SOMMARIO


SOMMARIO














LA FORMAZIONE

DEI SALESIANI

DI DON BOSCO



PRINCIPI E NORME



RATIO FUNDAMENTALIS

INSTITUTIONIS ET STUDIORUM





Quarta Edizione













Roma 2016






































Edizione online


Direzione Generale Opere Don Bosco

Via della Pisana, 1111

Casella Postale 18333

00163 Roma Bravetta







SOMMARIO





Sommario

Abbreviazioni e sigle

Decreto di promulgazione

Revisione della “Ratio” sul Prenoviziato: Lettera di Don Francesco Cereda

Revisione della “Ratio” sulla formazione iniziale del salesiano coadiutore: Lettera di Don Francesco Cereda

Nota alla Quarta Edizione








SOMMARIO4

DECRETO DI PROMULGAZIONE10

Testo rivisto della “Ratio” sul prenoviziato12

Testo rivisto della “Ratio” sulla formazione iniziale del salesiano coadiutore14

NOTA SULLA QUARTA EDIZIONE17

PARTE PRIMA. LA FORMAZIONE SALESIANA IN GENERALE18

1.CAPITOLO PRIMO. LA FORMAZIONE SALESIANA NELLE CIRCOSTANZE ATTUALI. LA RATIO18

1.1VOCAZIONE E FORMAZIONE: UN DONO DA ACCOGLIERE E COLTIVARE18

1.2CON LO SGUARDO A DON BOSCO FONDATORE E FORMATORE E ALLA REALTÀ DELLA CONGREGAZIONE19

1.3PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA FORMAZIONE OGGI20

1.3.1 Attenzione al contesto: stimoli e sfide21

1.3.2L’esperienza e gli orientamenti della Chiesa22

1.3.3L’esperienza e gli orientamenti della Congregazione23

1.4LA RATIO: SCOPO, CONTENUTI E DESTINATARI25

1.4.1 Lo scopo della Ratio25

1.4.2 La struttura e il contenuto della Ratio25

1.4.3 I destinatari della Ratio26

1.5ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI27

2.CAPITOLO SECONDO. L’IDENTITÀ VOCAZIONALE SALESIANA: PRINCIPIO E FINE DELLA FORMAZIONE29

2.1.L’IDENTITÀ VOCAZIONALE SALESIANA29

2.1.1 Un progetto di consacrazione apostolica29

2.1.1.1Educatore pastore dei giovani animato dalla carità pastorale31

2.1.1.2 Membro responsabile di una comunità32

2.1.1.3 Testimone della radicalità evangelica32

2.1.1.4 Animatore di comunione nello spirito e nella missione di Don Bosco33

2.1.1.5 Inserito nella Chiesa, aperto alla storia e in dialogo con la realtà34

2.1.2Le diverse forme dell’identità vocazionale34

2.1.2.1Il salesiano presbitero34

2.1.2.2Il salesiano coadiutore35

2.2.LA FORMAZIONE AL SERVIZIO DELL’IDENTITÀ SALESIANA35

2.2.1 La formazione è determinata dall’identità salesiana36

2.2.2 La formazione coltiva in forma permanente l’identità36

2.2.3 La formazione rapporta l’identità al contesto culturale36

2.2.4 La formazione promuove la crescita nell’identità secondo i doni personali37

2.2.5 La formazione aiuta a vivere l’identità in una comunione di vocazioni37

2.3. ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI37

3.CAPITOLO TERZO. LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE: VALORI E ATTEGGIAMENTI40

