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Codice scheda: ASC A4580108 (Microscheda: 3987E5/8)
Luogo e data: TORINO ­ 21/11/1891
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: F.M.A.
Classificazione: Rua: Circolari, direttive, documenti
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Stampa tipografica
Autenticità: Copia
Contenuto: Ricorda il 50.mo di ordinazione sacerdotale di D.Bosco e il
prossimo Giubileo delle opere salesiane. Precisa che per questa data
(8.12.1891) verranno inaugurate le decorazioni del Santuario di Maria
Ausil.
***
Torino, 21 novembre 1891
Mie buone Figlie in Gesù Cristo
Si compie per noi, figli e figlie di Don bosco, un periodo di tempo
degno di tutta la nostra considerazione, come pure sta per compiersi
un avvenimento che deve riuscirci di grande consolazione e di
spiegarci la più dolce fiducia. Come ben sapete, il giorno solenne di
Maria Ausiliatrice del corrente anno fu il cinquantenario
dell'Ordinazione sacerdotale del nostro caro Padre; e nella bella festa
dell'Immacolata Concezione occorrerà il Giubileo delle Opere
Salesiane. Le circostanze non permisero di solennizzare come sarebbe
stato conveniente e comune desiderio, il cinquantenario della
sacerdotale ordinazione di Don Bosco; ora è nostro dovere di fare una
grande solennità per la prossima ricorrenza del suddetto giubileo.
L'occasione non potrebbe essere più opportuna, giacché appunto per
tale solennità si compirà l'avvenimento che vi accennai, vale a dire
l'inaugurazione delle decorazioni al Santuario di Maria Ausiliatrice.
Queste s'intrapresero come monumento alla venerata memoria del
nostro Fondatore, e in pari tempo come atto di riconoscenza a Maria
Ausiliatrice e scioglimento di una promessa per l'insigne grazia
ottenuta da questa nostra celeste patrona. Ricorderete come alla morte
del nostro caro Don Bosco eravamo sommamente ansiosi di poterne
conservare la venerata salma in quest'Oratorio od almeno in qualche
nostra casa presso Torino, ed avrete pure conosciuto le gravi difficoltà
che s'incontravano.
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Fu allora che il Capitolo Superiore di comune accordo promise alla
Vergine Ausiliatrice di por mano di quell'anno stesso ai restauri e
decorazioni del suo Santuario, se ci otteneva la tanto sospirata grazia.
I nostri voti furono esauditi con grande gaudio di tutta la pia Società
Salesiana e della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
avendo potuto conservarlo nel nostro seminario delle missioni di
Valsalice. Era adunque dovere di non ritardare più a lungo questa
impresa, che da parecchi anni era pure vagheggiata dall'amato Don
Bosco.
Epperò in quell'anno stesso nel dicembre si diede principio ai lavori,
che ora, dopo tre anni di spese, fatiche e sollecitudini, avranno il loro
termine. Ringraziamone di tutto cuore il Signore, da cui ogni bene
procede e adoperiamoci per onorare nel miglior modo possibile la
nostra Celeste Madre che, come avete potuto rilevare dal Bollettino
Salesiano di questi ultimi anni, ci protesse in modo cotanto evidente,
rinnovando le meraviglie avvenute allorché si stava edificando il
Santuario stesso.
Quando si fece la consacrazione di questa Chiesa, il 9 giugno 1868 tutti
i nostri confratelli ed allievi si trovarono presenti, e sarebbe nostro
vivo desiderio che anche in questa circostanza potessero assistere alla
solennità tutti i membri delle due famiglie coi rispettivi allievi ed
allieve; ma a quel tempo oltre l'Oratorio di San Francesco di Sales
avevamo solo il Collegio di Mirabello e di Lanzo. Ora invece quanti
sono gli ospizi ed i collegi, oratori e scuole, non più solo dei Salesiani,
ma anche delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sparsi in Italia, in Francia,
in Spagna, Austria, Svizzera, Inghilterra, in America, in Asia, in Africa,
e quante le migliaia di persone che dovrebbero qui recarsi? A questa
considerazione, mentre scorgiamo l'impossibilità di effettuare tale
desiderio, dobbiamo ammirare la Divina Provvidenza che si mostrò
così larga in nostro favore, e la evidente protezione di Maria
Ausiliatrice.
La difficoltà però di riunirci di presenza non può impedirci di riunirci
tutti in spirito per rendere più vivi i ringraziamenti a sua divina maestà
e per esaltare sempre più la celeste nostra protettrice. E questo è ciò
che intendiamo raccomandare colla presente.
Per le case dove arriverà a tempo questa lettera, desidero che durante i
giorni del solenne Ottavario, negli esercizi comuni di pietà ravviviate il
vostro fervore, animiate le vostre allieve alla frequenza dei SS.
Sacramenti, ed in modo speciale vi adoperiate con le letture, coi
sermoncini della sera e nelle private conversazioni per accendere nei

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vostri e loro cuori la riconoscenza a Dio, da divozione a Maria
Ausiliatrice e la venerazione al nostro caro padre Don Bosco.
Per cooperare poi anche più efficacemente alle dimostrazioni di
gratitudine e di divozione verso Maria Santissima promuovete nella
vostra casa e fra le vostre conoscenze, come pure fra i Coperatori e
Cooperatrici una colletta per venirci in soccorso a pagare i molti debiti
incontrati nei restauri e decorazioni.
Il benemerito Corriere Nazionale, come avrete saputo, propose a
questo scopo una sottoscrizione a L. 0,20 e la diramò a tutti i suoi
abbonati e a tutti i Cooperatori Salesiani d'Italia. Ma questo parrebbe
troppo poco per i figli e figlie di Don Bosco.
All'occasione della edificazione del Santuario nostro i due collegi allora
esistenti fuori dell'Oratorio vi concorsero generosamente, sebbene si
trovassero appena nei loro primordi; vorranno rimanere ora indietro
quegli stessi collegi ed i molti altri che si aprirono in seguito? Sia fra
tutti una santa gara per aver parte abbondante nell'ossequio reso alla
nostra celeste patrona e nel monumento alla venerata memoria del
nostro amatissimo Padre.
È pur nostro vivo desiderio che in ogni casa si scelga qualche domenica
o altra festa del corrente anno od anche del prossimo per solennizzare
in modo speciale questo cinquantenario con la maggior pompa, come
atto di ossequio e doverosa riconoscenza a Dio ed alla Vergine SS. per i
molti benefici elargiti al nostro amato Fondatore e a tutte le sue Opere.
Intanto noi figli e figlie di Don Bosco facciamo in modo che le nostre
azioni, la nostra attività, zelo e fervore nel servizio di Dio, il nostro
spirito di sacrificio a favore del prossimo, specialmente della gioventù,
servano a rammemorare le virtù e la santità del nostro buon padre.
Questo sarà certamente monumento a lui molto gradito.
Accogliete i miei cordiali saluti con cui godo professarmi nei Cuori
Dolcissimi di Gesù e di Maria.
Aff.mo in G. Cristoù
Sac. Michele Rua
P. S. La signora Direttrice faccia sentire al più presto questa lettera alle
sue Collaboratrici e dia le disposizioni per il suo pieno effetto.
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