Tokyo, 1 gennaio 1952


Tokyo, 1 gennaio 1952




4038 / Grigoletto Giuseppe / 1952-1-1


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 1 gennaio 1952

Carissimo D. Giuseppe,


È la prima lettera che scrivo all’estero nel nuovo anno, e desidero sia per te. Shinnen omedeto (= Auguri di buon Anno), Akemashite omedeto!… (Aprendosi il nuovo anno, auguri!…). Auguri di quaecumque bona, quaecumque optima et sancta e sempre quotidiana offerta di preghiere e sacrifici secondo le tue intenzioni e quelle dei benefattori.

E quando puoi, non dimenticarmi finché piaccia al Signore di lasciarmi in questo mondo: tu sai il perché delle mie insistenze… Miseremini mei, saltem vos amici mei…

Come ti dissi, ben volentieri ti aiuto in quel che posso per la corrispondenza. Tu continua ad aggiustare le mie falle. Puoi convincerti che hai da fare con una Zucca Baruca molto peggio di te.

Ti dissi quel pensiero… ma dissi pure che anche faccio assai volentieri; e d’altra parte ti assicuro che non sono talmente oppresso dal lavoro (e non lo sono mai stato) da non riuscire a tener dietro. Guai se tutti i salesiani della Congregazione lavorano solo come me. Poveri noi! Beh! basta. Il Signore ha disposto così, e sia: non capisco; non discuto e… così sia. È giusto che sia così, perché più che sbagli non feci… Allegro. Ricordi il duetto con D. Ubaldi: “Oh, povero Gennaro”? [sul dattiloscritto un breve pentagramma].

Mi conforta, che la misericordia di Dio ha sì gran braccia, che piglia a sé chi si rivolge a Lei… e mi pare di esserle vicinissimo. Sai la nuova? Vogliono imbastire un processo per la beatificazione della mia sorella? Cercherò di approfittarne per il primo pregandola per me, ed anche per te.

Per la Chimica, che vuoi ti dica? Abbiamo niente. Materiale: certo si trova tutto in Giappone. Per gli insegnanti che non leggono troppo il giapponese, servirebbero buone opere moderne tanto d’organica che di inorganica ed analisi (in qualsiasi lingua) come, anche solo, un prospetto di un buon laboratorio indirizzato specie alla psicologia-fisiologia. Così pure in aiuto alla psicologia (vorrei in funzione della filosofia-pedagogia e teologia) sarebbe utile almeno un prospetto fatta da persona competente, come orientamento.

Scrissi al nostro D. Lorenzini, ma al momento… nulla di nulla.

Non so che pacchetto ti debba inviare D. Vasco… Sono del tuo parere… in questo, come in altre cose, non siamo né organizzati né educati, né al centro né alle periferie: che dire? che fare?

Al bravo Magrini: abbia pazienza. Spero che pel Capitolo verrà giù qualcuno (almeno l’Ispettore) e spero che non avrà tanto bagaglio da non ricevere un pacchettino (tanto più che è per un magrino).

Se hai occasione (senza disturbo) assicura il Catechista di Pordenone che l’operetta è finita (scrivo ora l’accompagnamento… penso sarà una delle più belle).

Tu non mi secchi mai – e ti voglio sempre bene, ti abbraccio e benedico.

Buon anno a tutti.

Tuo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 4039 / Zerbino Pietro / 1952-1-1 /

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a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano



Tokyo, 1 gennaio 1952

Carissimo D. Pietro,


Ho ricevuto con gioia la posta inviata per mezzo delle Figlie di Maria Aus. Grazie di cuore.

Il nostro amat.mo Rettor Maggiore ci ha lasciato: ma sono sicuro che dal Paradiso continuerà il magnifico e importantissimo lavoro iniziato in terra (il Salesiano anche in Paradiso non può stare con le mani in mano).

Grazie pure che nonostante l’importante lavoro che ti fu affidato, attendi e desideri aiutare ancora il sottoscritto.

Per quanto mi domandi di collaborazione, nonostante quanto ti scrissi, sto a quanto mi dici tu e mi diranno i Superiori. BUON ANNO A TUTTI.

Grazie di cuore della tirata di barba del Sig. D. Giraudi e del saluto dell’amatissimo nostro futuro D. Ziggiotti. Lo ricordo cotidie… non posso e non so fare altro… dillo loro… e dal più profondo del cuore.

A te un grande abbraccio – preghiere quotidiane nominalmente.

Tuo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti

2 4040 / De Antoni Umberto / 1952-1-1 /

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al Comm. Umberto De Antoni e Signora, benefattori



Tokyo, 1 gennaio 1952

Ill.ma Signora Lina,


Ricevo la sua carissima del 12 dicembre ’51 e colgo l’occasione per presentarle a nome anche dei missionari e dei nostri orfanelli gli ossequi di buone feste natalizie e di capodanno. Siamo noi che dobbiamo ringraziare la sua famiglia di quanto hanno fatto e fanno per noi. Non potendo ricompensarli in altro modo assicuro preghiere quotidiane, offerte di sacrifici secondo le loro intenzioni.

Godo che Giancarlo riesca bene e l’assicuro del mio povero ricordo. A Padova conosco bene il Dr. Gola (che non so neppure però se sia ancora a Padova): era assistente del Prof. Mattirolo dell’Orto botanico di Torino, quando il sottoscritto scaldava quei banchi. A Firenze sono in relazione epistolare col Prof. Grasso (che mi pare sia nel ramo patologia vegetale). Se arrepta occasione, può presentare i miei poveri ossequi, penso gradiranno.

Qui il lavoro, grazie a Dio, prosegue con buoni risultati. Abbiamo tre scuole pubbliche approvate come le governative, frequentate ciascuna da una media di 600 allievi, 2 orfanotrofi maschili con un complesso di 500 allievi interni – poi in missione tre grandi chiese di cui due in cemento armato inaugurate recentemente. Di tutto il lavoro dobbiamo dire grazie ai nostri cari benefattori.

Godo che la storia giapponese sia venuta in mano del bravo Giancarlo. Peccato che non può leggerla: vi sarebbero notizie interessanti; ma il vero valore è che sono tutte riproduzioni dal vero, ed anche (sono cose che ho sotto gli occhi secondo le stagioni) lavora per noi e che so essere sempre in apprensione per noi… Il Signore, statene sicuri, vi ricompenserà come sa e può fare Lui.

Ossequi speciali al suo ottimo consorte.

Riconoscente:

Don Vincenzo Cimatti, sales.



4041 / Padovan Agnese / 1952-1-6 /


alla Sig.ra Agnese Padovan, benefattrice


+ Tokyo, 6 gennaio 1952

Festa dell’Epifania

Ill.ma Signora,


è con vera gioia che ho ricevuto la Sua del 19/XII/’51. contraccambio con D. Luigi auguri e preghiere. I suoi beneficati del Giappone quotidianamente la ricordano, unitamente alla buona Sua sorella e bravi alunni. Prego anche, affinché qualche buona vocazione (perchè no? pel Giappone) sbocci fra i suoi fiori. Oh, il Signore in molti modi sa suscitare le sue chiamate.

Lei deve considerarsi buona mamma di Luigi, e deve essere serenamente orgogliosa di avere efficacemente aiutato alla formazione di un sacerdote: si spera che il prossimo Natale possa essere sacerdote. e quanto merito per lei davanti a Dio! Sarà il caso più tipico: l’ho accolto bambino all’asilo ed ha proseguito i suoi studi con noi fino al Sacerdozio. Spero che il Signore mi darà la consolazione di vederlo all’altare.

Non ho ancora l’età del Sig. Francesco ma sono nel 73° e bisogna pensare intensamente alla preparazione dell’esame finale. Ed ora abusando della sua carità dovrei domandare un favore per un mio confratello salesiano (veneto) laureato in filosofia e pedagogia all’Università imperiale di Tokyo. Se crede interessi anche il Sig. Francesco. Avrebbe bisogno del 2 ° e 3° vol. dell’opera “magistero” del Chizzolini, edita dalla Ed. Scuola di Brescia (il 1° vol. l’ha già) – non importa anche se usati. Il Signore rimeriti anche di questa carità, che son sicuro che potendo ci farà. Invii pure a D. Munari o a D. Zerbino, V. Cottolengo 32, indicando che è pel sottoscritto.

Al buon Tarcisio un bacio ed una benedizione specialissima da parte mia come pure alla buona mamma. Con riconoscente ossequio


D. V. Cimatti, sales.

miss. apost. in Giappone





4042 / Ghetti Giorgio / 1952-1-23 /


a Giorgio Ghetti, Dottore di Faenza, amico e benefattore



23 gennaio 1952

Amat.mo Sig. Dottore,


Mi giunge la sua che annuncia la dolorosa notizia della scomparsa dell’ottima sig.ra Anna. Questa mattina l’ho ricordata specialiter nella S. Messa da requiem. Ho comunicato la notizia anche al Direttore della casa – ne avviserò anche l’Ispettore e faremo tutti abbondanti suffragi.

Quella Santa donna (e Lei lo sa) fu sempre benefattrice dell’opera salesiana in Giappone ed è ben poco quello che vorrei fare come debito di riconoscenza. Sono sicuro che dal Paradiso pregherà ancor più per il suo Giorgio, per i suoi cari, per noi.

Il Signore consoli ed aiuti il nostro caro dottore. Non lo dimentica mai il


suo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

3 4043 / Zerbino Pietro / 1952-1-21 /

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a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano


4 Tokyo, 21 gennaio 1952

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Carissimo D. Pietro,


Non so se nelle tue attuali condizioni potrai dare ascolto ed evasione alle storie di questo povero uomo. Non potendolo più, fa’ ancora tu per questa volta per mezzo dell’ufficio missioni o per mezzo di qualcuno dei missionari del Giappone, sempre arrepta occasione (che non sono cose urgenti).

E tu pure all’occasione mi dirai le tue possibilità o no, e mi saprò regolare per il futuro.

Ho ricevuto la cassa paramenti del Comm. Martinengo – i libri di Acquarone e Nangereni e minerali da Nave: tutto in perfetto ordine. Grazie a te – varie delle missive unite sono per ringraziare gli offerenti.

Non si vede ancora quel benedetto busto… Il piedistallo è già pronto davanti all’entrata di casa. Per me non mi meraviglio… in missione sono cose da non affannarsi, ma tutti desidererebbero… capisci anche tu.

Usami la carità di ricordarmi alla Mamma, a D. Bosco, a Savio e alla Mazzarello. Con profonda riconoscenza ti ricorda cotidie il

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4044 / Grigoletto Giuseppe / 1952-2-9 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Tokyo, 9 febbraio 1952

Carissimo D. Grigoletto,


Rispondo al letterone del 15/1.

  1. Unisco le risposte che desideri. A qualcuno che scrisse direttamente o notizie o ringraziamenti scrissi direttamente.

  2. Ho trasmesso le tue richieste, desiderata, comunicazioni al nostro bravo Ispettore e a Don Barbaro.

  3. Penso che chi verrà al Capitolo potrà portare qualche cosa, ma siccome voleranno, non ci può essere gran margine. Ma pare ci sia in vista spedizione per mare e allora spero di preparare qualche cosa.

  4. Per Faenza… hai ragione. Il Comm. Ballarini mi ha scritto affettuosamente ringraziando.

Il Giappone è rappresentato con ottimo materiale del Governo o di Enti, e non è certo necessario il sottoscritto. Ed è naturale come mi dici tu, che non sono tagliato per queste cose.

  1. Auguro al bravo Magrini buona raccolta che faranno felice il dottore di D. Mantegazza.


[Manca il seguito…]


4045 / Morgante Cornelia / 1952-3-6 /


alla Sig.ra Cornelia Morgante, benefattrice



+ Tokyo, 6 marzo [1952]

Ill.ma Signora,


[Comprendo in pie]no1 il Suo dolore, unito al pen[siero della grande perdita e della nuova respon]sabilità per la sua famiglia, [date anche le con]dizioni della sua santa sorella. E tutto questo mi è di più forte eccitamento per pregare e far pregare secondo le intenzioni di cui mi parla nella sua accorata lettera. Per me son sicuro che il Suo carissimo estinto lavorerà attivamente in Paradiso per essere come prima vostro aiuto e conforto.

Leggo (e questo lo trovo il lato più bello, consolante e per Lei meritorio) tra le righe della sua lettera un senso di cristiana fede e rassegnazione che conforta; vi leggo la forte volontà con cui Lei affronta la situazione, e sono sicuro che anche per questo Lei buona Signora, otterrà dal Signore quanto è utile e necessario per i suoi figliuoli.

Le assicuro anche a questo scopo durante tutto il mese di aprile un ricordo speciale, proprio per le Sue intenzioni. Se crede, lo dica alla Sua buona sorella. Celebro sempre all’ora che in Italia corrisponde dalle 8-8½ di sera in Italia: unitevi in spirito. Faremo insieme dolce violenza al Cuore di Gesù e della Madonna.

Grazie di quanto ha fatto nell’accoglienza del Missionario D. Roncato. Per Lei e per i suoi invio la più bella delle mie benedizioni. Buona e S. Pasqua. Riconoscente


D. V. Cimatti, sales.





4046 / Grigoletto Giuseppe / 1952-3-8 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 8 marzo 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Di nuovo buon Onomastico di cuore – già tutti i giorni nominatim, ma in quel giorno tutto ancor più per te: non posso, né possiamo fare in altro modo il nostro dovere per quanto hai fatto e fai per il Giappone.

Rispondo alle tue due ultime (15 e 26, giunte oggi):

l) Faccio le tue commissioni a D. Barbaro, a D. Crevacore, e invio il biglietto per il tuo Ispettore al nostro Ispettore, ora assente, affinchè completi secondo il tuo desiderio.

2) Appena richiesto (giorni fa) ho dato a D. Barbaro il Vocabolario, bello e buono – e spero l’abbiano inviato a destinazione.

3) D. Barbaro mi ha inviato l’Operetta a Pordenone,2 spero saranno contenti e che se possono, oltre le preghiere, faranno qualche cosa di quanto tu (se lo credi possibile) domanderai per noi.

4) Deo gratias. È approvata la nostra Università (coi gruppi religione-filosofia e scienze sociali – scienze naturali e chimica). Non pensare all’Università tipo nostro o tipo giapponese di vera università: si dice Tanki-daigaku (= Università accelerata), ma con questa possiamo rilasciare ai nostri diplomi di sociologia (materia importante nelle scuole) e religione e affini. Dunque quanto si riferisce a religione, sociologia, filosofia e scienze è per la scuola utile. Ad es. utilissimo materiale catechistico di ogni genere, libri e riviste o materiale del genere, od offerte per…

5) Il prossimo Capitolo, per quanto dipende da me, negative (vera ripugnanza invincibile). Se il Signore mi concede questa grazia, indetterò chi viene… ma siccome penso che voteranno, invierò per mare nelle prossime partenze per mezzo di chi segue tale strada, quello che ho potuto raccogliere (se riesco, ai votanti affiderò la perla per il Sig. Max, per cui prego intensamente per quanto mi dici). Ad ogni modo se al Signore piacesse diversamente domanderei certo di non essere a Torino che per il tempo strettamente necessario.

6) Avendone l’occasione, a quanti ricordano questo povero essere, assicura pure sempre: ricordo riconoscente e contraccambio di preghiere (ad es. Mons. Masotti e M° – i tuoi allievi e quanti credi).

7) Spedisco a parte i ringraziamenti indicatimi non potendo accludere in questa che, se benedetta dal Signore, spero arrivi per S. Giuseppe.

8) Congratulazioni per il cambio o rettificazione del Gigo… in Grigo…

Ed in fine un abbraccio ed una sentitissima benedizione, con ossequi a tutti dal tuo aff.mo


Don Vincenzo Cimatti


Viva viva Grigoletto

Canti ognuno in questo dì

Il Giappone gli porta affetto

Lo vorrebbe proprio qui.

Non potendo qui venire,

Gli diciam di tutto cuore

Buon Giuseppe in avvenire

A mostrarti il nostro amore

Sempre più intensamente

Pregherem ognor per te;

II Signore continuamente

Vegli vigile su te.

Finché giunto in Paradiso

Sopra un trono tutto d’or

Sia beato nel sorriso

Di Gesù, tutto tuo amor!


Versi ostrogoti, ma di cuore… Se ci fosse la musica, diamanti.



4047 / Liviabella Leone / 1952-3-8 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone


+ Tokyo, 8 marzo 1952

Carissimo,


Ti ringrazio per l’invio del Katei no Tenshi3 – do uno sguardo ma la mia forza visiva e intellettiva di caratteri è più che modesta. Lo passo ad altri (a D. Tassan).

Mi scrive D. Grigoletto “Dica a D. Liviabella: ho ricevuto due pacchetti con Calendari e uno con ombrellini di carta – questi un po’ avariati. Meglio non spedire nulla di questo.

Ossequi cari a tutti – preghiere vicendevoli – buon S. Giuseppe.

Prega sempre pel tuo

aff.mo D. V. Cimatti, sales.


4048 / Chiussi Maria / 1952-3-9 /


alla Sig.ra Maria Chiussi, benefattrice


Tokyo, 9 marzo 1952

Ill.ma Sig.ra Chiussi,


Ho gradito il suo saluto estensibile ai nostri cari missionari. Grazie di cuore.

Oh, come le devo essere riconoscente per quanto fa per aiutare il nostro D. Grigoletto, che tanto lavora per noi!

So che, fra il resto, Lei caritatevolmente lo aiuta per la posta. Il Signore la ricompensi adeguatamente. Accetti intanto la riconoscenza e le preghiere quotidiane nostre.

Con profondo ossequio

riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4049 / Doriguzzi Elia / 1952-3-9 /


alla Sig.ra Elia Doriguzzi, benefattrice


Tokyo, 9 marzo 1952

Ill.ma Sig.ra Elia Doriguzzi,


La buona mamma dei salesiani in Giappone ha ancora voluto ricordare i suoi figlioli lontani. Come faccio a ringraziarla adeguatamente? Dunque cerchiamo tutti di intensificare la nostre preghiere per Lei – per il Sig. Sergio.

Non dimentichiamo certo la buona Luisella e il buon Mario, che spero stiano bene e più ancora che siano buoni in tutto e consolino davvero babbo e mamma. Se sono proprio buoni dia loro un bel bacio per me, che li benedico di cuore. Metto poi fin d’ora l’intenzione: tutto il mese di maggio sarà per voi. Col più profondo ossequio mi ricordi al Sig. Sergio. Col più vivo senso di riconoscenza mi professo:


Obblig.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4050 / Padovan Agnese / 1952-3-21 /


alla Sig.ra Agnese Padovan, benefattrice


21 marzo 1952

Ill.ma Sig.ra Agnese,


Grazie di cuore della sua ultima graditissima. Noi continuiamo sempre a pregare.