3.1.LA DIMENSIONE UMANA41

3.1.1Salute e capacità di lavoro42

3.1.2 Equilibrio psichico42

3.1.3 Maturità affettiva e sessuale43

3.1.4 Capacità relazionale45

3.1.5 Libertà responsabile45

3.1.6 Apertura alla realtà46

3.1.7 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI47

3.2.LA DIMENSIONE SPIRITUALE48

3.2.1 Primato di Dio e del suo progetto di salvezza49

3.2.2 Senso di Chiesa51

3.2.3 Presenza di Maria Immacolata Ausiliatrice51

3.2.4 I giovani, luogo dell’incontro con Dio52

3.2.5 Esperienza di Dio nella vita comunitaria53

3.2.6 Al seguito di Cristo obbediente, povero e casto55

3.2.6.1 Seguire Cristo obbediente55

3.2.6.2 Seguire Cristo povero56

3.2.6.3 Seguire Cristo casto57

3.2.7 In dialogo con il Signore58

3.2.8ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI61

3.3.LA DIMENSIONE INTELLETTUALE65

3.3.1 Motivi e urgenza65

3.3.2 Natura della formazione intellettuale66

3.3.3 Scelte che qualificano la formazione intellettuale del salesiano67

3.3.3.1 Caratterizzazione salesiana67

3.3.3.2 Interazione di teoria e prassi e sintonia con la congiuntura storica67

3.3.3.3 Impostazione organica e unitaria67

3.3.3.4 Continuità68

3.3.3.5 Inculturazione68

3.3.4 Ambiti culturali69

3.3.4.1 Una solida cultura di base69

3.3.4.2 L’approfondimento della fede attraverso la teologia69

3.3.4.3 Una coerente visione dell’uomo, del mondo e di Dio attraverso la filosofia70

3.3.4.4 Le scienze dell’uomo e dell’educazione70

3.3.4.5 La “salesianità”71

3.3.5 Specializzazione e professionalità71

3.3.6 Centri di studio per la formazione71

3.3.7 Alcune indicazioni per promuovere la formazione intellettuale73

3.3.8 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI73

3.4.LA DIMENSIONE EDUCATIVO-PASTORALE80

3.4.1 Formare al Sistema Preventivo, incarnazione della missione salesiana81

3.4.2 Formare alla Pastorale Giovanile Salesiana, realizzazione del Sistema Preventivo81

3.4.3 I valori e gli atteggiamenti propri della dimensione educativo-pastorale82

3.4.3.1 La predilezione e la presenza tra i giovani, soprattutto i più poveri82

3.4.3.2 L’integrazione tra educazione ed evangelizzazione82

3.4.3.3 Il senso comunitario della Pastorale Salesiana83

3.4.3.4 Lo stile di animazione83

3.4.3.5 La prospettiva di una pastorale organica e la mentalità progettuale83

3.4.4 Alcune linee di formazione educativo-pastorale84

3.4.4.1 La qualificazione educativo-pastorale84

3.4.4.1.1 L’ascolto del Signore nei bisogni dei giovani84

3.4.4.1.2 Attenzione al mondo dell’educazione84

3.4.4.1.3 La riflessione teologico-pastorale e gli orientamenti della Chiesa84

3.4.4.1.4 L’assunzione degli orientamenti pastorali salesiani85

3.4.4.1.5 La formazione nell’esperienza quotidiana della missione85

3.4.4.2 Le attività pastorali durante la formazione iniziale85

3.4.5 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI86

4.CAPITOLO QUARTO. LINEE DI METODOLOGIA FORMATIVA88

4.1.RAGGIUNGERE LA PERSONA IN PROFONDITÀ88

4.2.ANIMARE UNA ESPERIENZA FORMATIVA UNITARIA SECONDO UN PROGETTO ORGANICO89

4.3.ASSICURARE L’AMBIENTE FORMATIVO E IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI I CORRESPONSABILI91

4.3.1 La persona del salesiano91

4.3.2 La comunità ambiente della formazione92

4.3.2.1 La comunità locale92

4.3.2.2 La comunità formatrice93

4.3.2.3 Il centro di studi95

4.3.2.4 La comunità ispettoriale95

4.3.2.5 La comunità mondiale96

4.3.3I corresponsabili della formazione96

4.3.3.1 Corresponsabili a livello locale96

4.3.3.1.1 Il Direttore96

4.3.3.1.2 L’équipe dei formatori98

4.3.3.1.3 I docenti e gli esperti99

4.3.3.1.4 Il contributo dei laici100

4.3.3.2Corresponsabili a livello ispettoriale101

