vocazioni


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DON BOSCO
CIRCOLARI
MEZZI PER COLTIVARE LE VOCAZIONI
E CONSERVARE LO SPIRITO DI PIETÀ TRA I SALESIANI
ED I GIOVANI.
Figliuoli miei in G. C. Carissimi,
Compiuta la visita delle nostre Case, sento in me il bisogno di- trattenermi
alquanto con voi, Figliuoli Carissimi, intorno alle cose che. possono tornare
alla maggior gloria di Dio ed a vantaggio della nostra Congregazione. Prima
d'ogni altra cosa sono lieto di potervi assicurare, che sono stato assai
soddisfatto del procedimento materiale e morale, sia in ciò che si riferisce
all'amministrazione interna, sia nelle relazioni sociali esterne. Si lavora, si
osservano. le costituzioni della Società, si mantiene la disciplina, si
frequentano i santi Sacramenti, si promuove lo spirito di pietà, e si coltivano le
vocazioni in coloro, che per buona ventura dessero segni di essere chiamati
allo Stato Ecclesiastico. Di tutto siano rese grazie al Signore, alla cui bontà e
misericordia è dovuto quel poco di bene che si va facendo tra noi.
. Ho pure la consolazione di parteciparvi come la nostra Società prenda ogni
giorno maggior incremento. L'anno teste spirato si aprirono parecchie nuove
Case ; altre saranno- aperte in quest'anno 1876. Il personale cresce in numero
ed attitudine, ma appena taluno è fatto idoneo a coprire qualche uffizio, la
Divina Provvidenza presenta subito l'opportunità di porsi all'opera.
Ma che diremo delle dimande che si fanno di aprire Case in tante parti? In
molte città d'Italia, di Francia., d'Inghilterra; nell'America del Nord, del
Centro, del Sud e segnatamente nell'impero del Brasile e nella Repubblica
Argentina; in Algeria, nella Nigrizia, in Egitto, in Palestina, nelle Indie, nel
Giappone, nella China, nell'Australia vi sono milioni e milioni di creature
ragionevoli, che, tuttora sepolte nelle tenebre dell'errore, dall'orlo della
perdizione levano loro voci dicendo : Signore, mandateci operai Evangelici,
che ci vengano a portare il lume della verità, e ci additino quella strada, che
sola può condurre a salvamento. Parecchi nostri Confratelli, come ben sapete,
diedero già ascolto a queste commoventi voci, e partirono per la Repubblica
Argentina, d'onde recarsi tra le tribù selvagge della Patagonia; ma in tutte le
lettere scritte nel loro viaggio, e dai luoghi di loro missione fanno continuo
risuonare la stessa voce: Mandate, mandate operai. Fra le altre cose notano
come l'Archidiocesi del Brasile, Rio-Janeiro, ha due milioni di abitanti con
pochissimi Sacerdoti e con appena cinque chierici in Seminario.
0 miei cari, io mi sento profondamente addolorato al riflettere alla
copiosissima messe che ad ogni momento e da tutte parti si presenta, e che si
è costretti di lasciare incolta per difetto di Operai. Noi però non perdiamoci di
animo, e per ora ci applicheremo seriamente col lavoro, colla preghiera e colla
virtù a preparare novella milizia a G. C., e ciò studieremo di conseguire,
specialmente colla coltura delle vocazioni religiose; e se farà d' uopo a suo
tempo offriremo anche noi stessi a quei sacrifizi che Dio si degnasse di
chiedere per nostra ed altrui salvezza. Intanto nel desiderio di venire a cose,
valevoli a coltivare le vocazioni religiose ed efficaci per conservare lo spirito
di pietà tra i Salesiani e tra i giovanetti a noi affidati, io mi fo a raccomandarvi
alcune cose che l'esperienza mi ha fatto ravvisare sommamente necessarie:

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1.° In ogni Casa e specialmente nell'Oratorio di S. Francesco di Sales,
ciascuno diasi la massima sollecitudine di promuovere le piccole Associazioni,
coma sarebbe il Piccolo Clero, la Compagnia del SS. Sacramento, di S. Luigi,
di Maria Ausiliatrice e dell'Immacolata Concezione. Niuno abbia timore di
parlarne, raccomandarle, favorirle, e di esporne lo scopo, l'origine, le
indulgenze ed altri vantaggi che da queste si possono conseguire. Io- credo
che tali
Associazioni si possano chiamare Chiave della pietà, Conservatorio della
morale, Sostegno delle vocazioni ecclesiastiche e religiose.
2.° Guardarvi bene dalle relazioni, amicizie o.conversazioni geniali o
particolari sia per iscritto, sia per colloquio, sia per mezzo di libri o di regali di
qualunque genere. Quindi le strette di mano, le carezze sulla faccia, i baci, il
camminare a braccetto o passeggiare collo braccia l'un in collo dell'altro sono
cose rigorosamente proibite, non dico solo tra di voi, e tra di voi e gli allievi,
ma eziandio tra gli allievi stessi. Teniamo altamente fisse in mente nostra le
parole di S. Girolamo che dice: Affezione per nessuno o affezione egualmente
per tutti.
3.° Fuga del secolo e delle sue massime. Radici di dispiaceri e di disordine
sono le relazioni con quel mondo che noi abbiamo abbandonato, e che
vorrebbe di nuovo trarci a lui. Molti finchè vissero in Casa Religiosa
apparivano modelli di virtù, recatisi altrove, presso i parenti o presso gli amici
perdettero in breve tempo il buon volere, e ritornati in religione non poterono
più riaversi, e taluni giunsero a perdere allatto la medesima vocazione.
Pertanto non recatevi mai in famiglia se non per gravi motivi; e per questi
gravi motivi non ci andate mai senza il dovuto. permesso, e per quanto è
possibile, accompagnati da qualche Confratello scelto dal Signore.
L'assumervi commissioni, raccomandazioni, trattare affari, comperare o
vendere per altrui sono cose da fuggirsi costantemente, perchè trovate
rovinose per le vocazioni e per la moralità.
4.° La sera dópo le orazioni ciascuno vada subito a riposo. Il fermarsi a
passeggiare, chiacchierare, o ultimare qualche lavoro, sono cose dannose alla
sanità spirituale ed anche corporale.,
So che in certi siti, grazie a Dio non nelle nostre Case, si dovettero deplorare
dolorosi disordini., e cercatane l'origine, si trovò nelle conversazioni iniziate e
continuate nelle ore, cui noi accenniamo.
. La puntualità nel recarsi a riposo è collegata colla esattezza nella levata del
mattino, che con pari insistenza intendo di inculcare. Credetelo, miei cari,
l'esperienza ha fatto fatalmente "conoscere, che, il protrarre l'ora del riposo al
mattino senza necessità, fu sempre trovata cosa assai pericolosa. Al contrario
l'esattezza nella levata, oltre di essere il principio di una buona giornata, si
può eziandio chiamare un buon esempio permanente per tutti. A questo
proposito non posso omettere una calda raccomandazione.. ai Superiori di
fame in modo che tutti, nominatamente Coadiutori e le persone di servizio,
abbiano tempo di as sistere ogni mattina alla S. Messa, comodità di ricevere
con frequenza la Santa Comunione e accostarsi regolar mente al Sacramento
della Penitenza, secondo le nostre Costituzioni.
Questa lettera che io indirizzo a tutti in generale, vorrei che fosse considerata
conce scritta ad _ognuno in particolare, che ogni parola di essa venisse detta,
ripetuta lé mille volte all'orecchio di ciascuno, af inchè non fosse mai
dimenticati.
Ma io spero che per I' affezione che mi portate, per l'impegno che ognora

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mostrate nei vostri doveri, sopratutto nel mettere in pratica i consigli del
vostro Padre ed Amico Spirituale, mi darete la grande consolazione di essere
non solamente fedeli a queste raccomandazioni, ma di più le interpreterete nel
senso che vie meglio potranno contribuire alla maggior gloria di Dio e della
nostra Congregazione.
Con questa persuasione prego Dio che tutti vi benedica e vi conceda sanità
stabile e il prezioso dono della perseveranza nel bene. Pregate.in fine anche
per me che vi sarò sempre in G. C. S. N.
Torino, 12-Gennaio 1876.
Af .m° Amico
SaC. GIOVANNI Bosco.