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Codice scheda: ASC A4580240 (Microscheda: 3994C4/10)
Luogo e data: TORINO ­ 08/12/1890
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: COOPERATORI SALESIANI E BENEFATTORI
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Preparando una spedizione di 25 SDB E 10 FMA per le
Missioni dell'America del Sud, chiede aiuti per le ingenti spese. Si
sofferma sulle varie opere missionarie esistenti nell'America del Sud.
[All. copia ms. del Sig. Balestra].
***
Torino, 8 Dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, 1890.
Benemeriti Cooperatori e benemerite Cooperatrici,
Avrei desiderato di non aver bisogno di fare un particolare ricorso a
Voi, in sulla fine di questo anno, e ne ho nutrito speranza sino ad oggi ;
ma non ostante il mio desiderio e la mia speranza mi è giuocoforza
presentarmi alla carità vostra, ed implorarne il valido soccorso.
Le Missioni Salesiane dell'America del Sud, specialmente quelle della
Terra del Fuoco, del Chili, dell'Equatore e della Colombia, hanno preso
un tale sviluppo, che i poveri operai, che vi lavorano, stanno per
soccombere alla fatica, senza poter raccogliere la messe abbondante
che loro si presenta. Addolorati per dover lasciare nell'abbandono
migliaia di anime, che loro stendono la mano domandando pietà , quei
nostri fratelli invocano l'aiuto di altri compagni di apostolato. Le loro
domande sono confortato dalle preghiere di più Vescovi americani, da
lettere commendatizie dei Nunzi apostolici, da Civili Autorità, e, quello
che più monta, dal vivo desiderio del Romano Pontefice. A tutto questo
si aggiunge che mentre in molti nostri paesi non si trova nelle anime
buona disposizione di udire la parola di vita e di ricevere la eterna
salute, colà invece Cristiani ed infedeli, adulti e fanciulli, inciviliti e
barbari mostrano viva brama di conoscere le verità di fede, e
conosciutele le accolgono e le praticano con trasporto di gioia, e
corrispondono alla divina grazia con una condotta religiosa e morale,
che ricorda la vita dei primi fedeli. Questo fatto consolante ci fu
confermato poc'anzi a viva voce dal nostro Missionario D. Evasio
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Rabagliati, direttore della Casa Salesiana di Bogotà in Colombia, il
quale, dopo gli aver percorso buona parte delle accennate regioni e
visitate quelle nostre Missioni, venne in persona a perorare la loro
causa, facendoci sperare frutti ognora più abbondanti.
Queste considerazioni fecero una dolce violenza sull'animo mio, e mi
hanno deliberato d'inviare nuovi rinforzi di operai in quelle mistiche
vigne del Signore. Ben 25 tra sacerdoti, chierici, catechisti e capi d'arte
si sono offerti già a far parte, della sacra spedizione, e 10 Suore di
Maria Ausiliatrice partiranno anch'esse a prendersi cura delle povere
fanciulle. A Dio piacendo, la nuova squadra partirà da Torino nel
prossimo gennaio. La maggior parte di essa andrà a stabilirsi nell'isola
Dawson nella Terra del Fuoco, che ultimamente il Governo del Chili
cedette per 20 anni ai Salesiani, affinchè colla conversione e coll'
incivilimento dei suoi abitanti, tuttor pagani e barbari, ne formino un
giardino della patria e della cattolica Chiesa.
Esposto il motivo del presente mio ricorso, voi, benemeriti Cooperatori
e benemerito Cooperatrici, non penerete a persuadervi della sua
ragionevolezza. E chi di voi non sa quanto debba costare una siffatta
spedizione ? L'indimenticabile nostro Don Bosco, per la esperienza
fatta, soleva dire che tra spese di viaggio, corredo personale, vestiario,
arredi di chiesa, strumenti d'arte e di agricoltura e simili, ogni
Missionario nella sua partenza gli veniva a costare non meno di 2 mila
lire; e i suoi calcoli non erano falliti.