4.3.3.2.1 L’Ispettore con il suo Consiglio101

4.3.3.2.2 Il Delegato e la Commissione ispettoriale per la formazione102

4.3.3.3 Collegamento e collaborazione a livello interispettoriale104

4.3.3.4 Corresponsabili a livello mondiale105

4.4.DARE QUALITÀ FORMATIVA ALL’ESPERIENZA QUOTIDIANA105

4.4.1La presenza tra i giovani106

4.4.2 Il lavorare insieme106

4.4.3 La comunicazione106

4.4.4 I rapporti interpersonali107

4.4.5 Il contesto socio-culturale107

4.5QUALIFICARE L’ACCOMPAGNAMENTO FORMATIVO108

4.5.1 L’accompagnamento comunitario.108

4.5.2 L’accompagnamento personale109

4.6PRESTARE ATTENZIONE AL DISCERNIMENTO112

4.6.1 Il discernimento dimensione permanente dell’esperienza salesiana.112

4.6.2 Il discernimento durante la formazione iniziale112

4.6.3 Il discernimento in alcune circostanze particolari114

4.7ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI115

PARTE SECONDA. IL CAMMINO FORMATIVO SALESIANO120

5.CAPITOLO QUINTO. IL PROCESSO FORMATIVO SALESIANO120

5.1“UN PROCESSO FORMATIVO CHE DURA TUTTA LA VITA”120

5.2LE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO FORMATIVO122

5.2.1 Processo personalizzato122

5.2.2 Processo comunitario122

5.2.3 Processo unitario e diversificato122

5.2.4 Processo continuo e graduale123

5.2.5 Processo inculturato123

5.3ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI123

6.IL PRENOVIZIATO127

6.1NATURA E SCOPO127

6.2L’ESPERIENZA FORMATIVA128

6.2.1 La dimensione umana128

6.2.1.1 Le condizioni fisiche e la salute128

6.2.1.2 Il conoscersi e il farsi conoscere129

6.2.1.3 Un’affettività serena129

6.2.1.4 La capacità relazionale129

6.2.1.5 Il senso di responsabilità129

6.2.1.6 La rettitudine di coscienza e l’apertura alla realtà130

6.2.2 La dimensione spirituale130

6.2.3 La dimensione intellettuale131

6.2.4 La dimensione educativo pastorale131

6.3ASSICURARE LE CONDIZIONI NECESSARIE132

6.3.1 Comunità formatrice ed esperienza comunitaria132

6.3.2 Equipe dei formatori e l’accompagnamento formativo e spirituale132

6.4IL DISCERNIMENTO E L’AMMISSIONE AL NOVIZIATO133

6.5ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI134

7.CAPITOLO SETTIMO. IL NOVIZIATO137

7.1NATURA E SCOPO137

7.2L’ESPERIENZA FORMATIVA137

7.2.1 La dimensione umana137

7.2.2 La dimensione spirituale138

7.2.2.1 La configurazione a Cristo nella prospettiva del da mihi animas138

7.2.2.2 L’assimilazione del carisma salesiano e l’identificazione con il Fondatore138

7.2.2.3 L’esperienza di vita fraterna139

7.2.2.4 Iniziazione alla preghiera che abbraccia tutta la vita139

7.2.3 La dimensione intellettuale139

7.2.4 La dimensione educativo-pastorale140

7.3ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE140

7.3.1 La comunità e l’ambiente140

7.3.2 Il maestro dei novizi e i formatori141

7.4DISCERNIMENTO E AMMISSIONE ALLA PRIMA PROFESSIONE142

7.4.1 Tempo di discernimento142

7.4.2 La professione temporanea142

7.4.3 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI143

8.CAPITOLO OTTAVO. IL POSTNOVIZIATO148

8.1NATURA E SCOPO148

8.2L’ESPERIENZA FORMATIVA148

8.2.1 La dimensione umana149

8.2.2 La dimensione spirituale149

8.2.3 La dimensione intellettuale149

8.2.3.1 Gli studi150

8.2.3.1.1Le scienze filosofiche150

8.2.3.1.2 Le scienze dell’uomo e dell’educazione150

8.2.3.1.3 Il mistero cristiano e l’educazione della fede151

8.2.3.1.4 Gli studi salesiani151

8.2.3.2 Altri studi151

8.2.3.3 Il curricolo dei salesiani coadiutori151

8.2.4 La dimensione educativo-pastorale152

8.3ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE153

8.3.1 L’ambiente153

8.3.1.1 La comunità formatrice153