Un dono graditissimo per la prima Messa di Luigi (forse a Natale) sarebbe l’occorrente per portare la S. Comunione agli ammalati, cioè la borsetta colla teca per le ostie, aspersorio, ecc.

Il Signore rimeriti di tutto. Un bacio a Tarcisio e che sia buono come il suo protettore – e ai suoi allievi. Suo nel Signore

Don Vincenzo Cimatti, sales.


4051 / Grigoletto Giuseppe / 1952-3-29 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Tokyo, 29 marzo 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Ti scrivo da Kawaguchi (Tokyo) ove mi trovo da una settimana per gli Esercizi spirituali a questi buoni PP. Paolini (S. Paolo, Alba).4 È la sede centrale della radio (Radio Cultura giapp.) che si inaugura ufficialmente domani. Impianti modernissimi americani, al collaudo hanno ottenuto l’approvazione 100 con lode (è la prima volta che si dà questa votazione in Giappone). Deo gratias! e pur non potendosi negli effetti presentare come radio cattolica (a servizio esclusivo di propaganda cattolica) avrà ottimi effetti, e col tempo si spera si arriverà anche a quello. Grazie della tua del 6 marzo.

l) Prima che mi dimentichi. La Sig.ra Agnese Padovan (S. Giorgio, cui olim avevo affidato un nostro salesiano chierico, che al prossimo anno prenderà Messa) ha inviato ottimi libri di cultura religiosa e predicazione. Ora mi scrive che vorrebbe fare un regaluccio per la prima Messa.

Le ho scritto il desiderio del chierico (Abe Luigi): di avere cioè l’occorrente per portare la Santa Comunione agli infermi (asperges, teca, borsetta, ecc.). Le ho scritto (posta ordinaria) dicendo che si rivolgesse a te per schiarimenti. Naturalmente mi diceva nella lettera non fosse cosa eccessivamente costosa. Il mio pensiero dunque è che il necessario per l’amministrazione (in missione si fa in forma privata), si riduce sostanzialmente alla teca (possibilmente per più ostie), alla borsetta che la contiene (occorrente per appenderla al collo), aspersorio semplice che contenga l’acqua santa, (non è necessaria la cassetta-altarino come si usa da noi). Se le finanze permettono: una stola bianca-violacea (semplice, non ingombrante, uso missionario) e una cotta (ma anche questa sottile – il chierico è piccolo) sarebbe desiderabile. Se poi si trovasse un rituale di piccolo formato (anche solo per l’amministrazione dei santi sacramenti) e anche una scatoletta uso busta per contenere queste cose, sarebbe l’ideale. Andrebbe più bene (perché servirebbe per l’amministrazione dei Sacramenti) ci fosse un vasetto (triplice) per gli oli e crisma. Non so se siano in vendita cassettine-busta per questo, e non ne conosco il valore. In caso anche ci fossero solo gli oggetti, qui ci si aggiusterebbe. Vedi un po’ – ad ogni modo il tutto decente, ma meno ingombrante che si possa.

E siccome l’appetito viene mangiandoci, è un altro compagno di corso (Ch. Kaneko Domenico Savio) cui come regalo di Messa si potrebbe fare il duplicato. Nella tua carità penso che potresti trovare anima o anime buone per… Il buon Domenico corrisponderebbe con la S. Messa e breviario proprio per gli offerenti.

2) Quanto ai Doriguzzi per acquisti e per l’India mi sembrano ottime idee. Tieni presente anche questo. Il Giappone è ritornato ad avere la gestione di tutto, quindi la dogana funziona, e se sono cose di una certa entità e che non accompagnino il viaggiatore (nel qual caso e più facile dar spiegazioni, ecc.) è meglio farle comparire come dono (a scuola, ecc.)

Quanto ai Doriguzzi di Corso Indipendenza non sapevo proprio: sarà per altra volta.

E per ora basta. Ad Aprile iniziamo la nostra piccola Università.

Prega anche tu per il bene, e qualche volta anche pel tuo aff.mo


Don Vincenzo Cimatti, sales.

che ricorda sempre e tutti amici interni ed esterni di Tolmezzo.

4052 / Fracchia Italo / 1952-3-29 /


a Italo Fracchia, ex-allievo di Valsalice, Ufficiale dell’Esercito Italiano



Tokyo, 29 marzo 1952

Italo carissimo,


Gioia ineffabile per la tua del 28/2 – meraviglia e dolore per le condizioni della tua scossa salute – e preghiere più intense per te, e per i tuoi.

Ossequi speciali alla tua signora che ti fa questo esercizio di carità: la ricordo di cuore unita al vostro Angelo – e un bacio all’angeletto Italo.

Grazie del tuo ricordo… Quando penso ad Italo, la tua fisionomia mi è più che nitida… così come allora… segno che ci volevamo bene in Domino.

Il motivo che non ricevi circolari o altro è che (come sai) non ho più da occuparmi di quelle faccende… ergo…

Grazie del buon concetto che l’affetto ti fa vedere nell’antico amico dell’anima tua, ma ti sbagli assai. Per quel che dipende da me non mi muovo.

Tu prega… ad invicem… e grazie della tua squisita rimembranza del 5 Aprile.

Ti abbraccio e benedico coi tuoi.

Tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti, sales.


4.1 4053 - Romani Ulderico / 1952-3-.../

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a Ulderico Romani, direttore dello studentato di Chofu



Marzo 1952

Rev.mo e carissimo Sig. D. Romani,

Aderendo al desiderio del Sig. Ispettore e suo ecco quanto dagli appunti ho messo in carta sugli argomenti soliti a trattarsi dal sottoscritto in occasione degli Esercizi Spirituali.

1. ‑ Mi perdoni se non mi fu possibile scrivere come parlo, perché toties quoties tento di adattare il materiale e la forma del medesimo, all’ambiente, cui parlo, andando avanti (con avanti lo schema preparato, ad ogni modo predica ad hoc) nel nome di Dio.

2. ‑ Ho scritto quanto potevo delle citazioni (quelle alla mano). Di altre, che mi sembrano utili, le cerco toties quoties secondo l’ambiente, nella preparazione prossima, se nella biblioteca della casa trovo da pescare. Ho cercato di indicare ad ognuna le fonti che mi pare possano essere utili; tutte le fonti salesiane. Ma anche in questo non mi era possibile indicare tutto.

3. ‑ Anche quanto si riferisce ad episodi, fatti o ricordi personali o meno… come fare a scrivere? Sono eccitanti d’occasione, buoni per un ambiente, inutili o dannosi per un altro. Idem per la casistica, anche perché non sempre edificante, la ritengo inutile, se non dannosa.

4. ‑ è dunque più che altro uno schema organizzato, ma che a seconda delle circostanze, si può e si deve variare.


Alcune delle conversazioni possono essere abbreviate o allungate. Ad ogni modo accetti il buon cuore e volontà di riuscire a compiere meno male il desiderio dei miei Superiori domandando scusa se non sono riuscito conforme ai desideri. Se c’è bisogno d’altro, basta un cenno. Come pure, usi come crede quanto ho messo in carta con tutta libertà.

Preghi pel suo aff.mo



D. V. Cimatti, sales.


5P.S. - Abbia la bontà di accennare Lei al Sig. Ispettore l’adempimento del suo desiderio.





4054 / Liviabella Leone / 1952-4-4 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 4 aprile 1952

Carissimo D. Leone,


Nella tua carità hai voluto ricordarmi. E Deo gratias e a te e ai tuoi.

Avendo occasione di scrivere a D. Alberto gli avevo dato commissione anche per te… e te lo farà a tempo.

Ad ogni modo essendomi giunta la tua, contraccambio di gran cuore al 100/100 non potendo far altro che preghiere.

Per notizie o altro, penso verrai su per il Capitolo e se non moriamo ci rivedremo.

Avevo detto a D. Alberto anche che annunciasse l’andata in Paradiso del nostro D. Tanguy,6 non sappiamo particolari – prega e fa’ pregare.

Anche a te buona Pasqua… Preghiamo davvero che il Signore ci faccia santi e gran santi.

Grazie e congratulazioni per le tante belle cose iniziate. Che Gesù e la Mamma le prosperino e le benedicano: prego di cuore.

Per D. Grigoletto, venendo su, specialmente coll’Ispettore e col D. Bosco-sha, potrai capire i suoi desiderata.

Sempre uniti nella preghiera, tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4055 / Castiglioni Alberto / 1952-4-5 /


a Don Alberto Castiglioni, missionario salesiano in Giappone



5 aprile 1952

Carissimo D. Alberto,


Ricevo la tua carissima. Quid retribuam per l’atto di carità usato, che ti contraccambio centuplicato per il tuo onomastico che se non erro è in questo tempo e poi coll’incarico ufficiale (è veramente un arrogarmi poteri che non ho più – ma… almeno in forma amichevole) di fare le mie parti per quello di D. Leone.

Tu sai che non so fare slanci poetici… ti potrei fare due note… Ti presento le povere preghiere (non so fare che robe povere!) che farò per il valeas, floreas et crescas ut gigas ad currendam viam… [ad adquirendas] quamplurimas animas1, come fece il mio protettore, e il che non seppe fare il sottoscritto.

Oh, te beato frate Alberto da Canegrate. Al tuo entrare nel regno dell’eternità, oh, anime senza numero, agitando le facoltà loro spirituali, allumate dall’ardore sempiterno, ti verranno incontro ed ilari per la iucunditate armonizzeranno con gli angeli la melode ineffabile del ringraziamento.

Prega per me, Alberto. Un pugno al grasso borghese e saluti a tutti.

Se non lo sa annuncia a D. Liviabella la morte di D. Tanguy.

Preghi e faccia pregare. Un abbraccio.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.



4056 / Conte Giovanna F.M.A. / 1952-4-5 /


a Suor Giovanna Conte, Direttrice delle F.M.A. in Giappone


Tokyo, 5 aprile 1952


Rev. Madre,


Proprio oggi ricevo i vostri più che cari auguri e più che graditissime le vostre preghiere. Contraccambio tutto con altrettante e più preghiere al 100/1 anche in occasione delle feste di Pasqua che auguro a Lei, alle singole consorelle e alle aspiranti felicissime e ricche dei doni di Dio.

Coraggio sempre. Per tutte: abbandono cordiale e attivo (far bene il proprio dovere) alla volontà di Dio – allegria – e fare valere bene l’indulgenza del lavoro.

Con tutto il cuore vi benedice il

vostro aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4057 / Grigoletto Giuseppe / 1952-4-10 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Tokyo, 10 aprile 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Buona e santa Pasqua in materialibus et in spiritualibus e rinnovamento ad meliora in omnibus per Te, per i nostri benefattori, ed anche per me, che quanto più mi avvicino alla mietitura trovo grano avariato in grande quantità. Prega affinché possa approfittare in pieno della situazione in cui mi ha messo il Signore.

Per la mia andata a Torino, che vuoi? mi pare un fuor d’opera, e mi pare che sommato tutto, sia più volontà di Dio che resti. Ad ogni modo farà Lui quello che è meglio per il bene.

In caso sono (e penso che lo permetterebbero) a tua completa disposizione per quel che so fare. Oh, di’ pure… la parte dell’orso… così in noviziato era il nome che mi dava la santa anima dell’allora D. Versiglia… quindi fammi pur ballare… Capirai: è quello che ho fatto in 25 anni (e che arrepta occasione faccio anche ora) nei vari concerti… Il Vescovo di Osaka Mons. Castanier mi chiamava “La vieux singe!…”.

Come vedi, non temo di mettermi nella famiglia zoologica dei plantigradi o dei quadrumani! Mi piace tanto l’allodola. Oh, come strilla bene! È meglio allora pensare al Paradiso! Il Giappone è bello anche per questo!

Ho tardato a rispondere alla tua ultima perché erano di ritorno per nave alcuni dei nostri – e volevo assicurarti di quanto mi fu consegnato:

1) I libri, riviste, memorie del Dr. Z. (tra cui molti utilissimi).

2) Lo strumento di cui non saprei dire il nome scientifico e gli usi specifici cui serve, ma può servire a tante cose (con calma illuminami).

3) La Geologia; 2 voll. di zoologia, 2 voll. Rocce e minerali (Man. Hoepli).

Pare che i venienti non poterono caricare molto (essendo nave viaggiatori) e che è già stato spedito altro su altra nave.

D. Crevacore ha ricevuto (non so che cosa) mi si dimostrava molto soddisfatto. E Deo gratias! anche di questo, ed anche a te, di tutta questa che per noi è buona Provvidenza. Il Signore ti benedica e benedica tutti i benefattori de rore coeli et de pinguedine terrae.

Fa’ all’occasione le mie parti presso quanti hanno la bontà e carità di ricordarmi, ed assicurali della nostra riconoscenza e preghiera quotidiana. Anche il nostro D. Sisto ci ha lasciato. Abbiamo pregato. Allegro vecio. Un abbraccio e una benedizione.

5 Tuo

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Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Per le corna di camoscio, benvenute, e se credi, vengano. Per le due pelli, vedi tu.

Sul tasso in Giappone c’è una letteratura (specie novellistica) notissima, vi sono le danze (si chiama tanuki). Quanto fai tu è ben fatto.

4058 / Miller Vittorio / 1952-4-10 /


al chierico Vittorio Miller, già missionario salesiano in Giappone



6 Tokyo, 10 aprile 1952

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Carissimo,


Avevamo saputo da D. Dumeez la dolorosa notizia dell’amatissimo D. Tanguy – abbiamo pregato – l’ho fatto sapere qua e là…

Desideri sapere qualche notizia. Fece parte della prima spedizione (29 dicembre 1925) e arrivò in Giappone l’8 febbraio 1926, e l’8 marzo 1927 fu destinato alla missione di Oita.

Nel 1929 direttore dell’incipiente studentato filos. In seguito a Miyakonojo ove fondò quella prima residenza e sviluppò quella di Tano, finché nel 1932 passò direttore e [poi] maestro dei nostri primi novizi (1935) a Tokyo, dopo aver iniziato a Nakatsu il nostro primo piccolo Seminario. In seguito partecipò al Capit. Gener. Ma la salute già scossa non gli permise il ritorno al Giappone che tanto amava.

La sua caratteristica fu un profondo spirito di fede e di pietà, che lo distingueva in tutto. Vero plasmatore di vocazioni e di anime – che eccitava col suo esempio e coll’assiduo lavoro e colla gioconda sincerità dell’adempimento del suo dovere.

Sempre buono, laborioso e allegro. Ti abbraccia e benedice il tuo aff.mo


Don Vincenzo Cimatti



Il Sig. D. Carò che è in Francia e che fu compagno di lavoro ti può dire di più.




4059 / Padovan Agnese / 1952-4-10 /


alla Sig.ra Agnese Padovan, benefattrice



Tokyo, 10 aprile 1952

Ill.ma Sig.ra Agnese,


Mi perviene la sua insieme al magnifico dono per il nostro bravo e buono D. Tassan, salesiano, che è il primo salesiano ital. e il 1° missionario che ha conseguito – facendo i corsi regolari prescritti – la laurea all’Università imperiale di Tokyo. È felice del libro (e a suo tempo se si potrà avere il vol. 2° sarà poi felicissimo).

Ringrazia e Lei ne guadagna perché avrà anche questo sacerdote che pregherà per Lei. Avevo subito risposto alla sua lettera precedente – ma è probabile che l’abbiano spedita per posta ordinaria, e quindi arriverà quando arriverà. Scusi le preoccupazioni in cui per la mia negligenza ho posto la nostra buona Sig.ra Agnese. Faccio la penitenza recitando il S. Rosario secondo le sue intenzioni per tutta l’ottava di Pasqua.

In quella le dicevo che sarebbe gradito e utile poter avere l’occorrente per l’amministrazione del Santo Viatico agli infermi (qui si fa sempre in forma privata…) e se non fosse troppo d’aggravio la spesa avere anche i vasetti per i santi olii e l’asperges – utile pure il rituale, sia pure semplice per l’amministrazione del S. Viatico e dei Sacramenti… Non si preoccupi per carità di altro: questo, dico se si può è un dono utile e desiderato da D. Luigi…

Buona Pasqua a Lei, ai suoi cari, e ai suoi frugoli. Avendone l’occasione anche all’indimenticabile Sig. Francesco: lo assicuri del nostro ricordo. Per il nipote pure preghiamo lo affido a Maria A. e a Don Bosco. Non abbia paura di avvisarlo: è il momento delle crisi giovanili. Non potrebbe a Padova entrare in qualche circolo cattolico e Lei raccomandarlo all’assistente ecclesiastico?

Mi pare ci siano certi pensionati con questi circoli: domandi anche a D. Giuseppe.

La benedico di cuore.

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4060 / Zerbino Pietro / 1952-4-12 /


a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano



Tokyo, 12 aprile 1952

Carissimo D. Pietro,


Grazie del tuo ricordo… e non disturbarti nello scrivere al sottoscritto. So che preghi per me, e che così bene mi rappresenti presso la Mamma e D. Bosco – tu alla tua volta devi essere sicuro che questo povero uomo ti ricorda cotidie nominatim… quindi non c’è bisogno di trait-d’union speciali. Grazie delle notizie. Prego per il bravo Rossini e Bernasconi. Scrivo a D. Lussiana ringraziando i benefattori. Il buon Direttore per la somma di cui mi parli dispone così: dovresti inviare al Sig. Romani Silvio… la somma corrispondente all’Abbon. annuale dell’Osservatore Romano, che lui deve fare…

Siccome sarebbe utile per lo studentato acquistare una Olivetti (tipo semplice)… però non sappiamo i prezzi. Naturalmente bisogna che chi la porta la dichiari sua personale per evitare le tasse. Sai poi che abbiamo sempre desiderato una statuetta di Maria A. (almeno cm. 60) da mettere all’esterno e cantarvi la lode.

Non meravigliarti delle domande, che certo non si realizzano coi pochi soldi – non sapendo i prezzi… si dice quel che sarebbe utile.

Lo splendido busto di D. Bosco fu ed è di gradimento a tutti. Hanno preso foto – appena saranno in circolazione te ne invierò almeno come omaggio ai benefattori.7

Grazie davvero e preghiere per tutti.

Buone e Ss. feste, caro D. Pietro. Preghiamo ad invicem e avanti sempre nel Signore.

Qui novità non ci sono. Tento di migliorare, ma le radici sono vecchie e quindi la linfa… Mi aiuti il Signore a fare una buona morte: mi affido alla sua misericordia.

Agli amici buona e S. Pasqua. Ti abbraccio e benedico nel Signore.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Ringrazia il mio buon Garro per la biografia del nostro D. Arri. Avrei preferito avesse messo il suo nome. Deo gratias…

4061 / Miletto Erminio / 1952-4-12 /


al Cav. Erminio Miletto, ex-allievo dell’Oratorio S. Giuseppe



Tokyo, 12 aprile 1952


Carissimo Erminio e amici dei Ss. Pietro e Paolo, ex-allievi di S. Giuseppe - XV Maggio,


La vostra carità ha commosso tutti i nostri cari missionari e più il sottoscritto, che nell’occasione ha ricordato tante facce fanciullesche e giovanili di un tempo… ora formate, mature, attrezzate alla vita – ha rievocato tante memorie e vicende, liete e dolorose.

