1315 berruti |
1315 /Berruti Pietro / 1934-11-5 /
1 a Don Pietro Berruti, Vicario del Rettor Maggiore dei salesiani |
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5 novembre 1934
Rev. mo Sig. D Berruti,
Ricevo ora la sua consolantissima. Con questi dati possiamo lavorare.
per preparare il posto ai nuovi,
per il prossimo noviziato. Oh, il Signore, se lo vuole, mi manderà i mezzi… e mi do già d’attorno per cercarli.
Grazie poi delle intenzioni di Ss. Messe e farò quanto mi dice in caso di asciutta.
Avevo scritto così (domandando), perché era uscita la circolare del Sig. Don Giraudi di non celebrare ad intentionem superiorum se non si aveva ricevuto assicurazione.
Quanto al Sega1, che non so chi sia, già gli avevo risposto abbastanza secco, che lasci in pace la gente. Purtroppo che il povero Don Cecchetti, non tanto per la malattia, ma e perché non riesco indurlo ad uno studio efficace della lingua e per poco rendimento, posso adoperarlo in pratica assai poco per la missione… Deo gratias! Era uno dei tanti… (beh, alla prima occasione interroghi il Sig. Don Antoniol! …).
Stia tranquillo – riscrivo al Sega. Come ho fatto sempre, quando il bene spirituale di un confratello esige un ritorno, ne scrivo direttamente ai Superiori.
Può essere che la frase sia il contentino finale… che mi dispiace abbia dato la seccatura ai Superiori.
Grazie dunque a Dio – grazie a Don Bosco e a Maria A. e grazie ai Superiori.
A Lei un abbraccio cum osculo sancto Dei.
Tutto suo aff.mo
Don V. Cimatti, sales.
1 Individuo di cui non si hanno notizie e che insistentemente aveva chiesto il rimpatrio di Don Cecchetti.