1251 salesiani |
1251 /Circolare salesiani / 1934-5-3 /
1 ai Salesiani della Missione Indipendente di Miyazaki |
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Missione Indipendente di Miyazaki
Miyazaki, 3 maggio 1934
Carissimi,
Per la Costituzione Apostolica “Quod superiore anno” del 2 Aprile 1934 il Giubileo straordinario concesso nell’anno precedente a quelli che potevano andare a Roma, è prorogato a tutto il mondo cattolico dall’ottava di Pasqua del 1934 all’ottava di Pasqua del 1935.
È vivo desiderio del S. Padre:
Che noi tutti cooperiamo con tutte le forze a preparare i Cristiani a ricevere tanto beneficio con esortazioni, predicazioni ed Esercizi Spirituali e Missioni;
Che si preghi tutto l’anno Santo:
Per la libertà della Chiesa in tutto il mondo;
Per la pace, concordia e vera prosperità dei popoli;
Per il felice esito dell’apostolato dei Missionari;
E per il ritorno dei dissidenti alla Chiesa di Gesù Cristo, e come intenzione speciale si preghi e si espii da tutti per risarcire il Signore delle gravissime ingiurie perpetrate da quanti militano sotto la bandiera: SENZA DIO, CONTRO DIO (che si risolve in pratica anche a distruzione della civile società) affinché ritornino in sé, cessino da tante malvagità e si convertano.
Disposizioni generali
In base al prescritto della Costituz. Apostolica dispongo:
Ogni missionario per i cristiani della sua zona e ogni incaricato della direzione di opere per i suoi dipendenti, è responsabile di tutte le modalità di esecuzione, ed ha la facoltà di dispensare, abbreviare e commutare le visite nei casi contemplati, non solo per i penitenti, ma anche per i singoli fedeli e singole famiglie da lui dipendenti, o anche di sudditi di altre diocesi o Missioni che si presentassero e si attenessero a quanto è prescritto per la nostra Missione.
In casi dubbi si ricorra al sottoscritto.
Le visite giubilari regolari sono 12 da farsi in quattro chiese (per noi le nostre cappelle – o quattro in tre chiese, o sei in due, o dodici in una).
Le preghiere prescritte durante le visite:
Davanti al SS.mo Sacramento e secondo l’intenzione del Sommo Pontefice 5 Pater, Ave, Gloria.
Davanti all’immagine di Gesù Crocifisso: 3 volte il Credo con la giaculatoria ADORAMUS TE CHRISTE o altra simile.
Davanti all’immagine di Maria: 7 Ave Maria con la preghiera: “Sancta Mater istud agas” o simile per commemorare i dolori di Maria;
Davanti al SS.mo Sacr. di nuovo la recita devota del Credo.
L’indulgenza giubilare per sé o per i defunti si può lucrare toties quoties si soddisfino integralmente le condizioni prescritte.
Coloro che per impedimenti non possono compiere le visite in forma regolare si possono ridurre di numero o commutare le medesime in opere di carità o in altre opere che non siano già in obbligo per altro titolo al penitente. Sono in queste condizioni le Religiose, le infermiere o aventi cura di ammalati, gli ammalati e i vecchi oltre 70 anni. Similmente si possono ridurre le visite di numero ai collegiali chierici o religiosi, alle Confraternite o pie associazioni o ai fedeli che compiono le visite in corpo guidati dal sacerdote.
Salvo grave malattia nessuno può essere dispensato dalla confessione sacramentale che deve essere fatta con mente e volontà sincera e ferma di lucrare il Giubileo (nec invalida, nec annua e praecepto confessio sufficit, nec materiam necessariam non habens, e dalla Comunione. Valet quae per modum Viatici ministratur non quae in paschate peragendo praecipitur).
La Costituzione determina le facoltà dei Confessori (tutte che già si hanno e di assolvere in actu confessionis ogni penitente da qualsiasi censura o peccato riservato al Romano Pontefice con le clausole del Can. 2254,900 o all’Ordinario e da ogni censura lata ab nomine) di ricevere le confessioni delle suore. Commutare tutti i voti privati e giurati.
Tali facoltà di assolvere dai peccati e dalle censure ecclesiastiche e dalle irregolarità (possono essere usate una volta sola, quando si lucra il giubileo la prima volta e per chi dall’ottava di Pasqua di quest’anno non sia stato già assolto o dispensato). Tutte le altre facoltà si possono esercitare sempre in favore dello stesso penitente.
Coloro che per sopraveniente malattia non possono completare le visite iniziate purché confessati e comunicati agli effetti dell’indulgenza giubilare è come se le avessero compiute.
La Sacra Penitenzieria poi avverte di non tralasciare di imporre la penitenza sacramentale – trattandosi di danni, parti lese, scandali, false denunzie, ecc. bisogna che il penitente sia indotto a riparare e formalmente ritrattare, ecc.
Le diminuzioni di visite debbono essere compensate con altrettante ripetizioni delle preghiere prescritte. Si ripassino le censure, impedimenti, ecc. Infine la confessione e comunione possono precedere o inframmezzare o seguire le visite, è però necessario che l’ultima delle opere prescritte per il giubileo sia fatta in stato di grazia.
Per noi e per i nostri usufruiamo il più perfettamente e abbondantemente possibile di questo dono che la bontà di Dio mette a nostra disposizione.
È questo l’augurio e il desiderio più vivo del
Vostro aff.mo
Don V. Cimatti, salesiano
Per la festa di Don Bosco:
Se potete già in occasione della S. Pasqua far mettere un cenno su qualche giornale locale – o almeno quando farete la manifestazione nella vostra residenza, sarà cosa assai buona.
Desidererei pure che la nostra missione inviasse un’offerta a Torino per l’altare di Don Bosco. Quindi o in occasione della S. Pasqua o in occasione della festa, l’elemosina che chiederete sia per questo scopo e inviate al sottoscritto.
Don V. Cimatti, sales.
Vedete soprattutto di interessare i benefattori e i lettori del nostro Don Bosco.