4650 / Romani Ulderico / 1956-10-24 /
a Don Ulderico Romani, già missionario salesiano in Giappone
Chofu, 24 ottobre 1956
W Maria A. e S. Raffaele = medicina Dei… Oh, guarisca il mio buon Ulderico
Rev.mo e mio sempre carissimo D. Ulderico,
Ricevo la sua veramente generosa carità… il Signore e la nostra Ausiliatrice La rimeritino de rore coeli et de pinguedine terrae et in mensura conferta coagitata supereffluente.
La ricordiamo cotidie (si può dire a ragione D. Ulderico fondatore di Chofu) e come ringraziamento dispongo che tutto il mese di Novembre sia applicato per le sue intenzioni.
Grazie pure delle varie notizie che Lei ci dà. Gioito al sentire della sua nuova carica: il Signore benedica l’opera che ha tra mano, realizzata colla salvezza di tante anime. La medaglia! Non riesco a capire il perché, il percome di tutto questo… mi sarà certo più indispensabile che il Signore mi dia la medaglia d’entrata in Paradiso… Ad ogni modo se questa distinzione può servire a qualche cosa di bene, anche per un’anima sola… e ben venga anche la medaglia.
Consolò tutti la bella notizia dell’Ateneo e auguri e preghiere per la realizzazione. Chissà che qualcuno dei giapponesi a Lei noti venga poi a trovarla a Cinecittà!
Notizie nostre. Domenica 21 c. m. Mons. Doi benedisse la nuova chiesa parrocchiale di Shimoigusa, ben riuscita la festa sotto tutti gli aspetti (si fece anche l’inaugurazione pubblica delle nuove costruzioni con buona réclame per la scuola).
Hanno finito il corso e vanno alle case Bergeron, Matsumoto (Scuola), Narita, Kosaka, Mizobe.
Si è aperto un piccolo aspirantato per coadiutori presso la scuola. Altre cose notevoli non le ho.
Preghi, caro D. Ulderico, per noi: Lei conosce le nostre necessità e materiali e spirituali. Giuseppe (= Santi) si prepara al suddiaconato. Preghiamo. Se a Dio piace, avremo per Natale Di Prinzio, Faroni, Massa… nuovi sacerdoti.
Preghi anche per loro. L’abbraccia e benedice di cuore il suo riconoscente
Don Vincenzo Cimatti, sales.
P.S. Mi usi la carità di far pervenire l’acclusa domanda al nostro caro Procuratore.