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Codice scheda: ASC A4530219 (Microscheda: 3926B3/6)
Luogo e data: TORINO ­ 07/11/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: RABAGLIATI EVASIO
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Lettera spedita ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: È d'accordo sull'apertura di una casa a Baranquilla con due
preti; è stato scelto l'ispettore del Venezuela; i confratelli dell'Ecuador
non furono disturbati dalle persecuzioni; gli raccomanda l'ispettoria.
***
Torino, 7 novembre 1901
Carissimo Don Evasio e Carissimo Don Silvestro
Finisco adesso di leggere la gradita di Don Silvestro del 31 agosto
arrivatami però verso la metà di ottobre e subito rispondo. Io sono
pienamente d'accordo per l'apertura della casa di Barranquilla, purché
non si abbia bisogno d'aiuto personale da noi, che non ne abbiamo.
Quanto al personale proposto da Don Silvestro per quella casa sono
pur d'accordo: mi limito solo a far osservare che se non si può da
pincipio avere tre preti per quella casa, si può cominciare con due od
anche con uno solo ed in seguito aggiungerne altri a misura che si
potrà, il che, speriamo, non sarà tanto tardi. Parmi che Don
Bassignana mi abbia manifestato timore della carica di Drettore: spero
che potrà cacciare tale paura facendogli un po' di coraggio. Penso pure
che se si apre la casa di Bosa possa andar bene Don Arturo o Don
Heredia appena saranno ordinati. A Fontibon Don Cattaneo mi pare
vada bene se si sente di ristabilirvi il corso dei Figli di Maria.
Quanto alla Venezuela l'Ispettore è designato: spero partirà per la sua
destinazione verso la fine del corrente. Debbo far notare che sarà
conveniente per l'autunno del 1902 lasciar venire in Europa, forse
stabilmente, il caro Don Olivazzo. I parenti lo sospirano, egli chiede di
venire e adduce motivi di salute: sarà gioco forza assecondarli.
Riguardo al tuo mal di stomaco, caro Don Silvestro, desidero che ti
abbi cura e cerchi di liberartene, se si può, specie con necessario
riposo. Penso che la colossale impresa dei Lazzaretti provinciali non si
potrà effettuare così presto, perciò non pensiamo all'ipotesi del
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bisogno di un altro ispettore. Dubito che abbiate danaro alle banche:
state attenti a non lasciarvene troppo. In questi momenti così scabrosi
può facilmente avvenire un rovinoso fallimento. Abbiamo scritto di
nuovo a Don Grandis Vice­Ispettore al Messico che vi mandi danaro
per il viaggio di due chierici. Se ve lo manda, sceglietene due buoni.
Per vostra tranquillità vi annunciamo che i confratelli dell'Equatore
non furono ultimamente disturbati. Anche in Francia finora ci
lasciarono tranquilli. Sono soddisfatto delle assicurazioni vostre e di
altri nostri preti di costì che la convivenza di due fratelli Superiori non
è di alcun danno.
Riguardo alle gradite vostre del 13 e 24 agosto confido che a quest'ora
avrete sormontate le difficoltà che saranno insorte per il decreto
riguardante i confessori. Anche qui bisogna dire vir obediens laquetur
victorias. Vorrei dire a te, caro Don Evasio, di accudire molto gli affari
dell'Ispettoria e so che fai molto, che sei andato predicare missioni a
Fontibon, Villavicencio, forse anche ad Agua de Dios e te ne fo
ringraziamenti: non oso inculcarti tale cura ben sapendo con quanta
carità ti interessi dei poveri lebbrosi, che meritano tutta la nostra
compassione.
Riguardo al noviziato delle Suore, credo che anche costì si può
provvedervi una Direttrice maestra, almeno provvisoriamente, finché
sia finita la guerra. Anche riguardo a Contratacion finché questa non è
finita parmi non convenga fare cambiamenti. Bisogna però persuadersi
che chi non fa guari bene nella casa dov'è posto dall'ubbidienza
difficilmente riesce nelle missioni, anzi si troverebbe in esse esposto a
più gravi pericoli.
Finora Monsignor Costamagna non ci ha mandato il danaro, di cui ci
parli; se arriverà pagheremo Nebiolo, Sarrià eccetera.
A Don Bertello converrà che tu Don Evasio scriva di nuovo riguardo
alle messe di cui mi parli. Don Barberis non è offeso se non hai
consegnato la sua lettera a Don Cera.
Vergnano ha consegnato a me ed io al Direttore del Bollettino i giornali
che ci hai spediti. Esso Legnano sta meglio, ma i medici dicono che
abbia ancor bisogno di un riposo di 5 o 6 mesi e dubitano molto se
abbia ancor da ritornare a codesto clima. Riguardo al danaro portato
via da Don Ferraris mi assicura che egli si servì solo di quello che
spettava a codesta casa. Mi ha detto la somma, ma non la ricordo più.
Finora nulla più ho saputo della questione di Borea: se vi sarà qualche
novità v'informeremo.
A Castagnedi fate coraggio: spero resterà tranquillo a suo posto: tanto

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più in vista della grandissima spesa e disturbo che cagionerebbe la sua
partenza.
Quanto al decreto riguardante i confessori vi unisco qui la soluzione di
vari quesiti data dal Santo Uffizio stesso: vi servirà di norma.
Vi fo' spedire un quaderno di biglietti di riduzione per la Veloce.
Ricevuto che l'avrete, accusatecene ricevuta.
Questa mia serva eziandio di risposta alle gradite di Don Evasio del
31/8 e 12/9.
Il Signore vi benedica largamente e vi preservi da ogni pericolo. Io
prego per voi: degnatevi pregare pel
Vostro affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
16/11 P. S. In vista dell'urgenza della venuta di Don Olivazzo, converrà
lasciarlo partire in febbraio prossimo o marzo al più tardi. Per il
viaggio potete fare una cambiale su di me a codesta banca: noi la
pagheremo qua. Mentre aspettavo per inviarvi la presente mi giunsero
le due di Don Evasio del 19 e 24/9. Sono contento che Don Caroglio sia
stato mandato a Bosa. Mi fanno sommamente pena le gravissime
tribolazioni vostre, quali mi descrivi. Ravviveremo le nostre orazioni
per voi.
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