavoro, di preghiera,
refezioni e distensioni, riunioni e incontri?
— Ci comunichiamo le gioie e le pene
nell’affetto vicendevole, e le esperienze
e i progetti apostolici in una reale
corresponsabilità?
— Si pratica una cordiale ospitalità?
— Nella nostra comunità è troppo diffuso
il senso della solitudine? Si nota una
mancanza di comunicazione, soprattutto a
livello spirituale?
Fraternità come appartenenza
— Certe forme di individualismo allontanano i
confratelli dalla comunità (preferenza per i
lavori più gratificanti e più remunerativi)?
— Si nota una certa fuga della comunità nei
momenti di tempo libero (vacanze, week-
end, serate passate presso parenti o amici…)?
55

6.7 Page 57

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— La nostra comunità sente l’appartenenza
all’ispettoria, si fa carico del suo progetto
globale e partecipa alle iniziative ispettoriali?
Fraternità come partecipazione
— Nella comunità ci sono iniziative idonee
a suscitare la partecipazione da parte dei
confratelli?
— Nella comunità si sente l’impegno non solo di
«far sapere…», ma anche di coinvolgere persone
e gruppi nelle iniziative e nelle decisioni?
— Si rifugge dal servizio di assolvere compiti
di responsabilità, perché nell’anonimato è
più facile vivere?
— La nostra partecipazione alla vita della
comunità si fa proposta vocazionale ai giovani
che incontriamo nel lavoro? Li invitiamo a fare
esperienza con noi della missione educativa
tra i giovani? O il problema è demandato solo
agli organismi ispettoriali?
Intercessioni
C Uniti dall’amore di Dio che è il vincolo
della perfezione, confermiamo innanzi
a lui la volontà di essere un cuor solo e
un’anima sola per portare ai giovani la gioia
di permanere nell’amicizia vicendevole
e nella carità verso ogni fratello.
T Fa’, o Signore, che ci amiamo come tu ci ami.
56

6.8 Page 58

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(Intenzioni libere)
T Padre nostro…
C Spesso non sappiamo dove trovarti, o Dio,
né in quale direzione rivolgerci per gridare
la nostra solitudine e sofferenza.
Spesso non percepiamo la tua presenza,
rimaniamo come pietre fredde
che il sole non riesce a scaldare;
la gioia non illumina i nostri occhi
e il canto non sgorga sincero dalle nostre
labbra.
Ascoltaci, o Dio, tu che hai orecchi per tutti
e puoi cambiare i cuori di pietra in cuori di
carne:
mandaci il tuo Spirito,
vivifica per mezzo di lui il nostro amore
fraterno;
allora certo assaporeremo la tua presenza,
come parola che incoraggia e perdona,
come mano amica che ci aiuta,
come cuore vicino cui confidare un segreto
che pesa,
fino a quando cadrà ogni divisione,
ogni lontananza sarà superata
e si rivelerà che noi, molti, siamo Uno,
e ti vedremo in Gesù, tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T Amen.
57

6.9 Page 59

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Le beatitudini del povero
(Scrutinium paupertatis)
Invito alla preghiera
Orazione salmica
Salmo 25 (1-14)
Ant. Buono e giusto è il Signore: insegna ai
poveri la sua volontà.
A te, Signore, innalzo l’anima mia,
mio Dio, in te confido:
che io non resti deluso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque in te spera non resti deluso;
sia deluso chi tradisce senza motivo.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
58

6.10 Page 60

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Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore,
perdona la mia colpa, anche se è grande.
C’è un uomo che teme il Signore?
Gli indicherà la via da scegliere.
Egli riposerà nel benessere,
la sua discendenza possederà la terra.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Ascolto della parola
Atti 4,32-37
La moltitudine di coloro che erano diventati
credenti aveva un cuore solo e un’anima
sola e nessuno considerava sua proprietà
quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto
era comune. Con grande forza gli apostoli
davano testimonianza della risurrezione del
Signore Gesù e tutti godevano di grande
favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso,
perché quanti possedevano campi o case
59

7 Pages 61-70

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7.1 Page 61

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li vendevano, portavano il ricavato di ciò
che era stato venduto e lo deponevano ai
piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a
ciascuno secondo il suo bisogno.
Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli
Bàrnaba, che significa «figlio dell’esortazione»,
un levita originario di Cipro, padrone di un
campo, lo vendetta e ne consegnò il ricavato
deponendolo ai piedi degli apostoli.
Responsorio
G Vendete quello che possedete:
T procuratevi un tesoro sicuro nei cieli.
G II denaro datelo ai poveri:
T procuratevi un tesoro sicuro nei cieli.
G Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
T Vendete quello che possedete:
procuratevi un tesoro sicuro nei cieli.
Traccia di verifica comunitaria
— Si può dire che la nostra comunità dia
veramente testimonianza collettiva di
povertà: nell’abitazione semplice e povera,
nel tenore di vita sobrio e austero, nella
rinuncia a comodità superflue, nell’uso
moderato e ragionevole dei divertimenti,
nell’impiego utile delle vacanze estive?
60

7.2 Page 62

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— Il denaro in casa si spende da poveri oppure
dobbiamo lamentare spesso spese non
necessarie e non giustificate?
— I confratelli possono chiaramente vedere
che coloro che hanno responsabilità
amministrativa si considerano non padroni,
ma solo amministratori responsabili verso
tutta la comunità?
— Tra gli aspetti della povertà ritroviamo la
maggiore qualificazione professionale,
l’uso di mezzi congrui, la programmazione
a lungo dei lavori di ristrutturazione,
l’oculatezza amministrativa in rapporto alle
leggi vigenti, il controllo preventivo sulla
salute?
— C’è nella comunità una reale e ragionevole
uguaglianza nel tenore di vita dei
confratelli?
— La parte della casa destinata alla Comunità
religiosa è indicativa della nostra povertà e
della realtà di famiglia che prevede spazi in
comune da gestire con l’impegno di tutti?
— C’è un fattore che distingue il povero e che
fu la caratteristica del nostro fondatore: il
lavoro. Contraddistingue anche la nostra
comunità e ogni singolo confratello?
— L’uso delle nostre vacanze e in genere
del tempo libero è in armonia con la
61

7.3 Page 63

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povertà professata, oppure diventa una
manifestazione di borghesismo?
— La comunità viene interessata ai grandi
e angosciosi problemi della fame, della
denutrizione, della disoccupazione, delle
malattie e di eventuali calamità naturali,
regionali e mondiali? Si studiano modi
pratici perché questo interessamento diventi
solidarietà operativa e partecipazione
cristiana, con sacrifici comunitari e rinunzie
personali, con uno stile di vita austero che
consentano di dare forme concrete e valide
alla nostra solidarietà?
Intercessioni
C Preghiamo il Padre che ci renda docili
alla voce del suo Spirito, per seguire
Cristo sulla via di un’autentica povertà.
O Padre, tu ci hai chiamati a seguire Cristo
sulla via della povertà:
— concedici di vivere la nostra scelta nella gioia, di
porre la nostra fiducia nella tua Provvidenza e
di donarci pienamente al servizio del Vangelo.
Tu ci hai rivelato che la povertà deve essere
sempre un atto di amore verso di te e un vero
abbandono filiale alla tua paternità:
— fa’ che non la riduciamo a una pura
osservanza giuridica.
62

7.4 Page 64

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Per mezzo di Colui che è la tua parola hai detto
«beati i poveri»:
— fa’ che quando la povertà reale ci causa
incomodo o sofferenza ci rallegriamo di
partecipare con i poveri alla beatitudine che
tu hai promesso.
Tu ci inviti a non tenere gelosamente ciò che ci
hai dato con generosità:
— rendici capaci di condividere tutto, e la nostra
povertà sia un segno del nostro amore alle
persone dei nostri confratelli e dei giovani.
Tu ci dai di vivere in questo tempo con il
lavoro delle nostre mani:
— concedici di occupare sempre il nostro
tempo in un lavoro assiduo e sacrificato per
testimoniare agli uomini di oggi il senso
umano e cristiano del lavoro.
T Padre nostro
C O Dio, Padre onnipotente e provvidente,
che vesti i gigli dei campi e tingi d’azzurro
i cieli, aumenta la nostra fede, perché ci
abbandoniamo nelle tue mani e diventiamo
instancabili operai della tua vigna fino
all’avvento del tuo Figlio, il Signore nostro
Gesù Cristo che vive e regna con te nell’unità
dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
T Amen.
63

7.5 Page 65

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CELEBRAZIONE DELLA
RICONCILIAZIONE
(DURANTE IL RITIRO MENSILE)
Il sacramento della Riconciliazione porta a
compimento l’impegno penitenziale di ciascuno
e di tutta la comunità. Preparato dall’esame di
coscienza quotidiano e ricevuto frequentemente,
esso ci dona la gioia del perdono del Padre…
(Cost. 90)
Introduzione
C Fratelli, eletti secondo la prescienza di
Dio Padre mediante la santificazione
dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo
per essere aspersi del suo sangue, grazia
e pace in abbondanza a tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Se camminiamo nella luce, come Dio
è nella luce, siamo in comunione gli
uni con gli altri e il sangue di Gesù suo
Figlio, ci purifica da ogni peccato.
T Amen.
C Preghiamo. O Dio, che manifesti il tuo amore
onnipotente soprattutto nel sacramento
del perdono: manda a noi il tuo Spirito
di verità, perché possiamo riconoscere i
nostri peccati, e così, perdonati e con cuore
64

7.6 Page 66

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nuovo, sappiamo perdonare i nostri fratelli.
Riconciliati fra noi e con te, ti glorificheremo
con un sol cuore e una voce sola, attorno
alla tua mensa. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Ascolto della Parola
a) Non si può attendere oltre. È questa l’ora
della conversione
Mt 3,1-12: La scure è già alla radice.
Mt 4,12-17: Convertitevi, perché il regno dei
cieli è vicino.
Gv 8,31-36: La verità vi farà liberi.
b) La conversione è impegnativa
Mt 5,1-12: Le beatitudini del Regno.
Mt 5,13-16: O siete questo o non siete niente.
Le 19,1-10: La salvezza è entrata in questa casa.
c) Gesù incontra i peccatori
Lc 7,36-50: Una peccatrice esplode d’amore
riconoscente.
Gv 8,1-11: Rimasero loro due soli, l’adultera e
la Misericordia.
Mt 26,69-75: Anche Pietro fu peccatore.
d) La Chiesa ha il potere di rimettere i peccati
Gv 20,19-23: Il dono dello Spirito inaugura la
nuova creazione.
Lc 17,1-4: Il perdono è il gesto dei forti.
65

7.7 Page 67

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Mt 18,15-20: La strategia del perdono fraterno.
Mt 18,21-35: Perdonate per essere perdonati.
e) Saremo giudicati sull’amore
Mc 12,28-34: Amare il prossimo «come se
stessi» non offre scappatoie.
Gv 15,1-8: Tralci che portano frutto.
Gv 15,9-14: Amatevi come io ho amato voi.
f) Gratuitamente giustificati
Rm 3,22-26: Il prezzo dell’amore gratuito.
2 Cor 5,17-21: Ministri della riconciliazione.
Ef 2,1-10: Per grazia siete stati salvati.
g) Una vita nuova
Rm 6,2b-13: Diventa quello che sei!
Rm 12,1.29-21: Il vostro culto secondo la
parola (loghike).
Ef 4,1-3.17-32: Conservate l’unità della Chiesa.
h) Camminare nella luce della carità
Col 3,1-17: L’ideale di vita cristiana.
1 Pt 1,13-23: Rigenerati dalla Parola di Dio.
1 Gv 1,5-2,2: Chi dice di essere senza
peccato, inganna se stesso.
1 Gv 2,3-11: Ma noi, conosciamo davvero Dio?
d) Essere non solo ascoltatori, ma anche
esecutori della Parola
Gc 1,22-27: Siate esecutori della Parola di Dio.
Gc 2,14-26: La fede senza le opere è morta.
66

7.8 Page 68

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Gc 3,1-12: La terribile responsabilità di colui
che insegna.
e) Il combattimento spirituale
Rm 13,8-14: Indossate le armi della luce.
Ef 6,10-18: Rivestitevi dell’armatura di Dio.
2 Pt 1,3-11: Cercate di rendere più sicura la
vostra vocazione.
(Breve omelia)
Esame di coscienza
Fraternità come espressione di carità
— Tra i confratelli della comunità vi è una
fraterna condivisione di tutto in spirito di
famiglia?
— Vi è accettazione reciproca nel rispetto
vicendevole, pur nella diversità delle
mentalità?
— Si nota un senso di fraternità-famiglia nei
rapporti tra confratelli anziani e più giovani?
— La comunità accoglie il confratello con cuore
aperto, lo accetta com’è? Oppure si limita
alla sola sopportazione?
— I confratelli si sentono impegnati a costruire
la comunità in cui vivono, con sano
ottimismo, con la pratica fedele del colloquio
col Direttore, con la partecipazione attiva ai
momenti di vita comunitaria e di incontro?
67

7.9 Page 69

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— Si pratica una cordiale ospitalità?
Fraternità come appartenenza
— Certe forme di individualismo allontanano i
confratelli dalla comunità (preferenza per i
lavori più gratificanti e più remunerativi)?
— Si nota una certa fuga della comunità nei
momenti di tempo libero (vacanze, week-
end, serate passate presso parenti o amici…)?
— La nostra comunità sente l’appartenenza
alla ispettoria, si fa carico del suo progetto
globale e partecipa alle iniziative ispettoriali?
Fraternità come partecipazione
— Nella comunità ci sono iniziative idonee
a suscitare la partecipazione da parte dei
confratelli?
— Nella comunità si sente l’impegno non solo
di «far sapere…», ma anche di coinvolgere
persone e gruppi nelle iniziative e nelle
decisioni?
— Si rifugge dal servizio di assolvere compiti
di responsabilità, perché nell’anonimato è
più facile vivere?
— La nostra partecipazione alla vita della
comunità si fa proposta vocazionale ai giovani
che incontriamo nel lavoro? Li invitiamo a fare
esperienza con noi della missione educativa
tra i giovani? O il problema è demandato solo
agli organismi ispettoriali?
68

7.10 Page 70

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Preghiera comunitaria in genere
— Nella nostra comunità diamo alla preghiera
il posto che le compete? Si notano scissioni
tra preghiera e vita apostolica? Il lavoro
emargina il tempo di preghiera?
— La preghiera aiuta a costruire e a far
crescere la comunità?
— Diamo ai nostri giovani e alle persone per
le quali lavoriamo esempio comunitario di
preghiera?
— Possiamo trovare nuove occasioni di
preghiera comunitaria insieme con i nostri
giovani?
— La regolarità dei ritmi comunitari di
preghiera è sufficientemente curata? Vi è
assenteismo abituale e diserzione dagli
impegni comunitari di pietà?
— L’attività pastorale fuori casa o gli impegni
di animazione tra i giovani sottraggono i
confratelli dalla preghiera comunitaria?
— Si è fedeli alle pratiche religiose salesiane, in
armonia con la vita liturgica della Chiesa?
Preghiera liturgica
— Vi è nella nostra comunità una viva
partecipazione alla preghiera liturgica?
— Le celebrazioni liturgiche sono ben preparate,
svolte con calma spirituale e curate nel canto?
— Le celebrazioni comunitarie delle Ore
69

8 Pages 71-80

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8.1 Page 71

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sono sufficientemente devote per ispirare
raccoglimento e aiutare la riflessione?
L’Eucaristia
— La cura della chiesa o della cappella
esprime veramente che l’Eucaristia è il
centro della comunità e della vita salesiana?
— Si partecipa volentieri alle celebrazioni
comunitarie, programmate in conformità
agli impegni della comunità?
— Si rispettano le norme della Chiesa
circa il culto e le celebrazioni liturgiche
dell’Eucaristia?
— Si cura di iniziare i giovani alla centralità
dell’Eucaristia?
— Si praticano visite frequenti all’Eucaristia?
La continua conversione e riconciliazione
— Si curano opportunamente i ritiri mensili,
trimestrali e le celebrazioni penitenziali
comunitarie?
— Si celebrano con la dovuta sensibilizzazione
e partecipazione i «tempi forti» della
Liturgia?
— Il sacramento della Riconciliazione è
considerato come momento privilegiato
di conversione interiore vissuta
comunitariamente secondo lo spirito
salesiano?
70

8.2 Page 72

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Meditazione e lettura spirituale
— Nelle comunità si dà a tutti la possibilità
di fare meditazione in comune, almeno a
gruppi?
— Le diamo il tempo richiesto e ne favoriamo
la creatività delle forme?
— Curiamo di dare contenuti formativi alla
lettura spirituale?
— Diamo un posto adeguato alla «Buona
notte»?
Intercessioni
C Cristo ha portato le nostre colpe nel
suo corpo sul legno della croce, perché
morti al peccato viviamo per la giustizia;
dalle sue ferite siamo stati risanati. Pieni
di fiducia invochiamo il suo nome.
G Gesù, medico del corpo e delle anime,
guarisci le nostre ferite.
Sostienici sempre con la
forza del tuo Spirito.
Spogliaci della corruzione dell’uomo vecchio
che è in noi.
E rivestici dell’uomo nuovo.
Fa’ che mediante la penitenza aderiamo
sempre più alla tua persona.
Per giungere alla gloria della tua risurrezione.
71

8.3 Page 73

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Maria tua Madre, rifugio dei peccatori,
interceda per noi.
E tu donaci l’indulgenza e la pace.
Tu che perdonasti la donna peccatrice.
Non allontanare da noi la tua misericordia.
Tu che portasti sulle spalle la pecorella smarrita.
Accogli con bontà anche noi peccatori.
Tu che promettesti al ladrone pentito il paradiso.
Ammettici un giorno nella gioia del tuo regno.
Tu che sei morto e risorto per noi.
Rendici partecipi dei frutti della tua Pasqua.
Atto di contrizione
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che
ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E supplico la beata sempre vergine Maria, gli
angeli, i santi e voi, fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro.
Ringraziamento
C È veramente giusto renderti grazie,
Padre, grande nell’amore:
come i cieli sono alti sopra la terra
è forte il tuo amore misericordioso su di noi:
72

8.4 Page 74

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come l’oriente è lontano dall’occidente
tu allontani i nostri peccati da noi.
Già per mezzo dei profeti avevi promesso:
spargerò su di voi acque pure
sarete mondati da ogni vostro peccato,
vi purificherò da tutti i vostri idoli,
vi darò un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
E nella pienezza dei tempi, nella tua fedeltà,
hai mandato il tuo Figlio unigenito nel mondo
per realizzare le tue promesse.
Egli, vinto il peccato e la morte,
nello splendore della sua risurrezione
ha effuso il suo Spirito sugli apostoli dicendo:
«Ricevete lo Spirito Santo:
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi
a chi li riterrete saranno ritenuti».
Così, nel suo amore per i peccatori,
dimostrato in tutta la sua vita terrena,
istituì il mirabile sacramento del perdono e
della gioia,
affinché, perdonati, con cuore nuovo
sapessimo perdonare i nostri fratelli
così, riconciliati fra noi e con te,
potessimo glorificarti attorno alla tua mensa.
Di noi tutti abbi misericordia.
Aiutaci a costruire con pazienza e coraggio
una vera comunità di persone libere e
responsabili,
73

8.5 Page 75

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per metterci insieme
nel servizio umile e disinteressato dei giovani.
Rinnovati nell’amore fraterno dal perdono di Dio
diciamo insieme con gioia:
T Padre nostro…
Preghiera conclusiva
C O Dio, proteggi il tuo popolo, perdona i
nostri errori e convertici al tuo amore,
perché possiamo servirti con piena
dedizione in tutti i giorni della nostra
vita. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
INCONTRO DEL CONSIGLIO
DELLA CASA
Introduzione
GT Nel nome del Padre…
G Conserviamo l’unità dello spirito
nel vincolo della pace (Ef 4,3),
T E cresciamo nell’amore vicendevole,
segno della carità di Dio.
G Preghiamo. O Signore, tu sei presente in
mezzo a noi quando ci raduniamo nel tuo
nome: donaci un cuore aperto e attento,
74

8.6 Page 76

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umile e fiducioso, perché nel dialogo
fraterno sappiamo crescere nella verità e
nell’amore. Tu che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
Oppure
G Donaci, o Padre, di sentire in mezzo a
noi la presenza del Cristo tuo Figlio,
promessa a quanti sono radunati nel
tuo nome, fa’ che, agendo in Spirito di
verità e di amore, sperimentiamo in noi
abbondanza di luce, di misericordia e
di pace. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Conclusione
G Viviamo nella pace,
T e il Dio dell’amore e della pace sarà con
noi (2Cor 13,11).
G Rendiamo grazie al Signore, egli è buono.
T Il suo amore è per sempre.
G Preghiamo. Concedi, o Signore, che
ci manteniamo nell’accordo fraterno,
alimentando lo stesso amore,
preoccupati non del nostro interesse,
ma del bene dei fratelli che ci hai
donato. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
75

8.7 Page 77

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Oppure
G Nel lento scorrere delle ore il nostro
dialogo si è sviluppato nella ricerca
della tua volontà. Accogli questa fatica
e fa’ che diventi una luce per noi stessi
e uno strumento di salvezza per i
giovani. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
G Maria, aiuto dei cristiani,
T Prega per noi.
MEMORIA MENSILE
DI MARIA AUSILIATRICE
(alla fine dell’Eucaristia oppure alla fine della
preghiera comunitaria del mattino)
O Maria Ausiliatrice, Madre della Chiesa,
Ispiratrice e Guida della Famiglia Salesiana,
Tu intuisci maternamente il cuore di tutti i
confratelli,
Tu illumini e difendi la loro consacrazione
apostolica,
Tu conosci e promuovi
il progetto educativo-pastorale a loro affidato,
Tu comprendi le loro debolezze, le limitazioni e
le sofferenze,
Tu ami la gioventù assegnata a ciascuno di loro
76

8.8 Page 78

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come dono di predilezione.
Ebbene, o Santa Vergine Madre di Dio,
potente aiuto del Papa, dei Pastori
e di tutti i loro collaboratori,
prendi sotto il tuo premuroso patrocinio
quella umile e laboriosa Società di San
Francesco di Sales.
Essa, con filiale fiducia, vuole affidarsi
solennemente a Te;
e Tu, che sei stata la Maestra di Don Bosco,
insegnale ad imitare tutte le sue virtù! Amen.
(E. Viganò)
oppure
Preghiera a Maria modello di radicalità
evangelica
A Maria Immacolata e Ausiliatrice, Madre del “sì
incondizionato e radicale”, affidiamo il nostro assenso
di fede, il nostro consenso e volontà di comunione, il
nostro impegno apostolico tra i giovani.
Benedetta sei tu Maria, Donna dell’Ascolto,
perché hai vissuto nella ricerca del volere di
Dio su di Te.
E, quando ti è stato rivelato il Suo disegno,
hai avuto il coraggio di accoglierlo,
abbandonando il tuo progetto di vita
per fare tuo quello del Signore.
77

8.9 Page 79

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Madre dei credenti,
insegnaci ad ascoltare Dio
e a fare nostra la Sua volontà,
affinché Egli possa realizzare il suo disegno
per la salvezza dei giovani!
Benedetta sei tu Maria, Madre della
comunità nuova,
che ai piedi della croce hai accolto
come figlio tuo, il discepolo amato da Gesù
e hai aiutato la nascita della Chiesa,
nuovo Corpo del tuo Figlio,
realtà mistica di fratelli uniti dalla fede e
dall’amore.
Hai accompagnato la vita e la preghiera degli
apostoli,
invocando nel cenacolo l’effusione dello Spirito
del Risorto.
Madre dei fratelli del tuo Figlio,
insegnaci a formare comunità
che siano un cuore solo e un’anima sola.
La nostra comunione, la nostra fraternità e la
nostra gioia
siano una testimonianza viva
della bellezza della fede e della nostra
vocazione salesiana.
Benedetta sei tu Maria, Serva dei poveri,
perché prontamente ti sei messa in cammino
78

8.10 Page 80

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per servire una madre bisognosa
e ti sei fatta presente a Cana,
condividendo le gioie e le tristezze
di una giovane coppia di sposi.
Non hai guardato alle tue esigenze,
ma alle loro necessità
e hai indicato tuo Figlio Gesù
come il Signore che può donare all’umanità
il vino nuovo della pace e della gioia nello
Spirito.
Madre dei servi, insegnaci a uscire da noi stessi,
per andare incontro al nostro prossimo,
affinché, mentre rispondiamo ai loro bisogni,
possiamo offrire Gesù, il dono di Dio, il dono
più prezioso!
Amen.
(Pascual Chávez, GC27)
BENEDIZIONE DI MARIA AUSILIATRICE
C Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
T Egli ha fatto cielo e terra.
Ave, o Maria…
O Madre santa di Dio, noi ci rifugiamo
sotto la tua protezione. Nelle nostre
necessità non respingere le nostre
suppliche; e liberaci sempre da ogni
pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
79

9 Pages 81-90

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9.1 Page 81

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C Maria, aiuto dei cristiani.
T Prega per noi.
C Signore, ascolta la mia preghiera.
T E il mio grido giunga a te.
C Il Signore sia con voi.
T E con il tuo spirito.
C Preghiamo. O Dio, onnipotente ed eterno, che
per opera dello Spirito Santo hai preparato
il corpo e l’anima della gloriosa Vergine e
Madre Maria, perché divenisse una degna
abitazione per il tuo Figlio: concedi a noi, che
ci rallegriamo per il suo ricordo, di essere
liberati, per sua intercessione, dai mali presenti
e dalla morte eterna. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
C La benedizione di Dio onnipotente Padre
e Figlio e Spirito Santo discenda su di
voi (te) e con voi (te) rimanga sempre.
T Amen.
Alla fine di un momento di preghiera
comunitaria, prima della benedizione di Maria
Ausiliatrice, ci rivolgiamo assieme a Lei con la
preghiera proposta per il mese.
1. GENNAIO
Maria, sorgente della bontà
che sgorga da Gesù
80

9.2 Page 82

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Santa Maria, Madre di Dio,
tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.
Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio
e sei così diventata sorgente
della bontà che sgorga da Lui.
Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,
perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore
ed essere sorgenti di acqua viva
in mezzo a un mondo assetato.
Per tuo Figlio e nostro Signore. Amen.
(Benedetto XVI, Enc. Deus caritas est)
2. FEBBRAIO
Maria, sostegno delle persone consacrate
Maria, figura della Chiesa, Sposa senza ruga e
senza macchia,
che imitandoti «conserva verginalmente
integra la fede,
salda la speranza, sincera la carità»,
sostieni le persone consacrate
nel loro tendere all’eterna e unica Beatitudine.
A Te, Vergine della Visitazione, le affidiamo,
perché sappiano correre incontro alle
necessità umane,
81

9.3 Page 83

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per portare aiuto, ma soprattutto per portare
Gesù.
Insegna loro a proclamare le meraviglie
che il Signore compie nel mondo,
perché i popoli tutti magnifichino il suo nome.
Sostienile nella loro opera a favore dei poveri,
degli affamati, dei senza speranza, degli ultimi
e di tutti coloro
che cercano il Figlio tuo con cuore sincero.
A te, Madre, che vuoi il rinnovamento
spirituale e apostolico
dei tuoi figli e figlie nella risposta d’amore
e di dedizione totale a Cristo,
rivolgiamo fiduciosi la nostra preghiera.
Tu che hai fatto la volontà del Padre,
pronta nell’obbedienza, coraggiosa nella povertà,
accogliente nella verginità feconda,
ottieni dal tuo divin Figlio
che quanti hanno ricevuto il dono di seguirlo
nella vita consacrata
lo sappiano testimoniare con una esistenza
trasfigurata,
camminando gioiosamente,
con tutti gli altri fratelli e sorelle,
verso la patria celeste e la luce che non
conosce tramonto.
Te lo chiediamo, perché in tutti e in tutto sia
glorificato,
82

9.4 Page 84

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benedetto e amato il Sommo Signore
di tutte le cose
che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.
(S. Giovanni Paolo II, Esort. Vita Consecrata)
3. MARZO
Maria, Madre della Chiesa e
Madre della nostra fede
Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola,
perché riconosciamo la voce di Dio e la sua
chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi,
uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua
promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore,
perché possiamo toccarlo con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a
credere nel suo amore,
soprattutto nei momenti di tribolazione e di
croce,
quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.
Ricordaci che chi crede non è mai solo.
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù,
affinché Egli sia luce sul nostro cammino.
E che questa luce della fede cresca sempre in noi,
finché arrivi quel giorno senza tramonto,
83

9.5 Page 85

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che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro
Signore! Amen.
(Francesco, Enc. Lumen fidei)
4. APRILE
Ti affidiamo tutti i giovani del mondo
Ave, Maria, piena di grazia, Madre del
Redentore!
Beata te perché hai creduto!
Nel giorno del trionfo di Gesù,
che fa il suo ingresso a Gerusalemme mite e
umile,
acclamato come Re dei semplici, acclamiamo
anche te.
Invochiamo te, Vergine fedele e Madre
amorosa,
Vergine del Calvario e della Pasqua,
modello della fede e della carità della Chiesa,
unita sempre con te,
nella Croce e nella gloria, al suo Signore.
Madre di Cristo e Madre della Chiesa!
Ti accogliamo nel nostro cuore,
come eredità preziosa che Gesù ci affidò sulla
Croce.
E quali discepoli del tuo Figlio,
ci affidiamo senza riserve alla tua
sollecitudine
perché sei la Madre del Redentore e Madre dei
redenti.
84

9.6 Page 86

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Ti raccomandiamo e ti consacriamo
le famiglie perché crescano nella santità,
i giovani perché trovino la pienezza della loro
vocazione
umana e cristiana,
in una società che coltiva senza scoraggiarsi
i valori dello spirito.
Ti affidiamo tutti coloro che soffrono,
i poveri, i malati, gli emarginati:
quelli che la violenza separò per sempre da noi,
ma restano presenti dinanzi al Signore della storia
e sono tuoi figli, Madre della Vita.
Ave, Vergine della Speranza!
Ti affidiamo tutti i giovani del mondo,
speranza della Chiesa e dei suoi Pastori;
evangelizzatori del terzo millennio,
testimoni della fede e dell’amore di Cristo.
(S. Giovanni Paolo II)
5. MAGGIO
O Maria Ausiliatrice, Madre della Chiesa
O Maria Ausiliatrice, Madre della Chiesa,
Ispiratrice e Guida della Famiglia Salesiana,
Tu intuisci maternamente il cuore di tutti i
confratelli,
Tu illumini e difendi la loro consacrazione
apostolica,
Tu conosci e promuovi
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9.7 Page 87

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il progetto educativo-pastorale a loro affidato,
Tu comprendi le loro debolezze, le limitazioni e
le sofferenze,
Tu ami la gioventù assegnata a ciascuno di loro
come dono di predilezione.
Ebbene, o Santa Vergine Madre di Dio,
potente aiuto del Papa, dei Pastori
e di tutti i loro collaboratori,
prendi sotto il tuo premuroso patrocinio
quella umile e laboriosa Società di San
Francesco di Sales.
Essa, con filiale fiducia, vuole affidarsi
solennemente a Te;
e Tu, che sei stata la Maestra di Don Bosco,
insegnale ad imitare tutte le sue virtù! Amen.
(E. Viganò, ACG 309, p. 21)
6. GIUGNO
Madre dei viventi
O Maria, aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall’indifferenza
o da una presunta pietà.
86

9.8 Page 88

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Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell’amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della
vita. Amen.
(S. Giovanni Paolo II, Enc. Evangelium vitae)
7. LUGLIO
Preghiera alla Vergine Maria
Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì”
nell’urgenza, più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.
Tu, ricolma della presenza di Cristo,
hai portato la gioia a Giovanni il Battista,
facendolo esultare nel seno di sua madre.
87

9.9 Page 89

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Tu, trasalendo di giubilo,
hai cantato le meraviglie del Signore.
Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce
con una fede incrollabile,
e ricevesti la gioiosa consolazione della
risurrezione,
hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito,
perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.
Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita
che vince la morte.
Dacci la santa audacia di cercare nuove strade
perché giunga a tutti
il dono della bellezza che non si spegne.
Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione,
madre dell’amore, sposa delle nozze eterne,
intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona
purissima,
perché mai si rinchiuda e mai si fermi
nella sua passione per instaurare il Regno.
Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della
comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo
giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.
88

9.10 Page 90

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Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi. Amen. Alleluia.
(Francesco, Esort. Evangelii gaudium)
8. AGOSTO
Maria, Madre del silenzio
Madre del silenzio,
che custodisce il mistero di Dio,
liberaci dall’idolatria del presente, a cui si
condanna chi dimentica.
Purifica gli occhi dei Pastori con il collirio
della memoria:
torneremo alla freschezza delle origini,
per una Chiesa orante e penitente.
Madre della bellezza, che fiorisce dalla fedeltà
al lavoro quotidiano,
destaci dal torpore della pigrizia, della
meschinità e del disfattismo.
Rivesti i Pastori di quella compassione
che unifica e integra:
scopriremo la gioia di una Chiesa serva, umile
e fraterna.
Madre della tenerezza, che avvolge di pazienza
e di misericordia,
aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità
di chi non conosce appartenenza.
Intercedi presso tuo Figlio perché siano agili le
nostre mani,
89

10 Pages 91-100

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10.1 Page 91

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i nostri piedi e i nostri cuori:
edificheremo la Chiesa con la verità nella carità.
Madre, saremo il Popolo di Dio,
pellegrinante verso il Regno. Amen.
(Francesco, Preghiera a Maria dopo la
professione di Fede con i Vescovi della
Conferenza Episcopale Italiana, 23 maggio 2013)
9. SETTEMBRE
Maria, donna dell’ascolto
Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri
orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo
Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo;
fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo,
ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera, bisognosa,
in difficoltà.
Maria, donna della decisione,
illumina la nostra mente e il nostro cuore,
perché sappiamo obbedire
alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza
tentennamenti;
donaci il coraggio della decisione,
di non lasciarci trascinare perché altri
orientino la nostra vita.
Maria, donna dell’azione,
fa’ che le nostre mani e i nostri piedi
90

10.2 Page 92

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si muovano “in fretta” verso gli altri,
per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù,
per portare, come te, nel mondo la luce del
Vangelo. Amen.
(Francesco, Preghiera a Maria a conclusione
della recita del Santo Rosario in Piazza San
Pietro, 31 maggio 2013)
10. OTTOBRE
Maria, stella del mare
O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te,
per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.
Madre di Dio e Madre nostra,
protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e
i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre
in cerca di avvenire e di speranza.
L’incontro con noi e con i nostri popoli
non si trasformi in sorgente di nuove
e più pesanti schiavitù e umiliazioni.
Madre di misericordia,
implora perdono per noi che,
resi ciechi dall’egoismo, ripiegati sui nostri
interessi
e prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità
91

10.3 Page 93

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e delle sofferenze dei fratelli.
Rifugio dei peccatori,
ottieni la conversione del cuore
di quanti generano guerra, odio e povertà,
sfruttano i fratelli e le loro fragilità,
fanno indegno commercio della vita umana.
Modello di carità, benedici gli uomini e le
donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano
su questa terra:
l’amore ricevuto e donato sia seme di nuovi
legami fraterni
e aurora di un mondo di pace. Amen.
(Francesco, Visita Pastorale a Lampedusa,
8 luglio 2013)
11. NOVEMBRE
Crediamo che Marìa è Madre della Chiesa
Noi crediamo che Maria è la Madre,
rimasta sempre vergine,
del Verbo incarnato, nostro Dio e salvatore
Gesù Cristo,
e che, a motivo di questa singolare elezione,
essa «in considerazione dei meriti di suo Figlio,
è stata redenta in modo più eminente»,
«preservata da ogni macchia del peccato
originale»
e «colmata del dono della grazia più che tutte
le altre creature».
92

10.4 Page 94

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Associata ai misteri della incarnazione e della
redenzione
con un vincolo stretto e indissolubile,
la Vergine santissima, l’Immacolata,
«al termine della sua vita terrena
è stata elevata in corpo e anima alla gloria
celeste»
e configurata a suo Figlio risorto,
anticipando la sorte futura di tutti i giusti;
e noi crediamo che la Madre santissima di Dio,
nuova Eva,
«Madre della Chiesa»,
«continua in cielo il suo ufficio materno»
riguardo ai membri di Cristo,
«cooperando alla nascita e allo sviluppo della
vita divina
nelle anime dei redenti».
(Dalla «Professione di fede» di Paolo VI)
12. DICEMBRE
Preghiera all’Immacolata
Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di
santità:
93

10.5 Page 95

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nella nostra parola rifulga lo splendore della
verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino
purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la
bellezza del Vangelo.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della
voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno
non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei
bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata
e venerata.
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro
cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i
nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro
cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in
Dio, dove è la vera gioia.
94

10.6 Page 96

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Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra
supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso
di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi, la
nostra città, il mondo intero. Amen.
(Francesco, Atto di venerazione alla Madonna in
Piazza di Spagna, 8 dicembre 2013)
PREGHIERA PER LE
VOCAZIONI – PRIMO GIOVEDÌ DEL MESE
G Fedeli all’invito di Cristo di pregare
il Signore della messe perché mandi
operai nella sua messe, uniamo
le nostre voci e preghiamo:
T O Padre, provvidente e santo,
che hai riconciliato il mondo in Cristo,
eterno sacerdote della nuova alleanza,
non disperdere il gregge a cui hai promesso,
con infinito amore, il tuo Regno:
manda nuovi operai nella tua messe
e infondi nei cuori dei pastori
perseveranza e santità.
O Cristo Gesù, che sulle rive del mare di Galilea
hai chiamato gli apostoli
e li hai costituiti segni e portatori della tua
95

10.7 Page 97

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grazia di salvezza,
non abbandonare il gregge che hai loro
affidato,
sostieni, nell’oggi della storia, la tua Chiesa
quale universale sacramento di salvezza
e da’ coraggio a coloro che chiami dall’eternità
a seguirti nel segno della Croce
per fecondare con forza d’umiltà e di sapienza
il campo di Dio.
O Spirito di santità, che nel Battesimo consacri
l’umanità redenta dal peccato,
aiuta coloro che hai posto ad animare la
comunità dei credenti
a scrutare profeticamente i segni dei tempi
per essere fedeli interpreti e annunciatori,
nelle lingue d’ogni popolo e nazione,
del tuo universale disegno di salvezza. Amen.
Oppure
T Ti preghiamo, o Padre.
Con la voce misteriosa del tuo Spirito
chiama tra i giovani
coloro che dovranno essere
presenza di Cristo, tuo Figlio,
nel servizio della gioventù povera e
abbandonata.
Fa’ che scoprano il fascino della tua elezione.
96

10.8 Page 98

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Contemplino essi il tuo volto nei loro coetanei
che vagano, dimenticati,
in un mondo che li corrompe.
Insegna loro a percorrere la via della
preghiera,
ad alimentarsi con la tua Parola,
a partecipare al banchetto dell’Eucaristia,
a celebrare con gioia penitente la tua
riconciliazione,
a crescere nella conoscenza delle urgenze
del tempo presente
e maturare sulla via della sapienza.
Desta in essi il desiderio di una vita che è dono,
confermali nel coraggio di lasciare ogni cosa
per ricevere le tue ricchezze
e da’ ai loro sogni i profetici germi del tuo
operare.
Sostienili nel cammino
e suscita accanto a loro fratelli salesiani
capaci di costruire con i giovani
la loro santità.
Amen.
97

10.9 Page 99

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PREGHIERA PER LA PERSEVERANZA
NELLA VOCAZIONE
O Dio onnipotente,
che nel tuo provvidente disegno di salvezza
hai suscitato S. Giovanni Bosco
quale segno del tuo amore verso i giovani,
confermaci nella fede e rafforza il nostro
servizio a questi tuoi figli,
porzione privilegiata di futuro e speranza della
Chiesa
che vive nel tempo con il sigillo della tua eternità.
O Cristo, che hai ricordato ai tuoi discepoli
la perenne presenza nel mondo
di coloro che sono nell’indigenza e
nell’oltraggio,
fa’ di noi uno strumento privilegiato della tua
Grazia,
aiutaci a essere sobri e vigilanti,
capaci di portare gioia e vita
tra quelli che più dovrebbero goderla
nel candore della loro età.
O Spirito di vera libertà,
rendici testimoni consapevoli del tuo amore,
difendici da coloro che attentano al nostro lavoro,
fuga le tenebre della passione e dell’errore
e inventa per noi un’epoca nuova di
comprensione e solidarietà fraterna. Amen.
98

10.10 Page 100

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SACRO CUORE – PRIMO
VENERDÌ DEL MESE
Preghiere
Ti scelgo, Sacro Cuore di Gesù, come unico
oggetto del mio amore,
come custode della mia via, pegno della
mia salvezza, rimedio della mia fragilità e
incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia
vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte.
Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione
presso Dio, Tuo Padre,
e allontana da me la sua giusta indignazione.
O cuore amoroso di Gesù, pongo tutta la mia
fiducia in Te,
perché temo tutto dalla mia malizia e
debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può
dispiacerti o resisterti;
il tuo puro amore s’imprima profondamente
nel mio cuore,
in modo che non ti possa più scordare o essere
da te separato.
Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia
scritto in te,
poiché voglio concretizzare tutta la mia felicità
e la mia gloria
nel vivere e morire come tuo servo. Amen
(Santa Margherita Maria Alacoque)
99

11 Pages 101-110

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11.1 Page 101

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Signore Gesù Cristo, eterno Figlio dell’eterno
Padre,
nato dalla Vergine Maria,
noi ti chiediamo di continuare a rivelarci il
mistero di Dio:
affinché possiamo riconoscere in te
“l’immagine del Dio visibile”;
affinché possiamo trovarlo in te, nella tua
divina persona,
nel calore della tua umanità, nell’amore del tuo
cuore.
Cuore di Gesù, in cui risiede la pienezza della
divinità!
Cuore di Gesù, della cui pienezza abbiamo tutti
partecipato!
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori,
per tutta l’eternità. Amen!
Cuore di Gesù, vittima dei nostri peccati,
accogli la nostra lode, la gratitudine perenne,
il pentimento sincero.
Abbi pietà di noi, oggi e sempre. Amen.
(S. Giovanni Paolo II)
Cuore Divino di Gesù, io ti offro
per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,
Madre della Chiesa,
in unione al Sacrificio Eucaristico,
le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di
100

11.2 Page 102

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questo giorno
in riparazione dei peccati e per la salvezza di
tutti gli uomini,
nella grazia dello Spirito Santo, a gloria di Dio
Padre. Amen.
Litanie del Sacro Cuore
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
(ad ogni invocazione si risponde abbi pietà di noi)
Padre celeste, Dio
Figlio, Redentore del mondo, Dio
Spirito Santo, Dio
Santa Trinità, unico Dio
Cuore di Gesù, Figlio dell’eterno Padre
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel
grembo della Vergine Madre
Cuore di Gesù, sostanzialmente unito al Verbo
di Dio
Cuore di Gesù, infinitamente maestoso
Cuore di Gesù, tempio santo di Dio
Cuore di Gesù, tabernacolo dell’Altissimo
Cuore di Gesù, abitazione di Dio e porta del cielo
Cuore di Gesù, fornace ardente di carità
Cuore di Gesù, santuario di giustizia e di carità
101

11.3 Page 103

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Cuore di Gesù, traboccante di bontà e d’amore
Cuore di Gesù, abisso di tutte le virtù
Cuore di Gesù, degnissimo d’ogni lode
Cuore di Gesù, sovrano e centro di tutti i cuori
Cuore di Gesù, nel quale sono tutti i tesori della
sapienza e della scienza
Cuore di Gesù, nel quale abita tutta la pienezza
della divinità
Cuore di Gesù, nel quale il Padre si è compiaciuto
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza noi tutti
abbiamo attinto
Cuore di Gesù, desiderio della patria eterna
Cuore di Gesù, paziente e immensamente
misericordioso
Cuore di Gesù, generoso verso coloro che ti
invocano
Cuore di Gesù, sorgente di vita e di santità
Cuore di Gesù, propiziazione per i nostri peccati
Cuore di Gesù, ricoperto di obbrobri
Cuore di Gesù, spezzato a causa dei nostri
peccati
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte
Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia
Cuore di Gesù, sorgente di ogni consolazione
Cuore di Gesù, nostra vita e resurrezione
Cuore di Gesù, nostra pace e riconciliazione
Cuore di Gesù, vittima dei peccatori
Cuore di Gesù, salvezza di quanti sperano in te
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11.4 Page 104

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Cuore di Gesù, speranza di quanti muoiono in te
Cuore di Gesù, felicità di tutti i Santi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
ascoltaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
G Gesù, mite e umile di cuore.
T Rendi il nostro cuore simile al tuo.
G Preghiamo.
Dio, Padre buono,
nel Cuore di tuo Figlio
celebriamo le meraviglie del tuo amore:
da questa fonte inesauribile
riversa su di noi l’abbondanza dei tuoi doni.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
PREGHIERA PER LE MISSIONI
– L’11 DEL MESE
C Nel nome del Padre…
Grazia a voi e pace da Gesù Cristo
che ha fatto noi tutti missionari del suo
Vangelo
nell’unico Spirito di carità.
T Amen.
103

11.5 Page 105

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C Preghiamo.
Concedi alla tua Chiesa, o Signore,
di essere sacramento universale di salvezza
e di portare a tutti gli uomini
l’annuncio del Vangelo,
nell’obbedienza al mandato di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T Amen.
Ascolto della parola
Is 2,2-5: La pace nel regno di Dio
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
104

11.6 Page 106

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contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Salmo 121
Rit. Camminiamo insieme verso la casa del
Signore.
Gv 10,11-16: Il buon pastore
Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la
propria vita per le pecore. Il mercenario –che non
è pastore e al quale le pecore non appartengono–
vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge,
e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un
mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e
le mie pecore conoscono me, così come il Padre
conosce me e io conosco il Padre, e do la mia
vita per le pecore. E ho altre pecore che non
provengono da questo recinto: anche quelle
io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e
diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Riflessione
Preghiera corale
Padre onnipotente,
creatore della storia e signore della vita,
105

11.7 Page 107

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che tutto hai disposto con amore provvidente,
all’umanità sconvolta dal peccato
hai promesso il riscatto dalla colpa antica:
guarda i popoli della terra
affinché ritrovino nel loro cuore i germi
dell’unica verità
incontrino e accolgano i profeti dell’atteso
Giorno del Signore.
Cristo, Figlio obbediente dell’eterno Padre,
che ti sei fatto annuncio di salvezza a Israele e
ai popoli del mondo:
eleggi i tuoi messaggeri di pace, affinché ogni
uomo di buona volontà
ritrovi il senso della sua giustizia
e sia confermato dalla tua Grazia.
Spirito d’amore,
che ispiri i cuori sinceri
ed effondi i tuoi doni di redenzione
a chi cerca l’Infinito con cuore rinnovato:
santifica l’unica Chiesa,
conferma nella carità pastorale i sacri ministri
e tutti i battezzati
affinché siano mossi dal desiderio della
salvezza. Amen.
T Padre nostro…
C O Signore, manda ancora alla tua Chiesa
il tuo Spirito di verità e di amore, dono della
106

11.8 Page 108

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Pasqua di Cristo,
perché essa sia tutta missionaria
e ogni credente mantenga vivo
lo slancio di portare nel mondo la novità di
Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T Amen.
Benedizione
DON BOSCO
– ULTIMO GIORNO DEL MESE
G O Padre dei giovani e maestro di
santità,ascolta la nostra voce:
T noi seguiamo i tuoi passi per essere
presenza viva tra i giovani,
per donare loro amicizia e sapienza,
per crescere con loro in santità e grazia.
G Invochiamo la tua intercessione:
T per perseverare nella vocazione salesiana,
per essere generosi operai nel campo di Dio,
collaboratori fedeli del Papa e dei Pastori
della Chiesa.
I bisogni del tempo presente ci trovino
solidali con chi è solo e indifeso,
con chi non conosce l’amore di Cristo per noi.
G Insegnaci, o Padre dei poveri,
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11.9 Page 109

