1079 ricaldone


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1079 / Ricaldone Pietro / 1933-3-15 /


1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani

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A volo d’uccello1


Miyazaki, 15 marzo 1933

Amatissimo Padre,

Tornano certo sempre gradite al suo cuore di padre ed ai nostri cari benefattori ed amici le notizie di questa lontana missione, specialmente quando possono essere notizie buone – quelle a cui agogna il missionario e quanti desiderano il regno di Dio nelle anime. Eccone alcune:


2 Fervori d’anime a Miyazaki

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Una riuscitissima missione, predicata da S. E. Rev.ma Mons. Hayasaka, cui partecipò in massa tutta la cristianità, tanto nelle prediche comuni, quanto nelle conferenze speciali ai padri, ai giovani, ai neofiti, lo zelo apostolico del primo Vescovo giapponese ebbe campo a manifestarsi nella sua pienezza, e tutti corrisposero e ne approfittarono.


3 Conferenze di propaganda a Miyakonojo e al nord di Miyazaki

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S. E. stesso si degnò di dar impulso a questa nostra nuova residenza e all’abbondante lavoro che si prospetta assai produttivo, con un magnifico discorso tenuto nel pubblico salone della città a numeroso e scelto pubblico sui problemi morali di fronte alla Religione cattolica. Avendo S. E. trattato con la competenza che ha in materia e con la libertà di parola che gli proviene per essere giapponese, di problemi che attualmente tanto interessano l’Impero (Il cattolicismo e l’Imperatore – il Cattolicismo e lo Shintoismo; la questione sociale, la famiglia e la scuola di fronte al Cattolicismo, ecc.) destò negli ascoltatori viva ammirazione e varie persone cominciarono a pensare seriamente alle verità esposte. Voglia il Signore illuminare, eccitare e fecondare il buon seme. Intanto l’opera è iniziata, e nel minuscolo ambiente incominciano a radunarsi fanciulli e i desiderosi di sentir parlare di religione.

Già si [è] iniziato nella zona a Nord di Miyazaki l’organizzazione dei pochi cristiani che si trovano e con conferenze si cerca di penetrare tra gli animi dei volenterosi di ricerca di verità, cercando di formare piccoli gruppi, che saranno pel futuro punti d’irraggiamento d’azione. A tre che già funzionavano (Uwae, Kijo, Tsuma) se ne aggiunse recentemente un quarto (Tomitaka) e prossimamente ne saranno formati altri in centri di relativa importanza. Al solito la musica, come la tromba e il tamburo davanti ai baracconi serve per attirare il pubblico.


4 Fra le opere di carità

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L’Ospizio per i poveri vecchi vede ormai occupati i trenta posti disponibili, fino a che la carità dei buoni non ci permetta di aumentarli a 300. Già vari di essi colla cura e col sollievo del corpo, trovarono la cura dell’Anima ricevendo il battesimo.

Già comincia a delinearsi la parte infanzia e gioventù abbandonata. Già un gruppetto di donne giapponesi prodiga a vantaggio di tante miserie le forze e la vita.

Recentemente un maremoto e terremoto a nord di Tokyo fece migliaia di vittime. Avendo ricevuto invito dal Governo di esortare i cristiani a cooperare per lenire tanta disgrazia, con qualche sussidio materiale che si potè raccogliere dai poveri cristiani di Miyazaki, si misero pure a disposizione dell’Autorità dieci posti gratuiti per orfanelli. Altre offerte furono pure inviate all’autorità ecclesiastica locale, mettendo le nostre residenze a disposizione per ricevere orfanelli del gran disastro. I suoi figli non vogliono dimenticare in queste occasioni le pure tradizioni di famiglia lasciateci dal nostro padre Don Bosco e dai suoi successori.

5 Nella zona di Oita

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Speriamo col prossimo aprile di poter iniziare un nuovo asilo d’infanzia, destinato a mettere a contatto della missione cattolica molte famiglie.

In casa funziona assai bene tra i piccoli operai tipografi la compagnia di S. Giuseppe, cogli intenti e modalità volute dal nostro Don Bosco.

Va formandosi un buon gruppo di catecumeni in città e un altro numeroso è in una zona montagnosa a sud di Oita. Notevole il fatto che essi stessi scrissero alla missione per avere l’istruzione religiosa. È davvero consolante questo estendersi di desiderosi della fede, e tanto più notevole ora che, causa il nervosismo un po’ generale che domina il paese, la propaganda cattolica trova molta indifferenza, quando non va a sbattere contro reali difficoltà. Cerimonie patriottiche, riviste militari, pellegrinaggi in massa ai templi e tutto il complesso di quel materialismo che pervade fin nelle più recondite fibre il cuore pagano, assorbono completamente l’anima giapponese, i problemi dello spirito e più dello spirito cattolico non fanno presa, quando (e Dio ce ne scampi!) non vengono coinvolti con la politica o considerati come nemici delle pubbliche istituzioni.


A BEPPU il circolo giovanile di Azione cattolica va sempre più consolidandosi, ed oltre al lavoro dell’apostolato in aiuto del missionario, anche colla sua sezione filodrammatica va compiendo una buona propaganda. Ah, quando sarà che potremo avere numerosi manipoli di giovani cattolici dello stampo di quelli voluti dal S. Padre!

La via è certo lunga, ma anche a questo si giungerà coll’aiuto del Signore.

A Miyazaki, a Tano, a Oita, a Beppu già funziona benino il circolo giovanile, futura speranza della missione e della stabilità della Chiesa del Giappone.


IL SEMINARIO aprirà tra poco i battenti ad un buon numero di nuove reclute, in attesa che trasportatosi in sede propria, possa stabilizzarsi in forma definitiva.

Recentemente i nostri seminaristi si recarono in corpo a Shindenbaru (diocesi di Fukuoka) per condecorare le funzioni d’inaugurazione di una nuova chiesa. Non so se sappia che i nostri seminaristi giapponesi hanno formato, come chiamarla? un’orchestrina? una banda? La pensi come vuole perché, se non altro, varietà di strumenti c’è (flauto, flautino, violini, mandolini, clarino, tromba, sassofono, tamburello… E quando è al completo armonium e piano… Come si fa? Si usa ciò che si ha…). Vi aggiunga un bel coro di voci. Dicevo dunque che i nostri sostennero la parte musicale, e tutti ne furono meravigliati, entusiasmati, ed anche questo ha fatto del bene.

Come vede, amato Padre, i suoi figli del Giappone, non dimenticano di essere chiassosi… santamente. Vorrebbero avere più fiato, più voce, più forze, più mezzi per risvegliare dormienti, per rinforzare infiacchiti, per risuscitare tanti morti…

Il Signore vede certo la nostra buona volontà. Ecciti anche quella dei nostri amati superiori e cooperatori a venirci in aiuto proporzionato.

Che dirle poi della nuova fondazione di Tokyo? Voglio parlargliene a lungo prossimamente. Per stavolta alcuni accenni solo.

Il lavoro dell’apostolato come in missione. I trenta cristiani segnalati all’inizio sono già diventati centosessanta. L’Oratorio specie alla domenica batte già sui trecento. Miseria materiale e spirituale… fin sopra i capelli… Ma certo anche fra questa vi sono tesori per il Cielo. A noi lavorarli coll’aiuto di Dio e dei buoni cooperatori nostri. Ci benedica tutti.

Suo aff.mo figlio

Don Vincenzo Cimatti, sales.


1 Manoscritto, pubblicato in Boll. S. Giugno 1933.