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Codice scheda: ASC G336X105 (Microscheda: 4160B1/3)
Luogo e data: TORINO ­ 14/07/1892
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: PATRIARCA DI GERUSALEMME
Classificazione: ISPETTORIE, VISITATORIE, DELEGAZIONI
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Invia la lettera per mezzo di D. Celestino Durando, recatosi
come visitatore straordinario in Terra Santa. Si dispiace per le
difficoltà insorte e spiega che i Salesiani sono andati in Terra Santa in
aiuto del Can. Belloni, previa autorizzazione della S.C. di Propaganda
Fide e col consenso del Patriarca, al solo scopo di operare a vantaggio
del prossimo e specialmente della gioventù.
***
Torino, 14 luglio 1892
L'Eccellenza Reverendissima
Approfitto dell'occasione che il nostro carissimo confratello e
consigliere Don Celestino Durando viene come visitatore in Terra
Santa per presentare all'E. V. Reverendissima gli ossequi miei e di tutti
i Salesiani ed offrirle i nostri umili servizi a vantaggio delle anime.
Molto ci rincresce che qualche difficoltà impedisca l'E. V. dal
riguardarci quali suoi figli o servi, come noi desideriamo di essere:
speriamo però che tali difficoltà con l'aiuto di Dio si appianeranno.
Giammai avremmo voluto venir costà col suo dispiacere o dissenso;
pel che prima di dar alcuna parola al R.do Canonico Belloni gli
abbiamo posto per condizione di avere il consenso e beneplacito dell'E.
V. e della Sacra Congregazione di Propaganda; e non ci siam mossi se
non quando vedemmo coi nostri occhi i due autentici documenti. Ora
poi che col suo consenso ci troviamo nel Patriarcato, non altro
desideriamo che essere in condizione di aver semplicemente di che
vivere lavorando secondo il nostro scopo e regolamento a gloria di Dio
e a vantaggio del prossimo e specialmente della gioventù nostro scopo
primario. Parve forse a qualcuno che fossimo guidati dall'ambizione;
in verità questa era tanto lungi da noi che non abbiamo mai neppur
pensato a cercar ad introdurci in Terra Santa fino a quando con
caldissime istanze fummo pregati dal sullodato Canonico Belloni a
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prestargli aiuto per sostenere l'opera sua. Ci sentimmo una stretta al
cuore, allorché udimmo che ogni razza di eretici e scismatici hanno
grandi stabilimenti nella Palestina e vanno ognora acquistando
terreno, mentre uno stabilimento cattolico così importante e simpatico
a tutti qual è quello del Canonico Belloni trovavasi in pericolo di venir
meno per mancanza di mezzi personali e materiali.
Prevedevamo fin da allora che saremmo andati incontro gravi sacrifizi
di entrambi i generi; ma resi persuasi che quella era la volontà di Dio
sia per la chiamata del Fondatore, sia ancor più per il consenso così
facilmente avuto dalle due autorità competenti, e li abbiamo affrontati
coraggiosamente pur di poter cooperare in qualche modo a sostenere e
propagare Nostra Santa Religione in codesti paesi e non permettere
che i nemici mai avessero a ridere e rallegrarsi nel vedere a cader
un'opera conosciuta già in ogni parte del mondo. Le nostre previsioni
si avverarono: infatti oltre i sacrifizi di personale, che avrebbe potuto
servire altrove assai bene, sono circa L. 100.000 che in un anno qui
dovemmo sborsare per sostenere codesta opera, senza aver nulla
ricevuto a tale oggetto, anzi senza aver neppur potuto fare appello alla
carità pubblica in di lei favore.
Ammaestrati dal nostro caro Padre Don Bosco dovunque andiamo, vi
prestiamo volentieri i servizi agli ecclesiastici ed agli ordini religiosi
esistenti. Coi RR. PP. Francescani poi ci trovammo sempre uniti col
vincolo di spirituale amicizia e fratellanza e in Europa e in America,
dove ci prestiamo reciprocamente aiuto ed ospitalità ogni qual volta si
presenta l'occasione. Ci lusingavamo trovarci specialmente costì in
simili amichevoli relazioni, e, come altrove ci viene dato con nostra
consolazione di somministrar loro buon contingente di vocazioni fra i
nostri allievi, speravamo di poter altrettanto fare in Palestina. Questo
vincolo di carità e questa nostra speranza ci fecero apparire meno
gravosi i sacrifizi, cui andavamo incontro. Ed ora non possiamo
smettere la ferma fiducia che in codesti luoghi santificati dai sudori e
dal sangue preziosissimo di N. S. G. C. questi dolci vincoli e soavi
speranze, anziché venir meno, si consolideranno ognor più e che il
nostro confratello venuto per aiutar a regolarizzare l'interno dell'opera
avrà pure la consolazione di annunziarci che per mezzo della bontà
dell'E. V. Rev. anche costì sono stabilite e ben cementate le stesse
relazioni di carità e reciproco aiuto coi RR. PP. Francescani, che noi
saremo lieti di considerar sempre non solo quali nostri amici, ma quali
nostri consiglieri e maestri.
Permetta, Eccellenza, che le baci in ispirito il Sacro Anello ed

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implorando la paterna sua benedizione sullo scrivente e su tutti i
Salesiani mi possa professare con tutta venerazione
dell'E. V. Rev.
Umil.mo ed Obbl.mo Servitore
firmato: Sac. Michele Rua
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