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T a diventare profeti nel nostro mondo
per proclamare che il Regno di Dio è nel
cuore di ogni uomo.
L’infaticabile tuo zelo per la salvezza
delle anime,
la profonda pietà e l’estasi dell’azione
siano per noi modello di un’esistenza
vissuta
nel segno delle beatitudini
con fede coerente, sincera amorevolezza
e profonda umanità.
G Aiutaci, o Amico dei giovani,
T ad amare per primi e far capire il nostro
amore,
a trasformare ogni giorno in un gesto di
gioia
per accogliere con gratitudine i giovani
più dimenticati
affinché ritrovino il sorriso della loro età.
G Donaci, tu che sei stato
servitore fedele di Dio,
T di essere partecipi al termine dei nostri
giorni,
insieme a tutti coloro che abbiamo amato,
della ricompensa riservata ai giusti.
G La tua protezione e l’intercessione
di Maria Ausiliatrice siano per noi
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11.10 Page 110

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la strada che conduce all’Amore.
T Amen!
Oppure
O Signore misericordioso,
nella tua provvidenza ci hai donato san
Giovanni Bosco,
padre e maestro della gioventù,
che, guidato dalla Vergine Maria,
lavorò con infaticabile zelo per il bene della
Chiesa;
suscita anche in noi la stessa fiamma di carità,
che ci spinga a salvare le anime e servire te
solo.
Per Cristo nostro Signore. Amen!
Oppure
O padre e maestro della gioventù, san
Giovanni Bosco,
che hai tanto lavorato per la salvezza delle
anime,
sii nostra guida nel cercare il bene delle
anime nostre
e la salvezza del prossimo.
Aiutaci a vincere le passioni e il rispetto
umano;
insegnaci ad amare Gesù Sacramentato,
Maria Ausiliatrice e il Papa;
109

12 Pages 111-120

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12.1 Page 111

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e implora da Dio per noi una buona morte,
affinché possiamo raggiungerti in Paradiso.
Amen!
Oppure
Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito e aperto alle
realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani, soprattutto per i
piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia
con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo
Vangelo
il senso della nostra vita
e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
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12.2 Page 112

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e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen.
111

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3
APPUNTAMENTI
ANNUALI

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CELEBRAZIONE DI APERTURA
DEGLI ESERCIZI
«La nostra volontà di conversione si rinnova nel
ritiro mensile e negli esercizi spirituali di ogni
anno. Sono tempi di ripresa spirituale che Don
Bosco considerava come parte fondamentale e
la sintesi di tutte le pratiche di pietà.»
(Cost. 91).
Don Bosco mette spesso in risalto l’efficacia di
grazia presente negli esercizi spirituali. Questo
tempo prolungato di preghiera ci mette nella
possibilità di ritrovare noi stessi nell’incontro
con Dio.
Si suggerisce di iniziare il corso di Esercizi
Spirituali con un tempo di adorazione
eucaristica.
Nel nome del Padre…
Saluto del celebrante
C Fratelli, questi giorni hanno un grande
valore perché sono «momenti di grazia»
(Cost. 91). Abbiamo bisogno di fermarci,
per ritrovare noi stessi nel silenzio e nella
preghiera, per approfondire e chiarire
le motivazioni profonde della nostra
vocazione. Ma soprattutto abbiamo bisogno
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12.7 Page 117

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di incontrare Dio, di ascoltarlo, di lasciarci
penetrare e guidare dalla sua Parola per
poi viverla con coerenza e fedeltà.
Per questo invochiamo insieme la luce e la
forza dello Spirito Santo che sarà il grande
protagonista di questi giorni.
T Veni, creator Spiritus…
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuòrum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális ùnctio.
Tu septifòrmis mùnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gùttura.
Accénde lumen sénsibus,
infùnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtùte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
116

12.8 Page 118

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ductóre sic te prævio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriùsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sæcula. Amen.
C Donaci, o Signore, il tuo Spirito,
perché la nostra vita sia rinnovata in
profondità dalla tua verità e dal tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Ascolto della Parola
Lettura: Osea 2,16-25
Perciò, ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acor
in porta di speranza.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
117

12.9 Page 119

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come quando uscì dal paese d’Egitto.
E avverrà, in quel giorno
– oracolo del Signore –
mi chiamerai: “Marito mio”,
e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”.
Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal
e non saranno più chiamati per nome.
In quel tempo farò per loro un’alleanza
con gli animali selvatici
e gli uccelli del cielo
e i rettili del suolo;
arco e spada e guerra
eliminerò dal paese,
e li farò riposare tranquilli.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
E avverrà, in quel giorno
– oracolo del Signore –
io risponderò al cielo
ed esso risponderà alla terra;
la terra risponderà al grano,
al vino nuovo e all’olio
e questi risponderanno a Izreèl.
118

12.10 Page 120

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Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata,
e a Non-popolo-mio dirò: “Popolo mio”,
ed egli mi dirà: “Dio mio”».
Salmo 119,33-40
Rit. Signore, fammi vivere nella tua
giustizia.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la
tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso il guadagno.
Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
fammi vivere nella tua via.
Con il tuo servo mantieni la tua promessa,
perché di te si abbia timore.
Allontana l’insulto che mi sgomenta,
poiché i tuoi giudizi sono buoni.
Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia.
119

13 Pages 121-130

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13.1 Page 121

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Vangelo: Lc 8,4-15
Poiché una grande folla si radunava e
accorreva a lui gente da ogni città, Gesù
disse con una parabola: «Il seminatore uscì a
seminare il suo seme. Mentre seminava, una
parte cadde lungo la strada e fu calpestata,
e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra
parte cadde sulla pietra e, appena germogliata,
seccò per mancanza di umidità. Un’altra
parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti
insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte
cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò
cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi
ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato
della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato
conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli
altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme
è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada
sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il
diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché
non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli
sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano,
ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici;
120

13.2 Page 122

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credono per un certo tempo, ma nel tempo della
prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai
rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada
facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni,
ricchezze e piaceri della vita e non giungono
a maturazione. Quello sul terreno buono sono
coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore
integro e buono, la custodiscono e producono
frutto con perseveranza.
(Omelia)
Preghiera dei fedeli
C Presentiamo al Padre la nostra
preghiera. Lui che ha donato al mondo
Cristo, Parola di vita, disponga i nostri
cuori all’ascolto e alla meditazione.
— Perché il Signore allontani da noi il
tentatore e la sua Parola produca in noi
frutti di salvezza. Preghiamo.
T Ascoltaci, o Signore.
— Perché sappiamo accogliere con gioia e
radicare nel nostro cuore la Parola per
non venir meno nel tempo della prova.
Preghiamo.
— Perché nel cammino della vita non
lasciamo che i nostri pensieri e le nostre
preoccupazioni, soffochino in noi la
Parola. Preghiamo.
121

13.3 Page 123

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— Perché sappiamo ascoltare la Parola
con cuore buono e sincero, custodirla
e portare frutto con la nostra
perseveranza. Preghiamo.
C E ora insieme preghiamo:
T O Spirito Santo, illumina il nostro cuore,
perché prendiamo coscienza del rapporto
misterioso e profondo che esiste tra noi e
Cristo da cui veniamo, per cui viviamo, a cui
andiamo.
Ti preghiamo, nessun’altra luce in questi
giorni sia librata su noi che non sia Cristo,
luce del mondo. Nessun’altra verità interessi
gli animi nostri che non siano le parole del
Signore, unico nostro maestro.
Nessun’altra aspirazione ci guidi, se non
il desiderio di essere a lui assolutamente
fedeli.
A Cristo, nostro principio, nostra vita e
nostra guida, nostra speranza e nostro
termine, onore e gloria nei secoli. Amen.
(Canto di conclusione)
122

13.4 Page 124

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CELEBRAZIONE DI CHIUSURA
DEGLI ESERCIZI
1. Saluto del celebrante
Fratelli, fatevi esecutori della Parola e non
soltanto uditori, ingannando voi stessi.
Accogliete dunque la Parola che avete udito
con cuore buono e sincero, custoditela e
portate frutto con la vostra perseveranza (cf Gc
1,22; Lc 8,15).
C Preghiamo.
O Signore, in questi giorni hai parlato
al nostro cuore, ci hai rivelato la tua
verità e ci hai rinnovato con il tuo amore;
concedi a noi di vivere nella gioia e
nella fedeltà la Parola che abbiamo
ascoltato. Per Cristo nostro Signore.
T Amen
2. Ascolto della Parola
Dalla Lettera ai Colossesi (2, 6-7.12-14; 3, 1-4)
Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il
Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su
di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato,
sovrabbondando nel rendimento di grazie.
Con lui sepolti nel battesimo, con lui siete
anche risorti mediante la fede nella potenza
123

13.5 Page 125

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di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui
Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti
a causa delle colpe e della non circoncisione
della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe
e annullando il documento scritto contro di noi
che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha
tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le
cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra
di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù,
non a quelle della terra. Voi infatti siete morti
e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!
Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato,
allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Meditazione personale
Salmo di meditazione (119, 26-27.29-35)
Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai
risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
124

13.6 Page 126

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Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
Signore, che io non debba vergognarmi.
Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la
tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Dalla lettera ai Romani (12, 1-13)
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia
di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio
vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro
culto spirituale. Non conformatevi a questo
mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando
il vostro modo di pensare, per poter discernere
la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito
e perfetto. Per la grazia che mi è stata data,
io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più
di quanto conviene, ma valutatevi in modo
saggio e giusto, ciascuno secondo la misura
di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come
in un solo corpo abbiamo molte membra e
125

13.7 Page 127

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queste membra non hanno tutte la medesima
funzione, così anche noi, pur essendo molti,
siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno
per la sua parte, siamo membra gli uni degli
altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia
data a ciascuno di noi: chi ha il dono della
profezia la eserciti secondo ciò che detta la
fede; chi ha un ministero attenda al ministero;
chi insegna si dedichi all’insegnamento; chi
esorta si dedichi all’esortazione. Chi dona, lo
faccia con semplicità; chi presiede, presieda
con diligenza; chi fa opere di misericordia, le
compia con gioia.
La carità non sia ipocrita: detestate il male,
attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con
affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a
vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate
invece ferventi nello spirito; servite il Signore.
Siate lieti nella speranza, costanti nella
tribolazione, perseveranti nella preghiera.
Condividete le necessità dei santi; siate
premurosi nell’ospitalità.
Omelia dei ricordi
C Eleviamo al Padre, che ci ha chiamati a
seguire il Cristo nella via stretta dei consigli
evangelici, la nostra fiduciosa preghiera.
126

13.8 Page 128

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G O Signore, che nel Battesimo ci
hai consacrati al tuo servizio,
T donaci la forza dello Spirito Santo, perché
imitiamo fedelmente la forma di vita che
Gesù Cristo abbracciò quando venne nel
mondo per fare la volontà del Padre.
G Ti preghiamo, o Signore,
T aiutaci ad amare e a vivere i consigli
evangelici della castità consacrata,
della povertà e dell’obbedienza,
come un dono divino.
C Cristo si è fatto obbediente
fino alla morte in Croce.
T O Signore, guidaci a leggere, con l’aiuto
delle Costituzioni, dei superiori e della
comunità, i segni della tua volontà e
aiutaci a viverla pienamente nell’amore.
C Cristo si è fatto povero per
essere solidale con gli ultimi e
arricchirci della sua amicizia.
T Signore, concedi a noi di vivere questa
scelta nella gioia, di porre la nostra
fiducia nella Provvidenza, perché la
nostra povertà sia sempre un atto di
amore verso te e verso il prossimo.
C Tu ci chiami al celibato per
il servizio dei giovani.
127

13.9 Page 129

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T La nostra risposta di fede sia generosa
e costante, ci renda portatori del
messaggio di purezza liberatrice.
C Accogli la nostra preghiera per
la Chiesa: sia nel mondo segno
di risurrezione e d’amore.
T Ti preghiamo per gli uomini del nostro
tempo: accolgano il messaggio di
salvezza nell’umiltà e nella gioia.
C Ricompensa con i doni dello Spirito
il predicatore che ha guidato
questo corso di Esercizi e quanti
si sono prestati per animarlo.
T La Parola che abbiamo accolto rigeneri
la nostra fedeltà a Don Bosco e sostenga
il nostro impegno nelle comunità.
3. Rinnovazione della professione
Rinnoviamo ora la nostra totale dedizione
a Cristo e ai fratelli nella Società Salesiana.
La nostra scelta sia l’adesione d’amore dei
discepoli all’amore del Padre che chiama.
Dio Padre,
tu mi hai consacrato a te nel giorno del
Battesimo.
In risposta all’amore del Signore Gesù, tuo
Figlio,
128

13.10 Page 130

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che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo che è luce e
forza,
io, in piena libertà, mi offro totalmente a te,
impegnandomi a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi hai mandato,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società Salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo
alla vita e alla missione della tua Chiesa
Per questo, alla presenza dei miei fratelli,
rinnovo il voto di vivere obbediente, povero e
casto
secondo la via evangelica tracciata nelle
Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre, l’intercessione di Maria
SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales, di
san Giovanni Bosco
e i miei fratelli salesiani mi assistano ogni
giorno
e mi aiutino ad essere fedele. Amen.
C Preghiamo. O Dio, nostro Padre,
sorgente della nostra vita, concedi a
noi, per l’intercessione di San Giovanni
Bosco, di lavorare con rinnovato
entusiasmo nella tua vigna e di essere
129

14 Pages 131-140

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14.1 Page 131

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tra i giovani testimoni credibili del tuo
amore. Per Cristo nostro Signore.
T Amen
ONOMASTICO O COMPLEANNO
DEI CONFRATELLI
Preghiera per un confratello
nel suo compleanno
O Dio, i nostri tempi e stagioni sono nelle
tue mani. Guarda con favore, ti preghiamo,
il nostro fratello (Nome) che inizia un altro
anno della sua vita. Fa’ che possa crescere
in sapienza e grazia, rafforza la sua fiducia
nella tua bontà per tutti i giorni della sua
vita. Veglia su di lui lungo il trascorrere dei
giorni; benedicilo e guidalo dovunque lui
sia. Rafforza le sue mani nel compiere la tua
opera; confortalo quando è in difficoltà e nella
tristezza; sollevalo quando cade, in modo
che trovi sempre nel suo cuore la pace nel
tuo amore. Dio nostro Padre, come la nascita
di Gesù ha portato grande gioia a Maria e a
Giuseppe, la vita del nostro fratello sia una
benedizione per la tua gente. Ti ringraziamo
per averlo chiamato ad essere un apostolo
dei giovani e un portatore del tuo amore per
130

14.2 Page 132

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loro. Possa egli crescere sempre nella tua fede,
speranza e amore! Te lo chiediamo per Cristo
nostro Signore. Amen.
Preghiera per il proprio compleanno
Signore, fa’ che questa festa del mio
compleanno mi faccia ricordare tutti i doni e
le benedizioni che ho ricevuto da te oggi e in
tutti i giorni della mia vita. Ti ringrazio per il
dono della mia vita e della mia vocazione e ti
chiedo di ricolmarle per un altro anno della tua
presenza, affinché io continui a crescere come
uno strumento del tuo amore per i giovani.
Dio dell’ amore, ti ringrazio per i miei amati
genitori che mi hanno dato la vita e mi hanno
allevato. Ti ringrazio di avermi chiamato a
celebrare la vita in mezzo ai giovani. Tu sei
stato buono con me in tutti questi anni e mi
hai custodito nel palmo della tua mano. Io
non so che cosa mi attende o quale sia il mio
futuro. Ma io so che posso contare sulla tua
fedeltà. La mia fedeltà è solo un’ombra della
grande fiducia che hai in me. Che le mie vie ti
siano gradite nei giorni che verranno. Sii con
me, quando cammino da solo; sollevami con la
tua forza quando mi inciampo; fammi vedere
la tua luce quando le tenebre mi avvolgono.
Fa’ che io possa essere creativo ed amorevole
131

14.3 Page 133

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come tu mi vuoi. Te lo chiedo nella piena
certezza del tuo amore per me e nella sicura
speranza di incontrarti un giorno faccia a
faccia nell’ eternità. Amen.
Preghiera per un confratello
nel suo onomastico
Padre del Cielo, nella tua sapienza hai
chiamato donne e uomini alla vita consacrata,
affinché nella loro orante osservanza di una
vita povera, casta e obbediente, siano tuoi
autentici testimoni. Tu li hai scelti nel tuo
amore provvidente e hai dato loro il nome e
l’ identità di veri cittadini del Cielo. Guarda
con amore al nostro fratello (Nome) che
oggi festeggia il suo onomastico! Donagli, o
Signore, la grazia e la gioia della perseveranza
nella sua santa vocazione salesiana per
l’intercessione del suo patrono san (Nome).
Possa egli continuare a sperimentare la forza
e la bellezza della tua chiamata, mentre il tuo
amore lo guida verso nuovi orizzonti. Te lo
chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen
132

14.4 Page 134

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14.5 Page 135

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14.6 Page 136

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4
OCCASIONI
SPECIALI

14.7 Page 137

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14.8 Page 138

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INSEDIAMENTO DEL DIRETTORE
(Fuori della celebrazione eucaristica)
Se il rito di insediamento si svolge durante la
concelebrazione eucaristica, dopo la lettura del
Vangelo e una breve ammonizione introduttiva
si leggono gli articoli costituzionali. L’ispettore,
o chi per esso, proclama il decreto di nomina
e tiene una breve omelia; il nuovo direttore
fa la professione di fede, e segue la preghiera
comune di intercessione. Dopo la comunione si
può cantare il «Te Deum» di ringraziamento.
Canto di inizio
Saluto liturgico e invito
Orazione
C O Dio, che in san Giovanni Bosco hai dato
alla tua Chiesa un padre e un maestro dei
giovani, benedici chi è costituito in autorità
e inizia il suo mandato, affinché con carità
pastorale, saggezza discreta e attenzione
premurosa possa animare la comunità
e promuovere una rinnovata presenza
tra i giovani. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Ascolto della parola
137

14.9 Page 139

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Lettura:
1 Cor 2,1-16: La mia sapienza è in Cristo
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non
mi presentai ad annunciarvi il mistero di
Dio con l’eccellenza della parola o della
sapienza. Io ritenni infatti di non sapere
altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e
Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella
debolezza e con molto timore e trepidazione.
La mia parola e la mia predicazione non si
basarono su discorsi persuasivi di sapienza,
ma sulla manifestazione dello Spirito e
della sua potenza, perché la vostra fede non
fossefondata sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di
sapienza, ma di una sapienza che non è di
questo mondo, né dei dominatori di questo
mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo
invece della sapienza di Dio, che è nel
mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha
stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo
l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non
avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma,
come sta scritto:
138

14.10 Page 140

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Quelle cose che occhio non vide, né
orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo
amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello
Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni
cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti
conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito
dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti
di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo
Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto
lo spirit del mondo, ma lo Spirito di Dio per
conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste
cose noi parliamo, con parole non suggerite
dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo
Spirito, esprimendo cose spirituali in termini
spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze
non comprende le cose dello Spirito di Dio:
esse sono follia per lui e non è capace di
intenderle, perché di esse si può giudicare
per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo
Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter
essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai
ha conosciuto il pensiero del Signore in modo
da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il
pensiero di Cristo.
139

15 Pages 141-150

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15.1 Page 141

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Oppure:
Ef 4,1-7.11-16: Vari ruoli in un solo Spirito
Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi
esorto: comportatevi in maniera degna della
chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà,
dolcezza e magnanimità, sopportandovi
a vicenda nell’amore, avendo a cuore di
conservare l’unità dello spirito per mezzo
del vincolo della pace. Un solo corpo e un
solo spirito, come una sola è la speranza alla
quale siete stati chiamati, quella della vostra
vocazione; un solo Signore, una sola fede, un
solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che
è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti
ed è presente in tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la
grazia secondo la misura del dono di Cristo. (…)
Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli,
ad altri di essere profeti, ad altri ancora di
essere evangelisti, ad altri di essere pastori
e maestri, per preparare I fratelli a compiere
il ministero, allo scopo di edificare il corpo di
Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della
fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino
all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura
della pienezza di Cristo. Così non saremo più
140

15.2 Page 142

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fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua
e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati
dagli uomini con quella astuzia che trascina
all’errore. Al contrario, agendo secondo verità
nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa
tendendo a lui, che è il capo, Cristo. Da lui tutto
il corpo, ben compaginato e connesso, con
la collaborazione di ogni giuntura, secondo
l’energia propria di ogni membro, cresce in
modo da edificare se stesso nella carità.
Antifona al Salmo (84,2-3.4.5-6.10-11.12-13)
Beato chi abita la tua casa, o Signore. Alleluia.
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
141

15.3 Page 143

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Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.
Perché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina nell’integrità.
Signore degli eserciti,
beato l’uomo che in te confida.
Vangelo: Mc 10,35-45
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli
di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo
che tu faccia per noi quello che ti chiederemo».
Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia
per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere,
nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla
tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete
quello che chiedete. Potete bere il calice che io
bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io
sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo».
E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche
142

15.4 Page 144

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voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono
battezzato anche voi sarete battezzati. Ma
sedere alla mia destra o alla mia sinistra non
sta a me concederlo; è per coloro per i quali è
stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito,
cominciarono a indignarsi con Giacomo e
Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro:
«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i
governanti delle nazioni dominano su di esse e
i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così;
ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro
servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà
schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti
non è venuto per farsi servire, ma per servire e
dare la propria vita in riscatto per molti».
Dalle Costituzioni salesiane (Art. 176; 44; 55)
176. Il superiore di ciascuna comunità locale
prende il nome di direttore.
Egli è il primo responsabile della vita
religiosa, delle attività apostoliche e
dell’amministrazione dei beni.
Con la collaborazione del suo Consiglio
anima e governa la comunità a norma delle
Costituzioni e dei Regolamenti generali.
44. Il mandato apostolico, che la Chiesa
ci affida, viene assunto e attuato in primo
143

15.5 Page 145

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luogo dalle comunità ispettoriali e locali i cui
membri hanno funzioni complementari con
compiti tutti importanti. Essi ne prendono
coscienza: la coesione e la corresponsabilità
fraterna permettono di raggiungere gli
obiettivi pastorali.
L’ispettore e il direttore, come animatori del
dialogo e della partecipazione, guidano il
discernimento pastorale della comunità,
affinché essa proceda unita e fedele
nell’attuazione del progetto apostolico.
55. Il direttore rappresenta Cristo che unisce
i suoi nel servizio del Padre. È al centro della
comunità, fratello tra fratelli, che riconoscono
la sua responsabilità e autorità.
Suo primo compito è animare la comunità perché
viva nella fedeltà alle Costituzioni e cresca
nell’unità. Coordina gli sforzi di tutti tenendo
conto dei diritti, doveri e capacità di ciascuno.
Ha responsabilità diretta anche verso
ogni confratello: lo aiuta a realizzare la sua
personale vocazione e lo sostiene nel lavoro
che gli è affidato.
Estende la sua sollecitudine ai giovani
e ai collaboratori, perché crescano nella
corresponsabilità della missione comune.
144

15.6 Page 146

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Nelle parole, nei contatti frequenti, nelle
decisioni opportune è padre, maestro e guida
spirituale.
Lettura del decreto di nomina
(da parte dell’ispettore, che conclude con una
breve omelia)
Litanie dei santi
C Invochiamo l’aiuto di Maria Santissima
Ausiliatrice e l’intercessione dei Santi
sulla comunità affinché, con una
guida saggia e in un fraterno clima
di collaborazione, sia nella Chiesa
presenza viva dell’unica vocazione dei
credenti alla santità in Cristo Gesù.
Si proceda allo schema usuale delle Litanie dei
Santi scegliendo nomi significativi, i membri
glorificati della Famiglia Salesiana e il patrono
del nuovo superiore. Terminate le litanie, il
direttore fa la professione di fede.
Professione di fede
Io … credo fermamente e professo tutte e singole
le verità contenute nel simbolo della fede:
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra, di tutte le cose
visibili e invisibili.
145

15.7 Page 147

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Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di
tutti i secoli, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero
da Dio vero, generato, non creato, della stessa
sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le
cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese
dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si
è incarnato nel seno della Vergine Maria e
si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto
Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno
è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al
cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo
verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fme.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà
la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con
il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha
parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e
apostolica. Professo un solo battesimo per il
perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione
dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Inoltre accolgo e professo tutte e singole le
verità che circa la dottrina sulla fede e sulla
condotta sono state dalla Chiesa sia definite
146

15.8 Page 148

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con giudizio solenne sia asserite e dichiarate
con magistero ordinario, come vengono
da essa proposte, soprattutto quelle che
riguardano il mistero della santa Chiesa di
Cristo, i suoi Sacramenti e il Sacrificio della
Messa, come pure il primato del Romano
Pontefice.
Intercessioni
C Illuminati e animati da tanti insegnamenti
ed esortazioni, apriamo il nostro cuore
alla supplica, perché Dio benedica
questa comunità e illumini il cammino
di guida spirituale del nuovo superiore.
G Per la nostra comunità consacrata
al servizio dei giovani:
— l’ammirevole esempio di paternità
del nostro Fondatore sia per noi
un’immagine da contemplare, un
modello di riferimento e un valore da
attualizzare.
Per il nuovo direttore, …, chiamato al servizio
dell’autorità:
— orienti con il carisma del suo ministero
lo spirito e l’azione dei confratelli.
Per il nuovo direttore, posto a promuovere
l’unità e la comunione fraterna con la grazia
dello Spirito:
147

15.9 Page 149

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s’impegni nel costruire una vera famiglia nel
vicendevole rispetto e nell’unità d’intenti.
Per il direttore uscente …, al quale esprimiamo
il nostro grazie con il fraterno ricordo nella
preghiera:
— il Signore continui a benedirlo per il lavoro
che ha svolto nella nostra comunità e lo
accompagni nella nuova missione.
Per i nostri destinatari e coloro che
incontriamo nel lavoro di ogni giorno:
— sappiamo accoglierli con generosità,
educarli con paziente e ferma bontà e
amarli con benevolente amicizia.
Per le vocazioni alla vita salesiana:
— il Signore susciti nuovi operai per la sua
messe e ci faccia sentire l’urgenza di
essere proposta recepibile dai giovani di
un impegno cristiano radicale.
Per noi qui riuniti nell’accogliere il nuovo
superiore:
— impariamo a servire Dio nei giovani e
insieme a condividere le gioie e i dolori
del nostro lavoro.
Per i fratelli che lasciano la nostra comunità:
— il nostro grazie e il fraterno ricordo sia
avvalorato dalla ricompensa del Signore.
Per i confratelli che sono stati destinati a
questa casa:
148

15.10 Page 150

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— l’accoglienza cordiale sostenuta dalla
grazia li accompagni nel nuovo lavoro.
Padre nostro
Abbraccio di pace
G Nello Spirito del Cristo risorto che ci ha
resi fratelli con il cuore di Don Bosco,
scambiamoci un gesto di pace.
Orazione conclusiva
C O Dio Padre, che, in questo momento di
avvicendamento nel servizio dell’autorità,
ci inviti alla gratitudine e alla fiducia, per
un segno rinnovato della tua provvidenza,
fa’ che camminiamo concordi nel bene
e possiamo essere segni e portatori
dell’amore di Dio ai giovani. L’aiuto di
Maria Ausiliatrice e l’intercessione di
Don Bosco siano auspicio di grazia in
questo nuovo anno, siano soccorso nelle
avversità, siano coraggio per superare
fatica e difficoltà. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
Canto finale mariano (Magnificat)
149

16 Pages 151-160

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16.1 Page 151

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INSEDIAMENTO DELL’ISPETTORE
Si suggeriscono celebrazioni analoghe alle
precedenti opportunamente modificate. Nelle
singole comunità si potrà mettere un’intenzione
particolare di preghiera per il nuovo ispettore.
LA VISITA ISPETTORIALE
E LA VISITA STRAORDINARIA
La comunione e la crescita spirituale si
alimentano anche con incontri di verifica
stimolati dalla presenza del Superiore
(provinciale o straordinario) che propone un
bilancio annuale sulla vita di un’opera. Egli
inoltre incontra personalmente i confratelli in
un dialogo fraterno, inteso al bene spirituale
dei singoli, della comunità, e per incrementare
l’azione educativa tra i giovani. È un momento
di quello spirito di famiglia che deve
contraddistinguere la nostra vita salesiana.
Si suggerisce di iniziare con una celebrazione
di preghiera, nel contesto dell’Ufficio delle Ore,
in una liturgia della Parola, o con una preghiera
di invocazione iniziale. La conclusione può
essere una concelebrazione eucaristica o una
celebrazione della Parola.
150

16.2 Page 152

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Schema di celebrazione della Parola per
l’apertura o chiusura della visita
CANTO DI INIZIO
INVITO
C Il Signore che guida i nostri passi sulle
vie della vera sapienza sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
ATTO PENITENZIALE
C Signore, che sei vissuto obbediente alla
volontà del Padre, perdona le nostre
inadempienze al tuo progetto di salvezza.
T Signore, pietà.
C Cristo, che con carità attenta ti sei
reso disponibile a quanti cercavano
il Regno, perdona la nostra indolenza
nella missione tra i giovani.
T Cristo, pietà.
C Signore, che hai offerto la tua vita
per il perdono dei peccatori, perdona
l’egoismo personale e comunitario che ci
distanzia dalle urgenze dei bisognosi.
T Signore, pietà.
ORAZIONE
Alternativamente a questa orazione si consiglia
di utilizzare le possibilità offerte negli schemi
celebrativi degli incontri comunitari.
151

16.3 Page 153

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C O Padre, che tutto disponi nel tuo amore,
aiutaci a scrutare i segni dei tempi, a
fare non la nostra ma la tua volontà
per vivere nella vicendevole carità e
pazienza. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Per la celebrazione di inizio
— Nm 6,24-26: Il Signore sia per tutti
benedizione.
— 2 Cor 13,5-10: Cristo abita in voi.
— Rm 16,17-20: Guardatevi da coloro che
provocano divisioni.
— Ef 6,13-20: II combattimento spirituale.
— Sal 66,1-6 (o altro canto responsoriale).
— Ant. Il Signore illumini i nostri passi.
Per la celebrazione di chiusura
— 1 Ts 5,16-24: Esigenze della vita di
comunità.
— Sal 132 (o un canto responsoriale).
Ant. Quanto è buono e soave che i fratelli
stiano insieme.
CONFERENZA DELL’ISPETTORE (O
VISITATORE STRAORDINARIO) DI
INTRODUZIONE E DI CHIUSURA
INTERCESSIONI PER LA CELEBRAZIONE
152

16.4 Page 154

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INIZIALE
Si possono inserire anche nella Messa.
C Riuniti dall’amore di Dio e chiamati
come comunità ad essere segni di
carità pastorale verso i giovani, a lui
rivolgiamo la nostra fiduciosa preghiera,
perché renda disponibili i nostri cuori in
questo momento di verifica fraterna.
GT Illuminaci, Signore, della tua sapienza.
G Per la Chiesa santa di Dio:
— si faccia testimone attenta dell’amore di
Dio per l’umanità mettendosi a servizio
delle urgenze del tempo presente.
Per i sacerdoti e i missionari del Vangelo:
— crescano in santità per annunciare
con gioia il Vangelo di liberazione,
sopportando ogni giorno il peso della
propria croce.
Per i popoli e le nazioni:
— sentano l’urgenza di costruire una
società fondata sul rispetto della dignità
della persona e sui valori di una vita non
sconfessata dalla morte.
Per i giovani:
— abbiano il coraggio di crescere nella
vera libertà e di mettersi alla scuola di
maestri saggi e sapienti.
153

16.5 Page 155

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Per i Salesiani:
— sappiano portare avanti, con un lavoro
operoso e attento alle esigenze delle
varie culture, l’eredità spirituale di Don
Bosco.
Per il nostro ispettore (visitatore):
— il Signore lo illumini nel valutare il
progetto educativo della nostra opera e
nell’incontro personale con ciascuno di
noi.
Per la nostra comunità:
— sia il luogo privilegiato per una verifica
attenta e per stimolare la crescita
spirituale di ciascun confratello nella
solidarietà e reciproca benevolenza.
GT Padre nostro…
L’orazione che segue può concludere le
intercessioni durante la concelebrazione.
C Accogli, o Signore, queste nostre preghiere,
e fa’ che questi giorni siano illuminati
dalla tua grazia e dalla tua bontà. Te lo
chiediamo per l’intercessione di Maria
Ausiliatrice, di Don Bosco e dei nostri
patroni in Cristo Gesù, nostro Signore.
T Amen.
154

16.6 Page 156

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INTERCESSIONI PER LA CELEBRAZIONE
DI CHIUSURA
Si possono inserire anche nella Messa.
CA A Cristo, Signore della storia, che ci ha
promesso lo spirito di verità, di saggezza e
bontà per discernere la volontà del Padre
e vivificare nel lavoro e nella santità la sua
Chiesa, offriamo la nostra fiduciosa preghiera
al termine di questa visita ispettoriale
(straordinaria), perché ci confermi nella fedeltà
alla nostra vocazione e rinnovi il nostro agire.
GT Cristo, ascoltaci.
G — Perché la Chiesa, edificata sul
fondamento degli apostoli, confermi in
ogni tempo la testimonianza del Cristo
risorto in una docenza saggia e con una
coerente azione pastorale, preghiamo.
— Per tutti coloro che hanno scelto in Cristo
la via dei consigli evangelici: siano sale
della terra, luce del mondo, presenza
viva e palpitante del carisma dei loro
fondatori, preghiamo.
— Per noi Salesiani: il Signore Gesù ci
renda interpreti, nell’oggi della Chiesa e
del mondo, del progetto educativo di Don
Bosco e susciti il medesimo suo zelo per
la promozione umana, cristianamente
ispirata, dei giovani, preghiamo.
155

16.7 Page 157

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— Per quest’opera: lo Spirito Santo
riqualifichi sempre la sua presenza tra
i giovani e sia di benedizione per tutti
coloro che collaborano al buon esito
della sua missione, preghiamo.
— Per noi qui riuniti in comunità religiosa:
il Signore ci aiuti a non chiamare buone
tutte le nostre abitudini, apra il nostro
cuore alla carità fraterna e ci aiuti a
verificare il nostro stile di vita sulle
osservazioni che ci lascia il Superiore,
preghiamo.
— Perché l’esperienza di dialogo e di
confronto di questa visita ci aiuti
a scoprire nuovi itinerari di vita
comunitaria, nel rispetto reciproco e nel
desiderio di operare per il bene della
Chiesa e dei poveri, preghiamo.
— Perché sappiamo maturare una sintesi
di santità salesiana tra le esigenze
della nostra consacrazione e il lavoro
educativo che svolgiamo, preghiamo.
— Per …: il Signore lo ricompensi per la
sua capacità di ascolto, la sua prudente
saggezza nel dialogo fraterno e il
costante interessamento per noi tutti,
preghiamo.
CT Padre nostro…
156

16.8 Page 158

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L’orazione che segue può concludere le
intercessioni durante la concelebrazione.
C Raccogli, o Signore, i nostri propositi,
conferma la comunità intera nel vincolo
della fraterna carità. Le difficoltà non
scoraggino questi tuoi figli, le diversità non
dividano coloro che hai radunato nel tuo
nome. Proteggi coloro che hai consacrato
nel seguire il Cristo tuo Figlio povero,
casto e obbediente; benedici il loro lavoro
perché siano annunciatori ai giovani
di una nuova epoca di pace, giustizia e
sicurezza, nella fiduciosa attesa della beata
eternità. In Cristo Gesù nostro Signore.
T Amen.
BENEDIZIONE E CANTO FINALE
Preghiera per la comunità
Si può recitare durante la concelebrazione dopo
il canto di comunione o in una celebrazione
della Parola anche in luogo delle intercessioni.
C O Padre onnipotente,
T tutto hai fatto con sapienza e amore e
nell’alba del tempo hai creato l’uomo a
tua imagine. Nulla sfugge al tuo sguardo
di misericordia; all’umanità afflitta dal
peccato antico hai donato il giorno
di salvezza nel Cristo tuo Figlio. Ogni
157

16.9 Page 159

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realtà in te trova significato, il dolore
prelude l’era della gioia senza fine.
C O Figlio unigenito del Padre,
T tu hai chiamato i Dodici costituendoli
segno della tua grazia; con loro hai
percorso i sentieri dei poveri e degli
oppressi per annunciare il giorno della
liberazione. Nel sacrificio della croce
hai fondato la Chiesa, hai inviato coloro
che credono nel tuo nome a portare il
Vangelo ad ogni cuore disponibile.
C O Spirito di santità,
T tu infondi la tua sapienza nella Chiesa,
e susciti saggi testimoni della fede.
La Chiesa palpita della tua ineffabile
presenza; coloro che sono consacrati nella
vita religiosa scandiscono il crescere
in Cristo della comunità dei credenti.
G Benedici, o Dio, la nostra comunità:
T donaci di rimanere nell’amore e di
essere segno della tua grazia.
G Benedici, o Dio misericordioso, e perdona:
T il tuo affetto faccia dimenticare a noi tutti
ostilità e incomprensioni reciproche.
G Benedici, o Dio, il nostro lavoro:
T guidaci nel servire i giovani, nella
158

16.10 Page 160

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correzione vicendevole in un
impiego saggio di energie.
G Benedici, o Dio, noi tutti
radunati nel tuo nome:
T insegnaci ad essere comunità ospitale,
serenamente santa e aperta ai giovani.
C Viviamo nella contemplazione e
nell’azione tra i giovani i giorni della
nostra consacrazione, e con il cuore di
Don Bosco cresciamo nell’accoglienza
e nell’efficacia della missione.
T Amen.
PREGHIERE AI NOSTRI SANTI PATRONI
Fin dall’inizio dell’Oratorio Don Bosco additò
ai giovani modelli di vita spirituale nei Santi.
Propose san Giuseppe come patrono dei
giovani apprendisti, e la carità operosa di san
Francesco di Sales come stile di attività per la
nascente Congregazione.
Il ricordo dei Santi
Nelle celebrazioni dei Santi la Chiesa proclama,
infatti, il mistero pasquale di Cristo realizzato in
coloro che hanno sofferto con lui e con lui sono
glorificati. Vengono pertanto proposti ai fedeli
159

17 Pages 161-170

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17.1 Page 161

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«i loro esempi, che attraggono tutti al Padre per
mezzo di Cristo». Per i loro meriti, infine, frutto
della loro partecipazione alla Pasqua di Cristo, si
implora la ricchezza dei benefici divini (cf SC 104).
“Si celebrino come ricorrenze di famiglia
le feste del nostri santi e beati. Si coltivi la
devozione ai nostri servi di Dio” (Reg. 75).
San Giuseppe
A te, o beato Giuseppe,
ricorriamo nella nostra tribolazione,
e invochiamo fiduciosi il tuo patrocinio,
insieme con quello della Vergine tua sposa.
Per quel santo amore che ti unì a Maria, Madre
di Dio,
e per la custodia paterna di Gesù fanciullo,
guarda benigno il popolo
che Cristo acquistò col suo sangue;
con il tuo aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Custode della sacra Famiglia,
proteggi la Chiesa di Gesù Cristo,
preservaci dagli errori e dai vizi che turbano il
mondo,
e assistici propizio nella lotta contro il potere
delle tenebre.
Aiutaci a vivere virtuosamente, a morire nella
pace con Dio,
160

17.2 Page 162

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a raggiungere l’eterna beatitudine in cielo.
Amen.
San Giovanni Bosco
Padre e Maestro della gioventù, San Giovanni
Bosco,
docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà
del tuo tempo,
sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli
e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia
con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo
Vangelo
il senso della nostra vita e la fonte della vera
felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana costruttori di
comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
161

17.3 Page 163

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possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo.
Amen.
San Francesco di Sales
O san Francesco di Sales,
che hai vissuto con instancabile dedizione
il tuo ministero pastorale,
aiutaci ad essere costruttori infaticabili del
Regno.
Donaci nelle difficoltà ottimismo e dolcezza
perché sappiamo portare, specie tra i giovani,
l’amore di Cristo.
Insegnaci a coltivare una profonda vita
interiore,
radicata nella fiducia in Dio e celebrata nella
semplicità e nella gioia,
perché camminando nella via dei tuoi esempi
meritiamo di giungere alla patria del cielo.
Amen.
Oppure
O santo della mitezza, Francesco di Sales,
modello di virtù evangeliche e regola vivente
di santità,
per il valido patrocinio che puoi esercitare a
nostro favore,
ottienici di sapere unire, a tua imitazione,
162

17.4 Page 164

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l’umiltà con lo zelo,
la mansuetudine con la fortezza, la preghiera e
la mortificazione
con la carità operosa.
Fa’ che viviamo nella comunione di Dio e dei
fratelli,
e nella fedeltà agli impegni della
consacrazione battesimale. Amen.
Santa Maria Mazzarello
O Santa Maria Domenica Mazzarello,
che fosti sempre fedele agli impegni del
Battesimo,
aiuta anche noi a realizzare, giorno per giorno,
la nostra vocazione cristiana.
Ottienici di credere alla paternità di Dio
in ogni situazione della vita
e di camminare alla sua presenza,
servendolo nei fratelli con cuore umile,
distaccato dai beni di questo mondo che
passa.
Aiutaci a essere sempre sinceri con Dio,
con noi stessi e col prossimo,
vivendo ogni nostra giornata
nella gioia irradiante della speranza.
Possa così la nostra vita,
sotto la guida materna di Maria Ausiliatrice,
essere, come la tua, un continuo atto d’amore,
163

17.5 Page 165

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per la gloria del Padre e per la salvezza dei
fratelli.
Amen.
San Domenico Savio
O Dio, fonte di ogni bene,
ti benediciamo perché in San Domenico Savio
hai donato agli adolescenti
un mirabile esempio di carità e di purezza
e un modello nella costruzione di vere amicizie
spirituali.
Docile all’azione del tuo Spirito,
egli seppe percorrere in breve tempo,
una via semplice e sicura alla santità,
nella gioia del cuore e nella fedeltà
agli impegni di ogni giorno.
Aiutaci ad imitare il suo amore all’Eucaristia,
l’affidamento a Maria Immacolata,
lo zelo apostolico per la salvezza del prossimo
e concedi anche a noi di crescere come tuoi
figli
nella gioia e nell’amore,
fino alla piena statura di Cristo Signore,
che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
164

17.6 Page 166

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PREGHIERA PER IL RICONOSCIMENTO
DELLA SANTITÀ
O Padre Misericordioso, Ti ringraziamo
di aver donato alla Tua Chiesa e al mondo
il Servo di Dio ….
Egli, con la sua dedizione ai fratelli,
ci ha insegnato a conoscere e amare
Gesù Cristo presente in modo particolare nei
piccoli.
Fedele discepolo di Don Bosco,
ha testimoniato l’amore che previene,
ma anche l’amore misericordioso del Buon
Pastore
che ricerca la pecora smarrita.
Concedici, o Padre,
per l’intercessione di …, secondo la Tua volontà,
la grazia che imploriamo,
nella speranza che egli sia presto annoverato
tra i Tuoi santi.
Per Cristo, nostro Signore. Amen.
MALATTIA
Il significato della malattia e della morte
per i figli di Don Bosco
“La comunità circonda di cure e di affetto I
confratelli anziani e ammalati. Essi, prestando
165

17.7 Page 167

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il servizio di cui sono capaci e accettando la
propria condizione, sono fonte di benedizione
per la comunità, ne arricchiscono lo spirito
di famiglia e rendono più profonda la sua
unità” (Cost. 53). I confratelli anziani e
ammalati sono una fonte di benedizione per
la comunità salesiana. Nell’ esperienza della
malattia, specialmente finale e terminale, la
loro passione apostolica acquista un nuovo
significato. Essi vivono il mistero del dolore
che redime e che salva, in modo più intimo
per sé e per gli altri. Gli altri confratelli
sono uniti al loro fratello sofferente in puro
spirito di famiglia e di condivisione al
sacrificio redentivo di Cristo. L’arricchimento
è reciproco. Mentre il confratello ammalato
rinnova e purifica la sua comunità attraverso
la sua sofferenza e il suo dolore, la comunità
risveglia in lui, attraverso il suo aiuto
fraterno, abbondanti riserve di amore e di
perseveranza.
“Quando giunge l’ora di dare alla sua vita
consacrata il compimento supremo, i fratelli lo
aiutano a partecipare con pienezza alla Pasqua
di Cristo. Per il salesiano la morte è illuminata
dalla speranza di entrare nella gioia del suo
Signore. E quando avviene che un salesiano
muore lavorando per le anime, la Congregazione
166

17.8 Page 168

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ha riportato un grande trionfo. Il ricordo dei
confratelli defunti unisce nella “carità che non
passa” coloro che sono ancora pellegrini con
quelli che già riposano in Cristo” (Cost. 54).
Don Bosco assicurava i suoi primi missionari:
“Nelle fatiche e nei patimenti non si dimentichi
che abbiamo un grande premio preparato
in cielo.” Il Salesiano è un apostolo fino alla
fine. Vive, ama e muore come un apostolo dei
giovani. La sua vita echeggia la passione di
Don Bosco: “Ho promesso a Dio che fin l’ultimo
respiro sarebbe stato per i miei giovani”.
Servizi di preghiera proposti
in questa sezione
In caso di malattia o di morte, i confratelli
della comunità si riuniscono in preghiera e
meditano sul mistero della sofferenza che è
accompagnato nella storia della salvezza da uno
specifico dono di Cristo – il sacramento della
Unzione degli Infermi – e per “prepararci alla
morte”, come era solito dire Don Bosco.
Questa e la prossima sezione contengono
materiale specificamente adatto per la preghiera
comunitaria, tratto da testi liturgici della Chiesa.
La nostra solidarietà con chi è malato e
sofferente ha le sue radici in Cristo che, nella
167

17.9 Page 169

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sua vita sulla terra, ha condiviso la sofferenza
dei malati e ha operato miracoli per loro. La
nostra condivisione delle sofferenze di un altro
è testimonianza della vita di famiglia che invita
tutti i membri a condividere gioie e dolori e ad
accettarli con fiducia come espressione della
volontà di Dio.
Visita a un ammalato
Benedire un ammalato è una usanza antica che
risale a Cristo e agli apostoli. Ogni comunità,
dunque, oltre alla cura materiale, si dovrebbe
interessare della cura spirituale dei suoi membri
ammalati e trovare in Cristo il significato per
tutte le circostanze della vita.
SALUTO
C Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
A Amen.
C La pace del Signore sia sempre con voi.
A E con il tuo spirito.
Con le seguenti parole il ministro prepara
l’ammalato e i presenti a ricevere la benedizione.
C Il Signore Gesù ha benedetto e curato
malati e infermi di ogni genere. Ha
raccomamdato ai discepoli di prendersi
cura degli ammalati, di imporre le mani
168

17.10 Page 170

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su di loro e di benedirli nel suo nome. In
questa celebrazione, noi raccomanderemo
il nostro fratello infermo a Dio, affinché
possa pazientemente sopportare tutte le
sue sofferenze del corpo e dello spirito,
comprendendo che solo se partecipa alla
passione di Cristo condividerà anche la gioia
della sua risurrezione. Possa don Bosco, che
si prendeva cura della salute dei suoi ragazzi
e dei Salesiani, operando anche miracoli,
orientarlo al proprio benessere spirituale,
essere nostro intercessore e conforto!
ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO
Atti 3,1-10
Pietro e Giovanni salivano al tempio per la
preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di
solito veniva portato un uomo, storpio fin
dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso
la porta del tempio detta Bella, per chiedere
l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano
per entrare nel tempio, li pregava per avere
un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di
lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda
verso di noi». Ed egli si volse a guardarli,
sperando di ricevere da loro qualche cosa.
Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né
169

18 Pages 171-180

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18.1 Page 171

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oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di
Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo
prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo
i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e,
balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò
con loro nel tempio camminando, saltando e
lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare
e lodare Dio e riconoscevano che era colui che
sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella
del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e
stupore per quello che gli era accaduto.
Oppure
Mt 8,14-17
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la
suocera di lui che era a letto con la
febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò;
poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati
ed egli scacciò gli spiriti con
la parola e guarì tutti i malati, perché si
compisse ciò che era stato detto per
mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie.
RISPOSTA
Sal. 102, 1-2.18-20.23-24
170

18.2 Page 172

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Resp. O Signore, ascolta la mia preghiera, e fa’
che il mio grido giunga a te.
Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido di aiuto.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo
santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore».
Lungo il cammino mi ha tolto le forze,
ha abbreviato i miei giorni.
PREGHIERA DEI FEDELI
Tra le intercessioni proposte sotto, il celebrante
può scegliere le più adatte o aggiungerne
altre che sono specifiche per la situazione o la
condizione particolare del malato.
C Come comunità unita nell’amore,
preghiamo con fiducia il Cristo,
nostro Salvatore, che conforti il nostro
fratello infermo con la sua grazia.
171