Grazie, amici, della vostra carità. Non possiamo che corrispondere con preghiere e sacrifici per voi, per i vostri cari, per i vostri interessi materiali e spirituali.

Il Signore benedica i vostri propositi di bene e vi dia forza di mantenerli ad ogni costo.

Grazie di cuore della vostra carità. Tu poi, Erminio, ringrazia per me il buon D. Valentini…

Oh, se lo ricordo!

Il Signore benedica lui e i suoi. Digli dia un pugno a Ikeda (Lui sa chi è e perché).

Vi abbraccia e benedice il vostro aff.mo


Don Vincenzo Cimatti, sales.

6.1 4062 / Tassinari Clodoveo / 1952-4-18 /

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a Don Clodoveo Tassinari, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



Tokyo, 18 aprile 1952

Mio carissimo Ispettore,


Siccome prevedo (me l’avete fatto capire troppo in varie forme) che il Capitolo Ispettoriale voglia eleggere il Sottoscritto come Delegato Ispettoriale per il Capitolo Generale prossimo, ti prego vivamente di far presente ai delegati che non mi sento assolutamente di accettare l’incarico (come già ebbi a esprimere ai miei cari confratelli di Chofu). Ringrazio di cuore per le vostre disposizioni, ma non mi sento. Sono questioni personali di coscienza, note ai miei superiori, che mi impediscono di aderire. Non pensate al sottoscritto. Nolenti non fit injuria. Per voi, mettere a verbale la mia dichiarazione.

Il Signore vi rimeriti della carità che userete al vostro confratello


aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.8

4063 / Castiglioni Alberto / 1952-4-18 /


a Don Alberto Castiglioni, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 18 aprile 1952

Carissimo D. Alberto,


Come farò a ringraziarti del magnifico dono? Il Signore ti rimeriti, e D. Cim. non sa far altro che pregare per te.

So che vai a trovare i tuoi. Può essere che il sottoscritto (cui fu affidato il più doloroso incarico…) arrivi prima di te. Ti prego di dire anche a nome mio quanto sai dire di bello ai tuoi cari – e a te auguri cordiali.

Prega per me che sempre ti ricordo.

Tuo sempre aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4064 / Grigoletto Giuseppe / 1952-4-29 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 29 aprile 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Domani è la tua festa: sarai ricordato speciatim.

La gran novità. I miei confratelli non mi hanno capito e mi obbligano alla venuta pel Capitolo. L’Ispettore vuole (perché non può partire subito) che vada presto, e dovendo un nostro confratello spagnolo andare al Congresso Eucaristico di Madrid, come rappresentante del Giappone cattolico, è probabile che debba partire verso la metà di Maggio.

Per me tutto questo è un controsenso – offro questo mio massimo dolore in animo contrito et in spirito humilitatis et fiat voluntas Dei!

Devo sbrigare a Roma alcune faccende per l’Ispettore, a Torino non so che consigli mi daranno i Superiori sul modo di passare il lungo tempo (propaganda?).

Certo esporrò il desiderio di visitare i benefattori, ecc. e allora sarei a tua disposizione per quel che credi bene e doveroso.

Stando così le cose spero mi aiuterai a farmi conoscere e ringraziare personalmente queste care persone. Se ci saranno variazioni ti scriverò. Arrivando in Italia ti annunzierò. Saluta i Tolmezzani di casa e fuori. Per il basso livello delle finanze, abbi fede. W Maria!

Ho scritto directe al Trenker e allo Spinel ed altri. Ricevo ora la tua del 22. La lettera del marzo (ben piena) fu spedita.

Può darsi che me l’abbiano spedita per posta ordinaria (eppure era chiaro). Grazie pel 5 aprile.

Ben fatto con la Procura. Allegro… e se non muoio arrivederci.


Tuo Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Alla Sig.ra Corbellini pittrice auguro che il bel volto della Madonna riprodotto, si stampi anche perfettamente nella sua anima. Prego per Lei.


Don Vincenzo Cimatti

4065 / Coronin Anna / 1952-4-30 /


alla Sig.ra Anna Coronin, benefattrice


Tokyo, 30 aprile 1952

Ill.ma Sig. Anna,


Annuncio a D. Grigoletto la mia venuta in Italia e spero che il Signore mi darà la consolazione di portarle a voce la risposta alla sua carissima del 2 passato – e ringraziarla della nuova carità.

Un bacio per me ai suoi buoni figlioli cui ringrazio per i battesimi – spero poter far fare la fotografia dei loro protetti; intanto preghino per queste anime che hanno aiutato ad essere salve.

Prego per la buona Lea: preghi anche Lei la Madonna Ausiliatrice e D. Bosco per ottenere la grazia che desidera.

Ossequi al Sig. Giovanni. Le preghiere del mese di Maggio sono per voi tutti.

Vi benedico di cuore.


7 Il vostro riconoscente

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Don Vincenzo Cimatti, sales.

4066 / De Antoni Umberto / 1952-4-30 /


al Comm. Umberto De Antoni, benefattore



Tokyo, 30 aprile 1952

Ill.mo Sig. Umberto,


Ricevo la sua del 7 febbraio da D. Grigoletto e gli annuncio la mia prossima venuta in Italia. Così potrò dare una risposta più adeguata e ringraziare sempre più della sua carità continua verso di noi. Ricorderò sempre il buon Adriano e specialmente in questo mese di maggio. Celebrerò per lei Sante Messe nella novena di Maria A. dal 15 maggio – se sono ancora in Giappone. Lei metta l’intenzione, verso le 9 di sera – se sono a Torino le dirò nel santuario di Maria A.

Se non le è di disturbo segnali la cosa al buon Adriano.


Carissimo Adriano,


Vedi quanto scrivo al babbo. Ti ho sempre ricordato e lo farò specie nel mese della Madonna.

Spero vederti prossimamente. Sta’ sano – studia e sii sempre santamente allegro.


Tuo

Don Vincenzo Cimatti



Ossequi alla Sig.ra Caterina che ricordo sempre per la sua bontà. Il Signore vi rimeriti tutti e per i vostri interessi spirituali e materiali.

7.1 Riconoscente

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Don Vincenzo Cimatti,

missionario in Giappone




4067 / Grigoletto Giuseppe / 1952-5-17 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Tokyo, 17 maggio 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Parto inopinatamente in anticipo. Se va bene il 19 c. m. sono a Roma da cui spedisco questa.

Un primo saluto, preghiere specialissime pel 24. Dopo la determinazione dei Superiori pel lavoro da compiere vedremo.

Porto qualche cosa, ma friccioli, qualche cosa d’altro dopo.

Ossequi cari a tutti.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti



P.S. Ricevuto notizie tue. Scritto a Doriguzzi. Inteso per le Messe.

Don Vincenzo Cimatti

4068 / Chiussi Maria / 1952-5-17 /


alla Sig.ra Maria Chiussi, benefattrice



Tokyo, 17 maggio 1952

Ill.ma Sig.ra Maria,


Un nostro caro chierico che fra poco sarà sacerdote vuol pregare per Lei. Il nostro D. Grigoletto le spiegherà se già non l’ha fatto…

Al mio arrivo in Italia (19 c. m.) voglio inviarle un primo saluto. Il prossimo 24 a Maria Aus. in Torino avrò un ricordo speciale per Lei secondo le sue intenzioni.


Con riconoscenza

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4069 / Romani Ulderico / 1952-5-19 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



Roma, 19 maggio 1952

Rev.mo e carissimo D. Romani,


In primis grazie di cuore per quanto avete voluto fare in occasione della partenza. Non posso che ricompensarvi pregando indesinenter per voi, ed attuando quanto vi promisi pro singulis.

Viaggio ottimo col bravo D. Lopez, che però a metà strada, con molti altri, volle scaricare nel sacchetto apposito quanto aveva ancora dal Giappone. Speriamo non sia recidivo fra Roma e Madrid…9

Partenza ore 5 pomeridiane di sabato – arrivo a Roma ore 7 antimeridiane del 19 (con ritardo di due ore, avendo dovuto atterrare in Persia per acquisto di olio). Fermate di 1 ora a Okinawa – Bangkok – Calcutta – Teheran (Persia) – Lidda – Roma. Fate voi i calcoli delle ore. Deo gratias e certo anche le vostre preghiere hanno cooperato al buon esito del viaggio.

Si sarebbero potuto fare tante raccolte di vario genere – ma le fermate erano quasi sempre notturne – poi sapete che il sonno è il mio forte e quindi non sono in grado di farvi descrizioni speciali di paesaggio et similia. Posso però garantire il buon Simone10 che lo stato del cielo è proprio come in Giappone in ognuna delle regioni attraversate – la luna a Calcutta sembrava più piccola. Troverà acclusa una lode a Savio: fatta in alto… segno che anche in aereo si può fare qualche cosa del genere. 11

Ho incominciato gli smistamenti della posta – le telefonate e tra oggi e domani spero sarà tutto a posto. Trovai fortunatamente al S. Cuore in partenza il Rev.mo Sig. D. Tirone: così senza scrivere ai Superiori sono informati dell’arrivo; penso di essere a Torino pel 23.

I Superiori poi verranno a Roma per i festeggiamenti del nostro Card. Protettore Marella, nel 50° di Messa o di episcopato.

Al momento tutti i partiti di Roma sono nel mezzo delle elezioni comunali: pare sarà lotta fortissima. Preghiamo!

Al momento non ho che queste notizie. Il Signore vi ricompensi di quanto avete fatto per questo povero uomo. Abbia la bontà di ringraziare il Sig. D. Dumeez e i confratelli della Scuola specie il Sig. Baggio. Ad altri scriverò finite le commissioni affidate.

Ossequi ai singoli superiori, chierici e coadiutori (oh, Rosso! i vini dei Castelli!) novizi e aspiranti… tutti tutti. Suo nel Signore

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Oh, D. Brossa, D. Bianchi (è proprio più che imbiancato), D. Calcini… A quanti ho incontrato noti a Lei e che mi domandavano, può capire…

l. Ho parlato al cugino e gli ho affidato quanto Lei mi aveva consegnato. Mi pare che non gli fu rifuso da Torino quanto spese per gli abbonamenti… Verificherò a Torino.

2. Il libro del Borgoncini12 sulla questione scritturale qui a Roma pare sia valutato come un’interpretazione soggettiva della questione. Punti fondamentali: la lettura delle Lettere è fatta con criterio soggettivo, secondo interpretazioni più recenti [cioè ad es. figlio del tale (genitivo) può essere rappresentato da uno o due segni (e tale lettura dal Borgon. è fatta alle volte con uno o con due – girando un po’ in un senso o in un altro – quindi con criterio soggettivo, secondo lo scopo). Possibile che l’ispirazione abbia a servirsi di questa criptografia per…! Il P. Bea certo dal punto di vista scientifico dissuadeva il Duca dalla pubblicazione – il revisore diede il via non trovando errori dogmatici].

3. - Al bravo D. Klinger: consegnai alla sorella che ringrazia – insiste per preghiere pel suo bambino ammalato – un angioletto cui ho dato la benedizione di Maria A. – eseguirà le commissioni – sperava che qualcuna di quelle coserelline fosse per Lei, che si definisce “refugium peccatorum”, perché tanti (anche Attilio) ricorrono a Lei. È davvero una santa donna: a suo tempo riceverà un pacchettino da parte sua.

4. - È resa facile l’entrata e le pratiche in Vaticano negli uffici (ed anche altrove, ad es. al Vicariato) per la presenza dei nostri o come segretari o come consultori (D. Castano, D. Pugliese, D. Gallenca, D. Muzio, ecc. poi per la Poliglotta D. Fedel e confratelli).

5. - D. Tomasetti (si tiene ancora discretamente su) aiutato efficacemente da D. Evaristo Marcoaldi, vero gentiluomo. Ha accompagnato D. Lopez (l’ho seguito per concomitanza con piacere) nella visita al Vaticano, S. Pietro e le grotte magnifiche nella ricostruzione attuale (e proseguono i lavori in estensione e in profondità). Confesso che fra gli oh! ah! e alzate di mano e di spalla del nostro buon D. Lopez (che per la prima volta vedeva quelle meraviglie) il mio povero pensiero era fra i buoni colleghi e allievi di Chofu “ut fides nostra non deficiat, sed supra solidissimam petram firmetur”.

Don Bosco (e tutti noi dobbiamo essere lui) in Vaticano, col Vaticano, pel Vaticano – tombe dei Papi; storia della Chiesa; storia di tante parti della liturgia (Messa, vesti e ornamenti sacri, ecc.) – il tesoro di S. Pietro – pietà dei fedeli nell’onorare Gesù nel suo rappresentante – il Salvatore e la Mamma sua sono i due motivi predominanti insieme a S. Pietro e Paolo in questa raccolta storica.

6. - Al Rev.mo Mons. Knox, arrepta occasione, assicuri che quanto mi fu affidato il 20 c. m. fu consegnato alla Segreteria di Stato di S.S.



4070 / Ghetti Giorgio / 1952-5-20 /


a Giorgio Ghetti, Dottore di Faenza, amico e benefattore



Roma, 20 maggio 1952

Ill.mo e carissimo Sig. Dottore,


Dopo una volata di 36 ore giungo a Roma. Un primo saluto… colla speranza di rivederla presto… Molte preghiere a Torino per il 24 c. m. secondo la sua intenzione e per l’indimenticabile Sig.ra Anna. Abbia la bontà di segnalare la notizia anche al Direttore dell’Istituto.

Chissà se la riunione degli ex-allievi fu già fatta che in caso…

A voce quando piacerà al Signore, un mondo di cose.

L’abbraccia nel Signore il suo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Miss. Apost. in Giappone

4071 / Cappelletti Pompeo / 1952-5-27 /


a Don Pompeo Cappelletti, Direttore salesiano a Faenza



Torino, 27 maggio 1952

Rev.mo e carissimo D. Cappelletti,


Oh! come avrei desiderato essere il 18 c. m. a Faenza con tanti cari amici!

Invece stavo dai 4.500 metri trasvolando Cina-Siam-India e Palestina ed il 19 summo mane ero a Roma. Fiat voluntas Dei.

Mi consola l’annuncio che mi dai di qualche cosa forse darà modo di riunire qualcuno e fin d’ora per quel che posso sono a sua disposizione.

Spero presto fare una prima scappata per un primo saluto a tanti buoni amici. Ossequi a tutti anche ai bravi giovanotti che ho già raccomandato a Maria A. e a Don Bosco per i loro esami.

Grazie della generosa elargizione per le nostre missioni.

Con grande riconoscenza al piacere di rivederla.

Suo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4072 / Exallievi di Faenza / 1952-5-27 /


agli Ex-allievi salesiani dell’Istituto di Faenza



Torino, 27 maggio 1952

All’Unione ex-allievi FAENZA.


Ricevo dal carissimo D. Cappelletti la vostra generosa caritatevole offerta (assegno Lire 11. 230). Siate benedetti ed il Signore conceda altrettanti benefici materiali e spirituali ad ognuno di voi, alle vostre famiglie, alla realizzazione dei vostri desideri.

Speravo poter arrivare per il convegno: giunsi il 19 a Roma. Vi ho certo rappresentato tutti alle feste di Maria Aus.

Mi fermo, se al Signore piacerà, fino al prossimo Capitolo per l’elezione dei nostri Superiori e il buon Direttore mi fa brillare la speranza di poter prossimamente rivedere qualcuno di Voi. Come sarei contento!

Ossequi riconoscenti a quanti conosco – assicurazione di preghiere da parte del vostro


aff.mo Don Vincenzo Cimatti, sales.

miss. apost. in Giappone.

4073 / Faenza, Collegio / 1952-5-27


al Gruppo Missionario Compagnia Immacolata del Collegio salesiano di Faenza



Tokyo, [sic] 27 maggio 1952

Carissimi Mari, Montanari, Urbani, Amorati,


La vostra carissima del 20 febbraio spedita per posta ordinaria mi giunge in questi giorni (festa di Maria Aus.) e rispondo subito per aereo, nella speranza che vi giunga prima delle vacanze.

Grazie di cuore sia di quel che fate, sia di quello che vi proponete di fare. Bravi.

Sì, sono – come voi – stato allievo del nostro caro Istituto dal 1888 al 1895 (come prima, dal 1883 ero stato dell’Oratorio festivo fin dall’inizio, nel Borgo mio luogo di nascita). Ed ora da 25 anni mi trovo in Giappone. Che vi dirò? Siete della Compagnia dell’Immacolata. Non dimenticate gli esempi del vostro fondatore B. Savio. Siete del gruppo missionario. Dunque:


l) Pregate per i missionari.


2) Lavorate fra amici e conoscenti e compagni per far conoscere le missioni (Bollet. Sales. – Gioventù mission.). Rivolgetevi direttamente all’Ufficio missionario di Torino che vi darà tutte le indicazioni possibili. Non essendo troppo regolare la spedizione di pacchi, manderò a mano alla prima occasione un pacco propaganda.


3) Siate buoni missionari specie coll’esempio.


4) Ottima l’idea della S. Comunione per gli studenti pagani. Domani Pentecoste a Tokyo nelle nostre scuole piglieranno proprio il Battesimo 24 studenti. Deo gratias. Per l’offerta pro battesimi fate voi con libertà: basta mandiate i nomi desiderati. Ossequi ai carissimi ai tanti amici di Faenza. Vi benedice di cuore il vostro riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

mission. apost. del Giappone



Carissimo D. Garbarini,

Grazie di cuore di tutto e delle belle notizie oratoriane. Deo gratias.

Ricordo tutti. Un saluto speciale a D. Bandini.

Riconoscente

Don Vincenzo Cimatti

4074 / Marega Mario / 1952-5-29 /


a Don Mario Marega, missionario salesiano in Giappone



Torino, 29 maggio 1952

Carissimo D. Marega,


Il nostro D. Fedrigotti13 sapendo che scrivo in Giappone mi consegna la presente.

All’arrivo ho subito consegnato ai singoli quanto mi hai affidato, spero ti avranno scritto.

Quanti ti conoscono (e non sono pochi) ti salutano e domandano tue notizie, e vari (specie alla Crocetta e Rebaudengo – e più D. Castellino) attendono i lavori sulle religioni.

Ho spiegato in una conferenza i tuoi studi e i risultati delle tue ricerche sulle antiche cristianità giapponesi.

Di cuore poi ti ringrazio del generoso sussidio che mi servì per le prime spese; se potessi esserti utile in qualche cosa (ricerche, acquisti, ecc.) eccomi pronto.

