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Codice scheda: ASC A4530490 (Microscheda: 3933E11/12)
Luogo e data: TORINO ­ 20/04/1860
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ROSSI GIUSEPPE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Lettera personale ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Ora che si trova a casa per assistere il padre malato, gli
raccomanda di tenere un comportamento modello. Saluti da parte di
D. Bosco, D. Alasonatti V., Reano e gli altri compagni.
***
Torino, 20 aprile 1860
Amico in Cristo Carissimo
Ci hai fatto molto piacere col mandarci delle nuove di te e di tuo padre;
ci rincresce però molto che esso non si sia ancora risanato; tuttavia
speriamo che il Signore non tarderà a ridonargli perfetta salute,
qualora ciò sia utile all'anima sua. Qui già ti attendiamo, perciò io ti
esorto a farti un impegno per venire al più presto a disimpegnare il tuo
impiego intorno alla lingeria giacché non essendovi per ora alcun altro
pratico come te, le cose vanno come possono. Che se poi fosse
necessario che tu ti fermarsi ancora un poco a casa tua, fermati pure;
procura soltanto di fare in modo che in tutto il tempo, che tu te ne stai
costì, tu sii di modello e di buon esempio con chiunque tu abbia a
parlare, ove andrai e con chiunque avrai a trattare affari. Fa di
spargere tal buon odore di virtù che gli altri al mirarti restino eccitati
pur essi a praticarla. Ti debbo poi dire da parte di Don Bosco, che tu,
secondando lo spirito della nostra società, procuri in ogni tempo e in
ogni luogo la gloria di Dio in tutte le tue operazioni, mentre stai a casa
di farti ogni giorno più fervoroso e zelante nelle cose di religione,
giacché finché uno è qui, ha maggiore comodità per praticarle, e poi se
manca, ha dei compagni che lo avvertono, e così riesce più facile il
potersi conservare in buono stato; ma quando uno ha da allontanarsi
dalla casa, ordinariamente queste comodità per fare il bene non vi
sono più; perciò è necessario, che esso si dia maggiore sollecitudine e
premura, onde non venir meno nelle pratiche religiose e nell'esercizio
della virtù.
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Qui nell'oratorio non c'è niente di nuovo, in generale godiamo buona
salute ad eccezione di due o tre ragazzi e del chierico Vaschetti che
tengono il letto. Caro Rossi, preghiamo gli uni per gli altri; noi
preghiamo per te e per tuo padre, tu prega per noi; e aiutiamoci a
vicenda onde pervenire una volta a godere di quell'eterna felicità, che è
il termine a cui il Signore desidera che noi arriviamo.
Intanto mentre ti saluto da parte di Don Bosco, di Don Alasonatti, di
Reano e degli altri compagni, mi protesto
Tuo affezionatissimo amico in Gesù e Maria
Diacono Rua Michele

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