1682 / Ricaldone Pietro / 1936-5-30 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
la statistica può dirci qualche cosa1
Miyazaki, 30 maggio 1936
Rev.mo Sig. Don Ricaldone,
Proprio nel chiudersi del mese dei fiori, consacrato alla Mamma nostra, mi giunge un interessante resoconto delle religioni edito dal Ministero dell’Educazione Nazionale, che mi pare valga la pena riferire.
Contemporaneamente esce pure una piccola brossura-statistica delle opere di carità della Chiesa Cattolica in Giappone (escluse le Colonie).
La composizione di una statistica è certo un lavoro ingrato, noioso, pedante; ma se fatto bene, dice pur qualche cosa. A noi Missionari specialmente fa capire assai bene l’immane colosso entro cui si cerca di far opera di penetrazione pacifica nel nome di Gesù… Siamo proprio alla figurazione biblica: la grande statua e il sassolino… La statistica ci fa capire quanto si è fatto, ciò che si sarebbe potuto fare e quanto resta da fare per l’avvenire, specialmente nelle opere assistenziali di carità, ché al momento, sono – pensiamo – le più efficaci per accelerare il ritmo dell’avvicinamento a Dio di queste anime a noi così care.
La statistica governativa, completa, minuziosa (anche in questo i Giapponesi sono ammirabilmente perfetti), sfortunatamente è condotta solo fino al 1930. Pensi pure quindi a cifre assai più rilevanti… mentre il ritmo ascensionale delle conversioni cattoliche è più che lentissimo, pur essendo relativamente numerosi i Battesimi amministrati in punto di morte, e quindi le anime salvate.
Questo popolo meraviglioso, troppo poco conosciuto, che è appena agli albori della sua espansione, anche nelle sue manifestazioni religiose merita la nostra considerazione. La statistica, di cui le parlavo, dà i seguenti risultati, che riassumo nelle linee fondamentali.
La religione buddista suddivisa in 12 sette principali con 50 sotto-sette, ha le sue manifestazioni di culto pubblico in 71.343 templi di primo ordine e 34.96l di secondo ordine; è funzionata da 55.094 bonzi (dei quali 53.093 uomini e 1.401 donne). Le riunioni istruttive sono tenute in 6.982 locali. Il totale degli aderenti ascende a 4l.882.307. Nella nostra Missione in Provincia di Miyazaki i templi buddisti sono tra principali e secondari 269 con l89 bonzi (!); e in provincia di Oita, 2.224 con 1.025 bonzi.
La religione shintoista è suddivisa in 13 sette principali con 101.659 ministri dei quali 71.464 sono uomini e 30.195 donne. Le funzioni vengono fatte in 19 templi principali e in l4.250 locali di istruzione e riunione. Il totale degli aderenti è valutato a l6.525.840.
Nella nostra Missione, in Provincia di Miyazaki, i locali in servizio dello Shintoismo ascendono a 73 e in Provincia di Oita 199.
La religione cristiana è divisa in:
Cattolica, con 273 missionari stranieri e 99 indigeni, e 233 locali di culto con 89.119 aderenti;
numerose sette (37) con 589 ministri stranieri e 1.985 indigeni, e 1.586 locali di riunione con 183.707 aderenti. Nella nostra Missione, le sette protestanti e affini hanno, in Provincia di Miyazaki, 12 centri; e, in Provincia di Oita, 19.
I monumenti nazionali, che hanno relazione con la religione, si possono valutare, in tutto l’Impero, a 1.650; di cui una dozzina in Provincia di Oita e mezza dozzina in Provincia di Miyazaki. Se si pensa poi che questo poderoso esercito è fornito di quanto si può desiderare per lo sviluppo materiale della sua attività di propaganda, d’azione, ecc., si comprenderà come possa trovarsi il piccolo sassolino cattolico. Passando alla seconda statistica, ecco qui l’elenco sintetico delle opere di carità istituite dai Cattolici per il solo Impero: Opera S. Infanzia, 25; Orfanotrofi, 23; Asili d’Infanzia, 89; Ospedali, 9; Sanatori, 6; Dispensari, 22; Lebbrosari, 3; Ricoveri nottorni, 5; Case-famiglia, 11; scuole domenicali (Oratori) 12. Lei e i nostri amici già conoscono quanto tenti la nostra piccola Missione di fare in questo campo di carità; e, grazie a Dio, i frutti sono relativamente abbondanti.
Ci aiutino la preghiera e la carità dei buoni a intensificare sempre più queste nostre opere di bene e di redenzione sociale. In mezzo a questo immenso popolo, le opere di assistenza sono numerose in ogni branca di carità.
Come già ebbi a scrivere, ci avviamo ad un inquadramento generale, in cui figureranno assai bene anche quelle tenute dai Cattolici e che, bisogna confessarlo, sono già conosciute, ed anche sussidiate dalla Famiglia Imperiale, da Enti pubblici e da privati. È la verifica, chiara ed esatta, del detto di Gesù: “Date e vi sarà dato”.
Ci aiuti la sua benedizione e la preghiera di tanti amici, allievi e fratelli ad attrarre più facilmente le anime alla carità di Cristo.
Suo aff.mo in C. C.
Don V. Cimatti, sales.
1 Di questa relazione manca il manoscritto originale, dipende completamente dall’articolo comparso sul Bollettino Salesiano, Ottobre 1936.