1208 ricaldone


1208 ricaldone



1208 / Ricaldone Pietro BS / 1934-2-1 /


1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani

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Il più bel regalo di Gesù1


Miyazaki, 1 febbraio 1934

Rev.mo ed amat.mo Padre,


Natale benefico


Sono passate le belle feste natalizie e di capodanno anche in Giappone! Come già ebbi occasione di scriverle, in ogni nostra residenza e casa, si cercò di solennizzarle il meglio che fu possibile e con la preparazione degli animi dei cristiani e colla preparazione dei catecumeni al battesimo e colla costruzione dei tradizionali presepi in cui il buon gusto, l’arte e il fantastico e la devozione avevano la loro parte e che attirarono non poco i cristiani e pagani, ma soprattutto si volle dare specialmente alle feste natalizie di quest’anno il colorito più specifico della carità. Ogni missionario con le delicate risorse della carità, alleviò i suoi poveri e con non pochi sacrifici personali e con geniali trovate venne loro in aiuto. Si domandò a tutti, a ricchi e a poveri, a cristiani e a pagani; e si domandò per tutti, per i nostri vecchi, per gli orfanelli, per i nostri giovani e seminaristi e per quella schiera di poveri, noti soli al missionario. Un bravo pagano donò abiti e coperte – un cristiano povero donò un po’ di patate e di riso… Per tutti i nostri giovani oratoriani poi, l’atteso albero di Natale.

E tutti furono contenti e soddisfatti: parenti, ragazzi e i curiosi, più numerosi del solito in queste occasioni. Cuori generosi donarono; mani gentili prepararono i doni e li distribuirono – e fra canti, suoni, declamazioni compariva il vecchio S. Claus, popolarissimo anche in Giappone, ad accontentare il nostro mondo giovanile. Le nostre sale divennero per l’occasione veri gusci di noce. Ogni residenza contò gli intervenuti a 100, 300, 700 ed ebbe la palma Tokyo coi suoi 1200, che in cortile “al freddo e al gelo” assiepavano Don Piacenza e i distributori dei doni. Le allieve quasi tutte pagane di varie scuole superiori tenute da religiose e le suore stesse (S. Paul de Chartres) si prestarono al lavoro non indifferente, ed una di esse, che a casa sua è circondata da domestici, diceva al ritorno: “È là, in mezzo a quella poveraglia che io vorrei lavorare!”. Oh, possa la carità che entrò nel loro cuore, meritare loro la grazia della conversione.


Doni di anime


È anche dei giorni precedenti il Natale l’arrivo al nostro Ospizio di un povero vecchio. Gesù volle aprirgli gli occhi alla fede; giorni fa con grande sua gioia ricevette il battesimo e dopo pochi giorni fu chiamato all’eternità. Lui beato!

Un nostro bravo allievo, uno che ci aiutò tanto negli inizi del nostro piccolo Seminario, e che per malattia doveva con suo e nostro immenso dolore troncare gli studi e ritirarsi in famiglia, fu chiamato al premio eterno in questi giorni. Il suo ultimo desiderio espresso alla mamma pochi momenti prima di morire fu: “Io, divenuto prete, avrei desiderato lavorare coi figli di Don Bosco, ma il Signore non lo permette. O mia buona mamma, aiuta tu in mia vece le opere dei Salesiani… È questo il mio ultimo desiderio”… E la buona mamma, che già lavorava prima nell’Ospizio per la cura dei nostri cari vecchi e dei nostri poveri orfanelli, con rinnovato amore sacrificato, consacra la sua vita in quest’opera di carità.

E Gesù viene adornando l’orfanotrofio di gigli purissimi, aumentando il numero dei ricoverati che dall’agosto scorso hanno già raggiunto il bel numero di trenta.

Oh, come non esultare nel vedere le amabili finezze della carità di Gesù verso i suoi poveri salesiani del Giappone?