Ho fatto le richieste agli Annali lateranensi: finora non ebbi risposta. Puoi pensare poi che cosa abbia fatto presso Maria A. e D. Bosco: spero mi abbiano esaudito, e cotidie proseguo.

Saluti ai due D. Dal Fior, D. Colussi.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti

4075 / Grigoletto Giuseppe / 1952-5-30 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 30 maggio 1952

Carissimo,


Ricevo la tua. Stasera parto per Firenze-Assisi per un pellegrinaggio operaio della RIV Fiat che vogliono un missionario con la barba (30 maggio-2 giugno). Il 3 parto (fermatina breve a Milano) e punto verso le vostre regioni (Mogliano, Pordenone).

Non sono molto pratico, ma mi aggiusterò, in modo da essere a Tolmezzo dal 9 al 12. Il 13 a sera debbo essere a Torino. In Alto Adige combineremo. Trovami molto lavoro.

Alla mia partenza cassa enciclopedia e minerali non ancora giunti: D. Scrazzolo cui ho dato la tua mi dice che deve essere in viaggio.

Scrivo alla Coronin. Saluta omnes nel vivo desiderio di rivedervi. Ti abbraccio e benedico.


8 Tuo

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Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Mi sono goduto la festa di Maria Aus. e tu ne hai avvantaggiato specialissimamente con tutti i cari benefattori. Se arrivassi a farmi un programma fra queste date…


4076 / Coronin Anna / 1952-5-30 /


alla Sig.ra Anna Coronin, benefattrice



Torino, 30 maggio 1952

Ill.ma Signora,


D. Grigoletto mi invia la lettera di V. S. del 19 c.m. in cui è narrata la dipartita del Sig. Luigi, vero santo patriarca, che certo ora dal Paradiso prega per noi. Oh, che bella e santa morte, felice conclusione di una santa vita! Affidi a Lui le necessità materiali e spirituali della sua famiglia e troverà un buon protettore.

Mi addolora assai lo stato del bravo Pier Luigi: lo ringrazi della sua caritatevole offerta. Prima di spedire questa vado a metterla sotto gli occhi della Madonna e di D. Bosco e dico loro che bisogna assolutamente che Pier Luigi guarisca subito. Dica anche Lui con fede, tre Ave Maria alla Madonna e un Pater a D. Bosco. D. Grigoletto vuole che dal 9 al 12 giugno sia a Tolmezzo e a Lui non posso dir di no. Chissà che non riesca ad avere la fortuna di fare la personale conoscenza della nostra ottima benefattrice.

L’assicuro della quotidiana preghiera dei figli di D. Bosco per Lei e per i suoi.

Ossequi specialissimi al Sig. Giovanni.

Con affetto: obblig.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4077 / Romani Ulderico / 1952- 6-10 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



Tolmezzo, 10 giugno 1952

Rev.mo e carissimo Sig. D. Romani,


Sto compiendo il giretto di riconoscenza per le case, benefattori del Veneto – Venezia – Mogliano – Pordenone – Gorizia – Tolmezzo – Udine) con puntate numerose in altri posti ove sono nostri benefattori, e visite a parenti di nostri confratelli del Giappone, della Cina e India. Ho detto a tutti che si prega per loro (ai giovani, per i loro esami): è nostro dovere farlo, perché tutte queste case e persone, attivamente messe al lavoro dal nostro D. Grigoletto, sono davvero efficaci benefattrici.

Sono andato poi a Gorizia per salutare la famiglia del nostro D. Marega – e non trovai più il buon papà, chiamato dal Signore nella vita eterna. Presentai le condoglianze e assicurazioni di suffragi anche a nome della nostra casa. Provai poi, come non mai provato prima, una stretta di cuore nel veder così barbaramente conculcati i confini della nostra Patria.

Grazie ad ex-allievi e benefattori ho potuto fare queste scorribande dal 3 al 12 (addentrandomi per le vallate carniche e del Cadore) in macchina. Conferenze, musiche, buone notti, colloqui, interviste, ecc. è stato il programma giornaliero.

Nelle case del Veneto vi è un buon movimento missionario. Il forte gruppo dei confratelli del Friuli e del Veneto che risiede fra noi, mi dà buoni spunti per segnalare il bel lavoro che fanno in Giappone. Tutti salutano.

E anche voi tutti pregate per il vostro

aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4078 / Miller Vittorio / 1952-6-12 /


al chierico Vittorio Miller, già missionario salesiano in Giappone



(dall’Italia) 12 giugno 1952

Carissimo Miller,


Non ho risposto subito alle tue carissime perché in giro per un po’ di propaganda per la nostra Missione, per incarichi dei superiori o per salutare amici e benefattori.

Ricomincio i miei giri ma prima ti voglio rispondere. Giunsi in aereo il 19 Maggio; partecipai alle feste di Maria Aus. e poi mi misi in giro. Grazie delle tue notizie sempre graditissime, ma come ti dissi: D. Cimatti non essendo più Ispettore, conviene che ti tenga in relazione per le tue cose col nostro bravo Ispettore. Penso che sarà a Torino per la fine del mese.


l. Per i soldi penso che basta li dia al tuo Ispettore, ma se per te non è difficile mandarli, mandali pure subito, così farò subito quanto desidera il nostro D. Romani.


2. Penso che partirò verso la fine di Agosto o in Settembre e se per quel tempo potrai trovare qualche cosa sarà certo una grande carità per lo Studentato.


3. Insisterò e più insisterà l’Ispettore per avere quanti più belgi si può.


4. Quanto alla tua ordinazione ed ai tuoi studi, non so proprio dirti nulla – né l’Ispettore mi ha mai parlato di cose a tuo riguardo.


5. Per la tua propaganda sta’ tranquillo – fa’ quanto più puoi. In caso spiegherò a D. Bellido: sta’ tranquillo.


6. Grazie di quanto puoi inviare anche di materiale scientifico. Sai che lo Studentato è diventato Università e quindi abbiamo bisogno di tante cose anche di questo genere: però il Sig. Direttore insiste di più per avere soldi.


7. Prego di cuore per il babbo e per i tuoi cari. Il Signore li benedirà se saranno generosi con Lui con ogni sorta di benedizioni.


8. Coraggio sempre. Abbi ora sempre più presente la S. meta che si avvicina. Alter Christus!

Ti ricordo cotidie.


9. Gli amici giapponesi ti salutano – consegno la lettera alla Crocetta e rispondo al buon Ch. Dho.


10. Siamo nel mese del S. Cuore. Amiamo Gesù che tanto ci ama. Ti abbraccio e benedico.



Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4079 / Yamaguchi Giuseppe / 1952-6-20 /


al chierico Giuseppe Yamaguchi, salesiano giapponese



Torino, 20 giugno 1952

Carissimo Yamaguchi,


Consegno a D. Del Col quanto desideravi per te e per i tuoi. Continua allegramente la tua preparazione. Niente ti turbi del passato:14 pensa al presente, facendo meglio che sai il tuo dovere.

Ti ricordo cotidie – e tu non dimenticarmi.

Le difficoltà, le croci che ti manda il Signore siano “tsugunoi” (= espiazione) per te e per tante anime. Maria Ausiliatrice e D. Bosco ti salutano.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4080 / Romani Ulderico / 1952-6-21 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



Torino, 21 giugno 1952

Rev.mo e caris.mo Sig. D. Romani,


Grazie della sua del 6 c. m. in unità ai carissimi biglietti dei fringuelli o colombotti.

Domani (se piace al Signore) parto per la Sicilia e penso di averne fino al 15 Luglio.

Nel ritorno (se non mi capita nulla) penso di finire le visite (ho ancora da andare a Faenza).

Colgo l’occasione per un po’ di RENDICONTO anticipato perché forse non mi sarà possibile farlo in Sicilia – e chiuderò la prima muta con l’esercizio della b. m.


Salute: al solito. Lavoro: quello che mi affidano – sostituisco i Superiori per le feste: Pessione e Casanova (Figlie di Maria A.), S. Benigno, Foglizzo, Bollengo, Ivrea e stasera e domani all’Oratorio S. Luigi e partenza per la Sicilia. (È la prima volta che vado invitato dall’Ispettore – tutti i precedenti mi dissero che non conveniva).

Ss. Regole e pratiche di pietà regolari – alle volte disturbato dai viaggi, ecc.

Continuo a ribattere il chiodo che Lei conosce per migliorarle. È un periodo di tranquillità unitiva. Al momento non trovo altro.

Per il personale pare vi siano 4 belgi; fa’ domanda un quinto – ho rimesso tutto all’Ispettore quando verrà: ma penso che il Sig. D. Bellido lavori per noi.

Grazie delle notizie: auguri ai vincitori. Manderei un premio, ma ho niente. Prego fortiter per il bravo Abe: oh, che il Signore faccia quanto è bene per l’anima sua .

Ringrazio P. Armando e cercherò celebranti, al momento ne ho ancora da smaltire, ma tenterò qua e là; pel resto bisogna cerchiamo di fortificare la fede nella provvidenza.

Il Sig. D. Giraudi mi dice che aiuterà a farmi il cambio di quanto gli domandai. So che Resina ha scritto al Sig. D. Bellido che deplorava che l’abbiano inviato in quello stato: penso che abbia combinato col Sig. Ispettore quid faciendum.

Ho interrogato altri dotti sulla questione Duca: pareri divisi. È interpretazione personale.

E per ora stop.

Ossequi omnibus et singulis di ogni categoria; ricordo tutti e forse sono tra voi: col pensiero e colla parola più di prima. D’altra parte qui a chi debbo legare i miei pensieri e azioni?

Faccia pregare per chi sempre la ricorda.

Suo nel Signore

Don Vincenzo Cimatti, sales.


8.1

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8.1.1 P.S Già due volte giungono francobolli intatti.

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4081 / Santolini, D. Serafino / 1952-6-21 /


Pensieri sul Rev.mo Sac. Santolini Serafino, Ispettore salesiano



21 giugno 1952


Ci siamo conosciuti nell’anno di Noviziato. L’essere della stessa regione romagnola facilitò la nostra amicizia, allietata anche da qualche parlatina nel nostro nativo dialetto.

Trovai in lui il compagno buono, pronto ad aiutare tutti anche nei lavori materiali, adattandosi subito alle necessità delle persone e del momento.

Penso che richiesto di qualche cosa che potesse fare, non abbia mai detto di no a nessuno; e in tutte le richieste condiva il suo aiuto con un sorriso, che gli sfiorava sempre il volto e che faceva scomparire quel naturale timore che si ha quando si chiede qualche cosa.

La sua conversazione o privata, o nelle conferenze o nei circoli spirituali era di poche parole nelle relazioni indifferenti, ma si vivificava e accendeva quando si trattava di argomenti di cui aveva ripiena la mente e il cuore: Gesù, Maria A., D. Bosco, la regola, il Papa, il dovere. Diventava allora efficacissimo, convincente, attraente.

Mi pare di vederlo raccolto nella preghiera… gli si arrossavano le guance, manifestazione esterna del fuoco di carità che gli ardeva in cuore. Non dubito di dire che gli si appropriava davvero il nome di Serafino ed anche il cognome di Santolini: piccolo santo.


9 Don Vincenzo Cimatti

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4082 / Donati Vincenzo / 1952-6-21 /


a Don Vincenzo Donati, missionario salesiano in Giappone



Torino, 21 giugno 1952

Carissimo Donati nonché Vincenzo,


l. Non so se ti potrò scrivere per il prossimo tuo onomastico, quindi anticipo…

2. Ho detto alla Mamma quanto desideravi – ed è chiaro e certo che ha annuito, naturalmente colla tua cooperazione.

3. Sempre calmo e sereno – allegro e laborioso e unito a Lui (pensiero, parola, azione).


Ti benedice il tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4083 / Simoncelli Carmelo / 1952-6-21 /


al chierico Carmelo Simoncelli, missionario in Giappone



Torino, 21 giugno 1952

Carissimo Carmelo,


Grazie della tua arcicarissima. Per te: calma e serenità, continua col sistema della sostituzione ed esame – lavoro ed allegria e musica di ogni genere.

Devo andare in Sicilia e tramandare le tue visite… quod differtur non aufertur.

Don Del Col porterà un lavoretto che faciliterà le riduzioni per banda: l’ho fatto fare dal bravo Scarzanella.

Mi sei presente e quando ti ricordi di questo povero uomo è probabile vi sia una risonanza in me e viceversa.

Non dare retta alle mie stupidazioni. Ti benedico di cuore.

Tuo

D. V. Cimatti, sales.

4084 / Klinger Attilio /1952-6-21 /


a Don Attilio Klinger, missionario salesiano in Giappone



+ Torino 21 giugno 1952

Klinger carissimo,


Spero che D. Del Col ti porterà almeno qualche cosa di quanto domandavi. Prego di cuore per Abe e per Rosina (di lui mi parlava il Sig. D. Bellido – penso abbia combinato col nostro buon Ispettore sul da farsi).

Per te: calmo e sereno sempre. Niente ti turbi. È ben probabile che il ricordo vicendevole corrisponda ai bisogni spirituali del momento: è il caso proprio allora di pregare. Bravo! Continua la pratica sulle virtù sul Tonquerey, ma con calma e senza preoccupazioni e sempre con santa semplicità e allegria. Si realizzi in te il Dominus pars hereditatis tuae che hai detto al ricevere la tonsura.

Ti benedice il tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

4085 / Fracchia Italo / 1952-6-24 /


a Italo Fracchia, ex-allievo di Valsalice e Ufficiale dell’Esercito Italiano



Messina, 24 giugno 1952

Carissimo Italo,


Come vedi, siamo distanti… ma sempre uniti nella carità di Dio. Sono qui per gli esercizi.

Al partire da Torino ricevo la tua del 21 c. m. Deo gratias, per la buona riuscita del secondo intervento. Prego per la completa guarigione. Per la tua carità sta’ tranquillo: anche se non mi giunge direttamente, è però messa sul conto del sottoscritto, e presto o tardi (quando cioè mi perverrebbe l’annuncio) ti avrei ringraziato, come faccio ora di gran cuore secondo le tue intenzioni.

Non so dare indicazioni precise per poterci rivedere. Fino al 24 luglio (inizio degli esercizi per il Capitolo) sono in giro, e potrebbe darsi che se passo ad Alessandria una volata da Italo si possa preventivare, ma non posso assicurarlo. Dal 24 Luglio penso fino al 15 agosto si è occupati pel Capitolo all’Oratorio: dopo, sa il Signore che cosa disporrà di questa povera miseria. Comunque non è essenziale per le nostre anime rivederci, pur essendo vicendevolmente cosa graditissima.

Aiutiamoci colla preghiera e tiriamo diritti, sempre più e sempre meglio, nella via del dovere assegnatoci. Ossequi alla tua buona signora, al tuo bravo Angelo e a tutti i tuoi cari.

Di cuore ti abbraccio e benedico.

Tuo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4086 / Grigoletto Giuseppe / 1952-6-… /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



(Giugno) 1952

Carissimo,


Ecco l’elenco delle cose inviate da Messina. Mi pare ci sia poco o nulla di quanto c’era in una lettera di D. T., che ho lasciato forse a lui o che ho distrutto, indirizzata a te.

Non ricordo il contenuto, ma forse erano campioni che domandava a te. Come vedi di zolfo o altro caratteristico c’è proprio nulla.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


Basalto Etna, eruz. Cascali 1929

Pegmatite Tormalinifera. Badiazzo, Messina.

Calcopirite con quarzo (struttura schistosa, bruciata).

Pomice per verniciatori.

9.1 Tufo di Pelagonia

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Balanite augitica. Vulcanella.

Gneis – Saponaria, Messina.

Granati (inferni), Nicotera.

Lipatera caolinizzata.

Amfibolite – Saponaria.

Bombette crostosa.

Basalto augitico. Etna

Ossidiana

Basalto15

4087 / Parroco di Susà (per Facchinelli Rinaldo)16 / 1952-7-12 /


al Rev.mo Parroco di Susà, Pergine (TN)



+ Albarè, 12 luglio 1952

Rev.mo Signore,


Chi le scrive è il missionario che viene dal Giappone, di cui forse le avrà scritto D. Facchinelli. Vorrei accontentarlo nel desiderio che mi manifestò di venire cioè a Susà per salutare la sua famiglia, il suo Sig. Parroco ed amici, possibilmente in giorno di domenica. Avendo libera la prossima domenica (VIIa dopo Pentec.) se non sorgono impegni, a Dio piacendo, verrei a Susà, fin dal Sabato sera, e se posso fare qualche cosa di bene, grazie fin d’ora di tutto cuore.

Ossequi cordiali a Lei, ai parenti del bravo D. Facchinelli. Se crede di comunicarmi qualche cosa al riguardo, abbia la bontà di comunicarmelo a Trento al nostro Istituto Salesiano. Con profondo ossequio obbligatissimo.

10 D. Vincenzo Cimatti,

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11 miss. apost. in Giappone

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4088 / Grigoletto Giuseppe / 1952-7-22 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 22 luglio 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Finalmente sono fermo in sede e per un po’ di tempo non mi muovo (a meno che il Signore non mi chiami con Lui). Il bravo D. Saldasse può aver ragione, ma che cosa dovevo e da dove scriverti, essendo sempre in giro? Tu del resto sai i desiderata dell’Ispettore e quelli dello Studentato a mezzo di questo uomo che non ne fa una bene.

Dagli ultimi giri del Veneto alla Sicilia (due mute eserc. spir. a Messina e conferenza a Catania, allo studentato S. Gregorio, al noviziato alle falde dell’Etna) raccolsi qualche cosa. D. Truglia mi diede minerali (sappimi dire se sono per te o per l’Oriente ed invierò; al momento non è arrivata la cassettina che feci spedire).

Poi Bologna, Faenza, Ferrara, Vicenza con tentativo fallito di andare ad Arzignano dai Doriguzzi, Verona, Albaré, Montodine, Trento, Rovereto.

Sento che i confratelli sono ad Ortisei, il pensiero a quei benefattori… Il bravo Sig. Rolla che mi vuol suo, D. Galbusera che vuol vedere i suoi, corro… peccato che tu eri in raccoglimento… e che non avevo tutti i nomi… Visito Sottrifer, Rungaldier, Moroder, Sennoner (quelli dettimi dal Sig. Rolla): vedo ora avrei dovuto vedere Trenker, Pistscheider, Martiner… Mah… sarà per un’altra volta. Tutti felici e tutti mi dicevano che eri stato lì giorni prima. Salii fino a Pilst, poi a Lizzana (Rovereto), a Susà (Pergine): e ieri sera mi fermavo all’Oratorio.

Oggi e domani sbrigo la posta e giovedì in raccoglimento per gli esercizi… e poi il Signore stabilirà per l’avvenire.

