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Codice scheda: ASC A4470434 (Microscheda: 3840C2/4)
Luogo e data: TORINO
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ANONIMO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con altri
Tipo documento e supporto: Minuta di lettera Copia fotostatica
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Chiede la pubblicazione di una grazia di cui è testimone:
per intercessionedi S.Teresa un suo conoscente ha fatto la Pasqua dopo
30 anni. (Scrive al direttore di un periodico. Data probabile: aprile
1869aprile1875).
***
Illustrissimo Signor Direttore
Mi trovo in dovere di narrarvi un fatto avvenutomi in questi ultimi
giorni. Il venerdì della settimana di passione, solennità di San
Giuseppe, mi capitò alle mani il numero 3 del benemerito vostro
periodico; lo lessi con gusto, ed in modo particolare fermò la mia
attenzione quel passo di Santa Teresa con cui assicura che da molti
anni essa era solita domandare a San Giuseppe una grazia nel dì della
sua festa e che sempre l'aveva ottenuta. Queste parole mi fecero venire
in mente di ricorrere a Lui per ottenere una grazia che da lungo tempo
io sospirava. Una persona, molto a me cara per tanti titoli, malgrado
da più di 30 anni non faceva più la sua Pasqua. Io adunque pensai in
quell'istante di provare se l'asserzione di Santa Teresa fosse solo vera
per lei oppure potesse avverarsi eziandio per gli altri; e sebbene, fossi
alla sera, tuttavia in quel giorno stesso a Lui mi rivolsi supplicandolo a
calde istanze a volermi esaudire con indurre quella persona a fare
quest'anno la sua Pasqua: anzi per impegnarlo maggiormente gli dissi
che io non ne pretendeva che mi facesse questa grazia senza
compenso; ma che ottenuta che l'avessi l'avrei fatta pubblicare sul
medesimo vostro periodico. Tre giorni dopo tale preghiera mi trovai
con detta persona e dopo aver discorso di varie cose quasi scherzando
gli feci una semplice esortazione di compiere il dovere Pasquale, senza
però parlare delle intelligenze prese con San Giuseppe. Nulla mi
promise per allora, ma ascoltò l'invito in modo che bene mi accorsi che
San Giuseppe cominciava a fare la parte sua. Presi coraggio, e la
settimana seguente rinnovai l'invito. Con grande mia consolazione e
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profonda riconoscenza al potente patrono lo vidi alla sera del sabato in
Albis con risoluzione accostarsi al Sacramento della Penitenza; per
andare all'indomani a fare la Santa Comunione. Il favore era ottenuto,
ne resi i dovuti ringraziamenti a San Giuseppe che non cessa anche ai
nostri dì di operare le meraviglie che operava ai tempi di Santa Teresa
ed in tutti i tempi andati; ed ora lo scrivo a voi per compiere l'obbligo
mio. Credetti di non ritardare ulteriormente a farvelo noto perché
essendo prossima la solennità del suo patrocinio possiate farlo
conoscere nel prossimo numero e così chi volesse fare ben presto la
stessa prova trovisi ancora in tempo. Se poi vorrete avere la bontà di
pubblicare questo fatto mi farete un vero favore, di cui vi esprimo fin
d'ora la mia sentita gratitudine nel tempo stesso che ho l'onore di
professarmi con tutta la stima di V. S.
Devotissimo Servo
Michele Rua
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