1267 berruti |
1267 /Berruti Pietro / 1934-6-14 /
1 a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani |
▲back to top |
14 giugno 1934
M. R. Sig. Don Berruti,
Si avvicina il tempo in cui i Superiori dovranno decidere anche del personale per le missioni e mi sembra che mancherei al mio dovere se non insistessi con tutte le mie forze, supplicando i Superiori affinché piglino una decisione sulla questione di Tokyo, i cui incartamenti sono presso i Superiori.
Urge una risposta per prendere le opportune disposizioni per quella fondazione e per collegare questa col lavoro della missione.
Certo dalla risposta dei Superiori dipende l’inizio del lavoro di costruzione. Prego dunque i Superiori a darmi una risposta anche telegrafica per norma.
Lo stato della nostra posizione si fa poi necessariamente degna di considerazione per le condizioni in cui veniamo a trovarci per il Seminario che è pieno, e allora o costruire o sfollare. Non pare prudente il primo, perché potrebbe trattarsi di un aumento speciale all’inizio dell’Opera, che poi col rassodarsi della medesima e colla separazione degli elementi che si piglierà la Congregazione all’atto di divisione, verrà a diminuire. Meglio dunque il secondo punto. Per sfollare vi sono varie forme.
Inviare qualcuno a Roma, Torino o altrove per lo studio. Mi piacerebbe che quelli che potranno essere fondamento della diocesi o dell’opera nostra, avessero un’educazione speciale.
Inoltre bisogna sfollare necessariamente i nostri chierici, tanto più se – come spero – sarà inviato un nuovo nucleo.
Ma dove li metto? Ho bisogno dunque di sapere per tempo le forze che invieranno i Superiori, per provvedere il locale necessario.
Colla scarsità di personale in cui ci troviamo abbiamo bisogno di concentrare le forze. Ad ogni modo mi urge ora avere le risposte dei Superiori per Tokyo e la possibilità di aiuto da parte dei Superiori per il nuovo personale.
Spero che vorrà essermi largo di consiglio e di compatimento.
Mentre tutti tutti la ricordano, le pregano dal Signore ogni bene, e specialmente il
Suo aff.mo
Don V. Cimatti