18.3 Page 173

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G Diciamo insieme: Signore, benedici
il nostro fratello ammalato.
A Signore, benedici il nostro
fratello ammalato.
G — Tu che sei venuto come medico del corpo
e dell’anima, a guarire le nostre infermità.
— Uomo dei dolori, che ti sei caricato delle
nostre sofferenze e delle nostre colpe.
— Tu che hai avuto tua madre ai piedi della
croce per condividere le tue soferenze.
— Tu che desideri che completiamo nella
nostra carne quello che manca alla tua
passione per la salvezza del tuo Corpo, la
Chiesa.
PADRE NOSTRO
C Ora offriamo insieme la preghiera che
nostro Signore Gesù Cristo ci ha insegnato:
CAPadre nostro …
PREGHIERA CONCLUSIVA
C Padre, tuo Figlio ha accettato le nostre
sofferenze per insegnarci la virtù della
pazienza nella malattia umana. Ascolta
le preghiere che ti offriamo per il
nostro fratello ammalato. Possano tutti
coloro che soffrono dolore, malattia o
infermità, comprendere che sono stati
scelti per essere santi e conoscere che
172

18.4 Page 174

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sono uniti a Cristo nelle loro sofferenze
per la salvezza del mondo. Te lo
chiediamo per Cristo nostro Signore.
A Amen
BENEDIZIONE
C Dio Padre ti doni la sua benedizione.
A Amen.
C Cristo, Figlio di Dio, ti conceda la
salute del corpo e dello spirito.
A Amen.
C Lo Spirito Santo ti guidi oggi e
sempre con la sua luce.
A Amen.
C Ti benedica Dio onnipotente,
Padre, Figlio e Spirito Santo.
A Amen.
Rito della comunione dei malati
SALUTO
C La grazia e la pace di Dio Padre e del
Signore Gesù Cristo sia con voi.
A Amen.
Oppure
C Pace a voi (a questa casa) e a
coloro che vi abitano.
173

18.5 Page 175

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A E con il tuo spirito.
ASPERSIONE CON L’ACQUA BENEDETTA
C Ravviva in noi, Signore, nel segno
di quest’acqua benedetta, il ricordo
del Battesimo e la nostra adesione
a Cristo Signore, crocifisso e
risorto per la nostra salvezza.
RITO PENITENZIALE
C Fratelli, riconosciamo i nostri peccati e
chiediamo il perdono del Signore. ( Silenzio)
C Signore Gesù, tu hai guarito
i malati: Signore, pietà.
A Signore, pietà.
C Signore Gesù, tu hai perdonato
i peccatori: Cristo, pietà.
A Cristo, pietà.
C Signore Gesù, tu hai donato te stesso per
guarirci e darci forza: Signore, pietà.
A Signore, pietà.
LETTURA
Gv 6, 51
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane vivrà in eterno e il
pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo».
174

18.6 Page 176

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oppure
Gv 6, 54-58
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il
mio sangue vera bevanda. Chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue rimane in me
e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha
mandato me e io vivo per il Padre, così anche
colui che mangia me vivrà per me. Questo è il
pane disceso dal cielo; non è come quello che
mangiarono i padri e morirono. Chi mangia
questo pane vivrà in eterno».
oppure
Gv 15,5
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e
io in lui, porta molto frutto, perché senza di me
non potete far nulla.
SILENZIO / COMMENTO ALLA LETTURA
PREGHIERA DEI FEDELI
PADRE NOSTRO
COMUNIONE
C Ecco l’Agnello di Dio …
175

18.7 Page 177

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PREGHIERA SILENZIOSA
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
C O Dio onnipotente ed eterno, il corpo
e il sangue di Cristo tuo Figlio sia
per il nostro fratello, N.N. un sicuro
rimedio per il suo corpo e la sua
anima. Per Cristo nostro Signore.
A Amen.
BENEDIZIONE
C Dio Padre ti conceda la sua benedizione.
A Amen.
C Dio, Figlio di Dio, ti doni la salute
del corpo e dell’anima.
A Amen.
C Dio Spirito Santo ti illumini.
A Amen.
C E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ? e Spirito Santo.
A Amen.
Rito dell’unzione degli infermi
Come religiosi, siamo chiamati ad essere
vigilanti e pronti alla venuta del Signore e a
vivere questo momento in modo speciale. Si
176

18.8 Page 178

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raccomanda di amministrare il sacramento
dell’unzione degli anziani e dei malati durante
una celebrazione comunitaria, celebrata in
modo solenne con questi confratelli.
SALUTO
C La grazia e la pace di Dio Padre e del
Signore Gesù Cristo sia con voi.
A E con il tuo spirito.
Oppure
C Peace a voi (a questa casa)
e a quanti vi abitano.
A E con il tuo spirito.
ASPERSIONE CON L’ACQUA BENEDETTA
C Ravviva in noi, Signore, nel segno
di quest’acqua benedetta, il ricordo
del Battesimo e la nostra adesione
a Cristo Signore, crocifisso e
risorto per la nostra salvezza.
ISTRUZIONE
C Fratelli carissimi, Cristo nostro Signore
è presente in mezzo a noi riuniti nel suo
nome. Rivolgiamoci a lui con fiducia
come gli infermi del Vangelo. Egli, che ha
tanto sofferto per noi, ci dice per mezzo
dell’apostolo Giacomo: «Chi è malato, chiami
a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su
177

18.9 Page 179

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di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome
del Signore. E la preghiera fatta con fede
salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha
commesso peccati, gli saranno perdonati».
Raccomandiamo dunque il nostro fratello
infermo alla bontà e alla potenza di Cristo,
perché gli dia sollievo e salvezza.
RITO PENITENZIALE
C Fratelli, per prepararci a questa santa
unzione, riconosciamo i nostri peccati.
Oppure
Fratelli, riconosciamo i nostri peccati
e chiediamo il perdono del Signore
per esser degni
di partecipare a questo santo rito
insieme al nostro fratello infermo.
A Confesso a Dio Onnipotente …
Oppure
C Signore Gesù, tu hai guarito
i malati: Signore, pietà.
A Signore, pietà.
C Signore Gesù, tu hai perdonato
i peccatori: Cristo, pietà.
A Cristo, pietà..
C Signore Gesù, tu hai donato te stesso per
guarirci e darci forza: Signore, pietà.
178

18.10 Page 180

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A Signore, pietà.
Il celebrante conclude il rito penitenziale con le
seguenti parole:
C Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati,
e ci conduca alla vita eterna.
A Amen.
LETTURA
Mt 11, 25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode,
Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai
nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le
hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai
deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato
a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se
non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il
Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra
di voi e imparate da me, che sono mite e umile di
cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio
giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Oppure
Mc 2, 1-12
Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni.
179

19 Pages 181-190

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19.1 Page 181

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Si seppe che era in casa e si radunarono tante
persone che non vi era più posto neanche
davanti alla porta; ed egli annunciava loro la
Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico,
sorretto da quattro persone. Non potendo
però portarglielo innanzi, a causa della folla,
scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si
trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella
su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo
la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono
perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano
in cuor loro: «Perché costui parla così?
Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se
non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel
suo spirito che così pensavano tra sé, disse
loro: «Perché pensate queste cose nel vostro
cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico
“Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire
“Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora,
perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il
potere di perdonare i peccati sulla terra, dico
a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua
barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito presa la sua barella,
sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si
180

19.2 Page 182

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meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non
abbiamo mai visto nulla di simile!».
Oppure
Lc 7, 18b-23
Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò
a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire
o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui,
quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista
ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu
colui che deve venire o dobbiamo aspettare
un altro?”». In quello stesso momento Gesù
guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti
cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede
loro questa risposta: «Andate e riferite a
Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi
riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i
lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti
risuscitano, ai poveri è annunciata la buona
notizia. E beato è colui che non trova in me
motivo di scandalo!».
SILENZIO/COMMENTO ALLA LETTURA
PREGHIERA LITANICA E IMPOSIZIONE
DELLE MANI
C Fratelli, rivolgiamo al Signore la preghiera
della fede
181

19.3 Page 183

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per il nostro fratello N., e diciamo insieme:
Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
A Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
C Perché il Signore venga a visitare
quest’infermo e a confortarlo con
la santa Unzione, preghiamo.
A Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
C Perché nella sua potenza lo liberi
da ogni male, preghiamo.
A Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
C Perché nella sua bontà rechi sollievo
alle sofferenze di tutti gli infermi,
specialmente i più soli, preghiamo.
A Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
C Perché quest’infermo, consacrato a
Cristo mediante la professione religiosa
(e il sacerdozio) mediante la sacra
Unzione con l’imposizione delle mani
ottenga vita e salvezza, preghiamo.
A Ascolta, o Signore, la nostra preghiera.
Ora il sacerdote impone le sue mani sul capo
del malato pregando in silenzio. Se ci sono altri
sacerdoti, ognuno fa lo stesso.
RENDIMENTO DI GRAZIE SULL’OLIO GIÀ
BENEDETTO
C Benedetto sei tu, o Dio, Padre onnipotente,
che per noi e per la nostra salvezza
182

19.4 Page 184

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hai mandato nel mondo il tuo Figlio.
A Gloria a te, Signore!
C Benedetto sei tu, o Dio, Figlio Unigenito,
che ti sei fatto uomo per guarire
le nostre infermità.
A Gloria a te, Signore!
C Benedetto sei tu, o Dio, Spirito Santo
Paràclito,
che con la tua forza inesauribile
sostieni la nostra debolezza.
A Gloria a te, Signore!
C Signore, il nostro fratello N.
che riceve nella fede l’unzione di questo
santo Olio,
vi trovi sollievo nei suoi dolori
e conforto nelle sue sofferenze.
Per Cristo nostro Signore.
A Amen.
UNZIONE
Il celebrante unge il malato con l’olio Benedetto.
Prima unge la fronte dicendo:
C Per questa santa Unzione
e la sua piissima misericordia
ti aiuti il Signore con la grazia
dello Spirito Santo.
A Amen
183

19.5 Page 185

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Poi unge le mani dicendo:
C E, liberandoti dai peccati, ti salvi
e nella sua bontà ti sollevi.
A Amen.
C O Gesù, nostro Redentore
con la grazia dello Spirito Santo,
conforta questo nostro fratello,
guarisci le sue infermità, tu che l’hai scelto
in nome di Don Bosco.
Perdona i suoi peccati,
allontana da lui le sofferenze dell’anima e
del corpo,
e fa’ che ritorni al consueto lavoro
in piena serenità e salute.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A Amen.
PADRE NOSTRO
C Ed ora, come comunità riunita dal Dio
dell’amore, preghiamo con fiducia come
Cristo nostro Signore ci ha insegnato:
CAPadre nostro …
Se l’ammalato riceve la Santa Comunione,
inserire qui il Rito della Comunione,
come alla Messa, che può essere
concluso dalla preghiera seguente.
C O Dio onnipotente ed eterno, il corpo
e il sangue di Cristo tuo Figlio sia
per il nostro fratello, N.N. un sicuro
184

19.6 Page 186

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rimedio per il suo corpo e la sua
anima. Per Cristo nostro Signore.
A Amen.
BENEDIZIONE
C Dio Padre ti conceda la sua benedizione.
A Amen.
C Dio, Figlio di Dio, ti doni la salute
del corpo e dell’anima .
A Amen.
C Dio Spirito Santo ti illumini.
A Amen.
C E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio ? e Spirito Santo.
A Amen.
Il rito del Viatico
SALUTO
C La grazia di nostro Sgnore Gesù Cristo,
l’amore di Dio Padre e la comunione
dello Spirito Spirito siano con tutti voi.
A E con il tuo spirito.
ASPERSIONE CON L’ACQUA BENEDETTA
C Ravviva in noi, Signore, nel segno di
quest’acqua benedetta, il ricordo del Battesimo
e la nostra adesione a Cristo Signore,
crocifisso e risorto per la nostra salvezza.
185

19.7 Page 187

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ISTRUZIONE
C Fratelli, nostro Signore Gesù Cristo, prima
di passare da questo mondo al Padre, ci
ha lasciato il sacramento del suo corpo
e del suo sangue. Nell’ora di passaggio
da questa vita all’unione con lui, ci ha
rafforzati con questo cibo per il nostro
viaggio e ci ha confortati con il pegno
della risurrezione. Uniti al nostro fratello
nell’amore di Cristo, preghiamo per lui.
RITO PENITENZIALE
C Fratelli, rivolgiamoci con fiducia
al Signore e chiediamo perdono
per tutti i nostri peccati.
CAConfesso a Dio Onnipotente …
A Signore, pietà
Il celebrante conclude il rito penitenziale con le
seguenti parole.
C Dio Onnipotente abbia misericordia
di noi, perdoni i nostri peccati e
ci conduca alla vita eterna.
A Amen.
INDULGENZA PLENARIA
A conclusione del rito penitenziale il celebrante
può dare l’indulgenza plenaria al moribondo,
usando la seguente formula.
186

19.8 Page 188

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C In virtù della facoltà datami dalla Sede
Apostolica,
io ti concedo l’indulgenza plenaria
e la remissione di tutti i peccati,
nel nome del Padre e del Figlio
? e dello Spirito Santo.
A Amen.
LETTURA
Gv 6, 54-58
«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il
mio sangue vera bevanda. Chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue rimane in me
e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha
mandato me e io vivo per il Padre, così anche
colui che mangia me vivrà per me. Questo è il
pane disceso dal cielo; non è come quello che
mangiarono i padri e morirono. Chi mangia
questo pane vivrà in eterno».
Oppure
Gv 14,23
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e
il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso di lui».
187

19.9 Page 189

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Oppure
1 Cor 11, 26
Ogni volta infatti che mangiate questo pane
e bevete al calice, voi annunciate la morte del
Signore, finché egli venga.
SILENZIO/COMMENTO ALLA LETTURA
RINNOVO DELLA PROFESSIONE DI FEDE
BATTESIMALE
C Credi in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
A Credo.
C Credi in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?
A Credo.
C Credi nello Spirito Santo, la santa Chiesa
cattolica, la comunione dei santi, la
remissione dei peccati, la risurrezione
della carne e la vita eterna?
A Credo.
LITANIA
C Fratelli, riuniti in un solo spirito, invochiamo
il Sgnore Gesù Cristo per il nostro fratello
N.N., che ha liberamente scelto la via stretta
188

19.10 Page 190

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dei consigli evangelici per seguirlo più
da vicino. Preghiamo insieme e diciamo:
CA Assistilo, o Signore.
C Signore Gesù, tu ci hai amati sino alla fine e
hai consegnato te stesso alla morte, perché
noi avessimo la vita. Noi ti preghiamo:
A Assistilo, o Signore.
C Signore Gesù, tu hai detto “Chi mangia
la mia carne e beve il mio sangue avrà
la vita eterna”. Noi ti preghiamo:
A Assistilo, o Signore.
C Signore Gesù, tu ci inviti al banchetto
del cielo, dove non ci sarà più né
sofferenza né pianto, né la tristezza,
né la separazione. Noi ti preghiamo:
A Assistilo, o Signore.
(Si possono aggiungere altre invocazioni)
VIATICO
Seguono il Padre nostro e il Rito della
Comunione come alla s. Messa, al termine dei
quali il celebrante prega:
C Preghiamo. O Padre celeste, guarda al
nostro fratello che tu hai consacrato nella
professione religiosa (e nel sacerdozio) e
che ora, con fede in Cristo, si affida alle tue
promesse. Concedi che, rafforzato dal Corpo
del tuo Figlio, possa entrare nella pace
nel tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
189

20 Pages 191-200

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20.1 Page 191

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A Amen.
BENEDIZIONE
C Il Signore ti benedica e ti protegga.
A Amen.
C Il Signore ti guidi e ti dia forza.
A Amen.
C Il Signore vegli su di te, ti custodisca
e ti benedica nella pace.
A Amen.
C La benedizione di Dio onnipotente, Padre
e Figlio ? e Spirito Santo discenda su
di voi e con voi rimanga sempre.
A Amen.
Preghiere di affidamento dei moribondi
A testimonianza della nostra dignità come
cristiani e come religiosi, è opportuno ravvivare
la nostra fede e la nostra speranza al momento
del commiato con un confratello.Usando il testo
del Rituale, diamo alcune linee- guida.
BREVI TESTI, PAROLE DI GESÙ,
GIACULATORIE
— Chi ci separerà dall’amore di Cristo?
(Rom 8, 35)
— Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo
del Signore (Rom 14, 8)
190

20.2 Page 192

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— Riceveremo da Dio un’abitazione, una
dimora non costruita da mani d’uomo,
eterna, nei cieli (2 Cor 5, 1)
— Per sempre saremo con il Signore (1 Tes 4, 17)
— Vedremo Dio così come Egli è (1 Gv 3, 2)
— A te, Signore, innalzo l’anima mia (Sal 25, 1)
— Il Signore è mia luce e mia salvezza (Sal 27, 1)
— Sono certo di contemplare la bontà del
Signore nella terra dei viventi (Sal 27, 13)
— Anche se vado per una valle oscura, non
temo alcun male, perché tu sei con me
(Sal 23,4)
— “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in
eredità il regno preparato per voi” (Mt 25, 34)
— “Oggi con me sarai in paradiso” (Lc 23, 43)
— “Vado a prepararvi un posto, e verrò di
nuovo e vi prenderò con me” (Gv 14, 2-3)
— “Chiunque vede il Figlio e crede in lui
abbia la vita eterna” (Gv 6, 40)
— Alle tue mani, Signore, affido il mio
spirito (Sal 31,6)
— “Signore Gesù, accogli il mio spirito” (At 7, 59)
— Santa Maria, prega per me.
— San Giuseppe, prega per me.
— Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi
nell’ultima agonia.
191

20.3 Page 193

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LETTURA
a) Antico Testamento
La lettura può essere scelta tra quelle qui sotto:
— Is 35, 3-4. 6c-7. 10
— Gb 19, 1. 23-27
Salmo responsoriale (uno a scelta)
— Sal 23
Ant. Il Signore è il mio pastore, nulla mi
mancherà.
— Sal 25
Ant. A te, Signore, innalzo l’anima mia.
b) Nuovo Testamento
— 1 Cor 15, 1-8.
— 1 Gv 4, 16
— Gv 6, 37-40
— Gv 14, 1-6.23.27
LITANIA DEI SANTI
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Santa Maria, Madre di Dio
Prega per lui
Santi Angeli di Dio
Pregate per lui
Abramo, nostro
padre nella fede
Prega per lui
Davide, guida del popolo di Dio Prega per lui
192

20.4 Page 194

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Tutti i santi patriarchi
e profeti
San Giovanni Battista
San Giuseppe
Santi Pietro e Paolo
Sant’Andrea
San Giovanni
Santa Maria Maddalena
Santo Stefano
Sant’Ignazio
San Lorenzo
Sante Perpetua e Felicita
Sant’Agnese
San Gregorio
Sant’Agostino
Sant’Atanasio
San Basilio
San Martino
San Benedetto
Santi Francesco e Domenico
San Francesco Saverio
San Giovanni Maria Vianney
Santa Caterina
Santa Teresa
San Giovanni Bosco
Santa Maria Mazzarello
San Francesco di Sales
San Domenico Savio
Pregate per lui
Prega per lui
Prega per lui
Pregate per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Pregate per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Pregate per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
Prega per lui
193

20.5 Page 195

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San N.N. (Patrono del confratello) Prega per lui
Voi tutti Santi e Sante di Dio Pregate per lui
Nella tua misericordia
Da ogni male
Da ogni peccato
Dal potere di satana
Al momento della morte
Dalla morte eterna
Nel giorno del giudizio
Per la tua incarnazione
Per la tua passione
e la tua croce
Per la tua morte
e risurrezione
Per la tua ascensione
Per il dono dello
Spirito Santo
Nel giorno del giudizio
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Salvaci, Signore
Noi peccatori
ti preghiamo
Ascoltaci, o Signore
Conduci N.N. alla vita
eterna, promessa a lui
nel battesimo
Ascoltaci, o Signore
Risuscita N.N. nel giorno
del giudizio, poiché si
è nutrito del pane di
vita eterna
Ascoltaci, o Signore
194

20.6 Page 196

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Concedi a N.N.
di prendere parte alla
tua Gloria, poiché
ha preso parte alla tua
passione e morte
Ascoltaci, o Signore
Gesù, Figlio del
Dio vivente
Ascoltaci, o Signore
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
C Parti, o anima cristiana, da questo mondo
nel nome di Dio Padre onnipotente, che ti ha
creata; nel nome di Gesù Cristo, Figlio del
Dio vivente, che ha sofferto per te; nel nome
dello Spirito Santo, che è stato effuso su di
te. Parti, o Fedele Cristiano.Possa tu oggi
vivere in pace, sia la tua dimora con Dio in
Sion, con Maria, Vergine e madre di Dio, con
San Giuseppe e con tutti gli angeli e i santi.
A Amen.
C Ti affido, caro fratello, a Dio onnipotente,
e ti consegno al tuo Creatore. Possa tu
ritornare a Lui, che ti ha formato dalla
polvere della terra. Maria Santissima, gli
angeli e tutti i santi ti vengano incontro
alla tua partenza da questa vita. Cristo, che
fu crocifisso per te, ti accolga nella libertà
e nella pace. Cristo, che è morto per te, ti
195

20.7 Page 197

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accolga in paradiso. Cristo, Buon Pastore,
ti accolga nel suo gregge. Perdoni tutti i
tuoi peccati, e ti dia un posto tra gli eletti.
Possa tu vedere il Redentore faccia a faccia
e godere della visione di Dio per sempre.
A Amen.
C Accogli il tuo servo, o Signore, nel tuo
luogo di salvezza , secondo la tu a
misericordia, in te egli ha sperato.
A Salvalo, o Signore.
C — Libera il tuo servo, o Signore,
da ogni angoscia.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Noè dal diluvio.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Abramo da Ur dei Caldei.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Giobbe dalle sue sofferenze.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Mosè dalle mani del Faraone.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Daniele dai denti dei leoni.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Susanna da suoi falsi accusatori.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai libe-
rato Davide dagli attacchi di Saul e di Golia.
— Libera il tuo servo, o Signore, come hai
liberato Pietro e Paolo dalla prigione.
196

20.8 Page 198

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— Libera il tuo servo, o Signore, per Gesù
nostro Salvatore, che ha sofferto la morte
per noi e ci ha donato la vita eterna.
Preghiera dopo la morte
C Santi di Dio, venite in suo aiuto!
Venitegli incontro, Angeli di Dio!
A Accogliete la sua anima e
presentatela a Dio, l’Altissimo.
C Cristo, che ti ha chiamato, ti prenda
con sé; gli angeli ti accompagnino
nel seno di Abramo.
A L’eterno riposo dona a lui, o Signore,
e splenda a lui la luce perpetua.
C Preghiamo.
O Dio onnipotente e misericordioso, ti affidiamo
N.N., tuo servo. Nella tua misericordia e
nel tuo amore, cancella i peccati che ha
commesso per la fragilità della condizione
umana. In questo mondo egli è morto; donagli
la vita per sempre. Per Cristo nostro Signore.
A Amen.
MORTE
La morte ci riunisce a cristo
Richiamiamo alla memoria il nostro fratello
defunto, con il cuore appesantito dal dolore,
197

20.9 Page 199

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ma non dalla disperazione, perché crediamo
che la sua morte è la sua “nascita” alla vita
nuova nel Regno di Dio. Noi siamo gente di
risurrezione. Oltre al velo della sofferenza e
della morte c’è la gioia della tomba vuota. Don
Bosco diceva: “Un pezzo di paradiso aggiusta
tutto”. Questo è diventato realtà per il nostro
confratello che ha speso la sua vita per Dio
e per i giovani nella Congregazione. Più che
raccontare le sue virtù, riconosciamo il bene
che egli è riuscito a portare nella Chiesa con
la grazia di Dio. Innalziamo i nostri cuori nel
ringraziamento mentre lo ricordiamo con
orgoglio perché ha lavorato, creduto, sperato,
sofferto e amato insieme con noi. Una parte
della sua vita sopravvive in noi come un
forte stimolo per noi a continuare con fresco
entusiasmo il cammino della nostra vocazione.
La preghiera vigile presso la sua bara è un atto
di fede e una testimonianza alla risurrezione.
La celebrazione dell’Eucaristia e il rito del
funerale esprimono chiaramente la dimensione
pasquale: il passaggio dalla nostra vita umana,
segnata da debolezze e dal peccato, alla
piena vita in Cristo, ottenuta attraverso una
deliberata e profonda purificazione interiore.
La morte è la fine della vita terrena, ma non di
un rapporto. I suffragi quotidiani e annuali per
198

20.10 Page 200

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il nostro confratello defunto diventano per noi
occasione di rinnovare il nostro legame con lui
e di rafforzare l’ unione tra la Chiesa militante e
quella trionfante.
Forniamo qui alcuni schemi di preghiera per
il defunto: veglia, rosario, ricordo quotidiano
del defunto, visita comunitaria al cimitero e
preghiera della comunità in lutto.
Veglia per il defunto
SALUTO DEL CELEBRANTE
C Fratelli, siamo qui riuniti attorno al nostro
fratello che ci ha lasciato. Ha condiviso la
nostra vita, ha creduto in ciò che anche
noi crediamo, ha lavorato nella vigna del
Signore, ed ora è ritornato alla casa del
Padre. Noi siamo immersi nel dolore. Questo
triste evento colpisce la nostra comunità
e ognuno di noi. Ma dobbiamo vederlo
alla luce della fede. La Parola di Dio ce ne
dà il senso e il significato. La morte non
spezza i legami con il nostro fratello. Solo
li trasforma. Noi possiamo ancora aiutarlo,
e anche lui può aiutare noi. Il legame è
la preghiera reciproca. Noi pregheremo
per lui, rivolti a lui. Siamo sicuri di avere
in lui un nostro intercessore presso Dio.
199

21 Pages 201-210

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21.1 Page 201

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PREGHIERE DI INTRODUZIONE
Si possono recitare o cantare a cori alternati
uno o più dei salmi seguenti, concludendo ogni
salmo con una preghiera adatta a richiamare la
memoria del defunto.
Sal 130.
Ant. A te, Signore, innalzo la mia voce.
C Preghiamo.
Ascolta, o Signore, le preghiere per il
nostro fratello N.N. Come la vera fede
lo ha unito alla comunità dei credenti,
così la tua Misericordia lo unisca ora
all’assemblea dei santi, nella loro dimora di
luce e di pace. Per Cristo nostro Signore.
A Amen.
ASCOLTO DELLA PAROLA
Scegliere uno dei brani seguenti:
— Gb 19, 23-27a.
— 1 Cor 15, 1-4.
— Gv 6, 53-58.
Citiamo delle letture che si possono trovare nell’
Ufficio della Liturgia delle Ore.
(1) Cristo cambierà il nostro misero corpo
(Sant’ Atanasio – Ufficio dei Defunti).
(2) Cristo Risorto è la speranza di tutti
i credenti (San Braulio – Ufficio dei
Defunti)
200

21.2 Page 202

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(3) È un pensiero santo pregare per i defunti
(San Gregorio Nazianzieno – Venerdi,
XXXI Settimana del Tempo Ordinario).
(4) Dobbiamo morire con Cristo se vogliamo
vivere in Lui (Sant’Ambrogio – 1 Nov. :
Commemorazione dei Fedeli Defunti).
(5) Canterò in eterno le grazie del Signore
(San Luigi Gonzaga – 21 Giugno: Memoria
del Santo).
(6) Portiamo la morte di Gesù nel nostro
corpo (Sant’Ambrogio – Sabato, XXXI
Settimana del Tempo Ordinario).
(7) Chi ha vinto la morte non sarà colpito
dalla seconda morte (San Fulgenzio di
Ruspe – Lunedì, XXXIII Settimana del
Tempo Odinario)
(8) Mettendo da parte la paura della morte
pensiamo all’immortalità (San Cipriano
– Venerdì, XXXIV Settimana del Tempo
Odinario).
(9) La morte di Santa Monica (Sant’ Agostino
– 27 Agosto: Memoria del Santo).
(10) L’esempio della morte di San Martino
(Sulpicio Severo – 11 Novembre: Memoria
del Santo).
PROFESSIONE DI FEDE
C Questo è il messaggio che
abbiamo ricevuto.
201

21.3 Page 203

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A Questa è la nostra fede: Cristo è morto per
i nostri peccati, secondo le Scritture. Fu
sepolto ed è risuscitato secondo le Scritture,
ed è apparso a Cefa (Pietro) e ai Dodici.
C Il Signore è risorto: il primo
frutto dopo la morte.
A Come tutti noi siamo morti in Adamo,
così tutti noi risorgeremo in Cristo.
RINGRAZIAMENTO
C Il Signore sia con voi.
A E con il tuo spirito.
C In alto i nostri cuori.
A Sono rivolti al Signore.
C Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
A È cosa buona e giusta
C È veramente cosa buona e giusta renderti
grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Egli prendendo su di sé la nostra morte
ci ha liberati dalla morte
e sacrificando la sua vita
ci ha aperto il passaggio alla vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
o Padre, conosciamo il tuo grande amore
per noi. Ora in attesa del tuo Regno di
giustizia e di pace infinite, ti invochiamo
con la preghiera che Gesù ci ha insegnato.
202

21.4 Page 204

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A Padre nostro…
Oppure
INTERCESSIONI
C Fratelli, poiché siamo intimamente uniti
a Cristo per il battesimo, condivideremo
anche il suo destino glorioso. In Lui
siamo uniti gli uni gli altri anche oltre
la morte. Rivolgiamoci a Lui con fede.
A Ascoltaci, o Signore.
G — Per la Chiesa: sia nel mondo segno di
speranza, amore e vita, preghiamo.
— Per il mondo: il desiderio di vivere,
che Dio ha piantato nei cuori delle sue
creature, trionfi sulle forze della morte,
specialmente del peccato, preghiamo.
— Per quelli che credono che la morte
è la fine di tutto: la testimonianza
della nostra fede li aiuti a riottenere la
speranza, preghiamo.
— Per il nostro confratello N.N., che ha
creduto e ha posto la sua speranza in
Cristo morto e risorto: il Signore lo accolga
nella sua dimora eterna, preghiamo.
— Per il nostro confratello N.N., che ha
risposto alla chiamata di Cristo e lo ha
seguito fino al termine della sua vita: il
Signore gli dia la ricompensa del servo
buono e fedele, preghiamo.
203

21.5 Page 205

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— Per il nostro confratello N.N., che si è
nutrito con il pane di vita: il Signore gli
doni la gioia della risurrezione, preghiamo.
— Per il nostro confratello N.N., che è stato
debole e fragile come ogni uomo: il
Signore nella sua Misericordia lo liberi
da tutte le sue colpe, preghiamo.
— Per tutti noi qui presenti: il Signore ci
aiuti ad essere fedeli a Lui fino al termine
della nostra vita, preghiamo.
A Padre nostro…
PREGHIERA CONCLUSIVA
Si possono usare delle preghiere dal Rito delle
Esequie dalla Messa per i Defunti.
C O Dio, tu sei gloria di chi crede e vita
dei giusti, poiché ci hai salvati per
mezzo della morte e risurrezione del tuo
Figlio. Sii misericordioso verso il nostro
confratello N.N., che, nel suo apostolato
salesiano, ha professato la sua fede nella
risurrezione. Benedicilo con la felicità
senza fine. Per Cristo nostro Signore.
C Amen.
La memoria quotidiana dei defunti
Le singole comunità dovrebbero stabilire il
momento opportuno per la lettura quotidiana
204

21.6 Page 206

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del necrologio (Reg. 47). Potrebbe essere
significativo al termine delle intercessioni
durante i Vespri. Occasionalmente si potrebbe
richiamare, nella preghiera personale e
comunitaria, la memoria di tutti i defunti
della Famiglia Salesiana. Inoltre si può anche
ricordare alla “Buona notte” la vita di confratelli
che si sono distinti a livello locale, ispettoriale o
mondiale della Congregazione.
Presentiamo alcune formule di introduzione e
conclusione. Queste ed altre devono esprimere il
nostro senso di gratitudine a Dio per la loro vita e il
nostro suffragio perché siano accolti in paradiso.
INTRODUZIONE
— Ricordiamo i nostri confratelli defunti.
— Ricordiamo i nostri confratelli defunti,
consci della nostra debolezza e
miseria, e al tempo stesso dell’amore
misericordioso di nostro Signore.
— Preghiamo per i nostri confratelli defunti
che, perseguendo la santità, hanno
lavorato per il bene dei giovani nel nome
di Don Bosco.
— Invochiamo la Misericordia e la pace di Dio
nostro Padre per i nostri confratelli defunti,
il cui ricordo è una benedizione per coloro
che li hanno conosciuti ad amati.
205

21.7 Page 207

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CONCLUSIONE
A L’eterno riposo dona a loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua,
riposino in pace. Amen.
Oppure
G L’eterno riposo dona, o Signore,
A A tutti coloro che desiderano
essere nella tua pace.
Oppure
G Dio ha risuscitato Gesù dai morti:
A Conceda la vita ai nostri corpi mortali,
per mezzo dello Spirito che abita in noi.
Visita al cimiitero
Oltre al rito delle esequie e al ricordo quotidiano
dei defunti, c’è anche la tradizione cristiana
molto antica di far visita al cimitero per pregare
ed offrire suffragi per i defunti, professando la
nostra fede nella resurrezione dai morti.
Dove è possible, è bene celebrare una Messa
comunitaria per tutti i confratelli defunti nella
cappella del cimitero o in altro luogo adatto.
La comunità potrebbe andare in processione
dal luogo in cui si è celebrata la Messa fino
alla tomba, ed offrire particolari preghiere di
206

21.8 Page 208

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suffragio. Il Rito delle Esequie contiene salmi
responsoriali, letture, preghiere di intercessione
e preghiere di conclusione che possono
essere usate in tale occasione. La preghiera
presso la tomba potrebbe iniziare con un
breve invito a pregare, poi una lettura breve,
responsorio, Padre nostro e preghiera finale,
seguita dall’aspersione della tomba con acqua
benedetta.
PREGHIERA DEI FEDELI
G O Dio nostro Padre, nel tuo piano
onnipotente di salvezza tu non
destini alla polvere quelli che sono
stati creati a tua immagine:
A Guarda questi tuoi figli, ti preghiamo, che
sono morti nella speranza di raggiungere
la loro patria nel cielo.
G O Cristo, Figlio di Dio, tu hai vinto la morte e
l’antica maledizione, riedificando il tempio
del tuo corpo e riaprendo le porte del cielo:
A Ricevi nella tua dimora di luce e di santità
quelli che hanno scelto di seguirti con
cuore sincero nel servizio dei giovani.
G O Spirito di pace, tu sei stato il conforto di
questi nostri confratelli nei loro momenti
di difficoltà e di prova. Essi hanno lasciato
questo mondo per incontrare coloro che
li hanno preceduti nella stessa fede:
207

21.9 Page 209

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A Non dimenticarti di noi che stiamo
ancora cercando di accumulare tesori in
cielo nella speranza della gioia eterna.
GAPadre nostro…
C Preghiamo. Accogli, o Signore, in
compagnia dei tuoi santi i nostri confratelli
defunti (si possono menzionare i loro
nomi). Essi hanno seguito la via dell’amore
perfetto per la causa di Cristo. Fa’ che
i loro resti mortali prendano parte alla
risurrezione finale, e benedici quelli
che hai destinato alla tua Gloria da tutta
l’eternità. Per Cristo nostro Sgnore.
A Amen.
La tomba potrebbe essere aspersa con l’acqua
benedetta, mentre tutti i sacerdoti presenti si
uniscono nella benedizione.
C Le anime dei nostri confratelli defunti
e di tutti i defunti riposino in pace.
A Amen.
Si può cantare un inno adatto.
Pregare insieme come comunità in lutto
Questa preghiera comunitaria può essere
tenuta in cappella o in un’altra stanza adatta. I
confratelli sono seduti in cerchio guardandosi
208

21.10 Page 210

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l’un l’ altro. Si raccomanda vivamente che una
candela accesa, simbolo di Cristo Risorto, sia
posta al centro del cerchio.
SALUTO
C Nel nome del Padre, e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
A Amen.
C Il Dio di ogni consolazione, l’amore
del Figlio e la presenza misteriosa
dello Spirito siano con tutti voi.
A E con il tuo spirito.
Il capo della comunità informa i confratelli
presenti con le seguenti parole o in altro modo
adatto.
C La memoria della perdita del nostro
fratello defunto è viva nella nostra mente.
Siamo sofferenti, ma troviamo la nostra
consolazione nel Signore, perché è la gioia
del Signore la nostra forza. In questo tempo
di lutto chiediamo al Signore la grazia di
fidarci di Lui ancor più come il Dio della
speranza che ci può riempire di gioia e
pace per la Potenza dello Spirito Santo. Non
importa sapere come ci riusciremo, noi
crediamo fermamente che il Cristo Risorto
può cambiare le nostre sconfitte in vittorie.
C Preghiamo.
209

22 Pages 211-220

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22.1 Page 211

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O Signore, vieni e sii presente con questa
famiglia in lutto. Confortaci per la perdita
del nostro caro fratello N.N., sostienici nel
nostro dolore e nel nostro lutto. Circondaci
con il tuo amore, Signore affinché possiamo
riposare tra le tue braccia. Veglia sul
nostro riposo e benedicici ogni mattino,
quando affrontiamo un nuovo giorno
per la tua gloria. Unisci i nostri cuori e
benedici i nostri rapporti, in modo che
la memoria del nostro fratello defunto ci
renda uniti nel dolore e ci restituisca la
gioia e il bene che lui ha irradiato nella
sua vocazione. Guida questa comunità
ad abbracciare insieme le nostre vite e a
mantenerle con la promessa del tuo Regno.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A Amen.
ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO
2 Cor 1, 3-7, oppure 1 Ts 4, 13-18
RISPOSTA
Resp. Confortami con il tuo amore, o Signore
Avvolgimi nel tuo forte abbraccio
Sii per me riparo nella tempesta, o Signore,
Proteggimi con la tua amorevole cura.
Di giorno ti affido il mio crepacuore
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22.2 Page 212

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Di notte lascio a te i miei pensieri affannosi
In te trovo il mio rifugio,
In te non avrò timore,
perché tu mi stringi forte, perché con te
sono al sicuro.
Calma il mio cuore impaurito, o Dio,
Ferma i miei pensieri ansiosi, o Signore.
Perché tutta la mia vita è fondata su di te
Tutto il mio essere è affidato a te,
Tutta la mia speranza inizia in te.
Oppure
— Sal 23
Ant. Il Signore è il mio pastore, nulla mi
mancherà.
— Sal 71, 1-8
Ant. In te, o Signore, trovo il mio rifugio.
— Sal 121
Ant. Il mio aiuto viene dal Signore che ha
fatto cielo e terra.
LETTURA DEL VANGELO
Gv 11, 28-37, oppure Lc 24, 28-32
CONDIVISIONE
I confratelli presenti a turno condividono come
il confratello defunto ha colpito le loro vite,
oppure certi episodi salienti tratti dalla sua
211

22.3 Page 213

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vita. Si suggerisce che, durante questo tempo di
condivisione, essi tengano candele accese nelle
loro mani, accese dalla candela che è al centro.
Quando la condivisione è completata, la guida
della comunità inizia la recita del Padre nostro.
PADRE NOSTRO
C Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio
nostro Padre. Con confidenza e fiducia
riassumiamo tutti i nostri sentimenti nella
preghiera che il Signore ci ha insegnato:
Padre nostro …
C O Dio onnipotente, Autore della vita e
Signore di tutta la creazione, da cui deriva la
bellezza di ogni fiore e la grandezza di ogni
vita umana, ti ringraziamo per aver colmato
la nostra vita con la speranza eterna. Il tuo
Figlio ha assunto la natura umana e ha
condiviso il dolore della separazione e della
perdita. In ricordo del nostro fratello N.N., tu
volta le pagine della nostra vita e riempile di
perdono, cancella le nostre colpe e donaci il
senso di gratitudine. Tu sei la risurrezione e la
vita, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A Amen.
BENEDIZIONE
C Concedi a tutti coloro che sono in lutto la
piena fiducia nella tua cura paterna, affinché,
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22.4 Page 214

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ponendo tutto il loro dolore in te, possano
conoscere la consolazione del tuo amore.
A Amen.
C Dona coraggio e fede ai defunti, affinché
abbiano la forza di ricevere i giorni a venire nel
conforto della santa speranza e nella gioiosa
attesa della vita eterna con coloro che amano.
A Amen.
C Aiutaci, ti preghiamo, in mezzo alle cose che
non comprendiamo, a credere con fiducia
alla comunione dei santi, alla remissione dei
peccati, alla risurrezione e alla vita eterna.
A Amen.
C Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
A Amen.
Incontri della comunità
O Spirito di misericordia e di sapienza,
eccoci alla tua presenza,
gravati dal peso dei nostri peccati, ma riuniti
nel tuo nome.
Vieni a noi e rimani con noi:
degnati di purificare i nostri cuori.
Insegnaci ciò che dobbiamo fare,
la mèta da raggiungere e come operare
affinché con il tuo aiuto
possiamo compiacerti in tutte le cose.
213

22.5 Page 215

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Sii tu, o Spirito di sapienza, la sola guida e
l’ispiratore dei nostri pensieri,
tu che solo, con il Padre e il Figlio, hai nome
glorioso.
Non consentire che manchiamo alla giustizia,
tu che sei giustizia perfetta.
Non ci tragga in errore l’ignoranza,
né l’interesse o il vantaggio ci corrompano.
Unisci noi tutti con il dono della tua Grazia,
affinché ci sia dato di essere in te,
e di non allontanarci in nulla dalla verità: tu
che sei infinita verità.
Come siamo riuniti nel tuo nome,
così concedi che in ogni cosa osserviamo la
giustizia con moderazione e carità,
sì che in nulla il nostro giudizio sia diverso dal tuo,
e ci sia dato nel futuro di ricevere il premio
eterno per il bene operato.
Manda il tuo Spirito e tutto è creato.
E rinnovi la faccia della terra.
Preghiamo.
Dio, che con il dono dello Spirito Santo guidi
i credenti alla piena luce della verità, donaci
di gustare nel tuo Spirito la vera sapienza e
di godere sempre del suo conforto. Per Cristo
nostro Signore.
Amen.
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22.6 Page 216

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22.7 Page 217

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5 IL TEMPO D’AVVENTO
6 IL TEMPO DI NATALE
7 IL TEMPO DI QUARESIMA
8 IL TEMPO DI PASQUA
9 IL TEMPO ORDINARIO

22.8 Page 218

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SECONDA PARTE
L’ANNO
LITURGICO
“… la commemorazione dei misteri del Signore
fa della nostra vita un tempo di salvezza nella speranza”
(Cost. 89 )

22.9 Page 219

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22.10 Page 220

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5
IL TEMPO
D’AVVENTO

23 Pages 221-230

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23.1 Page 221

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23.2 Page 222

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TRIDUO IMMACOLATA
1° giorno: Maria, modello di contemplazione
C Il Dio dell’alleanza,
che compirà le sue promesse nell’unigenito
suo Figlio,
sia tra voi presenza di pace e salvezza.
T E con il tuo spirito.
C Fratelli, guardiamo con speranza a Maria,
uniamoci alla sua fiduciosa attesa
e contempliamo la presenza
di Dio nei nostri cuori.
C Preghiamo.
O Signore, Dio onnipotente, che in Maria,
mistica aurora della redenzione,
hai compiuto le tue promesse, concedi a noi la
forza di credere nell’avvento del tuo Regno,
donaci un cuore grande per servire, e
insegnaci a sperare offrendo i nostri
giorni per preparare le tue vie. In
Cristo Gesù e nostro Signore
T Amen.
Contemplare Cristo con Maria
La contemplazione di Cristo ha in Maria il
suo modello insuperabile. Il volto del Figlio le
appartiene a titolo speciale. È nel suo grembo
che si è plasmato, prendendo da Lei anche
un’umana somiglianza che evoca un’intimità
221

23.3 Page 223

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spirituale certo ancora più grande. Alla
contemplazione del volto di Cristo nessuno si è
dedicato con altrettanta assiduità di Maria. Gli
occhi del suo cuore si concentrano in qualche
modo su di Lui già nell’Annunciazione, quando
lo concepisce per opera dello Spirito Santo;
nei mesi successivi comincia a sentirne la
presenza e a presagirne i lineamenti. Quando
finalmente lo dà alla luce a Betlemme, anche i
suoi occhi di carne si portano teneramente sul
volto del Figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo
depone nella mangiatoia (cfr Lc 2, 7).
Da allora il suo sguardo, sempre ricco di
adorante stupore, non si staccherà più da Lui.
Sarà talora uno sguardo interrogativo, come
nell’episodio dello smarrimento nel tempio:
«Figlio, perché ci hai fatto così?» (Lc 2, 48);
sarà in ogni caso uno sguardo penetrante,
capace di leggere nell’intimo di Gesù, fino a
percepirne i sentimenti nascosti e a indovinarne
le scelte, come a Cana (cfr Gv 2, 5); altre volte
sarà uno sguardo addolorato, soprattutto sotto
la croce, dove sarà ancora, in certo senso, lo
sguardo della ‘partoriente’, giacché Maria non
si limiterà a condividere la passione e la morte
dell’Unigenito, ma accoglierà il nuovo figlio a Lei
consegnato nel discepolo prediletto (cfr Gv 19,
26-27); nel mattino di Pasqua sarà uno sguardo
222

23.4 Page 224

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radioso per la gioia della risurrezione e, infine,
uno sguardo ardente per l’effusione dello Spirito
nel giorno di Pentecoste (cfr At 1, 14).
Maria vive con gli occhi su Cristo e fa tesoro
di ogni sua parola: «Serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore» (Lc 2, 19; cfr 2,
51). I ricordi di Gesù, impressi nel suo animo,
l’hanno accompagnata in ogni circostanza,
portandola a ripercorrere col pensiero i vari
momenti della sua vita accanto al Figlio. Sono
stati quei ricordi a costituire, in certo senso,
il ‘rosario’ che Ella stessa ha costantemente
recitato nei giorni della sua vita terrena.
Ed anche ora, tra i canti di gioia della
Gerusalemme celeste, i motivi del suo grazie
e della sua lode permangono immutati. Sono
essi ad ispirare la sua materna premura
verso la Chiesa pellegrinante, nella quale
Ella continua a sviluppare la trama del suo
‘racconto’ di evangelizzatrice. Maria ripropone
continuamente ai credenti i ‘misteri’ del suo Figlio,
col desiderio che siano contemplati, affinché
possano sprigionare tutta la loro forza salvifica.
Quando recita il Rosario, la comunità cristiana si
sintonizza col ricordo e con lo sguardo di Maria.
(S. Giovanni Paolo II,
Lett. «Rosarium Virginis Mariae», 10-12)
223

23.5 Page 225

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Meditazione corale
O Maria, Madre nostra,
sapere che Tu, che sei nostra Madre,
sei totalmente libera dal peccato ci dà grande
conforto.
Sapere che su di te il male non ha potere,
ci riempie di speranza e di fortezza
nella lotta quotidiana che noi dobbiamo
compiere contro le minacce del maligno.
Ma in questa lotta non siamo soli, non siamo
orfani,
perché Gesù, prima di morire sulla croce, ci ha
dato Te come Madre.
Noi dunque, pur essendo peccatori, siamo tuoi figli,
chiamati a quella santità che in Te risplende
per grazia di Dio fin dall’inizio.
Animati da questa speranza,
noi oggi invochiamo la tua materna protezione
per noi,
per le nostre famiglie, per la nostra città, per il
mondo intero.
La potenza dell’amore di Dio, che ti ha
preservata dal peccato originale,
per tua intercessione liberi l’umanità da ogni
schiavitù spirituale e materiale,
e faccia vincere, nei cuori e negli avvenimenti,
il disegno di salvezza di Dio.
224

23.6 Page 226

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Fa’ che anche in noi, tuoi figli, la grazia
prevalga sull’orgoglio
e possiamo diventare misericordiosi come è
misericordioso il nostro Padre celeste.
In questo tempo che ci conduce alla festa del
Natale di Gesù,
insegnaci ad andare controcorrente:
a spogliarci, ad abbassarci, a donarci, ad
ascoltare, a fare silenzio,
a decentrarci da noi stessi, per lasciare spazio
alla bellezza di Dio, fonte della vera gioia.
O Madre nostra Immacolata, prega per noi!
Dalla Lettera ai Romani (Rom 8,18-27)
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo
presente non siano paragonabili alla gloria
futura che sarà rivelata in noi. L’ardente
aspettativa della creazione, infatti, è
protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla
caducità – non per sua volontà, ma per volontà
di colui che l’ha sottoposta – nella speranza
che anche la stessa creazione sarà liberata
dalla schiavitù della corruzione per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione
geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
225

