Presentazione


Presentazione













CRITERI E NORME

DI DISCERNIMENTO VOCAZIONALE SALESIANO



LE AMMISSIONI



Supplemento a “LA FORMAZIONE DEI SALESIANI DI DON BOSCO”

(Ratio Fundamentalis Institutionis et Studiorum)









Terza edizione

















ROMA 2000



SOMMARIO


Indice

Abbreviazioni e sigle


1. FORMAZIONE SALESIANA E DISCERNIMENTO VOCAZIONALE


1.1 Vocazione salesiana e discernimento


1.2 Natura e caratteristiche del discernimento vocazionale


1.2.1 Natura del discernimento vocazionale

1.2.2 Discernimento vocazionale “salesiano”

1.2.2.1 Discernimento “salesiano”

1.2.2.2 Discernimento attento alla diverse forme dell’unica vocazione

1.2.3 Discernimento durante la formazione iniziale

1.2.3.1 Il discernimento: atteggiamento costante dell’itinerario formativo

A. Discernimento graduale e progressivo

B. Discernimento attento alla specificità delle fasi e dei momenti

C. Discernimento visto nell’unità e nella continuità della formazione

1.2.3.2 Discernimento: momenti particolari e ammissioni


1.3 I responsabili del discernimento vocazionale


1.3.1 Responsabilità del candidato

1.3.2 Responsabilità comunitaria: le sue diverse espressioni

1.3.2.1 A livello ispettoriale

1.3.2.2 A livello locale


1.4 Condizioni indispensabili


1.4.1 Una prospettiva vocazionale

1.4.2 Un atteggiamento di fede

1.4.3 Una sensibilità pedagogica

1.4.4 Alcune competenze specifiche


1.5 Mezzi e procedimenti


1.5.1 La conoscenza nel quotidiano

1.5.2 Altre forme di approccio


2. CRITERI DI DISCERNIMENTO


2.1 Definizione e tipi di criteri


2.2 L’applicazione dei criteri


2.3 Aree di discernimento


2.3.1 Dimensione umana

2.3.1.1 Salute fisica

2.3.1.2 Contesto familiare

A. Aspetti positivi e requisiti da considerare

B. Difficoltà e controindicazioni da valutare

2.3.1.3 Equilibrio psichico e capacità relazionale

A. Aspetti positivi e requisiti da considerare

B. Difficoltà e controindicazioni da valutare

2.3.1.4 Maturità affettivo-sessuale

A. Indicazioni generali per il discernimento

B. Difficoltà e controindicazioni da valutare

a. Controindicazioni relative o assolute in base al discernimento

Diverse situazioni e atteggiamenti personali

Esperienze prima dell’inizio dell’itinerario formativo

Un problema particolare: la masturbazione

b. Controindicazioni assolute

c. Discernimento vocazionale e omosessualità

2.3.2 Dimensione spirituale

2.3.2.1 Aspetti da considerare

A. Vita cristiana e caratterizzazione salesiana

B. Vita comunitaria

C. I consigli evangelici

D. Segni di vocazione specifica

2.3.2.2 Motivazioni e retta intenzione


2.3.3. Dimensione intellettuale

2.3.3.1 Aspetti positivi e requisiti da considerare

A. Intelligenza, capacità di riflessione e di giudizio

B. Qualificazione necessaria

2.3.3.2 Difficoltà e controindicazioni da valutare


2.3.4 Dimensione educativo-pastorale

2.3.4.1 Aspetti positivi e requisiti da considerare

2.3.4.2 Difficoltà e controindicazioni da valutare



3. LE AMMISSIONI


3.1 La domanda, i responsabili e le modalità delle ammissioni


3.1.1 La domanda

3.1.2 I responsabili

3.1.3 Le modalità


3.2 Ammissione al prenoviziato


3.3 Ammissione al noviziato


3.3.1 Attitudine alla vita salesiana

3.3.2 Condizioni, impedimenti e requisiti giuridici


3.4 Ammissione alla prima professione


3.4.1 Attitudine alla vita salesiana

3.4.2 Requisiti giuridici


3.5 Ammissione alla rinnovazione della professione


3.5.1 Attitudine alla vita salesiana

3.5.2 Requisiti giuridici


3.6 Le ammissioni durante la formazione specifica del salesiano presbitero


3.6.1 Ammissione ai ministeri

3.6.2 Ammissione agli ordini sacri : diaconato e presbiterato

3.6.3 Attitudini per l’esercizio salesiano del ministero

3.6.3.1 Circa la capacità di assumere i doveri sacerdotali

3.6.3.2 Circa il modo di affrontare l’esistenza salesiana sacerdotale

3.6.4 Requisiti giuridici

3.7 Ammissione alla professione perpetua


3.7.1 Attitudine alla vita salesiana

3.7.2 Requisiti giuridici



Documenti ecclesiali e salesiani di riferimento








ABBREVIAZIONI E SIGLE


ACGAtti del Consiglio Generale

ACS Atti del Consiglio Superiore

CCostituzioni

can.canone del Codice di Diritto canonico, 1983

CDFCongregazione per la Dottrina della Fede

CECCongregazione per l’Educazione Cattolica

CfrConfronta

CG Capitolo Generale

CGSCapitolo Generale Speciale (CG20)