8.3.1.2 Il collegamento con altre comunità154

8.3.2 I formatori154

8.3.3 La collaborazione inter-ispettoriale155

8.4ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI155

9.CAPITOLO NONO. IL TIROCINIO157

9.1NATURA E SCOPO157

9.2L’ESPERIENZA FORMATIVA157

9.2.1 La dimensione umana157

9.2.2 La dimensione spirituale158

9.2.3 La dimensione intellettuale158

9.2.4 La dimensione educativo-pastorale159

9.3ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE159

9.3.1 La comunità159

9.3.2 La guida formativa e l’impegno personale del tirocinante160

9.3.3 L’Ispettore160

9.4ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI161

10.CAPITOLO DECIMO. LA FORMAZIONE SPECIFICA163

LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO COADIUTORE163

10.1NATURA E SCOPO163

10.2L’ESPERIENZA FORMATIVA164

10.2.1 La dimensione umana164

10.2.2 La dimensione spirituale164

10.2.3 La dimensione intellettuale164

10.2.3.1 Lo studio della Teologia165

10.2.3.2 Gli studi salesiani165

10.2.3.3 L’educazione in campo sociale165

10.2.3.4 La preparazione professionale165

10.2.4 La dimensione educativo-pastorale166

10.3ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE166

LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO PRESBITERO166

10.4NATURA E SCOPO166

10.5L’ESPERIENZA FORMATIVA167

10.5.1 La dimensione umana168

10.5.2 La dimensione spirituale168

10.5.3 La dimensione intellettuale169

10.5.3.1 Lo studio della Teologia170

10.5.3.2 Prospettiva salesiana e discipline salesiane171

10.5.4 La dimensione educativo-pastorale171

10.5.4.1 Gli aspetti da coltivare171

10.5.4.2 L’esercizio dei ministeri e del diaconato172

10.5.4.2.1 Il lettorato e l’accolitato172

10.5.4.2.2 Il diaconato172

10.6ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE173

10.7ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI174

10.7.1 Il salesiano coadiutore174

10.7.2 Il salesiano presbitero o diacono permanente175

11.CAPITOLO UNDICESIMO. LA PREPARAZIONE PER LA PROFESSIONE PERPETUA179

11.1NATURA E SCOPO179

11.2L’ESPERIENZA FORMATIVA180

11.3ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE181

11.4ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI181

12.CAPITOLO DODICESIMO. LA FORMAZIONE PERMANENTE184

12.1NATURA E SCOPO184

12.2L’ESPERIENZA FORMATIVA185

12.2.1 La dimensione umana185

12.2.2 La dimensione spirituale186

12.2.3 La dimensione intellettuale186

12.2.4 La dimensione educativo-pastorale187

12.3L’ATTENZIONE AD ALCUNE SITUAZIONI DI VITA187

12.3.1 Le stagioni della vita188

12.3.1.1 I primi anni di pieno inserimento nel lavoro educativo e pastorale188

12.3.1.2 Gli anni della piena maturità189

12.3.1.3 L’età avanzata189

12.3.2 Alcune circostanze particolari190

12.4L’ANIMAZIONE DELLA FORMAZIONE PERMANENTE190

12.4.1 A livello personale191

12.4.2 A livello locale192

12.4.3 A livello ispettoriale193

12.4.4 A livello inter-ispettoriale195

12.5ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI196

ALLEGATI*200

ALLEGATO 1. Il Direttorio ispettoriale – sezione formazione201

1Natura del Direttorio201

2Contenuti del Direttorio201

2.1 Per quanto riguarda il processo formativo201

Formazione permanente203

2.2 Per quanto riguarda le fasi formative in particolare203

Noviziato203

Postnoviziato203

Tirocinio203

Formazione specifica203

Professione perpetua204

3Verifica del Direttorio ispettoriale – sezione formazione204

ALLEGATO 2. Il Progetto ispettoriale di formazione205

1Pianificazione della formazione205

2Il Direttorio e il Progetto205

3Il Progetto ispettoriale di formazione205

3.1 Natura e scopo205

3.2 Elaborazione, struttura e contenuti206

4Progetto della comunità formatrice locale207