Anime generose e pie, che vi dirò io mai per muovervi a venirmi in
aiuto i Davvero, io vorrei possedere la mente ed il cuore di un Apostolo
per rinvenire ed esporvi le ragioni più efficaci ; ma valga per tutte le
ragioni la fede e la carità vostra, e il titolo di veri cattolici, di cui dovete
andare gloriosi. Sì, la vostra fede vi accenda di santo zelo per far
conoscere a migliaia e a milioni di anime Iddio unico e vero, e Gesù
Cristo suo divin Figliuolo; far loro godere i benefizi della divina
Redenzione ; loro scoprir i mezzi di procacciarsi una vita beata, un
soggiorno di eterne gioie, uno splendore di sempiterna gloria, evitando
ad un tempo una eternità di terribili pene e di spaventose sciagure. La
carità vostra vi accenda
il cuore o vi sproni a rendere felici tanti nostri simili, immersi tuttora
nella ignoranza, nella miseria e nella barbarie, a far fiorire in mezzo a
loro la civiltà cristiana, a procurare loro in questo e nell'altro mondo
tutti quei beni, che la fede e la carità degli Apostoli portò ai nostri
Padri, e questi lasciarono a noi in retaggio.
Le tribù, gli Indii e le Indie, che si raggirano tra le gole e le valli delle

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Ande americane, sono più degni di compassione che non tanti infedeli,
eretici, increduli, libertini e cattivi cristiani delle nostre contrade :
questi talora ignorano Iddio, perchè chiudono studiosamente le
orecchie alla sua parola, e chiudono gli occhi per non vedere la luce di
sua santa Religione ; ma quelli lo ignorano, perchè non ne udirono mai
a parlare. Ad essi appunto vanno applicato le parole di S. Paolo : ­
Come crederanno in uno, di cui non hanno sentito a parlare ? Come
poi ne sentiranno a parlare senza chi predichi f E conce predicheranno,
se non sono mandati ? Ah ! sì, amati Cooperatori, adoperiamoci acchè
eziandio di quelle regioni si possano ripetere le altre parole del
prelodato Dottor delle genti: ­ Per tutta la terra si è sparso il suono
della predicazione degli Apostoli, e le loro parole si sono udite sino agli
ultimi confini del mondo (I); e la vostra pietà sarà coronata da
splendido successo.
È vero che a voi non è dato di effettuare in persona la nobile missione
di portare la luce del Vangelo, dove ancor non risplende; ma la
limosina che date ai Salesiani vi fa partecipare alla loro opera
apostolica, e per tal modo divenite salvatori di anime al pari di essi. Di
tanto ci assicura lo stesso divin Maestro, dicendo: ­ Chi riceve un
profeta come profeta riceverti la mercede del Profeta, vale a dire chi
soccorre un predicatore del Vangelo coopera al bene che egli fa,
acquista lo stesso suo merito, ed avrà da Dio il premio medesimo (2).
E qual sarà questo premio? Sarà un'intima gioia, che vi stillerà nel
cuore il pensiero di tante anime, per mezzo dei Missionari da voi
soccorsi, rese felici in questa e nell'altra vita; sarà la protezione del
Cielo sopra di voi e sopra le opere vostre ; per un Sacerdote sarà la
benedizione di Dio sopra il sacro suo ministero, sarà la efficacia della
sua parola, sarà il frutto più abbondante ciel suo zelo; per un padre,
per una madre di famiglia sarà la buona riuscita nella educazione di
loro figliuolanza; per tutti sarà il sollievo nelle tribolazioni della vita,
sarà il conforto al punto di morte, sarà in fine una più ricca corona di
gloria al di là della tomba.
Ma per noi Italiani l'aiutare le estere Missioni Salesiane deve essere un
cómpito più che ogni altro gradito, perchè opera altamente patriottica
e cattolica. I Salesiani nelle loro Missioni d'America incontrano
centinaia e migliaia di connazionali, Piemontesi, Lombardi, Veneti,
Liguri, Toscani, Romagnoli, Napolitani, Siciliani. Andati in quei
lontani paesi in cerca di una fortuna temporale, molto sovente quei
poveri nostri compatriotti si trovano disingannati, si vedono ridotti
alla miseria, e costretti financo a patir la fame; quasi sempre poi sono
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esposti ad evidente pericolo di perdere la fede e con questa l'anima
altresì. Per questo motivo l'incontro del Missionario riesce sempre per
quegli infelici una verace fortuna e la salute dell'anima e del corpo ;
imperocchè il Missionario italiano si sente mosso ad aiutarli da due
nobili e gagliardi sentimenti, dal sentimento di religione e dal
sentimento della patria. Infatti egli li soccorre, li consiglia, li
raccomanda a questa e a quell'altra persona ; occorrendo, cerca loro
impiego e lavoro, onde possano guadagnare di che campare
onestamente la vita; se hanno figliuoli, si prende particolar cura di
essi, li raccoglie nei suoi Collegi ed Ospizi, e più che protettore, si fa
loro fratello e padre. Essendo così, chi non vedo che il soccorrere le
Missioni Salesiane è un'opera non solamente cattolica, ma altamente
patriottica?
