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Codice scheda: ASC A2590101 (Microscheda: 2062D10/E1)
Luogo e data: TORINO ­ 16/07/1889
Autore: RUA MICHELE
Destinatario: ANONIMO
Classificazione: Atti ­ Documenti vari
Tipo documento e supporto: Circolare ­ Manoscritto
Autenticità: Copia
Contenuto: Lett. spedita agli Ordinari Diocesani del Piemonte per
ottenere il loro appoggio presso il Card. Alimonda riguardo
all'iniziamento del Processo Ordinario Diocesano sulla Santità di D.
Bosco (Cp. litografata).
***
Torino, 16 luglio 1889
Eccellenza Rev.ma
Mi permetta l'E. V. R.ma che Le confidi un pensiero e le domandi un
favore.
Ogni giorno mi pervengono relazioni di grazie e di guarigioni anche
miracolose, ottenutesi dai divoti, o per invocazione o per contatto di
oggetti del Servo di Dio Don Giovanni Bosco. Parimenti da molte parti
non solo d'Italia e di Francia e di altre regioni di Europa, ma fin
dall'Asia e dall'America persone di ogni condizione e degne di fede
riferiscono che i fedeli lo ritengono e proclamano santo, e come tale lo
invocano con fiducia nei loro bisogni. Non pochi personaggi poi, anche
ragguardevoli insistono per la causa di sua Beatificazione.
In vista di ciò, io sarei venuto nel pensiero di presentare una supplica
all'Em.mo Card. Alimonda, Arcivescovo di Torino, sottoscritta dai
principali Superiori della Congregazione Salesiana, fondata dal Servo
di Dio, i quali nel prossimo Settembre si troveranno raccolti in questa
città, nell'occasione del Capitolo Generale, solito a tenersi ogni
triennio, a norma delle nostre Costituzioni.
A fare tale domanda sarei pure animato dalla Lettera circolare, che per
ordine di Urbano VIII in data 12 marzo 1631 la Sacra Congregazione
dei Riti indirizzava agli Ordinari, dando loro norme opportune per la
formazione dei processi diocesani. La citata lettera, che si può leggere
nell'opera del Lambertini De Servorum Dei beatificat etc. lib. II cap.
43, n. 10, dice che l'Ordinario per Se vel per delegatum deve iniziare il
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processo intorno alla santità di vita e ai miracoli di taluno che dicasi
morto con fama di santità, quando particulariter de alicujus virtutis
eminenti graduaut particulari aliquo miraculo precedat fama
comprobatio. Le quali due condizioni nel Servo di Dio Don Giovanni
Bosco si avverano compiutamente.
Tuttavia prima di fare questo passo, gli sarebbe caro sapere l'avviso
dell'E. V. R.ma in proposito, e in caso affermativo, gliene dimanderei
anche umilmente l'appoggio presso Sua Eminenza.
A questo fine invio all'E. V. copia della supplica, che farei conto di
presentare all'Em.mo Ordinario, affinché Ella possa giudicare con
cognizione di causa sulla convenienza della presentazione.
In caso di approvazione pregherei la E. V. che volesse favorirmi una
sua lettera munita del proprio sigillo per Sua Eminenza, inviandola a
me entro il prossimo Agosto, oppure indirizzandola direttamente a Sua
Eminenza medesima, come la Ecc. V. giudicherà più conveniente.
L'E. V. mi farebbe eziandio un gran favore, se trovando l'unita supplica
dei Salesiani mancante in qualche parte, volesse farle quelle
modificazioni o quelle aggiunte, che nella sua illuminata sapienza
credesse buone e di maggior peso, e io l'assicuro che ne farei
grandissimo conto.
Confido che la E. V., per la grata memoria che conserva del compianto
nostro Don Bosco, per il benefico influsso che le sue opere di carità e di
zelo esercitarono anche in cotesta Diocesi, e specialmente per il vivo
desiderio che ha di propagare la gloria di Dio e la edificazione dei
fedeli, cooperando all'onore di questo suo servo, vorrà essermi largo
dei suoi consigli e del suo aiuto, e fin d'ora ne la ringrazio cordialmente.
Infine Le domando un benigno compatimento di questo disturbo, e
raccomandando me e tutti i miei confratelli alla carità di sue fervide
preghiere, ho l'onore di professarmi ossequiosamente
Di V. E. R.ma
Umil.mo e Obbed.mo Servo
[Sac. Michele Rua]

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