Il Signore ti ricompenserà adeguatamente per quanto fai per Lui: certo le mie povere preghiere vogliono ottenerti da Dio quanto è utile per l’anima tua, e fa’ altrettanto (specie durante gli esercizi) pel

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4089 / Barbaro Federico / 1952-7-22 /


a Don Federico Barbaro, missionario salesiano in Giappone



Torino, 22 luglio 1952

Carissimo D. Barbaro,


Passai spiritualmente con te S. Federico… Di ritorno dai miei giri, trovo la tua dell’8 c. m. e rispondo. Mi gode il pensiero che spero presto realizzato del mio ritorno, e con rinnovato ardore, se i Superiori permetteranno, ricomincerò a lavorare in biblioteca: penso che è l’unica cosa in cui possa fare meno male. Fiat questo… et voluntas Dei.

Per le riviste bisognerebbe sapere che cosa è che desiderasti… Se ti consta che c’è qualche cosa che ti sembra possa esser utile, dillo liberamente.

Cose di notizie… lo sai arrivano in Giappone vecchie. Racconti, novelle… ce n’è un finimondo anche in biblioteca nostra. Idem per notizie missionarie – per notizie cattoliche le primizie dell’Osserv. Romano le ha l’Internunzio per il giornale cattolico. Dimmi dunque che cosa è che potrebbe servire, e anche dimmi il tuo pensiero sulla frase: “che se volessero, avrebbero diversi modi di aiutarci… un po’ di più”. Dimmi quali sarebbero questi modi.

Assicura la Maestra del continuo ricordo ed anche quel bel tomo di D. Bovio. Ho dovuto confessare alla famiglia che non sono riuscito neppure nella mia venuta in Italia ad avere un brevissimo scritto per loro. È ben umiliante per me e per lui. Beh! allegri, laboriosi e tutto per Lui, in Lui e con Lui.

Ti benedico ed abbraccio di cuore.

12 Tuo

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Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Favorisci dire a Naji che D. Antal lo saluta e mi ha domandato notizie.


4090 / Manganelli Giulio / 1952-7-22 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



Torino, 22 luglio 1952

Carissimo D. Manganelli,


Solo oggi, di ritorno dei miei giri apostolici dall’Alpi al Lilibeo trovo la tua del 9 c. m. e rispondo. Grazie della tua carità nel ricordarmi. Ti posso assicurare il contraccambio fraterno insieme al nostro caro Emilie. A chi mi domandava di voi due rispondevo che eravate fondatori della nuova missione di Hita.

Passai con voi spiritualmente il 20 Giugno, e siccome conosco l’ambiente mi pareva di essere con voi… pregai con voi, e più che Monsignore fu contento il Signore, e state sicuri, che anche in mezzo ai sacrifici, farete molto bene. Grazie delle notizie… anche quella dell’albero… come a noi servirono i girasoli, introdotti da noi in provincia di Miyazaki… e anche le bocce. Scrivo subito a D. Grigoletto per il presepio, non so se riuscirò ad accontentarti, perché si tratta di vedere se ne hanno dei pronti. Pregate.

Dunque allegri sempre, laboriosi, ma sempre con ordine e senza affanni, e specialmente sempre più e meglio per l’anima.

All’occasione scriverò alla mamma. Fui in Sicilia per due mute di esercizi e potei gustare i celebri limoni. Vari mi domandarono di te. Consegno a D. Del Col il “Refugium”.

Dunque non dimenticare che la base granitica su cui devi fondare la tua santità è la tua unione con Dio, per Lui e in Lui tutto. Poi per la salute tua, calma e serenità di spirito.

Rileggi con frequenza i ricordi di D. Bosco ai missionari e cerca di metterli in pratica: vedrai miracoli. Ti abbraccio e benedico.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4091 / Facchinelli Rinaldo / 1952-7-22 /


a Don Rinaldo Facchinelli, missionario salesiano in Giappone



+ Torino, 22 luglio 1952

Rev. e caris.mo Facchinelli,


Torno dal suo luogo natio, il bel Susà dove giunsi sabato dopo pranzo – mi era venuto a prendere il bravo suo fratello Emilio (ha finito assai bene il suo 4° corso di medicina e Luigi sta finendo gli esami di maturità classica) fino a Trento – prima visita alla famiglia – ho dato per Don Rinaldo un bel bacio a Babbo e Mamma – un brindisi fino al G. – conoscenza dei fratelli e sorella e della nipotina (che aveva paura della barba) – tutti stanno benone – ricordano cotidie e pregano. Può capire la gioia di tutti nel sentire le notizie della sua salute, del suo bel lavoro. Deo gratias! Cena – visita del Sig. Parroco (che mi alloggia) – rosario e all’uscita una buona vecchia di 82 o 84 anni mi dice che ogni giorno ricorda D. Rinaldo. Alla domenica predica alle tre Messe – mi hanno fatto cantare Messa – e sedeva all’armonium il bravo Emilio, che suona veramente bene – Pranzo in famiglia col parroco – due prediche al catechismo dei fanciulli e degli uomini – benedizione – conferenza all’istituto artigianelli di Trento – poi visita alle famiglie: 1) fam. Leonardelli, 2) fam. Sig. Tobia – si era riunita la parentela – eravamo 22 e dappertutto avevano preparato da mangiare e da bere… e la mamma voleva poi ancora farmi la cena!… A sera rosario e riposo. Al mattino babbo e mamma mi hanno accompagnato a Pergine e la mamma fino a Trento.

Dimenticai di dire che alla fine del pranzo venne la Sig.ra Maestra Bertoldi, che scrisse poi una bella lettera con offerta (5 m.). il parroco (1 m.) e fam. Leonardelli (500) e artig (1 m.). è il tempo di vacanza, lavori agricoli, ecc. – feci propaganda di preghiere, che per noi sono più che necessarie.

La campagna pare vada bene – molte ciliegie – poca frutta. Diedi ovunque benedizioni (anche alla segheria di Adriano) – specie a una nipotina di una famiglia (non ricordo il nome in casa Tobia) affetta da tumore.

Dappertutto ho trovato ottime famiglie, specie la tua ed i tuoi genitori sono contenti dei figliuoli – tutti sani e laboriosi. Deo gratias! Godevo della felicità di tutti nel dire le notizie di D. Rinaldo e del Giappone. Oh, sì le vogliono davvero bene tutti. Un suo cugino (che lavora negli artigianelli) prese varie foto in casa e dagli artigianelli: le riuscite, invieranno.

Caro D. Rinaldo, accetti le scheletriche notizie che riassumono la bella giornata passata a Susà. Dati i giri fatti, non potei portare a mano il pacchetto consegnatomi – ma fu spedito dal nostro Don Serazzola. Certo (come mi hanno promesso) riceverà di tutto notizie dai Suoi e dal Sig. Parroco.

Godo di aver reso contento, almeno per qualche ora tante buone anime, e di aver certo acquistato tanti buoni missionari di preghiera. Oh, quante anime buone a Susà. La penso al lavoro di predicazione di esercizi. Coraggio, caro D. Rinaldo – si butti sempre più con gioia in Gesù, e con Lui in Lui e per Lui farà del gran bene. Ossequi per me quanti sono vicini a Lei. La ricorda cotidie il suo

Aff.mo confr.

D. Vincenzo Cimatti, sales.

Miss. apost. in Giappone

 

4092 / Famiglia Facchinelli / 1952-7-22 /


ai Parenti di Don Rinaldo Facchinelli, missionario salesiano in Giappone



+ Torino, 22 luglio 1952

Ill.ma fam. Facchinelli,


Giunto felicemente a Torino mi sento in obbligo di ringraziare tutta la famiglia per le accoglienze veramente familiari usatemi in questa circostanza. Ho passato davvero una bella giornata, ed ho già pronta la lettera per D. Rinaldo, che godrà certo nel sentire tante belle notizie.

Auguri a tutti di sanità, di lavoro e di santità – al figlio maggiore e alla sua signora che educhino bene la simpatica angioletta – al bravo Adriano gran lavoro – al buon Emilio e all’allegro Luigi buon esito nei loro studi – alla figliuola sia la buona Marta di casa – e a babbo e mamma che possano sempre gioire dei loro figliuoli. Ossequi specialissimi e assicurazione di preghiere al Signor Parroco che si è tanto disturbato per me – alla fam. Leonardelli e Tobia e alla Sig.ra Maestra. Riconoscente, prega per tutti

D. V. Cimatti,

miss. apost. in Giappone














4093 / Ragogna Emilio / 1952-7-22 /


ad Emilio Ragogna, salesiano laico missionario in Giappone



Torino, 22 luglio 1952

Carissimo cogheto nonché Ragogna

nonché Emilio… dame prima una presa17

che me facia starnutar,


Molti mi hanno domandato di te nel Veneto, Crocetta e dove sei stato di casa. Dappertutto hai lasciato buone impronte e quindi tutti ti ricordano. Il vecchio amico dell’anima tua ti ricorda sempre – ti consiglia quanto ti ha sempre detto: “fedeltà alle tue pratiche di pietà, anche con sacrificio” e ti farai santo.

Un baseto, un sciafeto e una benedision dal tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4094 / Simoncelli Carmelo / 1952-7-22 /


al chierico Carmelo Simoncelli, missionario salesiano in Giappone


22 luglio 1952

Carissimo Carmelo,


Riceverai da casa una cartolina con tante firme a te note e carissime, che ti assicurano che sono andato a Lizzana, guidato da D. Sordo. Puoi pensare il piacere dei tuoi. Stanno tutti ottimamente, specie il babbo (allegrissimo) e la mamma – fratelli e sorelle e nipotini. Visita breve con la speranza

di ritorno prossimo… prima di ritornare al desiato lido. Il parroco (conosco da tempo il fratello suo salesiano… – la commozione nello scriverti mi ha fatto versare questa nera lagrima)18 mi ha fatto vedere tutte le antichità della bella chiesa.

Hai davvero una buona famiglia – diedi per te un bacio a babbo e a mamma – ringrazia il Signore. Mi hanno fatto vedere – ho dato spiegazioni – naturalmente ho detto le tue virtù e miracoli. Ma tu non eri presente e quindi non potevi arrossire o insuperbirti o umiliarti.

Sono davvero contento di averti procurata questa gioia e più di averla procurata ai tuoi.

Caro Carmelo, è passata anche la tua festa, che a me ricorda l’inizio della mia vita cristiana: ti ricordo cotidie e ti rivedo spesso… Coraggio e avanti sempre.

Dobbiamo assolutamente farci santi. Allegro e che il diavolo non ti trovi disoccupato.

Saluti a tutti e singoli.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4095 / Joyeusaz Abele / 1952-7-23 /


a Don Abele Joyeusaz, Direttore al Colle Don Bosco



Torino, 23 luglio 1952

Carissimo Gioioso,


(È sempre così difficile il tuo nome!...). Quante volte ho allungato il collo al Colle, ma non sono riuscito ad arrivarci… Ed ora fino dopo il Capitolo penso che non è possibile. Fiat voluntas Dei anche in questo. Per due motivi specialmente volevo soddisfare questo desiderio:

1. - Rivedere tanti cari amici – e ricordarvi il nostro caro Lorenzone.

2. - La nostra Società D. Bosco poi domanda se fosse possibile (anche pagando) sapere il processo della stampa delle illustrazioni del Re dei libri. È possibile cioè avere a disposizione un duplicato delle lastre relative a colori o sono altri processi?

Vedi un po’ se qualche anima buona può rispondere a questi desideri.

Ti ho sempre ricordato coi tuoi. Allegro sempre; buono e laborioso e sempre avanti, perché dobbiamo assolutamente farci santi.

Saluta omnes e fra tutti il buon D. Luigi.

Tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4096 / Martelli Corrado / 1952-7-24 /


a Don Corrado Martelli, missionario salesiano in Giappone



Torino, 24 luglio 1952

Carissimo Corrado,

Grazie della tua e delle belle notizie che mi dai, specie del tuo apostolato. Se vuoi riuscire bene: “Prega e sacrificati e vedrai i miracoli”.

Hai ragione! Sono più tra voi che qui…

Grazie e grazie delle tue preghiere. Ti contraccambio cotidie di vero cuore. Congratulazioni per la motorizzazione: affinché non venga male a te e agli altri,

a) Benedici la macchina (motoretta) e mettila sotto la protezione della Mamma;

b) Quando monti di’ la tua preghiera;

c) Con prudenza nel corso e attento alle curve.

Allegro e buono e operoso. Saluta omnes, un pugno a D. Petracco.

13 Tuo aff.mo

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Don Vincenzo Cimatti, sales.



4097 / Masiero Ottavio / 1952-7-24 /


ad Ottavio Masiero, salesiano laico missionario in Giappone



Torino, 24 luglio 1952

Carissimo Masiero,


Cerco di adempire i tuoi desideri – non so se riuscirò completamente perché non tutto dipende da me. Vedendo D. Del Col (chissà dove è?) gli dirò delle strane medicine di cui mi parli.

Grazie delle belle notizie. Coraggio sempre: fa’ quel che puoi ed al resto ci pensa il Signore.

Rinnovati con frequenza e con forza nel locus minoris resistentiae. Ti ricordo cotidie.

Un pugno (dolce) a Miyahara e ad Hiramoto.

Tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti

4098 / Simoncelli Carmelo / 1952-7-24 /


al chierico Carmelo Simoncelli, missionario salesiano in Giappone



Torino, 24 luglio 1952

Carissimo,


Ricevo la tua del 10 luglio. Grazie delle notizie: come vedi ho potuto raggiungere Lizzana.

Congratulazioni a Donati per le produzioni.

Per te: calma, allegria, lavoro e unione con Dio.

Prega per me affinché si effettui in me completamente la volontà del Signore.

Ti abbraccia e benedice il

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.





4099 / Fogliani Mario / 1952-8-4 /


a Mario Fogliani, salesiano laico già missionario in Giappone



Torino, 4 agosto 1952

Mario sempre carissimo,


Non ti so dire la gioia nel leggerti. Grazie del ricordo, nonché delle preghiere che ti assicuro furono quotidiane. Come sai, ora lavoro come semplice gregario, a Tokyo alla nostra scuola filosof. e teologica. Ti penso al lavoro, in buona salute materiale e spirituale. Tornassi ora ai luoghi del tuo lavoro non riconosceresti più…

Allegro, laborioso e sempre migliore. La venuta a Guanzate… non so.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4100 / Romani Ulderico / 1952-8-4 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



14 Torino, 4 agosto 1952

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Rev.mo e caris.mo D. Romani,


Approfitto della venuta del nostro D. Gigi per un saluto. Si spera in settimana dì finire i lavori del Capitolo – poi si inizierà per me il periodo più noioso, quello dell’attesa del ritorno, che non si prospetta (se va bene) se non per Ottobre-Novembre.

Anche questa è una bella penitenza per me, che è da anni che non riesco a esaurirmi nel lavoro, e sto tanto male di corpo e più di spirito. Mah! Fiat voluntas Dei – spero anche così di farmi dei meriti, pur dovendo lottare colla volontà che nol consente.

Novità a mio riguardo nulla; salute al solito. Tenterò di intensificare il lavoro spirituale. Spero avrà ricevuto la mia per il pronto rinnovo dei libri di testo ordinati e spediti dalla fantasia di chi sa chi. Mi si dice che col 15 c. m. partono 6 casse pel Giappone. Se arriva la lista prima di quel tempo, forse si riesce a prepararne altre.

Per ora nulla di nuovo: D. Fortuna, D. Cantone (cugino di D. Rossi), mi pare due argentini, formano tutt’oggi il materiale della spedizione. Voglia per favore salutare omnes et singulos.


Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Ad ogni modo prima della partenza definitiva se posso ancora aiutare i confratelli, specie dello Studentato, sono qui in attesa. Preghi e faccia pregare per me.

Aff.mo Don Vincenzo Cimatti

4101 / Miller Vittorio / 1952-8-6 /


al chierico Vittorio Miller, già missionario salesiano in Giappone



Torino, 6 agosto 1952

Carissimo Miller,


Grazie della tua carità, che il nostro bravo Ispettore invia a Tokyo per mezzo di D. Del Col che parte il 10 c. m. in aereo.

Per te le continue preghiere di noi tutti. Spero che tanti altri buoni missionari verranno dal Belgio. Mi diceva il vostro Ispettore che però preferisce inviarli dopo il tirocinio.

Tu continua a prepararti bene. La meta si avvicina. Non posso fare altro che pregare per te.

Che Gesù ti mantenga nella sua grazia – con la buona volontà e desiderio ardente di essere buon sacerdote missionario salesiano. Non so quando mi sarà possibile ritornare in Giappone. Debbono oggi arrivare di là D. Moro, D. Moriggia, D. Castiglioni, Coad. Romelli.

In caso alla partenza ti scriverò. In tutto e sempre

tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4102 / Dal Fior Luigi / 1952-8-11 /


a Don Luigi Dal Fior, missionario salesiano in Giappone



Torino, 11 agosto 1952

Carissimo D. Luigi,


Benvenuto, benvenuto… come l’ho detto a D. Moro, D. Moriggia, D. Castiglioni e Romelli in questi giorni del loro arrivo.

Il telegramma mi dissero fu inviato a Ferrara, da cui ero partito o arrivato poco prima o dopo non arrivando certo in tempo.

Sarei davvero stato felice di poter essere presente. Se ti può interessare, dopo il 18 sono libero fino al 24, e dal 25 al 30 sono impegnato per gli esercizi. Fin ora non ho speciali impegni per il settembre.

Sto cercando il modo di partire al più presto (si spera trovare posto per ottobre). Vedi dunque tu, se credi si possa fare qualche cosa. Ossequi carissimi ai tuoi, al Sig. Parroco.

Tu sta’ sano, allegro e laborioso, sempre tentando di fare del bene. Gli amici, D. Scrazzolo e specialmente il Sig. Ispettore ti salutano. Buona festa dell’Assunta!


Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

miss. in G.

4103 / Villanova Maria / 1952-8-19 /


alla Sig.ra Maria Villanova, benefattrice



+ Torino, 19 agosto 1952

Ill.ma Sig.ra Maria,


D. Grigoletto mi scrive della sua carità e delle preghiere che domanda alla Madonna. sono qui presso Maria Ausiliatrice e a D Bosco e dico a loro: “Su, su… liberate dai suoi dolori la nostra buona benefattrice”. E sono sicuro che se quanto domandiamo è secondo la volontà del Signore, certamente otterremo la grazia. Si unisca di cuore a noi, e faccia pregare anche i suoi cari figliuoli.

Sto cercando la nave per il ritorno al Giappone: ma anche lontano non potrò dimenticare la carità di V. S. e continuerò a pregare secondo le Sue intenzioni.

Con profondo ossequio

D. Vincenzo Cimatti, sales.

missionario apostolico in Giappone

4104 / Simoncelli Carmelo / 1952-8-19 /


al chierico Carmelo Simoncelli, missionario salesiano in Giappone



Torino, 19 agosto 1952

Carissimo Carmelo,


Grazie della tua del 12 c. m. Anch’io non ho novità da dirti.

