1194 ricaldone |
1194 / Ricaldone Pietro / 1934-1-5 /
1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani |
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Tokyo, 5 gennaio 1934
Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
Le scrivo da Tokyo ove ho fatto una scappata per vedere i fratelli, tanto più che erano stati tutti presi da un po’ d’influenza. Ora tutti bene di corpo e di spirito (si fece insieme l’e. b. m.), con novello ardore iniziarono il nuovo anno. Casa ben ordinata in tutti i sensi, lavoro grande – a Natale 1200 ragazzi – tutti contenti, specie Mons. Arcivescovo. Deo gratias!
Non sarà improbabile che riceva nell’annata dal Superiore delle Missioni Estere di Parigi l’invito ad accettare una nuova zona al di sopra di Tokyo, che Mons. Arcivescovo vorrebbe affidare ai Salesiani, zona importante per la città e anche fornita di mezzi. Per me (ma Don Cimatti non c’entra) accetto subito, specie in vista di avere fonti per le vocazioni. La missione di Miyazaki col suo scarso numero di cristiani non può dare certi cespiti. Sotto questo lato sarei pronto ad andare anche domani.
Feci pure visita al nuovo Delegato Apostolico Mons. Marella. È un vero romano, idee larghe, moderne e che si raccomanda a che i salesiani nel loro apostolato si ispirino a quei criteri di sana modernità di cui è tipo Don Bosco, così necessari in questa regione. Fece viaggio con Don Margiaria e promette di aiutarci il più efficacemente che si possa.
Visitai pure il nuovo Ambasciatore Gr. Uff. Auriti – ottimo cristiano, molto in relazione coi nostri di Vienna, specie Don Segnafiori – e che già in varie circostanze ha aiutato Don Piacenza – anch’egli è disposto a favorirci in tutto.
Insomma in zona Tokyo optime sotto tutti gli aspetti. Scrivo al Sig. Don Berruti per il personale. Don Piacenza a mani giunte domanda un buon coadiutore pratico di ginnastica e di musica strumentale. È necessario: se ci imponiamo anche in questa forma l’avvenire è assicurato per l’Oratorio. Voglio sperare che i Superiori faranno qualunque sacrificio. Ma, ohé! Un buon salesianetto, senza pretese, ma salesiano dello stampo di Don Bosco, se no il Giappone sarà tomba per i nostri confratelli.
Mi diceva S. E. il Delegato che prima di partire il Card. Fumasoni-Biondi, Lui, Mons. Salotti e un altro dignitario, parlando del Giappone gioivano che i Salesiani avessero preso l’opera di Tokyo. Sono ben disposti a Roma. Siano anche i nostri Superiori ben disposti e ci aiutino nelle forme possibili.
Comincio a preparare gli animi per la Canonizzazione di Don Bosco. Tutti sono ben disposti e penso che il Giappone si farà onore.
Per il resto andiamo avanti. Regalo di Natale 25 Battesimi – buona stoffa che spero darà molti abiti per Pasqua. Deo gratias!
Apro a Nakatsu (tentativo) piccolo vivaio per Vocazioni. Posto in casa c’è dopo il trasporto del Seminario – la scuola elementare è di fronte, non c’è che attraversare la via – perché non approfittare se il Signore manda? Metterei lì anche i più grandi dell’Ospizio. Per ora roba piccola (forse una mezza dozzina) in seguito Deus providebit.
Continuo parte confidenziale in altri fogli.
Ho ricevuto la rielezione a Visitatore – i Superiori sanno – sono per me le massime incongruenze – obbedisco e responsabilità a chi tocca.
Esercizio di buona morte.
Sanità: ottima, piede guarito.
Lavoro c’è, e faccio quel che posso, pur non riuscendo – mi mancano troppe cose (testa, ordine, ecc.) e sono impigliato in troppe. Sono felice quando ne ho fin sopra i capelli della testa.
Pratiche di pietà. Le faccio meglio quando posso farle in comune. Regolari.
Regole e Santi Voti: nulla di speciale. Forti tentazioni di cuore – calmate colla preghiera e da qualche stoccata d’umiltà e dai Sacramenti. Quasi 30 anni coi chierici in Italia mi hanno indotto un tenerume speciale per loro.
Carità: optime....
Che altro dirLe? Che preghi per me, per noi, per le cose.
Suo dev.mo
Don V. Cimatti, sales.