23.7 Page 227

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Non solo, ma anche noi, che possediamo le
primizie dello Spirito, gemiamo interiormente
aspettando l’adozione a figli, la redenzione
del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo
stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto,
non è più oggetto di speranza; infatti, ciò
che uno già vede, come potrebbe sperarlo?
Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo
attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in
aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo
infatti come pregare in modo conveniente,
ma lo Spirito stesso intercede con gemiti
inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che
cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede
per i santi secondo i disegni di Dio.
Breve omelia
Azione di grazie
C È veramente cosa buona e giusta renderti
grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di
lode,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro
Signore.
Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in
grembo con ineffabile amore,
226

23.8 Page 228

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Giovanni proclamò la sua venuta e lo indicò
presente nel mondo.
Lo stesso Signore, che ci dona di prepararci
con gioia al mistero del suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti
nella sua lode.
Ed ora insieme a Maria,
eleviamo il nostro canto:
T L’anima mia magnifica il Signore…
Intercessioni
C Invochiamo Maria, modello e primizia della
nuova creazione, che nella fiduciosa attesa
del Salvatore ha accolto in sé il compiersi
delle promesse.
Celebrando con gioia la Concezione
Immacolata della Beata Vergine Maria,
preghiamo insieme e diciamo:
T Ave, o piena di grazia.
— Nella tua Concezione, Vergine Maria,
fosti benedetta dal Signore, santificata da
Dio, tua salvezza.
— Tutta santa, senza ombra di peccato, sei
divenuta la Madre del Signore.
— Bianca come la neve è la tua veste; il tuo
volto splendente come il sole.
— Tu sei la gloria di Gerusalemme, la letizia
d’Israele, l’onore del nostro popolo.
227

23.9 Page 229

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— Ti seguiamo, o Vergine Immacolata,
attratti dalla tua bellezza e santità.
C Signore Gesù, che hai costituito
la tua Madre Immacolata modello
e figura luminosa della Chiesa,
per sua intercessione concedici di
essere liberati dalle nostre colpe e di
aspirare alla perfezione della santità.
Tu che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
C Accogli, Signore, la preghiera che,
nella trepida attesa del Salvatore, ti
rivolgiamo con l’intercessione di Maria,
segno di speranza, Vergine orante nella
contemplazione di Colui che aveva accolto
nel suo grembo: Gesù Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione (anche una benedizione mariana
solenne dal Messale)
2° giorno: Maria, collaboratrice nel piano
della salvezza
Dialogo di inizio (come il primo giorno)
C Preghiamo.
Fratelli, all’annuncio dell’angelo la Vergine
accolse con fede la Parola del Signore.
228

23.10 Page 230

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La sua generosa disponibilità e la sua fiducia
in Dio, ridesti la nostra fede vacillante.
Maria, la Vergine fedele, interceda presso il
Padre, perché possiamo andare incontro al
Cristo che viene oggi e sempre. Egli è Dio…
T Amen.
L’Annunciazione, appello e risposta: «Si
compia in me la tua parola»
Dalla Lettera di D. J. Vecchi: “Eccomi! Vengo
per fare la tua volontà”. La nostra obbedienza:
segno e profezia.
Il racconto [dell’Annunciazione a Maria], tra i
più belli del Vangelo di Luca è una chiave per
leggere il presente. Il Vangelo infatti non è solo
storia, ma è sempre annuncio.
La narrazione richiama antiche speranze,
esprime attese attuali e anticipa i sogni di
salvezza dell’uomo. Maria, che impersona
l’umanità, risente in sé tutto ciò ed è chiamata
a mettersi a disposizione di Dio per realizzarlo.
«Rallegrati»: è un saluto adoperato dai profeti
quando si rivolgono alla Figlia di Sion.
Assicura la volontà benevola di Dio per una
persona e annuncia un’elezione che costituisce
una felicità senza pari: “Esulta! ti è toccata una
stupenda fortuna”.
229

24 Pages 231-240

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24.1 Page 231

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«Il Signore è con te»: l’assicurazione appare
sovente quando Dio chiama ad una missione;
si ripete nelle narrazioni delle vocazioni
che avranno un compito importante per la
salvezza. Indica che l’attenzione e lo sguardo
di Dio si traducono in presenza, assistenza,
compagnia, alleanza.
«Nulla è impossibile a Dio»: è l’espressione
detta a Sara, la moglie di Abramo, nel momento
disperato della sua sterilità, all’inizio della
generazione dei credenti. Esprime la decisione
di Dio di intervenire nella vicenda umana in
favore dell’uomo, superando qualsiasi limite di
natura o di umana libertà. E di farlo attraverso
alcune persone che egli ha scelto.
Siamo di fronte all’annuncio di un
avvenimento di particolare importanza per
l’umanità. È la “vocazione”, la “chiamata” di
Maria a collaborare nel piano della salvezza;
ed è la risposta nella fede di Colei che di
tale piano divino doveva essere strumento e
mediazione umana.
Maria è invitata, in primo luogo, a credere
che l’avvenimento sia possibile ed a credere
pure in se stessa (ed è la cosa più difficile!);
poi ad accettare di impegnarsi e poi ancora a
mantenersi fedele nella collaborazione durante
230

24.2 Page 232

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la sua vita. Tutto ciò come un affidamento
incondizionato a Dio.
Dio ha la misteriosa potenza di rendere fecondo
quello che, ad occhio umano, è sterile, limitato
o perduto. Un invito, questo, a rivedere la nostra
fede nell’azione e nella forza dello Spirito!
L’Annunciazione richiama a noi la nostra
vocazione. Annunciazione è stata infatti
l’ispirazione che ci ha mossi a seguire il
Signore Gesù, sull’esempio di Don Bosco. E
annunciazione sono le chiamate a impegni e
responsabilità, nelle quali occorre affidarsi a
Dio e attendere con fiducia il futuro.
L’Annunciazione ci ricorda soprattutto come
deve essere la nostra risposta personale a
Dio: docile, fiduciosa, continua, come quella di
Maria: «Si compia in me la tua parola». Maria
si è lasciata plasmare dalla Parola di Dio, dallo
Spirito di Dio, per essere la Madre del Verbo.
Nel santuario interiore del suo cuore hanno
operato la grazia e lo Spirito per renderla
Madre. Comprendiamo l’espressione così cara
ai Padri, che Maria ha concepito nell’anima
prima che nel grembo.
Anche la nostra obbedienza nella fede deve
maturare nel dialogo con Dio e nella docilità
231

24.3 Page 233

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allo Spirito. A volte nella nostra vita attiva,
consacrata o laicale, si manifesta una tensione
tra il rapporto personale con Dio, vale a dire,
attenzione, dialogo, accoglienza affettuosa
e grata del Signore, e – d’altra parte – la
preoccupazione per i risultati della nostra
attività. Quest’ultima ci sfida e sovente ci
tenta. Vogliamo fare sempre di più, e un po’
alla volta mettiamo la nostra fiducia nei mezzi
e nelle attività, al punto che queste finiscono
per svuotarci. Occorre che li colleghiamo
costantemente alla sorgente dalla quale
prendono energia e significato: l’invito di Dio a
collaborare con Lui. È questo il senso profondo
della nostra obbedienza.
Chiediamo a Maria, che noi riconosciamo alle
origini della nostra Congregazione e della
Famiglia Salesiana, che il suo percorso nella
fede, manifestato nell’Annunciazione, sia
anche il nostro: sentire la chiamata interiore,
lasciarci interiormente fecondare e plasmare
dallo Spirito, e rispondere con il nostro
“Eccomi” per generare frutti apostolici.
Preghiera corale
Vergine Maria,
sotto il tuo manto c’è posto per tutti,
perché tu sei la Madre della Misericordia.
232

24.4 Page 234

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Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i
tuoi figli:
la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne
ed è diventato nostro fratello, Gesù,
Salvatore di ogni uomo e di ogni donna.
Guardando te, Madre nostra Immacolata,
riconosciamo la vittoria della divina
Misericordia
sul peccato e su tutte le sue conseguenze;
e si riaccende in noi la speranza in un vita
migliore,
libera da schiavitù, rancori e paure.
Oggi, qui, sentiamo la tua voce di Madre
che chiama tutti a mettersi in cammino
verso quella Porta, che rappresenta Cristo.
Tu dici a tutti: “Venite, avvicinatevi fiduciosi;
entrate e ricevete il dono della Misericordia;
non abbiate paura, non abbiate vergogna:
il Padre vi aspetta a braccia aperte
per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua
casa.
Venite tutti alla sorgente della pace e della
gioia”.
Ti ringraziamo, Madre Immacolata,
perché in questo cammino di riconciliazione
tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni,
ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà.
233

24.5 Page 235

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Che tu sia benedetta, ora e sempre, Madre.
Amen.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-39)
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato
da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un
uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,
disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è
con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si
domandava che senso avesse un saluto come
questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria,
perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco,
concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo
chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato
Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà
il trono di Davide suo padre e regnerà per
sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno
non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà
questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose
l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e
la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua
ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e
sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta,
234

24.6 Page 236

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tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito
anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per
lei, che era detta sterile: nulla è impossibile
a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva
del Signore: avvenga per me secondo la tua
parola». E l’angelo si allontanò da lei. In quei
giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la
regione montuosa, in una città di Giuda.
Azione di grazie
C Il Signore sia con voi.
T E con il tuo spirito.
C In alto i nostri cuori.
T Sono rivolti al Signore.
C Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
T È cosa buona e giusta.
C È veramente giusto, o eterno Padre, renderti
grazie:
hai creato l’universo, hai chiamato gli
uomini a partecipare alla tua natura divina.
Caduti in Adamo, non li hai abbandonati,
ma hai iniziato il tuo disegno di salvezza
«chiamando» un uomo, Abramo,
che sperando contro ogni speranza
«credette».
Il suo atto di fede dette inizio al popolo
dell’antica alleanza.
235

24.7 Page 237

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Lungo i secoli, o Padre, hai sempre
continuato questo dialogo di amore,
creando cuori umili e disponibili alla tua
chiamata
e suscitando in essi la risposta di fede.
Infine, nella pienezza dei tempi, inviasti un
angelo, tuo messaggero, a Maria,
la vergine povera che, nella sua umiltà,
tutto attende da te suo creatore.
Nella fede accolse in sé la tua Parola e
divenne la Madre del tuo Figlio
e di tutti i credenti.
Per questo, pieni di gioia, esultiamo per la
fede che tu hai suscitato in Maria
e con lei magnifichiamo senza
fine il tuo nome cantando:
T L’anima mia magnifica il Signore…
Invocazione finale a Maria, Vergine fedele
Ave, o Maria, piena di grazia, ancella
obbediente
nata col sì che ti sposava a Dio:
il tuo assenso nuziale è durato una vita.
Vergine fedele, la tua fedeltà ha offerto a Dio
un cuore verginalmente libero,
terra feconda senza triboli:
e il seme dello Spirito vi è cresciuto
in ogni suo spazio, senza resistenza, senza
236

24.8 Page 238

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riserva alcuna.
Ave, o regina del regno di Dio, Arca
dell’alleanza,
tabernacolo della legge, nido dello Spirito,
testimone incorrotta della Parola data e
ricevuta.
Ave, o sede della sapienza, intercedi per noi,
infedeli,
perché Dio voglia riconciliarci nella tua fedeltà.
3° giorno: Maria, figura della Chiesa in
ascolto della Parola di Dio
Dialogo di inizio (come il primo giorno)
C Preghiamo.
O Dio, fonte di ogni bontà, a imitazione della
madre del suo Signore
concedi alla Chiesa, con la virtù dello
Spirito Santo,
di conservare integra la fede, solida la
speranza, sincera la carità,
per poter essere corpo di Cristo che vive
con te e con lo Spirito
per tutti i secoli dei secoli.
T Amen.
Maria «Mater Verbi Dei» e «Mater fidei»
La realtà umana, creata per mezzo del Verbo,
trova la sua figura compiuta proprio nella fede
237

24.9 Page 239

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obbediente di Maria. Ella dall’Annunciazione
alla Pentecoste si presenta a noi come donna
totalmente disponibile alla volontà di Dio. È
l’Immacolata Concezione, colei che è «colmata
di grazia» da Dio (cfr Lc 1,28), docile in modo
incondizionato alla Parola divina (cfr Lc
1,38). La sua fede obbediente plasma la sua
esistenza in ogni istante di fronte all’iniziativa
di Dio. Vergine in ascolto, ella vive in piena
sintonia con la divina Parola; serba nel suo
cuore gli eventi del suo Figlio, componendoli
come in un unico mosaico (cfr Lc 2,19.51).
(…) In realtà, l’incarnazione del Verbo non può
essere pensata a prescindere dalla libertà
di questa giovane donna che con il suo
assenso coopera in modo decisivo all’ingresso
dell’Eterno nel tempo. Ella è la figura della
Chiesa in ascolto della Parola di Dio che
in lei si fa carne. Maria è anche simbolo
dell’apertura per Dio e per gli altri; ascolto
attivo, che interiorizza, assimila, in cui la
Parola diviene forma della vita.
In questa circostanza desidero richiamare
l’attenzione sulla familiarità di Maria con la
Parola di Dio. Ciò risplende con particolare
efficacia nel Magnificat. Qui, in un certo senso,
si vede come Ella si identifichi con la Parola,
238

24.10 Page 240

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entri in essa; in questo meraviglioso cantico
di fede la Vergine esalta il Signore con la sua
stessa Parola: «Il Magnificat —un ritratto, per
così dire, della sua anima— è interamente
tessuto di fili della sacra Scrittura, di fili tratti
dalla Parola di Dio. Così si rivela che lei nella
Parola di Dio è veramente a casa sua, ne esce
e vi rientra con naturalezza. Ella parla e pensa
con la Parola di Dio; la Parola di Dio diventa
parola sua, e la sua parola nasce dalla Parola
di Dio. Così si rivela, inoltre, che i suoi pensieri
sono in sintonia con i pensieri di Dio, che il suo
volere è un volere insieme con Dio. Essendo
intimamente penetrata dalla Parola di Dio, ella
può diventare madre della Parola incarnata».
Inoltre, il riferimento alla Madre di Dio
ci mostra come l’agire di Dio nel mondo
coinvolga sempre la nostra libertà perché
nella fede la Parola divina ci trasforma. Anche
la nostra azione apostolica e pastorale non
potrà mai essere efficace se non impariamo
da Maria a lasciarci plasmare dall’opera di
Dio in noi: «L’attenzione devota e amorosa alla
figura di Maria come modello e archetipo della
fede della Chiesa, è di importanza capitale per
operare anche oggi un concreto cambiamento
di paradigma nel rapporto della Chiesa con
la Parola, tanto nell’atteggiamento di ascolto
239

25 Pages 241-250

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25.1 Page 241

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orante quanto nella generosità dell’impegno
per la missione e l’annuncio».
Contemplando nella Madre di Dio un’esistenza
totalmente modellata dalla Parola, ci
scopriamo anche noi chiamati ad entrare nel
mistero della fede, mediante la quale Cristo
viene a dimorare nella nostra vita. Ogni
cristiano che crede, ci ricorda sant’Ambrogio,
in un certo senso, concepisce e genera il
Verbo di Dio in se stesso: se c’è una sola
Madre di Cristo secondo la carne, secondo la
fede, invece, Cristo è il frutto di tutti. Dunque,
quanto è accaduto a Maria può riaccadere in
ciascuno di noi ogni giorno nell’ascolto della
Parola e nella celebrazione dei Sacramenti.
(Benedetto XVI, Esort. «Verbum Domini», 27-28)
Preghiera corale
O Maria, Madre nostra Immacolata,
abbiamo bisogno del tuo sguardo immacolato,
per ritrovare la capacità di guardare le persone
e le cose
con rispetto e riconoscenza,
senza interessi egoistici o ipocrisie.
Abbiamo bisogno del tuo cuore immacolato,
per amare in maniera gratuita,
senza secondi fini, ma cercando il bene
dell’altro,
240

25.2 Page 242

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con semplicità e sincerità, rinunciando a
maschere e trucchi.
Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate,
per accarezzare con tenerezza,
per toccare la carne di Gesù
nei fratelli poveri, malati, disprezzati,
per rialzare chi è caduto e sostenere chi vacilla.
Abbiamo bisogno dei tuoi piedi immacolati,
per andare incontro a chi non sa fare il primo
passo,
per camminare sui sentieri di chi è smarrito,
per andare a trovare le persone sole.
Ti ringraziamo, o Madre, perché mostrandoti a noi
libera da ogni macchia di peccato,
Tu ci ricordi che prima di tutto c’è la grazia di Dio,
c’è l’amore di Gesù Cristo che ha dato la vita
per noi,
c’è la forza dello Spirito Santo che tutto rinnova.
Fa’ che non cediamo allo scoraggiamento,
ma, confidando nel tuo costante aiuto,
ci impegniamo a fondo per rinnovare noi stessi,
la nostra città e il mondo intero.
Prega per noi, Santa Madre di Dio!
241

25.3 Page 243

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Dal Libro dell’Apocalisse (Ap 12,1-12a)
Un segno grandioso apparve nel cielo: una
donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi
piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era
incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del
parto. Allora apparve un altro segno nel cielo:
un enorme drago rosso, con sette teste e dieci
corna e sulle teste sette diademi; la sua coda
trascinava un terzo delle stelle del cielo e le
precipitava sulla terra. Il drago si cpose davanti
alla donna, che stava per partorire, in modo da
divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a
governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e
suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono.
La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio
le aveva preparato un rifugio perché vi fosse
nutrita per milleduecentosessanta giorni.
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele
e i suoi angeli combattevano contro il drago.
Il drago combatteva insieme ai suoi angeli,
ma non prevalse e non vi fu più posto per loro
in cielo. E il grande drago, il serpente antico,
colui che è chiamato diavolo e il Satana e che
seduce tutta la terra abitata, fu precipitato
sulla terra e con lui anche i suoi angeli. Allora
udii una voce potente nel cielo che diceva:
242

25.4 Page 244

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«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita
fino a morire.
Esultate, dunque, o cieli
e voi che abitate in essi».
Azione di grazie e professione di fede
C Il Signore sia con voi.
T E con il tuo spirito.
C Lodiamo il Signore perché è buono.
T Egli per noi compie meraviglie.
C È giusto e doveroso rendere grazie a te, Padre,
per le meraviglie che hai
operato nella nostra storia.
In Maria hai segnato l’inizio della Chiesa,
Sposa di Cristo senza macchia e senza ruga,
splendente di bellezza.
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25.5 Page 245

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In lei, primizia e immagine della Chiesa,
hai rivelato il compimento del mistero di
salvezza
e hai fatto risplendere per il tuo popolo,
un segno di consolazione e di sicura
speranza.
Nella verginità feconda di Maria
veneriamo la Madre di Cristo
e la Madre della Chiesa.
Ti preghiamo, Padre, la Chiesa associata
con lei
alla passione di Cristo tuo Figlio
partecipi alla gloria della risurrezione
per magnificare con lei il tuo santo nome.
Cristo Salvatore,
ai tuoi apostoli riuniti nel cenacolo con
Maria
hai donato lo Spirito Santo, il Consolatore.
Effondi anche su di noi il tuo Santo Spirito
che ci dà la gioia di proclamare la nostra fede:
T Crediamo in Dio Padre
che nella pienezza dei tempi
mandò suo Figlio, nato da donna.
Crediamo in Cristo
che per noi uomini e per la nostra salvezza
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25.6 Page 246

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si è incarnato
per opera dello Spirito Santo
in Maria Vergine.
Crediamo nello Spirito Santo,
che ha reso la Madre di Dio
tutta santa e immune da ogni peccato,
quasi plasmata e resa nuova creatura.
Crediamo che Maria
ha accolto nel cuore e nel corpo
il Verbo di Dio
e ha portato la Vita al mondo.
Crediamo che lei è Madre del Figlio,
Figlia prediletta del Padre
e tempio dello Spirito Santo.
Crediamo che Maria
ha cooperato in modo tutto speciale
all’opera del Salvatore,
con l’obbedienza, la fede, la speranza
l’ardente carità.
Maria,
figura della Chiesa,
santa Vergine e Madre amorosa,
guarda al pellegrinante popolo di Dio.
La tua molteplice intercessione
e materna carità
soccorra i fratelli del Figlio tuo.
245

25.7 Page 247

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Tu, Avvocata, Soccorritrice,
Aiuto dei cristiani.
Madre di Dio
e Madre nostra, Maria!
Benedizione
BENEDIZIONE DELLA CORONA
D’AVVENTO
In chiesa
Canto (d’Avvento o quello riportato)
246

25.8 Page 248

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Durante il canto si accende il primo lume sulla
corona e poi tutte le altre candele. I vespri
proseguono come al solito.
La benedizione si può fare anche nella sala della
comunità dopo i primi Vespri con la preghiera
di benedizione come sopra.
In refettorio
(Canto) – Introduzione da parte del superiore –
benedizione – canto
Benedizione della corona d’avvento
Canto
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25.9 Page 249

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• Accensione del lume indicante la settimana.
• Preghiera.
PRIMA DOMENICA
Vieni, Signore Gesù, Parola del Padre, vieni e
insegnaci a vigilare per essere protagonisti
nella casa della Parola che è la Chiesa. Aiutaci
a riconoscere i segni della tua presenza di
salvezza.
SECONDA DOMENICA
Vieni, Signore Gesù, a rinnovare il cuore dei
tuoi fratelli, perché abbandoniamo le strade
che ci portano lontani da te. Aiutaci a seguire
quelle che prepari, perché possiamo arrivare
alla casa della Parola, dove sei venuto a vivere
tra noi per donarci la vera gioia.
TERZA DOMENICA
Vieni, Signore Gesù, vieni, nella nostra
comunità, perché tutti i battezzati possano
dialogare e scoprire nel nostro tempo le
possibilità per agire da cristiani e rendere
credibile la tua Parola.
QUARTA DOMENICA
Vieni, Signore Gesù, vieni a smuovere la nostra
comunità perché, sull’esempio e con la forza
248

25.10 Page 250

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di Maria, si metta in cammino con entusiasmo
per annunciare con le parole e il servizio che tu
sei la risposta alle attese di ogni uomo. Tu sei la
Parola fatta uomo per renderci figli di Dio.
NOVENA DI NATALE
(nei Vespri dal 17 fino al 23 dicembre)
Canto delle profezie
249

26 Pages 251-260

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26.1 Page 251

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250

26.2 Page 252

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17 dicembre
Testo biblico (Sap 7,21-30)
Ho conosciuto tutte le cose nascoste e
quelle manifeste,
perché mi ha istruito la sapienza, artefice di
tutte le cose.
251

26.3 Page 253

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In lei c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi
movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in
ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria
dell’Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di
Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime
sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la
sapienza.
252

26.4 Page 254

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Ella in realtà è più radiosa del sole e supera
ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
Antifona «O» e Magnificat
O Sapienza, che esci dalla bocca
dell’Altissimo, ti estendi ai confini del
mondo, e tutto disponi con soavità e con
forza: vieni, insegnaci la via della saggezza.
Magnificat…
Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Mentre aspettiamo ardentemente la
«manifestazione» del Signore nostro Gesù Cristo,
imploriamo con insistenza la sua misericordia:
lui che è fedele alle promesse, voglia salvare
anche oggi quelli che lo aspettano.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la Chiesa, perché sia sempre fedele
dispensatrice dei doni della parola,
dei sacramenti, della testimonianza
evangelica, a sostegno della fedeltà dei
cristiani, preghiamo.
253

26.5 Page 255

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— Per tutti gli uomini che cercano
Dio con cuore sincero: l’attesa della
manifestazione del Signore possa dare
un senso alla loro vita, preghiamo.
— Per tutti noi qui presenti, perché non
restiamo indifferenti all’ascolto della
parola di Dio ma sappiamo accoglierla
come dono e viverla con gioia,
preghiamo. (Altre intenzioni).
18 dicembre
Testo biblico (Es 19,16-19;20,1-4)
Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono
tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un
suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era
nell’accampamento fu scosso da tremore. Allora
Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento
incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde
del monte. Il monte Sinai era tutto fumante,
perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco,
e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace:
tutto il monte tremava molto. Il suono del corno
diventava sempre più intenso: Mosè parlava e
Dio gli rispondeva con una voce.
Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono
il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla
terra d’Egitto, dalla condizione servile: Non
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26.6 Page 256

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avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo
né immagine alcuna di quanto è lassù nel
cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né
di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti
prostrerai davanti a loro e non li servirai».
Antifona «O» e Magnificat
O Signore, guida della casa d’Israele che
sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, sul
monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a
liberarci con braccio potente.
Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Il Signore, nell’attesa del suo Natale,
ci chiama a risvegliarci dal sonno,
a convertirci a lui con tutto il cuore.
Accogliendo questo invito, chiediamo
al Signore il suo aiuto, perché possiamo
essere, come lui e con lui, luce del mondo.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la nostra comunità: sappia essere
luce per quanti la incontrano e
testimonianza di Gesù Salvatore, luce del
mondo, preghiamo.
— Per tutti gli uomini: non prevalgano in
loro le tenebre dell’egoismo, della paura,
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26.7 Page 257

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della diffidenza reciproca, ma risplenda
il coraggio, l’altruismo, la fiducia e
l’onestà della vita, preghiamo.
— Per noi qui presenti: perché sappiamo
riconoscere il volto luminoso del
Signore che viene in ogni nostro fratello,
specialmente nei più deboli e poveri,
preghiamo. (Altre intenzioni).
19 dicembre
Testo biblico (Is 11,1-12)
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua
bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
256

26.8 Page 258

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il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del
serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né
saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.
In quel giorno avverrà
che il Signore stenderà di nuovo la sua mano
per riscattare il resto del suo popolo,
superstite dall’Assiria e dall’Egitto,
da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam,
da Sinar e da Camat e dalle isole del mare.
Egli alzerà un vessillo tra le nazioni
e raccoglierà gli espulsi d’Israele;
radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro angoli della terra.
257

26.9 Page 259

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Antifona «O» e Magnificat
O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come
segno per i popoli: tacciono davanti a te i re
della terra, e le nazioni t’invocano: vieni a
liberarci, non tardare.
Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Il Salvatore che viene, non soltanto
porta la pace, ma egli stesso è la nostra
pace; preghiamolo perché questo suo
dono regni duraturo nel mondo.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la Chiesa: arricchita dei doni dello
Spirito, come il germoglio di Iesse, sia
sempre annunciatrice di giustizia e di
pace nel mondo, preghiamo.
— Per tutti coloro che hanno responsabilità
di governo: cerchino sempre con
sincerità e convinzione le vie della pace
per risolvere le situazioni di tensione e
conflitto tra i popoli, preghiamo.
— Per noi qui riuniti: perché ci lasciamo
coinvolgere dal progetto di Cristo che
è un progetto di pace per l’umanità, e
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26.10 Page 260

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sappiamo realizzarlo nelle nostre scelte
quotidiane, preghiamo.
(Altre intenzioni)
20 dicembre
Testo biblico (Is 22,22-23;49,8-9)
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.
Così dice il Signore:
«Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo,
per far risorgere la terra,
per farti rioccupare l’eredità devastata,
per dire ai prigionieri: «Uscite»,
e a quelli che sono nelle tenebre: «Venite fuori».
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
Antifona «O» e Magnificat
O Chiave di Davide, scettro della casa
d’Israele, che apri, e nessuno può chiudere,
chiudi, e nessuno può aprire: vieni, libera
l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e
nell’ombra di morte.
259

27 Pages 261-270

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27.1 Page 261

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Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Nella pienezza dei tempi Dio Padre
ha mandato suo Figlio per la nostra
salvezza. Egli ha liberato gli uomini
dalla schiavitù del male e del peccato.
Preghiamo con cuore di figli, perché
questa libertà non venga mai meno.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la santa Chiesa di Dio: proclami al
mondo intero la libertà che Cristo ci ha
dato, preghiamo.
— Per tutti i cristiani: nell’ascolto e
nell’attuazione della parola di Dio trovino
la vera libertà dei figli di Dio, preghiamo.
— Per gli infedeli e i peccatori: ascoltino la
parola del Vangelo che dona vera libertà,
preghiamo.
(Altre intenzioni)
21 dicembre
Testo biblico (, 60, 1-9)
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
260

27.2 Page 262

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ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari
di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso
di te,
i montoni di Nebaiòt saranno al tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.
Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
Sono le isole che sperano in me,
le navi di Tarsis sono in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro, per il nome del Signore, tuo Dio,
per il Santo d’Israele, che ti onora.
261

27.3 Page 263

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Antifona «O» e Magnificat
O Astro che sorgi, splendore della luce
eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi
giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C La luce vera che illumina ogni uomo
sta per venire nel mondo. Chiediamo al
Signore di saperla accogliere, di lasciarci
«illuminare» da lui per far risplendere la
sua luce nella nostra vita e nel mondo.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la Chiesa di Dio: come nuova
Gerusalemme splendente di luce,
illumini tutti gli uomini sulla via della
salvezza, preghiamo.
— Per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti e i
Religiosi: siano fedeli al messaggio di Dio
che è luce alla nostra mente e al nostro
cuore, preghiamo.
— Per gli uomini che non conoscono ancora
la gioia della fede: rischiarati dalla luce
di Cristo intraprendano il cammino che
conduce a lui, preghiamo.
(Altre intenzioni)
262

27.4 Page 264

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22 dicembre
Testo biblico (Ap 1,12-19; 15,3-4)
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me,
e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e,
in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio
d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto
al petto con una fascia d’oro. I capelli del suo
capo erano candidi, simili a lana candida come
neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco.
I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente,
purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al
fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra
sette stelle e dalla bocca usciva una spada
affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il
sole quando splende in tutta la sua forza.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto.
Ma egli, posando su di me la sua destra, disse:
«Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il
Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre
e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi
dunque le cose che hai visto, quelle presenti e
quelle che devono accadere in seguito.
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
Signore Dio onnipotente;
giuste e vere le tue vie,
Re delle genti!
263

27.5 Page 265

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O Signore, chi non temerà
e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo,
e tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».
Antifona «O» e Magnificat
O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Invochiamo la venuta di Gesù in
questo nostro mondo ancora lacerato
da odio e discordie: il Salvatore di
tutti riunisca la famiglia umana
nell’amore e nella fede che salva.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per la Chiesa di Dio: sia la nuova
Gerusalemme alla quale accorrono tutte
le genti per formare il popolo di Dio,
ben disposto a compiere la sua volontà,
preghiamo.
— Per le persone che non credono, per gli
atei e gli indifferenti; scoprano nella loro
264

27.6 Page 266

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vita i segni della presenza e dell’amore di
Dio che salva, preghiamo.
— Per coloro che soffrono nello spirito e
nel corpo: trovino nel Signore forza e
speranza, preghiamo.
— Per la nostra comunità: con la sua
testimonianza viva e coerente sia un segno
che conduce verso il Signore, preghiamo.
(Altre intenzioni)
23 dicembre
Testo biblico (Is 7,10-15)
Il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno
dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi
oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo
chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora
Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi
basta stancare gli uomini, perché ora vogliate
stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore
stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà
e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Egli mangerà panna e miele finché non imparerà
a rigettare il male e a scegliere il bene».
Antifona «O» e Magnificat
O Emmanuele, nostro re e legislatore,
speranza e certezza dei popoli: vieni a
salvarci, O Signore nostro Dio.
265

27.7 Page 267

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Intercessioni (dalla liturgia delle ore)
Oppure
C Rendiamo grazie a Dio Padre che, spinto
dal suo amore misericordioso, ha mandato
il Figlio suo nel mondo per essere «Dio-
con-noi»; pieni di fiducia nella sua bontà,
rivolgiamogli la nostra preghiera.
G Rispondiamo: Vieni, non
tardare, Signore Gesù.
— Per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti e i
Religiosi: siano sempre testimoni fedeli
della presenza di Cristo nel mondo,
preghiamo.
— Per i cristiani: si rafforzi la loro fede nella
presenza di Dio nel mondo, preghiamo.
— Per tutti gli uomini che Dio ama: non
restino indifferenti alla venuta di Cristo
in mezzo a loro, preghiamo.
(Altre intenzioni)
266

27.8 Page 268

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27.9 Page 269

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27.10 Page 270

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6
IL TEMPO
DI NATALE

28 Pages 271-280

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28.1 Page 271

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28.2 Page 272

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PRECONIO DI NATALE
(dal Martirologio Romano)
Dopo i primi Vespri di Natale o in apertura della
cena
Anno a creatione mundi, quando in principio
Deus creavit caelum et terram, quinquies
millesimo centesimo nonagesimo nono; a
nativitate Abrahae, anno bis millesimo; a
Moyse et egressu populi Israel de Aegypto,
anno millesimo ducentesimo quinquagesimo;
ad unctione David in Regem, anno millesimo
decimo; Hebdomada sexagesima quinta, juxta
Danielis prophetiam; Olympiade centesima
nonagesima quarta; ab urbe Roma condita,
anno septingentesimo quinquagesimo
secundo; anno Imperii Octaviani Augusti
quadragesimo secundo, toto orbe in pace
composito, sexta mundi aetate, Jesus
Christus, aeternus Deus aeternique Patris
Filius, mundum volens adventu suo piissimo
consecrare, de Spiritu Sancto conceptus,
novemque post conceptionem decursis
mensibus (Hic vox elevatur, et omnes genu
flectunt) in Bethlehem Judae nascitur ex Maria
Virgine factus Homo. (Hic autem in priori voce
dicitur, et in tono passionis). Nativitas Domini
nostri Jesu Christi secundum carnem.
271

28.3 Page 273

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In italiano:
Trascorsi molti secoli da quando Dio aveva
creato il mondo e aveva fatto l’uomo a sua
immagine; e molti secoli da quando aveva
cessato il diluvio e l’Altissimo aveva fatto
risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza
e di pace; ventuno secoli dopo la nascita di
Abramo, nostro padre; tredici secoli dopo
l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida
di Mosè; circa mille anni dopo l’unzione di
Davide re di Israele; nella sessantacinquesima
settimana, secondo la profezia di Daniele;
all’epoca della centonovantaquattresima
Olimpiade; nell’anno 752 dalla fondazione di
Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero
di Cesare Ottaviano Augusto, mentre sulla
terra regnava la pace, nella sesta età del
mondo, Gesù Cristo, Figlio eterno e Figlio
dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo
con la sua venuta, essendo stato concepito per
opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi,
nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine
Maria, fatto uomo.
Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo
la natura umana.
272

28.4 Page 274

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ULTIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE
Al concludersi d’ogni anno civile siamo sollecitati
a una verifica che è per noi, come singoli, come
comunità particolare e ispettoriale, un momento
di esame di coscienza e revisione di vita.
G Raccolti di fronte al Signore nel giorno
ultimo dell’anno civile, come comunità
e come singoli vogliamo chiedere
perdono al Signore per il tempo che
non abbiamo gestito nel suo nome e
ringraziarlo per i segni con cui Egli ci ha
fatto percepire la sua fedeltà nell’amore.
C Preghiamo
O Dio indulgente e misericordioso, aiutaci
a riconoscere nelle circostanze della vita di
quest’anno il tuo progetto di liberazione e
alimenta il nostro desiderio di conversione
perché, riconciliati con te, possiamo riprendere
il nostro cammino verso la pienezza del
nostro essere in Cristo Gesù nostro Signore.
T Amen.
Momento penitenziale
Dalla prima lettera di Pietro (4,7-12.17-19)
La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque
moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera.
273

28.5 Page 275

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Soprattutto conservate tra voi una carità fervente,
perché la carità copre una moltitudine di peccati.
Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza
mormorare. Ciascuno, secondo il dono ricevuto,
lo metta a servizio degli altri, come buoni
amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi
parla, lo faccia con parole di Dio; chi esercita un
ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio,
perché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di
Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la
potenza nei secoli dei secoli. Amen!
Carissimi, non meravigliatevi della
persecuzione che, come un incendio, è
scoppiata in mezzo a voi per mettervi alla
prova, come se vi accadesse qualcosa di
strano. (…) È questo il momento in cui ha inizio
il giudizio a partire dalla casa di Dio; e se
incomincia da noi, quale sarà la fine di quelli
che non obbediscono al vangelo di Dio? E se il
giusto a stento si salverà, che ne sarà dell’empio
e del peccatore? Perciò anche quelli che
soffrono secondo il volere di Dio, consegnino la
loro vita al Creatore fedele, compiendo il bene.
Atto penitenziale (invocazioni con
acclamazione penitenziale cantata)
G Presentiamo le nostre invocazioni di
perdono al Padre misericordioso:
274

28.6 Page 276

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Salmo penitenziale o altro canto
C Accogli, o Signore, il nostro cuore contrito,
purifica il mondo nel quale viviamo,
sconfiggi le tenebre dell’odio, della violenza
e dell’indifferenza con la luce della tua
presenza e rendici strumenti eletti della tua
grazia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T Amen.
Momento di lode e ringraziamento
G Ringraziamo il Signore per i doni elargitici
durante quest’anno civile, ringraziamolo
per la sua venuta in mezzo a noi e per
il dono di una vocazione santa e della
chiamata e seguirlo in umiltà di spirito,
in purezza di cuore e in povertà di vita.
C Il nostro grazie è a te, o Signore,
dispensatore della vita e operatore
di prodigi. Accetta il nostro grazie
sincero e accogli gli sforzi di tutti gli
uomini di buona volontà per un’epoca
di pace. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Canto del Te Deum
C Uniamo le nostre voci di grazie nell’inno di
celebrazione per le grandi opere fatte dal
Signore e con voce unanime acclamiamo:
275

28.7 Page 277

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Preghiera conclusiva
C Benedici, o Signore, il tuo popolo, guida
l’umanità intera verso l’eredità del tuo
Regno, infondi pace nei cuori e raccogli
nel tesoro del cielo ciò che di buono
abbiamo fatto in quest’anno che è
trascorso in Cristo Gesù nostro Signore.
T Amen.
Benedizione solenne
C Dio Padre, Signore del tempo e della
storia, accogli le fatiche e le opere di
carità che portiamo alla tua presenza
nel chiudersi di quest’anno.
T Amen.
C Cristo, Emanuele, che sei venuto in
mezzo a noi, rendici tua presenza
nell’oggi che viviamo, affinché il tempo
scorra nel segno della tua salvezza.
T Amen.
C Spirito di grazia, che infondi in ogni
cuore forza divina, riscatta l’oltraggio
del peccato e sigilla questo nostro
tempo di vita con la tua impronta.
T Amen.
C E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo discenda
su di voi e con voi rimanga sempre.
276

28.8 Page 278

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T Amen.
C Lodiamo il Signore con gioia
e andiamo in pace.
T Rendiamo grazie a Dio.
Canto finale
PRIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE
(Da inserire nei secondi
vespri dopo le invocazioni)
Preghiera per la pace
O Dio, Creatore e Signore della storia,
che volgi indulgente il tuo sguardo
sull’umanità, ascolta la nostra preghiera.
Dai confini del tempo, nell’eternità, tu operi
con amore e misericordia;
dal nulla hai fatto le cose che sono,
concedendo al mondo e all’uomo di divenire
progetto della tua infinita sapienza e bontà.
I cieli e la terra inneggiano alla tua gloria
ogni viandante del tempo ritrova in sé il sigillo
della tua eternità.
Il volto dell’uomo è segnato dalla tua sapienza,
il tuo Spirito riposa nei cuori sinceri.
Geloso custode dell’umana libertà,
nel tuo immenso amore non permetti il
dominio delle forze di morte,
sempre riscatti chi volge il suo sguardo alla
277

28.9 Page 279

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tua parola di verità.
Ineffabile presenza di pace:
rendi inquieto il cuore d’ogni uomo
per celebrare con lui la liberazione dal suo
peccato;
tu all’odio sostituisci l’amore, all’orgoglio
saccente l’umiltà,
al potere del violento il mite candore di chi
esalta il grido del povero,
alla morte la vita nel respiro dell’eternità.
Paziente, amante della vita: raccogli la tua
umanità nella verità,
gradisci l’abbraccio fraterno tra uomini che
soffrono,
nel desiderio di pace sperano in un futuro che
sciolga il tempo nell’infinito;
tu quieti le passioni degli empi, spegni la
vendetta dei malvagi,
trasformi l’avaro in generoso dispensatore di beni.
Ti supplichiamo, o Dio onnipotente:
insegnaci ad essere costruttori della tua pace,
aiutaci a superare aride contese per divenire
forza di unità,
concedi ad ogni uomo di scoprire il germe
della sua dignità;
veglia sulle nostre fatiche, aumenta la nostra fede,
allontana da ogni uomo la seduzione del male.
Ti ringraziamo per i doni di grazia che
abbiamo ricevuto,
278

28.10 Page 280

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per il messaggio di amicizia di tanti fratelli,
per i gesti di carità che demoliscono inutili
frontiere. Amen.
RINNOVO DELLE
PROMESSE BATTESIMALI
(DOMENICA DEL BATTESIMO
DEL SIGNORE)
Con la professione religiosa
intendiamo vivere la grazia battesimale
con maggior pienezza e radicalità (Cost. 60)
C Sii benedetto, o Padre, ricco di misericordia,
per l’immensa carità con cui ci hai amato.
T A noi, morti per le nostre colpe, hai
ridonato la vita in Cristo.
C Sii benedetto, o Cristo, Figlio del Padre,
che ti sei fatto uomo per la nostra salvezza.
T Con cuore generoso ti vogliamo seguire
nella via dei consigli evangelici.
C Sii benedetto, o Spirito Santo,
che infondi i tuoi doni nel creato.
T Insegnaci a essere portatori della tua
grazia ai giovani
e illumina i nostri passi sulla via della pace.
C Preghiamo.
279

29 Pages 281-290

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29.1 Page 281

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Donaci, o Signore, la tua grazia
per camminare con sempre maggior
impegno
nella vocazione a cui ci hai chiamati.
La tua Chiesa potrà così elevare
una lode più santa e perfetta
a te, o Dio, uno e trino,
che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
Dalla seconda lettera di Pietro (1,2-10)
Grazia e pace siano concesse a voi in
abbondanza mediante la conoscenza di Dio e
di Gesù Signore nostro. La sua potenza divina
ci ha donato tutto quello che è necessario
per una vita vissuta santamente, grazie alla
conoscenza di colui che ci ha chiamati con
la sua potenza e gloria. Con questo egli ci
ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi
promessi, affinché per loro mezzo diventiate
partecipi della natura divina, sfuggendo
alla corruzione, che è nel mondo a causa
della concupiscenza. Per questo mettete
ogni impegno per aggiungere alla vostra
fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla
conoscenza la temperanza, alla temperanza
la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà
l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità.
280

29.2 Page 282

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Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non
vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la
conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo.
Chi invece non li possiede è cieco, incapace di
vedere e di ricordare che è stato purificato dai
suoi antichi peccati. Quindi, fratelli, cercate di
rendere sempre più salda la vostra chiamata
e la scelta che Dio ha fatto di voi. Se farete
questo non cadrete mai.
Tutti noi battezzati in Cristo Gesù,
nella sua morte siamo stati battezzati,
siamo stati sepolti insieme a lui nella morte
per risorgere insieme con Lui.
Come Cristo è risorto da morte
vivremo anche noi una vita nuova:
intimamente uniti a lui nella sua morte,
lo saremo anche nella sua risurrezione.
L’uomo vecchio che è in noi
è stato crocifisso con lui;
reso inefficace questo corpo di peccato,
noi non siamo più schiavi del peccato.
Poiché siamo morti con Cristo,
crediamo che anche vivremo con lui,
sapendo che Cristo, risorto dai morti, non
muore più;
la morte non ha più potere su di lui.
281

29.3 Page 283

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Consideriamoci morti al peccato,
ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
Il peccato non regni più nel nostro corpo
mortale,
ma offriamo noi stessi a Dio come viventi,
e le nostre membra a Dio come strumenti di
giustizia.
A Don Rua ed agli altri amati figli di S. Francesco
abitanti in Torino
La nostra Società sarà forse tra non molto
definitivamente approvata e perciò io avrei
bisogno di parlare a’ miei amati figli con
frequenza. La qual cosa non potendo far
sempre in persona procurerò di farlo almeno
per lettera.
Primo oggetto della nostra Società è la
santificazione de’ suoi membri. Perciò ognuno
nella sua entrata si spogli di ogni altro
pensiero, di ogni altra sollecitudine. Chi ci
entrasse per godere una vita tranquilla,
aver comodità a proseguir gli studi, liberarsi
dai comandi dei genitori, od esimersi
dall’obbedienza di qualche superiore, egli
avrebbe un fine storto e non sarebbe più
quel Sequere me del Salvatore, giacché
seguirebbe la propria utilità temporale, non
il bene dell’anima. Gli Apostoli furono lodati
282

29.4 Page 284

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dal Salvatore e venne loro promesso un regno
eterno, non perché abbandonarono il mondo,
ma perché abbandonandolo si professavano
pronti a seguirlo nelle tribolazioni, come
avvenne di fatto, consumando la loro vita
nelle fatiche, nella penitenza e nei patimenti,
sostenendo in fine il martirio per la fede.
Nemmeno con buon fine entra o rimane nella
Società chi è persuaso di essere necessario
alla medesima. Ognuno se lo imprima bene
in mente e nel cuore: cominciando dal
Superiore generale fino all’ultimo dei soci,
niuno è necessario nella Società. Dio solo ne
deve essere il capo, il padrone assolutamente
necessario. Perciò i membri di essa devono
rivolgersi al loro capo, al loro vero padrone, al
rimuneratore, a Dio, e per amore di lui ognuno
deve farsi iscrivere nella Società; per amore
di lui lavorare, ubbidire, abbandonare quanto
si possedeva nel mondo per poter dire in fine
della vita al Salvatore, che abbiamo scelto per
modello: Ecce nos reliquimus omnia et secuti
sumus te; quid ergo erit nobis?
Mentre poi diciamo che ognuno deve entrare in
Società guidato dal solo desiderio di servire a
Dio con maggior perfezione e di fare del bene a
se stesso, s’intende fare a se stesso il vero bene,
283

29.5 Page 285

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bene spirituale ed eterno. Chi si cerca una vita
comoda, una vita agiata, non entra con buon
fine alla nostra Società. Noi mettiamo per base la
parola del Salvatore che dice: «Chi vuole essere
mio discepolo, vada a vendere quanto possiede
nel mondo, lo dia ai poveri e mi segua». Ma dove
andare, dove seguirlo, se non aveva un palmo di
terra ove riposare lo stanco suo capo? «Chi vuol
farsi mio discepolo, dice il Salvatore, mi segua
colla preghiera, colla penitenza, e specialmente
rinneghi se stesso, tolga la croce delle quotidiane
tribolazioni e mi segua». Ma fino a quando
seguirlo? Fino alla morte, e, se fosse mestieri,
anche ad una morte di croce.
Ciò è quanto nella nostra Società fa colui
che logora le sue forze nel sacro ministero,
nell’insegnamento od altro esercizio
sacerdotale, fino ad una morte eziandio
violenta di carcere, di esilio, di ferro, di acqua,
di fuoco, fino a tanto che dopo aver patito od
essere morto con Gesù Cristo sopra la terra,
possa andare a godere con lui in Cielo.
Questo sembrami il senso di quelle parole di
san Paolo che dice a tutti i cristiani: Qui vult
gaudere cum Christo, oportet pati cum Christo.
Entrato un socio con queste buone
disposizioni deve mostrarsi senza pretese ed
284

29.6 Page 286

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accogliere con piacere qualsiasi ufficio gli
possa essere affidato. Insegnamento, studio,
lavoro, predicazione, confessione, in chiesa,
fuori di chiesa; le più basse occupazioni
devono assumersi con ilarità e prontezza
d’animo, perché Dio non guarda la qualità
dell’impiego, ma guarda il fine di chi lo copre.
Quindi tutti gli uffizii sono egualmente nobili,
perché egualmente meritorii agli occhi di Dio.
Miei cari figliuoli, abbiate fiducia nei vostri
superiori; essi devono rendere stretto conto
a Dio delle vostre opere; perciò essi studiano
la vostra capacità, le vostre propensioni e ne
dispongono in modo compatibile colle vostre
forze, ma sempre come loro sembra tornare di
maggior gloria di Dio e vantaggio delle anime.
Oh! se i nostri fratelli entreranno in Società con
queste disposizioni, le nostre case diventeranno
certamente un vero paradiso terrestre. Regnerà
la pace e la concordia fra gl’individui d’ogni
famiglia, e la carità sarà la veste quotidiana
di chi comanda, l’ubbidienza ed il rispetto
precederanno i passi, le opere e persino i
pensieri dei superiori. Si avrà insomma una
famiglia di fratelli raccolti intorno al loro padre
per promuovere la gloria di Dio sopra la terra
e per andare poi un giorno ad amarlo e lodarlo
nell’immensa gloria dei beati in Cielo.
285