Certo che se il Signore mi aiuta prima di partire desidero rivedere i tuoi. Il Signore ti ha messo a Meguro, e sa Lui il perché, tu fai quel che puoi e sai per Lui – tira diritto e niente paura.19

Non credo di aver desideri; se ne ho uno, è di ritornare presto, e prega anche tu per questa grazia importantissima per la mia anima. Prego di cuore per i tuoi esercizi ed anche per quelli degli amici… cotidie sono con voi… Adesso ad esempio sono con voi a cena.

Allegro, Simone. Ti benedica il

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4105 / Kopp Ilario / 1952-8-22 /


al chierico Ilario Kopp, missionario salesiano in Giappone



Torino, 22 agosto 1952

Carissimo Kopp,


Gli amici cui ti eri rivolto hanno inviato magnifiche cose naturalistiche che poi ammirerai a Tokyo. Andrebbe bene ringraziassi anche tu.

Naturalmente ho detto a tutti le tue virtù e miracoli – che impari bene il giapponese – che giochi bene il volleyball – che traffichi bene in tanti lavori e che vuoi assolutamente farti santo. Procura sia davvero così.

Ti prego di dare un pugno ai due amici (Arce è riuscito a trombonare?) ed anche ad Hiramatsu. Stiano allegri, laboriosi e santi.

Ossequi al buon D. Cecchetti – ho passato spiritualmente l’onomastico con Lui – al prefetto – al gran da fare D. Petracco – mi sembra che tra lui e D. Martelli alle volte di sentire dei boati… ai carissimi Masiero e Miyahara.

Insomma ogni giorno sono tra voi. Allegri sempre, laboriosi e buoni.

E tu Kopp lavora per raddoppiare in santità ed anche prega per me.

15 Tuo sempre aff.mo

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Don Vincenzo Cimatti, sales.

4106 / Romani Ulderico / 1952-8-26 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



Torino-Valsalice, 26 agosto 1952

Rev.mo e carissimo D. Romani,


Sto predicando gli Esercizi a Valsalice a confratelli della Subalpina (oltre un centinaio).

Scrivo con matita perché la carta fine… Grazie della sua carissima del 20 c. m. controfirmata da tanti buoni amici, che vorrà ringraziare di cuore, e che cerco di contraccambiare con preghiere speciali per ognuno.

1. Grazie per le belle notizie. Per me sempre bene. Al momento giro qua e là per guadagnarmi il pane – e poi cercare qualche cosa per lo Studentato.

2. Se posso avere un desiderio è quello del ritorno. Spero di sapere fra poco la data della partenza della nave e fare sapere. Non so chi verrà con me. Comunque porterò i tanti attesi libri e quanto ho potuto raccogliere.

3. Per le Ss. Messe ad intentionem c’è poco da cercare. Qualcuno promette di determinare quando in sede (D. Borra che cammina colle grucce, per un salto sbagliato – D. Tandardini).

4. Non conosco i nuovi soggetti, l'Ispettore vigila e alcuni so che non furono accettati propter sanitatem infirmam.

5. Per il bravo D. Rosina mi pare di aver sentito che il Sig. D. Bellido diede norme all’Ispettore al riguardo.

6. Già feci le parti di tutti presso l’amat.mo D. Ziggiotti e gli altri Superiori – farò speciatim per D. Resende. Concludo il 30 gli esercizi spirituali e farò in privato il mio eser. di b. m.


Un po’ di RENDICONTO:


Salute al solito – il lavoro e arrepta occasione di inviti, visite, predicazioni, ecc.

La propaganda è relativa perché i collegi sono vuoti – le famiglie in ferie (cominciano i ritorni) – poi pensi a tutti i missionari in giro…

Fino al 15 Agosto i lavori del Capitolo – in ore libere visitavo le case di Torino, Figlie di Maria A. non ancora visitate (saluti, sermoncini, ecc.) idem ex-allievi, ammalati ecc.

Coi Capitolari la solita visita al Colle – poi a Mornese (in quell’occasione ho fatto un po' il matto alla salesiana… Cantò perfino il nostro Rettor Maggiore. Evviva!). Visita a Piossasco, Lombriasco, alla Moglia, e finalmente a Bussolengo: concerto con D. Dal Fior e conferenza in piazza. Ecco il piccolo lavoro. Fino a sabato continuo. Pel nuovo mese Deus providebit.

Regole: nulla di speciale.

Pratiche di pietà: un po’ sbalestrate colle solite difficoltà che Lei conosce.

Al momento null’altro, solo desiderio di ritorno, se al Signore piace… Grazie delle preghiere vostre, con frequenza vi seguo contando le ore di differenza. Ora sono le 9.30 pomeridiane: i miei fratelli incominciano a svegliarsi per il lavoro. Oh, Signore concedi a tutti e singoli le grazie materiali e spirituali in questo giorno e a me “buona notte”.

Allegri sempre, Mi benedica, caro Direttore.


Tutto suo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


4107 / Grigoletto Giuseppe / 1952-9-2 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 2 settembre 1952

Carissimo D. Giuseppe,


l) Può essere che le accluse servano a qualche cosa… o mai per te ti ciba.

2) Giunta dalla Sicilia finalmente la cassetta. Quid faciam? Tolto alcune cose che avevo colà raccolte, devo spedirti il resto o spedirlo a qualche casa, oppure in Giappone?

3) Finora in attesa della partenza. Quando? Spererei in Ottobre, ma fiat voluntas Dei! Ossequi a tutti e preghiere speciali sempre per te e per i benefattori.

16 Tuo sempre

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Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Per ora in giro. Il 12-13 a Roma – dal 20 esercizi alle suore ammalate.

Prega per me.

4108 / Donati Vincenzo / 1952-9-16 /


a Don Vincenzo Donati, missionario salesiano in Giappone



Roma-Villa Sora, 16 settembre 1952

Carissimo Donati,


Domando venia per la carta, macchiata nel retro.

Ho finalmente potuto rintracciare il tuo paese, se non di nascita, adottivo. Ho fatto conoscenza del babbo, venuto da Pesaro – colla Sig.ra Luzi – e con una delle sorelle (quella che dicono che ti somiglia, riuscita splendidamente alla maturità – l’altra è a Verzuola) – e coll’ottimo Sig. Parroco. Accoglienze più che oneste e liete per cui rimasi ammirato e confuso.

Scrissi di là una lettera che spero ti sarà pervenuta, lasciando a loro di darti notizie particolareggiate. Come ti dissi “tutti pensano e pregano per te” e tu fa’ del tuo meglio per corrispondere alle loro speranze e alle loro preghiere col fare il tuo dovere in ogni senso e col pregare per loro.

Salutami tutti gli amici… che vuoi? Ho un debole per tutti – penso e prego per tutti.

All’ora in cui scrivo dal nostro liceo di Villa Sora… siete nel primo sonno… sogni di Paradiso… riposo dalle fatiche.20

Allegro sempre e avanti, unito a Dio, laborioso e buono.

Un pugno a D. Simone e a Klinger.

Tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti, sales.



4109 / Grigoletto Giuseppe / 1952-9-29 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 29 settembre 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Rispondo alla tua del 5 c. m. finora impossibilitato perché sempre in giro.

l) Per i minerali di Sicilia non ho ancora aperto, e se ci fosse quello che cerchi… farò in modo di procurartelo. Non sono ancora riuscito ad avere quanto mi hanno portato dal Giappone e quindi… se c’è roba per te… abbi ancor pazienza.

2) D. Moro è in Italia, ristabilito ora dell’operazione appendicite. Mi dice di aver materiale, ma non so dirti niente in proposito, naturalmente desidera far soldi.

3) Ho scritto a D. Tassinari quanto mi hai scritto nell’ultima. Mi trovo a S. Felice (forse anche viene D. Dal Fior) pel 27-28. E tu?

4) Non so ancora la data della mia partenza, per me (dal momento delle condizioni in cui mi ha messo il Signore) attesa e sollecitata. Ad ogni modo al momento il mio povero orario-programma obbligatorio (se non succedono incagli) è:


25-26 S. Paolo;

27-28 S. Felice;

Ottobre 2-3-4 Oratorio;

5-6-7 Nave,

ed al momento null'altro, pur avendo pressanti inviti dal 15 in poi (coll’entrata dei giovani).

Se col 29-3-1 riuscissi ad andare dal cariss.mo Luigino (non so se siamo più o meno sulla strada) sarebbe un dovere compiuto. Dove devo sbucare, a Vicenza?


(Manca una parte della lettera)


7) D. Moro amerebbe due angeli adoranti per altar maggiore (mi diceva) minimum m 1,20. Tu sai però che non sono io che debbo dare il via.

Appena saprò la data fatidica… Non ti dimentico cotidie: fa’ quel che puoi per la povera anima mia.

Tuo riconoscente

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4110 / Chiussi Maria / 1952-10-2 /


alla Sig.ra Maria Chiussi, benefattrice


+ Torino, 2 ottobre 1952

Ill.ma Signora,


Ricevo da D. Grigoletto il prezioso dono pel nostro pretino, che spero prossimamente portare in Giappone e consegnare al nostro Kaneko, che pregherà ancor più per la sua benefattrice, che certo di cuore ricorderà toties quoties; dovrà amministrare i Ss. sacramenti.

Grazie di cuore, ottima Sig.ra Maria. Il povero missionario applica per Lei specie in questo mese d’ottobre il S. Rosario. Preghi anche Lei per il

suo riconoscente

D. V. Cimatti, sales.

4111 / Coronin Giovanni / 1952-10-2 /


al Sig. Giovanni Coronin, benefattore


Torino, 2 ottobre 1952

Ill.mo Sig. Giovanni,


Giunto finalmente a Torino è mio dovere ringraziare Lei e la sua ottima signora del trattamento più che paterno e materno fatto nella mia permanenza piena di tanti disturbi per voi, e della generosa carità con cui ha voluto aiutare la nostra povera missione. Il Signore ricompensi adeguatamente come sa e può fare Lui. Il povero missionario non sa che pregare; e assicuro che gli siete presenti cotidie nel pensiero, nell’affetto riconoscente e nella preghiera. Ad Arzignano e a Verona nella S. Messa applicata per Lei e per la famiglia (secondo le speciali intenzioni della Sig.ra Anna per i figliuoli), a Torino presso Maria A. e D. Bosco oggi ho rinnovato le mie preghiere.

Grazie di tutto e perdoni i disturbi dati. Ho conosciuto i suoi buoni figlioli e mi pare di ognuno aver compreso le loro singole necessità fisiche (di salute) e spirituali. Li ho chiarissimamente presenti e parlo di loro al Signore. Li rivedo al lavoro, al pianoforte, nell’allegra pioggia di coriandoli e delle stelle filanti e nell’ottima zuppa finale… Oh, il Signore e la Madonna vogliono loro tanto bene. Siano sempre buoni ed il Signore li amerà e aiuterà.

Nuovamente grazie di tutto – preghiere e sacrifici per voi. Nel mese di ottobre applico secondo le intenzioni di Lei e della Sig.ra Anna il S. Rosario.

Riconoscente:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4112 / Romani Ulderico / 1952-10-3 /


a Don Ulderico Romani, missionario salesiano in Giappone



Torino, 3 ottobre 1952

Rev.mo ed amat.mo D. Romani,


Se il Signore vuole e se le cose vanno bene, pare che dal 20 al 30 c. m. si vola, e Deo gratias, perché con un lavoro così saltuario si conclude assai poco per gli altri e meno per sé.

Ho fatto oggi (festa della nostra Protettrice) il mio esercizio di buona morte, che voglio concludere con un po’ di RENDICONTO del mese di Settembre.


Salute: grazie a Dio, al solito.

Lavoro: compio quello che mi si presenta o per arrepta occasione o per inviti, al meno per non mangiare il pane a tradimento. Veda un po’ se c’è ancora qualche cosa che possa fare – per aereo l’indicazione può giungere a tempo. I libri scolastici sono pronti – altri di vario genere (vari indicati da D. Tassan) pure sono pronti, ed insisto che partano al più presto: così pure altro materiale sacro e profano.

Nel mese visitai La Moglia (Direttore D. Tirone), Pinerolo, S. Benigno, Montemaggiore, Convegno di Roma, Macerata, Loreto, Ancona, Frascati, S. Callisto, S. Tarcisio, Parma, Modena; Esercizi alle Suore di Villa Salus, Oratorio S. Paolo (biduo), S. Felice, (festa di D. Bosco col carissimo Ispettore e D. Dal Fior), benefattori di Arzignano (Thiene e Schio dai filosofi di Bolca e Montecchio), Milano (pronta la statuetta di Maria Aus. per il cortile).

Naturalmente ovunque prediche, musica o conferenze o conversazioni, buone notti… Insomma roba da matti.

Insegno ai più buontemponi fra le moltitudini il nostro saluto: “Banzai!”, Deo gratias!

Vivissime simpatie ovunque. Speriamo seme di bene e relazioni fruttuose anche per il futuro. Preghiamo per tanti benefattori. Vi assicuro che pregano per noi.

Penso che sia quanto il mio dovere affidatomi dall’Ispettore (lavorare per la nostra casa) e tento di fare quel che posso.

Pratiche religiose: continuano le difficoltà che Lei conosce – la volontà non manca – risultato più o meno appariscente, ma coll’aiuto del Signore voglio riuscirci.

Sacramenti: regolare. Costituzioni: niente di speciale ed idem per gli altri punti…

Protettrice del mese: Maria SS.ma.

Il nostro D. Marcoaldi cerca posto per 6… Vedremo. Pare che i prezzi nave-aereo su per giù si equiparino… quindi…

Romelli ha tirato fuori dal suo baule pacchi di confratelli – in parte già smistati – altri in via.

Ringrazi D. Facchinelli (sto facendo ricerche e sarà fatto come consiglia), idem D. Tassan per l’ultima sua preziosissima per le indicazioni, che cerco subito di attuare e id. per i saluti di Simoncelli, Klinger e di tutti i teologi indimenticabili.

Per il testo di pastorale (è in formazione): faremo come fanno alla Crocetta e altrove (senza testo – colla sola morale – C. J. C., e piccole aggiunte).

Preghi e faccia pregare per me, e se il Signore vuole, che possa presto tornare.

Suo nel Signore,

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4113 / Grigoletto Giuseppe / 1952-10-4 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 4 ottobre 1952

Carissimo,


Giunto felicemente. Ti ringrazio di cuore della gioia procuratami e della possibilità di soddisfare debiti di riconoscenza,

l) Deo gratias! Ho scritto a tutti ringraziando.

2) Trovo due foto del mio volto e non ricordo più a chi mandarle.

3) Tra le cose arrivatemi trovo alcuni minerali (non di quelli che desideri tu) che divido con Alassio e con Caserta: questa ha inviato offerta ed Alassio contraccambia con piccoli campioni (come i miei) inviati. Se ti servono c’è una bamboletta discreta, due paia di gheta (belline – scarpe giapponesi) e varie piante classificate discretamente, fra cui una Nepenthes.

4) Al momento non so come fare ad avventurarmi fino lassù dal carissimo D. Franco, avendo pieno fino alla giornata missionaria in attesa della data fissa che spero sapere a giorni colla venuta del nostro Ispettore ancora in giro. Per l’11 devo essere a Faenza non so per quanti giorni (convegno cooperatori). Ci sono anche 5 piatti un po’ grandetti, 5 piattini e 4 tazze ben istoriate, forse per tombole, ecc.

Appena saprò qualche cosa di positivo comunicherò.

Ho sorvegliato per i bauli in partenza. D. Moro mi diceva che viene nel Veneto, quando? non sa neanche lui; sta facendo cura denti e naso.

Caro D. Giuseppe, prega per questo povero fallito (frase di D. Ceria) e liquidato, frase del tuo


aff.mo riconoscente:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4114 / Padovan Agnese / 1952-10-6 /


alla Sig.ra Agnese Padovan, benefattrice


+ Torino, 6 ottobre 1952

Ill.ma Sig.ra Agnese,


Grazie della sua graditissima. Assicuri la sorella che si continua a pregare. Ho proprio ricevuto di questi giorni notizie dal Direttore del nostro Luigi: “sta benino”. Deo gratias.

non so ancora di preciso, ma pare che si parta il 10 del prossimo ottobre – quindi se per caso volete scrivere un saluto o altro a Luigi… Non ho perduto la speranza di arrivare fino a Lobia, ove ci sono ogni giorno colla preghiera, ma… lo sa il Signore.

Ossequi alla sorella e all’occasione al Sig. Padovan. Con riconoscenza


D. V. Cimatti, sales.


Il nostro nuovo Rettore ha gradito assai i suoi auguri.




4115 / Grigoletto Giuseppe / 1952-10-9 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Torino, 9 ottobre 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Mi si dice che la data di partenza da Roma è per il 26 c. m. Penso di chiudere col 20-21 le attività, riservando la zona di Roma e dintorni.

1) In primis un vivo ringraziamento per quanto hai fatto per facilitarmi tanti doveri di riconoscenza in questo periodo di permanenza. Il Signore ha segnato tutto al tuo attivo. Deo gratias!

2) Per tua norma scrivo ad Arzignano, al Sig. Rella la data perché preghino per me e continuino ad aiutarmi. Quanto a D. Franco, non so se riuscirò a tenere l’invito: da Nave gli ho telegrafato secondo il desiderio suo. Che vuoi? Ho ancora Faenza (10-11, ecc. riunione cooperatori e così saluto amici e parenti) devo absolute andare di volo a Savona, Alassio, Ivrea (e dintorni), al 19 giornata missionaria. Ad ogni modo scriverò come d’intesa con lui, in tempo utile. Non posso poi lasciare Milano.

3) Se ti viene l’occasione di dire agli amici di Tolmezzo l’ultimo mio saluto e ringraziamento ti sarò riconoscente: e così ad altri amici dei collegi (all’occasione). Mi faresti un piacere se comunicassi la cosa alla mamma di D Barbaro; se avessero lettere o altro per D. Federico, sarei felice di… Così per altri. Ti faccio lavorare, povero D. Giuseppe: so che lo fai pel Signore e quindi…

4) Se credi possa ancor fare qualche cosa di utile per cooperare al tuo lavoro per il Giappone non hai che da dirlo.

5) E con questo ti abbraccio e benedico con tutta l’anima. Il Signore mi ha lasciato nella situazione per cui ho tanto pregato. Bonum mihi quia humiliasti me. In spiritu humilitatis et in animo contrito et in spe della bella vita eterna.

Prega per me e se sarò il primo ad andare all’unico amor mio, suffraga la povera anima mia… Ho perduto anche tutti i suffragi…

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4116 / Bovio Pietro / 1952-10-15 /


al Sig. Pietro Bovio, fratello di Don Felice missionario salesiano in Giappone



Torino, 15 ottobre 1952

Ill.mo Sig. Pietro,21


Pensavo fosse in viaggio il nostro caro D. Felice, e mi dicono ora che non è ancora partito.

