1652 / Ricaldone Pietro BS / 1936-4-15 /
a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani
Entrate e uscite1
[15 aprile 1936]
Rev. mo Sig. Don Ricaldone,
Non si spaventi, non si spaventi al leggere il titolo pensando che voglia farle il bilancio consuntivo o preventivo a base di cifre della nostra amministrazione… Lei può già prevedere quale possa essere un bilancio di una missione salesiana… Ma non è di questo che voglio parlarle, ma di valori spirituali, valutati al principio del nuovo anno scolastico giapponese, iniziato al primo aprile. Sì, entrate ed uscite in uno sguardo complessivo nelle varie opere della missione di Miyazaki e dell’Opera salesiana a Tokyo.
Quali possano essere le entrate spirituali, desiderate dal missionario salesiano, è facile immaginarlo. Anime! Ed estendere al massimo numero di anime, specialmente giovanili la sua sfera d’azione. Il Signore, se, specialmente nelle circostanze attuali, ci tiene a corto di entrate materiali; ci dà l’ineffabile soddisfazione di metterci a contatto con un moltiplicato numero di entrate spirituali.
Le accenno le più importanti. Il Seminario vede entrare una ventina di nuove reclute, che porta così il contingente esattamente a cinquanta – e la casa è zeppa e mette il direttore Don Carò nel dolce obbligo di pensare ad un ampliamento. Quando?… L’Ospizio conta a 110 i suoi ricoverati – ad una quarantina i frequentanti esterni la sala custodia per bambini – una decina le aspiranti all’associazione delle sorelle della carità, e Don Cavoli, vigile organizzatore e provvido già si guarda attorno… Bisogna allargare i confini.
E intanto Don Liviabella si viene destreggiando nelle prime prove della incipiente tipografia dell’Ospizio, che già viene affermandosi con buoni lavori, fra cui “voci lontane” in italiano e “AI NI IKIRU” (vivere nella carità), il primo destinato a portare notizie ai benefattori dell’opera all’estero e ad estendere la rete di buona propaganda fra quanti vogliono con noi vivere la carità. Il secondo [ha] a [che] fare [con l’]opera di propaganda cattolica fra i pagani, interessandoli e avvicendandoli al problema delle opere di carità proprie dello spirito cristiano.
Se si deve giudicare dagli inizi dobbiamo formulare le più belle speranze di splendido successo per le anime. All’attivo delle entrate anche questo…
In zona Takanabe l’apertura di un nuovo oratorio festivo (Ososhima) ha richiamato oltre 120 frequentanti. A Oita il nostro Don Marega vede l’ASILO “Stella mattutina” allietarsi di oltre 80 frugoli, mentre Don Dumeez a Nakatsu riempie il vivaio di 22 future speranze e non ce ne entrano di più, per il Seminario e per le Opere salesiane. Il buon Don Cecchetti a Beppu, in attesa che la Provvidenza completi i mezzi necessari alla costruzione dell’atteso e desiderato asilo d’infanzia, ha raccolto dalla strada una povera famiglia… Che il Signore desideri anche in questa zona un’opera analoga all’Ospizio? Il materiale non manca certo a Beppu. Lo sanno le Figlie di Maria A. coi loro trenta angioletti…
A Tokyo Don Margiaria vede con gioia accresciuti a 22 gli allievi della scuola professionale mentre Don Escursell lavora attivamente a Mikawajima e già funziona una sala custodia di oltre 130 bambini ed il primo reparto esploratori tenuto dai cattolici a Tokyo. Nel reparto come nell’oratorio sono tutti pagani… Future speranze… per i futuri missionari.
È opera veduta simpaticamente dalle autorità ed ebbe il suo inizio il giorno di Pasqua. Cinquanta reclute, istruite dal nostro bravo Ch. Dupont, alla presenza di notabilità religiose, politiche e civili e di numeroso popolo, che meravigliato osservava, fecero la loro promessa solenne… E riandavo col pensiero agli anni belli, i più belli della mia vita, quando all’Oratorio di S. Luigi a Torino, mi deliziavo fra la fiorente gioventù del Terzo Reparto. Oh, spero assai assai per l’avvenire di questa istituzione e dei buoni effetti che produrrà.
Come ne viene producendo e ne produrrà assai più una recente istituzione “Shimaikai’’ (Associazione delle sorelle), ormai impiantata in tutte le residenze nostre a vantaggio dell’elemento femminile e col preciso scopo di formare l’anima femminile alla perfezione dello spirito giapponese e dirigerla allo spirito cristiano. Piccoli gruppi, fra loro collegati, esercitano, secondo le attitudini delle sorelle, l’attività educativa, sociale, istruttiva, di beneficienza, di sport, ecc. Le dirigenti il gruppo sono cattoliche; tutte le altre socie possono essere anche pagane. Anche in questa associazione, come in quella degli esploratori, preparazione alla vita, e direzione verso la pienezza della vita, Gesù. Ah, che bella entrata anche questa per la nostra missione.
La rivista di questa geniale associazione, di cui è vita il P. Gemeinder della Congregazione del Verbo Divino, è stampata dalla nostra tipografia di Tokyo. Lo zelante Padre all’occasione della sua venuta fra noi, tenne una riuscitissima missione a Miyazaki… Ah, che entrata di anime a più intimo contatto col Signore…
E Lei attenderà che le parli delle uscite. Uscite dolcissime che si risolvono in attivo desideratissimo. Due allievi dell’Ospizio escono ed entrano in Seminario. Tre allievi del nostro Piccolo Seminario sono usciti dal medesimo ed entrati per l’inizio del corso filosofico al Gran Seminario. Il nuovo gruppo si unisce così ai cinque che già vi si trovano. Totale, sette filosofi – un teologo… A quando, o Signore, i primi sacerdoti giapponesi per noi? Già pregustiamo per la fine dell’anno i primi salesiani giapponesi. Ma di questi a suo tempo.
Amato Padre, a sostenere tali entrate, occorrono entrate di altro genere… Lei comprende. Domando specialmente a tutti, preghiere, preghiere preghiere, affinché Gesù mi conceda le entrate materiali per formare quelle di cui le ho parlato. Ci benedica tutti.
Don V. Cimatti, sales.
1 R. M. 751: manoscritto, fotocopia, inedito].