Doni di preghiere


Mi giunsero specie in occasione di Capodanno lettere consolantissime di istituti religiosi, o dei nostri cari novizi e studenti di filosofia e teologia o di nostri collegi ed oratori con veri cumuli di preghiere, di sacrifici, di S. Comunioni, ecc. offerte al Signore per noi. Oh, la crociata di preghiere lanciata dal Papa delle Missioni, specialmente per l’Estremo Oriente, comincia a esser conosciuta, e ne sentiamo i benefici effetti in tutti i sensi. Non mi stancherò mai di ripetere a tutti e in tutti i toni: “Se volete essere amici della missione giapponese e cooperarvi efficacemente pregate, pregate per noi, pregate molto per noi, pregate efficacemente per noi. È il vero modo di venire in aiuto”.


Ma il più bel regalo…


Ma se tutti questi possono essere regali desiderati e preziosi, il bel regalo di Gesù, è l’annuncio, che Lei ha voluto inviarci di sua mano, della canonizzazione del nostro Don Bosco. Alleluja, alleluja! Grazie, amato Padre, del delicato pensiero per i suoi figli lontani e tribolati. Possa la santità del Padre, trasfondersi in ognuno di noi.


Iniziative ed avvenimenti


La fine del mese si chiude con alcuni avvenimenti che meritano di essere ricordati. L’inaugurazione ufficiale del nostro Piccolo Seminario il giorno 28 alla presenza delle massime autorità della Provincia e della città di Miyazaki, e di S. E. Mons. Breton, Vescovo di Fukuoka, vero Padre per i Salesiani. La cerimonia religiosa e civile condecorata da discorsi, canti, destò in tutti ammirazione e fece certo del gran bene. La Prefettura e gli uffici provinciali, la Città e gli uffici civili, il corpo degli insegnanti per bocca dei loro rappresentanti manifestarono la loro gioia, l’approvazione incondizionata, ed espressero chiaramente il pensiero che nell’ora attuale una scuola, che come il Seminario si propone lo studio dei problemi dello spirito sulla base della religione, non può non essere apprezzata ed ammirata, perché ne verrà certo gran bene alla società.

La coincidenza della data poi dell’inaugurazione del Seminario, con quello bimillenario dell’inizio della conquista del Giappone per parte di Jimmu Tennō, capostipite dell’attuale dinastia imperiale, non poteva non essere gradita a Miyazaki, punto di partenza della conquista, e doveva considerarsi di felice augurio per le pacifiche conquiste del bene. Così disse la massima autorità scolastica della Provincia – ed è bello pensare che tali pensieri siano espressi da pagani, che senza preconcetti guardano di fronte al vero bene della nazione. Compiuta la visita ai locali, alle scuole, alle collezioni scientifiche (che raccolgono parte del tanto interessante sparso nelle località da noi visitate) brindando col triplice “Banzai” all’Imperatore, si sciolse l’adunanza ufficiale, mentre la festa dei cristiani e degli intervenuti visitava il nuovo edificio.

Si iniziò pure a Nakatsu un piccolo vivaio per le vocazioni indigene. Il piccolo numero dei cristiani della missione non può dare ancora un forte gettito di vocazioni – e perciò bisogna per tempo afferrare e con sollecitudine amorosa curare quanto il Signore ci invia. Speriamo colla nuova istituzione di venir preparando per ogni anno almeno un piccolo nucleo d’aspiranti al Seminario e alla vita religiosa.

E finalmente nel giorno sacro a S. Francesco di Sales si benedisse a Miyazaki la nuova libreria cattolica. Gliene darò ampia relazione a lavoro compiuto, ma desideravo che nel giorno della festa del nostro Santo Patrono e protettore della stampa cattolica si benedi[ce]sse questa nuova iniziativa, destinata, son certo, a far tanto bene ai poveri pagani.

O buon Padre, ci benedica tutti: raccomandi a Don Bosco e ai benefattori le opere nostre, ma specialmente ci ottenga come grazia in quest’anno santo di benedizione “la salvezza delle anime nostre e dei nostri”.

Con affetto di figlio

Don V. Cimatti, sales.

1 Manoscritto, fotocopia, riprodotto parzialmente in B. S. di agosto.