29.7 Page 287

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Dio ricolmi voi e le vostre fatiche di
benedizioni e la grazia del Signore santifichi le
vostre azioni e vi aiuti a perseverare nel bene.
Promesse battesimali
C Rinunciate al peccato, per vivere
nella libertà dei figli di Dio?
T Rinuncio.
C Rinunciate alle seduzioni del male, per
non lasciarvi dominare dal peccato?
T Rinuncio.
C Rinunciate a satana, origine e
causa di ogni peccato?
T Rinuncio.
C Credete in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
T Credo.
C Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore che nacque da Maria
Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato
dai morti e siede alla destra del Padre?
T Credo.
C Credete nello Spirito Santo, la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei
santi, la remissione dei peccati, la
risurrezione della carne e la vita eterna?
T Credo.
286

29.8 Page 288

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C Questa è la nostra fede. Questa è la
fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di
professarla in Cristo Gesù nostro Signore.
T Amen.
Rito con acqua benedetta
C L’acqua benedetta con cui saremo
aspersi (o: alla quale ci accostiamo)
ci ricorda l’acqua del battesimo
che ci ha rigenerati. Rinnoviamo la
nostra fedeltà al dono ricevuto.
( aspersione oppure tutti si avvicinano
all’acqua benedetta e si segnano con essa)
C Innestati in Cristo possiamo rivolgerci
al Padre con la sua stessa confidenza.
Come figli prediletti abbiamo la
certezza di essere ascoltati.
Preghiera del Signore, consegnataci nel giorno
del battesimo
Benedizione
287

29.9 Page 289

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29.10 Page 290

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7
IL TEMPO
DI QUARESIMA

30 Pages 291-300

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30.1 Page 291

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30.2 Page 292

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La Quaresima è un tempo forte di conversione
per ogni comunità salesiana. È un tempo
propizio per ritiri, verifiche e revisioni di vita,
celebrazioni comunitarie penitenziali e della
riconciliazione, per la pratica della «Via Crucis».
MEDITAZIONE SULLA PASSIONE
SECONDO LUCA (VIA CRUCIS)
Canto e invito
C Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo. Amen.
Il Cristo, che ci precede sulla via
della croce, sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Fratelli, meditiamo sul compiersi della
Scrittura negli avvenimenti di condanna e
di morte del Figlio dell’uomo. Ascoltiamo la
testimonianza degli apostoli e partecipiamo
al loro sgomento. Saliamo anche noi il
Calvario per fare con Gesù l’esperienza del
fallimento e della morte e per pregustare
con lui la gioia della vera vita. Uniti
a lui, preghiamo e contempliamo.
Prologo: I discepoli in cammino con Gesù
(Lc 9,51-56; 18.31-34)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
291

30.3 Page 293

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T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Mentre stavano compiendosi i giorni
in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si
diresse decisamente verso Gerusalemme
e mandò avanti dei messaggeri. Questi
si incamminarono ed entrarono in un
villaggio di Samaritani per fare i preparativi
per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché
era diretto verso Gerusalemme. Quando
videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni
dissero: «Signore, vuoi che diciamo che
scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si misero
in cammino verso un altro villaggio.
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco,
noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò
che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio
dell’uomo si compirà. Sarà consegnato
ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto
di sputi e, dopo averlo flagellato, lo
uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma
essi non compresero nulla di tutto questo;
quel parlare restava oscuro per loro e non
capivano ciò che egli aveva detto.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
292

30.4 Page 294

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C Signore Gesù, il tuo camminare verso
la croce è un invito a seguirti: un invito
difficile a capire che noi spesse volte
dimentichiamo o abbandoniamo. Signore,
sia in noi il tuo Spirito, perché ci aiuti a
riflettere sul tuo cammino di morte e a
comprenderlo, per viverlo attraverso le
scelte d’ogni giorno e la valutazione degli
avvenimenti. Tu sei Cristo, nostro Signore.
T Amen.
Prima stazione: Gesù entra a Gerusalemme
(Lc 19,37-38.41-44.47-48)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Era ormai vicino alla discesa del monte
degli Ulivi, quando tutta la folla dei
discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare
Dio a gran voce per tutti i prodigi che
avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui
che viene, il re, nel nome del Signore. Pace
in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».
Quando fu vicino, alla vista della città
pianse su di essa dicendo: «Se avessi
compreso anche tu, in questo giorno, quello
che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto
293

30.5 Page 295

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ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui
i tuoi nemici ti circonderanno di trincee,
ti assedieranno e ti stringeranno da ogni
parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro
di te e non lasceranno in te pietra su pietra,
perché non hai riconosciuto il tempo in cui
sei stata visitata».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi
dei sacerdoti e gli scribi cercavano di
farlo morire e così anche i capi del popolo;
ma non sapevano che cosa fare, perché
tutto il popolo pendeva dalle sue labbra
nell’ascoltarlo.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, come i discepoli del Vangelo,
noi vorremmo sempre riconoscerti come
re di pace e di giustizia: troppe volte però ti
invochiamo solo a parole e non sappiamo
riconoscerti nella vita di ogni giorno. Perciò
ti preghiamo: la tua forza sia con noi, perché
non ci accada mai di rifiutare te, eterno Dio,
Verbo del Padre, che vivi e regni nei secoli.
T Amen.
294

30.6 Page 296

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Canto (Una strofa del Stabat mater dopa ogni
stazione)
Stabat mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.
Seconda stazione: Gesù all’Ultima cena
(Lc 22,14-15.19-23)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Quando venne l’ora, prese posto a tavola e
gli apostoli con lui, e disse loro: “Ho tanto
desiderato mangiare questa Pasqua con
voi, prima della mia passione”. Poi prese il
pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro
dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato
per voi; fate questo in memoria di me». E,
dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice
dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue, che è versato per voi». Ma
ecco, la mano di colui che mi tradisce è
con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se
ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai
a quell’uomo dal quale egliviene tradito!».
Allora essi cominciarono a domandarsi
l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.
295

30.7 Page 297

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C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, in cammino verso la croce
hai voluto rimanere in noi donandoci
nel pane e nel vino il tuo corpo e il tuo
sangue, segno di salvezza e di comunione
fraterna. Tu che conosci quello che c’è
dentro di noi, donaci di celebrare e di
vivere sempre degnamente l’Eucaristia.
Tu sei l’eterno sacerdote di salvezza.
T Amen.
Canto
Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.
Terza stazione: Gesù verso il Monte degli
ulivi (Lc 22,39-46)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Uscì e andò, come al solito, al monte degli
Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate,
per non entrare in tentazione». Poi si
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30.8 Page 298

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allontanò da loro circa un tiro di sasso,
cadde in ginocchio e pregava dicendo:
«Padre, se vuoi, allontana da me questo
calice! Tuttavia non sia fatta la mia,
ma la tua volontà». Gli apparve allora
un angelo dal cielo per confortarlo.
Entrato nella lotta, pregava più
intensamente, e il suo sudore diventò come
gocce di sangue che cadono a terra. Poi,
rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli
e li trovò che dormivano per la tristezza.
E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e
pregate, per non entrare in tentazione».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, insegnaci a pregare: fa’ che
nei momenti di crisi, di difficoltà, di prova,
abbiamo il coraggio di guardare verso di
te e di imitarti in una costante e fiduciosa
preghiera. Tu sei Cristo, nostro Signore.
T Amen.
Canto
O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
Mater Unigeniti!
297

30.9 Page 299

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Quarta stazione: Gesù arrestato (Lc 22,47-53)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Mentre ancora egli parlava, ecco giungere
una folla; colui che si chiamava Giuda, uno
dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù
per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con
un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?».
Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò
che stava per accadere, dissero: «Signore,
dobbiamo colpire con la spada?». E uno
di loro colpì il servo del sommo sacerdote
e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù
intervenne dicendo: «Lasciate! Basta
così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì.
Poi Gesù disse a coloro che erano venuti
contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle
guardie del tempio e anziani: «Come se
fossi un ladro siete venuti con spade e
bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio
e non avete mai messo le mani su di me;
ma questa è l’ora vostra e il potere delle
tenebre».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
298

30.10 Page 300

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C Signore Gesù, salvaci dalla tentazione,
allontanaci dal male e perdona l’indolenza
che ti condanna. I tuoi pensieri siano in
noi, o Signore, ci aiutino a rispondere al
male con il bene, ad amare anche coloro
che ci perseguitano. Tu sei l’Emmanuele,
Gesù Cristo e nostro Signore.
T Amen.
Canto
Quae maerebat et dolebat,
pia Mater, dum videbat
nati poenas incliti.
Quinta stazione: Gesù al tribunale ebraico
(Lc 22,66-71)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Appena fu giorno, si riunì il consiglio
degli anziani del popolo, con i capi dei
sacerdoti e gli scribi; lo condussero
davanti al loro sinedrio e gli dissero: «Se
tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro:
«Anche se ve lo dico, non mi crederete;
se vi interrogo, non mi risponderete. Ma
d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà
299

31 Pages 301-310

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31.1 Page 301

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alla destra della potenza di Dio». Allora
tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di
Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite
che io lo sono». E quelli dissero: «Che
bisogno abbiamo ancora di testimonianza?
L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, aiutaci a desiderare
il vero, a non temere sofferenze e
contrarietà, pur di essere nella verità
con cuore sincero. Difendici, o Gesù,
dalla falsità e dall’errore. Tu sei l’eterna
verità, o Cristo Gesù e nostro Signore.
T Amen.
Canto
Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si videret
in tanto supplicio?
Sesta stazione: Gesù davanti al Pilato (Lc 23,1-7)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il mondo.
L Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero
da Pilato e cominciarono ad accusarlo:
300

31.2 Page 302

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«Abbiamo trovato costui che metteva in
agitazione il nostro popolo, impediva di
pagare tributi a Cesare e affermava di
essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò:
«Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu
lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e
alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun
motivo di condanna». Ma essi insistevano
dicendo: «Costui solleva il popolo,
insegnando per tutta la Giudea, dopo aver
cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito
ciò, Pilato domandò se quell’uomo era
Galileo e, saputo che stave sotto l’autorità
di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei
giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, aiutaci a testimoniarti con
fedeltà e a dichiarare il tuo annuncio di
salvezza. Coloro che erano nelle tenebre
non hanno accolto la tua luce, il mondo ti
ha rifiutato e tu hai offerto la tua vita per
l’umanità che era nel peccato. Signore Gesù,
che hai pregato per coloro che non erano
del mondo, aiutaci ad annunciare la tua
presenza ed essere segni della tua salvezza.
Tu sei Cristo, il Signore della storia.
301

31.3 Page 303

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T Amen.
Canto
Quis non posset contristari,
Christi Matrem contemplari
dolentem cum Filio?
Settima stazione: Gesù davanti ad Erode
(Lc 23,8-12)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da
molto tempo infatti desiderava vederlo,
per averne sentito parlare, e sperava di
vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo
interrogò, facendogli molte domande, ma
egli non gli rispose nulla. Erano presenti
anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e
insistevano nell’accusarlo. Allora anche
Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece
beffe di lui, gli mise addosso una splendida
veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno
Erode e Pilato diventarono amici tra loro;
prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
302

31.4 Page 304

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C Signore Gesù, ti ringraziamo della
forza che doni a coloro che subiscono
ingiustizie e persecuzioni. Anche noi,
nella nostra debolezza, abbiamo bisogno
di quell’audacia e di quel coraggio
che viene dal tuo Spirito. Donaci,
Signore, il tuo Spirito di fortezza e di
amore. Tu sei amore di salvezza.
T Amen.
Canto
Pro peccatis suae gentis
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum.
Ottava stazione: Gesù condannato a morte
(Lc 23,13-16.21-24)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità
e il popolo, disse loro: «Mi avete portato
quest’uomo come agitatore del popolo.
Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma
non ho trovato in quest’uomo nessuna delle
colpe di cui lo accusate; e neanche Erode:
infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha
303

31.5 Page 305

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fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo
averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi
urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli,
per la terza volta, disse loro: «Ma che male
ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla
che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo
rimetterò in libertà». Essi però insistevano a
gran voce, chiedendo che venisse crocifisso,
e le loro grida crescevano. Pilato allora
decise che la loro richiesta venisse eseguita.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, associa alla tua salvezza
coloro che ti seguono con coraggio e sono
per questo perseguitati e oltraggiati. Non
abbandonarli in potere delle forze di morte
che dominano in questo mondo. La tua forza
sia in loro, perché la luce di salvezza illumini
i giorni di dolore e di condanna. Tu sei la
Vittima innocente che redime l’innocente.
T Amen.
Canto
Vidit suum dulcem Natum
moriendo desolatum,
dum emisit spiritum.
304

31.6 Page 306

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Nona stazione: Gesù sulla strada del
Calvario (Lc 23,26-32)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Mentre lo conducevano via, fermarono
un certo Simone di Cirene, che tornava
dai campi, e gli misero addosso la croce,
da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una
grande moltitudine di popolo e di donne,
che si battevano il petto e facevano lamenti
su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro,
disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete
su di me, ma piangete su voi stesse e sui
vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali
si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non
hanno generato e i seni che non hanno
allattato”. Allora cominceranno a dire ai
monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline:
“Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno
verde, che avverrà del legno secco?».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, noi accogliamo il tuo invito
e ti chiediamo perdono. Se il mondo ancora
305

31.7 Page 307

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non ti riconosce come Salvatore, anche noi
ne siamo responsabili, perché non ci siamo
impegnati a fondo nella testimonianza e
nello sforzo di comunicare ad altri la nostra
fede. Tu, o Dio di misericordia, perdonaci.
T Amen.
Canto
Eia, Mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam.
Decima stazione: Gesù crocifisso
(Lc 23,33-38)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Quando giunsero sul luogo chiamato
Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno
a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva:
«Padre, perdona loro perché non sanno
quello che fanno». Poi dividendo le sue
vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a
vedere; i capi invece lo deridevano dicendo:
«Ha salvatovaltri! Salvi se stesso, se è lui
il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo
deridevano, gli si accostavano per porgergli
306

31.8 Page 308

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dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei
Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era
anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, il tuo discorso è arduo,
difficile è per noi amare i nemici. Nulla
possiamo senza il tuo aiuto. La tua croce
sia per noi modello di amore, forza di
superamento di ogni nostra intemperanza
o facile scoraggiamento. Tu sei la vita oltre
la morte e alleanza contro il peccato.
T Amen.
Canto
Fac ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.
Undicesima stazione: Gesù con il ladro
pentito (Lc 23,39-43)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Uno dei malfattori appesi alla croce lo
insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te
307

31.9 Page 309

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stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava
dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu
che sei condannato alla stessa pena? Noi,
giustamente, perché riceviamo quello che
abbiamo meritato per le nostre azioni; egli
invece non ha fatto nulla di male». E disse:
«Gesù, ricòrdati di me quando entrerai
nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti
dico: oggi con me sarai nel paradiso».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, anche noi, peccatori, ti
chiediamo aiuto e perdono. Tu, dopo essere
stato avvolto nell’ombra del dolore e della
morte, risorto e asceso al cielo, sei nel tuo
regno presso il Padre. Non dimenticare i
tuoi servi che in te hanno sperato, affinché
nel giorno glorioso e santo ogni riscattato
dalla morte possa contemplare con gioia il
tuo volto. Tu sei misericordia e perdono.
T Amen.
Canto
Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide.
308

31.10 Page 310

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Dodicesima stazione: Gesù muore
(Lc 23,44-49)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Era già verso mezzogiorno e si fece buio su
tutta la terra fino alle tre del pomeriggio,
perché il sole si era eclissato. Il velo
del tempio si squarciò a metà. Gesù,
gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle
tue mani consegno il mio spirito». Detto
questo, spirò. Visto ciò che era accaduto,
il centurione dava gloria a Dio dicendo:
«Veramente quest’uomo era giusto». Così
pure tutta la folla che era venuta a vedere
questo spettacolo, ripensando a quanto
era accaduto, se ne tornava battendosi il
petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne
che lo avevano seguito fin dalla Galilea,
stavano da lontano a guardare tutto questo.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, nel compiersi delle Scritture
hai affidato al Padre il tuo spirito. Un grido di
sofferenza velò il tuo volto e l’angoscia per il
309

32 Pages 311-320

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32.1 Page 311

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peccato dell’umanità avvolse nel tormento la
solitudine di morte. Anche noi, smarriti per
il peccato, vaghiamo nell’abbandono e nel
silenzio. Aiutaci a sperare oltre il fallimento.
Tu che sei il Dio della salvezza, morto per noi.
T Amen.
Canto
Tui nati vulnerati,
tam dignati pro me pati,
poenas mecum divide.
Tredicesima stazione: Gesù sepolto
(Lc 23,50-53)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe,
membro del sinedrio, buono e giusto.
Egli non aveva aderito alla decisione e
all’operato degli altri. Era di Arimatea,
una città della Giudea, e aspettava il
regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e
chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla
croce, lo avvolse con un lenzuolo lo mise
in un sepolcro scavato nella roccia, nel
quale nessuno era stato ancora sepolto.
310

32.2 Page 312

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C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, con profondo rispetto alcuni
di coloro che erano con te hanno donato
al tuo corpo un sepolcro nuovo. Ma quel
tempio distrutto non era destinato alla
rovina e la tomba sarebbe stata per sempre
vuota. Tu sei vita e amore di risurrezione.
T Amen.
Canto
Fac me tecum pie fiere,
Crucifixo condolere,
donec ego vixero.
Quattordicesima stazione:
Gesù risorto (Lc 24,1-7)
C Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
T Perché con la tua croce hai redento il
mondo.
L Il primo giorno della settimana, al mattino
presto esse si recarono al sepolcro, portando
con sé gli aromi che avevano preparato.
Trovarono che la pietra era stata rimossa dal
sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del
Signore Gesù. Mentre si domandavano che
311

32.3 Page 313

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senso avesse tutto questo, ecco due uomini
presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le
donne, impaurite, tenevano il volto chinato a
terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate
tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.
Ricordatevi come vi parlò quando era ancora
in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio
dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori,
sia crocifisso e risorga il terzo giorno”».
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Signore Gesù, le tenebre non oscureranno
il tuo nome: ciò che era impossibile
agli uomini diventa possibile a Dio e
nell’alba del nuovo giorno un canto
di vittoria salirà da Gerusalemme. O
Signore, rimani con noi sempre.
T Amen.
Canto
Iuxta crucem tecum stare
et me tibi sociare
in planctu desidero.
Quando corpus morietur,
fac ut animae donetur
paradisi gloria. Amen.
312

32.4 Page 314

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Conclusione
L La passione di Gesù non è finita: egli
continua a soffrire nell’umanità sofferente
per il peccato, per l’ingiustizia e in ricerca
di vera libertà. Oggi siamo noi, la sua
Chiesa, membri del suo corpo mistico,
che dobbiamo «completare in noi la sua
passione» per la redenzione del mondo,
portando nel nostro cuore e nella nostra
carne la sofferenza di tutti gli uomini. La
morte di Gesù non è la fine, ma si apre sulla
risurrezione: la nostra vita è illuminata
dalla speranza che noi, e tutto il mondo con
noi, saremo trasformati per essere partecipi
della vita gloriosa del Signore risorto.
C Cristo ha dato per noi la sua vita.
T Anche noi doniamola ai nostri fratelli.
C Preghiamo. O Signore Gesù, insegnaci a
portare la nostra croce ogni giorno e a
seguirti con volontà generosa di riparare i
nostri peccati e quelli dell’umanità. Tu che
ci hai salvati, rendici salvatori dei nostri
fratelli; rendici gioiosi testimoni della tua
risurrezione. Tu che vivi glorioso nei secoli.
T Amen.
313

32.5 Page 315

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32.6 Page 316

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8
IL TEMPO
DI PASQUA

32.7 Page 317

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32.8 Page 318

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È conveniente incentrare tutta la vita di
preghiera nel TRIDUO PASQUALE sulla
liturgia. A livello comunitario si consiglia di
celebrare insieme anche l’Ufficio delle Letture.
La comunità salesiana curerà con speciale
attenzione il tempo pasquale.
Esso deve condurre a una più precisa
conoscenza del carisma salesiano. I Salesiani
formano una comunità di battezzati chiamati
ad essere nella Chiesa, alla scuola di Don Bosco,
«segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani,
specialmente ai più poveri» (Cost. 2)
VIA LUCIS
Introduzione
Via Lucis, la Via della Luce, è una devozione
per il periodo pasquale. Come la Via Crucis ci
permette di camminare con il Cristo sofferente,
così la Via Lucis ci permette di camminare
con il Cristo Risorto, Luce che brilla nei tempi
burrascosi. Non è solo una luce di vittoria
ma molto di più un raggio di speranza, che ci
promette che il piano eterno che Dio ha per noi
è per il nostro bene, per la nostra salvezza, per
la nostra santificazione, per l’identificazione
con la nostra origine divina.
317

32.9 Page 319

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C Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.
Prima Stazione: GESÙ RISORGE DALLA
MORTE
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: “Dopo il sabato, all’alba del primo
giorno della settimana, Maria di Màgdala
e l’altra Maria andarono a visitare la
tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto.
Un angelo del Signore, infatti, sceso dal
cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose
a sedere su di essa” (Mt 28,1- 2).
O morte, dov’è il tuo pungiglione? O male,
dov’è il tuo potere? Gesù risorge dalla
morte, s’innalza e va oltre ogni potenza
terrena. La luce splende dalla nube oscura
della notte per illuminare il cammino
ordinario della nostra vita quotidiana.
Preghiera: O Luce, che nessuna oscurità
ha mai potuto sconfiggere, ispira in noi
la speranza che i guai e i problemi, che
affrontiamo durante il nostro cammino
quotidiano, un giorno finiranno. Noi
318

32.10 Page 320

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saremo vittoriosi nelle battaglie contro
il male, contro il peccato e le tentazioni,
perfino contro la morte, come hai fatto tu!
La nostra vita testimoni la tua Pasqua.
Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Seconda Stazione: I DISCEPOLI GUARDANO
MERAVIGLIATI LA TOMBA VUOTA
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: “Il discepolo che era giunto per
primo al sepolcro entrò, vide e credette”
(Gv 20,8).
La tomba vuota è il grembo della nostra
fede, il vuoto che Gesù trasformò in
pienezza, il buio che Cristo trasformò in
luce eterna, il silenzio che Dio trasformò
in Bella Notizia!
La Maddalena e i discepoli si fermano
a guardare pieni di meraviglia: tra poco
319

33 Pages 321-330

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33.1 Page 321

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saranno scossi da una verità bella e
sconvolgente!
Preghiera: O Pienezza che riempie ogni
forma di vuoto, illumina le nostre menti
e i nostri cuori cosicché possiamo
identificare il messaggio che promana
da questo vuoto. Fa’ che possiamo
conoscere ciò che è permanente e
ciò che è effimero: aiutaci a capire la
differenza fra queste due realtà, affinché
possiamo scorgere la luce che promana
dalla tua tomba vuota e vivere come
gente rinnovata dalla pasqua di Gesù.
Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Terza Stazione: GESÙ APPARE A MARIA
MADDALENA
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Gesù le disse: «Maria!». Ella si
320

33.2 Page 322

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voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!»
(Gv 20,16).
Il silenzio della tomba è infranto, una
voce risuona: “Maria”. Colui che Lei
credeva fosse un giardiniere, era il suo
Maestro! Maria non era stata pronta ad
identificare il suo amato Maestro!
Preghiera: O Maestro, nostro Amore divino,
fa’ che la preoccupazione per la nostra vita
non ci renda ciechi, impedendoci di vedere
la tua presenza. Fa’ che possiamo ammirare
sempre la tua magnificenza e benevolenza,
e così sentirci rafforzati e sostenuti nei
tempi di crisi. Dacci occhi per vederti
presente in ogni momento della nostra vita,
in modo che abbiamo il coraggio e la fiducia
di vivere come gente pasquale. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Quarta Stazione: GESÙ CAMMINA CON I
DISCEPOLI VERSO EMMAUS
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
321

33.3 Page 323

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Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Mentre conversavano e
discutevano insieme, Gesù in persona si
avvicinò e camminava con loro (Lc 24,15).
I discepoli avevano uno spirito e un
cuore affranto, avevano perso tutte le
speranze, camminavano come delle
salme, tornavano a casa e alle loro
vecchie faccende domestiche quotidiane.
Gesù cammina con loro con una
compassione sublime.
Preghiera: O Signore dei pellegrini,
quando le nostre speranze vanno in
frantumi e i nostri sogni svaniscono, fa’
che non dimentichiamo che tu cammini
accanto a noi. Fa’ che le nostre frustrazioni
e i nostri dubbi vengano fugati dal tuo
bastone da pastore. Fa’ che sentiamo la
tua mano sulle nostre spalle, per trovare
la forza di andare avanti e vivere la nostra
vita in un perenne clima pasquale. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
322

33.4 Page 324

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Quinta Stazione: GESÙ SI MANIFESTA
NELLO SPEZZARE DEL PANE
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Quando fu a tavola con loro,
prese il pane, recitò la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono
loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli
sparì dalla loro vista (Lc 24,30-31).
Resta con noi! Invitarono il compagno di
viaggio senza sapere che cosa sarebbe
capitato. Fu quello il momento in cui
crearono per sé l’opportunità di ricevere
una benedizione sovrabbondante. Lo
spezzare del pane rivelò il loro maestro
e amico, che non li avrebbe mai più
abbandonati.
Preghiera: O Signore, le tue parole giungono
al nostro cuore, le sentiamo bruciare
dentro di noi. Esse ci preparano a ricevere
il tuo Pane che dà la vita. Il tuo amore ci
ispiri a credere che tu stai sempre con
noi, nei nostri fratelli e nelle sorelle, negli
amici e nei vicini di casa, specialmente
323

33.5 Page 325

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in coloro che sono in difficoltà. In questo
modo noi saremo identificati come
“creature pasquali”. Amen
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Sesta Stazione: GESÙ APPARE AI
DISCEPOLI NEL CENACOLO
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: La sera di quel giorno, il primo
della settimana, mentre erano chiuse
le porte del luogo dove si trovavano i
discepoli per timore dei Giudei, venne
Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a
voi!» (Gv 20,19).
La paura e lo smarrimento avevano
spinto i discepoli a rinchiudersi in una
sala. Erano spaventati, convinti che tutti
i loro sogni fossero svaniti con la morte
di Gesù. Ma ora Gesù sta lì, in piedi in
mezzo a loro; la sua parola annuncia
324

33.6 Page 326

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e trasmette la pace, rigenera la vita e
comunica l’amore.
Preghiera: O Signore, Figlio del Dio vivente,
ispira in noi la fiducia che tutto ciò che
accade è noto a te, nostro Maestro. Ricordaci
che il Padre ha un disegno su ogni uomo e
che tutto concorre perché esso si compia.
Donaci la grazia di trovare nella tua parola
la luce per vincere ogni ostacolo e nulla ci
separerà dalla tua Pasqua, perché tu sei il
Signore risorto. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Settima Stazione: GESÙ DÀ IL MINISTERO
DELLA RICONCILIAZIONE
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: A coloro a cui perdonerete i
peccati, saranno perdonati; a coloro a cui
non perdonerete, non saranno perdonati
(Gv 20:23).
325

33.7 Page 327

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La riconciliazione degli uomini con il
Padre e degli uomini fra loro è stata la
ragione principale della venuta del Figlio
dell’Uomo tra noi. Con la sua morte Egli
ha riconciliato l’umanità con il Padre, ma
poi, per far giungere a tutti il suo dono,
Egli ha affidato agli apostoli il ministero
della riconciliazione.
Preghiera: O Signore, Perdono del Padre,
svelaci il Suo amore misericordioso che
perdona ogni giorno, dopo ogni caduta.
Fa’ che non ci perdiamo mai di coraggio,
ma che ci sforziamo continuamente
di vivere una vita più degna di questo
amore paterno. Fa’ che riconosciamo il
sacramento della riconciliazione come
un potente mezzo per trasformare la
nostra vita in un canto di gioia pasquale.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Ottava Stazione: GESÙ RAFFORZA LA FEDE
DI TOMMASO
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
326

33.8 Page 328

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Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Otto giorni dopo i discepoli erano
di nuovo in casa e c’era con loro anche
Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse,
stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». (Gv
20,26)
L’animo di Tommaso era assalito da
dubbi e perplessità, era alla ricerca di
evidenze per trovare la certezza che
era già nel cuore degli altri apostoli.
Giunse anche per lui l’ora dell’incontro
personale con il Maestro e il suo spirito
trovò la luce. La sua testimonianza ci
ricorda che rafforzarsi nella fede è una
responsabilità da non disattendere;
lo Spirito assiste chi vi si impegna
sinceramente.
Preghiera: O Signore, Verità risorta,
illumina le nostre menti, perché siamo
umili nell’accettare i piani di Dio. La tua
luce ci faccia scorgere anche i più piccoli
segni della tua presenza nelle varie
situazioni della nostra vita. Fa’ che non
dubitiamo mai che tu ci accompagni e
rendici capaci di andare incontro agli
altri come “persone pasquali”. Amen.
327

33.9 Page 329

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Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Nona Stazione: GESÙ APPARE AL MARE DI
TIBERIADE
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Dopo questi fatti, Gesù si
manifestò di nuovo ai discepoli sul mare
di Tiberiade (Gv 21,1).
I discepoli intendevano ritornare alla
loro vecchia vita, non avendo alcuna
speranza di veder sorgere un’alba nuova.
Gesù arriva sulla spiaggia della loro vita
e li invita ancora una volta a prendere il
largo e gettare la rete per pescare. Allora
incominciano a capire, molto più di
quanto non vedano i loro occhi!
Preghiera: O Signore, la tua luce illumina
la nostra comprensione della realtà
e ci sfida ad andare oltre gli aspetti
esteriori. Tu ci fai cogliere che ogni cosa
328

33.10 Page 330

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obbedisce alla volontà del Padre e ci hai
dato il tuo esempio, perché imparassimo
a sottometterci ad essa. Solo così saremo
tuoi seguaci, o Signore risorto. Amen
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Decima Stazione: GESÙ AFFIDA A PIETRO
LA GUIDA DELLA SUA CHIESA
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Quand’ebbero mangiato, Gesù
disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di
Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli
rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che
ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei
agnelli» (Gv 21,15).
Gesù chiese tre volte a Pietro “Mi ami?”
Non la domanda soltanto, ma soprattutto
la ripetizione addolorò Pietro, fin nel
profondo del cuore. Era angosciato
mentre rispondeva: “Signore, tu sai
329

34 Pages 331-340

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34.1 Page 331

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quanto ti amo”. Come risposta, però,
Gesù lo fece pastore principale del suo
gregge!
Preghiera: O Gesù, Agnello immolato
diventato nostro Pastore, riempici di
un amore profondo verso il Successore
di Pietro, cui hai affidato il tuo gregge.
Egli custodisca nella fede tutti i tuoi
discepoli, perché formino l’unico popolo
nato dalla tua Pasqua e crescano
nell’unità. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Undicesima Stazione: GESÙ AFFIDA LA
MISSIONE AGLI APOSTOLI
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Gli undici discepoli andarono
in Galilea, sul monte che Gesù aveva
loro indicato. Quando lo videro, si
prostrarono. Alcuni però dubitavano.
330

34.2 Page 332

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Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è
stato dato ogni potere in cielo e sulla
terra. Andate dunque e fate discepoli
tutti i popoli, battezzandoli nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro a osservare tutto ciò
che vi ho comandato. Ed ecco, io sono
con voi tutti i giorni, fino alla fine del
mondo». (Mt 28,16-20)
“Andate e proclamate, siate miei
testimoni fino agli estremi confini della
terra”. Fu questa la missione che Gesù
conferì agli apostoli ancora titubanti
dopo la sua risurrezione. Essi partirono
con passo incerto, ma tornarono
rinvigoriti da Cristo Luce!
Preghiera: O Luce che splendi nei momenti
bui della vita, fa’ che siamo sempre
attenti alla tua voce che ci chiama,
perché possiamo andare e proclamare
con la parola e con i fatti, attraverso i
nostri pensieri e le nostre parole, ma
anche attraverso la nostra vita di “popolo
pasquale”, che tu sei il Signore della
storia. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
331

34.3 Page 333

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Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Dodicesima Stazione: GESÙ ASCENDE AL
PADRE
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Mentre lo guardavano, Gesù fu
elevato in alto e una nube lo sottrasse ai
loro occhi (Atti 1,9).
Gli apostoli rimasero a guardare
attentamente il cielo, da dove Gesù, Luce
del mondo, era venuto. Il Cristo ritornava
al Padre non per allontanarsi da noi, che lo
avevamo abbandonato mentre Egli dava
la sua vita per noi, ma per precederci nella
casa in cui ci attende e orientare il nostro
cammino attirandoci a sé.
Preghiera: O Luce Divina, ritorni al Padre
tuo per indicarci la strada e prepararci il
luogo dove dimoreremo eternamente. Fa’
che la tua luce illumini le nostre strade,
in modo che possiamo percorrerle senza
smarrirci. Così potremo dire con fiducia,
332

34.4 Page 334

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lungo il cammino, che siamo per sempre
il popolo pasquale.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Tredicesima Stazione: I DISCEPOLI E MARIA
ATTENDONO LO SPIRITO
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Tutti erano perseveranti e
concordi nella preghiera, insieme ad
alcune donne e a Maria, la madre di
Gesù, e ai fratelli di lui (Atti 1,14).
“Dovreste essere felici che me ne vada,
perché solamente quando me ne andrò
il Padre mio vi manderà il Maestro che
vi istruirà, vi rafforzerà e vi illuminerà,
perché possiate scoprire la Verità”. Maria
tenne uniti e vicini a sé i discepoli di
Gesù, in Giovanni affidati alla sua cura
materna, in modo che potessero ricevere
lo Spirito di suo Figlio.
333

34.5 Page 335

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Preghiera: O Sapienza che illumini il mondo,
insegnaci a riconoscere la voce dello
Spirito Santo che ci suggerisce l’opera
da compiere a gloria del Padre. Fa’ che il
tuo Spirito riempia i nostri cuori, affinché
possiamo presentarci in ogni momento
come “popolo pasquale”. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Quattordicesima Stazione: GESÙ MANDA LO
SPIRITO PROMESSO
Guida: Ti adoriamo, Cristo Risorto, e ti
benediciamo.
Tutti: Perché con la tua Risurrezione hai
dato vita al mondo.
Scrittura: Apparvero loro lingue come di
fuoco, che si dividevano e si posarono su
ciascuno di loro, e tutti furono colmati di
Spirito Santo e cominciarono a parlare in
altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava
loro il potere di esprimersi (Atti 2,3-4).
Furono trasformati, avvolti dal Fuoco, e
lasciavano tutti stupiti, perché avevano
334

34.6 Page 336

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delle capacità straordinarie. Gli apostoli
erano pieni di Dio: lo Spirito si era
impadronito di loro!
Preghiera: O Spirito del Dio vivente, dono
del Signore Risorto, illumina i nostri
cuori e le nostre menti, affinché ogni
giorno la nostra vita possa riflettere la
luce del Risorto e riempire i nostri fratelli
e le nostre sorelle di una vita che dà
speranza. La tua presenza nelle nostre
anime ci faccia risplendenti nei nostri
esempi e ci manifesti al mondo come
popolo pasquale. Amen.
Padre nostro e Gloria al Padre.
Guida: Rallegrati, o Vergine, Madre di Dio.
Tutti: Perché il Signore è veramente
risorto, Alleluia.
Preghiamo secondo le intenzioni del Santo
Padre:
Padre nostro, Ave Maria, Gloria
Preghiera finale: Salvatore Risorto,
nostra luce e nostra speranza, illumina
i nostri cuori e le nostre anime, affinché
possiamo camminare per sempre nella
tua luce, ispirati dalla tua Nuova Vita,
ed essere per sempre il popolo della
335

34.7 Page 337

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Pasqua che sfida il mondo, specialmente
i giovani, a camminare verso una
speranza infallibile. Tu che vivi e regni
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
NOVENA DI PENTECOSTE
Canto di inizio
Oppure il «Veni Sancte Spiritus»
336

34.8 Page 338

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Saluto liturgico
C La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l’amore di Dio Padre e la comunione
dello Spirito Santo sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
Orazione
C Preghiamo. O Dio, che nella Pentecoste hai
dato prodigiosamente inizio alla tua Chiesa:
effondi il tuo Spirito nei nostri cuori, e
rinnovati nel tuo amore vivremo nella verità
e nell’amore. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Primo giorno: Lo Spirito Creatore
Lettura: Gn 1,1-2; 2,5-9
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra
era informe e deserta e le tenebre ricoprivano
l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e
il cielo nessun cespuglio campestre era sulla
terra, nessuna erba campestre era spuntata,
perché il Signore Dio non aveva fatto piovere
sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il
suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla
terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore
337

34.9 Page 339

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Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e
soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo
divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a
oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il
Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta
di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e
l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero
della conoscenza del bene e del male.
G È lo Spirito la fonte della vita. Noi la
riceviamo come dono d’amore. La
potenza dell’amore di Dio opera per noi le
meraviglie della creazione e si manifesta
soprattutto nella vita dell’uomo.
Preghiera dei fedeli
C Fratelli carissimi, preghiamo il Padre
che ci doni per mezzo di Cristo il
suo Santo Spirito, e diciamo: Padre,
donaci il tuo Spirito di amore.
T Padre, donaci il tuo Spirito di amore.
— Per la Chiesa del Dio vivo: perché,
rinnovata continuamente dallo Spirito
Santo, infiammi del suo amore il mondo
intero, preghiamo.
— Per tutte le iniziative che promuovono la
pace e la concordia fra i popoli: perché
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34.10 Page 340

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trovino in tutti una risposta generosa,
preghiamo.
— Per quanti sono oppressi da angustie e
difficoltà: perché siano sostenuti dal conforto
dello Spirito consolatore, preghiamo.
— Per noi qui riuniti nel nome del Signore:
perché si rinnovi nella nostra vita la grazia
del Battesimo e della Cresima, preghiamo.
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in attesa
dello Spirito Santo a compimento della
Pasqua perenne; scenda sempre su di essa il
tuo Spirito, perché illumini la mente dei fedeli
e tutti i rinati nel Battesimo siano nel mondo
testimoni e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Benedizione
Regina coeli
Secondo giorno: Lo Spirito di Cristo
Lettura: Rm 8,9-11
È lo Spirito di Dio che guida il Messia nella sua
missione di salvezza, lo dirige nel suo cammino
tra gli uomini e opera i segni prodigiosi.
339

35 Pages 341-350

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35.1 Page 341

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Voi però non siete sotto il dominio della carne,
ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di
Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di
Cristo, non gli appartiene. E se Cristo è in voi, il
vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo
spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo
Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti
abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai
morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Preghiera dei fedeli
C Con la voce dello Spirito che prega
in noi, presentiamo al Padre le
nostre intenzioni di preghiera.
T Manda il tuo Spirito, o Signore.
— Sulla Chiesa diffusa su tutta la terra:
perché sia rinnovata nell’amore e nella
missione, preghiamo.
— Sul mondo, che attende la liberazione dal
peccato: perché i cuori degli uomini si
aprano al dialogo e all’amore, preghiamo.
— Sui giovani, che aprono gli occhi
fiduciosi sulla vita: perché crescano
cristiani adulti e testimoni coraggiosi del
Vangelo, preghiamo.
— Sulla nostra comunità: perché cresca
nell’amore e sia testimone di Dio fra i
giovani, preghiamo.
340

35.2 Page 342

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C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Benedizione
Regina coeli
Terzo giorno: Lo Spirito di figli
Lettura: Gal 4,1-7
Lo Spirito ci introduce nella famiglia di
Dio. Soltanto lui può appagare, in modo
straordinario, la nostra sete di Dio, renderci
vicino e amico il volto di Dio, donarci la
sicurezza di una vita amata da un Amore eterno,
aprirci il cuore alla preghiera.
Dico ancora: per tutto il tempo che l’erede è
fanciullo, non è per nulla differente da uno
schiavo, benché sia padrone di tutto, ma
dipende da tutori e amministratori fino al
termine prestabilito dal padre. Così anche noi,
quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi
degli elementi del mondo. Ma quando venne
la pienezza del tempo, Dio mandò il suo
Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per
341

35.3 Page 343

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riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché
ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli
lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori
lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà!
Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e,
se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Preghiera dei fedeli
C Con la voce dello Spirito che prega
in noi, presentiamo al Padre le
nostre intenzioni di preghiera.
T Manda il tuo Spirito, o Signore.
— Lo Spirito Santo ci doni un linguaggio
semplice e autentico che sappia far
incontrare idee e pensieri diversi con la
ricerca della Verità. Preghiamo.
— Signore, che i doni dello Spirito Santo
emergano nella nostra vita, diventando
la forza che sostiene le nostre azioni.
Preghiamo.
— Manda il tuo Spirito Signore a rinnovare
la terra perché l’unica lingua parlata
e compresa da tutti i popoli possa
essere quella della pace e dell’amore.
Preghiamo.
— Lo Spirito Santo, il respiro di Dio,
sostenga la vita e la fede dei battezzati.
Preghiamo.
342

35.4 Page 344

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C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
Quarto giorno: Lo Spirito di risurrezione
Lettura: Rm 8,18-23
La nostra vita corre alla morte. E non siamo
capaci di fermarla, travolti dal male, dal peccato,
dall’egoismo. È lo Spirito, dono del Risorto, la
fonte in noi di una vita di risurrezione.
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo
presente non siano paragonabili alla gloria
343

35.5 Page 345

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futura che sarà rivelata in noi. L’ardente
aspettativa della creazione, infatti, è
protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla
caducità – non per sua volontà, ma per volontà
di colui che l’ha sottoposta – nella speranza
che anche la stessa creazione sarà liberata
dalla schiavitù della corruzione per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione
geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
Non solo, ma anche noi, che possediamo le
primizie dello Spirito, gemiamo interiormente
aspettando l’adozione a figli, la redenzione del
nostro corpo.
Preghiera dei fedeli
C Fratelli carissimi, preghiamo il Padre
che ci doni per mezzo di Cristo il
suo Santo Spirito, e diciamo: Padre,
donaci il tuo Spirito di amore.
T Padre, donaci il tuo Spirito di amore.
— Signore, soffia il tuo Spirito nel cuore
della Chiesa perché arda in essa l’amore
per la sua missione. Preghiamo.
— Perché lo Spirito Santo, il respiro di Dio,
sostenga la vita e la fede dei battezzati e
dei cresimandi. Preghiamo.
344

35.6 Page 346

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— Per i giovani: diventando adulti nella fede,
sappiano trasferire i doni dello Spirito Santo
nelle loro parole e azioni, per diventare
adulti anche nella vita. Preghiamo.
— Perché il tuo Spirito soffiando sulle
ingiustizie e sui dolori di questo nostro
mondo apra il cuore degli uomini al
cambiamento dell’amore per realizzare
un futuro migliore. Preghiamo.
C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
345

35.7 Page 347

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Quinto giorno: Lo Spirito di verità
Lettura: 1 Gv 1,5-10; 2,1-2
Abbiamo bisogno di verità per vivere, di sapere
da dove veniamo e dove andiamo. Col peccato la
soffochiamo. Il peccato è cecità, è menzogna. Il
Cristo è la verità: ci manifesta l’amore di Dio e ci
rivela il nostro peccato.
Questo è il messaggio che abbiamo udito da
lui e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in
lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo
in comunione con lui e camminiamo nelle
tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica
la verità. Ma se camminiamo nella luce, come
egli è nella luce, siamo in comunione gli uni
con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci
purifica da ogni peccato.
Se diciamo che siamo senza peccato,
inganniamo noi stessi e la verità non è in
noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che
è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci
purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non
abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo
e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché
non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato,
abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù
346

35.8 Page 348

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Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per
i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma
anche per quelli di tutto il mondo.
Preghiera dei fedeli
C Con la voce dello Spirito che prega
in noi, presentiamo al Padre le
nostre intenzioni di preghiera.
T Manda il tuo Spirito, o Signore.
— Signore, ti preghiamo per la Chiesa: si
lasci guidare dallo Spirito per essere
purificata e resa disponibile a vivere in
questo tempo di grazia la missione di
testimoniare il Vangelo.
— Signore, rendi tutti i credenti attenti alla
Parola che salva, e fedeli alla celebrazione
dei sacramenti che donano la grazia per
essere figli di Dio. Preghiamo.
— Signore, aiutati dallo Spirito, ogni
persona operi per realizzare un mondo
più giusto e fraterno. Preghiamo.
— Signore, donaci di fare comunione con
te e tra noi nell’ascolto dell’unica Parola
e nel condividere il Pane della vita.
Preghiamo.
C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
347

35.9 Page 349

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T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
Sesto giorno: Lo Spirito di testimonianza
Lettura: At 5,26-33
Lo Spirito, che opera in noi la salvezza, suscita
il bisogno di parlare, di annunciare agli altri
il dono ricevuto. La missione non è frutto del
nostro impegno, ma dono gratuito dello Spirito.
Allora il comandante uscì con gli inservienti e
li condusse via, ma senza violenza, per timore
di essere lapidati dal popolo. Li condussero e li
presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote
348

35.10 Page 350

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li interrogò dicendo: «Non vi avevamo
espressamente proibito di insegnare in questo
nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme
del vostro insegnamento e volete far ricadere
su di noi il sangue di quest’uomo». Rispose
allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna
obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei
nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete
ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha
innalzato alla sua destra come capo e salvatore,
per dare a Israele conversione e perdono dei
peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e
lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che
gli obbediscono». All’udire queste cose essi si
infuriarono e volevano metterli a morte.
Preghiera dei fedeli
C Fratelli carissimi, preghiamo il Padre
che ci doni per mezzo di Cristo il
suo Santo Spirito, e diciamo: Padre,
donaci il tuo Spirito di amore.
T Padre, donaci il tuo Spirito di amore.
— Rendi, Signore, tutti i popoli della terra
disponibili ad ascoltare, intendere e
lasciarsi trasformare dall’evangelo.
Preghiamo.
— Dona, Signore, alla voce di tutti i pastori
delle comunità cristiane la credibilità
349

36 Pages 351-360

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36.1 Page 351

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dell’amore per condurre tutti a te.
Preghiamo.
— Raduna, Signore, tutta la Chiesa in
un’unica invocazione del tuo nome, che la
manifesti come corpo tuo e segno di unità
di tutto il genere umano. Preghiamo.
— Avvia, Signore, i popoli del mondo lungo
sentieri di pace, di superamento dei
conflitti, di dialogo mite e generoso fra
diversi. Preghiamo.
C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
350

36.2 Page 352

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Settimo giorno: Lo Spirito di santità
Lettura: Gal 5,16-25
La giustizia e la santità non sono al termine di
un faticoso cammino di conquista dell’uomo, ma
sono il dono dello Spirito, i «frutti» dello Spirito.
È lo Spirito di Gesù che ci aiuta a scoprire
e a vivere la nuova legge della Montagna,
purificando i nostri cuori e donandoci la sua
forza.
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito
e non sarete portati a soddisfare il desiderio
della carne. La carne infatti ha desideri
contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri
contrari alla carne; queste cose si oppongono
a vicenda, sicché voi non fate quello che
vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non
siete sotto la Legge. Del resto sono ben note
le opere della carne: fornicazione, impurità,
dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie,
discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni,
invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.
Riguardo a queste cose vi preavviso, come già
ho detto: chi le compie non erediterà il regno
di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore,
gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà,
351

