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Codice scheda: ASC A4540455 (Microscheda: 3945A11/B2)
Luogo e data: TORINO ­ 09/07/1901
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: VESPIGNANI GIUSEPPE
Classificazione: Rua: Corrispondenza con Ispettori
Tipo documento e supporto: Corrispondenza in genere ­ Manoscritto
Autenticità: Interamente autografo
Contenuto: Accondiscenda ai desideri dei vescovi riguardo alle FMA,
per evitare polemiche e il rischio di vedersene togliere la direzione. Se
non sanno dove esporre gli oggetti per il congresso, propone Valsalice.
***
Torino, 9 luglio 1901
Carissimo Don Giuseppe Vespignani
Ho sotto gli occhi la gradita tua del 14 giugno, in cui mi esponi le
difficoltà che ti si presentano da parte di codesta curia riguardo alle
Figlie di Maria Ausiliatrice. Mi pare che tu hai risposto molto bene.
Tuttavia bisognerà accondiscendere quanto si può ai desideri dei
Vescovi per non sollevare torbidi per cui qualcuno voglia poi rivolgersi
a Roma, giacché Don Marenco, che in questi giorni è qui, ci dice che a
Roma ci si tiene d'occhio per tre motivi speciali, di cui uno è appunto
la direzione delle suore e finora è rimasta senza contestazione a noi.
Conviene pertanto che in questo argomento accondiscendiamo ai
desideri dei Vescovi, se non per dovere, per compiacenza e per evitare
il pericolo sovraindicato. A Marsiglia anni addietro, la curia pretese
anche il diritto di dar l'esame di vocazione. Si concedette nel modo
accennato. Non vi fu nessun inconveniente e non se ne parlò più in
seguito. Se poi tu vedessi che qualche curia volesse anche disporre del
personale delle suore, mandandone dove credessero essi Curiali, allora
sarà bene cercare d'impedire od almeno avvisarmene tosto.
Quanto ai confessori fai bene a provvedere che possano avere
comodità di scegliere nei casi di necessità fra i confessori Salesiani:
però quando qualcuno chiedesse proprio con istanza un forestiero
converrà concedere. Ciò che conviene fare sì è di osservar bene
durante il postulato e noviziato e trovando delle testoline cocciute,
capricciose ecc. non ammetterle alla professione.
Quanto al Rosario spero già avrai regolarizzato questo affare.
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Già tra i Superiori del nostro Capitolo si è parlato di cercar modo di
ottenere dalla Santa Sede l'autorità che hanno i Lazzalisti per le Figlie
della Carità ed io pensavo di parlarne di proposito ai nostri Monsignori
se fossero venuti al Capitolo; però ora in vista di ciò che ci succede,
come sarai anche tu fra breve informato, penso che il tempo non sia
guari opportuno.
Nella emissione dei voti parmi le suore dovranno dire che fanno voto
di castità, povertà ed obbedienza a Dio ed al Rettore Maggiore,
omettendo a chi lo rappresenta, però di questo parlane anche a Don
Albera e, se puoi, intenditi pure con Monsignor Cagliero.
Converrà pure essere molto attento per stabilire bene la separazione
delle case delle Suore da quelle dei Salesiani, come anche vigilare che
non vi sia mai familiarità troppo avanzata tra gli uni e le altre.
Il Signore ti assista e ti dia lumi e forza a mantenere ogni cosa secondo
i suoi divini voleri.
Tanti cordiali saluti a tutti dal
Tuo affezionato in Gesù e Maria
Sac. Michele Rua
P. S. Don Marenco ha già preso informazione se si potrebbe avere un
decreto come quello dei Lazzaristi: gli fu detto che esiste il decreto che
dà ad essi soli la direzione delle Figlie della Carità; ma che ne venne
fatto un altro che ordina che non si abbia più a farne alcun simile a
quello.
Passando ad altro ti dirò che si è saputa qui che voi avevate radunato
tanti begli oggetti per un'esposizione all'occasione del vostro
Congresso: ma che poi non poterono far la loro bella figura per
mancanza di locale adattato; chi sa che non possano far bella mostra a
Valsalice da prima nell'esposizione indetta da Don Bertello e poi nel
Museo delle Missioni? Sarebbe cosa forse molto gradevole anche a
Don Bosco.

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