Speravo accompagnarvelo; ed invece il 26 c. m. devo ripartire pel Giappone.

La partenza anticipata non mi permette venire a Bellinzago. Veniamo in foto solamente.

Se avete lettere o altro da inviare fino a tutto il 20 sono a Torino, e fino al 25 a Roma (Salesiani: Via Marsala, 42). Ricordo tutti ogni giorno. Ossequi a Mons. Prevosto.


Obbligatissimo

Don Vincenzo Cimatti, sales.




4117 / Valpondi Giovanni / 1952-10-18 /


al Canonico Giovanni Valpondi, suo compagno di collegio a Faenza



Torino, 18 ottobre 1952

Carissimo D. Giovanni,


Il Signore rimeriti di tutta la carità e bontà che nutri per D. Bosco, per i suoi figli e per i tuoi compagni.

Faccio la tua commissione al Caris.mo D. Giraudi e prego nel senso da te indicato e… arrivederci in Paradiso. Ringrazio con vera riconoscenza il tuo buon fratello per la vera carità e prego secondo le sue intenzioni. Ti abbraccia e benedice il

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4118 / Zerbino Pietro / 1952-10-21 /


a Don Pietro Zerbino, redattore del Bollettino Salesiano



Torino, 21 ottobre 1952

Carissimo,


Non mi fu possibile avvicinarti pur essendoti vicino più che mai… anche all’ottimo Sig. Ponte.

Continua ad aiutarmi a fare per me la buona sentinella…

Mi troverai sempre all’altare vicino a Gesù… Ti abbraccio e benedico e con te il Sig. Ponte.

Scriverò o da Roma o dal Giappone. Fa’ inviare il Bollettino Salesiano regolarmente al Direttore dello studentato.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti

4119 / Tassinari Clodoveo / 1952-10-25 /


a Don Clodoveo Tassinari, Ispettore dell’Ispettoria salesiana S. F. Saverio



(25 ottobre 1952)

Carissimo,


Mi ha confortato il pensiero che ci rivedremo a Roma. Così parleremo… Se credi, per te (e se credi per il Sig. D. Bellido) ecco un resoconto delle mie povere giravolte…

La visita qua e là alle case mi ha rassodato in principi per me già chiarissimi:

a) dimentichiamo troppo la nostra perfezione;

b) non insisteremo mai abbastanza sulla osservanza della regola…

In queste visite è naturale che o in sedute familiari o in conferenze pubbliche (saloni, teatri, piazze) o nei nostri collegi con parlate, prediche, buone notti si parlava e si faceva propaganda per l’opera Missionaria e salesiana in Giappone.

Mi sono servito sempre della musica come diversivo.

Raccoglievo e tutto speso per lo Studentato quanto più o meno generosamente mi davano liberamente…

Prega pel

tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

che sempre prega per te


[Resoconto della attività in Italia. ]22


 Breve riassunto delle case salesiane e altre zone visitate dal Salesiano Vincenzo Cimatti a scopo di propaganda missionaria, per risvegliare contatti fra amici simpatizzanti l’opera missionaria, e per ringraziare amici e benefattori, nel periodo della sua permanenza in Italia19 maggio al 26 ottobre 1952


Mese di maggio


Roma [19]

S. Cuore

Visite in Vaticano e Propaganda Fide

e Agenzia Fides per informazioni,

consegna documenti ed eccitare aiuti.

Torino 

23/1  Oratorio – Valsalice – Oratorio S. Luigi –

E Giovanni Evangelista –

24/25 Feste di Maria A.

26 Valsalice Contemporaneamente visite a famiglie benefattrici di Torino

27 Crocetta o alle famiglie dei o alle famiglie dei confratelli del Giappone “ 28 S. Mauro (Margiaria, Rossi, Guaschino ecc)

29 Rebaudengo

Dal 30 maggio al 2 giugno guida del Pellegrinaggio operaio della RIV (Fiat) [Firenze-Aassisi]


Mese di Giugno


Nel Veneto Nelle case delle F. di Maria A.

Venezia [3-8] Coletti portavo il saluto

Patronato delle consorelle giapponesi

Agli Alberoni e Ospedale al Lido

Fam. Riccato, Masiero, Roncato (Mestre Mirano Noale)

Mogliano Veneto Istituto salesiano

Pordenone “ “

fam. Barbaro

Conegliano F. M. Aus.

Gorizia Istituto Salesiano

Seminario

Udine Istituto Salesiano

Tolmezzo [9-12] “ “ Visite a numerose famiglie ed exallievi

Moggio

Danta

La Mayna (Sauris) Confer. mission. ai soldati

Milano Visite varie

Pessione [13] Feste della Mazzarello F. di M.A.

S. Benigno Canav Istituto Salesiano

Casanova Festa del S. Cuore “ “

Ivrea Istituto Salesiano

Bollengo “ “

Foglizzo “ “


Mese di Luglio


In Sicilia [6/22-7/15]

dal 29 giugno all’8 luglio Esercizi Spirituali (due mute)

Messina Studentato

Catania Istituto Salesiano

S. Gregorio Studentato

Noviziato

.........................

Faenza [12] Istituto Salesiano

Bologna “ “

Ferrara “ “

Vicenza-Verona “ “

Albare’ Noviziato

Treviglio Istituto Salesiano

Montodine Noviziato

Trento Istituto Salesiano

Rovereto Lizzana fam. Simoncelli


Dal 24 a Torino per gli Esercizi Spirituali e Capitolo Generale


Mese di Agosto

Nelle ore libere dal Capitolo Generale visite a famiglie


Cottolengo 1ma Messa D. Moro

Monterola Istituto Salesiano

Martinetto “ “

S. Paolo “ “


Visita Capitolare al Colle D. Bosco, a Mornese

Chieri Istituto Salesiano

Moglia Noviziato

Lombriasco Istituto Salesiano

Cumiana “ “

Piossasco “ “

Bussolengo (Verona) [fam. Dal Fior]


Dal 24 al 30

Valsalice Esercizi Spirituali

Cottolengo S. Eliana V.M.


Mese di Settembre


La Moglia (Chieri) Noviziato

Pinerolo

S. Benigno Cana. “

Fano-Montemaggiore (fam. Luzi – Donati)

Macerata Istituto Salesiano

Ancona “ “


Dal 10 al 13 a

Roma Convegno cooperatori

Loreto Istituto Sales.

Macerata “ “ (fam. Liviabella)

Frascati “ “

Roma – S. Tarcisio “ “

S. Callisto “ “

Parma “ “

Modena “ “


Dal 20 al 24

Tormio – Villa Salus Eserc. Spirit. F.di M. A.

Torino – S. Paolo Oratorio (biduo mission.)


Dal 27- 28

S. Felice sul Panaro - Festa D. Bosco


Mese di Ottobre


Dal 2 – 4 Torino - Oratorio artigiani (triduo)

S. Luigi Oratorio Festivo (cena d’addio)

Dal 5-6-7

Brescia Istituto Salesiano

Nave “ “ (triduo)

Arzignano Vari Benefattori

Pescaja del Bosca

Thiene (fam. Fortuna)

Mompiano (Cannossiane)

Schio Orat. Sales.

Faenza [11] Istituto Salesiano (Convegno - decurioni)

Seminario

Frati franc. Conventuali

Forli’ Istituto Sales.

Rimini “ “

Verrucchio (fam. Bellucci)

Alassio Istituto Sales.

Savona “ “ Prof. Acquarona

Fossano “ “

Saluzzo “ “


15-16-17 Ivrea “ “ (triduo)

Bollengo “ “ Conferenza

19 Giornata missionaria S. Giuseppe Crocetta Grugliasco

20 Valsalice – S. Giovanni - S. Luigi

21 Milano Visite varie

22 Bologna Conferenza Ist. Sales.

23 e seguenti Roma

26 partenza

4120 / Coronin Giovanni / 1952-10-25 /


al Sig. Giovanni Coronin, benefattore


Roma, 25 ottobre 1952


Ricordo le belle ore passate ad Arzignano. Nell’opera dell’educazione pensi sempre all’apostolato per la formazione delle anime.

Prego fin d’ora per la buona riuscita del concorso.

Don Vincenzo Cimatti


4121 / Liviabella Leone / 1952-11-4 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 4 novembre 1952 23

Carissimo D. Leo,


Saluti, benedizioni e abbracci a te, al terribile D. Franco e al bravo D. Del Forge – idem da quanti vi conoscono… e non sono pochi quelli che mi domandavano di voi.

Rividi mamma e sorella tua invecchiati ma ancora in gamba. Mi hanno dato l’accluso perché dicevano che ti potrà servire. Altre cose a bocce ferme – specie questione dei soldi di cui ricevi gli estratti e parte datimi direttamente che inglobai e che se vorrai ti verserò in tempore opportuno (quando giungeranno).

Allegro, laborioso e buono sempre.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

16.1 4122 /Ziggiotti Renato / 1952-11-5 /

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a Don Renato Ziggiotti, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 5 novembre 1952

Rev.mo e carissimo D. Ziggiotti,24


Giunti sani e salvi il 31 ottobre pass. e assestatici, un primo e doveroso saluto ai nostri cari Superiori – ringraziamenti – preghiere. Come ti dissi ringrazio il Signore ed i Superiori per le disposizioni prese per il sottoscritto. Il Signore ha fiaccato la mia superbia – mi ha fatto toccare chiarissimamente con mano la mia deficienza in omnibus – ragionando umanamente: fallimento e liquidazione completa e Deo gratias. Confesso che avrei lavorato volentieri anche in altri campi dell’attività salesiana (quella dei Superiori), ma il Signore mi ha dato il colpo di grazia se non ha saputo che farsi di me, e Deo gratias!25

Sento vociferare che mi si vogliono dare nomine, ecc.26 Coll’obbedienza non ci deve entrare certo la logica: ma perché non ricordarsi i risultati passati? Ad ogni modo non quello che piace alla mia superbia, ma quel che piace a Lui.

Un semplice accenno a questo punto (che mi accennava il nostro caro Ispettore) per l’entrata del sottoscritto nel Cons. Ispettoriale. Francamente non mi sembra opportuno né utile sotto troppi aspetti: mi sembra così chiaro!

Il Ven. Rettor Maggiore precedente, il Visitatore straordinario, i Superiori insomma diedero direttive atte a correggere le deviazioni precedenti. La mia entrata (non so come dire) e tanto più che come anziano dovrei fare poi le veci, ecc. – non può produrre che il ritorno a tante cose. Tutti sanno che non so comandare: è chiaro! Non so se riesco neppure a dirigere me stesso. Ergo…

Un ringraziamento riconoscente poi al carissimo Sig. D. Giraudi per quanto ha fatto per il viaggio dei sei e anche per i supplementi più che caritatevoli al povero suo antico assistito di Faenza.

Non possiamo far altro che pregare e offrire speciali sacrifici per Lui al Signore e alla Mamma nostra secondo le sue intenzioni. Personalmente poi non posso che ripetergli la sentita riconoscenza per quanto ha fatto per la missione e per l’opera nostra in Giappone nel 20.mo della fondazione a tutt’oggi, avendone il sottoscritto provatone l’efficacia.

Ed anche al Sig. D. Bellido per il buon personale inviato, e che tutti speriamo e preghiamo riesca numericamente a 25.

Ed ora con rinnovato ardore, al lavoro che il Signore mi affiderà, e più prepararmi bene all’esame finale di maturità che dovrò presto dare, e che spero e voglio non riesca come quelli dati dagli uomini… E tu aiutami colle tue preghiere, sicuro di esserne contraccambiato colle povere mie distratte. Passerò (come sono solito fare) con te spiritualmente il tuo giorno onomastico (che è anche quello del nostro Ispettore): non so fare altro. Allegro sempre e laborioso e unito al nostro indefettibile Amore.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


P.S. Ossequi da S.E. Brusasca che ha portato i vostri saluti e ha visitato tre nostre case a Tokyo.


16.2 4123 / Grigoletto Giuseppe / 1952-11-6 /

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a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice e grande benefattore



Tokyo, 6 novembre 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Ed eccomi in sede al lavoro. Dicono che ci sarà anche per il sottoscritto qualche bomba. Abituato a quella atomica, se non directe, almeno per la cognizione degli effetti in situ, penso che sarà sopportabile.

È in base a questa eventuale bomba, che forse dovrò lavorare più direttamente per lo studentato. Ad ogni modo su per giù sai quanto al momento attuale è utile per lo Studentato e noviziato nostro: elemento studioso; dunque materiale di libri (teologia, filosofia, pedagogia, religione, sociologia, scienze naturali e chimica) e materiale didattico di ogni genere (religioso, scientifico, artistico), oppure soldi per acquistare in posto – altra attività borse (anche piccole), sussidi studi ut supra (anche annate precedenti).

Per l’Ispettoria sai già d’intesa coll’Ispettore. Come ti ho sempre ripetuto: “Sei della nostra famiglia spirituale…” e tu capisci. Riconoscenza imperitura di tutti. Specie del sottoscritto… Il Signore ti renda merito. All’occasione saluta sempre tutti… assicurando tutti delle riconoscenti preghiere.

Non dimenticarmi e sempre ad invicem uniti al Signore nella preghiera e nel sacrificio.


Tuo sempre

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4124 / Liviabella Leone / 1952-11-14 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 14 novembre 1952

Carissimo D. Leone,


Avevo scritto a Mons. Lane per avere intenzioni di Ss. Messe pel nostro studentato e salesiani.

Mi rispondi che ha inviato a te, e che spera che siamo contenti. Deo gratias davvero e congratulazioni. Se potessi in qualche modo farmene parte (anche minima – come le briciole della cananea) direi doppiamente Deo gratias e mi congratulerei con te della tua carità.

Il Signore ti rimeriti ad usura di quanto potrai fare per lo studentato.

Saluta omnes e non dimenticarmi al Signore, come ricorda sempre te e i tuoi il


tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.



All’occasione ossequi alle Comunità religiose femminili da te dipendenti.




Ricevo ora la tua dell’11. Preghiamo per mamma. Grazie foto. Pel direttorato non ho ancora ricevuto la lettera. Se cade la bomba preghiamo ancor di più ad invicem. Calmo e sereno, facendo quel che possiamo e ancor un po’. Grazie della questione offerta: pregherò che si centuplichino.


Caro Acerbi “terribilis” per me = potente nel fare del bene. Non lo diciamo della Madre nostra “terribilis ut castrorum acies”? Terribile era D. Bosco contro il diavolo nella lotta contro il peccato.

Non vorrai esserlo anche tu?

Tuo

Don Vincenzo Cimatti




4125 / Ziggiotti Renato / 1952-11-19 /


a Don Renato Ziggiotti, Rettor Maggiore dei salesiani



Tokyo, 19 novembre 1952

Rev.mo e carissimo D. Ziggiotti,


Mi hanno insediato Direttore a Chofu. Il Signore ha disposto così e così sia. Tenterò di fare del mio meglio per corrispondere alla fiducia dei Superiori, e per non guastare quanto di ottimo hanno fatto i predecessori.

Domando ai Superiori che preghino per me: tu specialmente. Quando vai da Gesù, dalla Mamma e da D. Bosco, se ti ricordi, di’ loro una parolina anche per me. Si avvicina l’esame finale… e bisogna che vada bene e che assolutamente sia promosso. Al momento nulla di speciale.

Attendiamo tutti l’Ispettore. Ho creduto scriverti quanto sopra – e giacché sono nell’occasione, a nome di tutti: novizi, filosofi, teologi e confratelli tutti e famigli: buona festa della Mamma, buon Natale e buon anno a te, ai singoli superiori (perfino a D. Puddu).

Non posso fare altro dono di comunità e dono personale che di preghiere e sacrifici e mantenere in continua pressione ascendente l’amor di Dio – l’osservanza delle regole – e il desiderio intenso e la pratica del quotidiano nostro perfezionamento. Accetta e benedici con la più bella benedizione i tuoi figli più lontani.

Tuo sempre nel Signore:

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. Mi dispiace disturbarti… Abbi la bontà di dare il seguito al nostro D. Scrazzolo.27


4126 / Liviabella Leone / 1952-11-21 /


a Don Leone Liviabella, missionario salesiano in Giappone



+ Tokyo, 21 novembre 1952

Cariss.mo D. Liviabella,


Hai fatto bene come hai fatto ed il Signore ti rimeriti come se avessi potuto fare quanto ti domandavo. A te, ai carissimi tuoi dipendenti e aiutanti buona festa di mamma,28 buon Natale e buon anno.

Prega per il

vostro e tuo aff.mo

D. V. Cimatti, sales.

4127 / Cecchetti Albano / 1952-11-22 /


a don Albano Cecchetti, missionario salesiano in Giappone



17 Tokyo, 22 novembre 1952

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Carissimo D. AIbano,


Grazie della sua del 16 c. m. e delle notizie che mi dà.

Scrivo secondo i suoi desideri ai tre. Aiutateli anche voi come potete. Certo il tirocinio è la prova del fuoco per tutti i nostri chierici, e l’assistenza ben fatta è per tutti i salesiani il crogiolo dove si prova l’oro. Ho letto a D. Fortuna un brano leggibile della sua lettera. È rimasto contento. Gli è piaciuto quel “lascia una vasta orma del suo lavoro”.

Non ricordo (a meno che non sia nei bauli che arriveranno quando piacerà al Signore) che il Signor Ispettore mi abbia dato della tisana per rendere più scorrevole il suo stile… quindi non posso inviare nulla.

Buona festa della Mamma – buon Natale e buon anno a tutti.

Con vero affetto:

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4128 / Manganelli Giulio / 1952-11-22 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 22 novembre 1952

Carissimo D. Giulio,


Grazie della tua carissima del 17 c. m. e dei sentimenti ivi espressi. Siete troppo buoni tutti verso di questo povero uomo, che non merita 1/1000 di quanto voi pensate. Ad ogni modo il Signore ha voluto così, ed è certo per il bene dell’anima mia. Come non gradire l’invito? Ma come sai, ora debbo occuparmi directe dello studentato e quindi non posso stabilire né dire nulla al riguardo. Tornando l’Ispettore si vedrà. La più bella notizia è quella del battesimo… Prego e preghiamo ut crescant, floreant et fructificent…

Per il presepio dissi la cosa a D. Grigoletto – non so se avrà combinato – e se sì, se arriverà in tempo. Penso che sarà difficile e per questo anno (anche noi aspettiamo tante cose… bauli personali, libri, ecc.) sarà più prudente che ti rivolga a D. Livia che deve aver buon materiale.

Avevo affidato alla F.M.A. “Marco il pescatore” e un po’ di starnuti (tabacco da presa…) per Emilio, cui darai un pugno in segno di affetto e che mi saluti lo zio.

Vi abbraccio e vi benedico entrambi con la più efficace benedizione.

Tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4129 / Kopp Ilario / 1952-11-23 /



al chierico Ilario Kopp, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 23 novembre 1952


Carissimo Kopp,


Grazie di cuore della tua dell’11 c. m. e delle belle notizie che mi dai, delle cose tue.

Hai fatto tanto bene a ringraziare chi ha inviato. A Torino tra i venuti dalla tua Ispettoria a chi mi domandava di te ho dato buone notizie, perché te le meriti, e farai tutto il possibile per meritarle sempre per tutta la tua vita; e specialmente che sia contento il Signore sempre. Per la tua salute, optime quanto fai – parla senza timori ai Superiori. Sei nella crescita e non pensare di fare mortificazioni materiali, ma come diceva D. Bosco sia la tua mortificazione nel compiere il tuo dovere e nel sopportare le persone con cui devi convivere. Comprendi anche tu e lo provi praticamente che per te può essere ottima mortificazione l’assistenza.

Senza paura insistete per le osservazioni perché regolamento. Attento! tu che hai le mani così grandi a non schiacciarmi i piccoli tuoi assistiti… Non conosco la tua fanciullezza… ma certamente anche tu avrai fatto disperare i tuoi di casa e i tuoi assistenti. Non devi meravigliarti quindi… Il Signore ti mette nelle condizioni di imparare: la pratica in mezzo ai giovani, ma specialmente fa’ quello che dicono i superiori e non sbaglierai né di fronte a loro né di fronte a Dio.

Allegro, laborioso (“il diavolo non ti trovi mai disoccupato”) e buono.

Buona festa della Mamma che ti vuol tanto bene.

Ti benedice il tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4130 / Circolare ai benefattori 29 / 1952-12-… /


ai Benefattori dell’Opera salesiana in Giappone


(inizio dicembre) 1952

Ill.mo Signore,


È per me un dovere sentito di profonda riconoscenza manifestare alla S.V. i più sentiti ringraziamenti per la carità, che sempre ha dimostrato verso l’opera missionaria in Giappone, e che in tante forme constatai anche nella mia recente permanenza in Italia.

Il posto di lavoro assegnatomi dall’obbedienza al mio ritorno in Giappone è a Tokyo-Chofu, ove sorgono le opere di formazione del personale salesiano-missionario, che comprendono:

1) il Noviziato (preparazione dei salesiani);

2) gli studentati di filosofia e Teologia (preparazione al sacerdozio) e

3) l’Università salesiana (preparazione degli insegnanti). 30

Una cinquantina di ottimi elementi (dei quali 25 giapponesi e 25 stranieri di varie nazionalità) formano al momento attuale le nostre future speranze. Tutti stanno preparandosi intensamente alla desiderata missione per cui si sono consacrati al Signore.

Raccomando di grande cuore queste opere alla carità delle S.V. Le assicuro che ogni giorno per Lei, per la sua famiglia, per tutti i suoi interessi materiali e spirituali si offrono le nostre preghiere e i nostri sacrifici, perché il Signore La ricompensi come solo può e sa fare Lui.

Accetti questi umili sensi di riconoscenza, uniti agli auguri cordiali per le Ss. Feste natalizie e di Capodanno dal suo obbligatissimo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

Missionario apostolico in Giappone



P.S. Per le opere salesiane suindicate in Tokyo sono utili assai libri, riviste (anche usate, antiche e recenti) di argomento teologico, filosofico, pedagogico, catechistico o scientifico – ramo scienze naturali e chimica – e materiale scolastico e didattico di ogni genere, come pure arredi sacri, biancheria, ecc. Offerte, sussidi (borse di studio) e materiale possono essere indirizzati o al

Rev. D. Ziggiotti, Super. Gen. dei Salesiani – o all’Ufficio Missionario centrale dei Salesiani all’indirizzo: Salesiani: Via Cottolengo 32 - Torino.





4131 / Manganelli Giulio / 1952-12-2 /


a Don Giulio Manganelli, missionario salesiano in Giappone



2 dicembre 1952

Carissimo D. Giulio,


La tua enfatica cartolina mi ha commosso fino alle ultime fibbre del cuore (direbbe Emilio) (dagli un pugno) …oh, l’avvenire brillante… (come ai suonatori dell’Arena di Verona… un altro pugno a Emilio).

Beh! Grazie della vostra contentezza, ma quel che è più delle vostre preghiere… e che siano fervorose. Vi contraccambio tutti con altrettante e di più, perché voi siete due, e noi oggi come oggi siamo 9 prof. per. super., 19 teologi, 10 filosofi, 9 novizi, 7 prof. triennali di genere vario e 5 aspiranti e famigli. Allegri.

A te, caro D. Giulio, in preparazione agli auguri del tuo onomastico (voglio essere il primo fra gli auguranti) ed anche per auguri natalizi e come strenna, ed anche per quel benedetto Emilio nonché Ragogna, per i tuoi cristiani e per i tuoi catecumeni, ut valeatis, crescatis, floreatis et uberrimos fructus spirituales faciatis, lo studentato vi offre le preghiere e i sacrifici di tutto il mese…

Se poi trovi qualche rarità naturalistica o missionologica lo studentato è sempre pronto a ricevere.

Vi abbraccio e benedico.

Don Vincenzo Cimatti, sales.



P.S. All’occasione di’ al gran Guaschino che l’infermiere ringrazia per le pastiglie.


4132 / Conte Giovanna F.M.A. / 1952-12-8 /


a Suor Giovanna Conte, Direttrice delle F.M.A. in Giappone



Tokyo, 8 dicembre 1952

Rev.ma Sr. Madre Giovanna,


In risposta alla sua del 30 dicembre grazie dei vostri auguri di ritorno e delle preghiere, che contraccambio di cuore specie in questo giorno. È chiaro che non è possibile venire al 6, date le feste nostre. Per il 13 voi non potete.

Ma per me il punto vero di difficoltà è che non so se sia attribuito questo dovere al sottoscritto, perché penso bene che nell’assenza avranno sostituito; poi essendovi il nuovo Vescovo, non so se abbiano domandato o rinnovato la facoltà. Dunque facciamo così: dopo il 15 c. m. arriva l’Ispettore – sentiremo da Lui – o meglio scrivete alla vostra Ispettrice affinchè provveda.

Allegre, laboriose e sante. Buona festa della Mamma e auguri natalizi e di capodanno a tutte e singole. Nel Signore

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4133 / Grigoletto Giuseppe / 1952-12-10 /


a Don Giuseppe Grigoletto, ex-allievo di Valsalice



Tokyo, 10 dicembre 1952

Carissimo D. Giuseppe,


Approfitto della venuta di vari dei nostri per rispondere alle tue ultime carissime lettere.

l) Ho fatto a D. Barbaro, a D. Mantegazza le tue commissioni.

2) Per le indicazioni mineralogiche tu pensi che D. Cim. non abbia conservato la lettera con le indicazioni di cui mi parli… Non l’ho certo conservata perché non l’ho avuta.

Le indicazioni dei minerali dell’ultima spedizione hanno quasi tutte le indicazioni: furono estratti in mia assenza, quando ero in Italia e il mio bravo aiutante (Ch. Klinger – un tipo un po’ come te) fece le cose bene. Quello che domandavo era la provenienza di fossili che erano in tre scatolette di cartone e in ognuno dei quadrettini, avvolto in carta, ma senza indicazione speciale, un fossile.

Gli altri minerali, hanno indicazioni più che sufficienti, salvo alcuni per cui c’è un tuo biglietto veramente illeggibile: ma mi aggiusto.

Adesso mi dici che sono di quelli della vetrina del Sig. Meneguzzo, ma va’ a pensare il nome (che è il lato mio più debole… ricordare i nomi), ma anche per questo sta’ tranquillo. I nostri bauli non sono ancora arrivati e quindi non so dirti se ci sono quelli della spedizione di Montecchio Maggiore. Vedremo e riferirò.

3) Ben volentieri venga pure il masso con aposillite, che però se ti conviene e ti aiuta ad estinguere le tue miserie contratte per venire in aiuto al Giappone o ad altro, fa’ pure con libertà, o fa’ pure senz’altro.

4) Quanto a me (forse come sai, non so se te l’ho scritto) mi hanno rimesso sul cadreghino, ricomincio a scuotere con la preghiera, con gli scritti, col domandare l’elemosina le persone caritatevoli, devo pur provvedere il pane materiale e più spirituale (ed anche libri e ciò che si riferisce all’insegnamento ne è parte non indifferente) per i miei poveri figli, limitando si intende l’attività allo studentato!

Quanto a te (nei riflessi e relazioni con questo povero uomo) sta’ mordicus a quanto ti dicono, ti consigliano e ti ordinano i Superiori e… stop. Non voglio certo essere causa di…


(Manca il seguito dello scritto)

4134 / Klinger Attilio / 1952-12-20 /


a Don Attilio Klinger, missionario salesiano in Giappone


+ Tokyo 20/XII

Attilio cariss.mo,


Hai sempre cercato di adornare la chiesa di bei fiori… ora ex officio31 devi avere fedelissima cura in domo Dei… ma non dimenticare di ornare l’anima tua di quanto è gradito a Gesù, affinché possa entrare con gioia nel tuo giardino. Ama gli insegnamenti di Gesù – approfondiscine la conoscenza – vivili tu e falli rivivere colla parola e coll’esempio in tante anime.

Tuo D. V. Cimatti, sales.

4135 / Donati Vincenzo / 1952-12-20 /


a Don Vincenzo Donati, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 20 dicembre 1952

Vincenzo carissimo,


Ti si dà per ufficio la cura fedele della Chiesa… Devi aprire, chiudere, custodire, difendere… Applica tutto questo anche alla tua anima.

Il Signore ti dà anche la possibilità di onorarlo e servirlo anche col canto e col suono – colla lettura spiegata degli insegnamenti di Dio… oh, che bell’apostolato attivo di bene che puoi fare colla parola e coll’esempio di vita santa!

Aperite portas animae tuae et introibit rex gloriae… Lege et canta in alto loco Ecclesiae… figurans te in alto virtutum gradu debere conservari.

Tuo Don Vincenzo Cimatti, sales.

4136 / Simoncelli Carmelo / 1952-12-20 /


al chierico Carmelo Simoncelli, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 20 dicembre 1952

Carissimo Carmelo,32

Gesù batte più intensamente alla porta dell’anima tua…

Vigile e fedele ostiario, spalanca non solo la porta d’entrata, ma anche quelle segrete… entri Gesù e prenda possesso definitivo e assoluto… Chiudi ermeticamente a quanto non è degno di Lui.

La Chiesa insieme a te, lettore, insinua la necessità di insegnare agli altri con la parola e coll’esempio e in alto loco, non sotto il moggio.

Attività coraggiosa di parola e di esempio in tutto e per tutto e per tutti.


Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.


4137 / Vermeersch Ludovico / 1952-12-21 /


al chierico Ludovico Vermeersch, missionario salesiano in Giappone



(Ordinazione al diaconato)

Tokyo, 21 dicembre 1952

Carissimo Ludovico,


Cerca di modellare la tua vita sui doni che ti fa Gesù nella tua consacrazione diaconale: programma divino, perché ti è dato da Lui stesso:

Accipe stolam candidam… Induat te Dominus indumento salutis… ad resistendum diabolo et tentationibus eius… per l’anima tua, per le anime vestimento laetitiae… gioia e allegria per la pace dell’anima; et dalmatica justitiae… nell’adempimento dei tuoi doveri verso Dio, te stesso e il prossimo.

Pensa a modelli di Santi diaconi: S. Stefano, S. Lorenzo, S. Vincenzo.

Carità, carità, carità sia la fiamma che cercherai di alimentare cotidie nel tuo cuore.


Ti benedice il tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

4138 / Kaneko Domenico / 1952/12-21 /



al chierico Domenico Kaneko, salesiano giapponese



Tokyo, 21 dicembre 1952

Carissimo Domenico, 33


Gesù ti dà una nuova manifestazione, del suo amore:

ti vuol più vicino a Lui (ministrare ad altare),

ti vuol suo cooperatore nella salvezza delle anime (baptizare et praedicare).

Deo gratias! Vedi quanto ti vuol bene!

Ti dice:

l) Niente ti turbi (né passato né futuro): age quod agis,

2) Compi meglio che sai e puoi i tuoi doveri religiosi e diaconali,

3) Sii sempre santamente allegro, costantemente allegro e laborioso.

Il tuo patrono può servirti di modello in tutto.


Ti benedice il tuo aff.mo

Don Vincenzo Cimatti, sales.




4139 / Del Col Luigi / 1952-12-22 /


a Don Luigi Del Col, missionario salesiano in Giappone



Tokyo, 22 dicembre 1952

Carissimo D. Luigi,


Eccoti le dichiarazioni delle avvenute ordinazioni dei nostri. Il Rettore del Seminario mi dice che non rilasciano testimonianze speciali (mi pare hanno il registro e fanno firmare al Vescovo ordinante) quindi tu pigliati i dati prima di spedire al Centro. Deus te sospitet.

Se ti venisse qualche bella idea (bella, breve, sugosa… come sai fare tu) per D. Bosco… realizzala con la penna ed il sottoscritto con la musica.

Tuo

Don Vincenzo Cimatti, sales.

1 Le prime 3 righe sono state tagliate in parte, e ricostruite dal contesto.

2 Si tratta dell’operetta “Corsari in Val di Sogno” numero 16 di catalogo, su parole di S.Pericolosi, 3 atti in italiano, di cui abbiamo la parte musicata ma manca il libretto. Era stata finita il 27/12/ 1951. Eseguita più volte a Pordenone.

3 Giornalino parrocchiale di Beppu “L’Angelo delle famiglie”.

4 I PP.Paolini, attivissimi nel campo delle comunicazioni sociali, fin dal loro arrivo in Giappone furono sempre in ottime relazioni con Don Cimatti.

5 La trascrizione di questi appunti di conferenze si può trovare su questo stesso sito. Sono utili per conoscere il pensiero di Don Cimatti e il suo modo di predicare. Ne diamo qui la lista: La fede, - La Perfezione, - La confessione, - Vita religiosa, - Vocazione, - La vita comune, - Regole, regolamenti e tradizioni salesiane, - I SANTI Voti, Povertà, - Castità, - Obbedienza, - Pietà e le pratiche, Preghiera, - La carità, - I tre amori del salesiano.


6 Uno dei missionari del primo gruppo. Tornato in Francia per malattia nel 1938, morì il 20 marzo 1952.

1 Mancano tre o quattro parole che per sbaglio furono tagliate dal foglio. Sono certo tolte da qualche vita di santi in latino.

7 Si tratta del busto che si trova nel giardino davanti allo studentato di Chofu.

8 Aveva pregato l’Ispettore di leggere questa dichiarazione ai membri del Capitolo ispettoriale all’inizio della seduta, ma don Tassinari non la lesse. Al primo scrutinio fu eletto come Delegato al Capitolo Generale, ma egli rifiutò. Al secondo fu eletto di nuovo e questa volta accettò. Disse poi a Don Tassinari: “Perchè non hai letto quello che ti avevo detto?”. Don Tassinari rispose: “L’Ispettore sono io e decido io”. Don Cimatti tacque e poi disse: “Quando partiamo?”.

9 L’ultimo viaggio in Italia di Don Cimatti per partecipare al Capitolo generale, fu in aereo.

10 D. Simoncelli Carmelo, allora studente di teologia, suo aiutante per la musica.

11 Si tratta di un canto in giapponese, numero 578 del catalogo musicale.

12 Deve essere Bogoncini Duca: non si è in grado di identificare il libro in questione. Si vede che era stato argomento di conversazione in Giappone.

13 Lo scritto si trova nel retro dì quel di D. Fedrigotti.

14 L’allora chierico Yamaguchi era stato soldato in Manchuria dove fu preso prigioniero dai Sovieti. Era appena tornato dalla Siberia dove aveva trascorso 7 anni di prigionia. Diventò poi sacerdote salesiano.

15 I nomi scientifici potrebbero essere copiati malamente. Questi minerali si trovano attualmente nel Museo di Chofu.

16 Cartolina postale italiana indirizzata a: Rev.mo Sig. Parroco di Susà (Pergine - Trento).

17 Emilio Ragogna era famoso per annusare tabacco.

18 Si vede sullo scritto una piccola macchia d’inchiostro.

19 Nel periodo di vacanze il ch. Simoncelli era stato mandato a Meguro per attendervi all’oratorio ecc.

20 Mette un rigo in musica con il motivo di una “Ninna-nanna”.

21 Il Sig. Pietro Bovio, fratello del sacer. sales. D. Felice Bovio. Lo scritto nel retro di una fotografia presa prima della partenza dal Giappone in cui c’è anche D. Felice Bovio

22 Questo resoconto all’Ispettore ci dà un’idea dell’attività di Don Cimatti nel periodo in cui tornava in Italia. Molti confratelli salesiani e altre persone si ricordano di averlo visto in questa occasione, che fu l’ultima in cui tornò in patria. Le date tra virgolette [...] non sono nel testo, ma sono desunte da altri documenti.

23 Don Cimatti era arrivato a Tokyo il 31 ottobre. Fu l’ultima visita in Italia.

24 Nel Capitolo Generale fu eletto Rettor Maggiore D. R. Ziggiotti.

25 Anche questa volta andò a rischio di essere nominato Catechista Generale. Per evitare la nomina aveva fatto un po’ di teatro trascinandosi come vecchio cadente e ricusando di farsi aggiustare la barba. Lo racconta Don Tassinari stesso, che vide tutta la scena. Passato il pericolo divenne arzillo e si fece aggiustare la barba dallo stesso Don Tassinari.

26 Allude alla carica di direttore dello Studentato di Chofu. Entrò in carica il 19 novembre e ci restò fino al marzo 1962.

27 Era un giovane sacerdote tornato in Italia dal Giappone e che allora si trovava all’Oratorio Salesiano di Torino.

28 Festa della Madonna Immacolata.

29 Circolare manoscritta e poi poligrafata.

30 Questa Università Salesiana, era del tipo College americano, cioè di solo 2 anni dopo il liceo, e poteva dare un titolo di insegnamento. Don Cimatti ne era il Rettore. Non durò molti anni e fu chiusa definitivamente.

31 Aveva ricevuto gli ordini minori insieme con Donati, Simoncelli e altri compagni.

32 In occasione che ricevette l’Ostiariato e il lettorato. Il medesimo Simoncelli nota di dietro allo scritto: “Monsignore il giorno 18 dicembre ’52 disse conversando: Il 1953… se lo passo lo passo… se non lo passo, non lo passo… Se lo passo arrivo certo al 1955 e ci saranno cose grandi… Il 1955 non so se lo passo, ma se lo passo dovrete sopportarmi ancora per un bel pezzo!”. Simoncelli: 20 dicembre 1952.

33 Ricordino in occasione dell’ordinazione diaconale.