5Progetto, comunità e équipe di formazione207

ALLEGATO 3. Linee orientative circa l’ordinamento degli studi209

1Note introduttive209

2Gli ordinamenti210

2.1Il prenoviziato210

2.1.1 Orientamenti sulle discipline salesiane210

2.1.2 L’area del mistero cristiano210

2.1.3 Alcuni aspetti culturali210

2.2 Il noviziato211

2.2.1 Orientamenti sulle discipline salesiane211

2.2.2 L’area del mistero cristiano211

2.2.3 Le scienze dell’uomo e dell’educazione211

2.3 Il postnoviziato211

2.3.1 Orientamenti sulle discipline salesiane212

2.3.2 Scienze filosofiche, scienze dell'uomo e dell'educazione212

2.3.3 L’area del mistero cristiano214

2.4 La formazione specifica del salesiano coadiutore214

2.4.1 Orientamenti sulle discipline salesiane214

2.4.2 L’area del mistero cristiano214

2.4.3 Altri ambiti215

2.5 La formazione specifica del salesiano presbitero215

2.5.1 Orientamenti sulle discipline salesiane215

2.5.2 L’area delle discipline teologiche215

ALLEGATO 4. Documenti ecclesiali e salesiani sulla formazione218

INDICE ANALITICO221


ABBREVIAZIONI E SIGLE





ACGAtti del Consiglio Generale

ACSAtti del Consiglio/Capitolo Superiore

CCostituzioni

cancanone del Codice di Diritto canonico, 1983

CECCongregazione per l’Educazione Cattolica

Cfr Confronta

CG Capitolo Generale

CGSCapitolo Generale Speciale XX

CICCodex Iuris Canonici

CIVCSVACongregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita

Apostolica

CRISCongregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari

DSM Il Direttore Salesiano. Un ministero per l’animazione e il governo della

comunità locale, Roma 1986

Ibid Ibidem

ISM L’Ispettore Salesiano. Un ministero per l’animazione e il governo della

comunità ispettoriale, Roma 1987

MB Memorie Biografiche di S. Giovanni Bosco

MuR Mutuae Relationes. Criteri direttivi sui rapporti tra i Vescovi e i Religiosi nella

Chiesa, Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazione

per i Vescovi, 1978

OT Optatam Totius – Concilio Vaticano II

PC Perfectae Caritatis – Concilio Vaticano II

PDVPastores Dabo Vobis. Esortazione Apostolica post sinodale, Giovanni

Paolo II, 1992

PIPotissimum institutioni. Direttive sulla formazione negli Istituti Religiosi,

Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica,

1990

PO Presbyterorum Ordinis – Concilio Vaticano II

R Regolamenti generali

RFIS Ratio Fundamentalis Institutionis et Studiorum, Congregazione per l’Educazione Cattolica, 1985

SaC Sacerdotalis coelibatus. Lettera Enciclica, Paolo VI, 1967

SC Sacrosanctum Concilium – Concilio Vaticano II

VCVita Consecrata. Esortazione Apostolica post sinodale, Giovanni Polo II, 1996

1 DECRETO DI PROMULGAZIONE

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2 Testo rivisto della “Ratio” sul prenoviziato

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3 Testo rivisto della “Ratio” sulla formazione iniziale del salesiano coadiutore

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4 NOTA SULLA QUARTA EDIZIONE

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5 PARTE PRIMA. LA FORMAZIONE SALESIANA IN GENERALE

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6 PARTE SECONDA. IL CAMMINO FORMATIVO SALESIANO

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7 LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO COADIUTORE

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8 LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO PRESBITERO

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9 ALLEGATI*

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10 INDICE ANALITICO1

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