Ma tale soccorso è pure un'opera eminentemente italiana per un altro
lato, pel lato cattolico. Sorge in Italia la Cattedra del Principe degli
Apostoli; vive e regna in Italia il Vicario di Dio; risplendo in Italia il
faro luminoso del santo Vangelo; è in Italia insomma il centro della
religione di Gesù Cristo. Ma se questi privilegi fanno l'Italia la
prediletta delle nazioni, le impongono pure il dovere di concorrere più
che ogni altra col Papa a diffondere la luce della verità cattolica dove
ancor non rifulse; onde è giusto che dall'Italia partano stuoli frequenti
e numerosi di nuovi apostoli a recare la vita a popoli, che seggono
ancora nell'ombra di morte; è conveniente che ogni italiano cattolico
metta il consiglio e la mano e concorra ad estendere i
(1) Epist. ad Rom. x. (2) Matth. x, 41.
confini del regno di Gesù Cristo, e a portare le sue insegne vincitrici e
gloriose per ogni parte della terra. Cooperatori e Cooperatrici, sì,
concorrete colle vostre limosine alla spedizione di Salesiani, che
stiamo preparando per le estere Missioni, e voi farete opera da buoni
italiani, da sinceri cattolici, da figli affettuosi del Vicario di Cristo.
Io confido che non verrete meno alla mia aspettazione. Io attendo il
concorso di tutti ; per piccolo che sia, il vostro obolo mi sarà càro, mi
sarà anche di conforto nelle penose sollecitudini, che premono in
questi giorni il mio povero cuore. Le vostre offerte riceverò come
strenna del Santo Natale e ve ne rendo fin d'ora vivissime grazie.
Qui non vi sto a dire che pregherò e farò pregare per voi, poichè
questo, oltre ad essere un pressante dovere di gratitudine, è pure un
dolce incarico, che per testamento mi lasciò l'amato mio predecessore

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e padre, il signor Don Bosco di veneranda memoria. E in questo giorno
benedetto, che ricorda uno dei più grandi privilegi da Dio concessi a
Maria Santissima nella sua Concezione immacolata; in questo giorno
memorando, in cui si compie il 49° anniversario dell'incominciamento
della Istituzione Salesiana ; in questo giorno solenne, nel quale in tutte
le nostre Case dei due mondi, sacerdoti e laici, superiori e sudditi,
maestri ed allievi fanno echeggiare gli evviva più cordiali in onore della
Regina del Cielo; sì, in questo giorno noi preghiamo di cuore questa
nostra amabilissima e potentissima Madre, che stenda sopra di voi e
sopra dei vostri cari il valido manto di sua protezione, e vi compensi
largamente di tutto il bene, che ci avete fatto e che ci farete ancora.
Dal canto loro i Missionari e le Suore di Maria Ausiliatrice, che stanno
per partire, giunti sul campo dei loro sudori, non solo pregheranno,
ma faranno pregare i loro convertiti, molti dei quali appena battezzati,
adulti e fanciulli, essendo innocenti, avranno un potere immenso per
attirare dal Cielo sopra di voi, loro benefattori e benefattrici, i favori
più segnalati, le grazie più elette.
In fine, affidando alla protezione di Maria Ausiliatrice e alla fede e
carità di voi tutti il buon esito di questa mia lettera, colgo la propizia
occasione di professarmi con profonda gratitudine
Di Voi, benemeriti Cooperatori e benemerite Cooperatrici,
Obbligatissimo servitore
Sac. MICHELE RUA. AVVISO IMPORTANTE.
1. Quei caritatevoli, che intendono spedire per posta le loro offerte in
biglietti di banca, sono pregati di raccomandare la lettera, perché
altrimenti in simili circostanze lettere contenenti valori corrono
pericolo di andare smarrite. Se la lettera contiene solamente vaglia
postale, basta il semplice affrancamento, e per piccola somma sono
comodissime le cartoline­vaglia.
2. L'indirizzo è : Al Sac. Michele Rua, via Cottolengo, N. 32, Torino.
3. Appena ricevuta un'offerta per posta sarà inviato un segno di
ricevuta per tranquillità del mittente. Si raccomanda perciò la
chiarezza del nome e cognome e la precisione del proprio indirizzo.
4. Se per evitare ulteriori spese di posta ed altro disturbo più offerenti
affidassero ad una stessa lettera le proprie limosine, preghiamo che
nella medesima ci siano dati i nomi e gli indirizzi di ciascuno e la
quantità dell'offerta.
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