36.3 Page 353

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fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste
cose non c’è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso
la carne con le sue passioni e i suoi desideri.
Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo
anche secondo lo Spirito.
Preghiera dei fedeli
C Con la voce dello Spirito che prega
in noi, presentiamo al Padre le
nostre intenzioni di preghiera.
T Manda il tuo Spirito, o Signore.
— Lo Spirito Santo apra ogni persona
alla novità dell’evangelo per rendere
nuova ogni parola, ogni progetto, ogni
relazione. Insieme preghiamo.
— Lo Spirito Santo discenda su di noi
e ci conduca a vivere nel suo amore
ricostruendo la comunione e praticando
condivisione e solidarietà. Insieme
preghiamo.
— Lo Spirito Santo ispiri la parola del papa
e di tutti i vescovi perché indichino
ai fratelli la via verso Dio. Insieme
preghiamo.
— Lo Spirito Santo infiammi sempre
i giovani e li renda testimoni della
352

36.4 Page 354

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resurrezione del Signore. Insieme
preghiamo.
C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
Ottavo giorno: Lo Spirito della Chiesa
Lettura: At 2,1-4.14-24
Nata nel mistero della Pentecoste, la Chiesa
vive e cresce nello Spirito. Egli è lo Spirito
creatore, che edifica il corpo di Cristo; è il dono
messianico per eccellenza, che fa entrare l’uomo
353

36.5 Page 355

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in un nuovo e definitivo rapporto con Dio e
lo conforma a Cristo; conserva e alimenta la
comunione di salvezza tra gli uomini.
Mentre stava compiendosi il giorno della
Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello
stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo
un fragore, quasi un vento che si abbatte
impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano.
Apparvero loro lingue come di fuoco, che
si dividevano, e si posarono su ciascuno di
loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo
in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a
voce alta parlò a loro così: «Uomini di Giudea,
e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia
noto questo e fate attenzione alle mie parole.
Questi uomini non sono ubriachi, come voi
supponete: sono infatti le nove del mattino;
accade invece quello che fu detto per mezzo
del profeta Gioele:
Avverrà: negli ultimi giorni – dice Dio –
su tutti effonderò il mio Spirito;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno sogni.
E anche sui miei servi e sulle mie serve
354

36.6 Page 356

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in quei giorni effonderò il mio Spirito
ed essi profeteranno.
Farò prodigi lassù nel cielo
e segni quaggiù sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
Il sole si muterà in tenebra
e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e glorioso.
E avverrà:
chiunque invocherà il nome del Signore sarà
salvato.
Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù
di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso
di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni,
che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come
voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il
prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi,
per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete
ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo
dai dolori della morte, perché non era possibile
che questa lo tenesse in suo potere.
Preghiera dei fedeli
C Fratelli carissimi, preghiamo il Padre
che ci doni per mezzo di Cristo il
suo Santo Spirito, e diciamo: Padre,
donaci il tuo Spirito di amore.
355

36.7 Page 357

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T Padre, donaci il tuo Spirito di amore.
— Per la Chiesa, perché, animata dallo
Spirito Santo, renda testimonianza alla
verità. Preghiamo.
— Per tutti i popoli della terra, perché
si allontanino dalle strade dell’odio,
della violenza e della guerra, per poter
scoprire, insieme, la via della pace.
Preghiamo.
— Per ogni cristiano, perché si lasci guidare
dallo Spirito di verità per sconfiggere
il male, compiere il bene ed essere
“creatura nuova” in Cristo. Preghiamo.
— Per ciascuno di noi, perché si lasci
scuotere dal soffio soave dello Spirito
Santo, l’unico che, con il suo amore, può
dissipare ogni nostra paura. Preghiamo.
C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
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T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in noi le
sue meraviglie. Con Maria esaltiamo
e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
Nono giorno: Lo Spirito di unità
Lettura: 1 Cor 12,4-11
Nella molteplicità dei ministeri, nella diversità
dei carismi, nella pluralità delle situazioni non
è lo sforzo di potere dell’uomo, ma la forza
d’amore dello Spirito che riunisce nell’unità la
Chiesa, dando compimento alla preghiera di
Cristo.
Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo
Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo
è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno
solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno
è data una manifestazione particolare dello
Spirito per il bene comune: a uno infatti, per
mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di
sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito,
il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso
Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito,
il dono delle guarigioni; a uno il potere dei
357

36.9 Page 359

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miracoli; a un altro il dono della profezia;
a un altro il dono di discernere gli spiriti;
a un altro la varietà delle lingue; a un altro
l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste
cose le opera l’unico e medesimo Spirito,
distribuendole a ciascuno come vuole.
Preghiera dei fedeli
C Con la voce dello Spirito che prega
in noi, presentiamo al Padre le
nostre intenzioni di preghiera.
T Manda il tuo Spirito, o Signore.
— Vieni, Spirito di verità, a sostenere la
Chiesa nel tentativo di comprendere
sempre più l’evangelo. Noi ti preghiamo.
— Vieni, Spirito dell’amore, a sostenere la
Chiesa nella ricerca di una rinnovata
comunione e della piena unità. Noi ti
preghiamo.
— Vieni, Spirito della pace, a sostenere
i capi dei popoli nell’impegno per il
disarmo, per la lotta alla povertà. Noi ti
preghiamo.
— Vieni, Spirito d’intelligenza, a sostenere
gli scienziati nello scrutare i segreti
dell’universo custodendo insieme la
dignità della persona umana. Noi ti
preghiamo.
358

36.10 Page 360

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C Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli
adottivi, che ci fa esclamare:
T Padre nostro…
C Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in
attesa dello Spirito Santo a compimento
della Pasqua perenne; scenda sempre
su di essa il tuo Spirito, perché illumini
la mente dei fedeli e tutti i rinati nel
Battesimo siano nel mondo testimoni
e profeti. Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Benedizione
G Nello Spirito, il Signore compie in
noi le sue meraviglie. Con Maria
esaltiamo e invochiamo il suo nome.
Regina coeli
PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÀ
DI PENTECOSTE
La solennità di Pentecoste chiude il ciclo
pasquale. Gli Atti degli Apostoli ricordano il
tempo prolungato di preghiera della Chiesa
primitiva in attesa dello Spirito Santo. Ogni
comunità sottolinei questo tempo di invocazione
dello Spirito curando uno degli appuntamenti
della preghiera quotidiana.
359

37 Pages 361-370

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37.1 Page 361

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La preghiera può essere strutturata con lo
schema della liturgia delle ore: dopo la lettura
breve si può prolungare la riflessione con i testi
presi dal magistero e dalla vita di Don Bosco;
le intercessioni possono essere sostituite con la
preghiera suggerita.
Inno
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
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37.2 Page 362

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la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oppure
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto;
ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura riparo, nel pianto conforto.
0 luce beatissima,
invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza
nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
361

37.3 Page 363

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scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa, dona gioia eterna.
Oppure un altro canto di invocazione dello
Spirito
Primo giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA SAPIENZA
Dalla prima lettera ai Corinzi (2,6-10)
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di
sapienza, ma di una sapienza che non è di
questo mondo, né dei dominatori di questo
mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo
invece della sapienza di Dio, che è nel
mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha
stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo
l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non
avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma,
come sta scritto:
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio
udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
362

37.4 Page 364

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Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello
Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni
cosa, anche le profondità di Dio.
Dal Magistero della Chiesa
Nella prospettiva della solennità di Pentecoste,
verso cui ci sta avviando il periodo pasquale,
vogliamo insieme riflettere sui sette doni dello
Spirito Santo, che la Tradizione della Chiesa
ha costantemente proposto in base al testo
famoso di Isaia, riguardante lo «Spirito del
Signore» (cfr. Is 11,1-2).
Il primo e più alto di tali doni è la sapienza, la
quale è una luce che si riceve dall’Alto: è una
speciale partecipazione a quella conoscenza
misteriosa e somma, che è propria di Dio.
Leggiamo, infatti, nella Sacra Scrittura: «Pregai
e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne
in me lo spirito della sapienza. La preferii a
scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al
suo confronto» (Sap 7,7-8).
Questa superiore sapienza è la radice di una
conoscenza nuova, una conoscenza permeata
di carità, grazie alla quale l’anima acquista, per
così dire, dimestichezza con le cose divine e ne
prova gusto. San Tommaso parla appunto di
«un certo sapore di Dio» («Summa Theologiae»
363

37.5 Page 365

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II°-II°, q. 45, a. 2, ad 1), per cui il vero sapiente
non è semplicemente colui che sa le cose di
Dio, ma colui che le sperimenta e le vive.
La conoscenza sapienziale, inoltre, ci dà una
speciale capacità di giudicare delle cose
umane secondo il metro di Dio, nella luce di Dio.
Illuminato da questo dono, il cristiano sa vedere
dentro le realtà del mondo: nessuno meglio di lui
è in grado di apprezzare i valori autentici della
creazione, guardandoli con gli occhi stessi di Dio.
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 16 aprile 1989)
Nella vita di Don Bosco
Lo Spirito Santo, mediante il dono di Sapienza,
rafforza in noi la virtù della carità, ci immerge
in pieno nella storia della salvezza e ci dona
la capacità di lavorare in sintonia con Dio alla
salvezza degli altri. Ma qual è il cammino per
possedere il dono di Sapienza? Innanzitutto
bisogna essere docili all’azione dello Spirito
per riuscire a gustare Dio e la sua Parola,
sviluppando al massimo la virtù della carità.
Quando Don Bosco aveva solo nove anni, ebbe
un sogno che gli fece conoscere il programma
divino su di lui. Egli capì che doveva diventare
“capo dei birichini” per guidare tutti al bene.
Giovannino rispose a chi gli parlava che era
solo un fanciullo incapace. Ma chi gli parlava
364

37.6 Page 366

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soggiunse: “Io ti darò la Maestra, sotto la cui
disciplina puoi diventare sapiente e senza cui
ogni sapienza diviene stoltezza”.
Preghiamo
Signore, con te è la sapienza che conosce le
tue opere; essa sa che cosa ti è gradito.
Mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista
e mi affianchi nella mia fatica e io sappia che
cosa ti è gradito.
Essa mi guiderà con prudenza nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloriosa potenza.
Amen!
Secondo giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA FORTEZZA
Dalla lettera ai Romani (8,26-28)
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in
aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo
infatti come pregare in modo conveniente,
ma lo Spirito stesso intercede con gemiti
inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che
cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede
per i santi secondo i disegni di Dio.
Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al
bene, per quelli che amano Dio, per coloro che
sono stati chiamati secondo il suo disegno.
365

37.7 Page 367

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Dal Magistero della Chiesa
A Pentecoste, quando lo Spirito Santo si posò
su di loro, quegli uomini uscirono fuori senza
timore e incominciarono ad annunciare a tutti la
buona notizia di Cristo crocifisso e risorto. Non
avevano alcun timore, perché si sentivano nelle
mani del più forte. Sì, cari fratelli e sorelle, lo
Spirito di Dio, dove entra, scaccia la paura; ci fa
conoscere e sentire che siamo nelle mani di una
Onnipotenza d’amore: qualunque cosa accada,
il suo amore infinito non ci abbandona. Lo
dimostra la testimonianza dei martiri, il coraggio
dei confessori della fede, l’intrepido slancio
dei missionari, la franchezza dei predicatori,
l’esempio di tutti i santi, alcuni persino
adolescenti e bambini. Lo dimostra l’esistenza
stessa della Chiesa che, malgrado i limiti e le
colpe degli uomini, continua ad attraversare
l’oceano della storia, sospinta dal soffio di Dio e
animata dal suo fuoco purificatore. Con questa
fede e questa gioiosa speranza ripetiamo oggi,
per intercessione di Maria: “Manda il tuo Spirito,
Signore, a rinnovare la terra!”.
(Benedetto XVI, Omelia Pentecoste 2009)
Nella vita di Don Bosco
“Alcuni studenti s’erano messi a prendere
in giro Comollo –il santo amico di Giovanni
366

37.8 Page 368

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Bosco– e altri compagni. Vedendo quegli
innocenti maltrattati volli intervenire.
– Guai a voi, guai a chi fa ancora oltraggi a
costoro.
In quel momento uno dei più alti sfidandomi
diede due ceffoni al Comollo. In quel momento
io mi dimenticai di me stesso, ed eccitando in
me, non la ragione, ma la mia forza brutale,
non capitandomi tra le mani né sedia, né
bastone, strinsi tra le mani un ragazzo e di
lui mi valsi come bastone a percuotere gli
avversari. Quattro caddero a terra, gli altri
fuggirono gridando e domandando pietà”.
Tornata la calma il Comollo gli dirà: “La tua
forza mi spaventa; ma, credimi, Dio non te la
diede per massacrare i compagni. Egli vuole
che ci amiamo, ci perdoniamo, e che facciamo
del bene a quelli che ci fanno del male”. Molti
anni più tardi, mentre era provocato da due
persone, risponderà in modo molto diverso:
“La forza del sacerdote sta nella pazienza e nel
perdono”.
Preghiamo
Senza di Te, Signore, non v’è speranza
e senza speranza non v’è fortezza.
Tu sei fedele e la tua fedeltà mi viene incontro,
367

37.9 Page 369

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perché io ti possa trovare e conoscere.
Con te non vi è dubbio o scoraggiamento,
perché con Te, anche la difficoltà
si tramuta in tenacia e perseveranza,
in luce che penetra il buio della tribolazione
con la sublimità dell’incontro con te.
Terzo giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: L’INTELLETTO
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,25-27)
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora
presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo
che il Padre manderà nel mio nome, lui vi
insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che
io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come
la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il
vostro cuore e non abbia timore.
Dal Magistero della Chiesa
Sappiamo bene che la fede è adesione a Dio
nel chiaroscuro del mistero; essa è però anche
ricerca nel desiderio di conoscere più e meglio
la verità rivelata. Ora, tale spinta interiore ci
viene dallo Spirito, che con la fede concede
questo speciale dono di intelligenza e quasi di
intuizione della verità divina.
368

37.10 Page 370

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Mediante questo dono lo Spirito Santo, che
«scruta la profondità di Dio» (1 Cor 2,10),
comunica al credente una scintilla di una tale
capacità penetrativa, aprendogli il cuore alla
gioiosa percezione del disegno amoroso di
Dio. Si rinnova allora l’esperienza dei discepoli
di Emmaus, i quali, dopo aver riconosciuto il
Risorto nella frazione del pane, si dicevano
l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel
petto, mentre conversava con noi lungo il
cammino, quando ci spiegava le Scritture?» (Lc
24,32).
Questa intelligenza soprannaturale è data
non solo al singolo, ma anche alla comunità:
ai Pastori che, come successori degli apostoli,
sono eredi della specifica promessa loro fatta
da Cristo (cfr. Gv 14,26; 16,13), e ai fedeli i quali,
grazie all’«unzione» dello Spirito (cfr. 1 Gv 2,20
e 27), posseggono uno speciale «senso della
fede» che li guida nelle scelte concrete.
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 16 aprile 1989)
Nella vita di Don Bosco
Nessuno può mettere in dubbio che don
Bosco non si lascia mai sviare dalle apparenze
esterne, in qualunque forma esse si presentino,
ma direttamente va alla sostanza di tutto.
369

38 Pages 371-380

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38.1 Page 371

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Egli guarda tutto con l’occhio interiore che
permette la precisa valutazione della realtà
suprema. Don Bosco non nasconde che la sua
intelligenza è cresciuta attraverso uno sforzo
continuo e un impegno serio anche nelle
letture. Per esempio è lui che racconta della
scoperta del libro “L’Imitazione di Cristo” come
opportunità per operare un salto di qualità
nello sviluppo del dono dell’intelletto. Dirà: “È a
questo libro che sono debitore di tanta dottrina
e moralità”. In effetti l’autore dell’imitazione
di Cristo gli insegna a liberare il cuore dalle
curiosità intellettuali per mettersi alla scuola
del Maestro interiore, gli apre nuovi orizzonti
che la sua mente acuta contempla con amore.
E percepisce tutto il valore dell’illuminazione
dello Spirito Santo.
“Guidato dallo Spirito, gli fu più facile acquisire
le verità divine e sviluppare meglio il senso
delle cose di Dio allontanando ogni pericolo di
sviamento e di errore. Nella sua vita rifulse a
poco a poco l’umiltà, la rinuncia a fare sfoggio
della scienza dei dotti che egli possedeva, per
parlare agli umili, ai piccoli, agli ignoranti.
Se il dono di conoscenza gli permetteva
di vedere i suoi ragazzi nella luce di Dio, il
dono di intelligenza gli faceva contemplare i
fondamenti di una vera educazione cristiana:
370

38.2 Page 372

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portare tutti a una vera conoscenza di Dio.
Fu il dono di intelligenza che lo aprì a Cristo,
vero rivelatore del Padre, e che lo rese un vero
educatore cristiano. Quando scrisse la sua
Storia Sacra, nel Nuovo Testamento si sforzò
di presentare Gesù come modello da imitare, il
quale donandosi rivela l’amore del Padre ed è
tutto teso verso il Padre” (Mario Galizzi).
Preghiamo
Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti,
riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce consolatore, dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore, santo crisma
dell’anima.
Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto, fiamma ardente nel cuore,
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace,
la tua guida invincibile ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande
mistero
di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
Sia la gloria a Dio Padre al Figlio che è risorto
e allo Spirito consolatore nei secoli senza fine.
Amen.
371

38.3 Page 373

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Quarto giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA SCIENZA
Dalla prima lettera ai Corinzi (3,16-19)
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo
Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il
tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo
è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si
illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente
in questo mondo, si faccia stolto per diventare
sapiente; perché la sapienza di questo mondo
è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli
fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia.
Dalla prima lettera a Timoteo (6,3-5.20-21)
Se qualcuno insegna diversamente e non segue
le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la
dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato
dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un
maniaco di questioni oziose e discussioni inutili.
Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i
sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella
mente e privi della verità, che considerano la
religione come fonte di guadagno.
O Timoteo, custodisci ciò che ti è stato affidato;
evita le chiacchiere vuote e perverse e le
obiezioni della falsa scienza. Taluni, per averla
seguita, hanno deviato dalla fede.
372

38.4 Page 374

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Dal Magistero della Chiesa
Grazie alla scienza ci è dato di conoscere il
vero valore delle creature nel loro rapporto col
Creatore.
Sappiamo che l’uomo contemporaneo,
proprio in virtù dello sviluppo delle scienze,
è particolarmente esposto alla tentazione
di dare un’interpretazione naturalistica del
mondo: davanti alla multiforme ricchezza delle
cose, alla loro complessità, varietà e bellezza,
egli corre il rischio di assolutizzarle e quasi
divinizzarle fino a farne lo scopo supremo
della stessa sua vita.
Illuminato dal dono della scienza, l’uomo
scopre l’infinita distanza che separa le cose
dal Creatore, la loro intrinseca limitatezza,
l’insidia che esse possono costituire, allorché,
peccando, se ne fa cattivo uso. È una scoperta
che lo porta ad avvertire con rammarico la
sua miseria e lo spinge a volgersi con maggior
slancio e fiducia verso colui che, solo, può
appagare pienamente il bisogno di infinito che
lo assilla.
Questa è stata l’esperienza dei santi; ma in
modo del tutto singolare quest’esperienza
è stata vissuta dalla Madonna, la quale con
l’esempio del suo personale itinerario di fede
373

38.5 Page 375

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ci insegna a camminare «tra le vicende del
mondo, avendo fissi i cuori là dov’è la vera
gioia».
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 16 aprile 1989)
Nella vita di Don Bosco
Con il dono della scienza lo Spirito Santo viene
in aiuto alla nostra fede e ci dona la capacità
di capire, senza errore di sorta, qualsiasi
realtà del mondo fisico, umano e spirituale,
nella sua relazione con Dio e di vedere ogni
cosa nella luce di Dio, Sommo Bene e fine
ultimo di tutte le cose. Ora, tra queste realtà
esistenti e visibili, si trova soprattutto ogni
persona umana. Troppi contemplano le
bellezze naturali: i monti, i mari, il cielo, ecc.
e con entusiasmo esclamano: “Veramente
Dio esiste!”. Ma è forse possibile dire questo
con convinzione, quando milioni di esseri
umani sono affamati o soggetti agli altri come
schiavi? L’uomo non è forse la creatura più
importante della creazione? Dice il Salmista:
“Quando contemplo il cielo opera delle tue dita,
la luna e le stelle che hai fissate, (mi chiedo:)
che cos’è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio
dell’uomo perché te ne curi? (e sento che
debbo rispondere:) Eppure lo hai fatto poco
meno di un Dio, di gloria e onore lo hai onorato,
374

38.6 Page 376

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gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi” (Sal 8,4.6-7).
(Mario Galizzi)
Il dono della scienza è il dono attraverso il
quale siamo particolarmente aiutati dallo
Spirito Santo a conoscere la realtà creata e le
persone nella luce di Dio. Quando il dono della
scienza non è sviluppato, a causa della pigrizia
o del disimpegno, facilmente le creature
sono motivo di tentazione, di distrazione, di
deformazione. Ma quando le cose sono viste
nella luce di Dio, cioè con il dono della scienza,
esse annunciano il Signore, lo rivelano, sono il
segno della sua gloria.
La scienza di don Bosco si è sviluppata in
questi termini. Egli ha amato molto i suoi
giovani: ”Miei cari giovani, diceva loro,
difficilmente potrete trovare chi più di me
vi ami in Gesù Cristo, e chi più desideri la
vostra felicità”; e ai suoi salesiani amava
ripetere: “Studia di farti amare”. Questo amore
permette a don Bosco di conoscere meglio: chi
ama capisce prima e capisce di più. Questa
“scienza” è, inoltre, la radice dell’ottimismo di
don Bosco.
Preghiamo
Rit. Sei Tu, Signore, il mio unico bene.
375

38.7 Page 377

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— Signore, la tua Scienza custodisca in me
la speranza che sorpassa ogni desiderio.
In mezzo ai cambiamenti di questo
mondo fa che la mia anima rimanga
sempre ancorata a Te. Rit.
— Signore, accendi nel mio cuore lo
Spirito della Scienza, perché mi aiuti a
meravigliarmi della bellezza della tua
creazione per conoscerti meglio e amarti
maggiormente. Rit.
— Signore con il dono della Scienza
accresci in me la grazia, per
comprendere le tue promesse e
annunciare così ai fratelli le meraviglie
del tuo Amore. Rit.
Vieni, o Spirito Santo, Santificatore
onnipotente, Dio d’amore.
Tu che hai ricolmato di grazie la Vergine Maria,
che hai prodigiosamente trasformato i cuori
degli Apostoli,
che hai infuso eroismo in tutti i tuoi martiri,
vieni a santificarci.
Illumina la nostra mente, fortifica la nostra
volontà,
purifica la nostra coscienza, infiamma il nostro
cuore,
e preservaci dalla sventura di resistere alle tue
ispirazioni. Amen.
376

38.8 Page 378

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Quinto giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: IL CONSIGLIO
Dalla prima lettera ai Corinzi (1Cor 2,9-13)
Come sta scritto:
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio
udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le
ha preparate per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello
Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa,
anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce
i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo
che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno
li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora,
noi non abbiamo ricevuto lo spirit del mondo,
ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio
ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con
parole non suggerite dalla sapienza umana,
bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose
spirituali in termini spirituali.
Dal Magistero della Chiesa
Il consiglio è dato al cristiano per illuminare
la coscienza nelle scelte morali, che la vita di
ogni giorno impone.
Un bisogno molto sentito in questo nostro
tempo, turbato da una diffusa incertezza
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38.9 Page 379

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circa i veri valori. Si avverte la necessità
di neutralizzare certi fattori distruttivi, che
facilmente si insinuano nello spirito umano,
quando è agitato dalle passioni, e di introdurvi
elementi sani e positivi.
Il dono del consiglio agisce come un soffio
nuovo nella coscienza, suggerendole ciò che
è lecito, ciò che s’addice, ciò che più conviene
all’anima (cfr. S. Bonaventurae, «Collationes
de septem donis Spiritus Sancti», VII, 5). La
coscienza diventa allora come l’«occhio sano»,
di cui parla il Vangelo (Mt 6,22), ed acquista
una sorta di nuova pupilla, grazie alla quale
le è possibile vedere meglio che cosa fare in
una determinata circostanza, fosse anche la
più intricata e difficile. Aiutato da questo dono,
il cristiano penetra nel vero senso dei valori
evangelici, in particolare di quelli espressi nel
discorso della montagna (cfr. Mt 5-7).
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 7 maggio 1989)
Nella vita di Don Bosco
Don Cafasso fu non solo per Don Bosco, ma per
tutti i sacerdoti e santi piemontesi del secolo
19°, il vero “Uomo del Consiglio”. Lo dimostra
il suo comportamento con Don Bosco, di cui
fu la grande guida spirituale. Don Bosco un
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38.10 Page 380

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giorno si presentò a Don Cafasso per dirgli
che desiderava farsi religioso e Don Cafasso
gli rispose con un “no!” secco e risoluto. Ma
Don Bosco ancora non ci vedeva chiaro, e Don
Cafasso gli disse che «la vocazione, perché
sia ben decisa ha bisogno di essere meglio
considerata davanti al Signore e maturata
nella preghiera», e lo mandò a fare gli Esercizi
Spirituali. Quando però tornò l’idea di farsi
religioso continuava e a Don Cafasso diceva:
“Voglio conoscere da lei la volontà di Dio”. Don
Cafasso gli rispose: “Andate a fare qualche
settimana di vacanza e io penserò a voi”.
Anche Don Cafasso aveva bisogno di pregare
per le persone che ricorrevano a lui. Non era
un “distributore automatico di consigli”. C’è
molto da imparare da lui.
Un giorno Don Bosco decise di strappargli
una risposta. Andò da lui e gli disse che aveva
già preparato il baule per andare in convento,
e Don Cafasso gli rispose di andare a disfarlo
e aggiunse: “Continuate la vostra opera tra i
giovani. Questa e non altra è la volontà di Dio”.
All’udire Don Cafasso, Don Bosco abbassò
sorridendo il capo: finalmente sapeva qual
era la volontà di Dio su di lui, finalmente capì
che anche il sogno avuto a nove anni, che
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39 Pages 381-390

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39.1 Page 381

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continuava a ripetersi, ma a cui stentava a
credere, proveniva davvero da un “consiglio
divino”. Da quel giorno fu tutto dei giovani e
divenne per i giovani “l’Uomo del Consiglio”.
Preghiamo
Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo;
sentiamo il peso delle nostre debolezze, ma
siamo tutti riuniti del tuo nome;
vieni a noi, assistici, vieni nei nostri cuori;
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci
tu il cammino da seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiesto.
Sii tu solo a suggerire e a guidare le nostre
decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio
suo, hai un nome santo e glorioso;
non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza;
non ci renda parziali l’umana simpatia, non ci
influenzino cariche e persone;
tienici stretti a te e in nulla ci distogliamo dalla
verità;
fa’ che riuniti nel tuo santo nome, sappiamo
contemperare bontà e fermezza insieme,
così da fare tutto in armonia con te,
nell’attesa che per il fedele compimento del
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39.2 Page 382

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dovere ci siano dati in futuro i premi eterni.
Amen.
Sesto giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA PIETÀ
Dalla seconda lettera a Timoteo (1,6-9)
Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in
te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio
infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza,
ma di forza, di carità e di prudenza. Non
vergognarti dunque di dare testimonianza al
Signore nostro, né di me, che sono in carcere
per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me
per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha
chiamati con una vocazione santa, non già
in base alle nostre opere, ma secondo il suo
progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data
in Cristo Gesù fin dall’eternità.
Dal Magistero della Chiesa
Con il dono della pietà lo Spirito guarisce il
nostro cuore da ogni forma di durezza e lo apre
alla tenerezza verso Dio e verso i fratelli. La
tenerezza, come atteggiamento sinceramente
filiale verso Dio, s’esprime nella preghiera.
L’esperienza della propria povertà esistenziale,
del vuoto che le cose terrene lasciano
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39.3 Page 383

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nell’anima, suscita nell’uomo il bisogno di
ricorrere a Dio per ottenere grazia, aiuto,
perdono. Il dono della pietà orienta ed alimenta
tale esigenza, arricchendola di sentimenti di
profonda fiducia verso Dio, sentito come Padre
provvido e buono. In questo senso scriveva
san Paolo: «Dio mandò il suo Figlio … perché
ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete
figli lo prova il fatto che Dio ha mandato nei
vostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida:
Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma
figlio …» (Gal 4,4-7; cfr. Rm 8,15) .
La tenerezza, come apertura autenticamente
fraterna verso il prossimo, si manifesta
nella mitezza. Col dono della pietà lo Spirito
infonde nel credente una nuova capacità di
amore verso i fratelli, rendendo il suo cuore in
qualche modo partecipe della mitezza stessa
del Cuore di Cristo. Il cristiano «pio» negli
altri vede sempre altrettanti figli dello stesso
Padre, chiamati a far parte della famiglia di
Dio che è la Chiesa. Egli perciò si sente spinto
a trattarli con la premura e l’amabilità proprie
di uno schietto rapporto fraterno. Il dono della
pietà, inoltre, estingue nel cuore quei focolai di
tensione e di divisione che sono l’amarezza, la
collera, l’impazienza, e vi alimenta sentimenti
di comprensione, di tolleranza, di perdono.
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39.4 Page 384

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Tale dono è, dunque, alla radice di quella
nuova comunità umana, che si basa sulla
civiltà dell’amore.
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 28 maggio 1989)
Nella vita di Don Bosco
Il dono della pietà è il sentimento profondo
di essere figli, è il gusto intimo di chi chiama
Dio “Padre”. La pietà è quindi alla base di
ogni autentica devozione, di ogni spiritualità,
di ogni preghiera cristiana. Sulla pietà di
Don Bosco abbiamo questa testimonianza:
“Semplice e pur incantevole era il suo
raccoglimento nella preghiera. Immobile e
ritto sulla persona, le mani giunte posate
sull’inginocchiatoio o appoggiate al petto, la
testa leggermente china, lo sguardo fisso, il
volto sorridente, non aveva nulla d’affettato;
ma chi lo vedeva, non poteva fare a meno di
sentirsi stimolato a pregare bene, scorgendogli
riflesso in fronte lo splendore della fede e
dell’amor di Dio”.
In don Bosco la pietà è stata anche una
forza educativa importante. Aveva capito
che la pietà era una forza per avvicinare
ogni giovane e ogni persona a Dio, fonte di
ogni felicità. In particolare nell’amare Gesù
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39.5 Page 385

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eucaristico e nel farlo amare, si può dire che
Don Bosco spese tutta la sua vita. “Ah, miei
cari, entrando in Chiesa fissate gli occhi nel
tabernacolo, ove sta Gesù Cristo. Benché non
lo vediate Egli è là! Ravvivate la vostra fede;
pensate che qui abita Colui, innanzi al quale
tremano tutte le legioni degli Angeli e tutte le
schiere dei Santi stanno colla fronte a terra”. “Il
Santo Tabernacolo, cioè Gesù Sacramentato, è
fonte di ogni benedizione e di ogni grazia”.
Don Albera, cresciuto alla sua scuola, ha
scritto ai salesiani: “Il Salesiano se non è
sodamente pio, non sarà mai atto all’ufficio
dell’educatore. Ma il miglior metodo per
insegnare la pietà è quello di darne l’esempio
… La grande malattia di molti addetti al
servizio di Dio è l’agitazione e il troppo ardore
con cui si occupano delle cose esteriori.
Quanto è difficile trattenere nei giusti limiti
la nostra attività! Adoperiamoci perché la
nostra pietà sia fervente. E chiamasi fervore
un desiderio ardente, una generosa volontà di
piacere a Dio in ogni cosa”.
Preghiamo
Vieni, Spirito Santo, nei nostri cuori
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Vieni, Spirito Santo,
384

39.6 Page 386

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e donaci per intercessione di Maria,
che ha saputo contemplare e raccogliere gli
eventi della vita di Cristo
e farne memoria operosa,
la grazia di leggere e rileggere le Scritture
per farne anche in noi memoria viva e operosa.
Donaci, Spirito Santo, di lasciarci nutrire da
questi eventi
e di riesprimerli nella nostra vita.
E donaci, Ti preghiamo, una grazia ancora più
grande:
quella di cogliere l’opera di Dio nella chiesa
visibile e operante nel mondo. Amen.
Settimo giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: IL TIMOR DI DIO
Dalla lettera ai Filippesi (2,12-16)
Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti,
non solo quando ero presente ma molto
più ora che sono lontano, dedicatevi alla
vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio
infatti che suscita in voi il volere e l’operare
secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto
senza mormorare e senza esitare, per essere
irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in
mezzo a una generazione malvagia e perversa.
In mezzo a loro voi risplendete come astri nel
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39.7 Page 387

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mondo, tenendo salda la parola di vita. Così
nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non
aver corso invano, né invano aver faticato.
Dal Magistero della Chiesa
La Sacra Scrittura afferma che «principio
della sapienza è il timore del Signore» (Sal
111[110],10; Pr 1,7). Ma di quale timore si tratta?
Non certo di quella «paura di Dio» che spinge
a rifuggire dal pensare e dal ricordarsi di lui,
come da qualcosa o da qualcuno che turba
e inquieta. Fu questo lo stato d’animo che,
secondo la Bibbia, spinse i nostri progenitori,
dopo il peccato, a «nascondersi dal Signore
Dio in mezzo agli alberi del giardino» (Gen
3,8); fu questo anche il sentimento del servo
infedele e malvagio della parabola evangelica,
che nascose sotterra il talento ricevuto (cfr.
Mt 25,18.26). Ma questo del timore-paura non è
il vero concetto del timore-dono dello Spirito.
Qui si tratta di cosa molto più nobile e alta:
è il sentimento sincero e trepido che l’uomo
prova di fronte alla «tremenda maiestas» di
Dio, specialmente quando riflette sulle proprie
infedeltà e sul pericolo di essere «trovato
scarso» (Dn 5,27) nell’eterno giudizio, a cui
nessuno può sfuggire. Il credente si presenta
e si pone davanti a Dio con lo «spirito contrito»
386

39.8 Page 388

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e col «cuore affranto» (cfr. Sal 51[50],19), ben
sapendo di dover attendere alla propria
salvezza «con timore e tremore» (Fil 2,12). Ciò,
tuttavia, non significa paura irrazionale, ma
senso di responsabilità e di fedeltà alla sua
legge.
È tutto questo insieme che lo Spirito Santo
assume ed eleva col dono del timore di Dio.
Esso non esclude, certo, la trepidazione
che scaturisce dalla consapevolezza delle
colpe commesse e dalla prospettiva dei
divini castighi, la addolcisce con la fede
nella misericordia divina e con la certezza
della sollecitudine paterna di Dio che vuole
l’eterna salvezza di ciascuno. Con questo dono,
tuttavia, lo Spirito Santo infonde nell’anima
soprattutto il timore filiale, che è sentimento
radicato nell’amore verso Dio: l’anima si
preoccupa allora di non recare dispiacere a
Dio, amato come Padre, di non offenderlo in
nulla, di «rimanere» e di crescere nella carità
(cfr. Gv 15,4-7).
(Giovanni Paolo II, Regina coeli, 11 giugno 1989)
Nella vita di Don Bosco
C’è un bellissimo episodio nella vita di
Giovannino Bosco che dipinge plasticamente
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39.9 Page 389

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il timore filiale. Aveva solo otto anni. La
mamma era assente, e lui ebbe l’idea di
prendere qualche cosa che era riposto in alto.
Non riuscendovi prese la sedia e vi salì sopra,
ma nell’atto urtò in un vaso pieno d’olio che
cadde per terra e si ruppe. Accorgendosi che
non avrebbe potuto tenere nascosta la cosa
alla mamma, pensò di diminuirle il dispiacere.
Prese un lungo ramoscello da una siepe, lo
ripulì ben bene e andò incontro alla mamma.
Non aveva paura del castigo, ma gli doleva di
aver dato un dispiacere a sua madre. Ebbene,
questo è il vero senso del timore filiale: evitare
ogni cosa che dia dispiacere alla persona
amata, e Dio è l’essere più amabile. Chi teme
davvero Dio non riesce più a distinguere tra
peccato veniale e peccato mortale perché
cerca sempre di evitare ogni atto anche il più
piccolo che non sia gradito a Dio, così colmo
di amore verso le sue creature. E il risultato
più evidente dell’amore filiale è un sentire
nascere in sé l’orrore al peccato, anche al
più piccolo peccato, perché entra in noi la
paura di perdere la nostra amicizia e intimità
con Dio. Dice un autore (Ambroise Gardeil,
Lo Spirito Santo nella vita cristiana, Milano:
Ancora, 1960, p. 29): «Perché temiamo Dio? Per
una ragione sola. Perché a causa della nostra
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39.10 Page 390

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debolezza e della fragilità umana, abbiamo
in noi il terribile potere di separarci da Dio.
Più che Dio, noi temiamo la nostra volontà,
facile preda degli inganni e delle seduzioni
del peccato. Insomma, temere Dio è la paura di
perdere Dio».
Preghiamo
Vieni Spirito Santo,
effondi su di noi la sorgente delle tue grazie
e suscita una nuova Pentecoste nella tua
Chiesa!
Scendi sui tuoi vescovi, sui sacerdoti,
sui religiosi e sulle religiose,
sui fedeli e su coloro che non credono,
sui peccatori più induriti e su ognuno di noi!
Scendi su tutti i popoli del mondo,
su tutte le razze e su ogni classe e categoria di
persone!
Scuotici con il tuo soffio divino,
purificaci da ogni peccato e liberaci da ogni
inganno e da ogni male!
Infiammaci con il tuo fuoco,
fa’ che bruciamo e ci consumiamo nel tuo amore!
Insegnaci a capire che Dio è tutto,
tutta la nostra felicità e la nostra gioia
e che solo in Lui è il nostro presente, il nostro
futuro e la nostra eternità.
389

40 Pages 391-400

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40.1 Page 391

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Vieni a noi Spirito Santo e trasformaci, salvaci,
riconciliaci, uniscici, consacraci!
Insegnaci ad essere totalmente di Cristo,
totalmente tuoi, totalmente di Dio!
Questo Te lo chiediamo per l’intercessione e
sotto la guida e la protezione
della Beata Vergine Maria, Madre di Gesù e
Madre nostra! Amen.
Ottavo giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA PACE
Dalla lettera agli Efesini (4,1-7)
Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi
esorto: comportatevi in maniera degna della
chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà,
dolcezza e magnanimità, sopportandovi
a vicenda nell’amore, avendo a cuore di
conservare l’unità dello spirito per mezzo
del vincolo della pace. Un solo corpo e un
solo spirito, come una sola è la speranza alla
quale siete stati chiamati, quella della vostra
vocazione; un solo Signore, una sola fede, un
solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti,
che è al di sopra di tutti, opera per mezzo
di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di
noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la
misura del dono di Cristo.
390

40.2 Page 392

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Dal Magistero della Chiesa
In ogni persona il desiderio di pace è
aspirazione essenziale e coincide, in certa
maniera, con il desiderio di una vita umana
piena, felice e ben realizzata. L’uomo è fatto per
la pace che è dono di Dio. «Beati gli operatori
di pace, perché saranno chiamati figli di Dio»
(Mt 5,9). Questa beatitudine «dice che la pace è
dono messianico e opera umana ad un tempo
… E’ pace con Dio, nel vivere secondo la sua
volontà. E’ pace interiore con se stessi, e pace
esteriore con il prossimo e con tutto il creato»
(ibid., 2 e 3). Sì, la pace è il bene per eccellenza
da invocare come dono di Dio e, al tempo
stesso, da costruire con ogni sforzo.
Ci possiamo chiedere: qual è il fondamento,
l’origine, la radice di questa pace? Come
possiamo sentire in noi la pace, malgrado i
problemi, le oscurità, le angosce? La risposta
ci viene (…) dal Vangelo di Luca: per Maria si
compiono, durante i giorni in cui «diede alla
luce il suo figlio primogenito» (Lc 2,7), tanti
avvenimenti imprevisti: non solo la nascita
del Figlio, ma prima il viaggio faticoso da
Nazareth a Betlemme, il non trovare posto
nell’alloggio, la ricerca di un rifugio di fortuna
nella notte; e poi il canto degli angeli, la visita
391

40.3 Page 393

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inaspettata dei pastori. In tutto ciò Maria non
si scompone, non si agita, non è sconvolta
da fatti più grandi di lei; semplicemente
considera, in silenzio, quanto accade, lo
custodisce nella sua memoria e nel suo cuore,
riflettendovi con calma e serenità. E’ questa la
pace interiore che vorremmo avere in mezzo
agli eventi a volte tumultuosi e confusi della
storia, eventi di cui spesso non cogliamo il
senso e che ci sconcertano.
(Benedetto XVI, Omelia 1 Gennaio 2013)
Nella vita di Don Bosco
Il conte di Camburzano, grande amico e
benefattore di Don Bosco, parlava spesso
e volentieri di lui e della sua opera, non
nascondendo l’ammirazione che provava
più per i doni soprannaturali di cui Dio lo
aveva arricchito che per la sua opera in
continua espansione. Un giorno a Nizza
Mare, raccontando di Don Bosco, aveva finito
per strappare sorrisi di compatimento. Una
signora, che più di tutti cercava di trascinare
nel ridicolo le affermazioni del conte, a un
certo punto disse: “Vorrei un po’ vedere se
questo reverendo sa dirmi come mi trovo in
coscienza”. La signora scrisse a Don Bosco. Il
conte unì una lettera.
392

40.4 Page 394

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La risposta puntuale di Don Bosco al conte
fu: «Dica a quella signora che, per avere la
pace, deve unirsi con suo marito, dal quale si
è separata». E alla dama sconosciuta scrisse:
«Potrà la S.V. starsene tranquilla quando avrà
rimediato alle sue confessioni, rifacendole
da venti anni addietro fino al presente, e avrà
messo riparo ai difetti commessi nel passato».
Come faceva Don Bosco a sapere quelle cose e
in quella maniera? La verità è che Dio scendeva
in quel modo in suo soccorso, chiamatovi di
prepotenza dalle manifestazioni di zelo, che non
lo rendevano secondo a nessuno, nelle battaglie
per il bene delle anime e il trionfo della Chiesa.
(Memorie Biografiche VI,29)
Preghiamo
Spirito di verità, che scruti le profondità di Dio,
memoria e profezia della Chiesa,
conduci l’umanità a riconoscere in Gesù di
Nazareth
il Signore della gloria, il Salvatore del mondo,
il supremo compimento della storia.
Vieni, Spirito di amore e di pace!
Spirito creatore, arcano artefice del Regno,
con la forza dei tuoi santi doni guida la Chiesa
a varcare con coraggio la soglia del nuovo
393

40.5 Page 395

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millennio,
per portare alle generazioni che verranno
la luce della Parola che salva.
Spirito di santità, soffio divino che muove il cosmo,
vieni e rinnova il volto della terra.
Suscita nei cristiani il desiderio dell’unità piena,
per essere efficacemente nel mondo segno e
strumento
dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il
genere umano.
Vieni, Spirito di amore e di pace!
Spirito di comunione, anima e sostegno della
Chiesa,
fa’ che la ricchezza di carismi e ministeri
contribuisca all’unità del Corpo di Cristo;
fa’ che laici, consacrati e ministri ordinati
concorrano insieme ad edificare l’unico Regno
di Dio.
Spirito di consolazione, sorgente inesauribile
di gioia e di pace,
suscita solidarietà verso chi è nel bisogno,
provvedi agli infermi il necessario conforto,
infondi in chi è provato fiducia e speranza,
ravviva in tutti l’impegno per un futuro
migliore.
Vieni, Spirito di amore e di pace!
394

40.6 Page 396

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Spirito di sapienza, che tocchi le menti e i cuori,
orienta il cammino della scienza e della tecnica
al servizio della vita, della giustizia, della pace.
Rendi fecondo il dialogo con chi appartiene ad
altre religioni,
fa’ che le diverse culture si aprano ai valori del
Vangelo.
Spirito di vita, per la cui opera il Verbo si è
fatto carne
nel seno della Vergine , donna del silenzio e
dell’ascolto,
rendici docili ai suggerimenti del tuo amore,
e pronti sempre ad accogliere i segni dei tempi
che Tu poni sulle vie della storia.
Vieni, Spirito d’amore e di pace!
A Te, Spirito d’amore,
con il Padre onnipotente e Figlio unigenito,
sia lode, onore e gloria
nei secoli senza fine. Amen
Nono giorno.
I DONI DELLO SPIRITO: LA GIOIA
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,5-8.22-23)
Ora però vado da colui che mi ha mandato
e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”.
Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha
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40.7 Page 397

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riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità:
è bene per voi che io me ne vada, perché, se
non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se
invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando
sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo
riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio.
(…) Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi
vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà
e nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
Quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità io vi dico: se chiederete
qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la
darà.
Dal Magistero della Chiesa
“Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace…”
(Gal 5, 22). Solo lo Spirito Santo dà la gioia
profonda, piena e durevole, a cui aspira ogni
cuore umano. L’uomo è un essere fatto per
la gioia, non per la tristezza. Lo ha ricordato
Paolo VI ai cristiani e a tutti gli uomini del
nostro tempo con l’esortazione apostolica
“Gaudete in Domino”. E la gioia vera è dono
dello Spirito Santo.
Paolo ci ha detto che la gioia è legata alla
carità (cf. Gal 5, 22). Essa non può quindi essere
un’esperienza egoistica, frutto di un amore
disordinato. La vera gioia include la giustizia
396

40.8 Page 398

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del regno di Dio, del quale dice San Paolo che
“è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”
(Rm 4, 17). Si tratta della giustizia evangelica,
consistente nella conformità alla volontà
di Dio, nell’obbedienza alle sue leggi, nella
personale amicizia con Lui. Fuori di questa
amicizia non c’è vera gioia.
Il Vangelo è un invito alla gioia e un’esperienza
di gioia vera e profonda. Così nell’Annunciazione,
Maria viene invitata alla gioia: “Rallegrati
(Khaire), piena di grazia” (Lc 1, 28). Nella
Visitazione, Elisabetta è piena di Spirito Santo
e di gioia, nella partecipazione naturale e
soprannaturale alla esultanza del figlio che è
ancora nel suo seno: “Il bambino ha esultato
di gioia nel mio grembo” (Lc 1, 44). Elisabetta
percepisce la gioia del figlio, e la manifesta, ma
è lo Spirito Santo che, secondo l’evangelista,
riempie ambedue di tale gioia. Maria, a sua volta
proprio allora sente sgorgare dal cuore il canto
di esultanza che esprime la gioia umile, limpida
e profonda che la riempie quasi in attuazione del
“Rallegrati” dell’Angelo: “Il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore” (Lc 1, 47).
Nelle pagine evangeliche riguardanti la vita
pubblica di Gesù, leggiamo che, a un certo
momento, egli stesso “esultò nello Spirito Santo”
397

40.9 Page 399

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(Lc 10, 21). Gesù esprime gioia e gratitudine
in una preghiera che celebra la benevolenza
del Padre: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore
del cielo e della terra, che hai nascosto queste
cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai
piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto”
(Lc 10, 21). In Gesù la gioia assume tutta la sua
forza nello slancio verso il Padre. Così è per le
gioie stimolate e sostenute dallo Spirito Santo
nella vita degli uomini: la loro carica di vitalità
segreta li orienta nel senso di un amore pieno
di gratitudine verso il Padre. Ogni vera gioia ha
come ultimo termine il Padre.
(Giovanni Paolo II, Udienza generale,
19 giugno 1991)
Nella vita di Don Bosco
“Dio è Dio della gioia”, pensava san Francesco
di Sales. Meglio ancora, in “Dio stesso tutto
è gioia, poiché tutto è dono”. Don Bosco, da
lucido educatore cristiano, fece della gioia
“elemento costitutivo del sistema [educativo],
inscindibile dallo studio, dal lavoro e dalla
pietà”, ”il frutto per eccellenza di una autentica
pratica della pedagogia salesiana”.
Bisogno basilare di vita, desiderio
intimamente sentito durante la giovinezza,
398

40.10 Page 400

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l’allegria è, per don Bosco, “risultato di
una valutazione cristiana della vita… Dalla
religione dell’amore, della salvezza, della
grazia, non può che scaturire la gioia, la
letizia, l’ottimismo fiducioso e positivo. Ed è
proprio per questo che a casa di don Bosco,
“l’allegria è fatta coincidere con la santità”,
come compare esplicitamente nella vita di
Domenico Savio e nelle altre vite scritte da
don Bosco: “il giovinetto – commenta don
Caviglia – che si sente in grazia di Dio prova
naturalmente la gioia”. Don Bosco sapeva che
i giovani tendono naturalmente all’allegria, e
hanno bisogno di divertimenti e giochi, ma
per lui la vera gioia soltanto c’è in colui nel
quale alberga la grazia.
Don Bosco, ovviamente, non era stato il primo
“ad avvertire il rapporto tra felicità e religione”.
(…) La sua convinzione personale secondo la
quale non c’era affatto contrasto tra servire Dio
e vita felice, si fondava nell’ intenso amore che
alimentava per i suoi giovani: perché li amava,
li voleva allegri adesso e nell’eternità, come
soleva ripetere. (…) Frutto e prova della carità
pastorale di don Bosco è un sistema educativo
che ha “l’allegria tra i fattori primi”. L’allegria
è per don Bosco “non solo ricreazione,
divertimento, ma autentica, insostituibile
399