DSMIl Direttore Salesiano. Un ministero per l’animazione e il governo della comunità locale, Roma 1986

Form. Cel. Orientamenti Educativi per la formazione al celibato sacerdotale, CEC, 1974

FSDB La formazione dei Salesiani di Don Bosco, 3a. edizione, Roma 2000

ISM L’Ispettore Salesiano. Un ministero per l’animazione e il governo della

comunità ispettoriale, Roma 1987

MuRMutuae Relationes. Criteri direttivi sui rapporti tra i Vescovi e Religiosi nella Chiesa, Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari e Congregazione per i Vescovi, 1978

PDVPastores Dabo Vobis. Esortazione Apostolica post sinodale, Giovanni Paolo II, 1992

PIPotissimum institutioni. Direttive sulla formazione negli Istituti Religiosi, Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, 1990

RRegolamenti generali

RFISRatio Fundamentalis Institutionis et Studiorum, CEC, 1985

RIReligiosorum institutio, Sacra Congregazione per i Religiosi, 1961

Sac. Coel.Sacerdotalis Coelibatus, Lettera Enciclica, Paolo VI, 1967

VCVita Consecrata, Esortazione apostolica postsinodale, Giovanni Paolo II, 1996




1 PRESENTAZIONE

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Cari confratelli,


insieme alla terza edizione della “Ratio”, La formazione dei Salesiani di Don Bosco, vi presento il testo rinnovato del fascicolo Criteri e norme di discernimento vocazionale salesiano. Le ammissioni, che vuol essere un ampliamento e un commento di quel che la Ratio dice riguardo al discernimento vocazionale.

Il sussidio testimonia in forma concreta l’amore alla vocazione salesiana e a coloro che si sentono chiamati a viverla nella Chiesa. Manifesta la responsabilità della Congregazione, impegnata a scoprire e ad accogliere il dono di Dio e ad assicurarne una realizzazione gioiosa e fedele. A volte, quanto si chiede può apparire esigente. La nostra sensibilità educativa ci aiuta ad essere positivi e fiduciosi di fronte alle persone, a cogliere in esse ciò che è indispensabile per “restare con Don Bosco” e ciò che può crescere e maturare. Ma non possiamo né illudere, né illuderci: il cammino salesiano di santità deve essere costruito su fondamenta solide, richiede una formazione di qualità. Le stesse esigenze, da assumere con comprensione educativa, anziché eccessive, devono piuttosto essere sentite come una volontà di stima e di rispetto per la vocazione salesiana e per la persona chiamata e come un’espressione di fedeltà a Don Bosco fondatore e formatore.

Il sussidio, che ha nella Ratio il suo fondamento e il suo quadro di riferimento, intende offrire indirizzi chiari, concreti e motivati. Dovendo però servire per tutta la Congregazione e quindi dovendo tener presente una grande varietà di situazioni, si mantiene su linee valide per tutti. A coloro che devono applicarle nel contesto ispettoriale è affidato il compito non solo di personalizzarle, inserendole nel quadro della storia passata e presente di ogni candidato, ma anche di farlo prestando attenzione alle caratteristiche delle situazioni e culture locali.

Destinatari del documento sono tutti coloro che in diverso modo intervengono nell’ambito vocazionale e formativo, innanzitutto gli Ispettori e i Direttori con i loro rispettivi Consigli, i confessori, i formatori e gli animatori vocazionali, chiamati a dare un consiglio o a prestare un aiuto, ad esprimere un parere o a prendere delle decisioni a nome della Congregazione. Come mediatori dell’azione del Signore e servitori dei fratelli, è loro dovere di conoscere e applicare “Criteri e norme” con responsabilità ed equilibrio. È importante che i confratelli in formazione iniziale, primi responsabili del discernimento vocazionale, conoscano i criteri della Congregazione e si confrontino con essi.

I criteri e le norme, che vi presento, sono in funzione di una maggior sicurezza e convergenza nella valutazione e nelle decisioni. Gli Ispettori e le Commissioni per la formazione faranno in modo che essi siano conosciuti e applicati e che vi sia unità e collaborazione tra tutti coloro che intervengono nel processo di discernimento.


La Madonna, Ausiliatrice della vocazione salesiana, ottenga per tutti noi il dono del discernimento, che brillava in maniera singolare nel nostro padre Don Bosco, affinché sappiamo riconoscere i segni dello Spirito nella vita dei fratelli e siamo collaboratori della sua azione in essi.


1.1

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1.1.1 Roma, 8 dicembre 2000

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Don Juan Edmundo Vecchi

Rettor Maggiore