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Codice scheda: ASC A4490119 (Microscheda: 3862E10/3863A1)
Luogo e data: TORINO ­ 11/02/1890
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: CAGLIERO CESARE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Salesiani
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Firma autografa
Contenuto: Osservazioni sul controllo dei lavori in corso e sulla
amministrazione; rivolgersi a D. Sala A. per avere direttive.
***
Torino, 11 febbraio 1890
Carissimo Don Cesare
Come ben ti ricorderai, allorché fui costì a Roma, non permettendomi
il tempo di fare una visita minuta a codesta casa, incaricai Don Lazzero
che mi aiutasse per una parte. Da quanto ho potuto vedere io stesso, e
da quanto mi viene riferito da Don Lazzero, il risultato sarebbe il
seguente.
Nella parte morale pare che non vi siano osservazioni a farsi. I
confratelli li trovai tutti animati di buona volontà, di buono spirito. Mi
sembrò trovare armonia, concordia tra di loro. Da ciò ne consegue che
i giovani sono ben avviati, sono buoni, promettono ottima riuscita. In
una parola, l'ordine, disciplina, lo spirito di carità, devozione che
formano come la base dell'edificio morale nelle nostre case van bene,
non mi resta che di raccomandarne la continuazione.
Circa la parte materiale vorrei poter dire lo stesso, ma debbo invece
notare alcune cosette. Comincio dalla pulizia. Questa lascia molto a
desiderare, specialmente nei dormitori, nelle camere e nei cessi. Si
adduce per ragione la scarsità del personale, ma parlando con gli uni e
con gli altri, esaminando a fondo la questione parmi scorgere, che, chi
deve star dietro a queste persone di casa, il prefetto, buono come il
pane, abile a tener registri, contabilità, corrispondenza eccetera
eccetera, non abbia poi quell'attitudine richiesta presso le suddette
persone per distribuir loro il lavoro, delinearlo, assisterli perché tutto
si faccia nel modo voluto. Per esempio colui che scopa il porticato
lascia i mucchi di spazzatura in cortile appena fuori del porticato;
vengono i giovani disperdono quella roba, ed il cortile resta brutto;
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pare non convenga delineare il lavoro solo fino lì, ma potrebbe essere
fino là, cioè, quella spazzatura portarla anche un po' più lontano il
medesimo individuo che scopa il portico. Dico questo caso perché si è
veduto; potrebbe darsi che ve ne siano altri simili. Stando ancora nella
parte materiale pare non si abbia abbastanza sollecitudine nel far
eseguire i piccoli lavori, le piccole riparazioni. Era questa una delle
cose tanto raccomandate dal signor Don Bosco, che la giudicava molto
vantaggiosa per l'economia. Alcuni piccoli mal umori da parte degli
addetti alla parrocchia, nascono per causa di tale questione. Porto
qualche fattarello che esaminerai con la saggia tua prudenza. Gli strati
o tappeti del presbiterio li devono lasciar per terra; sono abbastanza
preziosi e ne soffrono. Un tavolato alto 50 cm da terra per metterli
sopra sarebbe presto fatto: essi dicono che si sono raccomandati
diverse volte, e finora non vi è. Si sono vedute vestine dei piccoli
chierici che accompagnano le funzioni fuori, proprio brutte, stracciate,
indecenti; e anche di questo dissero d'essersi raccomandati, ma...
eccetera.
Vi sarebbe ancora qualche cosa a dire riguardo ai terrazzi, a certe
strostature che già si notano all'esterno della nuova chiesa, come pure
di certe infiltrazioni che si scorgono nelle mura della casa qua e là, ma
trovandosi costì Don Sala potrà esaminar meglio tali cose e trovar
modo di rimediare.
Sono poi molto contento d'aver trovato quel numero di artigianelli che
mi aspettava; e sebbene non abbia potuto visitare tutti i cinque piccoli
laboratori, so tuttavia che sono ben ordinati; buon pronostico di quello
che dovranno essere un giorno, se il buon Dio seguiterà ad assisterci,
come spero.
Caro Don Cesare, ti rinnovo i miei cordiali saluti, con preghiera di
estenderli a tutti gli altri di codesta casa. Seguitate a pregare per me, e
lo stesso farò io per voi. Credimi sempre
Tuo affezionatissimo in G. M. G.
Sacerdote Michele Rua
P. S. Spero che Pancheri di Faenza sarà già arrivato costì per assistere i
lavori della fabbrica. In caso contrario fagli scrivere da Don Durando.
Tanti saluti a Don Sala e tanti rispetti a Monsignore se ancora è costì.

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