41 Pages 401-410

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41.1 Page 401

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realtà pedagogica”, “il timbro particolare del
[suo] amore educativo”.
(Juan José Bartolomé, Note di Pastorale
Giovanile, marzo 2018)
Preghiamo
Signore, dammi la dose di umorismo
sufficiente
per trovare la felicità in questa vita
ed essere utile agli altri.
Sulle mie labbra ci sia sempre una canzone,
una poesia o una storia per distrarmi.
Insegnami a comprendere le sofferenze
e a non vedervi una maledizione.
Concedimi di avere buonsenso,
perché ne ho un gran bisogno.
Signore, concedimi la grazia,
in questo momento supremo di paura e
angoscia,
di ricorrere alla grande paura
e alla tremenda angoscia che hai sperimentato
sul Monte degli Ulivi
prima della tua Passione.
Fa’ che a forza di meditare sulla tua agonia
riceva la consolazione spirituale necessaria
per il bene della mia anima.
Concedimi, Signore, uno spirito abbandonato,
tranquillo, mite,
400

41.2 Page 402

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caritatevole, benevolo, dolce e misericordioso.
In tutte le mie azioni e le mie parole e in tutti i
miei pensieri sperimenti
il gusto del tuo Spirito santo e benedetto.
Dammi, Signore, una fede piena, una speranza
salda e un’ardente carità.
Che non ami nessuno contro la tua volontà,
ma tutto in funzione del tuo volere.
Circondami del tuo amore e del tuo favore.
401

41.3 Page 403

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41.4 Page 404

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9
IL TEMPO
ORDINARIO

41.5 Page 405

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41.6 Page 406

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NOVENA DON BOSCO
IN PREPARAZIONE ALLA FESTA
Guida: O Dio, vieni a salvarmi.
Tutti: Signore, vieni presto in mio aiuto.
Guida: Gloria al Padre e al Figlio e allo
Spirito Santo,
Tutti: come era nel principio, e ora e
sempre, nei secoli dei secoli Amen!
Primo giorno (22 gennaio)
Tema: Amore per Gesù
nel Santissimo Sacramento
O San Giovanni Bosco, per l’amore che portasti
a Gesù nel Santissimo Sacramento, e per lo zelo
con cui ne propagasti il culto, incoraggiando alla
partecipazione alla Santa Messa, alla Comunione
frequente e alla Visita quotidiana al Santissimo
Sacramento, prega per noi, affinché, ispirati dal
tuo esempio, possiamo crescere nell’amore per
la Santa Eucaristia e terminare i nostri giorni
rafforzati e confortati dal nutrimento del Cielo, il
Corpo e Sangue di Cristo.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia …. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri, portare i giovani ad
amare Cristo nell’Eucaristia.
405

41.7 Page 407

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Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere con un canto/inno adatto in onore di
San Giovanni Bosco, seguito dall’invocazione
“San Giovanni Bosco e Maria Aiuto dei Cristiani,
pregate per noi!”. Terminare con “Vi benedica
Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo!”
R/ Amen!
Secondo giorno (23 gennaio)
Tema: Devozione
alla nostra amatissima Madre
O San Giovanni Bosco, tu hai amato la Beata
Vergine Maria, Immacolata e Aiuto dei
Cristiani. Tu l’hai presa come tua Madre e
Guida, e sei diventato un ardente promotore
della devozione per Lei.
Prega per noi, affinché, ispirati dal tuo
esempio, possiamo crescere in un vero e
costante amore per la più dolce delle madri, e
possiamo ottenere la sua potente protezione in
vita e specialmente nell’ora della nostra morte.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia …. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri, portare i giovani ad
amare Maria nostro Aiuto.
406

41.8 Page 408

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Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Terzo giorno (24 gennaio)
Tema: Fedeltà alla Chiesa e al Papa
O San Giovanni Bosco, tu hai nutrito un amore
filiale per la Chiesa e per il Papa, e hai parlato
e scritto con coraggio in loro difesa.
Prega per noi, affinché, ispirati dal tuo
esempio, possiamo essere fedeli figli e figlie
della santa madre Chiesa, e allo stesso tempo
possiamo amare ed onorare il Santo Padre
come il Vicario di Cristo sulla terra.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia …. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri, portare i giovani ad
amare la Chiesa e il santo Padre.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Quarto giorno (25 gennaio)
Tema: amore per i giovani
O San Giovanni Bosco, tu sei diventato padre,
maestro e amico dei giovani per il grande
407

41.9 Page 409

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amore e il tuo personale sacrificio con cui hai
lavorato per la loro salvezza.
Prega per noi, affinché, ispirati dal tuo
esempio, possiamo anche noi amare questa
porzione del gregge di Dio con la stessa carità
pastorale di Cristo e accogliere ogni giovane
come se fosse il Signore Gesù in persona.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia…. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri, assistere e guidare i
giovani nella società di oggi.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Quinto giorno (26 gennaio)
Tema: Perseveranza dei Salesiani e delle
Figlie di Maria Ausiliatrice nella loro
vocazione
O San Giovanni Bosco, tu hai fondato la
Società Salesiana e l’Istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice per continuare ed estendere
l’opera a favore della gioventù.
Prega per tutti i membri di queste due famiglie
religiose, affinché, ispirate dal tuo esempio ed
imbevute del tuo spirito, possano essere fedeli
408

41.10 Page 410

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alla loro consacrazione religiosa e perseveranti
nel compimento della loro missione
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia…. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri figli e figlie delle tue
famiglie religiose, accompagnare ed aiutare i
giovani come tu ci hai insegnato.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Sesto giorno (27 gennaio)
Tema: I Salesiani Cooperatori e gli altri
membri della Famiglia Salesiana
O San Giovanni Bosco, tu hai fondato
l’Associazione dei Salesiani Cooperatori,
il seme della Famiglia Salesiana in tutto il
mondo, per assicurare la partecipazione più
ampia possibile all’opera caritativa in favore
dei giovani.
Prega per tutti i membri della Famiglia
Salesiana, affinché, ispirati dal tuo esempio e
legati a un solo spirito, possano condividere
generosamente e fedelmente la missione
salesiana, ed operare con zelo e con carità
educativa e pastorale.
409

42 Pages 411-420

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42.1 Page 411

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Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia…. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri membri della Famiglia
Salesiana, accompagnare ed educare i giovani
nella società di oggi.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Settimo giorno (28 gennaio)
Tema: I nostri Salesiani missionari
O San Giovanni Bosco, nel tuo amore ed
impegno per tutti i figli di Dio dispersi, tu hai
mandato i tuoi figli e le tue figlie nelle parti
più lontane del mondo, per portare loro la
conoscenza del Dio dell’amore e la luce del
Vangelo.
Prega per tutti i nostri missionari sacerdoti,
fratelli laici, suore e volontari, e prega anche
per noi, affinché, ispirati dal tuo esempio e nel
tuo spirito, possiamo essere uniti nel lavoro
e nella preghiera per guadagnare anime a
Cristo.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia…. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme ai Salesiani missionari in tutto il
410

42.2 Page 412

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mondo, portare anche i giovani non cristiani
ad amare Cristo.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
Ottavo giorno (29 gennaio)
Tema: Amore e salvaguardia della purezza
O San Giovanni Bosco, tu hai molto apprezzato
la virtù della purezza e hai fatto tutto il
possibile per alimentarla nei cuori dei giovani
e degli adulti.
Prega per noi, affinché, ispirati dal tuo
esempio, ossiamo nutrire questa virtù nei
nostri cuori e nelle nostre menti, e possiamo
difendere efficacemente i nostri giovani
da una cultura pervasa dalla perversione
sessuale e dalla violenza.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia…. [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme agli altri, portare i giovani ad amare la
purezza come tu e Cristo la amate.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
411

42.3 Page 413

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Nono giorno (30 gennaio)
Tema: Le nostre famiglie, i nostri amici, e le
persone nel bisogno
O San Giovanni Bosco, tu eri pieno di
compassione verso tutti coloro, specialmente
i giovani, che soffrivano per la malattia, la
povertà, la fame, l’ingiustizia e l’alienazione.
Prega per tutti coloro che sono nel bisogno, ed
anche per noi, affinché le benedizioni di Dio
e la protezione di Maria, Aiuto dei Cristiani,
possano essere su tutti noi, ci guariscano, ci
rafforzino, ci confortino.
Prega per le nostre famiglie, e specialmente
per i giovani, affinché possano mantenersi al
sicuro, nella grazia di Dio. Intercedi per noi in
vita e in morte, affinché possiamo cantare in
eterno la misericordia di Dio in paradiso.
Per la tua intercessione, Dio ci conceda la
grazia [pausa], in modo che noi possiamo,
insieme con gli altri, portare i giovani ad
amare e servire Cristo nei nostri parenti, amici,
e in quelli che sono nel bisogno.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…
Concludere come al primo giorno.
412

42.4 Page 414

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GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA
(2 febbraio – Presentazione del Signore)
Tu mi hai consacrato a Te
nel giorno del battesimo (Art. 24)
C Padre, tu sei il nostro Dio.
T Non abbiamo altro bene fuori di te.
C O Cristo, tu sei via, verità e vita.
T Sei stato portato al tempio da Maria e
Giuseppe
e offerto al Padre dall’anziano Simeone
che attendeva la tua venuta,
presenta al Padre anche noi, chiamati a
seguirti da vicino.
C Spirito, tu sei amore infinito.
T Donaci pienezza di cuore per vivere
la nostra consacrazione come offerta a
Dio gradita.
Atto penitenziale
— Signore Gesù, servo obbediente, che hai
compiuto fino all’ultimo la Volontà del
Padre e non ti sei sottratto alla morte di
croce, perdona le nostre intemperanze e
la ricerca di noi stessi.
— O Cristo, ricco di misericordia, che per
arricchire noi dei tuoi doni ti sei fatto
povero, perdona il ripiegamento sui beni
413

42.5 Page 415

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terreni che ci rende poco sensibili alle
sofferenze dei giovani.
— Signore, che sei venuto per esprimere
infinito amore, perdona la morbosità,
noncuranza, disattenzione, trascuratezza,
infedeltà che ostacola una piena
dedizione ai giovani.
Dalla lettera ai Romani (12,1-12)
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia
di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio
vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro
culto spirituale. Non conformatevi a questo
mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando
il vostro modo di pensare, per poter discernere
la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito
e perfetto.
Per la grazia che mi è stata data, io dico a
ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto
conviene, ma valutatevi in modo saggio e
giusto, ciascuno secondo la misura di fede
che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo
corpo abbiamo molte membra e queste
membra non hanno tutte la medesima
funzione, così anche noi, pur essendo molti,
siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno
per la sua parte, siamo membra gli uni degli
altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia
414

42.6 Page 416

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data a ciascuno di noi: chi ha il dono della
profezia la eserciti secondo ciò che detta la
fede; chi ha un ministero attenda al ministero;
chi insegna si dedichi all’insegnamento; chi
esorta si dedichi all’esortazione. Chi dona, lo
faccia con semplicità; chi presiede, presieda
con diligenza; chi fa opere di misericordia, le
compia con gioia.
La carità non sia ipocrita: detestate il male,
attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con
affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a
vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate
invece ferventi nello spirito; servite il Signore.
Siate lieti nella speranza, costanti nella
tribolazione, perseveranti nella preghiera.
C Eleviamo al Padre, che ci ha chiamati a
seguire il Cristo nella via stretta dei consigli
evangelici, la nostra fiduciosa preghiera.
G Ti preghiamo, o Signore,
T Aiutaci ad amare e a vivere i consigli
evangelici
della castità consacrata, della povertà e
dell’obbedienza,
come un dono divino.
G O Signore,
che nel Battesimo ci hai
consacrati al tuo servizio,
415

42.7 Page 417

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T donaci la forza dello Spirito Santo,
perché imitiamo fedelmente
la forma di vita che Gesù Cristo
abbracciò quando venne nel mondo
per fare la volontà del Padre.
C Cristo si è fatto obbediente
fino alla morte in Croce.
T O Signore, guidaci a leggere,
con l’aiuto delle Costituzioni, dei
superiori e della comunità,
i segni della tua volontà, aiutaci a viverla
pienamente nell’amore.
C Donaci la tua forza, o Signore,
T perché la nostra obbedienza sia sempre
un atto di libertà e di responsabilità, di
intelligenza,
e, insieme, un atto di fede viva.
C Cristo si è fatto povero per essere solidale
con gli ultimi e arricchirci della sua amicizia.
T Signore, concedi a noi di vivere questa
scelta nella gioia,
di porre la nostra fiducia nella
Provvidenza,
perché la nostra povertà sia sempre
un atto di amore verso te e verso il
prossimo.
C Tu che a Nazaret hai lavorato nell’umiltà,
416

42.8 Page 418

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T insegnaci a vivere la povertà con un
lavoro assiduo e sacrificato,
a condividere la sorte dei poveri e
testimoniare agli uomini d’oggi
uno stile di vita solidale, attento a chi è
in difficoltà.
C Il Cristo ha amato l’umanità di un amore
gratuito e ci ha accolti nella nostra
miseria donando la sua vita per noi.
T O Signore, noi crediamo che il celibato
evangelico per il regno di Dio
non è una nostra scelta, ma un dono
della tua grazia.
Con il tuo amore aiutaci a vivere con
pienezza la castità consacrata:
perché sia maturazione della nostra
persona,
crescita della capacità di apertura e
comunione con gli altri.
C Tu ci chiami al celibato per
il servizio dei giovani.
T La nostra risposta di fede sia generosa e
costante,
ci renda portatori del messaggio di
purezza liberatrice.
Accensione della candela al cero e rinnovazione
dei voti
417

42.9 Page 419

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Dio Padre, tu mi hai consacrato a te
nel giorno del Battesimo.
ln risposta all’amore del Signore Gesù, tuo
Figlio,
che mi chiama a seguirlo più da vicino,
e condotto dallo Spirito Santo che è luce e
forza,
io, in piena libertà, mi offro totalmente a te,
impegnandomi a donare tutte le mie forze
a quelli a cui mi hai mandato,
specialmente ai giovani più poveri,
a vivere nella Società Salesiana
in fraterna comunione di spirito e di azione,
e a partecipare in questo modo
alla vita e alla missione della tua Chiesa
Per questo, alla presenza dei miei fratelli,
rinnovo il voto di vivere obbediente, povero e
casto
secondo la via evangelica tracciata nelle
Costituzioni salesiane.
La tua grazia, Padre,
l’intercessione di Maria SS. Ausiliatrice,
di san Giuseppe, di san Francesco di Sales,
di san Giovanni Bosco
e i miei fratelli salesiani
mi assistano ogni giorno
e mi aiutino ad essere fedele. Amen.
Benedizione finale
418

42.10 Page 420

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DISPONIBILITÀ PER LA MISSIONE
(GIORNATA MISSIONARIA SALESIANA)
Formiamo una comunità di battezzati (…)
segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani
(Cost. 2)
C Rendiamo grazie a Cristo
Gesù, Signore nostro.
T Egli ci ha fatti degni di annunciare il suo
Vangelo.
C Lodiamo il suo nome grande,
T per essere un giorno partecipi
dell’eterno convito nel cielo.
Atto penitenziale
— Signore, che ti sei fatto tutto a tutti
per conquistare il cuore di ogni uomo,
perdona il nostro timore, che ci toglie la
libertà di andare incontro a tutti.
— O Cristo, mite e umile di cuore, perdona
la nostra presunzione, che ci fa essere
giudici severi di quanti incontriamo.
— Signore, che hai riscattato l’umanità
a prezzo della tua morte, perdona la
pigrizia che ci frena quando dovremmo
farci carico delle croci altrui.
Orazione
419

43 Pages 421-430

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43.1 Page 421

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C O Dio, che ci hai consacrati nel Battesimo
e ci hai eletti ad essere strumenti
privilegiati della grazia tra i giovani,
rendici fedeli nell’ascolto della tua parola,
perché sappiamo annunciarti con verità e
pienezza di vita.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 34,11-16)
Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io
stesso cercherò le mie pecore e le passerò in
rassegna. Come un pastore passa in rassegna
il suo gregge quando si trova in mezzo alle
sue pecore che erano state disperse, così
io passerò in rassegna le mie pecore e le
radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse
nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire
dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le
ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare
sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi
abitati della regione. Le condurrò in ottime
pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti
d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e
pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io
le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò
in cerca della pecora perduta e ricondurrò
all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e
420

43.2 Page 422

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curerò quella malata, avrò cura della grassa e
della forte; le pascerò con giustizia
Il Signore è il mio pastore
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi guida e rinfranca nel giusto cammino,
per amore del suo santo nome.
Se dovessi andare in valle oscura,
non potrò temere alcun male.
Perché, o Signore, tu con me sei sempre,
col bastone e il vincastro mi dai pace.
Per me tu prepari una mensa,
davanti agli occhi dei nemici.
Cospargi di olio il mio capo,
di gioia trabocca il mio calice.
Felicità e grazia mi saranno compagne
per tutti i giorni della vita.
Signore, abiterò nella tua casa
per la lunga distesa dei giorni.
Dal Vangelo secondo Luca (10,1–9)
Dopo questi fatti il Signore designò altri
settantadue e li inviò a due a due davanti a sé
421

43.3 Page 423

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in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono
pochi gli operai! Pregate dunque il signore
della messe, perché mandi operai nella sua
messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli
in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca,
né sandali e non fermatevi a salutare nessuno
lungo la strada. In qualunque casa entriate,
prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su
di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in
quella casa, mangiando e bevendo di quello
che hanno, perché chi lavora ha diritto alla
sua ricompensa. Non passate da una casa
all’altra. Quando entrerete in una città e vi
accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite
loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Lettera di Don Bosco a Don Lasagna
Mio caro don Lasagna,
Sono vari mesi in cui desiderava scriverti,
ma la mia vecchia e pigra mano mi ha fatto
differire questo piacere. Ma ora parmi che il
sole volga all’occaso, quindi giudico di lasciarti
alcuni pensieri scritti come testamento di colui
che ti ha sempre amato e ama.
422

43.4 Page 424

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Tu hai secondata la voce del Signore e ti sei
consacrato alle Missioni Cattoliche. L’hai
indovinata. Maria sarà tua guida fedele. Non
ti mancheranno difficoltà ed anche malignità
da parte del mondo, ma non darti pena. Maria
ti proteggerà. Noi vogliamo anime e non altro.
Ciò procura di far risuonare all’orecchio dei
nostri Confratelli. O Signore, dateci pur croci
e spine e persecuzioni di ogni genere, purché
possiamo salvare anime e fra le altre salvare la
nostra.
Si avvicina l’epoca dei nostri esercizi
d’America. Insisti sulla carità e dolcezza di san
Francesco di Sales che noi dobbiamo imitare:
sulla osservanza esatta delle nostre regole,
sulla lettura costante delle deliberazioni
capitolari, meditando attentamente i
regolamenti particolari delle case. Credimi,
o caro don Lasagna, io ho dovuto trattare
con certi nostri Confratelli che ignoravano
affatto queste nostre deliberazioni, ed altri che
non hanno mai letto queste parti di regole o
disciplina che riguardano i doveri ai medesimi
affidati.
Altra piaga ci va minacciando ed è la
dimenticanza o meglio la trascuranza delle
Rubriche del Breviario e del Messale. Io sono
423

43.5 Page 425

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persuaso che una muta di esercizi spirituali
porterebbe ottimi effetti se portasse il
Salesiano alla recita esatta della Messa e del
Breviario.
La cosa poi che ho caldamente raccomandata
a coloro, cui in questi giorni ho potuto scrivere,
è la coltura delle vocazioni, tanto dei Salesiani,
quanto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Studia, fa’ progetti, non badare a spese,
purché ottenga qualche prete alla Chiesa,
specialmente per le Missioni. Quando avrai
l’occasione di parlare o colle nostre Suore o coi
nostri Confratelli, loro dirai da parte mia che
con piacere ho ricevuto le loro lettere, i loro
saluti, e provai un piacere, anzi un efficace
conforto al mio cuore all’udire che tutti hanno
pregato e che continuano a pregare per me.
Maria benedice e protegge la nostra
Congregazione; l’aiuto del Cielo non mancherà:
gli operai aumentano, il fervore pare che
cresca, i mezzi materiali non abbondano, ma
sono sufficienti.
Dio ti benedica, o caro don Lasagna, e con te
benedica tutti i nostri figli e figlie, religiosi ed
allievi, e Maria ci guidi tutti con sicurezza per
la via del cielo.
424

43.6 Page 426

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La mia sanità stenta un poco, ma la tiro avanti.
Dio ci conservi tutti nella sua santa grazia.
Aff.mo amico, Sac. Gio. Bosco
Torino, 30 settembre 1885
Segno per esplicitare una rinnovata adesione
alla missione (consegna del crocifisso …)
Preghiera comune
C O Signore, con un’unica chiamata ci inviti
a seguirti nella consacrazione al Padre
e a lavorare nella tua opera:
T donaci il tuo Spirito,
perché con un’unica risposta d’amore
accettiamo di lasciare ogni cosa
e di lavorare con te nella costruzione del
Regno.
C Signore Gesù, tu hai compiuto nella
sofferenza la tua missione di salvezza:
T dona al nostro cuore forza e coraggio,
perché siamo tuoi testimoni coraggiosi nel
mondo d’oggi,
sappiamo accettare con gioia il dolore e la
sofferenza
che il lavoro apostolico comporta.
C Tu che hai compiuto la tua missione
nell’adesione perfetta alla volontà del Padre,
T mandaci lo Spirito d’amore
425

43.7 Page 427

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che ci introduca nell’intimità col Padre
per attingere da una profonda vita
interiore
la forza nei momenti di difficoltà
e il coraggio nel dolore e nella
sofferenza.
C Signore Gesù, Tu nella Chiesa ci
chiami a servire i giovani.
T Concedi che il nostro servizio apostolico
li aiuti a crescere nella fede e nell’amore,
perché diano il loro generoso apporto
alla crescita della Chiesa e alla
trasformazione cristiana del mondo.
C Preghiamo.
Donaci, o Signore, la tua forza,
perché siamo nel mondo
testimoni coraggiosi della tua Parola.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
NOVENA A MARIA AUSILIATRICE
1° giorno: Maria SS. Madre e
Ausiliatrice della Chiesa
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
La benedizione di Dio, che ha costituito
426

43.8 Page 428

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Maria madre, modello e aiuto della
sua Chiesa, sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Il ruolo di Maria nella storia della salvezza
e tutti i privilegi che Dio le ha concesso
sono collegati al mistero della sua
maternità: Madre del Redentore e Madre
di tutti i redenti. Paolo VI, a chiusura della
terza sessione del Concilio Vaticano II,
la proclamò solennemente «Madre della
Chiesa». Proprio perché Madre, essa è
anche Ausiliatrice della Chiesa, dei Pastori
e di tutti i cristiani; la Chiesa perciò la
invoca «con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice,
Soccorritrice, Mediatrice» (LG 62).
Quale apostolo del titolo di Ausiliatrice, essa
suscitò Don Bosco, che disse ai suoi figli:
«La Madonna vuole che la onoriamo sotto il
titolo di Maria Ausiliatrice» (MB 7,339).
In atteggiamento di ascolto e di preghiera,
vogliamo crescere nella consapevolezza di
questa prerogativa della Vergine, per affidarci
più fiduciosamente al suo materno aiuto.
C Preghiamo.
O Signore, che hai costituito la Vergine
Maria Madre della Chiesa e potente aiuto
427

43.9 Page 429

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dei cristiani, fa’ che, crescendo nella sua
conoscenza, siamo più disponibili alle
iniziative del suo amore. Tu che vivi nei
secoli.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
G Nell’Antico Testamento Dio ha suscitato
grandi figure di donne, nelle quali ha
voluto manifestare la sua bontà e la sua
potenza a salvezza del suo popolo. In
esse la Chiesa vede «tipi» o prefigurazioni
della Vergine SS. e della sua missione
nella storia della salvezza. Vediamo così
Giuditta e la sua vittoria su Oloferne.
L Dal Libro di Giuditta (13,11-15.17-20)
Giuditta gridò da lontano al corpo di guardia
delle porte: «Aprite, aprite subito la porta: è
con noi Dio, il nostro Dio, per esercitare ancora
la sua forza in Israele e la sua potenza contro i
nemici, come ha fatto oggi».
Appena gli uomini della sua città sentirono la
sua voce, corsero giù in fretta alla porta della
città e chiamarono gli anziani. Corsero tutti,
dal più piccolo al più grande, perché non si
428

43.10 Page 430

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aspettavano il suo arrivo; aprirono dunque la
porta, le accolsero dentro e, acceso il fuoco per
fare luce, si strinsero attorno a loro.
Giuditta disse loro a gran voce: «Lodate Dio,
lodatelo; lodate Dio, perché non ha allontanato
la sua misericordia dalla casa d’Israele, ma in
questa notte per mano mia ha colpito i nostri
nemici».
Allora tirò fuori la testa dalla bisaccia e la
mise in mostra dicendo loro: «Ecco la testa di
Oloferne, comandante supremo dell’esercito
assiro, ed ecco la cortina sotto la quale giaceva
ubriaco; il Signore l’ha colpito per mano di una
donna.
Tutto il popolo si stupì profondamente e tutti
si chinarono ad adorare Dio, esclamando in
coro: «Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai
annientato in questo giorno i nemici del tuo
popolo». Ozia a sua volta le disse: «Benedetta
sei tu, figlia,
davanti al Dio altissimo più di tutte le
donne che vivono sulla terra, e benedetto il
Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e
ti ha guidato a troncare la testa del capo dei
nostri nemici. Davvero il coraggio che ti ha
sostenuto non sarà dimenticato dagli uomini,
429

44 Pages 431-440

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44.1 Page 431

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che ricorderanno per sempre la potenza
di Dio. Dio compia per te queste cose a tua
perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in
riconoscimento della prontezza con cui hai
esposto la vita di fronte all’umiliazione della
nostra stirpe, e ti sei opposta alla nostra rovina,
comportandoti rettamente davanti al nostro
Dio». E tutto il popolo esclamò: «Amen! Amen!».
Cantico di Giuditta (Gdt 16,1-2a.13-15)
Rit. Tu gloria di Gerusalemme, tu onore del
nostro popolo.
«Intonate un inno al mio Dio con i tamburelli,
cantate al Signore con i cimbali,
écomponete per lui un salmo di lode;
esaltate e invocate il suo nome!
Poiché il Signore è il Dio che stronca le guerre.
Canterò al mio Dio un canto nuovo:
Signore, grande sei tu e glorioso,
mirabile nella potenza e invincibile.
Ti sia sottomessa ogni tua creatura:
perché tu hai detto e tutte le cose furono fatte,
hai mandato il tuo spirito e furono costruite,
nessuno resisterà alla tua voce.
I monti sulle loro basi sussulteranno insieme
con le acque,
430

44.2 Page 432

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davanti a te le rocce si scioglieranno come cera;
ma a coloro che ti temono tu sarai sempre
propizio.
Terza lettura
G La tradizione salesiana, sull’esempio
di Don Bosco, ha sempre propagato la
devozione alla Vergine e approfondito le
ragioni del titolo di Madre e Ausiliatrice
della Chiesa e dei cristiani. Ecco alcune
riflessioni di don Ángel Fernández Artime
nell’omelia nella Solennità di Pentecoste,
previo alla festa di Maria Ausiliatrice,
a Torino-Valdocco nel contesto del
bicentenario della nascita di Don Bosco.
L Dall’omelia di don Ángel Fernández
Artime nella Solennità di Pentecoste
Carissimi giovani, carissimi tutti, voi volete
vivere secondo lo Spirito di Gesù? Restate
sempre con Maria e quindi diventerete veri
discepoli missionari, mossi dallo Spirito.
Ripeto, Lei è la migliore garanzia per trovarci
con lo Spirito di Dio! Maria è la giovane
vergine dell’Annunciazione e la vergine-madre
che si trovava con gli apostoli nella Pentecoste.
Lei fu protagonista in questi due momenti
inediti nella storia dell’uomo e di tutta la
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44.3 Page 433

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creazione. L’Annunciazione e la Pentecoste
sono i due momenti eccezionali che diventano
pietre miliari senza le quali non possiamo
spiegare la storia dell’umanità; due momenti
solennissimi dove il vero protagonista centrale
è lo Spirito di Dio in persona, e con Lui, la
pienezza del Dio Trino e Uno; due momenti
che mettono in evidenza la vicinanza unica tra
lo Spirito Santo e Maria, la Madre di Gesù.
Nel primo evento, Lei partecipa, in certo qual
modo, di un’azione “creatrice” sorprendente.
Nel 1874, un contemporaneo di Don Bosco, il
Metropolita Philaret, di Mosca, ha espresso nel
sermone della festa dell’Annunciazione che: “Nei
giorni della creazione del mondo, quando Dio
pronunciò il suo vivificante e poderoso ‘Sia fatto’,
la parola del Creatore introdusse creature nel
mondo. Ma il giorno senza precedenti nella storia
del mondo, nel quale Maria pronunciò il suo breve
e obbediente ‘Sia fatto’, appena ho il coraggio
di dire ciò che è capitato, perché la parola della
creatura introdusse il Creatore nel mondo”.
Ecco, “appena [aveva lui] il coraggio di dire ciò che
è capitato”, perché fu un’azione sorprendente che
ha dato il via all’azione dello Spirito per compiere
la volontà del Padre, cioè, che il suo Figlio eterno
si sia fatto uomo. Senza quella disponibilità
432

44.4 Page 434

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all’azione dello Spirito la nostra storia non sarebbe
oggi la storia segnata dalla presenza del Figlio,
Gesù, il Signore Risorto che dà senso alla nostra
vita e che vogliamo seguire. Ecco, una giovane
donna, una ragazza, che si è lasciata non solo
guidare ma abitare dallo Spirito, ha cambiato
radicalmente la storia del mondo. Lei si è fatta
complice dello Spirito e così ha vissuto la sua vita.
Vedete, carissime e carissimi giovani, quanto
può essere potente un “Sì”, un “Sia fatto”.
Voi siete coraggiosi per natura, perché il
coraggio è proprio dei giovani e di quelli che
nel trascorrere degli anni conservano quella
gioventù nel profondo del cuore. Non abbiate
paura di dire “Sì” al Signore della Vita e
diventare complici, anche voi, dello Spirito del
Signore, e vedrete che la vostra vita, pur non
esente da difficoltà, diventa una vita che vale
la pena di essere vissuta.
L’altro evento nel quale Maria è presente in
modo significativo è la Pentecoste (…).
Lasciamoci prendere per mano da Lei.
Lasciamoci introdurre nel mistero della
preghiera intima ed efficace, aiutati da Lei.
Una volta, in un Regina Coeli, Papa Benedetto XVI
ha espresso con grande convinzione: “In qualsiasi
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44.5 Page 435

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parte dove i cristiani si radunano in preghiera con
Maria, il Signore dona il suo Spirito”.
Carissimi tutti, in un tempo dove in tante parti
del mondo sembra imbrunirsi l’orizzonte e
il futuro, e in tante famiglie e comunità tutto
sembra imbrogliato e manca il sorriso, il
piacere della vita vissuta insieme con tenerezza
e amore, in questo tempo, che non è molto
diverso ad altri del passato, noi possiamo essere
come quella donna giovane, quella ragazza
che è stata capace di cambiare il mondo e che,
una volta complice dello Spirito, ha aiutato i
discepoli a divenire anche loro altri complici.
Per questo Lei è Madre e Maestra.
Don Bosco lo ha capito molto bene. Mamma
Margherita ha saputo mostrare con il suo
esempio e la sua parola semplice come la
Madonna ci aiuta a essere aperti allo Spirito
che ci trasforma in coraggiosi discepoli
missionari di Gesù, il Signore.
(D. Ángel Fernández Artime, Pentecoste, 2015)
CANTO DEL MAGNIFICAT
ORAZIONE CONCLUSIVA
C Preghiamo.
O Dio, Padre di misericordia,
434

44.6 Page 436

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il tuo unico Figlio, morente sulla croce,
ha voluto che fosse Madre nostra la sua
stessa Madre,
la Vergine Maria:
fa’ che la tua Chiesa,
sostenuta dall’amore materno della Vergine,
esulti, come madre feconda,
per la santità dei suoi figli
e riunisca tutti i popoli del mondo
nell’unica famiglia dei credenti.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
2 ° giorno: La Vergine Ausiliatrice guida e
aiuto degli apostoli della gioventù
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Il Signore, che «con l’intervento materno di
Maria», ha suscitato san Giovanni Bosco per
la salvezza della gioventù, sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Don Bosco ha assicurato che la Vergine
Ausiliatrice benedice in modo speciale
quanti si occupano della gioventù (cf
MB 16,238). Come Gesù ebbe per i piccoli
manifestazioni di speciale compiacenza e
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44.7 Page 437

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tenerezza, così sono particolarmente per i
giovani le cure materne della Vergine. Per
questo, nello stesso momento in cui il Signore
volle illuminare Giovannino Bosco sulla
sua chiamata per la salvezza dei giovani, gli
disse anche: «Io ti darò la Maestra»; e Maria,
prendendo con bontà Giovannino per mano,
chiamò suoi figli i giovani del sogno profetico.
Come Don Bosco, anche noi, chiamati non
senza un intervento materno di Maria a
camminare «con i giovani per condurli alla
persona del Signore risorto», sentiamo che
«la Vergine Maria è una presenza materna
in questo cammino» (Cost. 34). Lei stessa
ci illumini, come fece con Don Bosco, sulla
bellezza e l’importanza di questa missione,
e ci sostenga nella sua attuazione.
C Preghiamo.
O Signore, che hai affidato
Don Bosco e la sua missione educativa
alle cure materne e al potente aiuto della
Madre tua,
apri il nostro cuore e la nostra mente ai suoi
insegnamenti
e rendici docili alla sua guida di Madre e
Maestra.
Tu che vivi nei secoli.
T Amen.
436

44.8 Page 438

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LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
G Maria, Sede della Sapienza, è aiuto degli
educatori e materno sostegno per i giovani,
perché accolgano la Sapienza e da essa
siano guidati nel cammino della vita.
L Dal Libro del Siracide (51,13-17.20.23-26)
Quand’ero ancora giovane, prima di andare
errando,
ricercai assiduamente la sapienza nella mia
preghiera.
Davanti al tempio ho pregato per essa,
e sino alla fine la ricercherò.
Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede s’incamminò per la via retta,
fin da giovane ho seguìto la sua traccia.
Chinai un poco l’orecchio, l’accolsi
e vi trovai per me un insegnamento
abbondante.
Con essa feci progresso;
onorerò chi mi ha concesso la sapienza.
A essa ho rivolto la mia anima
e l’ho trovata nella purezza.
In essa ho acquistato senno fin da principio,
per questo non l’abbandonerò.
437

44.9 Page 439

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Avvicinatevi a me, voi che siete senza
istruzione,
prendete dimora nella mia scuola.
Perché volete privarvi di queste cose,
mentre le vostre anime sono tanto assetate?
Ho aperto la mia bocca e ho parlato:
«Acquistatela per voi senza denaro.
Sottoponete il collo al suo giogo
e la vostra anima accolga l’istruzione:
essa è vicina a chi la cerca.
Canto (e.g.: «Mentre trascorre la vita…»).
Terza lettura
G Chiamati, con l’intervento materno di
Maria, ad essere apostoli dei giovani, ci
sentiamo, come Don Bosco, sostenuti e
incoraggiati dalla sua materna presenza
nell’attuare, sul suo esempio, questa
delicata missione. «Ci affidiamo a Lei per
divenire tra i giovani testimoni dell’amore
inesauribile del suo Figlio» (Cost. 8).
L Dall’Omelia del Rettor maggiore don
Ángel Fernández Artime in Maria
Ausiliatrice a Valdocco per il VII
Congresso Internazionale ADMA
Vorrei commentare il brano biblico delle nozze
di Cana, proposto per l’Eucaristia in onore di
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44.10 Page 440

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Maria Ausiliatrice, alla luce della lettura che
don Bosco propone nell’opuscolo “Meraviglie
della Madre di Dio”, il testo più bello del nostro
Padre su Maria Ausiliatrice e Madre della
Chiesa. Scrive don Bosco:
“Maria manifesta nelle nozze di Cana il suo
zelo e la sua potenza presso suo figlio Gesù.
Vinum non habent: Maria prega, supplica
e intercede come Madre tenerissima e
misericordiosa, perché “è proprio della
misericordia il reputar nostro il bisogno altrui”.
“Sollecitudine e diligenza” nel prevenire e nel
provvedere: un aiuto opportuno e al momento
giusto, perché espressione e frutto dell’intima
unione della Madre col Figlio nell’opera
della salvezza. Maria rifulge quale luminoso
esempio di fede, maestra di fiducia, di amore e
di obbedienza, esempio di umiltà, di prontezza
e di prudenza” (…).
Maria prega, supplica e intercede. Maria è la
donna che intercede con la potenza dell’amore.
Tre verbi che qualificano la mediazione
materna di Maria. La forza della preghiera
deve sostenere il cammino, le relazioni, le
scelte, le fatiche e le prove della famiglia. La
famiglia non deve privarsi della protezione
della preghiera. Quando viene a mancare il
439

45 Pages 441-450

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45.1 Page 441

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vino della gioia, dell’armonia, della pace, la
preghiera deve intensificarsi. Quante persone
e situazioni famigliari segnate della solitudine,
dall’abbandono e spesso dal rancore, perché
è venuto a mancare il vino della gioia che da’
sapore alla vita. La debolezza e la fragilità
della famiglia oggi è spesso dovuta al grande
vuoto spirituale e all’assenza della preghiera
fatta insieme. “La famiglia che prega unita
resta unita”, affermava la Beata Madre Teresa
di Calcutta.
Come Madre tenerissima e misericordiosa,
Maria conferma la verità dell’amore di Dio “di
generazione in generazione”. È proprio dentro
la storia delle nostre famiglie, delle relazioni
coniugali, genitoriali, fraterne, parentali che
deve oggi rivelarsi l’amore misericordioso di
Dio. Relazioni spesso ferite, risentite, malate,
che nella pratica di un amore che accoglie,
perdona, scusa, sa rigenerare i rapporti ed
aprirli e dilatarli su nuovi orizzonti.
“È proprio della misericordia il reputar nostro
il bisogno altrui”. Questo inciso ci aiuta a
comprendere che l’amore vero, quello che sana
e guarisce, nasce dalla capacità di far proprio
il bisogno dell’altro; è con la compassione, il
prendere a cuore e il farsi carico del problema,
440

45.2 Page 442

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delle lacrime, degli sbagli, delle necessità
del marito, della moglie, del figlio, del fratello,
della sorella, della nonna, del parente… che si
guariscono e si rinnovano i rapporti.
“Sollecitudine e diligenza” nel prevenire e nel
provvedere: in questa battuta abbiamo una
mirabile sintesi del nostro Sistema preventivo,
che don Bosco ha appreso per ispirazione
e guida di Maria Ausiliatrice e alla scuola
di Mamma Margherita. Condotti da Maria
Ausiliatrice apprendiamo l’arte di un amore
sollecito, intuitivo, proprio di una mamma, di
una donna che sa prevenire e provvedere con
tempestività e discrezione. Quale lezione per la
vita delle famiglie. È la pratica di questo amore
attento, sollecito e diligente che costruisce
e rafforza la rete delle relazioni affettive e
famigliari, nell’esercizio quotidiano di una
carità che visibilizza l’Amore preveniente e
provvidente di Dio. La luce che esso irradia
è luce di misericordia e di salvezza per il
mondo intero, luce di verità per ogni uomo, per
la famiglia umana e per le singole famiglie.
Questa luce ci incoraggia ad offrire calore
umano in quelle situazioni familiari in cui, per
vari motivi, manca la pace, manca l’armonia,
manca il perdono. La nostra concreta
solidarietà non venga meno specialmente nei
441

45.3 Page 443

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confronti delle famiglie che stanno vivendo
situazioni più difficili per le malattie, la
mancanza di lavoro, le discriminazioni, la
necessità di emigrare…
Maria luminoso esempio di fede: Maria è
presente a una festa di nozze, all’inizio della
vita pubblica di Gesù. Con la sua presenza
all’inizio di una nuova famiglia ricorda che al
centro e al primo posto ci deve essere Gesù.
Quando genitori e figli respirano insieme
questo clima di fede, possiedono un’energia
che permette loro di affrontare prove anche
difficili. La fede è una lampada che risplende
e che deve essere trasmessa di generazione in
generazione attraverso la testimonianza di una
vita autentica ed evangelica, come preziosa
eredità.
Maestra di fiducia, amore e obbedienza: ancora
una volta Maria è la maestra alla cui scuola
possiamo diventare sapienti, come si sentì
dire Giovannino nel sogno dei nove anni.
Maestra di fiducia, amore e obbedienza come
Lei dimostrò nel miracolo delle nozze di Cana:
fiducia nel suo Figlio a cui si rivolge facendosi
voce di una necessità; amore per i giovani
sposi; obbedienza nella fede alla volontà di Dio
e maestra di obbedienza nel portare i servi a
442

45.4 Page 444

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fare ciò che “Lui vi dirà”. Le relazioni dentro
la famiglia hanno nella fiducia il terreno di
crescita, nell’amore dato e ricevuto la linfa
vitale, nell’obbedienza intessuta di ascolto,
disponibilità e collaborazione la trama di un
vero cammino.
Maria esempio di umiltà, di prontezza e di
prudenza: umiltà è il fondamento della vita
spirituale ed è come le fondamenta di una
casa; la prontezza è il non porre indugio alla
chiamata di Dio, alle ispirazioni dello Spirito
ed è come le pareti della casa che la fanno
crescere; la prudenza è ordinare ogni cosa
secondo un fine di bontà e di bene ed è come il
tetto della casa, la completa e la protegge.
(…) Oggi vogliamo che [Maria] sia Ausiliatrice
di quella Chiesa domestica che è la famiglia
difendendola da tanti attacchi che la vogliono
distruggere e liberandola da tutto ciò che non
è secondo il progetto di Dio.
(D. Ángel Fernández Artime, VII Congresso
ADMA, 2015)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
AUSILIATRICE
C Con il cuore di Don Bosco, che ha detto:
«Maria ci ha sempre protetti; la nostra
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45.5 Page 445

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fiducia non verrà mai meno», rivolgiamo
alla Vergine la nostra filiale preghiera.
G O Vergine Ausiliatrice, tu chiamavi tuoi figli
i giovani che affidavi a Don Bosco. Rinnova
anche a noi, come a Don Bosco, il dono di
partecipare della tua predilezione per loro.
T Ascoltaci, o Maria.
G O Vergine Ausiliatrice, la necessità e la
bellezza della missione tra i giovani non
ne sminuiscono le difficoltà. Sostieni
con il tuo aiuto e il tuo conforto quanti
consacrano la loro vita all’educazione
e alla salvezza della gioventù.
T Ascoltaci, o Maria.
G O Vergine Ausiliatrice, tu hai indicato a Don
Bosco il modo di suscitare e plasmare tra
i suoi giovani i suoi collaboratori. Concedi
anche a noi di saper collaborare con te
per fare di tanti giovani gli apostoli dei
giovani e coltivare molte buone vocazioni.
T Ascoltaci, o Maria.
G O Vergine Ausiliatrice, Don Bosco ha
detto: «I giovani sono la delizia di Gesù
e di Maria». Benedici e proteggi tutti
i giovani e le giovani del mondo: le
speranze della società e della Chiesa.
T Ascoltaci, o Maria.
444

45.6 Page 446

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CT O Maria Ausiliatrice, Madre della Chiesa,
ispiratrice e guida della Famiglia
Salesiana, tu intuisci maternamente il
cuore di tutti i confratelli; tu illumini e
difendi la loro consacrazione apostolica; tu
conosci e promuovi il progetto educativo
pastorale a loro affidato; tu comprendi
le loro debolezze, i limiti e le sofferenze;
tu ami la gioventù affidata a ciascuno di
loro come dono di predilezione. Ebbene,
o santa Vergine Madre di Dio, potente
aiuto del Papa, dei Pastori e di tutti i loro
collaboratori, prendi sotto il tuo premuroso
patrocinio questa umile e laboriosa Società
di san Francesco di Sales. Essa, con filiale
fiducia, vuole affidarsi solennemente a te;
e tu, che sei stata la Maestra di Don Bosco,
insegnale a imitare tutte le sue virtù.
CANTO FINALE
3° giorno: Maria Ausiliatrice
e la Congregazione Salesiana
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
La gioia del Signore, che ci ha dato in Maria
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45.7 Page 447

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una Madre premurosa e un Aiuto potente,
sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Maria è Madre e Ausiliatrice della Chiesa e
ha una predilezione per i giovani, «porzione
più delicata e più preziosa dell’umana
società» (Cost. 1). Per la loro salvezza ha
suscitato, con intervento materno, Don
Bosco e la Congregazione Salesiana. Don
Bosco non ha dubbi: «Tutto è opera della
Madonna» (MB 6,337). La fede, la devozione
e la fiducia di Don Bosco per l’Ausiliatrice
sono la fede, la devozione e la fiducia
dei suoi figli. Noi «crediamo che Maria è
presente tra noi e continua la sua missione
di Madre della Chiesa e Ausiliatrice dei
cristiani» (Cost. 8). Chiediamo a lei di
aiutarci a divenire più consapevoli della
sua presenza e disponibili alla sua guida;
sicuri che «la Congregazione è nata e
cresciuta per l’intervento di Maria e si
rinnoverà nella misura in cui la Madonna
ritornerà ad occupare il posto che le
corrisponde nel nostro carisma» (CG21, 589).
C Preghiamo.
O Vergine Immacolata Ausiliatrice,
illumina le nostre menti e muovi i nostri
cuori,
446

45.8 Page 448

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perché, con il tuo aiuto e la tua guida,
possiamo divenire per i giovani
testimoni e strumenti dell’amore di Dio,
che vive nei secoli.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
G La fede nella presenza di Maria SS. nel
progetto della salvezza e in mezzo al popolo
di Dio è stata arditamente espressa dalla
Chiesa nella Liturgia anche proponendo,
nelle Messe in suo onore, passi della
Scrittura che parlano della Sapienza di
Dio. La Vergine SS. in mezzo al Popolo
di Dio è allo stesso tempo «Sede della
Sapienza» e strumento della Sapienza
di Dio che opera nel suo popolo.
L Dal Libro del Siracide (24,1.3-4.8-12.19-21)
La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
Allora il creatore dell’universo mi diede un
ordine,
447

45.9 Page 449

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colui che mi ha creato mi fece piantare la
tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele”.
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha
creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo
glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
perché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi vale più del favo di miele.
Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
Canto o Salmo
Terza lettura
G La devozione all’Ausiliatrice, come la
visse e ce la comunicò Don Bosco, non
è solo un aspetto accessorio, sia pure
importante, della spiritualità salesiana; ma
è – come afferma il VII successore di Don
448

45.10 Page 450

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Bosco, don Egidio Viganò – «un elemento
imprescindibile del nostro carisma»
L Dalle Lettere circolari di don Egidio Viganò:
L’Ausiliatrice e il carisma salesiano
La devozione all’Ausiliatrice risulta un fattore
integrante del «fenomeno salesiano» nella
Chiesa, perché entra a formar parte vitale
della sua totalità. Non avrebbe senso, anzi
sarebbe deleterio, tentar di separare la nostra
spiritualità dalla devozione a Maria Ausiliatrice,
così come non si può isolare, perché sarebbe
assurdo, Don Bosco dalla Madonna.
La devozione all’Ausiliatrice è, dunque, un
elemento imprescindibile del nostro Carisma;
ne permea la fisionomia e ne vitalizza le
componenti.
Senza una sana vitalità della dimensione
mariana, la nostra spiritualità ne risentirebbe
in vigore e in fecondità; mentre, per altro,
la cura opportuna di un profondo rilancio
mariano farà rinverdire tutta la vocazione
salesiana.
Basti osservare come la nostra devozione
all’Ausiliatrice è in strettissimo interscambio
vitale sia con la «missione» salesiana che con
lo «spirito» proprio del nostro Carisma.
449

