1118 ricaldone |
1118 / Ricaldone Pietro / 1933-6-13 /
1 a Don Pietro Ricaldone, Rettor Maggiore dei salesiani |
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Kobe, 13 giugno 1933
Molto Rev.mo ed amat.mo Sig. Don Ricaldone,
Ho fatto una corsa a Kobe per vedere il terreno che probabilmente gli amici nostri vorrebbero donarci, se accettiamo e promettiamo di fare la scuola, come ho scritto giorni fa. Ecco alcune altre idee:
Il luogo è a mezz’ora di tram elettrico da Osaka, presso un paesetto detto Hirakata. Il tram passa vicino al terreno e la Società è disposta a fare la stazione a pochi passi dalla scuola. Dal paese, a piedi, un dieci minuti.
Nelle vicinanze grande strada nazionale che allaccia Osaka-Kyoto, ecc. aria buona – acqua pure buona – luogo tranquillo. Non deve fare impressione l’essere in queste condizioni. Le distanze coi mezzi moderni di trasporto non contano. Ad es. a pochi minuti da quella zona vi è la scuola femminile delle suore di Nevers – una scuola superiore (università) di medicina per dentisteria – un ospedale (nevrastenici). Gli amici assicurano che la scuola deve avere un successo – non meno di 500 allievi, se si otterrà il pareggio.
Gli allievi – è inteso – devono essere solo maschi.
Per il pareggio manderò indicazioni che sto raccogliendo.
Gli amici dicono: “Che la scuola cominci nel 1935 (come da precedente proposta) o nel 1936 o anche dopo, a noi è essenziale sapere che certamente comincia, per potere metterci attorno e iniziare le pratiche per i terreni, che appartengono a vari proprietari: non è cosa di un giorno solo”.
Qualche missionario francese mi dice: “Attenti e cercate di vederci chiaro in quella donazione”. Certo che gli amici fanno anche il loro interesse e non è escluso che facciano in questo modo: “Comperano per poco grande quantità di terreno – danno a noi il sufficiente per la scuola, e tengono per sé il soprappiù, che colla costruzione della scuola, aumentato di valore paga l’offerta fatta a noi”.
Certo bisognerà mettere nero sul bianco e chiarire – e prego i Superiori che nella loro esperienza suggeriscano e mettano le condizioni opportune.
Se il terreno visitato non potesse essere dato, darebbero altro in altra posizione.
Come dissi quello in questione ha già il permesso del Vescovo.
Penso anche alla possibilità: “E se la scuola non riuscisse? E se il Governo non desse l’approvazione? Se cioè fatta la costruzione non ci fossero gli allievi?”.
Questo per dire che propenderei alla costruzione per parti e quindi più che in cemento, in legno. In caso disperato potrebbe servire per lo studentato, noviziato nostro? Luogo tranquillo certo è.
Spero insieme alle disposizioni di legge inviare grosso modo un preventivo per numero X allievi. Mi informo anche subito presso le suore di Nevers per la loro costruzione, ecc.
Gli amici mi dicono che per l’approvazione occorre l’assicurazione di avere alla Banca il deposito di cento mila Yen… che possono essere utilizzati nella costruzione.
Per tutto il resto come in mia precedente.
Se i Superiori pensano conveniente la cosa o hanno altre proposte… abbiano la bontà di farmelo sapere… sempre intese le condizioni indicate in precedenza…
Con affetto nuovi auguri e preghi per il
Suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.