46 Pages 451-460

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46.1 Page 451

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Innanzitutto, la sua intima vincolazione con
la missione salesiana: è Maria, la «Pastorella»
dei sogni, che ne designa l’indole propria
e ne individua i destinatari, assegnandoci
un campo di «pastorale giovanile»; è la sua
caratteristica di Ausiliatrice che apre la
missione salesiana ai grandi orizzonti dei
problemi socio-religiosi di attualità, e a una
chiara scelta di servizio alla Chiesa universale
e di collaborazione con i suoi Pastori; è la sua
materna bontà che ispira la nostra criteriologia
pastorale e ci insegna un metodo d’appoggio
ai nostri destinatari.
Poi, il suo profondo rapporto con lo spirito
salesiano: esso trova in Maria, vista come
Ausiliatrice, la sua ispirazione e il suo modello.
Uno spirito centrato sulla «carità pastorale»,
ispirato all’amore materno della Madonna
e radicato nell’amore materno della Chiesa,
che implica un acuto ascolto dell’iniziativa di
Dio, un’adesione totale a Cristo e una piena
disponibilità alle sue vie; uno spirito permeato
di speranza (sicuro dell’«aiuto» dall’Alto) in
un clima interiore di sostanziale ottimismo
nella valutazione delle risorse naturali e
soprannaturali dell’uomo; uno spirito di
fecondità apostolica vivificato dallo zelo per
la Chiesa; uno spirito di operosa iniziativa
450

46.2 Page 452

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e di duttilità appropriato alle vicissitudini
cambianti della realtà; uno spirito di bontà
e di comportamento familiare con quella
ricchezza e semplicità di atteggiamenti che
ha la sua sede nella sincerità del cuore; uno
spirito di magnanimità (come nel «magnificat»)
che ha l’umile ardimento di fare tutto il bene
che si può, anche quando sembra temerario,
lasciandosi guidare dal coraggio della fede e
dal buon senso, più in là degli estremismi o dei
perfezionismi…
Come nella vita di Don Bosco la devozione
all’Ausiliatrice, esplicitata nella piena maturità
della sua vocazione, è allo stesso tempo il
punto terminale di un itinerario di crescita e
la piattaforma di lancio di tutto il suo vasto
progetto apostolico, allo stesso modo nella
spiritualità salesiana essa costituisce la sintesi
concreta delle sue varie componenti e la fonte
vitale del suo dinamismo e della sua fecondità.
(D. Egidio Viganò, L’Ausiliatrice e il carisma
salesiano, ACS 289, pp. 28-30)
INVOCAZIONE A MARIA
C Maria è stata chiamata da Dio, formata dal
Suo Spirito, e accompagnata da Giuseppe,
prima, e da Gesù poi, sì da poter crescere
451

46.3 Page 453

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nella fede e restare fedele al progetto di
Dio su di Lei. E proprio perché è stata
fedele sino alla morte di Gesù, suo Figlio
sulla croce ce l’ha data come madre.
T O Maria, Madre e Maestra di tutti i
discepoli del tuo Figlio, noi guardiamo
te e ti contempliamo come la prima
Consacrata, che ha saputo rispondere
con cuore indiviso e con una consegna
incondizionata alla chiamata del Padre.
Consapevole che solo Dio rende possibile
ciò che è umanamente impossibile, ti sei
lasciata abitare e formare dallo Spirito
Santo per generare in te il Figlio di Dio.
C Tu hai vissuto sino in fondo il tuo bellissimo
mestiere d’essere la Madre del Figlio di Dio,
per cui dopo averlo generato, assieme a
Giuseppe, lo hai educato in forma tale che egli
cresceva in sapienza, età e grazia davanti a
Dio e agli uomini. Da vera madre hai saputo
trasmettere a tuo Figlio gli atteggiamenti
profondi e i grandi valori che hanno animato
e caratterizzato la tua vita: la ricerca continua
della volontà di Dio, l’accoglienza cordiale
di essa pur quando non la capivi, ma nel
frattempo facendone tesoro, il servizio
agli altri, specialmente ai bisognosi.
452

46.4 Page 454

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T Non fa meraviglia quindi vedere il tuo
Figlio ritirarsi sulla montagna e passare
la notte in preghiera, espressione
suprema della sua fede e momento
incomparabile per conoscere ciò che il
Padre voleva di Lui, farlo programma
di vita e così pur essendo figlio imparò
l’obbedienza… e, reso perfetto, divenne
causa di salvezza per tutti coloro che
lo obbediscono. Non sorprende che
non avesse occupazione migliore,
né attenzione suprema, né cibo più
nutriente se non quello di fare la Volontà
del Padre. Non stupisce infine che
definisse la sua vita come un servizio: Il
Figlio dell’uomo infatti non è venuto per
essere servito ma per servire e dare la
propria vita in riscatto per molti.
C O Maria, tu hai vissuto la pienezza
della carità. In Te si rispecchiano e si
rinnovano tutti gli aspetti del Vangelo,
tutti i carismi della vita consacrata.
Sostienici nell’impegno quotidiano, così
da farne una splendida testimonianza
d’amore, secondo l’invito di San Paolo:
Abbiate una condotta degna della
vocazione a cui siete stati chiamati!
453

46.5 Page 455

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T Tu che sei stata data a Don Bosco come
madre e maestra, sin dal ‘sogno’ che
diede senso alla sua vita, e formasti in
lui un cuore di padre e di maestro capace
di una dedizione totale, e gli indicasti
il suo campo di azione tra i giovani, e
costantemente lo guidasti, forma anche
in noi un cuore pieno di passione per
Dio e per i giovani. A Te ci affidiamo,
o Madre. Da Te impariamo ad essere
figli di Dio e discepoli del tuo Figlio, o
Maestra. Amen.
(D. Pascual Chávez, ACG 416, pp. 53-54)
ATTI CONCLUSIVI
Benedizione di Maria Ausiliatrice. (cfr. sopra p. 74)
4° giorno: Maria Madre di misericordia
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Dio Padre, che, compiuti i tempi dell’attesa,
ha inviato a noi il suo Figlio, nato da Maria
Vergine per opera dello Spirito Santo, vi dia
grazia e pace, e sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
454

46.6 Page 456

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Signore nostro Dio,
che hai fatto della Vergine Maria
il modello di chi accoglie la tua Parola
e la mette in pratica,
apri il nostro cuore alla beatitudine
dell’ascolto
e, con la forza del tuo Spirito,
fa’ che noi pure diventiamo luogo santo
in cui la tua Parola di salvezza oggi si
compie.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Erano concordi nella preghiera con Maria
(At 1,12-14)
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte
detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme
quanto il cammino permesso in giorno di
sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al
piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi
erano Pietro e
Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e
Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo
figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio
di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e
455

46.7 Page 457

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concordi nella preghiera, insieme ad alcune
donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli
di lui.
Canto o Salmo
Seconda lettura
Dall’Enciclica “Veritatis splendor” di S. Giovanni
Paolo II
Maria è Madre di misericordia perché Gesù
Cristo, suo Figlio, è mandato dal Padre come
Rivelazione della misericordia di Dio (cf Gv 3,
16-18). Egli è venuto non per condannare ma
per perdonare, per usare misericordia (cf Mt
9,13). E la misericordia più grande sta nel suo
essere in mezzo a noi e nella chiamata che
ci è rivolta ad incontrare Lui e a confessarlo,
insieme con Pietro, come «il Figlio del Dio
vivente» (Mt 16,16). Nessun peccato dell’uomo
può cancellare la misericordia di Dio, può
impedirle di sprigionare tutta la sua forza
vittoriosa, se appena la invochiamo. Anzi,
lo stesso peccato fa risplendere ancora di
più l’amore del Padre che, per riscattare lo
schiavo, ha sacrificato il suo Figlio: la sua
misericordia per noi è redenzione. Questa
misericordia giunge a pienezza con il dono
dello Spirito, che genera ed esige la vita
nuova. Per quanto numerosi e grandi siano gli
456

46.8 Page 458

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ostacoli opposti dalla fragilità e dal peccato
dell’uomo, lo Spirito, che rinnova la faccia della
terra (cf Sal 103,30), rende possibile il miracolo
del compimento perfetto del bene. Questo
rinnovamento, che dà la capacità di fare ciò
che è buono, nobile, bello, gradito a Dio e
conforme alla sua volontà, è in un certo senso
la fioritura del dono della misericordia, che
libera dalla schiavitù del male e dà la forza di
non peccare più. Attraverso il dono della vita
nuova Gesù ci rende partecipi del suo amore e
ci conduce al Padre nello Spirito.
È questa la consolante certezza della fede
cristiana, alla quale essa deve la sua profonda
umanità e la sua straordinaria semplicità.
Talvolta, nelle discussioni sui nuovi complessi
problemi morali, può sembrare che la morale
cristiana sia in se stessa troppo difficile,
ardua da comprendere e quasi impossibile
da praticare. Ciò è falso, perché essa consiste,
in termini di semplicità evangelica, nel
seguire Gesù Cristo, nell’abbandonarsi a Lui,
nel lasciarsi trasformare dalla sua grazia
e rinnovare dalla sua misericordia, che ci
raggiungono nella vita di comunione della
sua Chiesa. «Chi vuole vivere —ci ricorda
sant’Agostino—, ha dove vivere, ha donde
vivere. Si avvicini, creda, si lasci incorporare
457

46.9 Page 459

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per essere vivificato. Non rifugga dalla
compagine delle membra». Può capire dunque
l’essenza vitale della morale cristiana, con la
luce dello Spirito, ogni uomo, anche il meno
dotto, anzi soprattutto chi sa conservare un
«cuore semplice» (Sal 85,11). D’altra parte, questa
semplicità evangelica non esime dall’affrontare
la complessità del reale, ma può introdurre alla
sua più vera comprensione, perché la sequela
di Cristo metterà progressivamente in luce
i caratteri dell’autentica moralità cristiana e
darà, al tempo stesso, l’energia di vita per la
sua realizzazione. È compito del Magistero
della Chiesa vegliare perché il dinamismo della
sequela di Cristo si sviluppi in modo organico,
senza che ne vengano falsate o occultate le
esigenze morali, con tutte le loro conseguenze.
Chi ama Cristo osserva i suoi comandamenti (cf
Gv 14,15).
Maria è Madre di misericordia anche perché a
lei Gesù affida la sua Chiesa e l’intera umanità.
Ai piedi della Croce, quando accetta Giovanni
come figlio, quando chiede, insieme con Cristo,
il perdono al Padre per coloro che non sanno
quello che fanno (cf Lc 23,34), Maria in perfetta
docilità allo Spirito sperimenta la ricchezza
e l’universalità dell’amore di Dio, che le dilata
il cuore e la fa capace di abbracciare l’intero
458

46.10 Page 460

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genere umano. È resa, in tal modo, Madre di
tutti noi, e di ciascuno di noi, Madre che ci
ottiene la misericordia divina.
Maria è segno luminoso ed esempio
affascinante di vita morale: «la vita di lei sola è
insegnamento per tutti», scrive sant’Ambrogio,
che rivolgendosi in particolare alle vergini ma
in un orizzonte aperto a tutti così afferma: «Il
primo ardente desiderio di imparare lo dà la
nobiltà del maestro. E chi è più nobile della
Madre di Dio? o più splendida di Colei che fu
eletta dallo stesso Splendore?». Maria vive e
realizza la propria libertà donando se stessa
a Dio ed accogliendo in sé il dono di Dio.
Custodisce nel suo grembo verginale il Figlio
di Dio fatto uomo fino al tempo della nascita, lo
alleva, lo fa crescere e lo accompagna in quel
gesto supremo di libertà, che è il sacrificio
totale della propria vita. Con il dono di se
stessa, Maria entra pienamente nel disegno
di Dio, che si dona al mondo. Accogliendo e
meditando nel suo cuore avvenimenti che
non sempre comprende (cf Lc 2,19), diventa il
modello di tutti coloro che ascoltano la parola
di Dio e la osservano (cf Lc 11, 28) e merita
il titolo di «Sede della Sapienza». Questa
Sapienza è Gesù Cristo stesso, il Verbo eterno
di Dio, che rivela e compie perfettamente la
459

47 Pages 461-470

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47.1 Page 461

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volontà del Padre (cf Eb 10,5-10). Maria invita
ogni uomo ad accogliere questa Sapienza.
Anche a noi rivolge l’ordine dato ai servi, a
Cana in Galilea durante il banchetto di nozze:
«Fate quello che egli vi dirà» (Gv 2,5).
Maria condivide la nostra condizione umana,
ma in una totale trasparenza alla grazia di Dio.
Non avendo conosciuto il peccato, ella è in
grado di compatire ogni debolezza. Comprende
l’uomo peccatore e lo ama con amore di Madre.
Proprio per questo sta dalla parte della verità e
condivide il peso della Chiesa nel richiamare a
tutti e sempre le esigenze morali. Per lo stesso
motivo non accetta che l’uomo peccatore venga
ingannato da chi pretenderebbe di amarlo
giustificandone il peccato, perché sa che in
tal modo sarebbe reso vano il sacrificio di
Cristo, suo Figlio. Nessuna assoluzione, offerta
da compiacenti dottrine anche filosofiche o
teologiche, può rendere l’uomo veramente
felice: solo la Croce e la gloria di Cristo risorto
possono donare pace alla sua coscienza e
salvezza alla sua vita.
(S. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor, 118-120)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
460

47.2 Page 462

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5° giorno: Maria, stella della speranza
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Il Signore, che è la nostra pace e ha
costituito la Madre sua Regina della pace,
sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
Dio santo e misericordioso,
che ascolti gli umili
e compi in loro, per mezzo del tuo Spirito,
le meraviglie della salvezza,
guarda all’innocenza della Vergine Maria
e donaci un cuore semplice e mite
che sappia accogliere la tua parola
e aderire a ogni cenno della tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Nel cielo apparve un segno grandioso (Ap 11,19a;
12, 1-6a.10ab)
Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e
apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
461

47.3 Page 463

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Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono,
terremoto e una tempesta di grandine.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una
donna vestita di sole, con la luna sotto i
suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici
stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il
travaglio del parto. Allora apparve un altro
segno nel cielo: un enorme drago rosso, con
sette teste e dieci corna e sulle teste sette
diademi; la sua coda trascinava un terzo delle
stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il
drago si pose davanti alla donna, che stava
per partorire, in modo da divorare il bambino
appena lo avesse partorito. Essa partorì un
figlio maschio, destinato a governare tutte
le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu
rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna
invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva
preparato un rifugio perché vi fosse nutrita
per milleduecentosessanta giorni.
Allora udii una voce potente nel cielo che
diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Canto o Salmo
462

47.4 Page 464

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Seconda lettura
Dall’Enciclica “Spe salvi” di Benedetto XVI
Con un inno dell’VIII/IX secolo, quindi da più
di mille anni, la Chiesa saluta Maria, la Madre
di Dio, come «stella del mare»: Ave maris stella.
La vita umana è un cammino. Verso quale
meta? Come ne troviamo la strada? La vita è
come un viaggio sul mare della storia, spesso
oscuro ed in burrasca, un viaggio nel quale
scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le
vere stelle della nostra vita sono le persone
che hanno saputo vivere rettamente. Esse
sono luci di speranza. Certo, Gesù Cristo è la
luce per antonomasia, il sole sorto sopra tutte
le tenebre della storia. Ma per giungere fino a
Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine –di
persone che donano luce traendola dalla sua
luce ed offrono così orientamento per la nostra
traversata. E quale persona potrebbe più di
Maria essere per noi stella di speranza –lei che
con il suo «sì» aprì a Dio stesso la porta del
nostro mondo; lei che diventò la vivente Arca
dell’Alleanza, in cui Dio si fece carne, divenne
uno di noi, piantò la sua tenda in mezzo a noi
(cfr Gv 1,14)?
A lei perciò ci rivolgiamo: Santa Maria, tu
appartenevi a quelle anime umili e grandi
463

47.5 Page 465

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in Israele che, come Simeone, aspettavano
«il conforto d’Israele» (Lc 2,25) e attendevano,
come Anna, «la redenzione di Gerusalemme»
(Lc 2,38). Tu vivevi in intimo contatto con le
Sacre Scritture di Israele, che parlavano della
speranza –della promessa fatta ad Abramo
ed alla sua discendenza (cfr Lc 1,55). Così
comprendiamo il santo timore che ti assalì,
quando l’angelo del Signore entrò nella tua
camera e ti disse che tu avresti dato alla
luce Colui che era la speranza di Israele e
l’attesa del mondo. Per mezzo tuo, attraverso
il tuo «sì», la speranza dei millenni doveva
diventare realtà, entrare in questo mondo e
nella sua storia. Tu ti sei inchinata davanti alla
grandezza di questo compito e hai detto «sì»:
«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga
di me quello che hai detto» (Lc 1,38). Quando
piena di santa gioia attraversasti in fretta i
monti della Giudea per raggiungere la tua
parente Elisabetta, diventasti l’immagine
della futura Chiesa che, nel suo seno, porta
la speranza del mondo attraverso i monti
della storia. Ma accanto alla gioia che, nel tuo
Magnificat, con le parole e col canto hai diffuso
nei secoli, conoscevi pure le affermazioni
oscure dei profeti sulla sofferenza del servo di
Dio in questo mondo. Sulla nascita nella stalla
464

47.6 Page 466

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di Betlemme brillò lo splendore degli angeli
che portavano la buona novella ai pastori, ma
al tempo stesso la povertà di Dio in questo
mondo fu fin troppo sperimentabile. Il vecchio
Simeone ti parlò della spada che avrebbe
trafitto il tuo cuore (cfr Lc 2,35), del segno
di contraddizione che il tuo Figlio sarebbe
stato in questo mondo. Quando poi cominciò
l’attività pubblica di Gesù, dovesti farti da
parte, affinché potesse crescere la nuova
famiglia, per la cui costituzione Egli era venuto
e che avrebbe dovuto svilupparsi con l’apporto
di coloro che avrebbero ascoltato e osservato
la sua parola (cfr Lc 11,27s). Nonostante tutta
la grandezza e la gioia del primo avvio
dell’attività di Gesù tu, già nella sinagoga di
Nazaret, dovesti sperimentare la verità della
parola sul «segno di contraddizione» (cfr
Lc 4,28ss). Così hai visto il crescente potere
dell’ostilità e del rifiuto che progressivamente
andava affermandosi intorno a Gesù fino
all’ora della croce, in cui dovesti vedere il
Salvatore del mondo, l’erede di Davide, il
Figlio di Dio morire come un fallito, esposto
allo scherno, tra i delinquenti. Accogliesti
allora la parola: «Donna, ecco il tuo figlio!»
(Gv 19,26). Dalla croce ricevesti una nuova
missione. A partire dalla croce diventasti
465

47.7 Page 467

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madre in una maniera nuova: madre di tutti
coloro che vogliono credere nel tuo Figlio
Gesù e seguirlo. La spada del dolore trafisse
il tuo cuore. Era morta la speranza? Il mondo
era rimasto definitivamente senza luce, la
vita senza meta? In quell’ora, probabilmente,
nel tuo intimo avrai ascoltato nuovamente la
parola dell’angelo, con cui aveva risposto al
tuo timore nel momento dell’annunciazione:
«Non temere, Maria!» (Lc 1,30). Quante volte il
Signore, il tuo Figlio, aveva detto la stessa cosa
ai suoi discepoli: Non temete! Nella notte del
Golgota, tu sentisti nuovamente questa parola.
Ai suoi discepoli, prima dell’ora del tradimento,
Egli aveva detto: «Abbiate coraggio! Io ho vinto
il mondo» (Gv 16,33). «Non sia turbato il vostro
cuore e non abbia timore» (Gv 14,27). «Non
temere, Maria!» Nell’ora di Nazaret l’angelo ti
aveva detto anche: «Il suo regno non avrà fine»
(Lc 1,33). Era forse finito prima di cominciare?
No, presso la croce, in base alla parola stessa
di Gesù, tu eri diventata madre dei credenti.
In questa fede, che anche nel buio del Sabato
Santo era certezza della speranza, sei andata
incontro al mattino di Pasqua. La gioia della
risurrezione ha toccato il tuo cuore e ti ha
unito in modo nuovo ai discepoli, destinati
a diventare famiglia di Gesù mediante la
466

47.8 Page 468

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fede. Così tu fosti in mezzo alla comunità dei
credenti, che nei giorni dopo l’Ascensione
pregavano unanimemente per il dono dello
Spirito Santo (cfr At 1,14) e lo ricevettero nel
giorno di Pentecoste. Il «regno» di Gesù era
diverso da come gli uomini avevano potuto
immaginarlo. Questo «regno» iniziava in
quell’ora e non avrebbe avuto mai fine. Così
tu rimani in mezzo ai discepoli come la loro
Madre, come Madre della speranza. Santa
Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci
a credere, sperare ed amare con te. Indicaci la
via verso il suo regno! Stella del mare, brilla su
di noi e guidaci nel nostro cammino!
(Benedetto XVI, Spe salvi, 49-50)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
6° giorno: «Mater Verbi et Mater laetitiae»
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Il Signore, che, morendo sulla croce, ci ha
affidati alla Madre sua, costituendola Madre
della Chiesa e di tutti i redenti, sia con tutti voi.
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47.9 Page 469

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T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
O Dio, Padre del Signore Gesù Cristo,
guarda la Vergine Maria,
la cui esistenza terrena
fu tutta sotto il segno della gratuità
e della riconoscenza.
Concedi anche a noi
il dono della preghiera incessante e del
silenzio,
perché tutto il nostro vivere quotidiano
sia trasfigurato dalla presenza del tuo Santo
Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Vidi la nuova Gerusalemme pronta come una
sposa (Ap 21,1-5a)
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo
e la terra di prima infatti erano scomparsi e il
mare non c’era più. E vidi anche la città santa,
la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da
Dio, pronta come una sposa adorna peril suo
sposo. Udii allora una voce potente, che veniva
dal trono e diceva:
468

47.10 Page 470

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«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse:
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Canto o Salmo
Seconda lettura
Dall’Esortazione Apostolica “Verbum Domini
di Benedetto XVI
Questa intima relazione tra la Parola di Dio
e la gioia è posta in evidenza proprio nella
Madre di Dio. Ricordiamo le parole di santa
Elisabetta: «Beata colei che ha creduto
nell’adempimento di ciò che il Signore le ha
detto» (Lc 1,45). Maria è beata perché ha fede,
perché ha creduto, ed in questa fede ha accolto
nel proprio grembo il Verbo di Dio per donarlo
al mondo. La gioia ricevuta dalla Parola, si
può ora dilatare a tutti coloro che nella fede
si lasciano cambiare dalla Parola di Dio. Il
Vangelo di Luca ci presenta in due testi questo
469

48 Pages 471-480

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48.1 Page 471

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mistero di ascolto e di gaudio. Gesù afferma:
«Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro
che ascoltano la parola di Dio e la mettono in
pratica» (8,21). E davanti all’esclamazione di
una donna dalla folla che intende esaltare il
grembo che lo ha portato e il seno che lo ha
allattato, Gesù rivela il segreto della vera gioia:
«Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola
di Dio e la osservano» (11,28). Gesù mostra la
vera grandezza di Maria, aprendo così anche
a ciascuno di noi la possibilità di quella
beatitudine che nasce dalla Parola accolta e
messa in pratica. Per questo, a tutti i cristiani
ricordo che il nostro personale e comunitario
rapporto con Dio dipende dall’incremento
della nostra familiarità con la divina Parola.
Infine, mi rivolgo a tutti gli uomini, anche a
coloro che si sono allontanati dalla Chiesa,
che hanno lasciato la fede o non hanno mai
ascoltato l’annuncio di salvezza. A ciascuno
il Signore dice: «Ecco, sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la
porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con
me» (Ap 3,20).
Ogni nostra giornata sia dunque plasmata
dall’incontro rinnovato con Cristo, Verbo del
Padre fatto carne: Egli sta all’inizio e alla fine
e «tutte le cose sussistono in lui» (Col 1,17).
470

48.2 Page 472

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Facciamo silenzio per ascoltare la Parola
del Signore e per meditarla, affinché essa,
mediante l’azione efficace dello Spirito Santo,
continui a dimorare, a vivere e a parlare
a noi lungo tutti i giorni della nostra vita.
In tal modo la Chiesa sempre si rinnova e
ringiovanisce grazie alla Parola del Signore
che rimane in eterno (cfr 1 Pt 1,25; Is 40,8). Così
anche noi potremo entrare nel grande dialogo
nuziale con cui si chiude la sacra Scrittura: «Lo
Spirito e la sposa dicono: “Vieni!”. E chi ascolta
ripeta: “Vieni!”… Colui che attesta queste cose
dice: “Sì, vengo presto!”. Amen. Vieni, Signore
Gesù». (Ap 22,17.20).
(Benedetto XVI, Verbum Domini, 124)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
7° giorno: L’Eucaristia e la Vergine Maria
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Il Signore, che ha posto Maria quale segno
materno del suo amore nel cammino
dell’umanità e della Chiesa, sia con tutti voi.
471

48.3 Page 473

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T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
O Spirito di amore
che hai accolto il sì di Maria,
infondi nelle nostre menti
sapienza di santità
perché ascoltiamo con fede la parola di Dio
e la traduciamo in coerenza di vita.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Beata colei che ha creduto (Lc 1,39-47)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta
verso la regione montuosa, in una città di
Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò
Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito
il saluto di Maria, il bambino sussultò nel
suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito
Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta
tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che cosa devo che la madre del
mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo
saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha
sussultato di gioia nel mio grembo. E beata
colei che ha creduto nell’adempimento di ciò
che il Signore le ha detto».
472

48.4 Page 474

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Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».
Canto o Salmo
Seconda lettura
Dall’Esortazione Apostolica “Sacramentum
caritatis” di Benedetto XVI
Dalla relazione tra l’Eucaristia e i singoli
Sacramenti, e dal significato escatologico dei
santi Misteri emerge nel suo insieme il profilo
dell’esistenza cristiana, chiamata ad essere in
ogni istante culto spirituale, offerta di se stessa
gradita a Dio. E se è vero che noi tutti siamo
ancora in cammino verso il pieno compimento
della nostra speranza, questo non toglie che
si possa già ora con gratitudine riconoscere
che quanto Dio ci ha donato trova perfetta
realizzazione nella Vergine Maria, Madre di
Dio e Madre nostra: la sua Assunzione al cielo
in corpo ed anima è per noi segno di sicura
speranza, in quanto indica a noi, pellegrini
nel tempo, quella meta escatologica che
il sacramento dell’Eucaristia ci fa fin d’ora
pregustare.
In Maria Santissima vediamo perfettamente
attuata anche la modalità sacramentale
con cui Dio raggiunge e coinvolge nella
473

48.5 Page 475

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sua iniziativa salvifica la creatura umana.
Dall’Annunciazione alla Pentecoste, Maria
di Nazareth appare come la persona la cui
libertà è totalmente disponibile alla volontà di
Dio. La sua Immacolata Concezione si rivela
propriamente nella docilità incondizionata alla
Parola divina. La fede obbediente è la forma
che la sua vita assume in ogni istante di fronte
all’azione di Dio. Vergine in ascolto, ella vive in
piena sintonia con la volontà divina; serba nel
suo cuore le parole che le vengono da Dio e,
componendole come in un mosaico, impara a
comprenderle più a fondo (cfr Lc 2,19.51); Maria
è la grande Credente che, piena di fiducia,
si mette nelle mani di Dio, abbandonandosi
alla sua volontà. Tale mistero si intensifica
fino ad arrivare al pieno coinvolgimento
nella missione redentrice di Gesù. Come ha
affermato il Concilio Vaticano II, «la beata
Vergine avanzò nella pellegrinazione della
fede e serbò fedelmente la sua unione col
Figlio sino alla croce, dove, non senza un
disegno divino, se ne stette (cfr Gv 19,25)
soffrendo profondamente col suo Unigenito
e associandosi con animo materno al
sacrificio di Lui, amorosamente consenziente
all’immolazione della vittima da lei generata;
e finalmente, dallo stesso Gesù morente
474

48.6 Page 476

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in croce fu data quale madre al discepolo
con queste parole: Donna, ecco tuo figlio».
Dall’Annunciazione fino alla Croce, Maria è
colei che accoglie la Parola fattasi carne in lei
e giunta fino ad ammutolire nel silenzio della
morte. È lei, infine, che riceve nelle sue braccia
il corpo donato, ormai esanime, di Colui che
davvero ha amato i suoi «sino alla fine» (Gv
13,1).
Per questo, ogni volta che nella Liturgia
eucaristica ci accostiamo al Corpo e al Sangue
di Cristo, ci rivolgiamo anche a Lei che,
aderendovi pienamente, ha accolto per tutta
la Chiesa il sacrificio di Cristo. Giustamente
i Padri sinodali hanno affermato che «Maria
inaugura la partecipazione della Chiesa al
sacrificio del Redentore». Ella è l’Immacolata
che accoglie incondizionatamente il dono di
Dio e, in tal modo, viene associata all’opera
della salvezza. Maria di Nazareth, icona della
Chiesa nascente, è il modello di come ciascuno
di noi è chiamato ad accogliere il dono che
Gesù fa di se stesso nell’Eucaristia.
(Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 33)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
475

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8° giorno: Maria, il dono
di Gesù al suo popolo
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
Il Signore che sul nostro cammino verso
la Patria ha posto Maria, segno di sicura
speranza e causa della nostra letizia, sia con
tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
Signore Gesù, che sei venuto nel mondo
per instaurare il tuo regno di giustizia,
di amore e di pace,
concedi a noi,
per intercessione della Vergine Maria,
Madre tua,
di accogliere nel nostro spirito la tua parola
di verità
per poter essere il tuo popolo santo.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Maria serbava tutte queste cose meditandole nel
suo cuore (Lc 2,15b-19)
476

48.8 Page 478

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I pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo
dunque fino a Betlemme, vediamo questo
avvenimento che il Signore ci ha fatto
conoscere». Andarono, senza indugio, e
trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto
loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle
cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua,
custodiva tutte queste cose, meditandole nel
suo cuore.
Canto o Salmo
Seconda lettura
Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii
gaudium” di Papa Francesco
Sulla croce, quando Cristo soffriva nella sua
carne il drammatico incontro tra il peccato del
mondo e la misericordia divina, poté vedere
ai suoi piedi la presenza consolante della
Madre e dell’amico. In quel momento cruciale,
prima di dichiarare compiuta l’opera che il
Padre gli aveva affidato, Gesù disse a Maria:
«Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse all’amico
amato: «Ecco tua madre!» (Gv 19,26-27). Queste
parole di Gesù sulla soglia della morte non
esprimono in primo luogo una preoccupazione
compassionevole verso sua madre, ma sono
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48.9 Page 479

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piuttosto una formula di rivelazione che
manifesta il mistero di una speciale missione
salvifica. Gesù ci lasciava sua madre come
madre nostra. Solo dopo aver fatto questo Gesù
ha potuto sentire che «tutto era compiuto» (Gv
19,28). Ai piedi della croce, nell’ora suprema
della nuova creazione, Cristo ci conduce a
Maria. Ci conduce a Lei perché non vuole che
camminiamo senza una madre, e il popolo
legge in quell’immagine materna tutti i misteri
del Vangelo. Al Signore non piace che manchi
alla sua Chiesa l’icona femminile. Ella, che
lo generò con tanta fede, accompagna pure
«il resto della sua discendenza, […] quelli che
osservano i comandamenti di Dio e sono in
possesso della testimonianza di Gesù» (Ap
12,17). L’intima connessione tra Maria, la Chiesa
e ciascun fedele, in quanto, in modi diversi,
generano Cristo, è stata magnificamente
espressa dal Beato Isacco della Stella: «Nelle
Scritture divinamente ispirate, quello che si
intende in generale della Chiesa, vergine e
madre, si intende in particolare della Vergine
Maria […] Si può parimenti dire che ciascuna
anima fedele è sposa del Verbo di Dio, madre
di Cristo, figlia e sorella, vergine e madre
feconda […]. Cristo rimase nove mesi nel seno
di Maria, rimarrà nel tabernacolo della fede
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della Chiesa fino alla consumazione dei secoli;
e, nella conoscenza e nell’amore dell’anima
fedele, per i secoli dei secoli» (Sermo 51: PL 194,
1863.1865).
Maria è colei che sa trasformare una grotta per
animali nella casa di Gesù, con alcune povere
fasce e una montagna di tenerezza. Lei è la
piccola serva del Padre che trasalisce di gioia
nella lode. È l’amica sempre attenta perché
non venga a mancare il vino nella nostra vita.
È colei che ha il cuore trafitto dalla spada, che
comprende tutte le pene. Quale madre di tutti,
è segno di speranza per i popoli che soffrono
i dolori del parto finché non germogli la
giustizia. È la missionaria che si avvicina a noi
per accompagnarci nella vita, aprendo i cuori
alla fede con il suo affetto materno. Come una
vera madre, cammina con noi, combatte con
noi, ed effonde incessantemente la vicinanza
dell’amore di Dio. Attraverso le varie devozioni
mariane, legate generalmente ai santuari,
condivide le vicende di ogni popolo che ha
ricevuto il Vangelo, ed entra a far parte della
sua identità storica. Molti genitori cristiani
chiedono il Battesimo per i loro figli in un
santuario mariano, manifestando così la
fede nell’azione materna di Maria che genera
nuovi figli per Dio. È lì, nei santuari, dove si
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49 Pages 481-490

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49.1 Page 481

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può osservare come Maria riunisce attorno
a sé i figli che con tante fatiche vengono
pellegrini per vederla e lasciarsi guardare da
Lei. Lì trovano la forza di Dio per sopportare
le sofferenze e le stanchezze della vita. Come
a san Juan Diego, Maria offre loro la carezza
della sua consolazione materna e dice loro:
«Non si turbi il tuo cuore […] Non ci sono qui io,
che son tua Madre?» (Nican Mopohua, 118-119).
(Francesco, Evangelii gaudium, 285-286)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
9° giorno: La Regina di tutto il creato
CANTO
RITI INIZIALI
C Nel nome del Padre…
La forza dello Spirito, che ci sostiene nella
testimonianza coerente della nostra fede,
per intercessione di Maria, la Vergine
fedele, sia con tutti voi.
T E con il tuo spirito.
C Preghiamo.
Eterno Padre,
che hai posto nella Vergine Maria
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il trono regale della tua Sapienza,
illumina la Chiesa con la luce del Verbo
della Vita,
perché cammini nello splendore della verità
fino alla piena conoscenza del tuo mistero
d’amore.
Per Cristo nostro Signore.
T Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima lettura
Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo
(Lc 2,41-51)
I suoi genitori si recavano ogni anno a
Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando
egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo
la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i
giorni, mentre riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme,
senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva,
fecero una giornata di viaggio e poi si misero
a cercarlo tra I parenti e i conoscenti; non
avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a
Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono
nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre
li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli
che l’udivano erano pieni di stupore per la
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sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo
restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io,
angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro:
«Perché mi cercavate? Non sapevate che io
devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma
essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e
stava loro sottomesso. Sua madre custodiva
tutte queste cose nel suo cuore.
Canto o Salmo
Seconda lettura
Dall’Enciclica “Laudati Si” di Papa Francesco
Maria, la madre che ebbe cura di Gesù, ora
si prende cura con affetto e dolore materno
di questo mondo ferito. Così come pianse
con il cuore trafitto la morte di Gesù, ora ha
compassione della sofferenza dei poveri
crocifissi e delle creature di questo mondo
sterminate dal potere umano. Ella vive con
Gesù completamente trasfigurata, e tutte le
creature cantano la sua bellezza. È la Donna
«vestita di sole, con la luna sotto i piedi e una
corona di dodici stelle sul suo capo» (Ap 12,1).
Elevata al cielo, è Madre e Regina di tutto
il creato. Nel suo corpo glorificato, insieme
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a Cristo risorto, parte della creazione ha
raggiunto tutta la pienezza della sua bellezza.
Lei non solo conserva nel suo cuore tutta la
vita di Gesù, che «custodiva» con cura (cfr Lc
2,19.51), ma ora anche comprende il senso di
tutte le cose. Perciò possiamo chiederle che ci
aiuti a guardare questo mondo con occhi più
sapienti.
Insieme a lei, nella santa famiglia di Nazaret,
risalta la figura di san Giuseppe. Egli ebbe cura
e difese Maria e Gesù con il suo lavoro e la sua
presenza generosa, e li liberò dalla violenza
degli ingiusti portandoli in Egitto. Nel Vangelo
appare come un uomo giusto, lavoratore, forte.
Ma dalla sua figura emerge anche una grande
tenerezza, che non è propria di chi è debole ma
di chi è veramente forte, attento alla realtà per
amare e servire umilmente. Per questo è stato
dichiarato custode della Chiesa universale.
Anche lui può insegnarci ad aver cura, può
motivarci a lavorare con generosità e tenerezza
per proteggere questo mondo che Dio ci ha
affidato.
(Francesco, Laudato Si’, 241-242)
INVOCAZIONI ALLA VERGINE
CANTO FINALE
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PRESENTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
ABBREVIAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
RINGRAZIAMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
PRIMA PARTE: PREGHIERE SALESIANE . . . . . . .10
1] APPUNTAMENTI QUOTIDIANI. . . . . . . . . . . . . . . .12
• CONSEGNA DELLA GIORNATA AL RISVEGLIO .15
• ANGELUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15
• REGINA COELI (TEMPO PASQUALE) . . . . . . . . . . .16
• MEDITAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17
• LECTIO DIVINA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23
• LETTURA SPIRITUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24
• PRIMA DELLE AZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26
• DOPO LE AZIONI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27
• VISITA AL SANTISSIMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28
• PREGHIERE PER LE VOCAZIONI. . . . . . . . . . . . . . . .30
• PREGHIERA A DON BOSCO
(ALLA CONCLUSIONE DEI VESPRI) . . . . . . . . . . . . .30
• IL ROSARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
• Misteri gaudiosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
• Misteri dolorosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
• Misteri gloriosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
• Misteri luminosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33
• CONCLUSIONE DELLA GIORNATA
PRIMA DEL RIPOSO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33
2] APPUNTAMENTI MENSILI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34
• TANTUM ERGO SACRAMENTUM . . . . . . . . . . . . . .37
• ACCLAMAZIONI DOPO
LA BENEDIZIONE EUCARISTICA . . . . . . . . . . . . . . .37
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• IL RITIRO MENSILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38
• SCRUTINIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46
• Pregare con il cuore di Don Bosco
(Scrutinium orationis) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46
• Uno spirito fraterno (Scrutinium fraternitatis) . . . .52
• Le beatitudini del povero (Scrutinium paupertatis) . .58
• CELEBRAZIONE DELLA RICONCILIAZIONE
(DURANTE IL RITIRO MENSILE). . . . . . . . . . . . . . . . .64
• INCONTRO DEL CONSIGLIO DELLA CASA . . . .74
• MEMORIA MENSILE DI MARIA AUSILIATRICE . .76
• BENEDIZIONE DI MARIA AUSILIATRICE . . . . . . .79
• PREGHIERA PER LE
VOCAZIONI – PRIMO GIOVEDÌ DEL MESE . . . .95
• PREGHIERA PER LA PERSEVERANZA
NELLA VOCAZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .98
• SACRO CUORE – PRIMO VENERDÌ DEL MESE . .99
• PREGHIERA PER LE MISSIONI
– L’11 DEL MESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
• DON BOSCO – ULTIMO GIORNO DEL MESE . . 107
3] APPUNTAMENTI ANNUALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
• CELEBRAZIONE DI APERTURA
DEGLI ESERCIZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
• CELEBRAZIONE DI CHIUSURA
DEGLI ESERCIZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
• ONOMASTICO O COMPLEANNO
DEI CONFRATELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
• Preghiera per un confratello
nel suo compleanno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
• Preghiera per il proprio compleanno . . . . . . . . . . . . 131
• Preghiera per un confratello
nel suo onomastico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
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4] OCCASIONI SPECIALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
• INSEDIAMENTO DEL DIRETTORE . . . . . . . . . . . . 137
• INSEDIAMENTO DELL’ISPETTORE. . . . . . . . . . . . 150
• LA VISITA ISPETTORIALE
E LA VISITA STRAORDINARIA. . . . . . . . . . . . . . . . . 150
• PREGHIERE AI NOSTRI SANTI PATRONI . . . . . 159
• San Giuseppe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
• San Giovanni Bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161
• San Francesco di Sales. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162
• Santa Maria Mazzarello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
• San Domenico Savio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164
• PREGHIERA PER IL
RICONOSCIMENTO DELLA SANTITÀ . . . . . . . . 165
• MALATTIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165
• Visita a un ammalato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168
• Rito della comunione dei malati . . . . . . . . . . . . . . . . 173
• Rito dell’unzione degli infermi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176
• Il rito del Viatico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185
Preghiere di affidamento dei moribondi . . . . . . . . 190
• Preghiera dopo la morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197
• MORTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197
• Veglia per il defunto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
• La memoria quotidiana dei defunti . . . . . . . . . . . . . 204
• Visita al cimiitero. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
• Pregare insieme come comunità in lutto . . . . . . . . 208
SECONDA PARTE: L’ANNO LITURGICO. . . . . . . 216
5] IL TEMPO D’AVVENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
• TRIDUO IMMACOLATA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
• BENEDIZIONE DELLA CORONA D’AVVENTO . 246
• In chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246
• In refettorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247
• NOVENA DI NATALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249
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6] IL TEMPO DI NATALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
• PRECONIO DI NATALE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
• ULTIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE . . . . . . . . 273
• PRIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE . . . . . . . . . 277
• RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI
(DOMENICA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE) 279
7] IL TEMPO DI QUARESIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 288
• MEDITAZIONE SULLA PASSIONE
SECONDO LUCA (VIA CRUCIS) . . . . . . . . . . . . . . . 291
8] IL TEMPO DI PASQUA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314
• VIA LUCIS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317
• NOVENA DI PENTECOSTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336
• Primo giorno: Lo Spirito Creatore . . . . . . . . . . . . . . . 337
• Secondo giorno: Lo Spirito di Cristo. . . . . . . . . . . . . 339
Terzo giorno: Lo Spirito di figli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 341
• Quarto giorno: Lo Spirito di risurrezione . . . . . . . . 343
• Quinto giorno: Lo Spirito di verità . . . . . . . . . . . . . . 346
• Sesto giorno: Lo Spirito di testimonianza . . . . . . . 348
• Settimo giorno: Lo Spirito di santità . . . . . . . . . . . . 351
• Ottavo giorno: Lo Spirito della Chiesa . . . . . . . . . . 353
• Nono giorno: Lo Spirito di unità. . . . . . . . . . . . . . . . . 357
• PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÀ
DI PENTECOSTE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
• Primo giorno. I doni dello Spirito: La Sapienza . . 362
• Secondo giorno. I doni dello Spirito: La Fortezza . .365
• Terzo giorno. I doni dello Spirito: L’intelletto . . . . . . .368
• Quarto giorno. I doni dello Spirito: La Scienza. . . . .372
• Quinto giorno. I doni dello Spirito: Il Consiglio . . . .377
• Sesto giorno. I doni dello Spirito: La Pietà . . . . . . . . .381
• Settimo giorno. I doni dello Spirito: Il timor di Dio . .385
• Ottavo giorno. I doni dello Spirito: La Pace . . . . . . . . .390
• Nono giorno. I doni dello Spirito: La Gioia . . . . . . . . . .395

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9] IL TEMPO ORDINARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 402
• NOVENA DON BOSCO IN
PREPARAZIONE ALLA FESTA . . . . . . . . . . . . . . . . . 405
• Primo giorno (22 gennaio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 405
• Secondo giorno (23 gennaio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .406
• Terzo giorno (24 gennaio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .407
• Quarto giorno (25 gennaio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .407
• Quinto giorno (26 gennaio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .408
• Sesto giorno (27 gennaio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .409
• Settimo giorno (28 gennaio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .410
• Ottavo giorno (29 gennaio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .411
• Nono giorno (30 gennaio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .412
• GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA . . . . . . 413
• DISPONIBILITÀ PER LA MISSIONE
(GIORNATA MISSIONARIA SALESIANA). . . . . . 419
• NOVENA A MARIA AUSILIATRICE . . . . . . . . . . . . 426
• 1° giorno: Maria SS. Madre e
Ausiliatrice della Chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426
• 2 ° giorno: La Vergine Ausiliatrice guida
e aiuto degli apostoli della gioventù. . . . . . . . . . . . . . .435
• 3° giorno: Maria Ausiliatrice e la
Congregazione Salesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .445
• 4° giorno: Maria Madre di misericordia . . . . . . . . . . .454
• 5° giorno: Maria, stella della speranza . . . . . . . . . . . .461
• 6° giorno: «Mater Verbi et Mater laetitiae» . . . . . . .467
• 7° giorno: L’Eucaristia e la Vergine Maria. . . . . . . . . . .471
• 8° giorno: Maria, il dono di Gesù al suo popolo . . . . .478
• 9° giorno: La Regina di tutto il creato . . . . . . . . . . . . . .480
489

50 Pages 491-500

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Indice alfabetico
delle preghiere
• ACCLAMAZIONI DOPO
LA BENEDIZIONE EUCARISTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
• ANGELUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
• BENEDIZIONE DELLA CORONA D’AVVENTO . . . . . . 246
• BENEDIZIONE DI MARIA AUSILIATRICE. . . . . . . . . . . . . 79
• CELEBRAZIONE DELLA RICONCILIAZIONE
(DURANTE IL RITIRO MENSILE) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
• CELEBRAZIONE DI APERTURA
DEGLI ESERCIZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
• CELEBRAZIONE DI CHIUSURA
DEGLI ESERCIZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
• CONCLUSIONE DELLA GIORNATA
PRIMA DEL RIPOSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
• CONSEGNA DELLA GIORNATA AL RISVEGLIO. . . . . . 15
• DISPONIBILITÀ PER LA MISSIONE
(GIORNATA MISSIONARIA SALESIANA) . . . . . . . . . . . . 419
• DON BOSCO – ULTIMO GIORNO DEL MESE . . . . . . . 107
• DOPO LE AZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
• GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA . . . . . . . . . . . . . 413
• IL RITIRO MENSILE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
• IL ROSARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
• INCONTRO DEL CONSIGLIO DELLA CASA . . . . . . . . . . 74
• INSEDIAMENTO DEL DIRETTORE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
491

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• INSEDIAMENTO DELL’ISPETTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
• LA VISITA ISPETTORIALE
E LA VISITA STRAORDINARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
• LECTIO DIVINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
• LETTURA SPIRITUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
• MALATTIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165
• MEDITAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
• MEDITAZIONE SULLA PASSIONE
SECONDO LUCA (VIA CRUCIS) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291
• MEMORIA MENSILE DI MARIA AUSILIATRICE . . . . . . 76
• MORTE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197
• NOVENA A MARIA AUSILIATRICE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 426
• NOVENA DI NATALE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249
• NOVENA DI PENTECOSTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336
• NOVENA DON BOSCO IN
PREPARAZIONE ALLA FESTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 405
• ONOMASTICO O COMPLEANNO
DEI CONFRATELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
• PRECONIO DI NATALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
• PREGHIERA A DON BOSCO
(ALLA CONCLUSIONE DEI VESPRI). . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
• PREGHIERA PER IL
RICONOSCIMENTO DELLA SANTITÀ . . . . . . . . . . . . . . . 165
• PREGHIERA PER LA PERSEVERANZA
NELLA VOCAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
• PREGHIERA PER LE
VOCAZIONI – PRIMO GIOVEDÌ DEL MESE . . . . . . . . . . 95
• PREGHIERA PER LE MISSIONI
– L’11 DEL MESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
• PREGHIERE AI NOSTRI SANTI PATRONI . . . . . . . . . . . . 159
• PREGHIERE PER LE VOCAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
492

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• PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÀ
DI PENTECOSTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
• PRIMA DELLE AZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
• PRIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE . . . . . . . . . . . . . . . . 277
• REGINA COELI (TEMPO PASQUALE) . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
• RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI
(DOMENICA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE) . . . . . 279
• SACRO CUORE – PRIMO VENERDÌ DEL MESE . . . . . . 99
• SCRUTINIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
• TANTUM ERGO SACRAMENTUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
• TRIDUO IMMACOLATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
• ULTIMO GIORNO DELL’ANNO CIVILE. . . . . . . . . . . . . . . 273
• VIA LUCIS. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317
• VISITA AL SANTISSIMO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
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